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Luigi Di Maio in Friuli Venezia Giulia venerdì 20 marzo: ecco il fitto calendario di appuntamenti del vicepresidente della Camera

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Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio sarà in Friuli Venezia Giulia venerdì 20 marzo 2015, impegnato in una lunga serie di iniziative organizzate dal MoVimento 5 Stelle Fvg e da M5S Europa. Alle ore 12 è prevista una conferenza stampa a Udine presso la sede della Regione in via Poscolle 11/a. Alla presenza dei portavoce M5S in Consiglio regionale Eleonora Frattolin, Elena Bianchi, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai e del portavoce europeo Marco Zullo, l’esponente di spicco del MoVimento 5 Stelle a livello nazionale presenterà “La mappa del potere del Friuli Venezia Giulia”. Subito dopo è in programma una visita al cantiere del parcheggio in fase di realizzazione in piazza Primo Maggio.

Nel primo pomeriggio Luigi Di Maio si trasferirà a Trieste dove è previsto un sopralluogo allo stabilimento siderurgico.

A seguire è in calendario invece un appuntamento istituzionale. Alle 16.30 il vicepresidente della Camera, insieme ai portavoce M5S in Consiglio regionale, incontrerà infatti al Tribunale di Trieste il Procuratore Generale della Repubblica dott. Dario Grohmann.

Da Trieste Luigi Di Maio si sposterà quindi a Pordenone. Qui il vicepresidente della Camera parlerà delMicrocredito per le imprese, istituto ravvivato grazie al diretto intervento dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle. Ma nella serata alla Fiera di Pordenone (alle 20.30, nella sala congressi G. Zuliani, in viale Treviso), si parlerà anche dell’imminente avvio dell’Expo di Milano e delle sue conseguenze sull’economia e sul sistema-Italia, così come del Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip).

L’evento, organizzato dall’europarlamentare Efdd-M5S Marco Zullo in collaborazione con il gruppo consiliare regionale del MoVimento 5 Stelle, avrà come relatori lo stesso portavoce europeo, componente titolare della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Di Maioil deputato Manlio Di Stefano e il consigliere regionale Cristian Sergo, componente della commissione consiliare Attività produttive in Fvg. A moderare la serata sarà Stefano Patuanelli, portavoce del M5S in Consiglio comunale a Trieste.

Sabato 21 marzo, infine, appuntamento a Gorizia con Manlio Di Stefano: moderato dalla portavoce M5S in Consiglio comunale nel capoluogo isontino, Manuela Botteghi, il deputato, assieme a Marco ZulloIlaria Dal Zovoe al consigliere comunale gradiscano Michele Freschi parleranno di immigrazione in “Dai muri di cemento ai muri invisibili”, in un’agorà pubblica nella zona pedonale di corso Verdi, all’altezza della galleria della Cassa di Risparmio.

 

 

 

I documenti degli appalti sono così trasparenti che non si possono neanche vedere!

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«Gli atti riguardanti i lavori per la Terza corsia della A4 sono così trasparenti che non si possono neanche vedere. È da 4 mesi che chiediamo, insistentemente, di leggere le carte del capitolato d’appalto riguardante la gara per il raccordo Villesse – Gorizia. Una richiesta rivolta dapprima ad Autovie Venete, poi all’Assessorato Infrastrutture, infine al Commissario straordinarioma tuttora inevasa». Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, sottolinea le ultime dichiarazioni della presidente della Regione.

 

 

«Serracchiani ieri ha affermato testualmente che “è stata nostra cura primariagarantire la trasparenza di tutti gli interventi, anche attraverso la stipula di Protocolli di legalità con le Prefetture competenti territorialmente”. Belle parole, ma non capiamo perché l’assessore Santoro ha dovuto utilizzare ben 40 righe per negarci un diritto che dovrebbe essere garantito a qualsiasi cittadino?» si chiede il consigliere M5S.

 

«Arrampicandosi sugli specchi e per conto del “Commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A4 (tratto Venezia – Trieste) e il raccordo Villesse – Gorizia”, alias la stessa Debora Serracchiani, l’assessore Santoro arriva a sostenere che il “Commissario straordinario è un organo nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri per far fronte ad incarichi urgenti o straordinari nella Pubblica amministrazione, tramite un accentramento o un aumento dei poteri e un’azione in deroga”. Infine la chicca – aggiunge Sergo -: “Esso non rientra dunque tra gli organismi di diritto pubblico dipendenti dalla Regione, facendo esso capo direttamente al Presidente del Consiglio, di conseguenza gli atti da esso emanati non sono ostensibili”. In sostanza, siccome il dominus della situazione èMatteo Renzi (segretario del Pd), il Commissario straordinario, alias Serracchiani (vice segretario del Pd) ritiene di non mostrare nemmeno ai consiglieri regionali le carte che riguardano una importante opera pubblica realizzata interamente sul territorio del Friuli Venezia Giulia e che verrà gestita da Autovie Venete spa, di fatto società sottoposta al controllo della Regione, tramite Friulia Holding. È questo il concetto di trasparenza della giunta Serracchiani?».

