sabato, 15 Marzo 2025
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Capozzi – Menis: “Con il Silos Centrodestra dimostra che gli immigrati servono solo a fare propaganda elettorale”

“Situazione di Trieste vergognosa, il centrodestra continua a usare i migranti solo a scopi elettorali e gli spot del Governo, come la chiusura dei confini, servono solo a danneggiare la nostra economia, non certo a risolvere il problema dei flussi migratori. Altrimenti il Silos di Trieste sarebbe vuoto”. A dirlo sono Rosaria Capozzi e Paolo Menis rispettivamente consigliera regionale e coordinatore provinciale di Trieste per il MoVimento 5 Stelle.

“Una situazione incresciosa che abbiamo voluto far conoscere anche al Parlamentare M5S Alfonso Colucci che ha riportato a Roma quanto visto in prima persona a Trieste, con gente abbandonata tra rifiuti e roditori. Queste persone che lo Stato finge di non voler vedere sono facili prede per malintenzionati e criminalità organizzata. Il vero pericolo per l’ordine pubblico, oltre che per la salute, è lì sotto gli occhi di tutti a pochi metri dai Palazzi che contano, ma ancora nessuno prende iniziative in merito”.

“Bene ha fatto il Presidente dell’Osservatorio Antimafia Sbriglia a ricordare questa situazione incresciosa durante la conferenza stampa di fine anno del Consiglio Regionale, speriamo che se a dirlo non sono solo le opposizioni, anche la maggioranza di centrodestra capisca che siamo di fronte ad un problema da affrontare al più presto”.

Piano emergenza urgenza: la Maggioranza nega le audizioni e quindi non abbiamo partecipato al voto

“Il Piano emergenza urgenza (Peu) predisposto, su cui avremmo dovuto esprimere un parere, va contro a quanto stabilito dal Tavolo tecnico regionale dell’emergenza urgenza nel 2019, che prevedeva come modello migliore quello con due centrali, una a Palmanova e l’altra a Trieste. Oggi lo stesso Tavolo boccia le sue proposte di riorganizzazione con il mantenimento della centrale unica, contestata dal Centrodestra in quanto scelta dalla Serracchiani. Quella delle due centrali non fu solo una proposta del Movimento 5 Stelle, ma fu anche una battaglia portata avanti dal collega Claudio Giacomelli, presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia che oggi apprezza la soluzione prospettata”.

Così in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, intervenuta durante la seduta della III Commissione ricordando come “non sia stata accettata la propria richiesta di audizioni sottoscritta da tutti i colleghi delle Opposizioni”. “L’intervento di De Monte – scrive la Capozzi in una nota – ha confermato ancor di più le nostre convinzioni. Infatti, il direttore della Struttura operativa regionale emergenza sanitaria ha dovuto ammettere di aver preso parte al Tavolo tecnico nel 2019, ma lui, come altri componenti, non conosceva il territorio e pertanto non sapeva quale fosse l’organizzazione migliore. Basterebbe questa ammissione per far capire la bontà della nostra richiesta di audizioni di società scientifiche, sindacati, medici ed operatori”.

“L’idea non è di critica a prescindere del Piano approvato dalla Giunta regionale – sottolinea la pentastellata in chiusura -, ma piuttosto una maggiore conoscenza con tutti i portatori d’interesse che saranno chiamati ad attuarlo”.

Bilancio, Capozzi: “A famiglie e neomamme servono più servizi”

“Anche in questa manovra di bilancio siamo intervenuti su alcuni temi che ci sono particolarmente cari e su cui c’e stato l’accoglimento dei nostri ordini del giorno presentati, con cui abbiamo impegnato la Giunta Fedriga a rendere la Regione a misura di genitori e bambini. In un momento storico in cui si parla di contrasto alla denatalità, ci appare imprescindibile offrire servizi a mamme e papà per agevolarli e supportarli nel loro ruolo”.

