martedì, 11 Febbraio 2025
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Capozzi e Richetti: Il M5S dice no alla chiusura dei consultori di San Giovanni e San Giacomo

“La formula dell’assessore Riccardi – spiega la pentastellata – secondo il quale meno consultori corrisponderebbero a più servizi, non può convincerci. La preoccupazione è alta, in un momento in cui c’è un progressivo impoverimento dei servizi offerti e aumentano i disagi per lo stato in cui soffre la sanità in regione, testimoniato anche dallo sciopero dei medici di ieri o dalla recentissima chiusura del punto nascita di San Vito al Tagliamento. Così come continua la privatizzazione di interi comparti pubblici che sta depauperando la nostra sanità pubblica. Ecco perchè pensare di dimezzare i consultori familiari di Trieste, soprattutto a fronte della legge del ’96 che ne prevede almeno uno ogni 20 mila abitanti, non può che vederci fermamente contrari”.

“Il tutto – continua l’esponente di Opposizione – viene discusso nello stesso giorno in cui la III Commissione affronta la questione della violenza contro le donne, considerando che i consultori rappresentano un importante presidio per contrastarla. Come donna, prima ancora che come persona politicamente impegnata, sono contraria a questa operazione perché parliamo di servizi importanti soprattutto per il supporto offerto alle donne vittime di violenza o in ambito ginecologico per l’accompagnamento all’allattamento e al parto, oltre che per i servizi offerti a famiglie separate e persone con importanti problemi psicologici. Per questo ci schieriamo anche oggi con chi vuole contrastare l’ennesimo taglio di servizi pubblici obbligando i cittadini ad affidarsi a strutture private, dove sempre più spesso lavorano ex dipendenti delle aziende regionali”.

Sul tema è intervenuta anche la consigliera comunale del M5S di Trieste, Alessandra Richetti, che ha voluto evidenziare come “i consultori, servizi già scarsamente finanziati per la carenza di personale e di numero inadeguato per la legge italiana, subiranno ulteriori tagli che colpiranno le neomamme lasciate sempre più sole e gli adolescenti, con minori occasioni di prevenzione e di educazione sessuale, e le donne di ogni età. È un modo di far politica sempre più lontano dalla gente”.

Assemblea regionale del 1/12/2023, grazie a tutte e tutti!

Ringraziamo tutte e tutti gli attivisti che hanno partecipato all’assemblea regionale dello scorso venerdì.
È stata l’occasione per Elena Danielis di presentarsi e di esporre il suo programma di organizzazione regionale del MoVimento, di presentare la piattaforma digitale e anche di svolgere un’attività di design thinking, che ha coinvolto ogni singolo attivista presente all’assemblea, per capire i bisogni e le ambizioni del nostro gruppo.
A riveder le stelle! ⭐️

Wartsila, Patuanelli: Sul tema della salvaguardia dei posti di lavoro e di gestione delle crisi industriali non ci può essere divisione politica

“Ovviamente c’è la mia piena disponibilità ad incontrare, assieme agli
altri parlamentari del Friuli Venezia Giulia, i lavoratori e i
rappresentanti sindacali della Wartsila.

Ho già avuto l’onere e l’onore di affrontare, nel ruolo di ministro
dello Sviluppo economico, la costruzione di un percorso che ha portato
alla firma tre anni fa di un accordo di programma per la riconversione
di un’area industriale come quella della Ferriera di Servola. Oggi il
compito è più tortuoso e complicato, l’azienda finlandese va
richiamata alle sue responsabilità e il Governo deve agire
rapidamente.

In ogni caso è scontata la mia volontà di collaborare con l’esecutivo
per trovare una soluzione alla crisi che coinvolge lo stabilimento di
Bagnoli della Rosandra. Sul tema della salvaguardia dei posti di
lavoro e di gestione delle crisi industriali non ci può essere
divisione politica.”

