domenica, 16 Marzo 2025
Home Blog Pagina 16

Maltempo, Capozzi: Senza volontà politica non serve commissario

“Fedriga e il Centrodestra dovrebbero aver capito che non sono i commissari a sbloccare le opere, né a renderle più veloci. È sempre la volontà politica a velocizzare i cantieri. Gli esempi, evidenti ai cittadini, possono essere molteplici. Purtroppo, le opere possono esser commissariate e realizzate in breve tempo, come il caso del Ponte Morandi a Genova sotto il Governo Conte, oppure possono durare anni”.

A dirlo è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che ha già presentato interrogazioni all’Esecutivo su questi temi.

“Come riportato in una delibera della Corte dei Conti del 18 ottobre 2021 – spiega Capozzi nella nota – per quanto riguarda la durata complessiva delle fasi di attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico la nostra Regione risulta essere la quartultima in Italia: 5,7 anni per realizzare un’opera contro la media italiana di 4,8 anni, mentre nelle Marche sono sufficienti 3,8 anni”.

Continua la consigliera: “Il Ponte sul Torre di Chipris – Viscone è stato avviato nel 2017 ed è di competenza del commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A4, che dal 2018 è il Presidente Fedriga, eppure dopo 6 anni siamo ancora in attesa di poterlo attraversare”.

“In Fvg, con una norma approvata in assestamento di bilancio a luglio per attuare interventi per la messa in sicurezza del territorio, l’Amministrazione ha realizzato il Sistema integrato per la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio regionale, stanziando 50 milioni di euro – ricorda Capozzi -. Di questi non è stato impegnato, non diciamo speso, nemmeno un euro, ma da due mesi abbiamo una cabina di regia che deve indicare gli interventi da fare e verificarne l’attuazione. Sarebbe stato positivo verificare l’attuazione di quelli già iniziati”.

Ferrovie, Capozzi: Assessore Amirante incontri RFI in IV commissione

“Spostare il trasporto da gomma a rotaia rimane una priorità per il Friuli Venezia Giulia. Per questo motivo, nell’ambito della manovra finanziaria più ricca della storia, chiederemo di trovare soluzioni per implementare gli investimenti sia per il materiale rotabile regionale che per le infrastrutture, bloccate da decenni e realmente utili per i nostri cittadini”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, chiedendo la presenza dell’assessore Cristina Amirante e dei tecnici di Rfi in IV Commissione.

“Il primo obbiettivo – spiega l’esponente pentastellata – rimane quello di risolvere, una volta per tutte e in tempi brevi, la realizzazione dei numerosi passaggi a livello sulla rete ferroviaria che, specie su alcuni punti strategici, creano problemi alla circolazione stradale. Come avviene a Udine e a Sacile sulla statale Ss13, solo per citare i casi più eclatanti, perché altri sono sospesi a San Giorgio di Nogaro”.

“Bene ha fatto l’assessore Amirante a chiarire in via definitiva la posizione dell’Esecutivo sulla Sacile-Gemona. Anche alla luce delle dichiarazioni avventate di una consigliera regionale, appartenente alla Maggioranza che governa la Regione, che vorrebbe chiudere del tutto una tratta ferroviaria, invece di realizzare le opere che eliminerebbero i disagi”.

“Riteniamo – conclude Capozzi – che la ferrovia Sacile-Gemona vada assolutamente potenziata, dotata di treni ecologici, messa in sicurezza la linea fino a Gemona e riaperta quanto prima, incrementando il traffico sia merci che passeggeri, vista la sua accertata valenza turistica. Tuttavia, per farlo, servono anche gli interventi infrastrutturali per troppi anni rimandati, senza arrivare nemmeno alla progettazione delle opere necessarie. Come, per esempio, il sottopassaggio della Ss13 Pontebbana. Dare la colpa a chi ha governato dieci anni fa ormai regge poco: da cinque anni la Lega e il Centrodestra guidano la Regione, da quasi tre lo Stato e da un anno anche il ministero delle Infrastrutture”.

Migranti, Capozzi (M5S): Situazione inaccettabile al Silos di Trieste

“Visitare il Silos di Trieste è come arrivare alle porte della civiltà, varcate le quali si ha la sensazione di toccare con mano la disperazione, la disumana negazione di ogni diritto nella indifferenza di un Comune, di una Regione, di uno Stato che nell’accettare, nel totale silenzio, un simile degrado non possono definirsi civili ma semplicemente complici”.