A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Come segno tangibile e culturale di attenzione alle esigenze della mamma, del papà e del suo bambino – precisa la Capozzi – abbiamo richiesto l’impegno alla Giunta regionale di attivare servizi domiciliari e territoriali di ostetricia in Friuli Venezia Giulia. I primi 40 giorni dopo la nascita sono fondamentali sia per i genitori che per il nuovo nato, per questo riteniamo che sia importante avere un rapporto diretto con una ostetrica, meglio ancora se in un luogo familiare come la casa dove crescerà il bimbo. La loro presenza anche a domicilio favorirebbe il post parto sotto molti punti di vista non solo per quanto riguarda l’allattamento, ma anche la cura del perineo, il sostegno all’accudimento del neonato. Un sostegno concreto verso le neomamme, che non si devono sentire abbandonate dopo il parto”.

“Così come è stata accolta la richiesta di prevedere che gli uffici ad accesso pubblico dell’amministrazione regionale, delle società partecipate e degli enti di diritto pubblico – aggiunge la pentastellata – si dotino di almeno un idoneo locale cambio pannolino e allattamento, accessibile a persone di entrambi i sessi. Sembra assurdo chiederlo nel 2024, ma c’è ancora molto da fare in tal senso e fa piacere che l’assessore Sebastiano Callari si sia dimostrato sensibile su questo punto e che nei prossimi mesi si possano vedere atti tangibili in tal senso”.

“Oltre a queste proposte, dopo un nostro emendamento che sarà trattato nella Commissione di merito – fa sapere infine la consigliera – la Giunta regionale è intervenuta per implementare l’offerta formativa dei nidi d’infanzia tramite nuovi corsi che permettano di avere ulteriori operatori sul territorio e quindi nuovi spazi per i posti d’asilo”.

Monfalcone, Capozzi: “Caporalato, prevenzione e salari adeguati siano faro per il Piano Monfalcone”

“Quando parliamo di Fincantieri, ci riferiamo ad un insediamento industriale importantissimo per i risvolti economici e occupazionali, ma riteniamo che questo fine non possa collidere con la sostenibilità ambientale e la dignità lavorativa”.

A dirlo in II Commissione e a riportarlo in una nota è la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), intervenuta questa mattina sul Piano Monfalcone. “Come confermato dal Comandante della Guardia di Finanza di Monfalcone Michele Traversa – afferma Capozzi -, i fenomeni di caporalato e sfruttamento di manodopera sono un dato, i lavoratori sono in una soggezione economica, la maggior parte di essi vengono da lontano, per cui sono ricattabili e subiscono ricatti, per via della loro posizione vulnerabile. Per questo, come Movimento 5 Stelle abbiamo sempre chiesto di rafforzare i controlli contro i casi di caporalato, ma anche contro le infiltrazioni mafiose, in Fincantieri ma non solo”.

“L’intervento del direttore di Asugi riprende le nostre preoccupazioni più volte portate in Aula – così ancora la nota della pentastellata – per quanto riguarda le attività di controllo e ispezione. Se il 20% degli infortuni in cantiere è dovuto alla scarsa formazione, soprattutto per le condizioni in cui lavorano operai stranieri con una scarsa scolarizzazione e con problemi linguistici”.

“Ritengo che il problema del Piano Monfalcone, esplicitato per sommi capi dalla sindaca della cittadina, Anna Maria Cisint, vada inquadrato sicuramente a monte, negli appalti e subappalti, ma collide con un tema che ci è particolarmente a cuore e che è stato disdegnato dal Governo Meloni – conclude Capozzi -, ovvero il salario minimo, perché se si continuano a corrispondere paghe insufficienti è abbastanza improbabile che si renda attrattivo un settore che al momento lo è per lo più per gli stranieri”.

Rivolta al Cpr di Gradisca, Capozzi: Serve al più presto un cambio di passo

La rivolta al Cpr di Gradisca mette ancora una volta in evidenza le carenze della struttura e dei servizi in un sito spesso sovraffollato e con carenza di personale. È evidente che serve al più presto un cambio di passo per scongiurare episodi simili. Nei recenti sopralluoghi effettuati abbiamo toccato con mano la necessità di interventi non più rinviabili in un contesto più di ampio di nuove politiche di controllo e sicurezza in materia di immigrazione. Così il consigliere regionale del Movimento M5S del Friuli Venezia Giulia Rosaria Capozzi.