Stefano Patuanelli

PNRR, Capozzi: Comuni in ritardo per il Pnrr? l’Amirante ha detto che non è colpa della Regione, ma ora corre ai ripari

“Una settimana fa, letta la cabina di regia del Pnrr in Friuli Venezia Giulia che lanciava due allarmi (quello per i ritardi dell’inserimento dei dati di monitoraggio nella piattaforma del Piano e quello per i ritardi nell’esecuzione dei lavori di edilizia scolastica), abbiamo chiesto all’assessore Amirante di rassicurarci sul fatto che non avremmo perso nemmeno un euro dei fondi europei messi a disposizione del Paese dopo il grande lavoro del presidente Giuseppe Conte. L’assessore ha preferito scaricare le responsabilità sui Comuni”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, commentando la situazione dei cantieri Pnrr in Friuli Venezia Giulia.

“Oggi l’assessore Amirante deve essersi accorta che, se i Comuni sono in difficoltà, possono essere aiutati e l’incontro, tenutosi in Regione, dovrebbe servire proprio a venire incontro alle loro esigenze. Molte opere – spiega l’esponente pentastellata – sono ferme, perché inserite in maniera a dir poco superficiale nel Piano, senza tener conto dei tempi di autorizzazione delle stesse, prima ancora che di progettazione ed esecuzione. L’ovovia di Trieste sta diventando l’esempio di questa gestione sbagliata che, fin dall’inizio, non ha privilegiato opere e misure di pronta realizzazione e di grande beneficio per tutta la comunità”.

“I tempi sono sempre più stretti – conclude Capozzi – e non possono che trovarci favorevoli tutte le azioni per sostenere i nostri Enti locali nella realizzazione delle opere legate al Pnrr. Farlo a dicembre 2023, tuttavia, dimostra che c’è stato anche un ritardo nell’aiutare i nostri Comuni”.

Sanità, Capozzi: Grave esternalizzare a terzi il pronto soccorso

«Coinvolgimento dei lavoratori nell’organizzazione dei servizi e valorizzazione economica dei dipendenti che lavorano in prima linea come in pronto soccorso: è quanto chiediamo da tempo alla giunta regionale di Fedriga e Riccardi per arginare la fuga del personale da un servizio essenziale della sanità pubblica. E, invece, la soluzione che l’Asufc propone è esternalizzare a terzi il pronto soccorso.

È molto grave che non si presentino medici dall’esterno quando l’azienda indice concorsi e che la conseguenza dell’allontanamento volontario del personale dipendente avvenga con una presa d’atto e appaltando a cooperative. L’eredità di queste decisioni sarà assai pesante per tutti noi, cittadini e contribuenti: scontiamo 6 anni di inerzia da parte della Regione che avrebbe dovuto valorizzare il personale dipendente facendo scelte che potessero rendere attrattiva la sanità pubblica. Dietro l’angolo c’è lo smembramento del diritto alla salute e l’avanzamento delle diseguaglianze sociali nell’accesso alle cure».

Cultura, Capozzi: La Regione mantenga aiuti per candidature a patrimonio Unesco

“Riteniamo importante che l’assessore Anzil finanzi il capitolo a favore degli enti locali che intendano presentare la candidatura di un bene culturale, anche immateriale per il riconoscimento Unesco”.

A ribadirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, dopo la presentazione di un emendamento con il quale ha chiesto di non azzerare i fondi dedicati alle candidature Unesco per i nostri enti locali.

“In queste settimane – spiega la consigliera – il Comune di Udine ha annunciato di voler candidare il Colle del Castello come patrimonio dell’Unesco, per la sua eccezionalità e unicità, in quanto si tratta di un cumulo artificiale risalente a quasi 3400 anni fa, mentre Lignano Sabbiadoro ha pronto il piano per poter candidare anche i Comuni limitrofi per tutelarne la biodiversità: appare corretto che la Regione continui ad agevolare questi processi”.

“Restiamo convinti che la protezione e la salvaguardia del nostro patrimonio culturale e ambientale, in quanto identità della nostra regione ed eredità per il futuro – conclude Capozzi – rappresenti uno dei compiti fondamentali da perseguire e agevolare”.

Bilancio, Capozzi: Ostetricia, attivare servizio domiciliare

“Attivare servizi domiciliari e territoriali di ostetricia in Friuli Venezia Giulia a favore delle neo mamme”.

A chiederlo all’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi nel corso della discussione in I Commissione degli strumenti della manovra di bilancio 2024.

“I primi 40 giorni dopo la nascita sono fondamentali sia per i genitori sia per il nuovo nato: è proprio in queste settimane – precisa la pentastellata – che si verificano importanti cambiamenti nel corpo della donna, che poi ritroverà quasi del tutto la struttura e le funzioni che possedeva prima della gravidanza”.

