“Pur capendo le difficoltà di organizzazione, in un periodo come questo, a fronte delle giuste lamentele dei lavoratori, abbiamo presentato una interrogazione a risposta immediata, per avere i numeri in dettaglio della cassa integrazione in deroga e ciò che ne emerge è una vera catastrofe”. Lo dichiara il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
“A fronte di 7909 domande, pervenute dal 27 marzo, la Regione ha provveduto ad autorizzarne solo 898. Una cifra irrisoria, se calcolata sul totale – sostengono i consiglieri pentastellati -. Non ci sarebbe nulla di male, vista la mole di lavoro, ma ciò che non possiamo accettare è l’uso strumentale che il centrodestra fa di questi dati attribuendo le colpe sempre e solo al Governo Conte, con lamentele di ogni genere da parte degli esponenti regionali e dei partiti che governano questa regione”.
“Nella risposta alla nostra interrogazione – rivelano gli esponenti M5S – l’assessore Rosolen ci informa che all’inizio c’erano solamente 4 dipendenti regionali ad occuparsi dell’istruttoria, tutti part-time. Il numero esiguo è stato rimpinguato con 4 unità e solamente dalla fine della scorsa settimana si è provveduto ad implementare l’organico a disposizione di ulteriori 9 dipendenti. I risultati si vedono, perché dalle 387 domande autorizzate dal 3 al 23 aprile dalla Regione, e spedite a Roma in 4 giorni, si è arrivati a 673 al 27 aprile e, stando ai dati forniti, a 898 due giorni dopo. Proprio in questi giorni la Direzione ha iniziato a formare altri 10/15 lavoratori per l’espletamento delle pratiche da lunedì 4 maggio. In tutto l’organico per far fronte alle 8 mila domande salirà dagli 8 disponibili fino ad una settimana fa ad almeno 27 unità”.
“Tutti questi ritardi non aiutano di certi i nostri lavoratori, a cui la cassa integrazione in deroga arriverà ma in tempi lunghi e la colpa non è di certo imputabile al Governo o all’Inps – sostiene la nota del Gruppo consiliare -. È vero che sui su 673 decreti regionali, l’INPS ha autorizzato 571 domande e ne ha già pagate circa 200 ma, come detto, praticamente la metà di queste sono arrivate in meno di 4 giorni. In più senza i decreti regionali non è possibile accedere all’anticipazione della CIG”.
“Come abbiamo detto ieri, lo ripetiamo anche oggi: meno chiacchiere e più lavoro per risolvere i problemi dei cittadini. Ci sono almeno altre 6113 domande da istruire ed inviare all’Inps, l’assessore ci riferisce che alcuni rallentamenti nella procedura sono dovuti ai sistemi di Insiel e saranno risolti nei prossimi giorni. Speriamo che i sistemi informatici non facciano le bizze come avvenuto con il Consiglio regionale – concludono i rappresentanti del MoVimento – e che forniscano i mezzi necessari ai dipendenti regionali che con impegno portano avanti queste procedure”.