Cultura, Capozzi: Approvato emendamento per aiutare i Comuni che avanzano la candidatura a patrimonio Unesco

“Riteniamo importante assecondare le aspirazioni dei territori a vedersi riconosciuti patrimonio dell’Unesco, soprattutto in un momento storico in cui hanno espresso l’aspirazione il comune di Udine per candidare il colle del Castello, cumulo artificiale risalente al 1400 avanti Cristo e il comune di Lignano Sabbiadoro per il rapporto tra uomo e ambiente rispettoso delle biodiversità”. A dirlo in una nota la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“La protezione e la salvaguardia di questo patrimonio, in quanto identità della nostra regione ed eredità per il futuro, per le ricadute in termini turistici, che ha su tutto il territorio, rappresenta un compito fondamentale della regione da perseguire e agevolare e prima del nostro intervento rischiava di rimanere un ricordo per l’azzeramento del fondo”.

“L’emendamento accolto dal Vice Presidente Anzil, permette di ricevere ancora le domande di sostegno e per noi acquista maggiore enfasi perché è il primo nostro emendamento ad essere stato accolto in questa legislatura – conclude Capozzi – ci fa anche piacere che riguardi la tutela del nostro patrimonio culturale”.

Bilancio, Capozzi: Assurde le norme del cdx vicine ai cacciatori

“Con alcuni emendamenti alquanto discutibili sia la Giunta Fedriga che la maggioranza di Centrodestra continua a scrivere norme a quattro mani con i cacciatori. Non che ci aspettassimo un Centrodestra animalista, ma a tutto ci deve essere un limite”.

A dirlo è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi affiancata dalla coordinatrice del M5S in provincia di Gorizia Ilaria Dal Zovo.

“Siamo convinti che l’assessore Riccardo Riccardi, in passato sensibile al benessere animale, come una buona parte del suo partito, possa far cambiare idea  alla consigliera della Lega Lucia Buna – spiega Capozzi -. Ella ha suggerito un incentivo per l’abbattimento dei cinghiali con un premio ai cacciatori, 100 euro per le femmine e 20 euro per i maschi”.

“Siamo al paradosso – conclude la consigliera -, dopo aver facilitato in tutti i modi la caccia al cinghiale ci mancava anche il premio. La strada, piuttosto, era investire risorse in studi per il contenimento della specie, la sterilizzazione e il contrasto per la diffusione della peste suina”.

 

Rosaria Capozzi, Consigliera regionale M5S
Ilaria Dal Zovo, Coordinatrice provinciale M5S di Gorizia

[Video] Burlo Garofolo e pineta di Cattinara: le parole di Rosaria Capozzi ed Elena Danielis

“Ci opporremo fino in fondo allo smembramento del Burlo, su cui c’è l’ennesima contraddizione di una Regione che ha impegnato in questi anni, per interventi in Via dell’Istria, circa 13 milioni di euro, investendo di fatto sulla struttura esistente”. A dirlo sono la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi e la Coordinatrice Regionale Elena Danielis, presenti oggi alla consegna delle firme dei cittadini in Consiglio Regionale.

“Il MoVimento 5 Stelle, dall’altro lato, ha seguito per tutta la passata legislatura le vicende dei lavori di ristrutturazione previsti nell’ospedale di Cattinara, chiedendo trasparenza e senso di responsabilità alla Giunta Fedriga. L’Assessore Riccardi, incalzato, aveva a suo tempo promesso di avviare una riflessione sulle possibili alternative ad un progetto che, ricordava lui stesso, si era ritrovato già sulla sua scrivania, ma non l’ha firmato lui. Su questi progetti abbiamo già depositato un’interpellanza e questa mattina un’interrogazione sui lavori che interessano le aree verdi del Burlo”.

“Lo scarica barile può funzionare, ma fino ad un certo punto, ecco perché il silenzio seguito a quelle rassicurazioni non è piaciuto ai cittadini che si sono attivati – come ricorda Elena Danielis – in una raccolta firme a cui abbiamo convintamente contribuito come M5S locale”.
“Il tempo di due legislature sarebbe stato sufficiente per rivedere in profondità, e alla luce dei dettami della Missione 6 del PNRR, il progetto complessivo che interessa la sanità triestina, ma evidentemente la volontà politica non c’era. Per noi– concludono Capozzi e Danielis –quello di ridiscutere il progetto del polo sanitario di Cattinara e di trasferimento del Burlo Garofolo resta un punto fermo, chiediamo con forza che venga fatto insieme a tutti i portatori di interesse, in primis medici e operatori sanitari, ma anche cittadini e associazioni”.