“E’ fondamentale quindi avere un rapporto diretto con una ostetrica. La loro presenza anche a domicilio favorirebbe il post parto sotto molti punti di vista. Fra questi, l’allattamento al seno, la cura del perineo, il sostegno all’accudimento del neonato” aggiunge Capozzi.

“L’ostetrica potrà coinvolgere anche eventuali figure professionali qualora ci siano particolari criticità. Anche il neo papà o altra persona di fiducia della mamma – conclude la consigliera – potranno essere coinvolti durante la visita domiciliare e essere oggetto della valutazione anche delle dinamiche familiari e di conoscenza nell’ambiente dove crescerà il neonato”.

Ambiente, Capozzi-Richetti: Regione conferma 8 milioni per Nautaverso nonostante costi di meno

“Abbiamo chiesto all’Assessore Bini di dirottare i fondi regionali già destinati a quello che doveva diventare il Parco del Mare al risarcimento dei danni causati dal recente maltempo: una norma di buon senso sia per venire incontro subito a Comuni, imprese e cittadini danneggiati, sia perché il quadro economico dell’opera è significativamente diminuito”. Questa la richiesta avanzata dalla consigliera regionale del M5S Rosaria Capozzi che sul tema si è confrontata con la consigliera comunale M5S di Trieste Alessandra Richetti.

“Abbiamo accolto con favore la rimodulazione del progetto, che va nella direzione auspicata per anni dal MoVimento – affermano le due Pentastellate -. Ricordiamo tuttavia che da una dozzina d’anni con la Legge regionale 27 del 2012 la Regione ha previsto un contributo ventennale da 100mila euro, per 2 milioni di euro complessivi a cui se ne sono aggiunti tre anni fa altri 8 milioni di euro con la legge di Stabilità 2021, portando il totale a 10 milioni di euro.”

“Considerato che il Parco del Mare doveva costare 42 milioni di euro e che il Nautaverso ha un quadro economico complessivo di circa 32 milioni di euro, abbiamo ritenuto di buon senso mantenere il contributo ventennale, ma ancor più di buon senso dirottare 8 milioni di euro dal Parco del Mare al mare vero e proprio – proseguono Capozzi e e Richetti -. Per risarcire i danni di novembre la Regione ha stanziato fondi per i comuni colpiti, ma inevitabilmente finiscono per esser tolti da altri capitoli di bilancio. Bocciando la nostra proposta la maggioranza di centro-destra ha preferito lasciare questi fondi a soggetti privati, diminuendo quello che sarà il loro esborso economico, ma mantenendo quelli che saranno i guadagni provenienti dalla gestione dell’opera. Il tutto senza considerare la possibilità per la Regione di entrare nel controllo operativo dell’operazione, visto che ora, di fatto, quasi un terzo del Nautaverso sarà pagato con fondi pubblici.”

Richetti, in particolare, ricorda “come abbia più volte sollevato la questione delle azioni annuali di manutenzione delle dighe frangiflutti attese da anni e che, se realizzate, contribuirebbero a proteggere le strutte balneari, così come più volte è stato chiesto di chiarire i dettagli operativi ed economici delle manutenzioni ordinarie. L’ultimo ordine del giorno è stato bocciato il 30 ottobre pochi giorni prima delle mareggiate che hanno colpito il litorale triestino”.

Concessioni balneari, Capozzi: Si rischia una procedura di infrazione UE

“Oggi la Regione ha dato la possibilità di procedere con l’ulteriore proroga automatica delle concessioni demaniali marittime con facoltà di prelazione per i concessionari uscenti. La giustificazione è il maltempo autunnale. Negli ultimi anni le nostre spiagge son state colpite quasi annualmente da maltempo e mareggiate. Ci chiediamo se, dovesse succedere di nuovo fra un anno, andremo avanti con le proroghe automatiche”.

A porsi il dubbio, in una nota, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Ai Comuni – spiega la Capozzi – viene lasciata la facoltà di riconoscere il diritto di prelazione del concessionario uscente, una norma che a nostro avviso finirà per scoraggiare la partecipazione alle gare di vari soggetti, limitando di fatto la concorrenza e quindi anche possibili proventi per il territorio”.

