“In un periodo storico dove le disponibilità di fondi regionali sono state enormi, leggiamo con stupore che si chiedono all’Assessore Scoccimarro fondi per la pulizia degli alvei dei nostri torrenti, definiti senza mezzi termini bombe ad orologeria, perché quelli stanziati sono troppo pochi”. La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle riprende un tema di fondamentale importanza in questi giorni, dopo le dichiarazioni del Sindaco di Povoletto Castenetto.
“Già nella passata legislatura il nostro Movimento aveva posto all’attenzione della Giunta le problematiche relative all’alveo del Torrente Torre, non solo per gli alberi presenti – continua la Presidente del Gruppo Misto – ma anche per le lungaggini con cui vengono portati avanti alcuni lavori di sistemazione idraulica, spesso progettati decine di anni fa, o la costruzione di nuovi ponti”.
“Abbiamo già depositato un’interrogazione per sapere dalla Giunta Regionale a che punto siano i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul Torre sulla Palmarina, visto che i cittadini sono ancora costretti a transitare su quello vecchio. I ritardi della nuova infrastruttura hanno costretto il commissario regionale del rischio idrogeologico, il Presidente Fedriga – ricorda la consigliera 5 stelle – ad appaltare lavori per circa tre milioni di euro per sistemare il vecchio ponte e metterlo in sicurezza. Uno stanziamento che non ci sarebbe stato se il nuovo ponte fosse stato realizzato entro il 2019 come da cronoprogramma. Infatti, è prevista la demolizione della vecchia opera, una volta entrata in funzione la nuova”.
“La cosa paradossale è che per il vecchio ponte ci vogliono almeno 15 mesi, tra lavori e collaudi; stando alle ultime notizie non si farebbe nemmeno in tempo a collaudare questi interventi che il Ponte dovrà esser demolito. Questo – conclude Capozzi – sempre che il nuovo Ponte si inauguri nei tempi annunciati dalla Giunta regionale che, rispondendo in aula alle interrogazioni presentate dal nostro Movimento, li dava sicuri per la fine del 2023. L’auspicio è che questi ulteriori milioni di euro non siano fatti pagare ai nostri cittadini, ma a chi ha causato questa paradossale situazione”.