Violenza sulle donne, Capozzi: Cultura e prevenzione uniche soluzioni

“I femminicidi non diminuiscono, nonostante i numerosi interventi negli ultimi anni. Così come i maltrattamenti e molti dei reati spia, senza contare tutto il sommerso che non sfocia in una denuncia. Restiamo pertanto convinti che i programmi di prevenzione ricevano ancora pochi fondi per un loro efficace contrasto alla piaga sociale. Tant’è che anche il servizio previsto dai centri antiviolenza, nella nostra regione, non copre le 24 ore proprio per una carenza di risorse. Per questa ragione e per le perplessità espresse rispetto ai requisiti troppo stringenti che rischiano di escludere possibili beneficiari, ci siamo astenuti nella votazione del regolamento”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, dopo aver invitato assessori e consiglieri a mantenere alta l’attenzione sulla violenza contro le donne durante i lavori della III Commissione permanente.

“È positivo il fatto che si agisca sull’aumento delle sanzioni; tuttavia, restiamo convinti – aggiunge l’intervento – che bisogna insistere sulla prevenzione, cruciale per scardinare la cultura di una società intrisa di stereotipi e pregiudizi. Servono sì misure cautelari, ma servono soprattutto politiche sociali e programmi per l’empowerment delle donne, aiutandole ad avere un’indipendenza economica”.

“I numeri delle donne uccise sono drammatici, spesso preceduti da lunghi calvari di soprusi e maltrattamenti. Inoltre, non tendono a diminuire, nonostante la tardiva attenzione mediatica di questi anni sul tema che non ha impedito anche i recenti tragici eventi che hanno coinvolto, di nuovo, la nostra regione. In questo contesto – continua Capozzi – importantissimi sono i Centri antiviolenza e le Case rifugio, in aumento rispetto agli anni precedenti, così come i consultori, dei quali ribadisco l’importanza fondamentale anche nel contrasto alla violenza contro le donne”.

“Tuttavia, l’approccio avuto in questi anni punta poco sulla prevenzione. Lo confermano – dettaglia l’esponente pentastellata – anche i numeri del dossier di ActionAid, secondo il quale l’incremento maggiore dei fondi dedicati al contrasto della violenza di genere (67%) si è avuto tra il 2020 e il 2023, impegnando circa 248,8 milioni di euro. Un investimento che, però, non si è tradotto in una riduzione drastica del fenomeno, perché l’81% delle risorse, ovvero circa 201 milioni di euro, è stato utilizzato per finanziare interventi di protezione delle donne, e solo il 12% per azioni di prevenzione”.

“In questa manovra abbiamo presentato all’assessore Riccardi un importante emendamento, perché le ostetriche prestino servizio domiciliare, al fine di offrire un supporto importante alle donne nei primi 40 giorni di vita del proprio bimbo, rilevando eventuali situazioni di disagio legati a violenza domestica. Parte dei casi di violenza emersi – conclude Capozzi – riguardano infatti donne in gravidanza o nel periodo successivo al parto, problema ancora troppo sottovalutato e occultato. L’Organizzazione mondiale della Sanità stima che nel mondo una donna su quattro sia stata vittima di una forma di violenza in gravidanza. Per quanto riguarda l’Italia, l’Istat evidenzia che circa il 10% delle donne ha subito violenze dal partner anche durante la gravidanza e, per il 70% di queste, l’intensità della violenza è persino aumentata”.

Capozzi e Richetti: Il M5S dice no alla chiusura dei consultori di San Giovanni e San Giacomo

“La formula dell’assessore Riccardi – spiega la pentastellata – secondo il quale meno consultori corrisponderebbero a più servizi, non può convincerci. La preoccupazione è alta, in un momento in cui c’è un progressivo impoverimento dei servizi offerti e aumentano i disagi per lo stato in cui soffre la sanità in regione, testimoniato anche dallo sciopero dei medici di ieri o dalla recentissima chiusura del punto nascita di San Vito al Tagliamento. Così come continua la privatizzazione di interi comparti pubblici che sta depauperando la nostra sanità pubblica. Ecco perchè pensare di dimezzare i consultori familiari di Trieste, soprattutto a fronte della legge del ’96 che ne prevede almeno uno ogni 20 mila abitanti, non può che vederci fermamente contrari”.

