«Nel Friuli Venezia Giulia spuntano discariche abusive come funghi. L’ultima in ordine di tempo è “comparsa” vicino al Tiare di Villesse. La giunta Serracchiani deve spiegare come tutto questo sia potuto accadere e quali azioni intenda mettere in campo per risolvere questa ennesima situazione di degrado. In quell’area non c’è più neanche la recinzione e – si sa – purtroppo l’occasione rende l’uomo ladro». Con una nuova interrogazione rivolta all’esecutivo regionale la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Ilaria Dal Zovo prosegue la battaglia del M5S in difesa del territorio e dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia e dei suoi cittadini.
«Questo terreno adiacente al cavalcavia di accesso al Tiare, era stato utilizzato, precedentemente, da una delle ditte incaricate della costruzione del centro commerciale, quale deposito temporaneo di materiale di risulta del cantiere – spiega Dal Zovo -. Dopo numerose segnalazioni alcuni giorni fa abbiamo fatto un sopralluogo per verificare direttamente la situazione. Al momento l’intera area è sprovvista di reti di protezione e chiunque può accedere al suo interno e abbandonare materiali o rifiuti, che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti in grande quantità. In sostanza – aggiunge – questa area non è più un deposito temporaneo di materiali, ma una vera e propria discarica abusiva».
«Non sarebbe possibile, inoltre, alcun intervento da parte della Forestale regionale, in quanto sull’intera area sarebbero in corso indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Gorizia e da altri corpi di polizia giudiziaria. Per questo – chiede la portavoce del M5S – vogliamo sapere dalla giunta Serracchiani se, ancora oggi, sia possibile l’accesso a questa zona e come sia possibile abbandonare, in modo indiscriminato, in questo contesto rifiuti di ogni genere».
«Cosa ha fatto l’esecutivo regionale per evitare tutto questo? Quali informazioni ha già raccolto dalle istituzioni che hanno avviato indagini su questo sito? L’Arpa Fvg ha già effettuato ispezioni o rilievi per accertare un eventuale inquinamento dell’ambiente? L’area va sottoposta a bonifica?». Queste le altre domande contenute nell’interrogazione che attendono una pronta risposta da parte della giunta Serracchiani.