giovedì, 6 Febbraio 2025
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Legge elettorale, Capozzi e Maiorino: Scelta di Fedriga per Comuni FVG non ci piace

“Il via libera della Giunta Fedriga al disegno di legge elettorale per i nostri Comuni non ci piace, sia perché le regole del gioco dovrebbero scriverle con un lavoro condiviso tutte le forze politiche e non essere il frutto del solo potere esecutivo, sia perché non permette ai cittadini di scegliersi da chi farsi governare, decretando, che la minoranza diventi maggioranza”.

A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, a cui si unisce la Capogruppo M5S in Commissione Affari costituzionali del Senato, Alessandra Maiorino.

“Abbassare al 40% la soglia per l’elezione al primo turno dei sindaci nei Comuni sopra i 15mila abitanti, fintanto che l’astensione alle urne è così elevata – prosegue la Capozzi -, determinerà una instabilità amministrativa, perché qualsiasi decisione presa da chi governa non sarà sostenuta dalla maggioranza dei cittadini. Sarebbe auspicabile che i proponenti ammettessero che il caso Udine scotta ancora e che, prima di perdere ulteriori Comuni importanti, vogliano correre al riparo”.

“Così come restiamo convinte nel limite al secondo mandato per una nostra stessa regola interna, la politica deve essere intesa come servizio, non come professione – si evidenzia nella nota -, la ratio della limitazione a 10 anni di potere è dettata dalla volontà di limitare gli eccessi di potere rappresentando una autodifesa della democrazia, e questo vale tanto per i sindaci quanto per i governatori”.

“Intervenire sulla legge elettorale dovrebbe esser prioritario solo se attaccasse il vero nemico della democrazia in questo momento, l’astensione, ma norme come queste rischiano di aumentarlo. Il messaggio che passa – conclude la Capozzi – è che la politica rimane concentrata su se stessa, preoccupandosi solo di garantirsi poltrone e consolidare quelle che ha”.

Evento a Pordenone sul conflitto israelo-palestinese: grazie per questa occasione di confronto!

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Quella di sabato pomeriggio a Pordenone è stata un’occasione di riflessione sulla guerra in corso a Gaza.
Tanti cittadini in queste settimane stanno manifestando per il cessate il fuoco e quello che tantissime persone hanno capito purtroppo non viene compreso da troppi governanti, a partire dai vertici Usa e Ue. Se si vuole arrivare a un processo di pace bisogna fermare le armi. A Gaza è in atto una carneficina, i palestinesi sono alla fame, gli ospedali vengono bombardati. Ci sono ancora ostaggi tenuti prigionieri da Hamas. Tantissimi israeliani non sono d’accordo con la linea scelta dal premier Netanyahu.
Ci fa piacere sapere che in tutta Italia le persone si informano e hanno idee indipendenti da certi filoni di una propaganda mainstream.
Grazie a Sabrina Pignedoli, Stefania Ascari e Mara Turani Consigliere Comunale PN per questa occasione di confronto.

Sanità, Capozzi: Pronto soccorso, concorsi unica porta d’ingresso

“L’assessore Riccardi persegue il suo disegno di privatizzazione del nostro sistema sanitario ed esternalizzazione di interi servizi. Ultimo il caso dei medici al pronto soccorso di Udine, Palmanova e San Daniele, tra i quali lavoreranno anche medici stranieri, come già avvenuto in quello di Latisana”. Lo dichiara in una nota Rosaria Capozzi(M5S), in merito all’appalto per i pronto soccorso della provincia di Udine.

“Pur avendo rispetto delle loro professionalità – prosegue la consigliera di Opposizione – continuiamo a chiedere se ci sia una effettiva equipollenza dei titoli e delle competenze rispetto ai nostri professionisti. Temiamo un controllo meno accurato sui titoli. Facendo un’ulteriore valutazione, il reclutamento di medici stranieri darebbe luogo a una concorrenza sleale nel mercato del lavoro a danno di tutta la categoria dei medici, se fosse vero che a quelli stranieri vengono riconosciute retribuzioni inferiori rispetto ai colleghi italiani”. “La preoccupazione – spiega – pertanto resta alta con riferimento a problemi linguistici, formativi, ordinistici e assicurativi”.