 

«Siamo ancora lontani anni luce dalla realizzazione dei propositi elettorali della Presidente che nel suo programma prometteva la “trasmissione in streaming su internet dello svolgimento delle gare d’appalto e delle procedure pubbliche di selezione del personale”. Di sicuro a livello regionale proseguirà la nostra azione di monitoraggio sulla scia dell’iniziativa che abbiamo denominato “Fvg Mafia free” – afferma il portavoce M5S -. Proprio in quest’ottica continueremo a chiedere di visionare atti ufficiali e documenti, come è accaduto proprio un anno fa con l’Aussa Corno. Purtroppo si tratta di un’azione impegnativa che – conclude Sergo – troppo spesso viene ostacolata dalle stesse amministrazioni pubbliche».

 

Rating di Mediocredito bocciato da Fitch

«Anche Fitch si è accorta che la storia che ci stanno raccontando su Mediocredito è diversa. Certo le perdite si dimezzano ma si sommano a quelle degli ultimi due anni e i dubbi sollevati dalla società di rating sono gli stessi che da mesi anche noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo evidenziato in Consiglio regionale». La portavoce M5S in Regione, Elena Bianchi, commenta così la bocciatura del rating di Mediocredito che, come ha rivelato oggi il Sole 24 Ore, è passato da una situazione di tranquillità al limbo “spazzatura”.

«Se le sofferenze dovessero peggiorare ancora, il necessario aumento di capitale potrebbe non essere sostenibile dalla Regione Friuli Venezia Giulia per non incorrere nei cosiddetti aiuti di Stato – aggiunge Elena Bianchi -. Si tratta comunque di una vera e propria mazzata per la giunta Serracchiani e in particolare per l’assessore alle Finanze Peroni che ha sempre portato il rating di Mediocredito come principale baluardo in difesa della banca».

«Quindi delle due l’una: o la società, dopo anni di errori, sta continuando a sbagliare oppure Peroni si sta arrampicando sugli specchi arrivando a dire “che sull’autorevolezza delle agenzie di rating si levano sempre più le riserve di istituzioni e osservatori altamente qualificati”. Chissà – conclude la portavoce M5S – se, dopo i consiglieri del MoVimento 5 Stelle, l’assessore regionale minaccerà di querela anche Fitch?».

Autodromo, il Movimento 5 Stelle Fvg non può che pronunciarsi per un NO al quesito referendario proposto dal Comune di Mortegliano

Domenica prossima i cittadini di Mortegliano saranno chiamati ad esprimere la propria opinione in merito alla possibile realizzazione di “UN” autodromo nella zona “ex pista di volo” della frazione di Lavariano. A seguito di una delibera del 2012, il Comune ha approvato le direttive per richiedere variante urbanistica al P.R.G.C. n.19: in tale delibera si evidenzia la volontà di ottenere condizioni strettamente cautelative per il territorio nella realizzazione del futuribile progetto. Nonostante la dichiarata volontà di mantenere un controllo totale sullo sviluppo di tale prospettiva realizzativa, si è lasciato campo libero ad una intensa sponsorizzazione sul territorio inerente l’idea sviluppata dalla Pro.MO Mortegliano. Il che rischia di compromettere anche il risultato del referendum e la sua attendibilità. La popolazione, ormai, identifica il possibile autodromo con quello proposto da Pro. MO Mortegliano, dando la cosa per scontata.

Tutte le precauzioni previste nell’analisi preliminare degli Aspetti Ambientali predisposta nel 2012 dal Comune di Mortegliano rischiano di passare in secondo piano dopo il voto di domenica. Ci troviamo di fronte ad un non progetto da valutare (non ci sono nemmeno indicazioni sulla lunghezza del circuito per valutarne le dimensioni e le caratteristiche). L’amministrazione stessa già nel 2012 si riproponeva di valutare attentamente nella fase “ante operam2 la determinazione dell’orizzonte temporale (la fase di cantiere, la fase d’esercizio, la fase di dismissione), la determinazione dei costi totali (costi di investimento e operativi totali). La determinazione dei ricavi generati dal progetto, la verifica della sostenibilità finanziaria, i prezzi d’esercizio, di manodopera, oltre ai prezzi di energia elettrica, gas e altro.

Si ritiene che l’esposizione dell’idea Pro.MO Mortegliano composta da spot emozionanti con macchine in pista, slogan semplicistici riguardo l’indotto ipotizzato sull’area dal “mangiare e dormire bene” non fornisca la giusta consapevolezza di voto ai cittadini mancando del tutto un progetto preliminare e dovendosi basare su concetti aleatori riguardanti il rispetto del territorio e soprattutto la sostenibilità economica e i piani di rientro.

