sabato, 15 Marzo 2025
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Trasporto pubblico locale, Capozzi: massima attenzione alle esigenze dei lavoratori di Arriva Udine

“Nella società di trasporti Arriva Udine esistono problematiche a cui si deve dare una soluzione. Quanto emerso anche oggi in audizione in IV Commissione consiliare, oltre alla deprecabile assenza dell’azienda e delle sigle sindacali, riguarda non solo quanto accaduto a settembre, quando l’impresa non ha voluto riconoscere le Rsu scelte dai lavoratori a rappresentare i loro diritti, ma anche gli annosi problemi relativi all’organizzazione del servizio”.

Ad intervenire con una nota sulla situazione del trasporto pubblico locale di Udine, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Corse ridotte o cancellate, condizioni lavorative con carenza di personale, questioni di sicurezza con aggressioni – evidenzia la Capozzi – rendono il lavoro complicato, tutto questo succede in un clima poco sereno, dove a rimetterci è anche il servizio di trasporto reso ai cittadini in termini qualitativi”.

“Non abbiamo mai smesso di chiedere di mettere in sicurezza gli autobus, con gli strumenti e le azioni richieste dagli operatori del settore per evitare di subire aggressioni. Queste ultime, per lo più verbali – riflette la pentastellata -, spesso e volentieri sono causate da problemi di viabilità, dall’insofferenza dei clienti verso un servizio non ottimale o proprio quando saltano le corse senza avvisi e sul sito di Tpl FVG risulta tutto regolare”.

“L’educazione civica dovrebbe iniziare nelle scuole – chiosa l’esponente di Opposizione -, spiegando ai più giovani la cultura del rispetto di chi lavora così come quella del rispetto del mezzo pubblico che non va danneggiato”.

Electrolux, Capozzi: Giunta Fedriga silente su tagli personale

“Se confermate le voci circolate in queste ore saranno tanti i cittadini della nostra regione, a cui va tutta la nostra solidarietà, che si troveranno in difficoltà. Confidiamo che la società in maniera definitiva stili un piano industriale volto a scongiurare i licenziamenti, se così non dovesse essere ci si adoperi affinchè siano assicurate tutte le migliori condizioni possibili per i lavoratori”.

Ad auspicare, in una nota, un intervento della Regione, finora silente sugli annunciati tagli da parte della Electrolux a Porcia, è la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S).

“Fedriga e la sua Giunta – prosegue la pentastellata – hanno preferito non commentare le notizie provenienti da Porcia ma ci si attende che seguano con la dovuta attenzione l’intera operazione, che non è l’unica presente sul nostro territorio, facendo le dovute pressioni al Governo amico”.

“Nessun lavoratore – conclude Capozzi – deve esser lasciato solo e si devono aiutare le numerose aziende in difficoltà produttiva, che contribuiscono al nostro Pil, con tutti i mezzi a nostra disposizione, così come è stato fatto da altre Giunte e da altri Governi nel recente passato”.

Casa, Capozzi: la Giunta accolga le nostre proposte sugli alloggi sfitti

“Nel 2024 sarà ancora più drammatica la situazione di chi chiede un aiuto alla Regione per vedersi assegnare un’abitazione o per poterne pagare il canone di locazione. Per questo siamo intervenuti durante la discussione della legge di Stabilità, ma le nostre proposte non sono state accolte”. A ricordare, in una nota, “l’atteggiamento di chiusura della Giunta regionale” è la consigliera del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Fa piacere notare che oggi la Giunta parli di sfida da accettare e partita da vincere: un mese fa non la pensava allo stesso modo. E nemmeno il Governo, che ha azzerato i fondi per il sostegno alle locazioni e la morosità incolpevole”, sottolinea ancora l’esponente pentastellata.