“La via per risolvere il problema della carenza di medici – conclude Capozzi – rimane quella che passa attraverso la formazione di nuovi professionisti, pagati adeguatamente, assunti attraverso nuovi concorsi per assumerli stabilmente all’interno del Servizio sanitario, garantendo un servizio ai pazienti continuo e non a chiamata”.

Elezioni, Capozzi: Mozione per garantire voto fuori sede a tutti

“Dopo mesi di lassismo, il Centrodestra interviene sulla questione del voto ai cittadini fuori sede che, non potendo recarsi nei Comuni di residenza, non possono esprimere il loro voto. Tra questi ci sono gli studenti universitari, ma anche lavoratori e chi è fuori per motivi di salute”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, che spiega: “Si parla di astensione, di sfiducia dei cittadini nella politica, ma ad oggi ci sono cittadini costretti a rinunciare a votare a causa dell’assenza di una norma che consenta loro di poter esercitare il diritto di voto. Tutto questo si risolve in una forma di astensionismo involontario a cui bisogna dare una risposta”.

La consigliera di Opposizione annuncia il deposito di una mozione e avanza una proposta alla Giunta Fedriga “per agevolare anche i cittadini del Friuli Venezia Giulia che fisicamente non possono recarsi alle urne nei giorni stabiliti. Non è un problema che riguarda solo le prossime elezioni politiche, ma in virtù della nostra specialità possiamo intervenire anche per le elezioni amministrative che sono di stretta competenza della Regione”.

“In passato – ricorda la Capozzi – abbiamo invocato il voto elettronico, in linea con i tempi che ci impongono una modernità su cui arriviamo tardi. Il tema è trasversale, ci auguriamo ci sia la sensibilità di tutte le forze politiche e non si pensi solo a strizzare l’occhio a questa o a quella categoria per mero consenso elettorale, come Fratelli d’Italia che si sta rivolgendo ai soli studenti universitari, ma si intervenga per riconoscere il diritto di voto a tutti i cittadini”.

Consultori, Capozzi: amareggiati per No a mozione delle opposizioni

“Chiudere i consultori ci appare una contraddizione rispetto ad un’azione politica che grida di sostenere le donne e la denatalità, ma che decide di togliere servizi proprio alle mamme”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi, del Movimento 5 Stelle, in merito alla bocciatura in Aula della mozione presentata dalle Opposizioni.

“Si è deciso inoltre – continua l’esponente pentastellata – di fare a meno di importanti presidi che vanno ad aiutare anche le donne vittime di violenza. La motivazione che sottende queste chiusure è la riorganizzazione dei presidi sanitari di prossimità, che ci vede convintamente contrari. Per questo motivo abbiamo sottoscritto e sostenuto la mozione per la riapertura dei due consultori triestini”.

“Ribadiamo – sottolinea Capozzi – che si tratta di presidi importanti, che rispondono anche ad un dispositivo di legge che prevede che ci sia un consultorio ogni 20.000 abitanti e che verrà disatteso con la conseguenza che si avrà un consultorio ogni 100.000 abitanti”.

“Continueremo a lottare – conclude la consigliera di Opposizione – affinchè non vengano chiusi i due consultori di San Giacomo e San Giovanni, a Trieste, nella convinzione che siano importanti per la cittadinanza, per le famiglie e le persone che ne hanno necessità e che vivono, loro malgrado, importanti disagi”.

