sabato, 15 Marzo 2025
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Migranti, Capozzi: Operatori Cara/Cpr emettano ricette rosse

“Gli operatori del Cara e del Cpr di Gradisca d’Isonzo sono impossibilitati a emettere ricette rosse per erogare prestazioni sanitarie e farmaceutiche agli ospiti. Questo meccanismo farraginoso per la mole di ospiti, circa 700 in totale tra le due strutture, finisce per appesantire il Sistema sanitario e i Pronto soccorso di zona”.

A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, che ha depositato un’interrogazione alla Giunta Fedriga per trovare una soluzione al problema.

“L’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, ha rappresentato l’iter burocratico previsto, che conosciamo, ma restiamo convinti – conclude Capozzi – che con la semplificazione e lo snellimento di questo sistema si finirebbe per alleggerire le strutture dell’Azienda sanitaria Asugi e garantire sicuri benefici per tutti i cittadini”.

Aussa Corno, Capozzi: Niente dragaggi, vittoria dei cittadini

“Un milione e seicento mila euro è l’investimento pensato dalla Regione per rinaturalizzare la punta sud dell’Aussa Corno. Quella che per oltre un anno ha rischiato di essere una fascia di terra asfaltata per ospitare un’acciaieria e i suoi camini di oltre 60 metri, grazie al popolo della Bassa friulana sarà un’area verde”.

Commenta così in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi l’annuncio dell’Assessori Bini di voler rinaturalizzare l’area più a sud della zona industriale di San Giorgio di Nogaro.

“Siamo soddisfatti anche perché al momento non c’è alcuna previsione di dragare il fiume Corno oltre l’attuale profondità di 7,5 metri. E’ da oltre un anno che abbiamo evidenziato come tale scelta, solo per favorire l’insediamento dell’impianto siderurgico Metinvest-Danieli, sarebbe andata contro le previsioni del Piano di gestione della Laguna di Marano e Grado, zona protetta speciale comunitaria e del Piano regionale delle infrastrutture”.

“La speranza è che questa Giunta abbia compreso l’importanza della partecipazione dei cittadini nei percorsi decisionali, perché – conclude Capozzi – così come avvenuto su certe opere che non si faranno più lungo il Tagliamento, i cittadini dimostrano di essere più lungimiranti di molti politici”.

Capozzi e Sergo: RFI, nessuna velocizzazione: i treni si allungano

“Rfi invece di diminuire i minuti recuperati con la velocizzazione della linea, finisce per aumentarli. Dopo 20 anni siamo ancora a un punto morto e dopo dieci i treni da Venezia e Trieste non solo non hanno diminuito la loro percorrenza ma addirittura l’hanno peggiorata e la peggioreranno ancora, nonostante i milioni di euro spesi”.

A dirlo, in una nota, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che ha commentato con il coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle Cristian Sergo gli incontri tra Rfi e l’assessore regionale Cristina Amirante.

“Avevamo chiesto un’audizione di Rfi in IV Commissione, ma forse si è voluto evitare un altro imbarazzo ai suoi tecnici. Siamo passati – sottolinea Capozzi – dalla svolta miliardaria annunciata dal ministro Salvini in Parlamento la settimana prima delle elezioni regionali, all’ennesimo comunicato dove si dice tutto e niente”.

“Se è vero che grazie al potenziamento tecnologico verranno recuperati 10 minuti, è anche vero che 3 anni e mezzo fa al Consiglio regionale è stato detto che con questi interventi (che dovevano costare 160 milioni di euro, a cui si aggiungevano 116 milioni per i passaggi a livello da dismettere, oggi invece si parla di 219 milioni solo per il potenziamento) si recuperano al massimo 7 minuti, gli altri tre si potevano recuperare con la variante di Latisana (che non si farà) e la variante sull’Isonzo. Quest’ultima – ricorda l’ex consigliere regionale Sergo – nonostante sia commissariata, è da quasi due anni ferma per la valutazione di impatto ambientale, per i pareri negativi della Giunta Fedriga che lo scorso marzo lamentava carenze documentali e progettuali per poter esprimere il proprio parere. Dopo 8 mesi è tutto fermo. Nel 2016 un Frecciabianca collegava i capoluoghi in un’ora e 24 minuti, oggi Trenitalia con la sola sosta di Trieste Airport li collega in un’ora e 37 minuti. In 7 anni abbiamo perso 13 minuti e ne perderemo ancora”.