“Grazie al Movimento 5 Stelle la Regione ha, almeno, ripristinato i 6 milioni di euro per il sostegno alle locazioni che erano stati incredibilmente azzerati, qui come a Roma. Per quanto riguarda gli alloggi sfitti, soprattutto per quelli che non necessitano di grandi interventi, abbiamo chiesto di introdurre forme di autorecupero. Purtroppo in questo caso non c’è stata alcuna apertura – si legge ancora nel comunicato – ma continuiamo a ritenere che sarebbe il modo migliore per garantire la fruibilità di centinaia di alloggi, decretando la nomina dei consigli di amministrazione delle Ater non sarà difficile per la Giunta Fedriga trovare le soluzioni a questi problemi”.

“Infine, ricordiamo alla Giunta regionale che se ci sono giovani precari che non riescono a pagare i canoni di locazione, e questo è il motivo principale per approvare il salario minimo in Italia, verso cui questa Giunta regionale si è invece sempre dimostrata contraria. D’altronde – conclude Capozzi – il numero delle persone che richiede aiuti per pagare i mutui, gli affitti, le bollette spesso coincide, e spesso si tratta di persone che lavorano”.

Terzo mandato, Capozzi: rimaniamo contrari a bramosia di Fedriga

“Il terzo mandato fa gola. Fa gola anche al presidente Fedriga, che si è mostrato favorevole in una nota stampa. La legge 165/2004 stabilisce infatti la ‘non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo’ per il presidente della Giunta regionale. Noi del M5S restiamo convinti nel limite al secondo mandato per una nostra stessa regola interna, poiché la politica deve essere intesa come servizio, non come professione. La ratio della limitazione a10 anni di governo è dettata dalla necessità di limitare gli eccessi di potere istituzionale conferito a presidenti di Regione e a sindaci dei Comuni più grandi”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, aggiungendo di trovare “rischioso far arrivare a quindici anni o perché no, a un ventennio, il mandato di queste cariche. Il limite del doppio mandato rappresenta un’autodifesa della democrazia, così come avviene per il modello americano, incardinato sul vincolo del secondo mandato”.

“È evidente, tuttavia, che il tema – spiega l’esponente pentastellata – risulta essere il pomo della discordia: soprattutto nella Maggioranza di governo dove si vuole evitare di cedere, nel 2025, alla premier Meloni regioni leghiste come il Veneto di Zaia e blindare la Liguria di Toti. Tuttavia, proprio perché questa regola non si presti a giochi di potere e ambizioni di partito, è bene evitare che certe decisioni siano prese per meri interessi di parte”.

“Vedremo – conclude Capozzi – come il Parlamento sovrano deciderà e, di conseguenza, cosa avverrà in Regione. Credo però sia giusto mantenere il limite dei due mandati a tutela della nostra stessa democrazia”.

Acciaieria, le Opposizioni: Non comprimere i diritti dei firmatari della petizione

“Piena solidarietà a Marino Visintini per essere stato citato dalla Danieli quale sottoscrittore della petizione contro l’acciaieria in laguna”.

Lo si legge in una nota congiunta dei capigruppo dell’Opposizione in Consiglio regionale, Rosaria Capozzi (presidente del Gruppo Misto composto da M5S, Avs e Open Fvg), Diego Moretti (Pd) e Massimo Moretuzzo (Patto per l’autonomia-Civica Fvg). “Un accesso agli atti discutibile per ottenere i nomi dei sottoscrittori, su cui bene ha fatto il Consiglio regionale ad opporsi. Precisiamo alla Danieli – scrivono ancora i capigruppo di minoranza – che la petizione popolare è uno strumento previsto costituzionalmente quale prerogativa dei cittadini per esporre comuni necessità, generalmente incluso nell’esercizio della democrazia diretta, ma forse la stessa trascura che le petizioni e le proposte di legge popolare non spostano il potere decisionale, che resta in capo alle assemblee rappresentative”.

“In altre parole, il potere decisorio resta in capo alle assemblee elette, in questo caso alla Regione, e non viene esercitato direttamente dal popolo. Quello che si chiede attraverso il ricorso della Danieli è che i cittadini rispondano rispetto a un’opinione espressa, rispetto a un insediamento che non consideravano positivo. Questo ricorso – sottolineano Capozzi, Moretti e Moretuzzo – rappresenta perciò un pericolo verso un processo di partecipazione popolare. Verrebbe compromesso uno strumento costituzionalmente garantito, perché i cittadini non firmerebbero e non prenderebbero posizioni rispetto a decisioni che li riguardano se c’è il rischio che qualcuno li denunci”.