Assange, Capozzi: Vergogna, il Consiglio regionale non esprime solidarietà a Julian Assange

“In un periodo in cui la libertà di stampa, anche in Friuli Venezia Giulia, è messa a dura prova da più parti, il Consiglio regionale preferisce non prendere posizione e non esprime solidarietà al giornalista, ma prima ancora all’uomo. Se venisse negata la possibilità di presentare ricorso avverso l’estradizione, Julian Assange rischierebbe una pena negli Stati Uniti fino a 175 anni di carcere: sarebbe la sua condanna a morte”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle a seguito del voto contrario alla mozione, di cui era prima firmataria, con la quale voleva esprimere solidarietà al fondatore di Wikileaks durante la seduta d’Aula di ieri, martedì 20 febbraio.

“Per una volta – sottolinea Capozzi -, si poteva prendere posizione su temi fondamentali per la democrazia, come la libertà di stampa e d’informazione, che sono riconosciuti dalla dichiarazione universale dei diritti umani e dalla nostra Costituzione”.

“È un’occasione persa per il Consiglio e i colleghi di Maggioranza – prosegue l’esponente di opposizione – che ritengono di avere competenze su temi come la guerra in Israele ma non su questo tema. La cosa paradossale, che ben delinea i tempi che stiamo vivendo, è che per trattare tali questioni, si sono diffuse informazioni scorrette circa la posizione assunta dal Movimento 5 Stelle a sostegno del giornalista di Wikileaks”.

“Si è parlato di un voto contrario ad una mozione in Parlamento che però gli esponenti pentastellati nazionali non hanno mai espresso, a differenza degli attuali alleati di Governo di Fratelli d’Italia, ovvero Lega e Forza Italia, che quella volta votarono contro. Il consigliere regionale Claudio Giacomelli (FdI) prima di intervenire dovrebbe informarsi dalle fonti, come ci insegna Assange. La mozione da lui citata in Aula – conclude Capozzi – non fu sostenuta da Fratelli d’Italia, che si astenne come il Movimento 5 Stelle, perché non esprimeva solidarietà ad Assange ma metteva in discussione i sistemi penitenziari di Inghilterra e Stati Uniti”.

Assange, Capozzi e Pignedoli: Solidali con Assange per diritto dell’informazione

“Con la nostra mozione, abbiamo voluto portare all’attenzione del Consiglio regionale la questione di Julian Assange, rilevante e di interesse internazionale perché a essere compromessi sono la libertà di stampa e il diritto d’informazione. La discussione cade nel giorno in cui a Londra verrà decisa l’estradizione negli Stati Uniti, che se avesse seguito, comporterebbe per Assange il rischio di una condanna fino a 175 anni di carcere”.

Ad annunciare in una nota la discussione di una mozione in Consiglio regionale per esprimere solidarietà al fondatore del sito Wikileaks è l’esponente del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che da anni segue questa vicenda insieme all’europarlamentare Sabrina Pignedoli.

“Parliamo di una vicenda umana e giudiziaria senza precedenti. Assange – ricorda Capozzi – è un informatico, giornalista, la cui attività è divenuta di interesse globale quando sono state pubblicate le prove di abusi compiuti dalle truppe americane in Iraq e Afghanistan, oltre ad atti di spionaggio compiuti dalle agenzie governative americane nei confronti di altri Paesi: parliamo di informazioni vere, e rilevanti per l’opinione pubblica”.

“Si sono espresse al riguardo e ne hanno chiesto la scarcerazione numerose associazioni, in primis Amnesty International. La sua detenzione, infine fa specie soprattutto per il periodo storico in cui avviene, in cui l’Occidente – ribadisce Pignedoli – è impegnato in una dura condanna contro la censura e la discriminazione delle voci dissidenti in Paesi come Russia e Cina. Assange è un caso emblematico”.