A commentare, in una nota, il sopralluogo effettuato al Silos di Trieste con il deputato Alfonso Colucci e le due coordinatrici territoriali di Gorizia e Trieste, Dal Zovo e Danielis, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Il deputato Colucci ha potuto verificare di persona questa enorme e fatiscente struttura collocata nel centro della città in cui trovano rifugio 400-500 migranti che non hanno trovato posto nei centri di prima accoglienza. In quel luogo abbiamo riscontrato una situazione di inaccettabile disumanità: accampamenti provvisori, ratti, escrementi, rifiuti, pioggia che cade dentro l’immobile. Non è una realtà che crea allarme sociale – aggiunge la consigliera – perchè le persone ospitate dal Silos sono del tutto spente, sono talmente piegate dalla vita e dalle condizioni umilianti da non essere nemmeno in grado di cercare fortuna in maniera scorretta”. “Questo contesto allucinante sul piano sociale e umanitario è lì al centro della città senza che il Comune di Trieste e la Regione Fvg facciano nulla. Veramente un fatto inaccettabile – conclude Capozzi- contro il quale il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi a livello territoriale e nazionale”.

Migranti, Colucci (M5S): In FVG ennesima conferma fallimento di Meloni e Fedriga

ROMA, 6 novembre – “Oggi, insieme alla consigliera regionale M5S Rosaria Capozzi, alla coordinatrice provinciale M5S di Trieste Elena Danielis e alla coordinatrice provinciale M5S di Gorizia Ilaria Dal Zovo, ho visitato il Cara e il Cpr di Gradisca di Isonzo e ho avuto l’ennesima conferma del definitivo fallimento delle politiche migratorie del governo Meloni, basate su una logica propagandistica di respingimento. Abbiamo incontrato le persone che lavorano in questi due centri, che si dedicano con passione e dedizione, nonostante l’inadeguatezza e la fatiscenza delle strutture, alla gestione di questo servizio. Questi lavoratori ogni giorno devono fronteggiare enormi problemi logistici e di igiene, per non parlare di quelli sanitari: basti pensare che non hanno a loro disposizione nemmeno un macchinario per l’elettrocardiogramma. Abbiamo riscontrato una situazione molto al di sotto degli standard di dignità che il nostro Paese dovrebbe garantire ai migranti e a chi lavora nei centri di accoglienza. Questo è anche il risultato delle politiche della Regione FVG che ha scoraggiato l’accoglienza diffusa e riversato sul tema migranti tutto il suo approccio miope e ideologico. A causa del governo Meloni in Italia manca del tutto una politica strutturale sull’immigrazione, che non può essere nemmeno quella dell’accoglienza indiscriminata, che non garantirebbe né la dignità dei migranti né la serenità degli abitanti. Gli stessi residenti da me incontrati hanno lamentato gravi disagi a causa della pessima gestione dei flussi migratori in Friuli Venezia Giulia. Negli ultimi anni abbiamo assistito a proposte che avevano il sapore della più bieca propaganda, come le foto trappole da collocare nei sentieri dove i flussi sono maggiori o come la proposta, del coordinatore della Lega in Friuli Venezia Giulia Marco Dreosto, di militarizzare i confini con i paesi confinanti”.
Lo afferma in una nota il deputato M5S Alfonso Colucci, capogruppo in commissione Affari Costituzionali.

Migranti, Capozzi (M5S): “Cpr a rischio bomba sociale, FVG calpestato”

“Il Governo ha respinto alla Camera tutti gli ordini del giorno presentati dal Movimento 5 Stelle al cosiddetto ‘decreto Sud’ che chiedevano di riconsiderare la sua decisione di costruire nuovi Cpr in tutte le regioni e di raddoppiare la capienza di quelli esistenti. Una scelta che giudichiamo insensata, inutile e anzi dannosa da molti punti di vista. Questa operazione, se concretizzata, trasformerebbe il territorio nazionale, Friuli Venezia Giulia compreso, in un gigantesco hot spot di trattenimento a lungo termine di migranti, facendo dei nostri centri urbani proprio quel quel campo profughi d’Europa che Meloni andava dicendo di voler scongiurare”.