“Quello che non è stato riferito all’assessore Amirante è che si sta realizzando la bretella per raggiungere l’aeroporto di Venezia in treno – ribadisce Capozzi – e questa breve deviazione aumenterà di 14 minuti la percorrenza dei treni ad alta velocità. Dopo aver speso 664 milioni di euro, non proprio i 475 che erano preventivati, per fare questa nuova stazione i treni ad alta percorrenza saranno obbligati a fermarsi”.

“Ma è interessante notare come i costi lievitino all’aeroporto veneziano, lievitino sul nodo di Udine passato in pochi anni da 203 a 280 milioni, ma non lievitino per il progetto complessivo della Venezia Trieste rimasto a 1,8 miliardi, cifra stimata nel 2014. La metà – concludono Capozzi e Sergo – sarebbe necessaria per le gallerie nel Carso, per le quali secondo Rfi non ci sarebbero progetti, mentre per l’assessore il discorso non è ancora chiuso, ma solo ‘non in corso'”.

25 novembre, Capozzi: Educhiamo figli alla cultura del rispetto

“Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne i dati statistici sono inquietanti. Dal 2013 Governi e Parlamento hanno approvato in media quasi un provvedimento all’anno per contrastare la violenza sulle donne ma, nonostante questo, i casi e i codici rossi sono purtroppo in aumento”.

Lo evidenzia in una nota la capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Rosaria Capozzi, aggiungendo che “resto convinta che non si possa demandare alla politica quello che possiamo iniziare a fare già con i nostri figli, educandoli al rispetto contro ogni forma di possesso, ogni violenza e ogni prevaricazione”.

“Agli uomini violenti – conclude Capozzi – nessuno ha insegnato a litigare, ma va insegnato loro come gestire e tollerare l’opposizione alle proprie volontà”.

[Video] Dimensionamento scolastico, Capozzi: Dimensionamento errore, a rischio posti di lavoro

“Per quanto riguarda il dimensionamento scolastico l’assessore Rosolen sta continuando il suo percorso, dando seguito al decreto interministeriale del 6 agosto scorso. Non ci trova d’accordo l’accorpamento degli istituti, che penalizzerà l’autonomia delle scuole, a vantaggio di altre. Contestualmente, la modifica comporterà la fine della gestione della dirigenza di una scuola a scapito di un’altra, senza contare che la fusione dell’organico non garantirà la continuità didattica che inevitabilmente sarà compromessa”.

Lo dichiara in una nota la consigliera del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Abbiamo lanciato un forte monito sulle possibili ripercussioni della politica di dimensionamento promossa dal ministero guidato da Giuseppe Valditara e cui l’assessore Rosolen sta dando seguito – riferisce la consigliera -. Queste politiche possono rappresentare un grave pericolo per la scuola pubblica, ancora più grave se combinato con l’autonomia differenziata voluta dal Governo Meloni”.

“In questo modo si mettono a rischio moltissimi posti di lavoro e ci saranno notevoli disagi se non si terranno in considerazione le peculiarità dei territori, intervenendo sulle aree penalizzate dallo spopolamento. Il tutto trova giustificazione dietro i numeri del calo demografico. Questo per noi – conclude Capozzi – non tutela la scuola pubblica, ma rischia di indebolirla ancora di più”.

Fine vita, Capozzi: Fedriga preferisce non prendere posizione

“Quello che è emerso dalle audizioni sul fine vita è il dolore di chi si trova in queste situazioni e soffre pene indicibili. Sebbene si possa lenire il dolore fisico, non si può lenire il dolore psicologico di chi si vede impotente rispetto alla propria vita. Si è parlato di cure palliative, importantissime ma anch’esse devono rimanere una scelta”.

