“Ci auguriamo che le numerose e precise osservazioni che perverranno alla Direzione Centrale Ambiente, saranno sufficienti per impedire l’ennesimo impianto di smaltimento rifiuti nella nostra Regione. Rimaniamo però convinti che non debbano essere sempre e solo i cittadini a difendere la propria salute, in quanto è responsabilità della Regione mettere in atto tutte le azioni possibili per evitare che il Friuli Venezia Giulia diventi l’approdo dei rifiuti di mezza Italia”. Queste le dichiarazioni della Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo la risposta dell’Assessore Scoccimarro alla sua interrogazione sul procedimento autorizzativo dell’inceneritore di rifiuti pericolosi a Spilimbergo.
“Abbiamo interrogato la Giunta per sapere quali azioni siano state intraprese per impedire l’ennesimo impianto impattante nella pianura pordenonese, considerato che il territorio convive già con numerose industrie e infrastrutture che impattano sulla qualità dell’aria e della vita dei cittadini che oggi vogliono essere tutelati. Ma come temevamo, l’Assessore non solo ha dimostrato di non conoscere il principio di prossimità, ma ha confermato che passati 5 anni da quando abbiamo informato l’aula del possibile insediamento del nuovo inceneritore, nulla è stato fatto per modificare la nostra legislazione. Solo così il Consiglio Regionale avrebbe fornito alla Direzione gli strumenti per dichiarare l’improcedibilità, così come avviene in altre Regioni”.
“Infine, non essendo stati eseguiti i promessi studi sulla sostenibilità ambientale che un simile impianto avrebbe nella zona industriale e nemmeno quello epidemiologico sulla salute dei cittadini, se verrà dato il via libera all’inceneritore la responsabilità sarà tutta dell’esecutivo Fedriga e non dei tecnici”.