giovedì, 6 Febbraio 2025
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Giorno della Memoria, Capozzi: Ricordo come monito presente e futuro

“Il Giorno della Memoria non deve servire solo a ricordare un passato di orrori, ma deve essere un monito che permetta di accendere una luce sui pericoli che si profilano oggi, perché quell’orrore non si ripeta”.

Lo sottolinea, in una nota, la consigliera regionale del M5S, Rosaria Capozzi, intervenuta a Udine alla cerimonia di deposizione della corona d’alloro al monumento in onore di tutte le vittime della barbarie nazifascista nei campi dì concentramento e sterminio.

“In un momento storico come questo – continua la pentastellata – in cui il conflitto in Medio Oriente ha aperto una parentesi drammatica e si sta assistendo a una grave crescita di episodi di antisemitismo, restiamo convinti che gli obiettivi da perseguire possano solo essere pace, democrazia e tolleranza, nonché promuovere, nelle scuole e nelle università, una cultura del rispetto e della conoscenza della storia come risposta più efficace all’odio e per sviluppare una società più accogliente e aperta all’integrazione”.

Autonomia differenziata, Capozzi: Non garantirà uniformità dei servizi ai cittadini

“Dopo il si del Senato all’autonomia differenziata, la nostra preoccupazione cresce. La riforma dell’autonomia differenziata avrà l’effetto di evidenziare le disparità, peraltro già presenti nei territori e che riguarderanno ben 20 materie oggi di legislazione concorrente che spaziano dalla sanità al lavoro, dal sostegno alle imprese all’energia, giusto per citare qualche esempio a cui si aggiungono le altre tre materie oggi di competenza solo centrale, ovvero l’organizzazione della giustizia di pace, le norme generali sull’istruzione, la tutela dell’ambiente”.

A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“In questo quadro, che tenderà verso una divisione netta del nostro amato Paese – prosegue la Capozzi – si avrà l’effetto di rendere speciali tutte le Regioni fino ad oggi ordinarie dove, però, la specialità e l’autonomia del Friuli Venezia Giulia che si fondano su ragioni storiche, sul fatto che siamo una terra di confine e con minoranze linguistiche da tutelare, finiranno per essere intaccate rendendoci di fatto ordinari”.

“Altro nodo cruciale – afferma la pentastellata – è rappresentato dalla garanzia di dover assicurare i Livelli essenziali personali (Lep) uguali per tutti per garantire l’uniformità dei servizi offerti ai cittadini da Nord a Sud, cosa che se appare facile sulla carta, nella pratica diventerà farraginosa, dipendendo di fatto dai finanziamenti che lo Stato centrale potrà mettere a disposizione per far convergere le prestazioni verso lo stesso livello. In un Paese dove l’unità e l’indivisibilità sono principi cardini costituzionalmente garantiti, si ha la sensazione che si proceda nella direzione opposta”.

“Ci opporremo a questo stato delle cose e soprattutto a difesa di tutti i cittadini, le cui prerogative costituzionalmente garantite – conclude la Capozzi – non possono subire differenze per il solo fatto di essere nati in una regione piuttosto che in un’altra”.

Il M5S è presente alla fiaccolata a Fiumicello per ricordare la scomparsa di Giulio Regeni

Il Movimento 5 Stelle è presente alla fiaccolata di Fiumicello per esprimere vicinanza e sostegno alla famiglia Regeni e a tutta la comunità, a 8 anni dalla scomparsa di Giulio. Finalmente inizia il processo in Italia, un tassello importante nel percorso di ricerca di verità e giustizia. Continueremo a mantenere alta l’attenzione perché in Egitto si è consumata una tragedia enorme, un atto di disumanità e violazione dei diritti umani che non può lasciare indifferenti ed è giusto che gli autori rispondano di quanto fatto al nostro ricercatore. La verità di quanto accaduto è un dovere morale per tutti.

Tagliamento, Capozzi: Ci sono ancora troppi punti da chiarire

“La commissione di oggi sul tema del Tagliamento ha evidenziato l’esigenza di una risposta che si attende dopo anni di studi commissionati. Ad imporcelo è il cambiamento climatico, ma anche la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente che vogliamo salvaguardare”.

