“Il braccio di ferro fra Lega e FdI, in regione e a Roma, sul fronte immigrati, teso a far vedere chi è più cattivo, invece che più bravo a risolvere la situazione e i problemi che vivono migranti e cittadini, rischia di portare l’Italia fuori dalla logica del dialogo in Europa e sul piano della revisione dei patti di Dublino, così come evidenziato recentemente anche dal presidente Mattarella”. A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle intervenuta sul tema migranti insieme al Capogruppo in Senato Stefano Patuanelli.
“La proposta del capoleghista in Friuli Venezia Giulia, Dreosto di militarizzare i confini con i paesi confinanti è l’ennesimo fallimento della mancanza di politica seria sul tema. Ci aspettiamo – prosegue la consigliera regionale – la controproposta di FdI in regione che conferma la lotta in atto fra i due partiti in vista delle prossime elezioni europee e comunali o una nuova richiesta di Forza Italia di isolarli in montagna”.
“Slogan e dichiarazioni umorali portano, o meglio portavano, solo a un consenso momentaneo senza dare concrete risposte. Cosa ne pensa Fedriga su tutto questo? Anche alla luce del fatto che nessun sindaco in regione vuole un nuovo Cpr o altre forme di ghetti 2.0. Perché non far ripartire politiche attive di ripartizione nazionale dei migranti accogliendo solo i numeri ritenuti idonei per la nostra Regione, dove far partire progetti di accoglienza diffusa, che con i Cpr non hanno niente a che fare? La Lega è interessata ai clandestini – conclude Capozzi – ma questi sono una minima parte del problema, l’Europa, il Governo e la Regione devono trovare soluzioni per i richiedenti asilo e su questo c’è un silenzio assordante e un’improvvisazione totale”.