“Le norme relative alla caccia, contenute nel ddl collegato alla manovra di bilancio regionale, sono a rischio impugnativa. Noi di sicuro lo segnaleremo al Ministero. Appare infatti incomprensibile come un atto amministrativo possa scavalcare una legge statale e la pianificazione regionale”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo.
“Esiste un piano faunistico regionale che definisce tempi e modalità della caccia di selezioni al cinghiale, senza dimenticare che c’è anche una normativa nazionale in materia – ricorda Dal Zovo -. I commi in questione, invece, affidano a una delibera di Giunta la regolamentazione dei periodi e degli orari del prelievo”.
“La questione dei danni all’agricoltura e degli incidenti stradali causati dai cinghiali è reale, anche se qualcuno prova a tacciarci come quelli che negano il problema. Ma – sottolinea la consigliera M5S – bisogna capire perché si è arrivati a questa situazione nonostante piani di abbattimento e piani venatori distrettuali. Il tema va affrontato con il Corpo forestale, attraverso una serie pianificazione e non con continue deroghe, tenendo conto delle numerose alternative alla caccia che possono dare una risposta al problema. Recinzioni per l’agricoltura, segnaletica stradale, sovrappassi o sottopassi per l’attraversamento della fauna: queste sono iniziative da finanziare. Uccidere a prescindere ci ha portato fino a qui: ora sarebbe tempo di cambiare”.