A dirlo, in una nota, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, a margine delle audizioni tenutesi in IV Commissione sulle nuove opere di difesa lungo il corso del Tagliamento in corso di progettazione da parte dell’Autorità di bacino e dell’Amministrazione regionale.

“Oggi sono state prefigurate possibili opere a soluzione della sicurezza di tutto l’alveo del fiume, con l’intento di non creare svantaggi per nessun territorio, superando diatribe politiche che nella passata legislatura, all’interno del Centrodestra, hanno caratterizzato questa problematica. Ci sono ancora molti aspetti da chiarire – aggiunge la consigliera – in questa vicenda che si protrae da decenni, e anche le rassicurazioni che l’Autorità ha voluto fornire ai sindaci non sono sufficienti, visti i pochi dati forniti durante l’audizione”.

“Consideriamo questo un primo passaggio, in attesa di conoscere il completamento degli studi e dei progetti e ci auguriamo – conclude Capozzi – che per la trasversalità del tema si continui questo lavoro sinergico, dove la parte scientifica deve fare da padrona”.

Polizia locale, Capozzi: Intervenire per collegare le centrali

L’assessore regionale Roberti, sempre attento alla sicurezza dei cittadini fin dai tempi delle fototrappole, si accorge solo oggi, e sollecita il Governo con il viceministro leghista Gava, della mancanza di collegamento fra i comandi della polizia locale e la Centrale dati del ministero. Trattasi di uno strumento fondamentale per il controllo del territorio attraverso il suo monitoraggio e l’assenza di un collegamento penalizza fortemente la nostra regione. Roberti chiarisca il perché di questo incredibile ritardo.

Incidenti sul lavoro, Capozzi: Troppi casi, necessaria prevenzione

“Un altro grave incidente sul lavoro, questa volta a Monfalcone, ha coinvolto un giovane operaio. Siamo vicini alla famiglia e auspichiamo che le sue condizioni migliorino”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, intervenendo congiuntamente alle coordinatrici Elena Danielis e Ilaria Dal Zovo sul grave incidente nel corso del quale è rimasto ferito un operaio all’interno della Fincantieri di Monfalcone.

“La nostra regione, a oggi, vanta dati negativi per gli incidenti sul lavoro. Fino a ottobre 2023, secondo i dati dei sindacati, ci sono state 20 denunce di infortunio mortale sul lavoro: gli eventi sono aumentati, mentre la media nazionale è diminuita del 18%. Sono anni – continua l’esponente pentastellata – che chiediamo attenzione su questo tema e lo facciamo a ogni livello istituzionale, Regione in primis”.

“Il diritto al lavoro non deve scontrarsi con situazioni di pericolo e lutto. Il neocostituito Comitato regionale di coordinamento per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, quindi, deve puntare sulla prevenzione: solo così si potrà garantire una maggiore sicurezza”.

Go!2025, Capozzi: cerimonia XMas cozza con alta cultura e pace

“La funebre cerimonia che si ripete ogni anno a Gorizia, con la presenza di reduci e simpatizzanti della X Mas, la deposizione di corone di fiori e parole di circostanza e la presenza di rappresentanza di amministratori locali con tanto di fascia tricolore, riporta a un passato segnato dalla violenza fascista che ha trovato proprio nella X Mas la sua più alta e nafasta rappresentazione. Condanniamo queste occasioni anche alla vigilia di Go! 2025, che vede Gorizia assieme alla slovena Nova Gorica in un momento di alta cultura che è anche segno di pace e pacificazione fra i popoli”.

Così in una nota Rosaria Capozzi, consigliera regionale del M5S, unitamente alla coordinatrice pentastellata del Goriziano ed ex consigliera regionale, Ilaria Dal Zovo.

Autonomia differenziata, Capozzi e Patuanelli: No autonomia differenziata del governo Meloni

“L’autonomia differenziata annunciata come la grande riforma per il nostro Paese, per noi segnerà grandi divisioni e disparità tra i territori e non soltanto tra Nord e Sud, ma anche tra Regioni del Nord”.

A dirlo in una nota, la consigliera regionale del M5S, Rosaria Capozzi, con il senatore Stefano Patuanelli.

