“L’ultimo bilancio di questa legislatura non fa che confermare il fallimento di un centrodestra sulla sanità, fra promesse mancate e una gestione che fa acqua da tutte le parti”. Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo l’approvazione dell’articolo della legge di stabilità che riguarda il comparto sanitario.
“Come abbiamo potuto constatare in quasi cinque anni di governo, Giunta e maggioranza confermano la totale inconsistenza e mancanza di coerenza – incalza Ussai -. Anche questa manovra, infatti, si caratterizza per le promesse disattese sulla riattivazione della centrale 118 a Trieste, con la bocciatura del nostro emendamento e il mantenimento del modello dell’emergenza urgenza con la centrale unica, tanto criticato dallo stesso centrodestra nella passata legislatura e in campagna elettorale. Discorso analogo per gli ospedali di Gemona, Cividale, Sacile e Maniago: l’assessore Riccardi e chi lo sostiene a parole avevano bocciato la loro riconversione, salvo poi agire in totale continuità con la Giunta Serracchiani”.
“Nessun cambio di rotta neppure sugli strumenti messi in atto per affrontare la difficile situazione attuale della nostra sanità – aggiunge l’esponente M5S -. Alla luce delle criticità sollevate dal Coordinamento per la difesa della salute pubblica e delle proposte dei sindacati, abbiamo presentato, appoggiati dall’intera opposizione, un emendamento per aumentare l’importo delle risorse aggiuntive regionali, visto che agli operatori sanitari, a cui vengono sistematicamente richiesti turni e ore aggiuntive per garantire i servizi, non sempre vengono pagate tutte le ore in più lavorate. La bocciatura di questa proposta dimostra ancora una volta il disinteresse del centrodestra, così come per la richiesta di prorogare le Unità speciali di continuità assistenziali (USCA) fino al 1° luglio, per fare fronte alla mancanza di medici di medicina generale in molti territori e della guardia medica in tutta la regione, con conseguente pressione sui Pronto soccorso”.
“Riccardi si vanta delle risorse investite in questi anni, scaricando tutta la responsabilità delle criticità attuali sullo Stato – conclude Ussai -. Non c’è che dire, l’assessore è bravo a fare propaganda, ma non può nascondere che la drammatica situazione della sanità regionale, descritta da numerosi report di autorevoli enti che ci pongono agli ultimi posti in Italia, è frutto di una gestione inadeguata da parte della politica e dei manager nominati dalla Giunta. E questa è una responsabilità di questa maggioranza”.