“Anche per gli interventi previsti di valorizzazione e recupero di beni demaniali marittimi, l’assessore regionale Sebastiano Callari si affida alle forme di partenariato pubblico/privato, ma non ha voluto specificare che si tratti del Ppp di tipo istituzionale. Solo così – conclude la pentastellata – potremmo prevedere che si costituisca una società pubblico-privata, come previsto per le grandi derivazioni idroelettriche, per far sì che la Regione partecipi attivamente nella gestione non solo assicurandosi parte degli incassi, ma anche potendo governare la concessione, per renderla accessibile, rispettosa dell’ambiente, prevalendo l’interesse del pubblico su quelli del privato”.

Migranti, Capozzi: Operatori Cara/Cpr emettano ricette rosse

“Gli operatori del Cara e del Cpr di Gradisca d’Isonzo sono impossibilitati a emettere ricette rosse per erogare prestazioni sanitarie e farmaceutiche agli ospiti. Questo meccanismo farraginoso per la mole di ospiti, circa 700 in totale tra le due strutture, finisce per appesantire il Sistema sanitario e i Pronto soccorso di zona”.

A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, che ha depositato un’interrogazione alla Giunta Fedriga per trovare una soluzione al problema.

“L’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, ha rappresentato l’iter burocratico previsto, che conosciamo, ma restiamo convinti – conclude Capozzi – che con la semplificazione e lo snellimento di questo sistema si finirebbe per alleggerire le strutture dell’Azienda sanitaria Asugi e garantire sicuri benefici per tutti i cittadini”.

Aussa Corno, Capozzi: Niente dragaggi, vittoria dei cittadini

“Un milione e seicento mila euro è l’investimento pensato dalla Regione per rinaturalizzare la punta sud dell’Aussa Corno. Quella che per oltre un anno ha rischiato di essere una fascia di terra asfaltata per ospitare un’acciaieria e i suoi camini di oltre 60 metri, grazie al popolo della Bassa friulana sarà un’area verde”.

Commenta così in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi l’annuncio dell’Assessori Bini di voler rinaturalizzare l’area più a sud della zona industriale di San Giorgio di Nogaro.

“Siamo soddisfatti anche perché al momento non c’è alcuna previsione di dragare il fiume Corno oltre l’attuale profondità di 7,5 metri. E’ da oltre un anno che abbiamo evidenziato come tale scelta, solo per favorire l’insediamento dell’impianto siderurgico Metinvest-Danieli, sarebbe andata contro le previsioni del Piano di gestione della Laguna di Marano e Grado, zona protetta speciale comunitaria e del Piano regionale delle infrastrutture”.

“La speranza è che questa Giunta abbia compreso l’importanza della partecipazione dei cittadini nei percorsi decisionali, perché – conclude Capozzi – così come avvenuto su certe opere che non si faranno più lungo il Tagliamento, i cittadini dimostrano di essere più lungimiranti di molti politici”.

Capozzi e Sergo: RFI, nessuna velocizzazione: i treni si allungano

“Rfi invece di diminuire i minuti recuperati con la velocizzazione della linea, finisce per aumentarli. Dopo 20 anni siamo ancora a un punto morto e dopo dieci i treni da Venezia e Trieste non solo non hanno diminuito la loro percorrenza ma addirittura l’hanno peggiorata e la peggioreranno ancora, nonostante i milioni di euro spesi”.

A dirlo, in una nota, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che ha commentato con il coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle Cristian Sergo gli incontri tra Rfi e l’assessore regionale Cristina Amirante.

“Avevamo chiesto un’audizione di Rfi in IV Commissione, ma forse si è voluto evitare un altro imbarazzo ai suoi tecnici. Siamo passati – sottolinea Capozzi – dalla svolta miliardaria annunciata dal ministro Salvini in Parlamento la settimana prima delle elezioni regionali, all’ennesimo comunicato dove si dice tutto e niente”.