“L’effetto sarà creare disparità su temi fondamentali quali sanità, scuola e servizi. E anche nella nostra Regione, che già gode di un regime differenziato e che va sicuramente salvaguardato – evidenzia ancora La Capozzi -, pensare che gestisca autonomamente aspetti come l’ambito scolastico di competenza statale, lo troviamo discriminante. Avremmo concorsi non più nazionali ma territoriali, dove verrebbero reclutati docenti con trattamento economico diversificato rispetto ad altre Regioni, con conseguente diversificazione dell’offerta formativa agli studenti”.

“Si finirebbe per mettere in pericolo la stessa libertà di insegnamento sancita all’articolo 33 della Costituzione, mentre in sanità non si avrebbe un effetto tanto diverso, la diversità di gestione tra le diverse Regioni – aggiungono i due pentastellati – ha evidenziato disparità di servizi già durante la pandemia. Si violerebbe pertanto il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini sul piano dei diritti, senza contare che verrebbe meno la solidarietà tra le Regioni”.

“Si prefigurerebbe una situazione di specialità analoga a quella del Friuli Venezia Giulia anche per le realtà a statuto ordinario dove, contrariamente alla nostra, non ci sono ragioni legate alla presenza di minoranze linguistiche da tutelare o posizione geografica che impongono una tutela aggiuntiva. L’effetto sarebbe solo una complessità amministrativa, già farraginosa, che crescerebbe esponenzialmente su tutto il territorio nazionale, con la conseguenza di rendere la vita difficile a imprese e cittadini che si troverebbero a confrontarsi con 21 legislazioni regionali differenti sulle stesse funzioni. Per questi motivi – chiosa la consigliera del M5S -, restiamo convinti che questi rischi vadano assolutamente evitati”.

Trasporto pubblico locale, Capozzi: massima attenzione alle esigenze dei lavoratori di Arriva Udine

“Nella società di trasporti Arriva Udine esistono problematiche a cui si deve dare una soluzione. Quanto emerso anche oggi in audizione in IV Commissione consiliare, oltre alla deprecabile assenza dell’azienda e delle sigle sindacali, riguarda non solo quanto accaduto a settembre, quando l’impresa non ha voluto riconoscere le Rsu scelte dai lavoratori a rappresentare i loro diritti, ma anche gli annosi problemi relativi all’organizzazione del servizio”.

Ad intervenire con una nota sulla situazione del trasporto pubblico locale di Udine, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Corse ridotte o cancellate, condizioni lavorative con carenza di personale, questioni di sicurezza con aggressioni – evidenzia la Capozzi – rendono il lavoro complicato, tutto questo succede in un clima poco sereno, dove a rimetterci è anche il servizio di trasporto reso ai cittadini in termini qualitativi”.

“Non abbiamo mai smesso di chiedere di mettere in sicurezza gli autobus, con gli strumenti e le azioni richieste dagli operatori del settore per evitare di subire aggressioni. Queste ultime, per lo più verbali – riflette la pentastellata -, spesso e volentieri sono causate da problemi di viabilità, dall’insofferenza dei clienti verso un servizio non ottimale o proprio quando saltano le corse senza avvisi e sul sito di Tpl FVG risulta tutto regolare”.

“L’educazione civica dovrebbe iniziare nelle scuole – chiosa l’esponente di Opposizione -, spiegando ai più giovani la cultura del rispetto di chi lavora così come quella del rispetto del mezzo pubblico che non va danneggiato”.

Electrolux, Capozzi: Giunta Fedriga silente su tagli personale

“Se confermate le voci circolate in queste ore saranno tanti i cittadini della nostra regione, a cui va tutta la nostra solidarietà, che si troveranno in difficoltà. Confidiamo che la società in maniera definitiva stili un piano industriale volto a scongiurare i licenziamenti, se così non dovesse essere ci si adoperi affinchè siano assicurate tutte le migliori condizioni possibili per i lavoratori”.

Ad auspicare, in una nota, un intervento della Regione, finora silente sugli annunciati tagli da parte della Electrolux a Porcia, è la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S).