“Tutta l’opposizione scende in campo non solo a fianco di Visintini ma di tutti i cittadini sottoscrittori della petizione, a cui va garantita la libertà di opinione e a non vedersi compresso il diritto alla privacy, dove – concludono i tre capigruppo – i dati personali dei firmatari, per quanto facciano parte di un atto pubblico, devono essere tutelati”.

Sabato 20 gennaio ci sarà l’Assemblea regionale del Friuli Venezia Giulia!

SABATO 20 GENNAIO ORE 15 – ASSEMBLEA REGIONALE FVG
Questo sarà un anno impegnativo non solo dal punto di vista della riorganizzazione territoriale del Movimento ma anche come tornate elettorali, oltre 100 piccoli e piccolissimi comuni della nostra regione andranno al voto e a giugno ci saranno le elezioni europee.
Sarà l’occasione per confrontarci sui temi che ci sono più cari e sulle sfide che ci aspettano.
Cogliendo l’occasione della presenza in regione della nostra parlamentare europea Sabrina Pignedoli ne discuteremo anche con lei.
L’Assemblea regionale è aperta a tutti gli iscritti al M5S nella nostra regione. Controllate la vostra casella email per i dettagli!

Sicurezza, Capozzi: No violenze su operatori sanitari, la giunta intervenga

“La sicurezza dei nostri presidi sanitari, dove gli operatori prestano il proprio servizio in condizioni di sotto organico e stress lavorativo, non può essere compromessa da un sistema carente. Fedriga e l’assessore Roberti garantiscano la sicurezza”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), aggiungendo che “oggi abbiamo medici e infermieri che vanno a lavorare con la paura di subire aggressioni. Questo non si può accettare, non smetteremo di ripeterlo”.

“Chi lavora nei Pronto soccorso – spiega l’esponente pentastellata – lo fa con passione e dedizione, ma è esposto a un rischio sempre maggiore, visto il nervosismo che dilaga anche tra i pazienti, non soltanto per il malessere ma anche per i tempi di attesa estenuanti”.

“C’è un nervosismo palpabile – conclude Capozzi – e quello che bisogna evitare è che, viste le numerose aggressioni (l’ultima avvenuta nel Pronto soccorso di Udine), ci si abitui a un clima simile”.

Montagna, Capozzi: Fedriga blocchi spopolamento

“La nostra montagna è abbandonata a se stessa e lo spopolamento non è certo una causa da ricondurre al solo calo demografico. I problemi emersi di recente, come quello del Passo di Monte Croce Carnico, su cui si registrano ancora balletti indecorosi con soluzioni che hanno del fantasioso, sono alcune delle concause che rischiano di isolare ulteriormente intere comunità oltre a creare danni economici irreversibili alle attività locali. A questo si unisce, per esempio, la questione dei medici di vallata con un’unica figura per tutta la Carnia. Un dato che si commenta da solo e che evidenzia lo stato di abbandono di interi territori”.

Così, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), ribadendo che la montagna deve essere una risorsa, un territorio da valorizzare e sviluppare e non da assistere con logiche di intervento impattanti e poco lungimiranti.

“La montagna – continua la pentastellata – dovrebbe e deve essere un luogo in cui vivere e lavorare grazie alla possibilità di godere dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, bloccando così lo spopolamento in atto da anni. Ricordiamo al presidente Fedriga che la montagna non si sostanzia solo nel potenziamento degli impianti sciistici e che la politica del ripopolamento della montagna perseguita ha registrato, negli anni, un decremento costante”.

“A lasciare questi territori – spiega l’esponente di opposizione – sono soprattutto i giovani in età lavorativa, spinti dalla ricerca di migliori prospettive professionali e di vita; questa emigrazione selettiva ha effetti negativi che si ripercuotono sul dato demografico con meno nascite, implicando un invecchiamento della popolazione”.

