lunedì, 17 Marzo 2025
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EDITORIA. CAPOZZI (M5S): CASO FLORAMO, MAI CENSURARE INTELLETTUALI

“Leggere che intellettuali come Angelo Floramo vengono allontanati da testate giornalistiche per essersi espressi su opere industriali è un fatto gravissimo. Gli intellettuali vanno sempre ascoltati e mai censurati”.

Lo afferma in una nota Rosaria Capozzi- consigliera regionale M5S, commentando quanto riferito dallo scrittore Angelo Floramo, autore di una rubrica per Il Friuli, in merito alla censura subita a causa di un articolo sull’acciaieria.

Acciaieria Capozzi – Patuanelli M5S: “La Lega tradisce l’Autonomia della Regione e festeggia pure”

“Dopo esser stati umiliati dal Governo Meloni, in Parlamento, i senatori di Lega e Fratelli d’Italia e i loro consiglieri regionali vogliono far finta di aver risolto tutto, quando non hanno cambiato di una virgola la sostanza dell’articolo 13 del Decreto Legge Asset, infatti tutti i loro emendamenti non sono stati accettati”. A denunciare le notizie fatte circolare dai partiti di centrodestra in merito alla conversione in Legge del Decreto Meloni che prevede il commissariamento di regioni e territori per favorire gli investimenti esteri in Italia sono la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi e il senatore Stefano Patuanelli del MoVimento 5 Stelle.

“Un emendamento che concede il lusso al Presidente della Regione di essere sentito, senza alcun potere vincolante sulle decisioni da prendere, in merito alla sola collocazione delle opere necessarie per la realizzazione degli investimenti, secondo Dreosto e sodali – continuano i pentastellati – sarebbe il salvataggio dell’Autonomia Territoriale. L’articolo incide sulla specialità della nostra Regione e restiamo convinti, ancora di più, di aver fatto bene a proporne l’abrogazione in Senato e la dichiarazione di illegittimità in Consiglio Regionale, bocciate entrambe dalla maggioranza delle rispettive istituzioni”.

“Il centrodestra non ha appoggiato la nostra mozione e così ci ritroviamo con la possibilità di avere un commissario per favorire e quindi accelerare, un qualsiasi insediamento industriale deciso dal Governo, per il quale il Presidente della Regione può solo contribuire, alla scelta del commissario straordinario stesso, che comunque è già stabilito che ci sia e che potrà emettere ordinanze in deroga a tutte le disposizioni di legge, anche quelle regionali, potrà avviare l’iter di autorizzazione unica concedendo ai Sindaci di essere sentiti entro due settimane, altrimenti si va avanti lo stesso. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione unica all’insediamento, il Governo per gentile concessione, sentirà il Presidente di Regione su dove far localizzare le opere necessarie, senza che il suo parere abbia alcun potere vincolante”.

“Se questa è la difesa dell’Autonomia e la certezza che l’Acciaieria non si farà in Laguna, allora – concludono Capozzi e Patuanelli – è meglio che Lega e Fratelli d’Italia capiscano cosa hanno votato ieri in Senato e appoggino la nostra richiesta di dichiarare illegittimo quell’articolo, perché la sua conversione in Legge non ha modificato proprio niente”.

Qui si può scaricare il testo originale dell’articolo 13 del Decreto Legge Asset e il testo modificato dagli emendamenti in Senato: Testo DL ASSET.pdf

Migranti- Patuanelli, Capozzi M5s, Giunta Fedriga non si preoccupa dei reali problemi!

“Ancora una volta la giunta Fedriga affronta la delicata e complessa vicenda immigrati con
improvvisazione e pugno duro senza minimamente preoccuparsi dei reali problemi economici e strutturali dei comuni oggi più che mai in prima fila sul fronte accoglienza.

Ancora una volta poi non si affronta il problema del potenziamento degli operatori
sul campo e della loro retribuzione come evidenziato giorni fa dallo stesso Civiform.

Si preferisce un atteggiamento di dialogo sul fronte sicurezza che rischia di creare contrasti e confusioni anziché operare su integrazione e collaborazione.

Infine, i provvedimenti di Roberti dimostrano ancora una volta il fallimento sul fronte contrasto ai flussi migratori che vanno gestiti e non contrasti con slogan fine a sè stessi”. Lo affermano in una nota congiunta il capogruppo in Senato del M5s, Stefano Patuanelli, e la consigliera regionale del M5s in Friuli Venezia Giulia, Maria Rosaria Capozzi.

REGENI, FICO, SENTENZA STORICA, ORA AVANTI FINO IN FONDO

“Il processo sul rapimento, la tortura e l’uccisione di Giulio Regeni può continuare. La decisione di oggi della Corte costituzionale segna un momento importantissimo nel percorso di verità e giustizia. E’ un giorno di grande significato per la nostra democrazia: con una presa di posizione storica la Consulta dice che il processo può proseguire”. Lo afferma Roberto Fico, ex presidente della Camera dei deputati.

