“La scorsa settimana sono state emesse tre ordinanze dall’Azienda per l’Assistenza Sanitaria della Bassa Friulana che sospendono la raccolta di molluschi bivalvi in altrettante zone della Laguna e della Costa, a seguito del ritrovamento di Salmonella nelle cozze e nelle vongole veraci, ma le autorità preferiscono non informare i cittadini”. Lo rende noto il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.
“Ribadiamo come, sempre che laddove gli operatori del settore abbiano ottemperato a tutti i passaggi previsti in questi casi – precisa il portavoce -, non ci sia alcun tipo di problema a consumare questi prodotti che vengono, comunque, regolarmente inviati ad una zona di stabulazione per la depurazione o ritirati dal mercato nel caso non abbiano seguito il protocollo che prevede il fermo volontario. Per quanto riguarda la balneazione le aree interessate sono interne alla Laguna per cui al momento non c’è alcun problema per i bagnanti. Su questo va altresì precisato come la norma preveda che la salmonella da una decina d’anni non venga più ricercata nelle analisi che Arpa svolge regolarmente per accertare la balneazione dei nostri lidi. Coincidenza vuole che sia stata riscontrata la presenza di questo batterio in una zona che solo poche settimane fa, in via precauzionale, era stata oggetto di simile ordinanza che prevedeva il divieto cautelare di raccolta di molluschi, in previsione dello scarico delle acque reflue del depuratore di Lignano Sabbiadoro in Laguna. A seguito di analisi effettuate l’ordinanza di divieto era stata revocata solo lo scorso 27 giugno. Un mese dopo abbiamo la sgradita sorpresa”.
“Senza riaprire polemiche – prosegue Sergo – su cui ancora né Arpa né la Regione riescono a dare risposte nonostante le nostre domande effettuate negli anni che banalmente chiedono solo di comprendere le cause di questo fenomeno, ricordiamo due cose. La prima riguarda le conclusioni di uno Studio effettuato dall’Azienda Sanitaria dei primi anni 2000 volto a evidenziare l’origine del periodico inquinamento fecale ritrovato nei molluschi nella fascia costiera di mare antistante il Comune di Lignano Sabbiadoro e quello di Marano Lagunare, secondo le quali la presenza di microrganismi riscontrata si poteva, con molta probabilità, attribuire agli scarichi a mare del depuratore di Lignano e del tubone di San Giorgio di Nogaro. Non ci risultano altri test o studi che abbiano potuto individuare, anche con minor probabilità di questo, altre origini di questi ritrovamenti. La seconda riguarda la visita che Arpa FVG decise di effettuare lo scorso ottobre proprio al Depuratore di Lignano, a seguito della chiusura di tutta la fascia costiera per il ritrovamento di Salmonella, associando, con molta probabilità, i ritrovamenti dei batteri con gli scarichi dell’impianto, altrimenti quel sopralluogo non avrebbe avuto senso. L’intuizione fu comunque buona, visto che nelle analisi dei reflui sversati in mare effettuate in quel giorno si riscontrò proprio la presenza di salmonella. Non ci risulta che in seguito siano state ripetute analisi di questo tipo, in quanto la Salmonella non è, incredibilmente, un parametro che viene ricercato nelle acque reflue dei depuratori”.
“Come al solito, non lanciamo accuse, che lasciamo volentieri a chi di dovere, né illazioni, ma ci limitiamo a riportare fatti e avvenimenti, a differenza di chi non riesce a mettere parola fine a queste situazioni. Nel corso della Commissione consiliare del 16 luglio scorso – conclude il consigliere regionale – Arpa e Regione si sono impegnate a rendere pubbliche tutte le attività oggetto di sanzione negli ultimi anni per sversamenti oltre i limiti consentiti in Laguna e in mare. Ci limitiamo a evidenziare che a distanza di due settimane nulla è stato trasmesso ai commissari. Ma temiamo che non possa esser trasmesso qualcosa di differente da quanto già a noi inviato in data 5 marzo: su nostra precisa istanza di poter ricevere gli eventuali verbali di accertamento e contestazione emessi verso le società di gestione degli impianti di depurazione che sversano le loro acque in Mare e in Laguna dal 2016 a oggi, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente ci ha risposto che gli unici verbali sono quelli riguardanti l’impianto di Lignano Sabbiadoro”.