“Accogliamo con soddisfazione la votazione unanime dell’ordine del giorno del Comune di Marano Lagunare che dimostra come non serva un referendum locale per dire no a progetti che devasterebbero per sempre un ambiente per di più oggetto di protezioni internazionali “.
A dirlo sono la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Rosaria Capozzi e il coordinatore territoriale del Movimento Cristian Sergo, dopo il consiglio comunale di Marano.
“L’auspicio è che tutti gli altri Comuni ratifichino anche loro il documento approvato contenente un importante passaggio che – continua la Presidente del Gruppo Misto – riprende i concetti da me espressi giovedì in aula sull’impossibilità di approfondire il Fiume Corno oltre i 7,5 metri, come prevedono le misure di conservazione del piano di gestione della Laguna”.
Adesso la partita non può considerarsi conclusa anche se, senza il voto del Comune di Marano, non si potrà firmare alcun accordo di programma.
“Sono serviti 12 mesi agli amministratori, aiutati da importanti avvocati, per giungere alle stesse conclusioni cui era giunto il MoVimento 5 Stelle piu di un anno fa, quando – ricorda l’ex consigliere regionale Sergo – ci siamo trovati di fronte la scelta se votare a favore o contro l’emendamento presentato dall’assessore Bini. Avendo cognizione delle zone citate nella norma, il nostro voto è stato da subito contrario ad ogni ipotesi di asfaltare quella che deve essere un’area verde”.
“Adesso però non ci fermiamo e non ci limiteremo alle interrogazioni che abbiamo già presentato senza avere mai risposte – ribadisce Capozzi – ma andremo oltre chiedendo la revoca degli emendamenti con cui son stati stanziati i primi 20 di 90 milioni di euro per asfaltare la Punta Sud”.
“Infine, chiederemo a chi di dovere, anche in Parlamento e in Europa, come sia stato possibile spendere quasi un milione di euro – concludono gli esponenti del Movimento 5 stelle – per progettare opere che contrastano con la tutela dell’ambiente, per favorire insediamenti privati”.