“Ora – prosegue Fico – è il momento di andare avanti fino in fondo nel processo. Tutte le istituzioni hanno il dovere di supportare senza esitazioni la causa della giustizia”.

“Voglio mandare un forte abbraccio ai genitori di Giulio, a sua sorella e ad Alessandra Ballerini: a loro dobbiamo il raggiungimento di questo prezioso obiettivo. Siamo tutti al loro fianco e non ci fermeremo fino a quando non sarà fatta giustizia su quanto successo a Giulio in Egitto sette anni fa. E’ una questione di Stato”, conclude Fico.

Capozzi M5S: “Bocciata mozione per chiedere l’illegittimità costituzionale del commissario che potrebbe riportare l’Acciaieria in Laguna”

“Abbiamo portato in aula una mozione per far sì che il Consiglio Regionale e la Giunta difendessero la nostra Autonomia, messa in seria discussione dal Governo Meloni che ha previsto con un Decreto Legge, che dovrebbe avere carattere di urgenza, la possibilità di nominare un commissario straordinario per favorire la realizzazione di investimenti esteri di preminente interesse strategico nazionale”. A ricordarlo è la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi prima firmataria della mozione discussa in consiglio regionale e firmata da esponenti di tutti i gruppi della minoranza.
“Qui non si tratta solo dell’Acciaieria in Aussa Corno, ma oggi possiamo dividerci su quella, domani può essere un rigassificatore o un inceneritore. Il commissario, se nominato, potrebbe agire in deroga ad ogni disposizione di legge, basterebbe sentire il parere delle amministrazioni competenti e se queste non si esprimeranno in quindici giorni. Per avere gli studi sull’Acciaieria ci son voluti dodici mesi e secondo la Giunta non sono nemmeno completi, come può un Comune dare un parere in poche settimane su un investimento miliardario?”.
 
“A nostro avviso per realizzare infrastrutture o insediamenti produttivi sul territorio regionale non è in alcun modo necessaria la nomina di un commissario da parte del Governo e che anzi, laddove ne sia stato nominato uno, anche di recente, non si sono velocizzate le procedure, ma invero si sono definitivamente bloccate, un esempio è il commissario per la velocizzazione della linea ferroviaria Venezia Trieste, nominato il 21 aprile 2021 e che ad oggi non ha definito nemmeno un progetto”.
 
“Inoltre nella nostra Regione nei mesi scorsi si sono insediate multinazionali che hanno affrontato investimenti che hanno superato i 500 milioni di euro e creato almeno 500 posti di lavoro, come la Bat a Trieste, senza che fosse necessaria la nomina di un commissario per i programmi di investimenti esteri”.
 
“Questa maggioranza ha deciso di bocciare la nostra mozione per dichiarare illegittimo l’Articolo 13 del Decreto Legge 104, convinta che il Parlamento possa migliorare la norma approvata dal Consiglio dei Ministri in Agosto. Hanno rinunciato così a svolgere il proprio ruolo politico di difesa della nostra Autonomia, invece di dichiarare al Governo una netta contrarietà verso una norma che calpesterebbe le decisioni prese per il nostro territorio”.

Capozzi M5S: “Abbiamo chiesto quanti sono i lavoratori che la Regione paga meno di 9 euro l’ora, ma la Giunta Fedriga non lo sa”

“Rimaniamo del tutto insoddisfatti per la non risposta che la Giunta ha fornito tramite l’Assessore Zilli alla nostra semplice interrogazione con cui volevamo conoscere quanti sono i lavoratori impegnati nei servizi pubblici che percepiscono meno di 9 euro l’ora in Regione?”. A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che sta seguendo la tematica dei salari troppo bassi che spesso vengono percepiti anche da lavoratori impiegati negli appalti pubblici.
“Una situazione cui abbiamo voluto porre rimedio anche in assestamento di bilancio, ricordando alla giunta che può intervenire nelle gare di affidamento per far sì che i lavoratori percepiscano paghe dignitose e che li facciano superare la soglia della povertà assoluta, i cosiddetti working poors”.
“In una Regione in cui il 40§% dei beneficiari del reddito di cittadinanza ha un impiego, evidentemente saltuario, precario o sottopagato, appare incredibile che chi amministra la nostra Regione dal 2018 non si sia mai posto il problema di conoscere quanti siano i lavoratori impiegati nei vari appalti pubblici che percepiscano meno di 9 euro lordi l’ora. Eppure non sono pochi gli interventi di esponenti del centro destra pronti a dire che una legge sul salario minimo sia inutile perché c’è già la contrattazione collettiva nazionale. In aula abbiamo portato alla luce anche recenti casi di dipendenti impegnati in servizi pubblici e che percepiscono anche 7 euro lordi l’ora, una situazione a cui si deve porre fine quanto prima per garantire il diritto costituzionale di percepire una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

CONFLITTO INTERESSI. GRUPPI OPPOSIZIONE CHIEDONO VERIFICHE SU BINI

“L’Opposizione in Consiglio regionale non cede alle intimidazioni e annuncia una serie di misure per fare le dovute verifiche sul conflitto di interessi che riguarda l’assessore alle attività produttive Sergio Emidio Bini in qualità di socio di riferimento e dirigente della società Euro&Promos Spa, già denunciato in Aula. Sono state illustrate oggi a Trieste, nella sede del Consiglio regionale, da rappresentanti di tutti i Gruppi consiliari regionali di
minoranza e da esponenti del Consiglio comunale di Trieste”. Lo si legge in una nota diffusa dal gruppo Patto per l’autonomia-Civica Fvg.