“Quello che sta subendo non riguarda solo lui, la sua famiglia e i giornalisti di WikiLeaks: riguarda tutti noi. È a rischio il nostro diritto di conoscere, in quanto cittadini, cosa fanno i Governi che ci rappresentano, soprattutto quando ci sono in gioco gravi violazioni di diritti umani. Assange – concludono le due portavoci M5S – costituisce un’occasione di riflessione sul diritto fondamentale della libertà di informazione, riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla Costituzione. Se ci diciamo oppositori dell’autocrazia, non possiamo non difendere il tratto più distintivo della nostra democrazia, ovvero la libertà di informazione”.

Fotovoltaico, Capozzi: Bisognava porre freno

“Dal 2010 tutte le Regioni d’Italia avrebbero dovuto indicare le aree e i siti non idonei alla costruzione di impianti fotovoltaici a terra, ma in Friuli Venezia Giulia non sono mai stati individuati. La conseguenza è che solo negli ultimi 2 anni e mezzo sono stati approvati campi fotovoltaici per 1000 ettari di terreno agricolo e 788 mw di potenza istallabili nella sola provincia di Udine, e di questi solo un decimo si autodefinisce agrivoltaico”. A denunciare la proliferazione dei campi fotovoltaici sui nostri territori, in una nota, è la consigliera del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Rosaria Capozzi.

“Abbiamo preso in considerazione questa data perché è il momento in cui il Consiglio regionale non ha voluto approvare la moratoria richiesta dal Movimento 5 Stelle, con cui si sarebbero sospese le nuove autorizzazioni fino all’individuazione delle aree inidonee alla loro realizzazione. Spesso – continua la consigliera – la mancata approvazione di una moratoria è accompagnata da paure di impugnazione da parte del Governo, ma va fatto notare che solo nel novembre 2021 l’Esecutivo nazionale ha scritto una norma per vietare espressamente le moratorie, che evidentemente fino ad allora potevano essere approvate”.

“Secondo le bozze circolate del nuovo decreto che dovrebbe permettere l’accelerazione dell’installazione di fonti rinnovabili, la nostra Regione – prosegue Capozzi – dovrebbe realizzare impianti per 1900 mw dal 1 dicembre 2022 fino al 2030. Solo con questi impianti che hanno avuto il via libera ambientale negli ultimi due anni e mezzo siamo a 788 mw. Basterebbe aggiungere gli impianti in costruzione in provincia di Pordenone e Gorizia per superare abbondantemente un gigawatt”.

“Proprio per questo – suggerisce ancora la consigliera – sarebbe utile porre un freno alla proliferazione di questi campi, prima che ne vengano approvati altri senza aver stabilito quelle regole certe previste dal 2010 e che avrebbero dovuto salvaguardare il nostro territorio. Emblematico è l’impianto in discussione presso il Ministero di quasi 30 mw di potenza e 46 ettari di superficie che dovrebbe nascere tutto intorno alla frazione di Selvuzzis nel comune di Pavia di Udine, a pochi metri dal Giardino storico di Villa Deciani e della ciclovia Alpe Adria”.

“È passato un anno e mezzo – conclude Capozzi – dalla bocciatura della legge regionale, intervenire ora come richiesto dal collega Di Bert appare tardivo e non risolutivo, di certo non potrà porre rimedio a quanto permesso in questi anni”.

Sanità, Capozzi: Proposta di legge per stop costi gettonisti negli ospedali

“L’introduzione della figura dei gettonisti a oltre 100 euro l’ora nei reparti dei nostri ospedali è un’operazione discutibile che non ha reso giustizia né ai cittadini che non si sono visti i servizi migliorati, né agli operatori del sistema sanitario regionale per il divario retributivo”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del M5S, Rosaria Capozzi, evidenziando che “questo sistema ha creato la vera fuga del personale dal settore pubblico. I medici che lasciano il pubblico trovano spazio nelle cooperative private che vengono di volta in volta scelte per coprire i buchi da loro lasciati vuoti”.