Alla luce dell’assenza di un’analisi di sostenibilità dell’opera, l’idea Pro.MO Mortegliano rimane tale:un’idea, priva di un concreto piano industriale. Si fanno mirabolanti discorsi si accenna a esempi come quelli del Mugello (dove ci lavorano a regime 120 persone, poi però si ammette che al massimo verranno assunte in pianta stabile 20 dipendenti), ma non si tiene mai conto delle difficoltà che riscontrano le molte piste medio piccole già presenti in Italia.

Pertanto ancor prima di considerare le problematiche ambientali, l’incessante consumo di suolo di questa Regione e la modificata ridistribuzione del traffico, sarebbe opportuno tenere bene a mente la mancanza di garanzie nella riuscita del progetto stesso e il vero rischio: quello di trovarci in casa l’ennesima cattedrale nel deserto! Con tanti luoghi da riqualificare e valorizzare, avendo ben presenti negli occhi le recenti immagini di sottopassaggi e scantinati allagati anche in zone limitrofe al Comune di Mortegliano, contrastiamo l’idea che si debba continuare a intaccare il nostro territorio.

Per cui, allo stato di quel che è stato possibile riscontrare, ed alla luce di quanto sopra detto, il Movimento 5 Stelle Fvg non può che pronunciarsi per un NO al quesito referendario proposto dal Comune di Mortegliano.

Strozzatura dei pozzi artesiani della Bassa, M5S ribadisce la propria contrarietà. Sergo: «Quali sono i veri motivi dietro a questa scelta impopolare?»

«Oggi sono stati ascoltati in IV Commissione i primi firmatari delle petizioni presentate il 16 dicembre scorso in Consiglio regionale sul tema della strozzatura dei pozzi artesiani della bassa pianura friulana. In un anno molte cose sono successe ma un fatto rimane inalterato: la giunta Serracchiani non ha voluto ascoltare né i cittadini, né i sindaci, né i consiglieri regionali che in maniera bipartisan si sono fatti portavoce di un sentire popolare tanto chiaro quanto inattaccabile». Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, punta ancora una volta il dito contro l’esecutivo regionale.

«Già un anno fa, come MoVimento 5 Stelle, avevamo sollevato le nostre perplessità sulla strozzatura delle fontane in IV Commissione, ma eravamo convinti che il dialogo e il confronto con cittadini e sindaci della Bassa sarebbero stati sufficienti a far cambiare idea alla giunta.Invece, dopo dodici mesi, il famigerato articolo 50 è stato sì cambiato, ma in peggio – attacca Sergo -. Non crediamo sia sufficiente stralciare solo un comma del nuovo articolato per risolvere la situazione. È tutto il testo che va rivisto e corretto. Così come – aggiunge – va rivisto l’articolo che vorrebbe installare i misuratori della portata prelevata (leggasi contatori) su tutti i punti di prelievo della Regione».

«Oggi c’è anche un elemento in più da tenere in considerazione: sono gli stessi sindaci a mettere in discussione persino i metodi scientifici utilizzati dalla Regione per avvalorare le proprie tesi e chiedono che le analisi siano effettuate da altri soggetti – sottolinea il portavoce M5S -. Così come si chiede – sulla scia di una nostra proposta – che al tavolo di lavoro sulla strozzatura dei pozzi siano presenti anche i Comitati della Bassa Friulana».

«Inoltre, chiediamo al presidente del Cato, nonché sindaco di Fiumicello, Ennio Scridel, che venga tolto dal Piano d’ambito del Cato il progetto di estendere l’acquedotto anche nei comuni della Bassa Friulana che oggi ne sono sprovvisti, in quanto usufruiscono dei pozzi artesiani come unica fonte di approvvigionamento. Lo stesso sindaco ha dichiarato che tale opera non ha senso e non è economicamente sostenibile – rimarca Sergo -. Allora non capiamo perché debba essere presente nel Piano d’ambito».

«Se è vero che tale opera non verrà mai costruita fintanto che il Cafc rimarrà gestore, è altresì vero che in caso di cambio di gestione e di arrivo di qualche multiutility (magari emiliana che ha già acquisito altri gestori in Regione) questa garanzia verrebbe meno. Il tutto – propone il consigliere pentastellato – può essere risolto con una variante al piano e una cancellazione dell’opera dal piano degli investimenti».

«Se davvero non ci sono altri interessi in ballo – conclude Sergo -, non capiamo cosa stia aspettando la giunta regionale per fare ciò che agli occhi di tutti appare come la scelta più logica. Ribadiamo pertanto la nostra contrarietà allo spreco della risorsa idrica, ma questo si può ottenere lo stesso senza dover strozzare tutte le fontane anche quelle ad uso domestico con le gravi conseguenze, anche ambientali, che ne potrebbero derivare».

Enti locali, il MoVimento 5 Stelle chiede la sospensione immediata della riforma: «Le “minacce” della Regione sviliscono l’autonomia dei singoli comuni»

«Il MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di sospendere immediatamente l’applicazione della riforma degli enti locali. Secondo i portavoce M5S – che stanno presentando una serie di mozioni e ordini del giorno nei consigli comunali nei quali sono stati eletti – la legge approvata a novembre e intitolata “Riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative” svilisce l’autonomia dei singoli comuni.