A dirlo in aula è stata la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi durante la discussione delle mozioni sul fine vita.

“Il Movimento 5 Stelle, ad ogni livello, si è sempre impegnato in questi anni – spiega – per arrivare a una legge che consenta a chi è afflitto da sofferenze intollerabili di porre fine dignitosamente alla propria vita, circondato all’affetto dei propri cari e assistito dal Servizio sanitario nazionale”.

“Non è, come qualcuno sostiene, una legge che tutela il diritto alla morte, ma in realtà una tutela del diritto all’autodeterminazione, che dà la possibilità che si possa decidere della propria vita e del proprio corpo – prosegue Capozzi -. In maniera distorta in Commissione c’è stato anche qualcuno che esasperando il tutto ha detto che si investono risorse pubbliche per far morire le persone”.

“Prevedere l’introduzione della morte volontaria medicalmente assistita non significa dire a chi è in determinate condizioni che da oggi sarà quella la strada da seguire: al contrario, il medico che dovrà accogliere la richiesta morte volontaria medicalmente assistita dovrà comunicare tutte le possibilità di cura e di trattamento a cui la persona può decidere di accedere, comprese le cure palliative” aggiunge ancora la consigliera.

“Di fronte a scelte che interrogano le nostre coscienze, dobbiamo garantire a tutti di poter compiere una scelta di dignità, bisogna prendere una posizione forte anche per rispettare quei cittadini che hanno firmato e ai quali bisogna dare loro una risposta. Pertanto – conclude Capozzi – è debole la posizione espressa dal presidente Fedriga che si trincera dietra la competenza a legiferare abdicando anche al suo ruolo politico di indirizzo su questo tema importante”.

[Video] Mozione sul cessate il fuoco in Palestina, ecco l’intervento della nostra Rosaria Capozzi

In Consiglio Regionale si è discussa la mozione in cui si condanna la violenza e si richiede il cessate il fuoco in Palestina. Questo è il nostro intervento integrale. Ascoltate! #m5sfvg #palestina #rosariacapozzi

Concessioni balneari, Capozzi: No a legiferazioni fantasiose per prorogare le attuali concessioni balneari

“La Giunta Fedriga, per bocca e volontà dell’assessore regionale Callari, rischia di portare ai cittadini del Friuli Venezia Giulia ulteriore confusione in materia di concessioni balneari”.

Così, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) dopo l’incontro tenuto tra gli esponenti dell’Esecutivo e FederBalneari.

“L’annunciata proroga della scadenza al 31 dicembre, infatti, cozza con la lettera di richiamo dell’Europa per le concessioni demaniali – spiega la pentastellata – che porteranno a una multa certa il Governo italiano e che sarà sostenuta da tutti i contribuenti. Allo stesso tempo, continuerà la sospensione di investimenti per almeno un altro anno, a cui si aggiungono i milioni di euro necessari per ripristinare gli arenili dopo le solite mareggiate di novembre”.

“Un caos burocratico, applicativo e legislativo – conclude Capozzi – che conferma come si sia perso tempo prezioso a danno dei cittadini e dei gestori delle concessioni. Sono i Comuni stessi, come quello di Lignano Sabbiadoro, ad essersi attivati per predisporre le gare mentre la Regione vuol rimandare di un altro anno le decisioni. Non solo, lo fa anche ipotizzando proroghe e diritti di prelazione che nel caso specifico sono ciò che viene contestato al nostro Paese”.

Violenza di genere, Capozzi: Scuole importanti per educazione sentimentale

“Un triste epilogo dell’ennesimo femminicidio ha toccato la nostra terra. Questo è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia di Giulia Cecchetin”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), aggiungendo che “saranno poi la magistratura e gli investigatori a fare piena luce sui contorni di questa triste storia seguita da tutti gli italiani”.

“Siamo sempre più convinti – conclude Capozzi – che fin dalla scuola di deve iniziare a intraprendere un percorso di educazione sentimentale e emotiva. Le istituzioni si adoperino in questo senso”.