“L’antefatto risale a qualche mese fa – ha introdotto il capogruppo del Patto-Civica, Massimo Moretuzzo – quando, come Opposizione, abbiamo portato alla luce il conflitto di interessi dell’assessore Bini. Rispondendo a una interrogazione del nostro gruppo abbiamo scoperto che è un dirigente dell’azienda, dunque ha responsabilità nella sua gestione. Questo pone un possibile conflitto di interessi che deve essere verificato”, ha precisato Moretuzzo, che mesi fa, per quanto dichiarato, aveva “ricevuto una diffida da parte dell’azienda e minacce esplicite da parte dell’assessore in aula”. “L’atteggiamento intimidatorio di Bini è inaccettabile, non abbasseremo la testa. Faremo emergere le criticità esistenti a beneficio della trasparenza, valore irrinunciabile”, ribadisce Moretuzzo.

“Non ci facciamo intimidire dai tentativi di limitare per vie legali il nostro diritto all’ispezione, strumento fondamentale per i consiglieri per garantire trasparenza alla cittadinanza – afferma la consigliera Giulia Massolino -. Nonostante le diffide, abbiamo presentato oggi una richiesta di accesso agli atti indirizzata a tutte le direzioni regionali e alle partecipate per avere contezza del numero e dell’ammontare degli affidamenti alle
società di cui l’assessore alle attività produttive Sergio Emidio Bini è socio di riferimento e dirigente. Oltre a eventuali conflitti di interesse, su cui naturalmente indagherà chi di
dovere, è doveroso fare chiarezza sullo stato dei fatti perché sia la cittadinanza stessa a valutare l’opportunità politica della posizione dell’assessore: la democrazia non si diffida”.

“Inquietanti e inaccettabili sono i metodi dell’assessore Bini, nei confronti prima del consigliere regionale Massimo Moretuzzo e poi verso il consigliere comunale di Trieste, Riccardo Laterza – ha detto il capogruppo del Pd Diego Moretti, che ha partecipato alla conferenza stampa assieme ai colleghi del Pd Francesco Russo e Roberto Cosolini -. Noi andremo avanti, nella volontà di chiarezza e per questo, nelle prossime settimane, con tutti gli altri gruppi di Opposizione presenteremo due proposte di legge, una sull’incompatibilità degli assessori esterni (tema ancora non normato), l’altra sul conflitto di interesse, che mai come su queste vicende sono non solo attuali, ma anche di forte preoccupazione. Accanto a queste iniziative, il prossimo giovedì 5 ottobre avremo la risposta all’interrogazione del collega Cosolini che proprio sul tema dell’incompatibilità dell’assessore Bini ha chiesto ulteriore chiarezza. Vedremo che risposta arriverà e anche in base a questo valuteremo eventuali passi futuri”. È quindi intervenuto Riccardo Laterza, capogruppo di Adesso Trieste in Consiglio comunale a Trieste.

In sintonia anche la presidente del Gruppo Misto, Rosaria Capozzi del M5S. “Le questioni sollevate sono dirimenti, l’assessore Bini deve rispondere su più fronti che pongono diverse domande sull’appropriatezza del suo ruolo. Il tema stesso delle condizioni dei lavoratori su cui siamo impegnati in una raccolta firme a livello nazionale perché si arrivi a determinare un salario minimo legale, è qualcosa che interroga sul rapporto dell’assessore con società che hanno relazioni con la Regione”.

Capozzi M5S: “Il M5S non partecipa alle commissioni che non ammettono i cittadini contrari all’Acciaieria”

“Abbiamo deciso di non partecipare ad una commissione che ha estromesso arbitrariamente 24 mila cittadini firmatari della petizione presentata al Presidente del Consiglio Regionale, con cui è stata espressa la volontà popolare di difendere la Laguna di Marano e Grado. Inoltre alla commissione non sono stati invitati anche Enti che hanno partecipato ai tavoli su questo Progetto negli ultimi 15 mesi, come l’ente di decentramento, responsabile della viabilità della zona, il Comune di Terzo di Aquileia a cui erroneamente è stato preferito il Comune di Aquileia e il Cafc”. A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle FVG Rosaria Capozzi che non ha voluto partecipare alle audizioni sull’Acciaieria in Laguna tenutesi in II e IV Commissione del Consiglio Regionale.