Totalmente negativo il giudizio dei consiglieri del MoVimento 5 Stelle anche sul meccanismo di trasferimento all’Unione dei finanziamenti regionali e delle risorse comunali e sull’attribuzione all’Unione del compito di deliberare le tariffe per i servizi di competenza che inciderà negativamente sui comuni virtuosi e finirà per aggravare pesantemente il prelievo fiscale nei confronti dei cittadini.

«L’adesione alle Unioni territoriali intercomunali (Uti) dei comuni con una popolazione fra i 3 e i 5 mila abitanti è obbligatoria, ma di fatto – aggiungono i portavoce M5S – questo obbligo colpirà anche i comuni di dimensioni maggiori in quanto la Regione impone sanzioni finanziarie a chi non aderirà, con il rischio di vedersi tagliare le risorse almeno del 30 %».

«Inoltre questa riforma non cancella le province mentre con l’istituzione obbligatoria delle Uti si creano ulteriori 17 enti intermedi. La loro nascita obbligatoria finirà per disincentivare di fatto le fusioni fra comuni, che sono l’unica vera forma di razionalizzazione della spesa delle amministrazioni locali – sottolineano gli eletti pentastellati -. Senza scordare che le modalità per la messa in comune di servizi nell’ambito delle Unioni territoriali intercomunali dovrebbero richiedere lamassima attenzione. Le valutazioni da fare per decidere se aderire all’Uti proposta dalla Regione oppure cercare altre aggregazioni alternative, infatti, richiedono tempoponderazione e confronto con tutti gli altri comuni interessati. Tempo che purtroppo non c’è per la forte accelerazione che la giunta Serracchiani ha voluto imprimere a questa riforma».

«Le Uti si configurano infine come enti elettivi di secondo grado, in quanto il cittadino non è chiamato a eleggere i componenti degli organi rappresentati. In sostanza saranno nominati dagli organi dei comuni che compongono le Uti. In questo modo – concludono – di fatto viene calpestata l’applicazione della democrazia, favorendo –  fatto gravissimo – inevitabili accordi di scambio».

Comunicato firmato dai seguenti portavoce del MoVimento 5 Stelle eletti nei Consigli comunali del Friuli Venezia Giulia:

Paolo Menis, Stefano Patuanelli, Manuela Botteghi, Mattia Policardo, Roberto Marcosig, Giulio Cazzol, Gianfranco Zuzzi, Matteo Muser, Claudia Gallanda, Cristina De Michelis , Lucio Vidoz, Daniele Deiuri, Paola Di Nunzio, Fabio Tamai, Battista Nardini, Michele Freschi, Paolo Perozzo, Vanessa Passoni, Fleris Parente, Giulia Fiorillo, Gilberto Gamberini, Mario Foschia, Marco Coletti, Marco Castenetto, Marco Cargnello, Fabio Veronese

Riforma sanitaria, Ussai (M5S): «Rivedere il taglio delle ambulanze e dei Pronto Soccorso a Gemona e Cividale. La giunta Serracchiani deve definire quanto prima il Piano dell’emergenza-urgenza»

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«Se a una riforma della Sanità regionale, che giàcancella per legge diversi Pronto soccorso in aree periferiche, aggiungiamo i ripetuti casi di cronaca in cui vengono documentati ritardi nell’arrivo dei mezzi di soccorso, non possono che essere giustificate le preoccupazioni dei cittadini che si trovano a vivere lontano dai principali ospedali di riferimento». Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionaleAndrea Ussai e gli attivisti pentastellati di Gemona del Friuli commentano così gli ultimi episodi di “malasanità” che si sono verificati nel Friuli Venezia Giulia, guidato dalla giunta Serracchiani.

«A nulla sono valse le sollecitazioni e le proposte che come M5S abbiamo fatto in questi mesi a questa maggioranza – attacca il consigliere pentastellato -. Già il 31 luglio 2014, durante la prima presentazione ufficiale del testo della Riforma, alla luce della riorganizzazione della rete ospedaliera che ci veniva presentata, avevamo chiesto garanzie in termini di tempestività e di sicurezza nella capacità di trattare le emergenze su tutto il territorio regionale».

«Come documentato anche dalla nostra relazione di minoranza, successivamente abbiamo sollecitato che venissero creati dei punti di “Pronto soccorso avanzato” dotati di automedica – ricorda Ussai – in cui la presenza di personale dell’emergenza sanitaria territoriale, insieme ai colleghi della continuità assistenziale, avrebbe potuto mettere in sicurezza il territorio in modo capillare e sopperire così alla lontananza dai Pronto soccorso definiti “hub” in particolare nella zona pedemontana e montana. Con questi accorgimenti – aggiunge – si potrebberogarantire trasporti protetti con medico e infermiere presso le strutture maggiormente attrezzate e sicure».