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, in merito alla problematiche relative all’arrivo in Italia, soprattutto dalla cosiddetta ‘rotta Balcanica’ che fa capo a Trieste, di immigrati richiedenti asilo.

“La teoria del Governo in base alla quale l’incremento dei Cpr, necessario alla luce dell’allungamento a un anno e mezzo del trattenimento di migranti, consentirebbe un incremento dei rimpatri è smentita dai fatti: anche in passato – osserva la consigliera di Opposizione – in costanza della vigenza di un trattenimento pari a 18 mesi, il numero dei rimpatriati è rimasto costante, pari al 50 per cento dei migranti trattenuti. Il Cpr regionale ne è la prova. Di contro, disseminare la penisola di Cpr sovraffollati pone un serio problema di sicurezza: i sindacati di Polizia hanno prefigurato il rischio di ‘bombe sociali’ e chiarito che occorrono almeno cento agenti al giorno per ciascuna struttura, sguarnendo così la sicurezza del territorio, non essendo stato previsto un piano di assunzioni ad hoc”.

“L’ennesima operazione di centralismo giustificata con scopi di sicurezza nazionale, che ha l’effetto di schiacciare la nostra autonomia regionale e la volontà popolare espressa nelle recenti manifestazioni di cittadini contrari a hot spot sul nostro territorio. Il Governo – conclude Capozzi – decide di tirare dritto e di non mollare sui Cpr? E il presidente Fedriga con l’assessore Roberti, cosa ne pensano?”

Capozzi: “Nel silenzio regionale le famiglie in povertà assoluta aumentano”

“Preoccupa il dato dell’aumento dei nuclei familiari in povertà assoluta in Friuli Venezia Giulia, ma preoccupa soprattutto il silenzio della Giunta regionale su questo tema”. La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, commenta così i dati Istat sull’andamento della povertà in Italia e nella nostra regione.

“Preoccupa ancor di più – aggiunge l’esponene di Opposizione – se pensiamo che il dato nazionale ha visto un leggero calo dell’incidenza (da 11 a 10,9%), mentre quello regionale è sensibilmente aumentato (da 4,5 a 5,8%, pari al 25% in più). La nostra regione vive anche la condizione peggiore rispetto al Nordest. Veneto e Trentino Alto Adige vedono migliorare la situazione delle proprie famiglie, l’Emilia Romagna rimane stabile. Anche Mezzogiorno e Centro del Paese riescono a ridurre questa percentuale, il Friuli Venezia Giulia no”.

“Da inizio legislatura – continua Capozzi – abbiamo voluto porre l’attenzione su queste tematiche e siamo riusciti ad aumentare gli stanziamenti per il Banco Alimentare, ma ci sono tante cose che si potrebbero fare. A partire da una più equa distribuzione delle risorse, abbiamo parecchi bonus previsti dall’Esecutivo ma continuiamo a sostenere che non tutti aiutano le fasce più deboli. L’esempio più eclatante è lo stanziamento di 100 milioni di euro per il fotovoltaico. Misura ottima per la transizione energetica ma che poteva essere rivolta principalmente alle famiglie in povertà energetica, che come numero coincidono esattamente a quelle in povertà assoluta. Avremmo risolto due problemi con una misura”.

“Invece adesso per far fronte alle nuove povertà saranno necessari ulteriori fondi da destinare agli enti locali cui si rivolgono le famiglie in difficoltà, o come abbiamo sempre sostenuto riducendo le aliquote Irpef, introducendo il reddito energetico, ripristinando – conclude la consigliera pentastellata – misure di integrazione al reddito”

Capozzi: “Finalmente la Giunta apre al Reddito energetico”

“La Giunta Fedriga, grazie alla proposta del Movimento 5 Stelle, vede per la prima volta con favore il Reddito energetico, accogliendo un ordine del giorno con cui c’è almeno l’impegno a valutare di co-finanziare il fondo nazionale previsto dallo Stato per questa misura. Un modo efficace per venire incontro alle famiglie e contrastare la povertà energetica”.

Lo afferma in una nota la consigliere regionale Rosaria Capozzi (M5S) che, dopo aver predisposto un emendamento, ha trasformato lo stesso in odg accolto dall’Esecutivo con cui si impegna la Giunta a concorrere al finanziamento del fondo nazionale, a partire dalla prossima legge di Stabilità, per far sì che anche i cittadini del Friuli Venezia Giulia possano usufruire del Reddito energetico.