A questo proposito, Capozzi annuncia il deposito di una proposta di legge che ponga fine all’escalation dei prezzi dei gettonisti negli ospedali della nostra Regione. “Abbiamo sempre sostenuto – aggiunge la consigliera di opposizione – che per lavorare nel sistema sanitario regionale i concorsi devono essere la via da seguire senza deroghe. Ci auguriamo che l’assessore Riccardi, che ha sempre strizzato l’occhio al sistema Veneto e Lombardo, possa darci ragione prendendo spunto, paradossalmente, proprio da quelle Regioni che hanno spalancato per prime le porte ai privati nella loro sanità e che adesso vogliono correre al riparo”.

“La Lombardia, per porre un freno alle cooperative dei gettonisti, ha avviato un bando ad evidenza pubblica rivolto direttamente ai professionisti e non alle società che li gestiscono; il Veneto – prosegue Capozzi – per porre un freno all’escalation del costo dei singoli operatori, arrivato a raggiungere e talvolta superare i 100 euro l’ora, con cifre astronomiche alla fine del mese, ha previsto tetti massimi per i compensi. Lo scopo – conclude la pentastellata – è quello di contenere la spesa su cui ha messo gli occhi anche un recente rapporto dell’Anac, con l’obiettivo finale di non avere più gettonisti negli ospedali entro il 2024”.

No a questo governo fossile!

Venerdì siamo scesi nelle piazze del Friuli Venezia Giulia per dire no alle fonti fossili e per promuovere la transizione energetica.
L’abbiamo fatto in passato con molte misure, basti pensare al Superbonus 110% e alle misure per l’agrivoltaico e per l’installazione dei pannelli fotovoltaici.
Continueremo a farlo perché per noi resta importante il nostro ambiente e perché ce lo impone soprattutto il cambiamento climatico, che ci obbliga ad adottare misure che consentano di contrastarlo.

Burlo Garofolo, Capozzi: Chiarire le contraddizioni

“Appaiono contradditori i continui investimenti sulla sede di via dell’Istria del Burlo Garofolo e il proseguimento dell’iter di trasferimento dell’Ircss a Cattinara. Si investono soldi per poi cambiare la sede”.

A sottolinearlo, in una nota, è la consigliera regionale M5S Rosaria Capozzi, intervenuta sul tema assieme al coordinatore del Movimento per la provincia di Trieste, Paolo Menis.

“Nel 2022, infatti – si legge ancora nel comunicato – sono terminati i lavori della palazzina per l’area amministrativa, ieri è stato inaugurato il nuovo poliambulatorio da 1.970 metri quadrati mentre tra pochi mesi partiranno i lavori per ristrutturare l’edificio dove saranno ospitati gli uffici tecnici e direzionali”.

“Allo stesso tempo l’assessore Riccardi, il presidente Fedriga e il rettore Di Lenarda rivendicano la scelta di trasferire il Burlo presso il comprensorio di Cattinara. Che ne sarà quindi delle strutture e degli investimenti fatti in via dell’Istria?”, si chiede Capozzi.

“Dev’essere fatta chiarezza quanto prima sull’ipotesi di trasferimento del Burlo a Cattinara. Con un progetto esecutivo ancora ignoto, quali sono le garanzie di difesa delle funzioni e di mantenimento dell’autonomia del nostro ospedale pediatrico?”, chiude la nota.

Festival lingue, Capozzi: Importante per la nostra specialità

“Il Festival internazionale delle lingue di minoranza è un importante progetto che sottolinea le peculiarità della nostra Regione, dove coesistono diverse minoranze linguistiche la cui tutela sottende alla nostra specialità, oggi svilita dal progetto dell’autonomia differenziata che attribuisce prerogative che si dovrebbero fondare su ragioni storiche e culturali anche alle altre Regioni a statuto ordinario, facendole diventare di fatto speciali”.

A ricordarlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, a margine della riunione della V Commissione consiliare svoltasi a Cormòns questa mattina.