“La nostra è una montagna ad economia transfrontaliera: è sufficiente varcare il confine, andando in Austria o in Slovenia, per cogliere diversi vantaggi come quelli sulle imposte, accise, costo del lavoro ed infine carburanti dai prezzi ridotti. La diminuzione della popolazione è un problema grave e necessita di interventi mirati. Questa Giunta continua a dormire sonni tranquilli invece di risolvere le innumerevoli questioni che rischiano di contribuire ad acuire una rotta difficile da invertire”.

Capozzi: Fedriga contraddittorio, azioni inefficaci

“Le dichiarazioni del presidente Fedriga apparse sulla stampa sembrano un ossimoro: si sbandiera infatti un’azione politica fatta per i cittadini e, sempre per il bene dei cittadini, si tolgono servizi a vario titolo. È una modalità piuttosto contraddittoria, probabilmente figlia delle contraddizioni ammesse dallo stesso Fedriga presenti nel Centrodestra”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), commentando un’intervista rilasciata dal presidente Fedriga ad alcuni quotidiani locali.

“Se poi arriviamo al nostro territorio, l’intervista fa passare un altro messaggio: abbiamo un presidente – prosegue l’esponente pentastellata – poco efficace nel portare avanti le istanze che interessano il Friuli Venezia Giulia nei confronti di un governo dello stesso colore politico”.

“La questione ristori lo dimostra, protraendosi ulteriormente con il rischio di vedersi chiudere i rubinetti. Ma anche le grandi infrastrutture del nord est – conclude Capozzi – sono una priorità per il governo nazionale solo durante le campagne elettorali, mentre sui migranti manca completamente una chiara linea e rimaniamo in balia di un governo nazionale a sua volta sempre più contraddittorio”.

Wartsila, Capozzi e Menis: L’azienda apre al licenziamento di centinaia di lavoratori

“Ora il Governo deve andare avanti su due strade: garantire comunque la realizzazione di un accordo di programma in modo da favorire l’impiego degli stessi lavoratori ma anche mettere in atto misure legislative straordinarie per far in modo che l’azienda finlandese restituisca i contributi che le istituzioni italiane le hanno concesso”. A dirlo sono i portavoce del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi e Paolo Menis, Consigliera Regionale e Coordinatore Provinciale di Trieste.

“La decisione della finlandese Wartsila di non prorogare i contratti di solidarietà è molto grave perché apre la strada del licenziamento di centinaia di lavoratori dello stabilimento triestino. Il comportamento dell’azienda – continua Menis – è pilatesco e banditesco”.

“L’atteggiamento di Wartsila è deprecabile, quello che appare evidente è che la tutela dei lavoratori e dei loro diritti viene surclassata da logiche aziendali ed economiche. Fedriga – conclude Capozzi – faccia la sua parte per non lasciare soli i 300 lavoratori a cui va tutta la nostra solidarietà”.

Giocattoli in Movimento 2024, abbiamo consegnato i giocattoli raccolti a Udine!

Giocattoli in Movimento 2024

Oggi abbiamo consegnato i giocattoli raccolti a Udine al Centro di aiuto alla vita!
Ricordiamo che per donare giocattoli, vestitini e ausili vari al Centro aiuto alla vita sono da seguire le seguenti regole:
-recarsi al Centro durante le ore di apertura (lunedì e mercoledì mattina) o almeno telefonare per eventuali accordi
-non lasciare mai assolutamente niente di incustodito all’esterno
-che in conseguenza del ridotto magazzino di cui disponiamo, è auspicabile attenersi e quindi lasciare materiali fino ai 24 mesi

Sociale, Capozzi: Fedriga non finga, povertà c’è anche in FVG

“Emerge in maniera evidente la necessità di intervenire per sostenere le famiglie in difficoltà: sono mesi che lo chiediamo con azioni per il contrasto alle disuguaglianze e alle varie forme di disagio sociale, per la lotta alla povertà e sostegno alle fasce di popolazione in situazione di fragilità. La Regione avrebbe dovuto dare un segnale forte per fronteggiare le pesanti ricadute economiche e sociali intervenute negli ultimi anni, non ultimo lo smantellamento del reddito di cittadinanza, ma la risposta appare insufficiente”.