“Fedriga e la sua Giunta – prosegue la pentastellata – hanno preferito non commentare le notizie provenienti da Porcia ma ci si attende che seguano con la dovuta attenzione l’intera operazione, che non è l’unica presente sul nostro territorio, facendo le dovute pressioni al Governo amico”.

“Nessun lavoratore – conclude Capozzi – deve esser lasciato solo e si devono aiutare le numerose aziende in difficoltà produttiva, che contribuiscono al nostro Pil, con tutti i mezzi a nostra disposizione, così come è stato fatto da altre Giunte e da altri Governi nel recente passato”.

Casa, Capozzi: la Giunta accolga le nostre proposte sugli alloggi sfitti

“Nel 2024 sarà ancora più drammatica la situazione di chi chiede un aiuto alla Regione per vedersi assegnare un’abitazione o per poterne pagare il canone di locazione. Per questo siamo intervenuti durante la discussione della legge di Stabilità, ma le nostre proposte non sono state accolte”. A ricordare, in una nota, “l’atteggiamento di chiusura della Giunta regionale” è la consigliera del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Fa piacere notare che oggi la Giunta parli di sfida da accettare e partita da vincere: un mese fa non la pensava allo stesso modo. E nemmeno il Governo, che ha azzerato i fondi per il sostegno alle locazioni e la morosità incolpevole”, sottolinea ancora l’esponente pentastellata.

“Grazie al Movimento 5 Stelle la Regione ha, almeno, ripristinato i 6 milioni di euro per il sostegno alle locazioni che erano stati incredibilmente azzerati, qui come a Roma. Per quanto riguarda gli alloggi sfitti, soprattutto per quelli che non necessitano di grandi interventi, abbiamo chiesto di introdurre forme di autorecupero. Purtroppo in questo caso non c’è stata alcuna apertura – si legge ancora nel comunicato – ma continuiamo a ritenere che sarebbe il modo migliore per garantire la fruibilità di centinaia di alloggi, decretando la nomina dei consigli di amministrazione delle Ater non sarà difficile per la Giunta Fedriga trovare le soluzioni a questi problemi”.

“Infine, ricordiamo alla Giunta regionale che se ci sono giovani precari che non riescono a pagare i canoni di locazione, e questo è il motivo principale per approvare il salario minimo in Italia, verso cui questa Giunta regionale si è invece sempre dimostrata contraria. D’altronde – conclude Capozzi – il numero delle persone che richiede aiuti per pagare i mutui, gli affitti, le bollette spesso coincide, e spesso si tratta di persone che lavorano”.

Terzo mandato, Capozzi: rimaniamo contrari a bramosia di Fedriga

“Il terzo mandato fa gola. Fa gola anche al presidente Fedriga, che si è mostrato favorevole in una nota stampa. La legge 165/2004 stabilisce infatti la ‘non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo’ per il presidente della Giunta regionale. Noi del M5S restiamo convinti nel limite al secondo mandato per una nostra stessa regola interna, poiché la politica deve essere intesa come servizio, non come professione. La ratio della limitazione a10 anni di governo è dettata dalla necessità di limitare gli eccessi di potere istituzionale conferito a presidenti di Regione e a sindaci dei Comuni più grandi”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, aggiungendo di trovare “rischioso far arrivare a quindici anni o perché no, a un ventennio, il mandato di queste cariche. Il limite del doppio mandato rappresenta un’autodifesa della democrazia, così come avviene per il modello americano, incardinato sul vincolo del secondo mandato”.

“È evidente, tuttavia, che il tema – spiega l’esponente pentastellata – risulta essere il pomo della discordia: soprattutto nella Maggioranza di governo dove si vuole evitare di cedere, nel 2025, alla premier Meloni regioni leghiste come il Veneto di Zaia e blindare la Liguria di Toti. Tuttavia, proprio perché questa regola non si presti a giochi di potere e ambizioni di partito, è bene evitare che certe decisioni siano prese per meri interessi di parte”.

“Vedremo – conclude Capozzi – come il Parlamento sovrano deciderà e, di conseguenza, cosa avverrà in Regione. Credo però sia giusto mantenere il limite dei due mandati a tutela della nostra stessa democrazia”.

Acciaieria, le Opposizioni: Non comprimere i diritti dei firmatari della petizione

“Piena solidarietà a Marino Visintini per essere stato citato dalla Danieli quale sottoscrittore della petizione contro l’acciaieria in laguna”.