«Infine durante la votazione della Riforma abbiamopresentato alcuni emendamenti nel tentativo di evitare la chiusura indiscriminata dei Pronto soccorso e la riconversione in Punti di primo intervento, prevista per gli “ospedali minori”. In quell’occasione – sottolinea Ussai – abbiamo chiesto, infatti, didemandare ogni decisione al Piano dell’emergenza-urgenza, in modo da poter graduare le riorganizzazioni delle rispettive strutture ospedaliere in base ai diversi bacini di utenza e ai territori che, di fatto, sono molto diversi tra loro. Inoltre, nella stesura del Piano dell’emergenza-urgenza, avevamo chiesto di tener conto delle peculiarità rappresentate dalle zone più svantaggiate come ad esempio quelle montane».

Anche il MoVimento 5 Stelle di Gemona, in contrasto con quanto sostenuto dalla presidente Serracchiani e dall’assessore Telesca, aveva più volte evidenziato la necessità di mantenere una seconda ambulanza attiva 24 ore su 24. E i fatti stanno dando tristemente ragione agli attivisti e ai portavoce M5S.

«A distanza di pochi mesi dalle nostre proposte – che, purtroppo, non sono state tenute in minima considerazione – ma soprattutto alla luce degli accadimenti drammatici di questi giorni, oggi chiediamo alla giunta Serracchiani di arrivare quanto prima alla definizione del Piano dell’emergenza-urgenza, di rivedere il taglio dell’ambulanza a disposizione per il 118 avvenuto a Gemona e di mantenere il Pronto soccorso per tutte le 24 ore sia a Gemona che a Cividale, così come promesso almeno in questa fase iniziale dalla stessa presidente della Regione».

«L’obiettivo di queste richieste non è tanto la difesa dell’esistente a prescindere. Le nostre proposte sono dettate piuttosto dall’esigenza di dare continuità a servizi essenziali per i cittadini. Il nostro auspicio – conclude il portavoce M5S – è che la riqualificazione di questi servizi possa infine garantire le giuste tutele in termini di tempestività e sicurezza, soprattutto nella capacità di trattare non solo le cronicità ma anche le emergenze e dare – una volta per tutte – risposte certe su tutto il territorio regionale».

Laguna di Marano, un incontro dedicato al progetto di ripristino dei canali: sabato 7 marzo alle 17 a Latisana

Laguna 2.0. I canali della Laguna, un futuro economico e ambientale sostenibile. Progetto per il ripristino dei canali della laguna di Marano”. È questo il titolo dell’incontro in programma sabato 7 marzo alle ore 17 nella Sala Ottagonale del Centro Polifunzionaleche si trova in via Carlo Goldoni 22 a Latisana.

L’iniziativa, organizzata dal gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, vedrà la partecipazione del portavoce M5S Cristian Sergo e del biologo marino Cristiano Mauro.

Isee in ritardo, interrogazione del MoVimento 5 Stelle. Ussai: «Sono a rischio i benefici regionali per migliaia di cittadini. La Regione intervenga subito»

Le nuove modalità di calcolo dell’Isee stanno causando conseguenze di notevole portata sull’ammissibilità delle domande di accesso a molteplici benefici regionali in materia socio-assistenziale. Una situazione talmente complessa che addirittura i centri di assistenza fiscale hanno rilevato come la nuova modalità di calcolo dell’indicatore rischi inevitabilmente di causare una forte riduzione della platea dei soggetti destinatari dei contributi previsti.

«Il rilascio dei certificati Isee si sta rivelando più complesso e articolato rispetto al passato con conseguente dilatazione dei tempi di rilascio e di smaltimento delle richieste. Come hanno denunciato alcuni sindacati, se la situazione non cambierà i Caf non solo non potranno elaborare nuove pratiche ma non riusciranno nemmeno a dare risposta a tutti gli utenti dell’anno scorso» spiega il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Andrea Ussai che su questo argomento ha depositato oggi una interrogazione rivolta alla giunta Serracchiani.

«Vogliamo sapere se l’esecutivo regionale abbia intenzione di procedere a un differimento dei termini stabiliti per la presentazione delle domande relative ai contributi per i quali è prevista una scadenza perentoria, anche d’intesa con i comuni presenti nel Friuli Venezia Giulia – sottolinea il consigliere M5S -. La giunta Serracchiani deve inoltre chiarire se le problematiche relative all’emissione degli Isee rendano concretamente realizzabile l’entrata in vigore, a decorrere dal 1 aprile, dell’esenzione dal pagamento del ticket da 10 euro sulla specialistica ambulatoriale».

«Finora la politica ha fatto poco per sbloccare la situazione – ricorda Ussai -. Invece di stare a guardare la Regione deve spiegare quali provvedimenti intenda adottare per permettere che l’emissione degli Isee si concluda nei tempi stabiliti. Tutto questo – conclude – per permettere il pieno accesso ai contributi sociali da parte di chi ne abbia i requisiti, visto anche il surplus di richieste che i centri per l’assistenza fiscale stanno incontrando».