“Questo progetto, che si prefigura di valorizzare e promuovere gli idiomi presenti sul territorio, potrebbe essere considerato un’apripista anche per allargarlo ad altre tradizioni linguistiche presenti in Friuli Venezia Giulia – sottolinea la Capozzi – come il Resiano, su cui da tempo c’è una diatriba volta ad elevarlo al rango di lingua. Restiamo convinti che quello linguistico sia un patrimonio da valorizzare e tutelare, specchio della nostra cultura e del nostro territorio”.

Imprese, Capozzi: Electrolux, promesse disattese

“La procedura di licenziamento in Electrolux per 168 impiegati colpirà 86 dei nostri cittadini, tra Porcia e Pordenone, e la cosa ci lascia con l’amaro in bocca. Nonostante le rassicurazioni fatte nelle ultime settimane, si è deciso di avviare la procedura di licenziamento. Possiamo solo esprimere la nostra solidarietà a tutte quelle persone che si troveranno in difficoltà per questa decisione”.

A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Ribadiamo la necessità di aprire un tavolo di confronto – afferma la Capozzi – per affrontare le continue crisi aziendali che ormai caratterizzano varie realtà sul nostro territorio, verso le quali cui urge un’importante riflessione. Pertanto chiediamo un impegno a lungo termine della Regione per ragionare su come sostenere la continuità e lo sviluppo dell’attività d’impresa, su come contribuire a ridurre gli impatti occupazionali connessi alla situazione di crisi economico-finanziaria e sull’eventualità di attivare capitali pubblici a sostegno dell’attuazione dei piani di ristrutturazione delle imprese in difficoltà”.

“Dopo Rilancimpresa e Sviluppimpresa – conclude la consigliera – si deve pensare a norme per consentire alle realtà aziendali di rimanere sul mercato”.

Giorno del Ricordo, Capozzi: Bisogna riconciliare e non dividere

“Il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime scappate, torturate, assassinate e gettate nelle foibe alla fine della Seconda guerra mondiale rappresenta un momento doloroso per la nostra storia. Quelle persone esigono di essere ricordate”. Così, in una nota, la consigliera del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Alla luce di momenti bui della storia, troppo spesso ignorata o addirittura negata, devono essere riavviati i processi di pace sempre più necessari, perché non ci siano più vittime ingiuste da ricordare. Abbiamo apprezzato – conclude Capozzi – le parole di Mattarella che portano avanti valori come pace e dignità”.

Giorno della memoria, Capozzi: Ricorrenza usata per fare propaganda

“La commemorazione delle vittime dell’Olocausto fatta in Consiglio regionale lascia perplessi. Il presidente Fedriga ha declinato il Giorno della Memoria con riferimento ai conflitti in corso e con una visione univoca e poco condivisibile che individua in particolar modo nel conflitto di Israele un aggressore e un aggredito”.

A sostenerlo in una nota è la consigliera del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Rosaria Capozzi.

“Se una tale visione poteva essere condivisibile nella fase iniziale, quando tutti abbiamo condannato gli attacchi terroristici subiti dal popolo israeliano, non lo può essere per tutto quello che ne è seguito”, aggiunge la consigliera.

“Il presidente descrive come faciloni chi inneggia alla pace ed è contrario all’invio di armi, eppure la stessa posizione l’aveva espressa anche la premier Meloni in una famosa telefonata per quanto riguarda la guerra Russia-Ucraina. Per noi la pace – conclude Capozzi – si persegue concretamente dicendo no al continuo invio o uso di armi pesanti e mettendo in atto un negoziato di pace, non prolungando un’agonia che presuppone vittime innocenti che ogni giorno aumentano”.

Electrolux, Capozzi: Creare tavolo dedicato con Ministro Urso

“L’interesse rimane quello di salvaguardare i posti di lavoro e la produzione di Electrolux nella nostra regione. Dopo mesi di silenzi la Giunta Fedriga, in forze con due assessori e il presidente, è parte attiva di questa vicenda e per la prima volta lo sono anche i sindacati; anche noi riteniamo necessario che ci sia un tavolo dedicato con il ministro Urso e non solo quello generale sull’elettrodomestico previsto per il 22 febbraio”.