Lo si legge in una nota congiunta dei capigruppo dell’Opposizione in Consiglio regionale, Rosaria Capozzi (presidente del Gruppo Misto composto da M5S, Avs e Open Fvg), Diego Moretti (Pd) e Massimo Moretuzzo (Patto per l’autonomia-Civica Fvg). “Un accesso agli atti discutibile per ottenere i nomi dei sottoscrittori, su cui bene ha fatto il Consiglio regionale ad opporsi. Precisiamo alla Danieli – scrivono ancora i capigruppo di minoranza – che la petizione popolare è uno strumento previsto costituzionalmente quale prerogativa dei cittadini per esporre comuni necessità, generalmente incluso nell’esercizio della democrazia diretta, ma forse la stessa trascura che le petizioni e le proposte di legge popolare non spostano il potere decisionale, che resta in capo alle assemblee rappresentative”.

“In altre parole, il potere decisorio resta in capo alle assemblee elette, in questo caso alla Regione, e non viene esercitato direttamente dal popolo. Quello che si chiede attraverso il ricorso della Danieli è che i cittadini rispondano rispetto a un’opinione espressa, rispetto a un insediamento che non consideravano positivo. Questo ricorso – sottolineano Capozzi, Moretti e Moretuzzo – rappresenta perciò un pericolo verso un processo di partecipazione popolare. Verrebbe compromesso uno strumento costituzionalmente garantito, perché i cittadini non firmerebbero e non prenderebbero posizioni rispetto a decisioni che li riguardano se c’è il rischio che qualcuno li denunci”.

“Tutta l’opposizione scende in campo non solo a fianco di Visintini ma di tutti i cittadini sottoscrittori della petizione, a cui va garantita la libertà di opinione e a non vedersi compresso il diritto alla privacy, dove – concludono i tre capigruppo – i dati personali dei firmatari, per quanto facciano parte di un atto pubblico, devono essere tutelati”.

Sabato 20 gennaio ci sarà l’Assemblea regionale del Friuli Venezia Giulia!

SABATO 20 GENNAIO ORE 15 – ASSEMBLEA REGIONALE FVG
Questo sarà un anno impegnativo non solo dal punto di vista della riorganizzazione territoriale del Movimento ma anche come tornate elettorali, oltre 100 piccoli e piccolissimi comuni della nostra regione andranno al voto e a giugno ci saranno le elezioni europee.
Sarà l’occasione per confrontarci sui temi che ci sono più cari e sulle sfide che ci aspettano.
Cogliendo l’occasione della presenza in regione della nostra parlamentare europea Sabrina Pignedoli ne discuteremo anche con lei.
L’Assemblea regionale è aperta a tutti gli iscritti al M5S nella nostra regione. Controllate la vostra casella email per i dettagli!

Sicurezza, Capozzi: No violenze su operatori sanitari, la giunta intervenga

“La sicurezza dei nostri presidi sanitari, dove gli operatori prestano il proprio servizio in condizioni di sotto organico e stress lavorativo, non può essere compromessa da un sistema carente. Fedriga e l’assessore Roberti garantiscano la sicurezza”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), aggiungendo che “oggi abbiamo medici e infermieri che vanno a lavorare con la paura di subire aggressioni. Questo non si può accettare, non smetteremo di ripeterlo”.

“Chi lavora nei Pronto soccorso – spiega l’esponente pentastellata – lo fa con passione e dedizione, ma è esposto a un rischio sempre maggiore, visto il nervosismo che dilaga anche tra i pazienti, non soltanto per il malessere ma anche per i tempi di attesa estenuanti”.

“C’è un nervosismo palpabile – conclude Capozzi – e quello che bisogna evitare è che, viste le numerose aggressioni (l’ultima avvenuta nel Pronto soccorso di Udine), ci si abitui a un clima simile”.