Mediocredito, pressing M5S sui dati del bilancio preconsuntivo 2014.

Prosegue senza sosta il pressing del MoVimento 5 Stelle su Mediocredito. Il cda della partecipata della Regione Fvg ha approvato da poco i dati del bilancio preconsuntivo 2014 e la presidente Cristiana Compagno ha parlato di risultati 2014 che “segnano un netto miglioramento rispetto a quelli del 2013 e testimoniano la solidità del percorso di risanamento strategico intrapreso che ha già consentito di rafforzare il profilo patrimoniale della Banca, di ridurre sensibilmente le perdite e di aumentare i volumi di credito erogati alle imprese del Friuli Venezia Giulia”.

«Belle parole ma i numeri sembrano raccontare un’altra storia» attacca la portavoce M5S in Consiglio regionale Elena Bianchi che sul bilancio preconsuntivo della partecipata della Regione ha presentato una interrogazione. «Come si concilia la dichiarazione relativa a un quadro sostanzialmente positivo con l’affermazione “si registra un abbattimento di oltre il 50% della perdita rilevata nel 2013”, posto che in quell’anno la perdita netta è stata 62,56 milioni di euro?» chiede la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle.

«La giunta Serracchiani deve fare chiarezza e spiegare se siamo in presenza di un risanamento perché l’istituto ha fatto utili o se siamo in presenza di un ulteriore buco di bilancio di qualche decina di milioni che segue quelli del 2012 (-7,165 milioni) e del 2013 (-62,56 milioni). Allo stesso tempo – insiste Bianchi – l’esecutivo dovrebbe svelare se risponde al vero che la banca avrebbe chiuso il preconsuntivo con un ammontare di credito in anomalia stimabile attorno agli 800 milioni di euro e comunque in crescita del 25% rispetto a quello in essere nel 2013».

Ma le domande non sono finite. «Mediocredito ha chiuso il preconsuntivo con un ammontare di sofferenze, ovvero di perdite da considerarsi definitive, stimabile attorno ai 400 milioni di euro in crescita del 33% rispetto a quelle del 2013?» E ancora: «È vero che la quota del credito in anomalia rispetto ai Fondi propri – già pari al 33,1% nel 2013 – abbia sfondato la quota del 45% nel 2014?» domanda la portavoce M5S.

«Il rischio è che l’ammontare delle nuove sofferenze patite nel corso del 2014 finisca per vanificare del tutto lo sforzo derivante dall’aumento di capitale realizzato(+83,4 milioni) con legge regionale 4/2014, a seguito della ricapitalizzazione di 100 milioni auspicata dalla Banca d’Italia dopo la sua ultima ispezione. La situazione non appare per nulla positiva – afferma Bianchi -. Ricordiamo che la Regione, socio pubblico di maggioranza, è chiamato a verificare la solidità patrimoniale di Mediocredito e gli esiti della sua gestione operativa sia per onorare gli impegni assunti con la Banca d’Italia sia per favorire l’ingresso nel capitale sociale della partecipata da parte del potenziale socio Iccrea Holding e di eventuali altri. Quella stessa Regione che dovrebbe comunicare alla Banca d’Italia le perdite ipotizzate per il 2014 assieme all’esito della capitalizzazione effettuata, al fine – conclude la consigliera M5S – di richiederne un giudizio di congruità e correttezza».

La Trattativa continua… In FVG

Ieri era in Regione Sabina Guzzanti che ha presentato il suo ultimo film dedicato alla trattativa Stato-mafia dagli anni ’90

LA TRATTATIVA CONTINUA… in FVG

Ieri era in Regione Sabina Guzzanti che ha presentato il suo ultimo film dedicato alla trattativa Stato-mafia dagli anni ’90 in poi. La regista ha partecipato ad un incontro che è stato organizzato dal Movimento 5 stelle.

Tutto esaurito per l’evento organizzato a Palmanova dal MoVimento 5 Stelle con Sabina Guzzanti che ha presentato il suo “La Trattativa”, film già passato al Festival di Venezia, sui rapporti Stato-Mafia.

Alla proiezione all’auditorium San Marco, è seguito il dibattito con la regista, poi con Elisa Bulgarelli Portavoce del MoVimento 5 Stelle al Senato e componente della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, e con Angelo Tofalo, Portavoce alla Camera e componente del COPASIR. L’incontro è stato moderato dal Consigliere regionale pentastellato Cristian Sergo.

Il MoVimento 5 Stelle ha fortemente voluto che dopo Zugliano il film della Guzzanti fosse proiettato anche a Monfalcone in mattinata, poi a Palmanova. E’ stato sottolineato come il film non sia riuscito ad ottenere il riconoscimento di interesse culturale dal Ministero. Questo, dice il MoVimento 5 Stelle, la dice lunga su come il discorso della trattativa Stato-mafia viene vissuto nel Paese, tra chi gli dà la giusta importanza e chi vorrebbe ignorarlo.

