Quando Sandra Telesca afferma che “in Fvg non è stato chiuso nessun ospedale” mente sapendo di mentire!
Nella nostra regione i presidi ospedalieri di Cividale del Friuli, Gemona del Friuli, Maniago e Sacile, nonché parte del “Maggiore” di Trieste, sono stati riconvertiti per lo svolgimento di attività distrettuali sanitarie e sociosanitarie. Quindi non sono più veri e propri ospedali!
Come stabilito dalla stessa legge di riforma della Sanità regionale gli ospedali, infatti, sono quelle strutture riservate alle patologie acute e complesse. Non basta quindi averli denominati “presidi ospedalieri per la salute” per affermare a mezzo stampa che non sono stati chiusi. A testimoniarlo in modo lampante è che il numero di posti letto per pazienti con malattie in fase acuta è uguale a zero (vedi tabella). Posti letto che non sono stati inclusi nella rete dei presidi ospedalieri regionali.
Il fatto più grave, inoltre, è che in questa legge di riconversione delle strutture ospedaliere non si è voluto nemmeno menzionare i posti letto per i malati che devono affrontare la fase successiva a quella acuta, le cosiddette “post-acuzie”. La giunta Serracchiani invece, ottusamente, ha preferito partire dai tagli, danneggiando pesantemente i cittadini del Friuli Venezia Giulia, in particolare quelli della montagna. Per non parlare poi della sospensione a tempo indeterminato del punto nascita di Latisana con la scusa di non poter garantire una Pediatria h24 quando, allo stesso tempo, si continua a sostenere una struttura privata come la clinica San Giorgio di Pordenone che presenta lo stesso problema.
Ricordiamo infine che in una prima versione della riforma sanitaria firmata dalla Serracchiani queste strutture, oggi denominate “presidi ospedalieri per la salute”, erano state chiamate più coerentemente “presidi per la salute” e la dicitura ospedale non compariva nemmeno. In fondo si tratta della solita truffa semantica con cui il Pd continua a prendere in giro i cittadini di questa regione!