“Se è vero che grazie al potenziamento tecnologico verranno recuperati 10 minuti, è anche vero che 3 anni e mezzo fa al Consiglio regionale è stato detto che con questi interventi (che dovevano costare 160 milioni di euro, a cui si aggiungevano 116 milioni per i passaggi a livello da dismettere, oggi invece si parla di 219 milioni solo per il potenziamento) si recuperano al massimo 7 minuti, gli altri tre si potevano recuperare con la variante di Latisana (che non si farà) e la variante sull’Isonzo. Quest’ultima – ricorda l’ex consigliere regionale Sergo – nonostante sia commissariata, è da quasi due anni ferma per la valutazione di impatto ambientale, per i pareri negativi della Giunta Fedriga che lo scorso marzo lamentava carenze documentali e progettuali per poter esprimere il proprio parere. Dopo 8 mesi è tutto fermo. Nel 2016 un Frecciabianca collegava i capoluoghi in un’ora e 24 minuti, oggi Trenitalia con la sola sosta di Trieste Airport li collega in un’ora e 37 minuti. In 7 anni abbiamo perso 13 minuti e ne perderemo ancora”.

“Quello che non è stato riferito all’assessore Amirante è che si sta realizzando la bretella per raggiungere l’aeroporto di Venezia in treno – ribadisce Capozzi – e questa breve deviazione aumenterà di 14 minuti la percorrenza dei treni ad alta velocità. Dopo aver speso 664 milioni di euro, non proprio i 475 che erano preventivati, per fare questa nuova stazione i treni ad alta percorrenza saranno obbligati a fermarsi”.

“Ma è interessante notare come i costi lievitino all’aeroporto veneziano, lievitino sul nodo di Udine passato in pochi anni da 203 a 280 milioni, ma non lievitino per il progetto complessivo della Venezia Trieste rimasto a 1,8 miliardi, cifra stimata nel 2014. La metà – concludono Capozzi e Sergo – sarebbe necessaria per le gallerie nel Carso, per le quali secondo Rfi non ci sarebbero progetti, mentre per l’assessore il discorso non è ancora chiuso, ma solo ‘non in corso'”.

25 novembre, Capozzi: Educhiamo figli alla cultura del rispetto

“Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne i dati statistici sono inquietanti. Dal 2013 Governi e Parlamento hanno approvato in media quasi un provvedimento all’anno per contrastare la violenza sulle donne ma, nonostante questo, i casi e i codici rossi sono purtroppo in aumento”.

Lo evidenzia in una nota la capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Rosaria Capozzi, aggiungendo che “resto convinta che non si possa demandare alla politica quello che possiamo iniziare a fare già con i nostri figli, educandoli al rispetto contro ogni forma di possesso, ogni violenza e ogni prevaricazione”.

“Agli uomini violenti – conclude Capozzi – nessuno ha insegnato a litigare, ma va insegnato loro come gestire e tollerare l’opposizione alle proprie volontà”.

[Video] Dimensionamento scolastico, Capozzi: Dimensionamento errore, a rischio posti di lavoro

“Per quanto riguarda il dimensionamento scolastico l’assessore Rosolen sta continuando il suo percorso, dando seguito al decreto interministeriale del 6 agosto scorso. Non ci trova d’accordo l’accorpamento degli istituti, che penalizzerà l’autonomia delle scuole, a vantaggio di altre. Contestualmente, la modifica comporterà la fine della gestione della dirigenza di una scuola a scapito di un’altra, senza contare che la fusione dell’organico non garantirà la continuità didattica che inevitabilmente sarà compromessa”.

Lo dichiara in una nota la consigliera del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Abbiamo lanciato un forte monito sulle possibili ripercussioni della politica di dimensionamento promossa dal ministero guidato da Giuseppe Valditara e cui l’assessore Rosolen sta dando seguito – riferisce la consigliera -. Queste politiche possono rappresentare un grave pericolo per la scuola pubblica, ancora più grave se combinato con l’autonomia differenziata voluta dal Governo Meloni”.

“In questo modo si mettono a rischio moltissimi posti di lavoro e ci saranno notevoli disagi se non si terranno in considerazione le peculiarità dei territori, intervenendo sulle aree penalizzate dallo spopolamento. Il tutto trova giustificazione dietro i numeri del calo demografico. Questo per noi – conclude Capozzi – non tutela la scuola pubblica, ma rischia di indebolirla ancora di più”.