“Il tutto – continua l’esponente di Opposizione – viene discusso nello stesso giorno in cui la III Commissione affronta la questione della violenza contro le donne, considerando che i consultori rappresentano un importante presidio per contrastarla. Come donna, prima ancora che come persona politicamente impegnata, sono contraria a questa operazione perché parliamo di servizi importanti soprattutto per il supporto offerto alle donne vittime di violenza o in ambito ginecologico per l’accompagnamento all’allattamento e al parto, oltre che per i servizi offerti a famiglie separate e persone con importanti problemi psicologici. Per questo ci schieriamo anche oggi con chi vuole contrastare l’ennesimo taglio di servizi pubblici obbligando i cittadini ad affidarsi a strutture private, dove sempre più spesso lavorano ex dipendenti delle aziende regionali”.

Sul tema è intervenuta anche la consigliera comunale del M5S di Trieste, Alessandra Richetti, che ha voluto evidenziare come “i consultori, servizi già scarsamente finanziati per la carenza di personale e di numero inadeguato per la legge italiana, subiranno ulteriori tagli che colpiranno le neomamme lasciate sempre più sole e gli adolescenti, con minori occasioni di prevenzione e di educazione sessuale, e le donne di ogni età. È un modo di far politica sempre più lontano dalla gente”.

Assemblea regionale del 1/12/2023, grazie a tutte e tutti!

Ringraziamo tutte e tutti gli attivisti che hanno partecipato all’assemblea regionale dello scorso venerdì.
È stata l’occasione per Elena Danielis di presentarsi e di esporre il suo programma di organizzazione regionale del MoVimento, di presentare la piattaforma digitale e anche di svolgere un’attività di design thinking, che ha coinvolto ogni singolo attivista presente all’assemblea, per capire i bisogni e le ambizioni del nostro gruppo.
A riveder le stelle! ⭐️

Wartsila, Patuanelli: Sul tema della salvaguardia dei posti di lavoro e di gestione delle crisi industriali non ci può essere divisione politica

“Ovviamente c’è la mia piena disponibilità ad incontrare, assieme agli
altri parlamentari del Friuli Venezia Giulia, i lavoratori e i
rappresentanti sindacali della Wartsila.

Ho già avuto l’onere e l’onore di affrontare, nel ruolo di ministro
dello Sviluppo economico, la costruzione di un percorso che ha portato
alla firma tre anni fa di un accordo di programma per la riconversione
di un’area industriale come quella della Ferriera di Servola. Oggi il
compito è più tortuoso e complicato, l’azienda finlandese va
richiamata alle sue responsabilità e il Governo deve agire
rapidamente.

In ogni caso è scontata la mia volontà di collaborare con l’esecutivo
per trovare una soluzione alla crisi che coinvolge lo stabilimento di
Bagnoli della Rosandra. Sul tema della salvaguardia dei posti di
lavoro e di gestione delle crisi industriali non ci può essere
divisione politica.”

Stefano Patuanelli

PNRR, Capozzi: Comuni in ritardo per il Pnrr? l’Amirante ha detto che non è colpa della Regione, ma ora corre ai ripari

“Una settimana fa, letta la cabina di regia del Pnrr in Friuli Venezia Giulia che lanciava due allarmi (quello per i ritardi dell’inserimento dei dati di monitoraggio nella piattaforma del Piano e quello per i ritardi nell’esecuzione dei lavori di edilizia scolastica), abbiamo chiesto all’assessore Amirante di rassicurarci sul fatto che non avremmo perso nemmeno un euro dei fondi europei messi a disposizione del Paese dopo il grande lavoro del presidente Giuseppe Conte. L’assessore ha preferito scaricare le responsabilità sui Comuni”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, commentando la situazione dei cantieri Pnrr in Friuli Venezia Giulia.