“Ci siamo attenuti al regolamento quando abbiamo chiesto di integrare l’elenco degli auditi, richiesta rifiutata. Evidenziamo che il presidente Maurmair garante della sua applicazione, deroga allo stesso nel momento in cui presiede la commissione congiunta, prerogativa spettante al Presidente più anziano”.

“Abbiamo avuto modo di evidenziare nell’interrogazione depositata che gli studi, ancorché incompleti, evidenziano le tante criticità dell’investimento siderurgico, ma anche delle possibili infrastrutture che andrebbero a modificare la delicata zona protetta speciale e la Punta Sud dell’Aussa Corno”.

“Siamo sinceramente indignati di sentirci dire che cementificare 150 ettari di terreno, modificare le foci dei fiumi facendo arretrare gli argini lagunari in una Zona protetta speciale, aumentare il traffico di mezzi sulla strada provinciale 80 da 80 a 3250 al giorno, decuplicare i treni, decuplicare le emissioni di monossido di carbonio e di acido cloridrico in un’area a ridotta ventilazione sono un’occasione di sviluppo non solo economico, ma anche sociale e culturale per la nostra Regione”.

“Infine – conclude Capozzi- il Progetto a differenza di quanto spesso affermato in quest’aula, non solo esiste ma ha anche un nome, PROGETTO ADRIA.
Restiamo convinti che l’ulteriore stanziamento di 20 milioni per l’infrastrutturazione non servano, perché già in atto un’infrastrutturazione con relativi stanziamenti, per noi l’area deve essere rinaturalizzata, così come nelle considerazioni iniziali”.

Capozzi M5S: “Bioman sospende il procedimento per l’ampliamento dell’impianto”

“Dopo aver ricevuto una ventina di osservazioni al progetto di realizzare un impianto di produzione di calore e di energia elettrica alimentato a biomasse costituite dagli scarti e prodotti delle proprie attività di recupero autorizzate, sovvalli interni e frazione legnosa derivante dai pretrattamenti dei rifiuti legnosi conferiti), con cogenerazione per teleriscaldamento urbano, Bioman ha chiesto e ottenuto una sospensione del procedimento di screening ambientale fino al 30 ottobre 2023”. A renderlo noto è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Traducendo per i non addetti ai lavori, riportiamo la definizione di Legambiente che, intervenuta nella procedura pubblica, ha descritto il progetto come un nuovo inceneritore per rifiuti speciali che comporta nuovo ed ulteriore impatto ambientali nella zona. Noi come la Regione attendiamo ancora le opere di mitigazione previste dalla precedente autorizzazione rilasciata, in ogni caso non sufficienti a migliorare la situazione della zona in cui insiste l’attuale impianto a ridosso dei Magredi”.

“Molti sono anche gli Enti critici, a partire dall’Asfo più volte già richiamata da comitati e cittadini intervenuti nel procedimento per i pareri negativi già espressi in passato riguardanti possibili aumenti di emissioni in un ambiente già compromesso dal punto di vista della qualità dell’aria. Per far fronte alle numerose richieste di chiarimenti e integrazioni pervenute, Bioman ha dovuto chiedere una sospensione dell’istruttoria e ottenendo così una proroga fino a fine ottobre, evitando così l’archiviazione dell’istanza”.

Capozzi M5S: “Gli studi confermano impatto devastante dell’Acciaieria in Laguna”

“Gli studi confermano l’impatto devastante dell’acciaieria nella zona industriale Aussa Corno. Se qualcuno pensa che la commissione di domani sia solo una vetrina per esporre i dati positivi lo faccia, noi ribadiremo ovunque quelli che sono i risultati negativi degli studi, lasciando magnificare quelli positivi a chi ha a cuore solo gli interessi economici”. A dirlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo la desecretazione degli studi sull’insediamento siderurgico Metinvest Danieli, che aveva già depositato un’interrogazione a risposta orale sui risultati degli stessi.

“Quello che non è finora emerso è che l’Acciaieria avrebbe comportato un aumento del traffico spropositato con un milione di veicoli in più sulle strade (da 80 a 3250 veicoli al giorno), 2416 treni l’anno in più in entrata e uscita dalla Zona industriale, un aumento di dieci volte di emissioni di Monossido di Carbonio (2 mila tonnellate l’anno +1031%), 9 volte quelle di Acido Cloridrico (156 tonnellate, +896%), 5 volte di Diossine e Furani (+451,5%), nonché il raddoppio delle polveri sottili, in un’area non capace di rimuovere e diluire gli inquinanti immessi, per cui si prevede l’accumulo e il ristagno di inquinanti su scala locale”.

