“Si sono da poco concluse le manifestazioni del 1 maggio e oggi molti lavoratori si vedono costretti a scioperare per rivendicare i propri diritti e condizioni di lavoro migliori. Succede per società totalmente private che però lavorano per lo più per amministrazioni pubbliche, come quelli della società Hera; succede con società miste pubbliche private che gestiscono importanti servizi pubblici, come quelli di Arriva Udine spa”. A esprimere solidarietà nei confronti dei dipendenti delle società Hera e Arriva Udine è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.
“I motivi della protesta riguardano le logiche aziendali volte a ricorrere a esternalizzazioni, ad assunzioni attraverso cooperative, evitando le assunzioni dirette, ricorrendo ad appalti e subappalti per poter garantire dividenti ai privati e pochi investimenti nei servizi erogati”.
“Le difficoltà di reperire nuovo personale, dovute alla mancata attrattività dei posti di lavoro offerti, rischia di compromettere il necessario ricambio generazionale e tutto questo – conclude Capozzi – comporterà disservizi e problemi per i cittadini che usufruiscono di servizi pubblici dati in appalto a società che però tendono più ai loro guadagni che a logiche aziendali a tutela dei lavoratori”.