[Video] Acciaieria, Capozzi: Troppi punti della petizione senza risposta

“Si è arrivati all’epilogo di una vicenda su cui siamo stati sempre e convintamente contrari. Se c’è un finale rispetto all’acciaieria, non c’è su altri punti che per noi restano un presupposto fondamentale per impedire che Punta sud sia oggetto di insediamenti che vadano a minare l’equilibrio ambientale, contro il presupposto fondamentale di rinaturalizzazione. Parliamo di un’area acquistata dal Consorzio industriale per perseguire tale scopo, non certo per cementificarla”.

Questo il commento, in una nota, della consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5s) che ha proposto al Consiglio regionale di avviare una discussione su quanto richiesto da 24.173 cittadini tramite petizione, istanza che di fatto ha portato a non realizzare l’impianto siderurgico in un’area molto delicata.

“La Maggioranza – spiega la pentastellata – non ha voluto provocare imbarazzi alla Giunta e ha evitato di portare la discussione della petizione in Consiglio regionale. Purtroppo, chi non ha letto la petizione ha ritenuto che nella stessa si chiedesse solo di non realizzare l’acciaieria in laguna”.

“La Commissione non solo ha bocciato questa semplice richiesta – commenta Capozzi – ma ha deciso di archiviare tutta la petizione, senza dare risposta anche agli altri punti presenti nel documento”.

“Chi non ha appoggiato questa richiesta, ha lasciato campo libero alla Regione di approfondire il canale navigabile Aussa Corno anche oltre le altezze previste dal Piano regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Piano della gestione della laguna. In più, non è stata accettata nemmeno la richiesta di garantire che l’area del Fearul o Punta Sud, come recentemente battezzata, venga rinaturalizzata”.

“C’erano evidenze – continua l’esponente di Opposizione – e ci sono ancora, anche alla luce degli studi delle università, che quella scelta non era giusta per Punta sud e per nessuna altra area della nostra regione, per l’impatto ambientale e per l’impatto sociale. Alla Giunta, però, per ritornare sui proprio passi è servita una petizione che ha portato oltre 24mila cittadini a dire no, difendendo così il proprio territorio”.

“Una conclusione – termina Capozzi – indegna di una Commissione che era partita anche peggio, con le arrampicate sugli specchi del presidente Maurmair, accusato dai comitati di non averli voluti convocare nella seduta del 21 settembre quando si sono discussi gli studi affidati a soggetti privati e alle università regionali. Approfondimenti che tuttora non sono stati resi pubblici e che non sono stati consegnati ai Comitati promotori della petizione e su cui avevamo chiesto, invano, di audire anche Arpa Fvg”.

Cultura, Capozzi: La Regione salvi la Libreria Saba di Trieste

“Il patrimonio culturale italiano e della nostra regione in particolare rischia di perdere un importante punto di riferimento che vede nella libreria Umberto Saba di Trieste un unicum, rappresentazione di una delle voci più autorevoli della letteratura che non deve assolutamente andare disperso”.

Così la consigliera del M5S, Rosaria Capozzi, in merito alle recenti notizie di una possibile chiusura della storica libreria Umberto Saba di Trieste, che anche la Comunità ebraica tenta di salvare.

“Il vicegovernatore con delega alla Cultura, Mario Anzil, promuova su più piani un progetto organico di coordinamento e di conservazione di un luogo che vede in Trieste la sua più alta affermazione culturale poetico-letteraria” scrive la consigliera in una nota.

“Il rischio che la libreria Saba possa chiudere o peggio essere smembrata dei suoi volumi – aggiunge Capozzi – deve essere scongiurato e deve trovare nelle Istituzioni regionali ad ogni livello una garanzia di continuità”.

