BOMBE ATOMICHE AD AVIANO CON UN POTERE DISTRUTTIVO DI 80 VOLTE SUPERIORE ALLA BOMBA LANCIATA SU HIROSHIMA

Un documento della Corte dei Conti sulla gestione dei contratti pubblici segretati del 2014, datato 18 novembre 2015, ha rivelato che il Segretariato generale della Difesa ha firmato il contratto n. 636 del valore di oltre 200 mila euro per la sola progettazione delle opere di ammodernamento del sistema WS3 (Weapon Storage and Security System), i depositi sotterranei blindati che possono custodire fino a quattro ordigni nucleari. Questo sistema, in Italia, è operativo nella base aerea di Ghedi di Torre, in provincia di Brescia, e in quella di Aviano, in provincia di Pordenone.

«Si tratta della prova che non solo in Italia ci sono armi nucleari, ma che il Ministero della Difesa è pronto a investire diversi milioni di euro per ammodernare queste strutture– spiega la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Eleonora Frattolin -. Una notizia ancora più grave se si considera che, secondo il quotidiano britannico Guardian, il Pentagono si appresterebbe ad “aggiornare” ben 200 ordigni nucleari B61. Esperti internazionali ipotizzano, infatti, che ben 90 di questi ordigni atomici siano già presenti nelle basi militari di Aviano e di Ghedi di Torre, in provincia di Brescia. Stiamo parlando di bombe con una potenza dieci volte superiore all’atomica di Hiroshima. Ad ammodernamento completato – rimarca la portavoce del M5S – questi ordigni finirebbero per avare un potere distruttivo di 80 volte superiore alla bomba lanciata sulla città giapponese!».

«Alla luce di queste notizie – rivela Frattolin – abbiamo depositato una mozione per impegnare la giunta Serracchiani ad attivarsi presso il ministro della Difesa Pinotti al fine di ottenere chiarimenti e rassicurazioni su quanto si sta ponendo in essere nella base Usaf di Aviano. Inoltre chiediamo all’esecutivo regionale di compiere ogni atto che rientri nei suoi poteri per garantire la sicurezza degli abitanti della nostra Regione».

«Non possiamo dimenticare che, lo scorso settembre, in risposta a una nostra interrogazione, la presidente Serracchiani aveva affermato testualmente: “È evidente che la sicurezza dei nostri corregionali è argomento di prioritario interesse per questo Governo: sarà cura della Presidente, quindi, chiedere immediatamente al Ministero della difesa Pinotti un intervento presso il Governo americano al fine di ottenere chiarimenti e rassicurazioni su quanto si sta ponendo in essere presso la base USAF. Confermo inoltre che questo Consiglio regionale verrà prontamente informato su quanto il Ministero della Difesa avrà da dire sulla problematica”. Le solite belle parole di maniera sulle quali – conclude la portavoce del M5S – subito dopo è calato il consueto silenzio tombale».