Ricordata anche la campagna “Friuli Venezia Giulia Mafia Free” con cui i grillini puntano ad avere una Regione libera dalla criminalità organizzata, senza far finta che qui, dice il Movimento, le infiltrazioni mafiose non esistano.

Video TGR–> La Trattativa continua… in FVG

Convegno Ferriera e Salute

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Tenutosi il 20 febbraio presso Sala Tessitori del Consiglio Regionale FVG

Atti del M5SFVG

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Qui troverete tutti gli atti ufficiali del Gruppo consiliare. Nella presente cartella tutti gli atti mentre nelle altre cartelle troverete gli atti approvati compresi gli emendamenti in aula e in commissione.

Aeroporto di Ronchi, interrogazione M5S su bandi criptati. Dal Zovo: «Perché siamo diversi da Verona, Bari, Brindisi, Foggia o Taranto?»

«All’Aeroporto di Ronchi hanno un modo curioso di intendere il concetto di trasparenza. Sul sito internet istituzionale della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia spa tutti i documenti riguardanti alcuni bandi di gara sono consultabili solo con una password. La parolina magica, che non risulta in alcun modo indicata sul sito istituzionale, viene richiesta quando si cerca di aprire i file riguardanti questi bandi. Insomma, non è consentita la libera consultazione di questi documenti. Come mai a Ronchi sono così riservati mentre – per esempio – bandi analoghi pubblicati sul sito dell’Aeroporto di Verona o su quello degli Aeroporti delle Puglie sono consultabili con la massima trasparenza e visibili a tutti?». A chiederselo è la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Ilaria Dal Zovo che sull’argomento ha appena depositato una interrogazione rivolta alla giunta Serracchiani.

«Quali provvedimenti intende emanare l’esecutivo regionale per rendere pubbliche e consultabili a tutti le procedure di affidamento avviate dalla Società partecipata? – chiede ancora Dal Zovo -. Con la nostra interrogazione, che prende spunto da alcune segnalazioni che ci sono arrivate, vogliamo capire se ci siano state delle violazioni del codice nazionale degli appalti e a chi siano ascrivibili eventuali responsabilità».

«A nostro avviso le modalità attuate a Ronchi risultano essere in palese contrasto con le disposizioni in materia di trasparenza e pubblicità in materia di procedure ad evidenza pubblica. Per questo – conclude la portavoce M5S – abbiamo segnalato questa anomalia anche all’Autorità nazionale anti corruzione (Anac)».

Ecco i link ai bandi dell’Aeroporto di Verona e degli Aeroporti delle Puglie:

http://www.aeroportoverona.it/allegati/psa/Avviso%20al%20pubblico.pdf

http://www.aeroportidipuglia.it/fckeditor/userfiles/file/Allegati_GARE_2013/12_04_2013/Avviso_al_pubblico.pdf

Trasporto scolastico e libri di testo, denuncia M5S. Sergo: «Ci sono incomprensibili ritardi nell’erogazione dei contributi»

 

«La giunta Serracchiani si è spesso vantata di aver velocizzato le tempistiche di riconoscimento e di erogazione dei contributi garantiti dalla Regione. Sicuramente non potrà farlo anche questa volta visti gli incomprensibili ritardi che ci sono per i contributi alle spese di trasporto scolastico e per l’acquisto di libri di testo. Una cosaparticolarmente grave anche perché le famiglie con figli che studiano fanno affidamento su queste risorse – anticipate oltre un anno fa e già accantonate –  erogate dalla Regione alle province». A denunciare gli ingiustificabili ritardi è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo che ha appena depositato una interrogazione per capire le dimensioni di questo fenomeno.

 

«Ricordiamo che per l’anno scolastico 2013/2014 le richieste regolarmente ammesse sono state quasi 12 mila per un importo complessivo superiore ai 3 milioni di euro. Per questo l’esecutivo regionale deve rivelare quante siano le famiglie del Friuli Venezia Giulia che stanno attendendo il pagamento dei contributi concessi. Così come – aggiunge Sergo – dovrebbe spiegare a chi o a che cosa siano imputabili questi ritardi e quali azioni intenda adottare».

 

«Nella pagina dedicata del sito della Regione si contano, infatti, centinaia di procedimenti in materia di concessione di assegni di studio a favore degli studenti iscritti alla scuola secondaria superiore riportanti la dicitura “efficacia sospesa nelle more dell’esito del controllo interno di ragioneria”. Gli uffici competenti sostengono si tratti di un “mero errore redazionale” e che i fondi sono già nella disponibilità delle province, l’ente destinato alla loro erogazione definitiva. Eppure – rivela il portavoce M5S – ci sonomarcate differenze fra le amministrazioni provinciali che, a loro volta, danno tutte le colpe alla Regione. Tanto per fare un esempio le domande presentate alla Provincia di Pordenone sono state soddisfatte già in dicembre, mentre quelle consegnate allaProvincia di Udine rimangono ancora sospese senza sapere ancora per quanto tempo. Vittime, alla fine, di queste lungaggini burocratiche e di questi passaggi di competenze, più funzionali a scaricare barili che a erogare servizi, sono sempre i cittadini».