In vista di Go2025!, insiste la consigliera nella nota, “la libreria Saba può diventare infatti uno dei poli di attrattività, testimonianza di due culture, quella italiane e quella slava, non più divise da un confine, e dimostrazione della grandezza di quella cultura della Mitteleuropa che nella vita e nelle opere di Saba ha trovato espressione”. “Apprendere che quello spazio rischi di non proseguire la sua opera di incontro fra appassionati di letteratura è una notizia che ci rattrista e ci preoccupa – aggiunge Capozzi-. Umberto Saba è riconosciuto fra i grandi della nostra opera letteraria e poetica. Importante è stata anche la sua attenzione verso il mondo slavo: per questa è necessaria la sua presenza a un evento rilevante come Go2025! Sollecitiamo la Regione ad attivarsi in merito al più presto”.

[Video] Idrogeno, Capozzi: Ok decarbonizzazione, ma aperte molte domande

“L’hydrogen valley è un importante progetto trasfontaliero che prenderà forma grazie all’accordo siglato dal Fvg con la Slovenia e la Croazia, un importante segno di cooperazione internazionale. Per perseguire la carbon neutrality entro il 2050 sancita dalla Cop 26 tenutasi a Glasgow, Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, bisogna puntare su una transizione energetica seria: in questo assume un ruolo importante la creazione di una filiera dell’idrogeno verde, ovvero produzione, logistica, trasporto e distribuzione dell’idrogeno prodotto da energia rinnovabile”.

Così, in una nota, la consigliera del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, intervenuta durante la seduta della II Commissione dedicata ai progetti europei finanziati dalla Regione per la produzione di idrogeno.

“È un passo necessario per aiutare la transizione energetica e sarà importante per sostenere la creazione di posti di lavoro e professionalità specifiche e il processo di decarbonizzazione, con lo scopo di mitigare gli effetti del cambiamento climatico” ha spiegato.

“Restano però aperte numerose questioni – ha aggiunto – prima fra tutte come si stia muovendo la Regione per le aree portuali che non hanno sostanzialmente il limite di un mega per la produzione di energia attraverso le comunità energetiche. Va chiarito poi quale sia l’andamento dell’elettrificazione delle banchine portuali, visto che ci sono state le gare a San Giorgio e a Trieste, se siano iniziati i lavori e quando finiranno”. “Sarebbe un’opportunità creare delle comunità energetiche portuali dove produrre l’idrogeno verde, sull’esempio di altre regioni, penso alla Puglia che si sta muovendo in tal senso” ha sottolineato. “Bisogna poi chiedersi come si sosterrà la produzione del l’idrogeno verde. Con il fotovoltaico? Quale? Con campi sterminati a terra? Con quali consumi di acqua – ha proseguito la consigliera -, visto che siamo in emergenza idrica e indicativamente gli studi ci dicono che per produrre un chilogrammo di idrogeno da elettrolisi occorrono circa 9 litri di acqua, quindi per ottenere una tonnellata di idrogeno si devono consumare fino 9.000 litri. Ad un’acciaieria green servirebbero anche centinaia di migliaia di tonnellate di idrogeno”.

“Sarà bene continuare a incentivare le imprese che intendono avvalersi di innovative tecnologie che utilizzano nuove fonti rinnovabili – ha concluso Capozzi – in un momento in cui in tutta Europea c’è una forte spinta verso l’idrogeno e le comunità energetiche”.

Islam, Capozzi: Da Sindaco Cisint atti e parole anti-integrazione

“Il sindaco leghista di Monfalcone, Anna Cisint, persegue e continua nella sua crociata che ha il sapore elettorale, risultando pericolosa in un momento storico difficile in cui, spesso, dilaga un linguaggio basato su odio e razzismo in un’Europa in cui si parla di nuovo di antisemitismo in seguito al conflitto tra Israele e Hamas nell’ambito del quale si registrano numerosi atti di intolleranza”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, esprimendosi all’indomani dei provvedimenti amministrativi e delle dichiarazioni del primo cittadino di Monfalcone.

“Al netto dei due provvedimenti amministrativi adottati, le sue parole – conclude Capozzi – riportano ancora una volta costantemente affermazioni di pochi musulmani che lei stessa definisce integralisti. Dichiarazioni che non fanno che acuire la diffidenza e l’intolleranza nei confronti anche di quella parte di musulmani che vivono nel nostro Paese e che sono perfettamente integrati con il tessuto sociale ed economico, come accade anche a Monfalcone”.