“Ma dagli studi emerge anche altro. Si è appreso che un Progetto, chiamato Adria, effettivamente esiste ed è sempre esistito e diventa insostenibile la tesi che lo stesso non sia mai stato presentato alla Regione, ma che lo stesso sia utilizzato per le ricerche pagate dalla Regione e non dai proponenti. Così come si legge che le aree oggetto dell’intervento siano 150 ettari e non una settantina come sempre detto e che i lavori necessari per il suo insediamento a carico della Regione sarebbe costati almeno 180 milioni di euro e non 90 come già garantito dalla Regione ai proponenti. Inoltre, emerge come l’Università di Udine aveva già rilasciato all’amministrazione un parere idrodinamico, positivo, sui dragaggi a 9,65 metri prima di redigere lo studio idrodinamico costato 150 mila euro alla Regione, che è pervenuto alle medesime conclusioni. A questo punto interesseremo anche la Corte dei Conti per sapere come mai il Consorzio Aussa Corno abbia pagato un miliardo di lire una società agricola a cui riteneva di aver causato la salinizzazione dei terreni con l’escavo del canale a non più dei 7,5 metri attuali. Si legge ancora che l’acciaieria avrebbe impiegato solo 700 dipendenti e non mille come sbandierato, ma soprattutto che l’area in cui si sarebbe insediata non sarebbe stata in grado di sopportare dal punto di vista sociale un tale intervento. Ma ciò che molti dimenticano è che gli studi non sono completi e ci vorranno ancora parecchi mesi prima della loro stesura definitiva”.

“Restiamo convinti – conclude Capozzi – che l’intera area vada rinaturalizzata così come era nel progetto iniziale, concetto che ribadiremo in ogni sede e anche durante la prossima seduta del Consiglio Regionale in cui verrà discussa la nostra mozione con cui chiediamo che la regione proponga il ricorso per dichiarare l’illegittimità costituzionale del DL Asset. Tale Decreto Legge prevede la possibile nomina di un commissario per favorire gli investimenti esteri in deroga a ogni disposizione di legge regionale. Un’azione sostenuta anche dai senatori del M5S, unici ad aver presentato un emendamento per abrogare l’articolo 13 del Decreto Ferragostiano del Governo Meloni”.

Cliccando qui è possibile scaricare l’interrogazione a risposta orale depositata in Consiglio Regionale martedì 19 settembre 2023.

Capozzi M5S: “Applicare il Regolamento: convocare i Comitati No Acciaieria”

“La richiesta di convocare le commissioni II e IV del Consiglio Regionale è stata presentata ai sensi degli articoli 35 e 164 del regolamento interno da tutti i consiglieri di minoranza. Non capiamo come possa invocare il rispetto del regolamento il Presidente Maurmair quando è stato il primo a disattenderlo”. Torna sulla mancata convocazione dei comitati No Acciaieria nella prossima seduta congiunta delle commissioni che trattano materie inerenti le attività produttive, energia e ambiente che si terrà giovedì 21 settembre 2023.

“L’articolo 35 prevede che in caso di richiesta di convocazione di una commissione con relative audizioni la stessa debba esser discussa in Ufficio di Presidenza entro tre giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta e la seduta di commissione deve tenersi entro i successivi dieci giorni lavorativi, non ci pare che le tempistiche siano state rispettate in questo caso”.

“Inoltre L’art. 164 prevede che le commissioni possano audire qualsiasi soggetto direttamente o indirettamente interessato e quando l’ufficio di Presidenza delibera di procedere con le audizioni stabilisce la materia da trattare, quando tenere la seduta e l’elenco di chi audire. Gli altri commissari possono a questo punto e non prima, proporre l’integrazione dell’elenco degli auditi. Ed è quello che abbiamo fatto appena saputo dell’esclusione dei Comitati, di Arpa FVG e del Comune di Terzo di Aquileia”.

“Quindi il Presidente Maurmair dia attuazione agli articoli che lui stesso cita, altrimenti, dopo la Festa di Pontida torneremo a chiedere l’intervento del Presidente del Consiglio affinchè siano rispettati i termini di regolamento, le prerogative dei consiglieri regionali e i diritti di essere auditi dei cittadini promotori di una petizione popolare che ha raccolto quasi 22 mila firme convalidate dal Consiglio Regionale”.

Capozzi M5S: “Salario Minimo Subito, raccolta firme e mozione in Consiglio Regionale”

“Abbiamo depositato la mozione per impegnare il Presidente Fedriga, che in passato si è detto favorevole all’introduzione del Salario Minimo, pertanto chiediamo un’accelerazione definitiva su questo tema dove i dati anche in Friuli Venezia Giulia sono preoccupanti”. Ad annunciare il deposito di una mozione è la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi del MoVimento 5 Stelle.

“La mozione ha la funzione di spingere perché venga garantita la dignità lavorativa, basti pensare agli appalti pubblici, un esempio forte anche nella nostra regione dove servirebbe il salario minimo. Un impegno – aggiunge l’esponente pentastellata – sostenuto con forza anche sul territorio dove continua la raccolta firma a sostegno della petizione nazionale Salario Minimo Subito!”.“Molte sono le persone che si fermano ai nostri banchetti e che hanno già sottoscritto la petizione nazionale, domani sabato 16 settembre saremo presenti tutta la mattina a Trieste in via delle Torri, a Udine al Mercato di Viale Vat e a Pordenone in via della Santissima per raccogliere ulteriori adesioni e fornire tutte le informazioni su questa tematica importantissima”.