 

«Situazioni di questo tipo non devono verificarsi nuovamente, soprattutto in un momento così difficile per gli abitanti del Friuli Venezia Giulia. Cogliamo così l’occasione – conclude Sergo – per chiedere a tutti i cittadini di segnalarci altri eventuali ritardi o disfunzioni di questo tipo inviando una mail a ».

 

L’inganno Renzi-Serracchiani

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l’Impatto della legge di stabilità su Regioni e Comuni
Con Barbara Lezzi a Monfalcone il 13 febbraio 2015

Polizia locale: «Siamo con i lavoratori che oggi hanno scioperato. No a forze dell’ordine di serie A e di serie B»

«Piena solidarietà ai lavoratori della Polizia locale che oggi hanno scioperato anche nel Friuli Venezia Giulia. In Italia non ci possono essere forze dell’ordine di serie A e di serie B. Questi lavoratori fanno bene a chiedere le stesse garanzie e gli stessi trattamenti di cui oggi godono le altre forze di Polizia». La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Eleonora Frattolin, commenta così la manifestazione che si è tenuta questa mattina davanti al Palazzo della Regione in piazza Oberdan.

 

«Tra i tanti disastri scientificamente provocati, il governo Monti è riuscito anche aprivare il personale della Polizia locale dell’equo indennizzo nelle cause di servizio. In un Paese che si definisce civile – aggiunge la capogruppo M5S – è incredibile che un vigile non venga tutelato in caso di infortunio in orario di lavoro. Si tratta di un’attività che comporta rischi evidenti. Per questo è urgente che i lavoratori della Polizia locale vengano riconosciuti come categoria a rischio».

 

«Se infine vogliamo garantire una maggiore sicurezza in tutte le nostre città, non possiamo accettare che si mantenga il blocco delle assunzioni. Gli organici – conclude Frattolin – vanno adeguati per far fronte alle criticità crescenti che sono sotto gli occhi di tutti».

 

«No agli “inciuci” fra Fondazione CRTrieste e Iccrea Holding. La Regione governi i cambiamenti azionari della partecipata»

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«Come socio di maggioranza, la Regione Fvg deve utilizzare fino in fondo il suodiritto/dovere di esercitare l’indirizzo strategico di Mediocredito per dare una concreta realizzazione al Piano industriale della partecipata. Un passaggio fondamentale è creare le condizioni per l’aumento del capitale sociale di Mediocredito Fvg spa da parte di Iccrea Holding, sottoscrivendo – ad esempio – l’acquisto di nuove azioni per un valore di 50 milioni di euro. In questo modo si potrebbe innanzitutto completare la capitalizzazione di 100 milioni di euro richiesta dalla Banca d’Italia». La proposta è della portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Elena Bianchi, che oggi ha depositato una interpellanza incentrata sul ruolo della Regione in merito all’ingresso di nuovi soci in Mediocredito.

 

«La capitalizzazione è stata realizzata solo parzialmente – ricorda Bianchi -. Banca Popolare Friuladria, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e Unicredit – per esempio – non hanno sottoscritto alcun aumento di capitale, mentre Fondazione CRTrieste ha sottoscritto appena il 41% delle nuove azioni a lei spettanti. Se Iccrea Holding fosse convinta a entrare con 50 milioni di euro in Mediocredito si avrebbero anche risorse in più, utilissime per rafforzare il patrimonio della partecipata e per fronteggiare le perdite già previste per il periodo 2014-2016».

 

«La giunta Serracchiani non deve permettere che Iccrea Holding e Fondazione CRTrieste si mettano d’accordo autonomamente come vorrebbe il presidente dell’istituto triestino Paniccia – attacca la portavoce M5S -. Sarebbe meglio per Mediocredito mantenere il partenariato con la Fondazione CRTrieste. Se questo non fosse possibile, bisognerebbe rinviare il “doloroso distacco” e la dismissione delle quote solo dopo l’aumento di capitale da parte di Iccrea Holding ed eventualmente – perché no? – anche da parte di altre realtà interessate a questa partita».

 

«Nel caso – da noi auspicato – di un ingresso di Iccrea Holding nell’azionariato di Mediocredito la Regione deve avere però il coraggio di spingersi oltre e affidare all’istituto bancario di Roma, in virtù delle sue evidenti competenze specifiche, laresponsabilità della gestione operativa con la conseguente nomina del nuovo direttore e con l’adeguamento dei vertici manageriali. L’esecutivo Serracchiani deve inoltre impegnarsi – propone Bianchi – affinché le quote cedute dalla Fondazione CRTrieste possano essere acquisite da banche locali o da istituti con un forte radicamento nel Friuli Venezia Giulia. Senza dimenticare – conclude – che nel medio termine si dovrebbe, una volta per tutte, mettere in moto l’uscita della Regione da Mediocredito, cedendo gradualmente ai partner privati quote oggi detenute attraverso Finanziaria MC».