Così, in una nota, il consigliere regionale Rosaria Capozzi (M5S) all’indomani della diffusione di un report sulla povertà in Friuli Venezia Giulia.

“In questi mesi, durante i lavori d’Aula, la nostra attenzione – prosegue la pentastellata – è ricaduta sempre su famiglie e imprese in difficoltà, senza ignorare la questione e fingere che non ci siano situazioni di disagio. Le abbiamo evidenziate affinché ci fosse un’azione trasversale per contrastare le situazioni di povertà che affliggono i nostri cittadini”.

“Ci troviamo a contrastare la povertà assoluta – prosegue l’esponente di opposizione – in crescita in Regione del 25%. Numeri drammatici testimoniati dai provvedimenti di sfratto che segnano un aumento del 20%, dove ha inciso anche la stoccata governativa di togliere negli ultimi due anni i contributi per affitti e morosità incolpevole che servivano alle famiglie per non precipitare nel baratro dello sfratto. Inoltre va considerata anche la povertà energetica: stiamo parlando di oltre 35 mila nuclei familiari, ovvero 74 mila cittadini che nel 2021 vivevano in abitazioni poco salubri, scarsamente riscaldate d’inverno, poco raffrescate d’estate”.

“La politica – conclude Capozzi – troppo spesso si disinteressa degli ultimi considerato che la maggior parte di loro non vota. Se da una parte c’è Meloni che fa ironia sui poveri, dall’altra c’è Fedriga che finge sia tutto a posto. Siamo convinti che se non si forniscono gli strumenti per affrancarsi da questa condizione, chi è povero resterà povero e i numeri saranno destinati inevitabilmente a crescere”.

Capozzi: Prima che la sanità pubblica venga totalmente depauperata, Riccardi rimetta le deleghe

“Le politiche sanitarie dell’assessore fanno conti da ragioneria: si ragiona in termini di numeri e in termini di coperture, senza tener conto della peculiarità dei territori e delle esigenze dei cittadini a essere fruitori di servizi sanitari che diventano sempre più farraginosi”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), aggiungendo che “alla luce delle dichiarazioni apparse sulla stampa locale, appare evidente la debacle della tenuta del sistema sanitario disegnata dall’assessore Riccardi”.

“Si ragiona – spiega l’esponente pentastellata – in termini di chiusure di servizi, di esternalizzazioni che impoveriscono la sanità pubblica e di una realtà che lascia poco al servizio pubblico. Se nel vicino Veneto si esaltano strutture con 200 parti, nella nostra regione se ne chiudono alcune con numeri ben più importanti”.

“Se le prerogative dell’assessore sono queste, rimetta le deleghe: non possiamo permetterci – conclude Capozzi – di veder depauperata la nostra sanità pubblica, un tempo fiore all’occhiello”

Punto nascita San Vito, Capozzi: Riaprire il punto nascita a difesa del SSR

“La chiusura del punto nascita dell’ospedale di San Vito al Tagliamento perché il numero di parti all’anno non sarebbe sufficiente a garantire la sicurezza del servizio è l’ennesima prova, che il servizio pubblico sarà una risorsa residuale a beneficio del privato convenzionato”.

Così, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) dopo essere intervenuta al presidio per la riapertura del punto nascita di San Vito al Tagliamento.

“Se, come è stato riportato sulla stampa, la causa della chiusura del punto nascita – spiega la pentastellata – è dovuta ad una questione di sicurezza data dalla perdita di una equipe, che mantenga una continuità assistenziale, tutto questo, ci appare debole come giustificazione”.