Montagna, Capozzi: Fedriga blocchi spopolamento

“La nostra montagna è abbandonata a se stessa e lo spopolamento non è certo una causa da ricondurre al solo calo demografico. I problemi emersi di recente, come quello del Passo di Monte Croce Carnico, su cui si registrano ancora balletti indecorosi con soluzioni che hanno del fantasioso, sono alcune delle concause che rischiano di isolare ulteriormente intere comunità oltre a creare danni economici irreversibili alle attività locali. A questo si unisce, per esempio, la questione dei medici di vallata con un’unica figura per tutta la Carnia. Un dato che si commenta da solo e che evidenzia lo stato di abbandono di interi territori”.

Così, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), ribadendo che la montagna deve essere una risorsa, un territorio da valorizzare e sviluppare e non da assistere con logiche di intervento impattanti e poco lungimiranti.

“La montagna – continua la pentastellata – dovrebbe e deve essere un luogo in cui vivere e lavorare grazie alla possibilità di godere dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, bloccando così lo spopolamento in atto da anni. Ricordiamo al presidente Fedriga che la montagna non si sostanzia solo nel potenziamento degli impianti sciistici e che la politica del ripopolamento della montagna perseguita ha registrato, negli anni, un decremento costante”.

“A lasciare questi territori – spiega l’esponente di opposizione – sono soprattutto i giovani in età lavorativa, spinti dalla ricerca di migliori prospettive professionali e di vita; questa emigrazione selettiva ha effetti negativi che si ripercuotono sul dato demografico con meno nascite, implicando un invecchiamento della popolazione”.

“La nostra è una montagna ad economia transfrontaliera: è sufficiente varcare il confine, andando in Austria o in Slovenia, per cogliere diversi vantaggi come quelli sulle imposte, accise, costo del lavoro ed infine carburanti dai prezzi ridotti. La diminuzione della popolazione è un problema grave e necessita di interventi mirati. Questa Giunta continua a dormire sonni tranquilli invece di risolvere le innumerevoli questioni che rischiano di contribuire ad acuire una rotta difficile da invertire”.

Capozzi: Fedriga contraddittorio, azioni inefficaci

“Le dichiarazioni del presidente Fedriga apparse sulla stampa sembrano un ossimoro: si sbandiera infatti un’azione politica fatta per i cittadini e, sempre per il bene dei cittadini, si tolgono servizi a vario titolo. È una modalità piuttosto contraddittoria, probabilmente figlia delle contraddizioni ammesse dallo stesso Fedriga presenti nel Centrodestra”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), commentando un’intervista rilasciata dal presidente Fedriga ad alcuni quotidiani locali.

“Se poi arriviamo al nostro territorio, l’intervista fa passare un altro messaggio: abbiamo un presidente – prosegue l’esponente pentastellata – poco efficace nel portare avanti le istanze che interessano il Friuli Venezia Giulia nei confronti di un governo dello stesso colore politico”.

“La questione ristori lo dimostra, protraendosi ulteriormente con il rischio di vedersi chiudere i rubinetti. Ma anche le grandi infrastrutture del nord est – conclude Capozzi – sono una priorità per il governo nazionale solo durante le campagne elettorali, mentre sui migranti manca completamente una chiara linea e rimaniamo in balia di un governo nazionale a sua volta sempre più contraddittorio”.

Wartsila, Capozzi e Menis: L’azienda apre al licenziamento di centinaia di lavoratori

“Ora il Governo deve andare avanti su due strade: garantire comunque la realizzazione di un accordo di programma in modo da favorire l’impiego degli stessi lavoratori ma anche mettere in atto misure legislative straordinarie per far in modo che l’azienda finlandese restituisca i contributi che le istituzioni italiane le hanno concesso”. A dirlo sono i portavoce del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi e Paolo Menis, Consigliera Regionale e Coordinatore Provinciale di Trieste.

“La decisione della finlandese Wartsila di non prorogare i contratti di solidarietà è molto grave perché apre la strada del licenziamento di centinaia di lavoratori dello stabilimento triestino. Il comportamento dell’azienda – continua Menis – è pilatesco e banditesco”.

“L’atteggiamento di Wartsila è deprecabile, quello che appare evidente è che la tutela dei lavoratori e dei loro diritti viene surclassata da logiche aziendali ed economiche. Fedriga – conclude Capozzi – faccia la sua parte per non lasciare soli i 300 lavoratori a cui va tutta la nostra solidarietà”.