“Oggi c’è stata la commemorazione di Berlusconi, abbiamo preso parte al minuto di silenzio in rispetto della famiglia e della forza politica che ha perso il suo leader politico, ma non alla commemorazione politica, che nulla ha a che vedere con il rispetto dovuto all’uomo”.
Spiega così la decisione di uscire dall’aula durante gli interventi dei Presidenti Bordin e Fedriga in memoria del leader di Forza Italia deceduto lo scorso 12 giugno 2023.
“Berlusconi è stato un personaggio politico divisivo in contrasto con la storia politica della forza di cui faccio parte, non sono politicamente condivisibili i riferimenti fatti in aula all’indicazione di Berlusconi, come tra gli statisti più importanti del nostro Paese, contribuendo a migliorarlo”.
“Si è decantato anche quanto l’ex Premier sia stato vicino alla nostra regione, ricordo tra le altre cose come fino a qualche giorno fa, anche a destra – ricorda Capozzi – si parlasse malissimo del Patto Tondo – Tremonti, che ha messo in profonda difficoltà i nostri cittadini, siglato durante l’ultimo Governo Berlusconi. Da qualche settimana stiamo assistendo alla glorificazione di un Presidente del Consiglio, addirittura indicato dal presidente Fedriga come Presidente della Repubblica (forse colpito dallo stesso lapsus di chi ha determinato il lutto nazionale), noi crediamo che dovrebbe esserci un limite a tutto, anche all’ipocrisia”.