“La parità di genere, secondo noi, non costituisce un fatto meramente concettuale. Anzi, a nostro modo di vedere, si tratta invece di un elemento soprattutto sostanziale. Al punto da aver presentato un emendamento tematico, oggi approvato all’unanimità dall’Aula, affinché l’Amministrazione regionale si faccia promotrice di specifiche clausole che operino quali meccanismi premiali, orientati a favorire l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere, comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere stessa”.
Lo evidenzia con soddisfazione in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), a pochi minuti dall’accoglimento unanime da parte dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia dell’istanza da lei stessa presentata.
“Nello specifico, tali clausole vanno inserite – dettaglia l’esponente pentastellata – nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti relativi alle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture (con particolare riguardo a quelli sopra le soglie di rilevanza comunitaria), ma anche nei contratti di servizio pubblico, nelle convenzioni e negli atti di concessioni stipulate tra società controllate e partecipate dalla Regione o da un ente locale”.