“Con questa misura – spiega l’esponente pentastellata – anche chi non ha disponibilità economiche potrà acquisire un impianto fotovoltaico. Finora la Regione ha stanziato 100 milioni di euro per i privati e ulteriori 50 milioni sono arrivati quest’oggi per il 2024 ma, per usufruire di questi incentivi, bisogna anticipare le spese e quindi avere a disposizione cifre importanti”.

“Di fatto, si tagliano fuori proprio i cittadini che soffrono di povertà energetica. Dando la possibilità di attingere al fondo nazionale – conclude Capozzi – anche le famiglie con Isee inferiore ai 15mila euro potranno installare gli impianti, senza dover anticipare alcunché, garantendosi un abbattimento delle bollette energetiche e all’intera comunità regionale di poter usufruire dei benefici della produzione di energia pulita e rinnovabile”

Ripristinato il “Bonus Consiglieri”, siamo arrivati a 10 milioni di euro

“In un assestamento di bilancio in cui si potevano dare risposte a famiglie e imprese intervenendo sul prelievo fiscale, l’abbattimento della povertà energetica, ulteriori risposte per il maltempo, la giunta Fedriga e la maggioranza di centro destra ripristina il bonus ai consiglieri regionali che adesso vale più di 10 milioni di euro”. A evidenziare il ritorno delle assegnazioni di fondi ai singoli Gruppi è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi prima nella discussione generale del DDL n. 8, misure finanziarie intersettoriali (soprannominato per l’occasione misure finanziare intrapartitiche di maggioranza).

“Gli emendamenti presentati dai singoli consiglieri spesso riguardano anche gli stessi capitoli di bilancio, ognuno con poste diverse è così che la Lega ha potuto presentare due emendamenti diversi, con due primi firmatari diversi per finanziare i Grandi Eventi di Promoturismo FVG, uno da 120 e l’altro da 200 mila euro, chi avrà ragione? Ma per assicurare i soldi all’ente turistico regionale ci pensano i consiglieri di Fratelli d’Italia che rilanciano fino a 845 mila euro. Tutti gli emendamenti riguardano l’esercizio finanziario 2023, per cui aspettiamo di capire in aula quale grande evento verrà realizzato in due mesi, da meritare tanta attenzione dalla politica regionale”.

“Stranezze simili riguardano anche Go2025, dove il derby si gioca tra Lega e Fratelli d’Italia con emendamenti da 200 mila euro ciascuno, o le attrezzature sportive, per il quale intervengono consiglieri della Lista Fedriga e della Lega, entrambe con una posta di 180 mila euro. Vedremo quale gruppo verrà accontentato dalla Giunta e quale dovrà destinare le proprie attenzioni altrove, parlarsi prima eviterebbe inutili perdite di tempo. Di sicuro – conclude Capozzi – rimangono le spartizioni di più di 10 milioni per la sola maggioranza e al momento conduce la Lega con 3,3 milioni, seguita dalla Lista Fedriga con 2,5 milioni e Fratelli d’Italia a quota due, chiude il fanalino di coda Forza Italia che non raggiunge il milione di euro. Facile ipotizzare che ai leghisti e alla lista Fedriga verrà chiesto qualche sacrificio, atteso le percentuali elettorali pressoché simili con cui son state elette le varie liste”.

Patuanelli, Capozzi, Pignedoli: “Fermare l’ovovia, non ci possono essere compensazioni per l’impatto che avrà”

“Quattro mesi fa l’Assessore Scoccimarro si affrettava ad annunciare che sull’ovovia di Trieste non c’era alcun diniego tecnico. Tre mesi dopo è stato lo stesso Servizio Biodiversità della Regione a dire che l’opera sarebbe stata molto impattante e che avrebbe causato la perdita di habitat di specie di interesse comunitario. Se non è un impatto significativo questo non sappiamo cosa possa esserlo”. A ricordarlo sono l’Europarlamentare Sabrina Pignedoli, il Senatore Stefano Patuanelli e la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi del MoVimento 5 Stelle che sin dal primo atto ministeriale che assegnava oltre 40 milioni del PNRR per la realizzazione di quest’opera hanno contestato la decisione del Comune di Trieste.