“La carenza grave e cronica del personale medico può essere superata con nuove assunzioni o con mobilità, non certo facendo coprire interi turni di guardia e reperibilità ai cosiddetti gettonisti – prosegue l’esponente di Opposizione – ciò anche rispetto situazioni analoghe di affidamento in gestione a cooperative di interi reparti o punti di primo intervento, laddove ci sono presenze di operatori sanitari con queste modalità contrattuali di lavoro”.

“Questa situazione finisce per essere un vantaggio anche per il vicino Veneto – continua la consigliera – che si accaparrerà i parti che altrimenti sarebbero geograficamente del Friuli Venezia Giulia, in una regione che lamenta un calo demografico cronico. Ci batteremo perché il punto nascita di San Vito, che costituisce una risorsa importante per le mamme, riapra. Non si possano dare bonus a pioggia per fare figli quando si tolgono servizi”.

“Inoltre difenderemo la sanità pubblica – conclude Capozzi – consci del fatto che le esternalizzazioni si rivelano una scelta onerosa e depauperano la sanità pubblica che per noi resta l’unica via da privilegiare”.

Giocattoli in MoVimento 2024: ecco dove saremo in FVG!

Giocattoli in MoVimento, ecco le date in Friuli Venezia Giulia:
Udine, Piazza Matteotti:
‣ mercoledì 3 gennaio dalle 9 alle 19
‣ giovedì 4 gennaio dalle 9 alle 19
Trieste, Largo Barriera:
‣ venerdì 5 gennaio dalle 16 alle 18
‣ sabato 6 gennaio dalle 11 alle 18
5 buoni motivi per partecipare a Giocattoli in MoVimento:
  1. Con un gesto che non ci costa nulla doniamo sorrisi senza aspettarci qualcosa in cambio e favoriamo il senso di comunità, dando vita a momenti di condivisione importanti per rafforzare, nei più piccoli e non solo, il senso di appartenenza;
  2. Aiutiamo le famiglie che non possono permettersi di comprare nuovi giochi, regalando un po’ di gioia ai bambini;
  3. Togliendo i giochi che non si usano più e rendendoli disponibili per altri, facciamo spazio sugli scaffali e sistemiamo le nostre cantine e le nostre soffitte;
  4. Diamo nuova vita agli oggetti e facciamo bene all’ambiente, perché con il riuso e lo scambio riduciamo i rifiuti e contribuiamo alla salvaguardia del Pianeta;
  5. Trasmettiamo ai più piccoli il senso e la bellezza della solidarietà verso il prossimo e della cura dell’ambiente.

Per questo, noi del Movimento 5 stelle siamo molto orgogliosi di Giocattoli In Movimento, un’iniziativa che portiamo avanti da tantissimi anni e che ci permette di vivere in una dimensione di empatia e comunità che fa bene a tutti.

Pulisci la tua cantina o la soffitta e fai spazio sugli scaffali togliendo i vecchi giochi e portandoli al banchetto più vicino a te. Quando tornerai a casa avrai portato con te molto di più di quello che hai lasciato: sorrisi, gioia speranza, fratellanza, valori che non hanno prezzo.

COME FUNZIONA GIOCATTOLI IN MOVIMENTO?

Porta due giocattoli, in cambio ne riceverai uno. 

È molto semplice: porta due o più giocattoli o libri per bambini a un gazebo del Movimento organizzato in una delle tante piazze italiane fino al 6 gennaio, in cambio ne potrai prendere uno a tua scelta.

Unico requisito: i giochi devono essere integri e utilizzabili. 

I giocattoli raccolti ai nostri banchetti verranno donati a reparti pediatrici, case di accoglienza per minori e strutture per l’infanzia. Portiamo un po’ di felicità a bambini meno fortunati e non dimentichiamo che aiutiamo l’ambiente: riduciamo la produzione di plastica ed evitiamo che tanti giochi ancora utilizzabili finiscano in discarica.