Salute, Capozzi: Punto nascita di San Vito, fallimento annunciato

“La drammatica notizia della chiusura del punto nascita dell’ospedale di San Vito al Tagliamento è l’ennesima prova, semmai ce ne fosse bisogno, che la sanità regionale ha imboccato una strada senza ritorno che conferma il fallimento dell’operato dell’assessore Riccardi”.

Così, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) a commento delle notizie di stampa sulla chiusura del punto nascite di San Vito al Tagliamento.

“Se, come è stato riportato sulla stampa regionale, la causa della chiusura del punto nascita è dovuta alla mancanza di sicurezza per la presenza di medici gettonisti – prosegue la pentastellata – ciò annuncia situazioni analoghe laddove ci sono presenze di operatori sanitari con queste modalità contrattuali di lavoro e di affidamento in gestione a cooperative di interi reparti e punti di primo intervento. Chiediamo, quindi, che l’assessore Riccardi venga al più presto a relazionare in Consiglio regionale assumendosi tutte le sue responsabilità in merito”. “Anziché operare con assunzioni organiche per le nostre strutture sanitarie pubbliche – sottolinea la consigliera – si procede verso forme di esternalizzazione e ricorso alle strutture private con convenzioni onerose che evidenziano come la Regione privilegi la strade della sanità privata che, inevitabilmente discrimina le possibilità dei cittadini a ricorrere alle cure di cui hanno bisogno”.

“Il continuo perpetuarsi di tempi di attesa per le prestazioni, che pongono il Friuli Venezia Giulia nei posti più bassi delle classifiche nazionali (vedi Agenas), confermano questo indirizzo dopo anni di servizi erogati a livelli invidiati in tutta Italia. Il prodigarsi e la professionalità degli operatori sanitari attualmente impiegati – conclude Capozzi – cozzano contro una gestione dirigenziale-amministrativa sempre più fallimentare”.

[Video] Elena Danielis, nuova Coordinatrice regionale del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia

Servizio del RAI TGR FVG

“Ci sono anche cento Comuni che vanno al voto in Friuli Venezia Giulia, sono tutti piccolissimi. Per noi è una grande sfida perché sui piccoli Comuni abbiamo fatto sempre fatica a fare liste. Mi propongo dunque di lavorare al fianco delle persone che vorranno mettersi in gioco sul territorio”

Danielis vuole dedicarsi anche alla parte organizzativa. Lavorerà per rendere il Movimento più operativo e presente sul territorio di quello che è stato finora. Riguardo i temi politici, Danielis vuole concentrarsi sulle battaglie del Movimento 5 Stelle: il sostegno ai lavoratori poveri e la crisi climatica che anche negli ultimi mesi ha causato effetti devastanti sul Friuli Venezia Giulia, dalla siccità all’innalzamento del livello del mare.

[Video] Fine vita, Capozzi: colmare vuoto normativo che danneggia deboli

“Siamo di fronte a una prospettiva di
ragionevolezza per dare una risposta ai più fragili. In sede di
Commissione è stato sollevato il tema importante delle cure
palliative, il cui valore è stato rimarcato dalla sentenza 242
della Corte costituzionale. Tuttavia, devono restare un
presupposto frutto di una scelta nei casi di pazienti affetti da
sofferenze indicibili e anche nei casi che comportino, per
esempio, la sedazione profonda con la terapia del dolore: in tali
frangenti, la domanda di suicidio medicalmente assistito non può,
per noi, scemare. Le cure palliative, nei casi descritti, non
sono un accompagnamento alla vita, ma finiscono per dilatare le
sofferenze”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle, Rosaria Capozzi, aggiungendo che “il tema del fine vita
segna una svolta e implica vari ragionamenti, sicuramente
imprescindibili, ma che non devono far venir meno la libertà di
cure e all’autodeterminazione. Questo argomento ha fatto
mobilitare milioni di cittadini con migliaia di firme raccolte
anche in Friuli Venezia Giulia, dimostrando come il Paese chieda
con forza e urgenza una norma sul fine vita”.