“Lo stesso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede che non si possano finanziare con fondi europei le opere che non rispettano il principio di “Do No Significant Harm (DNSH), ovvero quelle che arrecano danno significativo all’ambiente, come ha confermato anche la commissione europea rispondendo all’interrogazione dell’Europarlamentare M5S Sabrina Pignedoli”.

“Per noi è più che sufficiente il parere del servizio biodiversità regionale di luglio che attesta come l’opera avrebbe messo in pericolo specie di interesse comunitario e conservazionistico, oltre alla perdita di superfici forestali e l’introduzione di nuovi fattori di rischio. Adesso arriva l’esito negativo della valutazione di incidenza da parte della Direzione Ambiente – proseguono i portavoce del MoVimento – che evidenzia le incidenze negative significative sugli elementi faunistici e vegetazionali/ecosistemici che caratterizzano i siti nella loro peculiarità e pertanto non può essere considerato compatibile con gli obiettivi di conservazione degli stessi. Riteniamo non si possa procedere oltre, anche perchè per attivare le fasi successive i proponenti devono dimostrare che non ci sono alternative possibili per trasportare le persone da Opicina a Porto Vecchio, a noi ne vengono in mente almeno tre, la principale è il ripristino del Tram”.

“Il Sindaco, la Regione e le forze politiche che hanno sponsorizzato quest’opera chiedano scusa alla popolazione di Trieste, per i soldi pubblici inutilmente spesi finora e per le ingenti risorse pagate dai cittadini, dai comitati e dalle associazioni ambientaliste per opporsi all’ennesima fantasia di una destra rimasta nel XX secolo”.

Fine vita, Capozzi (M5S): Consiglio Regionale e Parlamento approvino subito norma

“Il Movimento 5 Stelle si è sempre impegnato in questi anni per arrivare a una legge che consenta a chi è afflitto da sofferenze intollerabili di porre fine dignitosamente alla propria vita, circondato dall’affetto dei propri cari e assistito dal Servizio sanitario nazionale”.

A ricordarlo, in una nota, è la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) intervenuta durante l’audizione tenutasi in III Commissione sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulle procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale numero 242/2019.

“Non è, come qualcuno sostiene, una legge che tutela il diritto alla morte, ma in realtà una tutela del diritto all’autodeterminazione, che dà la possibilità – spiega la pentastellata – che si possa decidere della propria vita e del proprio corpo. Prevedere l’introduzione della morte volontaria medicalmente assistita non significa dire a chi è in determinate condizioni che da oggi sarà quella la strada da seguire: al contrario, il medico che dovrà accogliere la richiesta di morte volontaria medicalmente assistita dovrà comunicare tutte le possibilità di cura e di trattamento a cui la persona può decidere di accedere, comprese le cure palliative”.

“Il Movimento 5 stelle continuerà a lavorare ad ogni livello affinché in Senato non venga disperso il lavoro svolto alla Camera, per dotare – conclude Capozzi – il Paese di una legge di civiltà che metta al primo posto la dignità delle persone. Per queste ragioni abbiamo sostenuto convintamente anche la mozione presentata in Consiglio regionale e che ricalca quella presentata e approvata in Veneto”

Assestamento bis. Capozzi (M5S): senza risposte per famiglie ed imprese

“Accogliamo con favore l’iniezione di liquidità per le imprese e lo stanziamento per i risarcimenti del maltempo, pur rimanendo ancora in attesa degli stanziamenti statali a tre mesi dagli eventi catastrofici di questa estate”.

Così, in una nota, è la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) intervenuta sulla discussione delle Misure Finanziarie Multisettoriali in I Commissione consiliare.

“Nonostante i 60 milioni e le iniezioni continue nella sanità – prosegue la pentastellata – continuano a diminuire i dipendenti, aumentano le esternalizzazioni ai privati e con loro i costi di gestione e i disagi per i cittadini”.

“Ieri, la Corte dei Conti ha evidenziato una carenza cronica di personale degli enti locali, per cui invitiamo la Giunta ad una seria riforma del comparto unico, solo modo per evitare le fughe di dipendenti dai nostri Comuni. Se come soluzione – conclude Capozzi – si vuole creare un ulteriore contenitore, ovvero le province, è evidente a tutti che le stesse senza personale rimarranno un contenitore vuoto e quindi inutile, come abbiamo sempre sostenuto”.