“In Friuli Venezia Giulia 45 mila lavoratori pur lavorando percepiscono una retribuzione annua inferiore ai 5 mila euro e almeno 37 mila lavoratori percepiscono tra i 5 e i 10 mila euro, ovvero più del 22% dei lavoratori dipendenti”.

M5S, PD, AVS e OPEN FVG: “Se non lo abroga il Governo, Fedriga dica no al commissario straordinario per investimenti esteri”

“E’ passato un mese e mezzo e nonostante le preoccupazioni dei cittadini e gli appelli dei parlamentari la Giunta Regionale non ha ancora presentato ricorso per dichiarare costituzionalmente illegittimo l’articolo 13 del Decreto Legge Asset”. A dirlo sono i capigruppo di opposizione Rosaria Capozzi (consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Presidente del Gruppo Misto), e Diego Moretti (Partito Democratico) che hanno depositato una mozione sottoscritta anche dai colleghi Serena Pellegrino (Alleanza Verdi Sinistra), Furio Honsell (Open Fvg), Massimo Mentil e Massimiliano Pozzo (PD) e da Marco Pisani (Slovenska Sknupnost).
“Abbiamo pertanto depositato una Mozione affinché sia il Consiglio Regionale a rivendicare l’autonomia decisionale sul nostro territorio, impegnando la Giunta a chiedere che la previsione di istituire un commissario su una materia come questa che non può definirsi né urgente né indifferibile, sia dichiarata incostituzionale, in quanto utile solamente a derogare norme e leggi approvate, anche dallo stesso Consiglio Regionale”.
“Auspichiamo che la mozione possa trovare la più ampia condivisione anche da parte di quelle forze politiche che, come noi, hanno già espresso tutte le loro perplessità sulla volontà del Governo Meloni. Ma non ci si può limitare – concludono i capigruppi – a escluderne l’applicazione in Friuli Venezia Giulia in quanto Regione a Statuto Speciale, ecco perché è bene che venga dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale”.

Capozzi M5S: “Associazioni di categoria fondamentali per combattere infiltrazioni mafiose, avere sicurezza sul lavoro e un salario minimo per rilanciare l’economia”.

“In un periodo di incertezza come quello che stiamo vivendo, le nostre Associazioni di categoria sono fondamentali per difendere il settore produttivo da quelle che sono minacce concrete e problematiche che riguardano imprese e lavoratori”. A dirlo Rosaria Capozzi consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle durante le audizioni delle associazioni di categoria del mondo produttivo tenutesi questa mattina in II commissione.

“Formazione e prevenzione sono fondamentali non solo per reperire manodopera qualificata, ma anche per guidare imprese e lavoratori ad affrontare le minacce delle infiltrazioni mafiose, con Trieste ormai ottava provincia in Italia per numero di operazioni bancarie sospette. Il rischio che le imprese regionali con difficoltà economiche, visti anche gli aumenti dei tassi, possano finire nelle mani della criminalità organizzata, è alto. Poteva essere un importante spunto di discussione ma si è preferito surclassarlo.
Continuiamo a sostenere che formazione e prevenzione siano la risposta più efficace anche per diminuire gli incidenti sul posto di lavoro, e suggeriamo da sempre la costituzione di un osservatorio permanente sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro. Viene, inoltre, ribadita la cronica mancanza di personale qualificato, riteniamo come M5S – afferma Capozzi – che il problema risiede anche nei salari troppo bassi rispetto ad altri paesi, i giovani si formano ed emigrano per trovare condizioni remunerative più favorevoli”.

“Le aziende in questo hanno un’importante responsabilità e potrebbero dare una risposta alle centinaia di migliaia di cittadini che in queste settimane stanno firmando una petizione nazionale per ottenere il salario minimo subito. L’Assessore Rosolen ieri l’ha ricordato con un affermazione provocatoria che condividiamo: è indubbio che negli ultimi decenni a invarianza di salari sia aumentato considerevolmente il margine operativo lordo delle imprese”.

AGRICOLTURA. CAPOZZI (M5S): DIFENDERE UN SETTORE DI ECCELLENZA DEL FVG

“Molti sono i problemi del settore e per migliorare il sistema c’è la nostra massima attenzione per valorizzare le eccellenze del nostro territorio, ultimamente sotto attacco sotto molti punti di vista. Inquinamento, mancanza di manodopera e burocrazia sono gli aspetti che maggiormente preoccupano gli operatori del settore”.

A dirlo, in una nota, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, intervenuta a Trieste nella seduta della II Commissione dedicata alle audizioni delle associazioni di categoria agricole del Friuli Venezia Giulia “sullo stato di un settore minacciato non solo dai cambiamenti climatici – commenta la Capozzi -, ma anche da quelli socio economici e, come sempre, dalla burocrazia”. “Come Movimento 5 Stelle – evidenzia ancora la pentastellata – abbiamo cercato da più di dieci anni di dare alcune risposte concrete per salvaguardare questo settore primario, non solo con la semplificazione dell’autocontrollo per le micro imprese agroalimentari, ma anche con l’attenzione sullo stop del consumo di suolo, messo in discussione non solo da grandi opere inutili e cementificazione incontrollata, ma ultimamente anche dai parchi fotovoltaici che stanno modificando gli scenari della nostra pianura che rischia di diventare da green a blu in pochi anni”.