“Bene fanno le Regioni a esprimere un parere e a dare
un’indicazione precisa: i cittadini – continua l’esponente
pentastellata – credono nella partecipazione diretta e il
territorio va ascoltato in ogni occasione. Così come accaduto nel
vicino Veneto con una mozione presentata dal M5S e approvata a
maggioranza, chiediamo che la Giunta si impegni a garantire che
ogni persona sia libera di scegliere senza condizionamenti
politici e che si impegni a garantire sul piano regionale, a
tutte le persone che avanzano richiesta di fine vita, un percorso
oggettivo, rapido e scevro da qualunque tipo di condizionamento
esterno, nonché a promuovere, presso tutte le Istituzioni, il
principio per cui il ruolo della politica è quello di garantire
la libertà di scelta, astenendosi da qualunque intervento, anche
ideologico, potenzialmente in grado di coartare, o comunque di
condizionare, la libera scelta delle persone”.

“Il Movimento 5 Stelle – ricorda Capozzi – si è sempre impegnato
in questi anni per arrivare a una legge che consenta a chi è
afflitto da sofferenze intollerabili di porre fine dignitosamente
alla propria vita, circondato dall’affetto dei propri cari e
assistito dal Servizio sanitario nazionale. Non è una legge che
tutela il diritto alla morte, come da qualcuno sostenuto anche in
Commissione durante l’audizione, per cui sarebbe sbagliato
investire risorse per far morire le persone, ma in realtà è una
tutela del diritto all’autodeterminazione, che dà la possibilità
che si possa decidere della propria vita e del proprio corpo
senza fare un danno a nessun altro. Lo Stato si deve assumere la
chiara e precisa responsabilità di non lasciare da solo nessuno e
di tutelare la libertà di scelta anche di chi una scelta oggi non
ce l’ha. Colmiamo finalmente un vuoto normativo che danneggia
proprio i più deboli e le persone più esposte ad abusi”.

“Prevedere l’introduzione della morte volontaria medicalmente
assistita non significa dire a chi è in determinate condizioni
che da oggi sarà quella la strada da seguire. Al contrario, il
medico che dovrà accogliere la richiesta di morte volontaria
medicalmente assistita comunicherà – conclude Capozzi – tutte le
possibilità di cura e di trattamento alle quali la persona può
decidere di accedere, comprese le cure palliative”.

Enti locali, Capozzi: Assessore scopre solo oggi fuga dipendenti

“L’assessore Roberti scopre solo oggi la grande fuga del personale dagli enti locali? Eppure la Corte dei Conti aveva già posto l’attenzione sulla grave situazione inerente la carenza di personale nei nostri enti locali. Su questo la giunta Fedriga guarda impotente e non avvia nessuna politica attiva. Anzi, pensa di istituire nuovamente le Province che, a questo punto, ci chiediamo e chiediamo all’assessore Roberti, come faranno a coprire i posti in organico, qualora si dovesse varare la riforma disegnata da chi vuole di nuovo l’ente più volte definito inutile?”.

Così, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, all’indomani dell’analisi su quella che definisce “la drammatica situazione della mancanza di personale negli enti locali in regione”. “Emerge una difficoltà nel reperire le risorse umane che non riguarda solo le nostre imprese o le nostre aziende sanitarie, ma che ormai è strutturale anche nei nostri Comuni. Ciò è sicuramente un problema di organizzazione amministrativa, da semplificare, così come di salari troppo bassi che rendono il posto pubblico poco attrattivo. Tutto questo – aggiunge la consigliera – limita la presenza di nuove figure altamente professionali, oggi sempre più indispensabili per la mole di lavoro che deve fare i conti con leggi europee, nazionali e regionali”.

“Gli enti locali – spiega ancora l’esponente pentastellata – presentano una situazione positiva per quanto riguarda i bilanci, ma troppo spesso le risorse a disposizione rimangono congelate perché, per le criticità di cui soffre la macchina amministrativa, non si riescono a impegnare a vantaggio delle nostre comunità”.