Carceri, Capozzi: tenere alta attenzione su sovraffollamento del carcere di Udine

“Come affermato dal Garante dei detenuti del Comune di Udine, Franco Corleone, il carcere non può risolversi in una discarica sociale, pertanto appare evidente che la politica si debba impegnare per la costruzione delle case di inserimento sociale che rappresentano una valida soluzione al sovraffollamento delle carceri per quelle persone che hanno commesso reati minori e sono condannate a pene brevi. Il fine rieducativo della pena, infatti, si perde in una dimensione amministrativa nebulosa, dove la carenza di infrastrutture la fa da padrona”. Così in una nota la consigliera regionale del M5S Rosaria Capozzi, che ha preso parte alla presentazione del calendario “Dentro e fuori”, presso il sovraffollato carcere di Udine.

“Il sovraffollamento oltre a non garantire la tutela di molti dei diritti costituzionalmente garantiti ai detenuti – aggiunge la consigliera di Opposizione – svilisce la funzione della vita detentiva costituzionalmente garantita, comprime la possibilità di svolgere attività che interrompano la monotonia della vita penitenziaria, contribuendo a far emergere situazioni di forte disagio psicologico alla base della quale sono correlati i suicidi e gli atti di autolesionismo che hanno interessato anche l’istituto di via Spalato”.

“Da una parte appare necessario – conclude Capozzi – che il carcere consenta il recupero effettivo in funzione della vita fuori le mura con un irrobustimento dell’apparato carcerario, dall’altra che si rafforzino i percorsi alternativi al carcere, effettivamente funzionali alla finalità rieducativa”.

Capozzi: Nel 2024 la Maggioranza sia più aperta al dialogo

Sanità pubblica, ambiente, sociale: sono le tematiche su cui si concentrerà l’attività del Gruppo Misto (M5S, Open, Alleanza Verdi e Sinistra) nel 2024, speranzoso di trovare una maggiore apertura da parte della Maggioranza, fin qui “poco incline al dialogo”. La capogruppo Rosaria Capozzi, a chiusura dell’anno, tira le somme dei primi mesi della XIII legislatura e definisce la linea futura.

“Questi primi otto mesi sono stati scanditi da eventi che hanno determinato in noi tutti profonde riflessioni e ci hanno interrogato su possibili soluzioni – comincia la consigliera, riportando anche le voci di Furio Honsell (Open) e Serena Pellegrino (Avs) – : si va dalla drammaticità della guerra in Israele agli eventi atmosferici estremi degli ultimi mesi, dove il dibattito sul cambiamento climatico appare una priorità”.

Anche la Finanziaria di dicembre ha avuto il suo peso. “Si è cercato di dare risposte a problematiche in settori in cui, nonostante le continue risorse, esistono criticità evidenti, vedi la Salute: una sanità in cui si sta perseguendo la politica del privato convenzionato, che sta svilendo e depauperando il sistema pubblico”, continua Capozzi.

Nell’individuare il principale problema di cui soffre la comunità regionale, Capozzi ammette che “la partecipazione al governo della Regione è sicuramente la cosa che appare più complicata: il nostro lavoro, che è espressione delle istanze, delle problematiche del territorio, viene vanificato da una Maggioranza concentrata sull’attuazione della propria linea politica”. In questi otto mesi, ricorda la consigliera, “durante le tre manovre affrontate, quasi tutte le nostre istanze sono state bocciate: nonostante questo abbiamo continuato a rapportarci con fare propositivo, con proposte che ponevano soluzioni”.

Gli obiettivi legislativi e politici del Gruppo Misto per il 2024 sono chiari. “Nonostante le sensibilità siano diverse e prescindendo dagli obiettivi singoli cui ognuno di noi tenderà – riferisce la capogruppo – temi come attenzione per le persone in difficoltà, verso l’ambiente e uno sviluppo sostenibile, verso una sanità che sia pubblica e non a beneficio di pochi, sono sicuramente una buona base comune da cui partire e il fine a cui giungere il prossimo anno per contribuire a costruire una regione migliore”.

Poi la chiosa della consigliera: “Ci auguriamo che ci sia una maggiore dialettica politica, perché lo scopo da raggiungere, trasversale e scevro da ogni colore politico, è il bene dei cittadini”.