“Siamo rimasti colpiti dalla risposta data dall’assessore regionale Stefano Zannier sulla tematica delle filiere e dei distretti del cibo, di cui volevamo conoscere quanti e quali siano quelli in fase di attivazione. E’ dal 2021 che il Movimento 5 Stelle ha chiesto alla Regione di puntare sulla diffusione di questi strumenti innovativi che vengono finanziati con importanti risorse dal ministero, ma che in Fvg non sono ancora presenti. Nonostante la legge regionale 10 del 3 marzo 2023 riconosce la loro valenza – conclude la consigliera Capozzi -, abbiamo avuto conferma in Commissione che ad oggi non è pervenuta alcuna domanda per il riconoscimento di questi distretti e ciò causerà un ulteriore problema anche concorrenziale per le nostre imprese, viste come un’eccellenza in tutto il mondo”

Capozzi M5S: “Anche l’Europa conferma bontà Superbonus, Regione chieda al Governo di riattivarlo”

“Anche la Commissione Europea nelle sue previsioni economiche d’estate bacchetta l’Italia per aver gradualmente eliminato gli incentivi straordinari che son stati utili per ripartire dopo la Pandemia e rivede al ribasso le previsioni di crescita del Pil”. A manifestare le preoccupazioni per l’andamento dell’Economia nazionale e quindi regionale è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo le ultime stime sul prodotto interno lordo italiano.
“Sono mesi che auspichiamo che gli errori commessi dai Governi Draghi e Meloni non si ripercuotano su cittadini e imprese. Adesso non c’è solo la circolarità dei crediti da far ripartire per mettere in sicurezza famiglie e imprenditori, cosa che attendiamo da Marzo che si faccia anche in questa Regione, ma anche la necessità di prorogare la misura ed evitare il blocco di 10 mila cantieri in Italia”.
“Siamo convinti che anche la Giunta Fedriga possa far comprendere al Governo Meloni quanto sostenuto nella legge regionale n. 10 del 2023, ovvero la valenza strategica delle agevolazioni fiscali avviate a livello nazionale con il Decreto Rilancio n. 34 del 2020, soprattutto visti i risultati finora ottenuti dal Superbonus 110% in Regione: 2 miliardi di investimenti attivati per ristrutturare 1385 condomini, 7625 abitazioni e 3082 unità immobiliari funzionalmente indipendenti”.

Il Movimento 5 stelle annuncia di aver depositato l’interrogazione sui tigli di Pordenone in Europa

La giunta Ciriani approva le linee di indirizzo per il progetto del verde del Polo young nel giorno in cui il Movimento 5 stelle annuncia di aver depositato l’interrogazione sui tigli di Pordenone in Europa.

Intanto l’europarlamentare M5s Sabrina Pignedoli annuncia: «Ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea sullo scriteriato progetto Polo Young. Lì non c’è niente da riqualificare, si verserà nuovo cemento e verranno abbattuti 53 tigli secolari sani. Questo è uno schiaffo all’ambiente e al buonsenso, oltre che una presa in giro dei cittadini pordenonesi. Questo scempio verrà compiuto in gran parte con i fondi europei del Pnrr. Visto che per il Governo e per la Regione Friuli Venezia Giulia va tutto bene, l’unica cosa che ci resta da fare è chiedere l’intervento di Bruxelles. Gli alberi vanno salvati e questo progetto va cambiato. Continuo a essere al fianco dei consiglieri M5s, Mara Turani e Rosaria Capozzi, e dei cittadini che si stanno battendo con lo stesso obiettivo».

 

Capozzi M5S “Progetti di social housing per il reinserimento dei detenuti”