Fine vita, Capozzi: Fedriga preferisce non prendere posizione

“Quello che è emerso dalle audizioni sul fine vita è il dolore di chi si trova in queste situazioni e soffre pene indicibili. Sebbene si possa lenire il dolore fisico, non si può lenire il dolore psicologico di chi si vede impotente rispetto alla propria vita. Si è parlato di cure palliative, importantissime ma anch’esse devono rimanere una scelta”.

A dirlo in aula è stata la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi durante la discussione delle mozioni sul fine vita.

“Il Movimento 5 Stelle, ad ogni livello, si è sempre impegnato in questi anni – spiega – per arrivare a una legge che consenta a chi è afflitto da sofferenze intollerabili di porre fine dignitosamente alla propria vita, circondato all’affetto dei propri cari e assistito dal Servizio sanitario nazionale”.

“Non è, come qualcuno sostiene, una legge che tutela il diritto alla morte, ma in realtà una tutela del diritto all’autodeterminazione, che dà la possibilità che si possa decidere della propria vita e del proprio corpo – prosegue Capozzi -. In maniera distorta in Commissione c’è stato anche qualcuno che esasperando il tutto ha detto che si investono risorse pubbliche per far morire le persone”.

“Prevedere l’introduzione della morte volontaria medicalmente assistita non significa dire a chi è in determinate condizioni che da oggi sarà quella la strada da seguire: al contrario, il medico che dovrà accogliere la richiesta morte volontaria medicalmente assistita dovrà comunicare tutte le possibilità di cura e di trattamento a cui la persona può decidere di accedere, comprese le cure palliative” aggiunge ancora la consigliera.

“Di fronte a scelte che interrogano le nostre coscienze, dobbiamo garantire a tutti di poter compiere una scelta di dignità, bisogna prendere una posizione forte anche per rispettare quei cittadini che hanno firmato e ai quali bisogna dare loro una risposta. Pertanto – conclude Capozzi – è debole la posizione espressa dal presidente Fedriga che si trincera dietra la competenza a legiferare abdicando anche al suo ruolo politico di indirizzo su questo tema importante”.

[Video] Mozione sul cessate il fuoco in Palestina, ecco l’intervento della nostra Rosaria Capozzi

In Consiglio Regionale si è discussa la mozione in cui si condanna la violenza e si richiede il cessate il fuoco in Palestina. Questo è il nostro intervento integrale. Ascoltate! #m5sfvg #palestina #rosariacapozzi

Concessioni balneari, Capozzi: No a legiferazioni fantasiose per prorogare le attuali concessioni balneari

“La Giunta Fedriga, per bocca e volontà dell’assessore regionale Callari, rischia di portare ai cittadini del Friuli Venezia Giulia ulteriore confusione in materia di concessioni balneari”.

Così, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) dopo l’incontro tenuto tra gli esponenti dell’Esecutivo e FederBalneari.

“L’annunciata proroga della scadenza al 31 dicembre, infatti, cozza con la lettera di richiamo dell’Europa per le concessioni demaniali – spiega la pentastellata – che porteranno a una multa certa il Governo italiano e che sarà sostenuta da tutti i contribuenti. Allo stesso tempo, continuerà la sospensione di investimenti per almeno un altro anno, a cui si aggiungono i milioni di euro necessari per ripristinare gli arenili dopo le solite mareggiate di novembre”.

“Un caos burocratico, applicativo e legislativo – conclude Capozzi – che conferma come si sia perso tempo prezioso a danno dei cittadini e dei gestori delle concessioni. Sono i Comuni stessi, come quello di Lignano Sabbiadoro, ad essersi attivati per predisporre le gare mentre la Regione vuol rimandare di un altro anno le decisioni. Non solo, lo fa anche ipotizzando proroghe e diritti di prelazione che nel caso specifico sono ciò che viene contestato al nostro Paese”.

Violenza di genere, Capozzi: Scuole importanti per educazione sentimentale

“Un triste epilogo dell’ennesimo femminicidio ha toccato la nostra terra. Questo è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia di Giulia Cecchetin”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), aggiungendo che “saranno poi la magistratura e gli investigatori a fare piena luce sui contorni di questa triste storia seguita da tutti gli italiani”.

“Siamo sempre più convinti – conclude Capozzi – che fin dalla scuola di deve iniziare a intraprendere un percorso di educazione sentimentale e emotiva. Le istituzioni si adoperino in questo senso”.