Enti locali. Capozzi (M5S): Carenze di personale, Province non servono

“Anche la Corte dei Conti pone l’attenzione sulla grave situazione inerente la carenza di personale nei nostri enti locali. Emerge una difficoltà nel reperire le risorse umane che non riguarda solo le nostre imprese o le nostre aziende sanitarie, ma che ormai è strutturale anche nei nostri Comuni”.

Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, esprimendosi a seguito dell’audizione della Corte dei Conti durante i lavori della V Commissione.

“Gli enti locali – spiega l’esponente pentastellata – presentano una situazione positiva per quanto riguarda i bilanci, ma troppo spesso le risorse a disposizione vengono congelate perché, per le criticità di cui soffre la macchina amministrativa, non si riescono a impegnare a vantaggio delle nostre comunità. Quello che emerge è sicuramente un problema di organizzazione amministrativa, da semplificare, così come di salari troppo bassi che rendono il posto pubblico poco attrattivo e ci sono professionalità carenti”.

“Tutti aspetti – conclude Capozzi – sui quali si dovrebbe intervenire per rendere più efficienti i nostri Comuni. Su questi l’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, non presente durante l’audizione per impegni più importanti, dovrebbe riflettere invece di pensare solo al ritorno delle Province che, di sicuro, non potranno migliorare la situazione dei nostri Comuni”

Lago di Cavazzo, dopo 9 anni manca ancora la valutazione tecnica

(ACON) Trieste, 12 ott – “Non abbiamo potuto sapere gli esiti dei lavori del Laboratorio dei Comuni, per cui il territorio ancora non sa se sia possibile, necessaria e fondamentale la realizzazione del più volte auspicato bypass delle acque che dalla centrale di Somplago vengono sversate nel Lago”.

A dirlo, in una nota, è la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) intervenuta durante le audizioni in IV Commissione dei soggetti interessati alla rinaturalizzazione del lago dei Tre Comuni.

“È importante avere tutte le conoscenze del caso – continua la pentastellata – e dopo 9 anni dalla risoluzione della IV Commissione pare che ancora non ci siano le condizioni tecniche per stabilire se questa opera sia fondamentale e necessaria oppure no. Già nel 2019 il concorso di idee finalizzato alla rinaturalizzazione e valorizzazione ambientale e turistica, comprensiva di una valutazione costi/benefici delle possibili alternative agli usi specifici esistenti del lago dei Tre Comuni, è andato deserto. Per una Regione che recentemente ha speso un milione di euro per un’acciaieria che, forse, si farà in Toscana è abbastanza imbarazzante se fosse vero che dopo tanto tempo si sia al punto di partenza”.

“Così come a San Giorgio di Nogaro sono state, con una certa sollecitudine, coinvolte le università regionali, non si comprende perchè – sottolinea la consigliera – le stesse non siano state chiamate a studiare anche le interazioni tra la centrale idroelettrica di Somplago e il lago dei Tre Comuni e a definire le conseguenti azioni di mitigazione sul breve e sul medio periodo”.

“La Regione – conclude Capozzi – un anno fa ha scelto di affidare la realizzazione di tali verifiche allo studio tecnico Pantidro, con sede a Cuneo, per 28 mila euro più iva. Ci auguriamo di poter visionare nella prossima audizione, già prevista, anche gli esiti di questo studio e non solo quelli del Laboratorio istituito dal Consiglio regionale nel 2019”. ACON/COM/li

Maltempo, Capozzi (M5S): “Allargare modalità per ottenere rimborsi”

“Serve sveltire e agevolare in ogni modo l’iter procedurale per chiedere e ottenere i dovuti rimborsi per i danni subìti dai nostri corregionali a causa delle calamità naturali. La Regione non può accettare le richieste con i soli mezzi telematici, ma deve offrire più possibilità di accesso. In Friuli Venezia Giulia ci sono molte persone che non hanno mezzi informatici idonei o capacità di usarli, anche l’assistenza telefonica garantita da Insiel non può superare certi ostacoli, visto che bisogna precisare il nome dell’applicativo per cui si richiede assistenza”. Ad auspicarlo, in una nota, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Non si può pensare di aiutare in questo modo chi ha poca dimestichezza informatica o non possiede mezzi tecnici idonei. La Regione lo sa benissimo perché per concedere 50 euro, questa è la media annuale di sconto carburante, – continua la consigliera – obbliga i cittadini a prendere appuntamento di persona in Camera di Commercio. Nel caso dei rimborsi per il maltempo ci sono migliaia di euro in gioco e tuttavia non si pensa di aprire uno sportello specifico al pubblico”.

