“La situazione delle carceri della nostra regione è al limite, scontare la pena dovrebbe tendere alla rieducazione e al reinserimento nella società ma farlo in ambienti carenti di servizi e sovraffollati non permette di tendere a questo risultato”. A sostenerlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo aver assistito alla conferenza stampa tenuta dal dott. Corleone, garante dei detenuti di Udine.
“Durante la stessa sono emerse non poche criticità di cui la regione non può non farsene carico, come la salute dei detenuti, per cui – continua la esponente del Movimento 5 Stelle – auspico presto un incontro con gli operatori del settore nella commissione competente. In carcere il medico non fa un servizio h24 per cui la notte bisogna ricorrere alle chiamate d’emergenza, ci sono carenze di strumentazioni come l’apparecchio per fare l’elettrocardiogramma, le cure odontoiatriche si limitano alle situazioni di emergenza e, diversamente da altre regioni, non vengono fornite le protesi.
“Recentemente è stato fatto un importante bando regionale per dare risposte anche ad alcune di queste problematiche, ma come il Garante di Udine ha avuto modo di evidenziare in una lettera aperta alle istituzioni e come noi abbiamo sottolineato in una interrogazione all’assessore Riccardi, il bando così come è, prevede criteri stringenti che lascerà fuori tutti gli operatori della nostra regione che non hanno la capacità di presentarsi da soli e quindi avranno la meglio cordate più strutturate ma che potrebbero non conoscere la nostra realtà”.
“L’altro problema del bando sono le tempistiche, ovvero la chiusura dello stesso il 16 giugno, basterebbe allungarlo di sole due settimane per consentire anche a piccoli operatori di trovare accordi tra di loro. Per questi motivi – conclude Capozzi- l’assessore Riccardi che dopo la nostra interrogazione ha incontrato il garante dei detenuti di Udine non può andare avanti senza tener conto di queste problematiche”.