“Tutti aspetti – conclude Capozzi – sui quali si dovrebbe intervenire per rendere più efficienti i nostri Comuni. Su questo l’assessore alle Autonomie locali dovrebbe riflettere, avviare una seria riforma del comparto unico, così come da noi già suggerito durante la discussione del recente mini-assestamento, invece di limitarsi a prenderne atto e prodigarsi per il ritorno delle Province che non potranno migliorare le carenze dei nostri Comuni”.

Asugi, Dal Zovo e Capozzi: Carenza personale, assumere operatori in Asugi

“È paradossale che l’area isontina di Asugi rischi di veder chiudere reparti chiave come quelli di Medicina e Chirurgia: bisogna intervenire subito! Ancor più paradossale, inoltre, è che a richiedere l’intervento della Regione sia anche il Prefetto di Gorizia, Ricciardi, sollecitando provvedimenti con dovute assunzioni e lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già conclusi dall’Azienda”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), dopo un confronto con la coordinatrice territoriale Ilaria Dal Zovo sul futuro della sanità isontina.

“Mentre, altrove, il problema è quello che ai concorsi si presentano meno operatori dei posti disponibili, da noi la situazione è esattamente l’opposto: non possono essere assunti, perché Asugi ha raggiunto il tetto di spesa. Molti, nel frattempo, trovano occupazione nella sanità privata. In un periodo complesso, anche per le manovre del Governo Meloni che stanno causando un’ulteriore fuga del personale, si deve porre rimedio – continuano le esponenti pentastellate – prima di avere danni irreparabili. La professione infermieristica deve essere una priorità nella formazione universitaria dei giovani, anche con il finanziamento di borse di studio. Altrimenti, si continua ad assistere al depauperamento del sistema pubblico a vantaggio di quello privato, sul modello lombardo, le cui inefficienze sono sotto gli occhi di tutti”.

“Siamo in attesa di conoscere le risposte dell’assessore Riccardi. In passato, abbiamo sollevato più volte la problematica dell’area giuliano-isontina, sia per le ritardate stabilizzazioni, sia per le difficoltà di unire i due territori in un’unica Azienda. Ai cittadini – concludono Capozzi e Dal Zovo – tutto questo non interessa: ciò che conta è risolvere i loro problemi, garantendo i servizi adeguati in tempi adeguati”.

Maltempo, Capozzi: Senza volontà politica non serve commissario

“Fedriga e il Centrodestra dovrebbero aver capito che non sono i commissari a sbloccare le opere, né a renderle più veloci. È sempre la volontà politica a velocizzare i cantieri. Gli esempi, evidenti ai cittadini, possono essere molteplici. Purtroppo, le opere possono esser commissariate e realizzate in breve tempo, come il caso del Ponte Morandi a Genova sotto il Governo Conte, oppure possono durare anni”.

A dirlo è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che ha già presentato interrogazioni all’Esecutivo su questi temi.

“Come riportato in una delibera della Corte dei Conti del 18 ottobre 2021 – spiega Capozzi nella nota – per quanto riguarda la durata complessiva delle fasi di attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico la nostra Regione risulta essere la quartultima in Italia: 5,7 anni per realizzare un’opera contro la media italiana di 4,8 anni, mentre nelle Marche sono sufficienti 3,8 anni”.

Continua la consigliera: “Il Ponte sul Torre di Chipris – Viscone è stato avviato nel 2017 ed è di competenza del commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A4, che dal 2018 è il Presidente Fedriga, eppure dopo 6 anni siamo ancora in attesa di poterlo attraversare”.

“In Fvg, con una norma approvata in assestamento di bilancio a luglio per attuare interventi per la messa in sicurezza del territorio, l’Amministrazione ha realizzato il Sistema integrato per la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio regionale, stanziando 50 milioni di euro – ricorda Capozzi -. Di questi non è stato impegnato, non diciamo speso, nemmeno un euro, ma da due mesi abbiamo una cabina di regia che deve indicare gli interventi da fare e verificarne l’attuazione. Sarebbe stato positivo verificare l’attuazione di quelli già iniziati”.