“Oggi l’assessore Amirante deve essersi accorta che, se i Comuni sono in difficoltà, possono essere aiutati e l’incontro, tenutosi in Regione, dovrebbe servire proprio a venire incontro alle loro esigenze. Molte opere – spiega l’esponente pentastellata – sono ferme, perché inserite in maniera a dir poco superficiale nel Piano, senza tener conto dei tempi di autorizzazione delle stesse, prima ancora che di progettazione ed esecuzione. L’ovovia di Trieste sta diventando l’esempio di questa gestione sbagliata che, fin dall’inizio, non ha privilegiato opere e misure di pronta realizzazione e di grande beneficio per tutta la comunità”.

“I tempi sono sempre più stretti – conclude Capozzi – e non possono che trovarci favorevoli tutte le azioni per sostenere i nostri Enti locali nella realizzazione delle opere legate al Pnrr. Farlo a dicembre 2023, tuttavia, dimostra che c’è stato anche un ritardo nell’aiutare i nostri Comuni”.

Sanità, Capozzi: Grave esternalizzare a terzi il pronto soccorso

«Coinvolgimento dei lavoratori nell’organizzazione dei servizi e valorizzazione economica dei dipendenti che lavorano in prima linea come in pronto soccorso: è quanto chiediamo da tempo alla giunta regionale di Fedriga e Riccardi per arginare la fuga del personale da un servizio essenziale della sanità pubblica. E, invece, la soluzione che l’Asufc propone è esternalizzare a terzi il pronto soccorso.

È molto grave che non si presentino medici dall’esterno quando l’azienda indice concorsi e che la conseguenza dell’allontanamento volontario del personale dipendente avvenga con una presa d’atto e appaltando a cooperative. L’eredità di queste decisioni sarà assai pesante per tutti noi, cittadini e contribuenti: scontiamo 6 anni di inerzia da parte della Regione che avrebbe dovuto valorizzare il personale dipendente facendo scelte che potessero rendere attrattiva la sanità pubblica. Dietro l’angolo c’è lo smembramento del diritto alla salute e l’avanzamento delle diseguaglianze sociali nell’accesso alle cure».

Cultura, Capozzi: La Regione mantenga aiuti per candidature a patrimonio Unesco

“Riteniamo importante che l’assessore Anzil finanzi il capitolo a favore degli enti locali che intendano presentare la candidatura di un bene culturale, anche immateriale per il riconoscimento Unesco”.

A ribadirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, dopo la presentazione di un emendamento con il quale ha chiesto di non azzerare i fondi dedicati alle candidature Unesco per i nostri enti locali.

“In queste settimane – spiega la consigliera – il Comune di Udine ha annunciato di voler candidare il Colle del Castello come patrimonio dell’Unesco, per la sua eccezionalità e unicità, in quanto si tratta di un cumulo artificiale risalente a quasi 3400 anni fa, mentre Lignano Sabbiadoro ha pronto il piano per poter candidare anche i Comuni limitrofi per tutelarne la biodiversità: appare corretto che la Regione continui ad agevolare questi processi”.

“Restiamo convinti che la protezione e la salvaguardia del nostro patrimonio culturale e ambientale, in quanto identità della nostra regione ed eredità per il futuro – conclude Capozzi – rappresenti uno dei compiti fondamentali da perseguire e agevolare”.

Bilancio, Capozzi: Ostetricia, attivare servizio domiciliare

“Attivare servizi domiciliari e territoriali di ostetricia in Friuli Venezia Giulia a favore delle neo mamme”.

A chiederlo all’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi nel corso della discussione in I Commissione degli strumenti della manovra di bilancio 2024.

“I primi 40 giorni dopo la nascita sono fondamentali sia per i genitori sia per il nuovo nato: è proprio in queste settimane – precisa la pentastellata – che si verificano importanti cambiamenti nel corpo della donna, che poi ritroverà quasi del tutto la struttura e le funzioni che possedeva prima della gravidanza”.

“E’ fondamentale quindi avere un rapporto diretto con una ostetrica. La loro presenza anche a domicilio favorirebbe il post parto sotto molti punti di vista. Fra questi, l’allattamento al seno, la cura del perineo, il sostegno all’accudimento del neonato” aggiunge Capozzi.

“L’ostetrica potrà coinvolgere anche eventuali figure professionali qualora ci siano particolari criticità. Anche il neo papà o altra persona di fiducia della mamma – conclude la consigliera – potranno essere coinvolti durante la visita domiciliare e essere oggetto della valutazione anche delle dinamiche familiari e di conoscenza nell’ambiente dove crescerà il neonato”.

