“Ai tre agenti di polizia aggrediti oggi nel carcere di Udine va la nostra vicinanza ed esprimiamo in generale solidarietà a tutti gli agenti che ogni giorno lavorano sottorganico esponendosi a situazioni che possono sfociare in aggressione come è accaduto oggi”. A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.
“Ho aderito con convinzione al digiuno a staffetta lanciato dal Garante dei detenuti di Udine, perché la realtà carceraria merita attenzione e soluzioni. Chi sconta una pena detentiva non può essere considerato un reietto della società, vanno garantiti diritti perché le condizioni in cui versano le nostre carceri fanno venir meno il fine primario che e’ quello rieducativo della pena”.
“Questo clima incide sia sull’incolumità dei carcerati, che sul lavoro effettuato dal personale delle strutture detentive, si deve riflettere sul corretto reinserimento dei detenuti nella società attraverso soluzioni come percorsi di formazione professionale, fondamentali per evitare ulteriori condanne e nuovi periodi di detenzione. Così’ come è auspicabile per alcuni reati rivedere le pene e valutare per quali sia necessario il carcere, pensando a misure detentive alternative o riducendo la detenzione preventiva”.