“Seguiamo con attenzione e preoccupazione questa problematica e raccogliamo i vari malumori sul territorio: ciò che conta – conclude Capozzi – è che tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia abbiano la possibilità di accedere ai fondi stanziati.”

Disastro del Vajont, Capozzi (M5S): “Catastrofe provocata dall’uomo. Queste commemorazioni hanno senso solo se utili ad evitarne di nuove”

“Il disastro del Vajont è stata una catastrofe provocata non da un fenomeno naturale ma dall’uomo. Vennero sottovalutati i rischi idrogeologici e nascosti i pericoli alla popolazione, nel silenzio della politica e dei media. Tutto nel nome del profitto, un profitto che costò la vita a 1910 persone, di cui 487 bambini. Questa tragedia deve fungerci da monito, l’ambiente va rispettato e tutelato, queste commemorazioni hanno senso solo se utili ad evitarne di nuove”.

A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, presente questa mattina alla Cerimonia di Commemorazione del 60mo Anniversario della tragedia del Vajont, svoltasi presso la diga nel Comune di Erto e Casso, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Assestamento Bis – Capozzi (M5S): “Cittadini versano più tasse, ma non tutti ricevono i bonus”

“Dall’illustrazione del secondo assestamento di bilancio emerge un aumento delle entrate tributarie e contributive del 8,6%, ovvero oltre 400 milioni in più relativamente alle sole voci di irap, ex irpef per le persone fisiche e Iva, rispetto al 2022”. A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi è intervenuta durante la discussione del Disegno di Legge sulle Misure Finanziarie Multisettoriale.

“Siamo in un periodo di difficoltà per molti cittadini ad arrivare alla fine del mese, caro mutui, difficoltà per le imprese per l’aumento dei costi delle materie prime, pertanto, ci appare piuttosto ovvio chiederne una riduzione delle aliquote di competenza della regione, almeno per ciò che riguarda l’IRAP e l’ex Irpef”.

“Apprezziamo pertanto la volontà dell’assessore Zilli di voler considerare le questioni sollevate e aprire dei tavoli di discussione, perché non si possono concedere bonus ai cittadini e recuperare le risorse con le loro tasse”.

Province – Capozzi (M5S) : “Enti di decentramento dimostrano quanto sia inutile il loro ripristino, centrodestra incoerente”.

Province – Capozzi: “enti di decentramento dimostrano quanto sia inutile il loro ripristino, centrodestra incoerente”.

“Tutto il centrodestra plaude al ritorno delle province, tranne Forza Italia, forse perché 9 anni fa votò convintamente per la loro abolizione”. A ricordarlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Novelli, Riccardi e gli altri consiglieri forzisti votarono a favore della cancellazione delle province, altri esponenti del centro destra preferirono abbandonare l’aula, senza dichiararlo e così il voto del Consiglio Regionale per l’abolizione delle province fu unanime. Memorabile – prosegue la Consigliera – l’intervento dell’attuale Sindaco di Trieste quando in aula si chiedeva: “Che senso ha, continuare a spendere denaro pubblico per tenere in piedi Enti territoriali, in buona parte inutili come sono, difatti, le Province?”.

“Lega e Fratelli d’Italia non possono continuare con questo teatrino : da una parte, si vantano di aver cancellato le Uti e di aver inventato comunità e enti di decentramento che non sono elettivi, dall’altra vogliono ripristinare le province, sulla cui cancellazione han votato a favore. Proprio gli enti di decentramento stanno dimostrando sul territorio quanto inutili possano essere le province. Rimaniamo contrari al ritorno di un ente solo per aggiungere poltrone e privilegi, soprattutto con la convinzione che non risolveranno i veri problemi dei cittadini. Il MoVimento 5 Stelle sta seguendo l’iter della proposta di legge di modifica con il nostro Deputato Alfonso Colucci in Commissione Affari Costituzionali”.