Ambiente, Capozzi-Richetti: Regione conferma 8 milioni per Nautaverso nonostante costi di meno

“Abbiamo chiesto all’Assessore Bini di dirottare i fondi regionali già destinati a quello che doveva diventare il Parco del Mare al risarcimento dei danni causati dal recente maltempo: una norma di buon senso sia per venire incontro subito a Comuni, imprese e cittadini danneggiati, sia perché il quadro economico dell’opera è significativamente diminuito”. Questa la richiesta avanzata dalla consigliera regionale del M5S Rosaria Capozzi che sul tema si è confrontata con la consigliera comunale M5S di Trieste Alessandra Richetti.

“Abbiamo accolto con favore la rimodulazione del progetto, che va nella direzione auspicata per anni dal MoVimento – affermano le due Pentastellate -. Ricordiamo tuttavia che da una dozzina d’anni con la Legge regionale 27 del 2012 la Regione ha previsto un contributo ventennale da 100mila euro, per 2 milioni di euro complessivi a cui se ne sono aggiunti tre anni fa altri 8 milioni di euro con la legge di Stabilità 2021, portando il totale a 10 milioni di euro.”

“Considerato che il Parco del Mare doveva costare 42 milioni di euro e che il Nautaverso ha un quadro economico complessivo di circa 32 milioni di euro, abbiamo ritenuto di buon senso mantenere il contributo ventennale, ma ancor più di buon senso dirottare 8 milioni di euro dal Parco del Mare al mare vero e proprio – proseguono Capozzi e e Richetti -. Per risarcire i danni di novembre la Regione ha stanziato fondi per i comuni colpiti, ma inevitabilmente finiscono per esser tolti da altri capitoli di bilancio. Bocciando la nostra proposta la maggioranza di centro-destra ha preferito lasciare questi fondi a soggetti privati, diminuendo quello che sarà il loro esborso economico, ma mantenendo quelli che saranno i guadagni provenienti dalla gestione dell’opera. Il tutto senza considerare la possibilità per la Regione di entrare nel controllo operativo dell’operazione, visto che ora, di fatto, quasi un terzo del Nautaverso sarà pagato con fondi pubblici.”

Richetti, in particolare, ricorda “come abbia più volte sollevato la questione delle azioni annuali di manutenzione delle dighe frangiflutti attese da anni e che, se realizzate, contribuirebbero a proteggere le strutte balneari, così come più volte è stato chiesto di chiarire i dettagli operativi ed economici delle manutenzioni ordinarie. L’ultimo ordine del giorno è stato bocciato il 30 ottobre pochi giorni prima delle mareggiate che hanno colpito il litorale triestino”.

Concessioni balneari, Capozzi: Si rischia una procedura di infrazione UE

“Oggi la Regione ha dato la possibilità di procedere con l’ulteriore proroga automatica delle concessioni demaniali marittime con facoltà di prelazione per i concessionari uscenti. La giustificazione è il maltempo autunnale. Negli ultimi anni le nostre spiagge son state colpite quasi annualmente da maltempo e mareggiate. Ci chiediamo se, dovesse succedere di nuovo fra un anno, andremo avanti con le proroghe automatiche”.

A porsi il dubbio, in una nota, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Ai Comuni – spiega la Capozzi – viene lasciata la facoltà di riconoscere il diritto di prelazione del concessionario uscente, una norma che a nostro avviso finirà per scoraggiare la partecipazione alle gare di vari soggetti, limitando di fatto la concorrenza e quindi anche possibili proventi per il territorio”.

“Anche per gli interventi previsti di valorizzazione e recupero di beni demaniali marittimi, l’assessore regionale Sebastiano Callari si affida alle forme di partenariato pubblico/privato, ma non ha voluto specificare che si tratti del Ppp di tipo istituzionale. Solo così – conclude la pentastellata – potremmo prevedere che si costituisca una società pubblico-privata, come previsto per le grandi derivazioni idroelettriche, per far sì che la Regione partecipi attivamente nella gestione non solo assicurandosi parte degli incassi, ma anche potendo governare la concessione, per renderla accessibile, rispettosa dell’ambiente, prevalendo l’interesse del pubblico su quelli del privato”.