A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“I lavoratori rimangono la chiave per risolvere anche questa crisi, così come già avvenuto 9 anni fa. E’ grazie a loro e ai cospicui finanziamenti messi a disposizione da Regione e Governo – continua la Capozzi – se si è potuto mantenere aperto lo stabilimento di Porcia e anche l’azienda sa che sarà grazie a loro se si continuerà a produrre in un’eccellenza industriale regionale”.

“Per questo è necessario prendere in considerazione di intervenire in maniera complessiva con politiche industriali regionali che tengano conto degli interessi degli operai, prima ancora che di quelli aziendali. Si deve fare a monte un ragionamento serio di politica industriale d’insieme – conclude la pentastellata -, con la consapevolezza che a trattare ci troveremo sempre più società finanziarie e non imprenditori”.

Superbonus, Capozzi: In FVG crediti sbloccati su nostro forcing

“La decisione della giunta regionale del Friuli Venezia Giulia di sbloccare i crediti fiscali delle imprese edili del territorio, attraverso un accordo quadro che garantirà anche il coinvolgimento delle società partecipate pubbliche, è una soluzione da noi fortemente suggerita e voluta. Il forcing di queste mesi in consiglio regionale fatto di interpellanze, odg e altre innumerevoli iniziative ha dato i suoi risultati”. Lo afferma la consigliera regionale del M5S, Rosaria Capozzi, in una nota firmata anche dal capogruppo al Senato Stefano Patuanelli e dal vicecapogruppo alla Camera Agostino Santillo.

“È singolare vedere in queste ore esponenti di Centrodestra parlare ancora come dischi rotti dei disastri causati dal Superbonus, quando il blocco della circolazione dei crediti, avviato da Draghi e confermato dal governo Meloni in barba alle promesse elettorali fatte nel 2022, è opera anche e soprattutto loro”, aggiunge la consigliera pentastellata.

“La Lega poi – continua Capozzi – finge di non ricordare che governa il Paese da tre anni, e non ha mai mosso un dito per ovviare ai problemi degli esodati del 100%: evidentemente sono stati troppo presi dalla propaganda di Salvini sul ponte sullo Stretto. Per fortuna, grazie alle nostre sollecitazioni, in Friuli Venezia Giulia la Regione e l’assessore Zilli hanno colto l’importanza di un intervento vitale nel territorio per il settore delle costruzioni e il suo indotto”.

“Grazie al Movimento 5 Stelle, che per primo ha avanzato proposte di legge regionali in tutta Italia, le società partecipate, anche comunali, potranno favorire questa circolarità con la massima garanzia per i propri bilanci. Rimaniamo gli unici in grado di porre rimedio ai disastri economici del Governo Meloni: il risultato raggiunto in Fvg è la dimostrazione lampante che sbloccare i crediti incagliati del Superbonus 110% è possibile, oltreché doveroso. Se ci è arrivato il governatore Fedriga, che oltretutto guida anche la Conferenza Stato-Regioni, l’auspicio è che lo comprenda pure il suo sodale di partito Giancarlo Giorgetti. E che magari anche in altre regioni si replichi quanto deciso in Fvg”, conclude l’esponente di Opposizione.

Sanità, Capozzi: Privato, paradossale esubero personale medico

“L’assessore Riccardi continua a prospettare la esternalizzazione di servizi del Sistema sanitario regionale, tema rispetto al quale restiamo fortemente contrari”. A dirlo, in una nota, la consigliera regionale del M5S, Rosaria Capozzi.