Braccio di ferro su migrazioni. “Cosa ne pensa Fedriga?” chiedono Capozzi e Patuanelli

“Il braccio di ferro fra Lega e FdI, in regione e a Roma, sul fronte immigrati, teso a far vedere chi è più cattivo, invece che più bravo a risolvere la situazione e i problemi che vivono migranti e cittadini, rischia di portare l’Italia fuori dalla logica del dialogo in Europa e sul piano della revisione dei patti di Dublino, così come evidenziato recentemente anche dal presidente Mattarella”. A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle intervenuta sul tema migranti insieme al Capogruppo in Senato Stefano Patuanelli.

“La proposta del capoleghista in Friuli Venezia Giulia, Dreosto di militarizzare i confini con i paesi confinanti è l’ennesimo fallimento della mancanza di politica seria sul tema. Ci aspettiamo – prosegue la consigliera regionale – la controproposta di FdI in regione che conferma la lotta in atto fra i due partiti in vista delle prossime elezioni europee e comunali o una nuova richiesta di Forza Italia di isolarli in montagna”.

“Slogan e dichiarazioni umorali portano, o meglio portavano, solo a un consenso momentaneo senza dare concrete risposte. Cosa ne pensa Fedriga su tutto questo? Anche alla luce del fatto che nessun sindaco in regione vuole un nuovo Cpr o altre forme di ghetti 2.0. Perché non far ripartire politiche attive di ripartizione nazionale dei migranti accogliendo solo i numeri ritenuti idonei per la nostra Regione, dove far partire progetti di accoglienza diffusa, che con i Cpr non hanno niente a che fare? La Lega è interessata ai clandestini – conclude Capozzi – ma questi sono una minima parte del problema, l’Europa, il Governo e la Regione devono trovare soluzioni per i richiedenti asilo e su questo c’è un silenzio assordante e un’improvvisazione totale”.

La Giunta Fedriga ha risposto all’interpellanza della Consigliera Regionale M5S Rosaria Capozzi

“Dopo sei mesi dall’approvazione della Legge Regionale 10/2023, la Giunta Fedriga ha risposto ad una nostra interpellanza per capire come la Regione si stia muovendo per facilitare la circolarità dei crediti di imposta per interventi di efficientamento energetico (tra cui il Superbonus 110%)”. A dirlo è la Consigliera Regionale M5S che ha ricevuto risposta alla prima interpellanza depositata in Consiglio lo scorso 23 maggio 2023.

“Il nostro impegno e la nostra attenzione su questa misura ma anche sulle nefaste conseguenze delle scelte politiche che l’hanno osteggiata in questi ultimi anni continua senza sosta”.

“Bene constatare che anche la Giunta si stia impegnando per risolvere situazioni difficili per famiglie e imprese, adesso devono fare la loro parte anche gli amministratori locali soci di molte partecipate che potrebbero favorire la circolarità di questi crediti”.

SCUOLA. CAPOZZI (M5S): REGIONALIZZARE ISTRUZIONE MINA UNITÀ CULTURALE

“Coinvolgere la scuola sul tema dell’autonomia differenziata appare un azzardo anche solo a livello concettuale”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(M5S), aggiungendo che “consentire che la nostra Regione gestisca
autonomamente un aspetto di competenza statale, come quello
scolastico, rischia di essere discriminante per molti operatori
del settore. Avremmo concorsi non più nazionali, ma territoriali,
dove verrebbero reclutati docenti con trattamento economico
diversificato rispetto ad altre regioni, oltre che una
conseguente diversificazione dell’offerta formativa agli
studenti”.

“La scuola pubblica statale – spiega l’esponente pentastellata –
è un pilastro del nostro Paese per garantire eguaglianza e
libertà. Regionalizzare la scuola significa minare l’unità che in
ambito culturale non dovrebbe venir meno e si disgregherebbe la
sua istituzione più rappresentativa”.

“La tutela e l’insegnamento linguistico, aspetti sui quali ci
dobbiamo battere per conservare integra la nostra specialità, non
possono andare a braccetto – conclude Capozzi – con la
regionalizzazione dell’ufficio scolastico, che porta a un effetto
diverso: quello di aumentare e creare disparità”.