“Lo stigma associato alla pena carceraria è spesso tale da rendere il rientro nella società produttiva pressoché impossibile e tutto questo induce gli ex-detenuti a scegliere nuovamente la via del crimine”. Queste le parole della Capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio Regionale Rosaria Capozzi, che ha voluto sollevare la difficile situazione dei detenuti anche in Aula, durante l’assestamento di bilancio.
“Abbiamo presentato un ordine del giorno, accolto dalla Giunta Fedriga, proponendo di avviare un dialogo con il Consiglio di Amministrazione di Cassa delle Ammende per la promozione di progetti di social housing e di rieducazione dei detenuti, con lo scopo di favorire il reinserimento di chi ha completato la pena in carcere e di togliere dal circuito carcerario persone in possesso dei requisiti per l’accesso alle misure alternative, al fine di favorirne il graduale reinserimento nel tessuto sociale”.
“È importante favorire l’accesso di queste persone alle misure non detentive con il reperimento di alloggi pubblici o privati di cura, di assistenza o accoglienza per coloro che sono sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria privativi o limitativi della libertà personale, ove possano – ribadisce la consigliera –  essere alloggiati sia coloro che abbiano i requisiti giuridici per accedere alle misure non detentive sia coloro che per motivi sanitari siano in condizioni non compatibili con la permanenza in ambito penitenziario”.
“Chi vive la realtà carceraria, nella maggior parte dei casi, ha delle fragilità a cui si aggiunge il fatto che, una volta acquisita la libertà, alcune di queste persone si sentono completamente sole e spesso vengono emarginate perché ex detenuti. E’ pertanto fondamentale consentire anche a chi ha sbagliato e a espletato la propria pena di avere un futuro di vita diverso”.
“Peraltro, i progetti di social housing – conclude Capozzi – potrebbero rivelarsi risolutivi anche per il problema del sovraffollamento delle nostre carceri, denunciato ogni giorno da chi opera nel settore, basti pensare che Udine presenta un tasso di sovraffollamento pari al 180% e Tolmezzo pari al 190%, maglia nera di tutti i penitenziati d’Italia”.

Capozzi M5S: “Marcia indietro della Giunta Regionale sull’Acciaieria in Laguna, meglio tardi che mai”

“Apprendiamo con soddisfazione che la Giunta Regionale è arrivata alle stesse conclusioni già tratte dal MoVimento 5 Stelle nel luglio 2022 quando si venne a conoscenza del previsto insediamento siderurgico nella Punta Sud della zona industriale Aussa Corno in San Giorgio di Nogaro”. Commenta così la consigliera del Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi la decisione della Giunta Fedriga di prediligere all’Acciaieria in Laguna altre tipologie di investimento, in un’ottica di maggiore compatibilità con il territorio interessato, anche tenuto conto delle osservazioni e valutazioni manifestate dai Comuni dell’area.

“Quanto deciso oggi dovrebbe rassicurare i 24173 cittadini che hanno depositato una petizione da noi sostenuta in Consiglio Regionale, ma a farci mantenere alta l’attenzione è la manifestata intenzione dell’Assessore Bini di voler proseguire con le opere di infrastrutturazione dell’area, senza dire quali. La Punta Sud era stata acquistata dal Consorzio Aussa Corno per essere rinaturalizzata e non industrializzata e per questo continueremo a batterci”.

“Non vorremmo che per giustificare l’inutile spesa di 930 mila euro di soldi pubblici per la progettazione delle opere propedeutiche all’insediamento siderurgico voluto da Metinvest – Danieli che non si farà, la Regione persegua l’idea di realizzare le stesse infrastrutture necessarie a quel progetto, compresi i dragaggi oltre a quanto ad oggi è concesso dalla normativa vigente, perché questo è il vero pericolo ambientale che corre la Laguna e la Bassa Friulana. Rimarremo contrari a possibili cavalli di Troia che una volta realizzati potranno portare investitori esteri e non a realizzare qualsiasi tipo di insediamento in quella zona”.

Lago dei 3 Comuni – Capozzi (M5S): “Vicini all’azione dei Comitati che difendono il Lago. Anci chieda alla Regione il contestuale by pass”

“La regione accelera per realizzare una condotta che attinge le acque dal canale di scarico del Lago di Cavazzo (cosiddetto Canale Sade) in Comune di Trasaghis per portarle al sistema derivatorio Ledra-Tagliamento. Tutto bene in quanto previsto dal Piano Regionale Tutela Acque sin dal 2014, ma la Regione sembra aver dimenticato che il PRTA chiedeva, contestualmente, di verificare la fattibilità tecnica-economica di un altro canale di by-pass o di qualsiasi altra soluzione che mitighi gli impatti della Centrale di Somplago sul Lago”. A dirlo è la Capogruppo del MoVimento 5 Stelle dopo la conferenza stampa tenutasi a Udine dal Comitato per la difesa e valorizzazione del Lago dei Tre Comuni e del Comitato Tutela Acque del Bacino Montano del Tagliamento, per sostenerne l’azione in difesa del Lago dei 3 Comuni.

“L’accelerazione definitiva a quella che invece di essere una valida soluzione, rischia di trasformarsi in un’ulteriore problema per il corpo idrico di Cavazzo è stata impressa dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani del Friuli Venezia Giulia che per mano del Presidente Favot, candidato alle elezioni regionali nella Lista del Presidente Fedriga, ha invitato i soli Sindaci della pianura friulan ad approvare una delibera di sostegno dell’opera da realizzarsi, dimenticandosi di chiedere alla Regione di progettare anche il contestuale by pass”.

“Rimane da capire perché i documenti di cui l’Anci auspica l’approvazione nel procedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) non siano ancora stati pubblicati sul sito della Regione, sebbene sia emerso che il procedimento abbia già un suo numero (30) e i Comuni, vedi Trasaghis, starebbero già esprimendo i loro pareri, tra l’altro non sempre favorevoli. Se non è accelerazione questa”.