“Questo modo di agire sta depauperando la sanità pubblica a scapito di un privato dove magicamente non sussiste il problema della carenza di medici e infermieri. Bisogna riflettere – aggiunge la consigliera – sul perché nel privato ci siano risorse umane, carenti invece nel pubblico. Se si continua a investire nelle esternalizzazioni, impoverendo il settore pubblico, viene facile immaginare lo stato in cui sono costretti a lavorare i nostri medici e infermieri: parliamo di condizioni di disagio evidenti, sotto stress, sottorganico e sottopagati. Questo comporta il loro progressivo abbandono dei nostri reparti, che poi vengono chiusi”.

“Se si continua a investire in questa direzione e non si inverte la tendenza, valorizzando le professionalità mediche e remunerando meglio chi opera con senso di dedizione e abnegazione – conclude Capozzi – ci troveremo ad avere a che fare con problemi che diventeranno sempre più acuti e una sanità sempre più privata, a beneficio di pochi”.

Capozzi: Limitare le emissioni di ammoniaca da allevamenti

“Il tema dell’ammoniaca prodotta dagli allevamenti intensivi è più che mai attuale, e sarà oggetto dell’interrogazione a risposta immediata che ho depositato in Consiglio regionale, che verrà discussa mercoledì mattina in aula”.

A sottolinearlo, in una nota, è la consigliera del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Rosaria Capozzi, che interviene su una tematica emersa anche nell’ultima puntata di Report su Rai3, con il coinvolgimento della Giunta Fedriga.

“L’ammoniaca concorre in maniera importante a formare lo smog che respiriamo: una volta liberato in atmosfera, questo gas si combina con alcune componenti (ossidi di azoto e di zolfo) generando le pericolose polveri fini. Dati alla mano, in Italia gli allevamenti sono la seconda causa di formazione del particolato fine (responsabili di quasi il 17% del PM 2,5), più dei trasporti (14%) e del settore industriale (10%), preceduti solo dagli impianti di riscaldamento (37%). Anche secondo Arpa Fvg le emissioni di ammoniaca, originatesi a seguito della fertilizzazione dei terreni agricoli, contribuiscono a innalzare i livelli delle polveri sottili”. “Come emerso dal servizio di Report, per risolvere questo annoso problema, negli anni passati e ripetutamente è stata portata all’attenzione della Giunta regionale una soluzione per limitarne i danni, senza che gli assessori di riferimento si siano espressi a riguardo”, continua la consigliera.

“Mappare dove si trovano i maggiori emettitori di ammoniaca è quindi cruciale – conclude Capozzi – per sapere quanto e se è compromesso l’ambiente circostante agli emettitori, visto che l’elevata presenza di polveri sottili comporta pesanti ricadute per la salute”.

Personale, Capozzi: Carenze, rivedere stipendi e comparto unico

“Serve una riorganizzazione burocratica e amministrativa, nonché una riflessione di riforma seria del comparto unico”.

Così Rosaria Capozzi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, in una nota e in V Commissione convocata per discutere della grave carenza di personale nei Comuni piccoli e piccolissimi e sulle azioni da intraprendere per invertire il trend.

“Il lavoro pubblico un tempo era l’ambizione di molti cittadini – afferma la Capozzi – non certo perché isola felice dove poter bivaccare come troppo spesso è stato rappresentato, ma perché sinonimo di sicurezza e unica soluzione per poter progettare la propria vita. Oggi la sola garanzia del posto di lavoro non è più allettante, serve intervenire sulla leva retributiva. Per poter rendere attrattiva un’occupazione pubblica si devono aumentare gli stipendi, valorizzando le prestazioni lavorative e riconoscendo meriti”.

“I Comuni sono le nostre sentinelle sul territorio, lo strumento prezioso per venire incontro ai bisogni dei cittadini, ma per essere efficienti hanno bisogno di essere rafforzati dal punto di vista amministrativo. Restiamo convinti – conclude la Capozzi – che l’istituzione di una graduatoria unica regionale sia l’unica soluzione alle migrazioni concorsuali rappresentate questa mattina in V Commissione”.