lunedì, 17 Marzo 2025
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MIGRANTI – “Regione ha tagliato fondi per l’accoglienza, sindaci in gravi difficoltà”.

“Adesso i Sindaci protestano anche per le poche risorse dedicate alla gestione dei minori stranieri non accompagnati, ma l’assestamento di Bilancio è stato votato favorevolmente all’unanimità dal Consiglio Autonomie Locali dove sono rappresentati. Eppure, come da noi rilevato in aula con quel disegno di legge sono stati tagliati più di due milioni e mezzo di euro quando già la legge di stabilità aveva dimezzato i fondi destinati alla loro accoglienza, passando così dai 16 milioni spesi nel 2022 ai 6 milioni stanziati per il 2023”. Lo precisa in una nota Rosaria Capozzi capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio Regionale in merito alla situazione della presenza di migranti in Friuli Venezia Giulia.
“Avevamo già annunciato che la circolare del Ministro Piantedosi avrebbe riversato migliaia di migranti, anche quelli aventi diritto di stare nel nostro Paese, per le strade delle nostre città. Questi sono i risultati di chi vuole comandare con le ideologie e non governare con le soluzioni. Ultimo dei paradossi – prosegue la pentastellata – il Sindaco Ciriani difende l’accoglienza diffusa e vuole l’HotSpot fino a pochi giorni fa osteggiato dal suo partito, ma che non risolverebbe comunque i problemi dell’accoglienza”.
“Tutti gli italiani stanno attendendo il blocco navale e l’esito degli inseguimenti in tutto il globo terracqueo, così come in Regione – conclude la pentastellata – stiamo attendendo di vedere sia le immagini delle fototrappole sul Carso, sia l’esito delle indagini di chi avrebbe dovuto controllarle”.

“Avviata inchiesta pubblica per l’ennesima discarica di Carpeneto a pochi metri da un centro abitato. Rimaniamo contrari alla deroga già richiesta”

“Il MoVimento 5 Stelle avvisa i cittadini che è stato disposto dalla Regione che la consultazione del Pubblico per la nuova discarica di Carpeneto in Comune di Pozzuolo del Friuli, avverrà tramite inchiesta pubblica, ma ribadisce che quella zona deve esser subito messa in sicurezza senza l’apporto di nuovi rifiuti”. A dirlo sono gli esponenti del MoVimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia che da anni seguono le procedure di valutazione ambientale per gli impianti di smaltimento dei rifiuti, tra cui le discariche.

“Entro dieci giorni il Comune dovrà indicare le modalità e i tempi di acquisizione delle osservazioni, il numero minimo, la data, il luogo e l’ora degli incontri, la loro modalità di svolgimento, in particolare la durata massima e il tempo dedicato a ogni intervento del pubblico e l’ordine del giorno di ciascun incontro. Durante l’inchiesta pubblica sarà illustrato il progetto da parte del committente o, in sua assenza, da parte della Regione, ma soprattutto potranno esser sentiti anche gli abitanti. Il tutto dovrà portare il Comune di Pozzuolo a esprimersi sulla deroga già richiesta dai proponenti per permettere l’intervento distante meno di un km dal centro abitato di Carpeneto e fondamentale, come recentemente avvenuto a Spilimbergo, sarà la contrarietà dei cittadini”.

“Leggere lo stato di fatto della zona in cui si insedierebbe la nuova discarica – concludono i pentastellati – non può che far indignare i cittadini di questa Regione. La discarica esistente che, a detta del Comune, si presenta in stato avanzato di degrado, priva di presidi gestionali, poiché non sono state realizzate le opere per la chiusura finale, ma solo una copertura provvisoria in parte danneggiata e insufficiente per garantire la sicurezza del sito. Ecco perché invece di nuovi rifiuti servono i lavori mai portati a compimento”.

Ecco TUTTI i decreti con cui Fedriga spende i nostri soldi per l’Acciaieria in Laguna

Aggiorniamo il nostro articolo già pubblicato lo scorso 24 marzo https://www.movimento5stellefvg.it/decreti-fedriga-acciaieria-sangiorgio/ con la pubblicazione dei 10 decreti con cui la Regione Friuli Venezia Giulia e le Università di Udine e Trieste hanno già impegnato una spesa complessiva di 923.633,82 €uro. A carico dell’amministrazione regionale ci sono 825.772,82 €uro, mentre le Università comparteciperanno alla spesa rispettivamente con 67.861,00 €uro l’Ateneo Udinese e 30.000,00 €uro quello Triestino.

In tutti i decreti (che da oggi si possono scaricare qui https://bit.ly/NoAcciaieriaInLaguna) viene esplicitato che le opere per cui vengono richieste le consulenze quasi milionarie sono propedeutiche alla progettazione
dell’intervento di insediamento produttivo previsto, nella zona Aussa Corno Punta Sud in comune di San Giorgio di Nogaro.

Tutti i documenti, molti firmati nel 2022, sono scaricabili anche dal sito internet della Regione. Alcuni di questi sono stati pubblicati solamente il mese scorso (19 Luglio 2023), nonostante l’articolo 23 del d.lgs. 33/2013 rubricato “Obblighi di pubblicazione concernenti i provvedimenti amministrativi” disponga che le pubbliche amministrazioni pubblichino e aggiornino ogni sei mesi, in distinte partizioni della sezione «Amministrazione trasparente», gli elenchi dei provvedimenti adottati dagli organi di indirizzo politico e dai dirigenti.

Per quanto riguarda i contenuti, il più interessante è senz’altro l’accordo con l’Università di Trieste, nel quale viene riportato anche il coronoprogramma degli Studi affidati all’ateneo giuliano, secondo il quale la relazione finale dove essere resa per il mese di Luglio 2024. Non comprendiamo come ogni e qualsiasi decisione possa esser presa prima di tale data, anche perché vanificherebbe gli studi finanziati e richiesti, ma soprattutto come il Consiglio Regionale del Friuli Venezia, con i soli voti contrari dei consiglieri del Gruppo Misto (composto dal MoVimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e Open FVG) abbia deciso di mantenere congelata la somma di 20.000.000,00 di €uro già stanziati per le infrastrutture nei terreni di Punta Sud. Milioni che, nonostante siano solo una prima parte dei 90 milioni di €uro che la Regione ha promesso ai proponenti di impegnare, non dovrebbero esser utilizzati prima del completamento degli studi propedeutici alla loro progettazione.

Eppure, un anno fa l’amministrazione regionale aveva garantito ai privati che le aree (e le infrastrutture) sarebbero state pronte entro il 31 dicembre 2024 per consentire all’investitore di chiudere il cantiere entro il 2026. Qualcosa non è andato come preventivato, da una parte il Movimento 5 Stelle ha cercato sempre di far luce su questa vicenda, dall’altro e soprattutto sono state raccolte 24173 firme per dire No all’Acciaieria in Laguna.

ACQUE INQUINATE “Goletta Verde ci dice che il 10% dei campioni esaminati sono oltre i limiti, i problemi restano e le ordinanze restrittive pure”

“I risultati di Goletta Verde ci dicono che il 10 per cento delle acque campionate risultano inquinate, chiediamo attenzione e interventi per limitare gli sforamenti dei valori oltre i limiti di legge. Per questo abbiamo depositato un’interpellanza all’assessore Scoccimarro perché la qualità del nostro mare va preservata e alcune recenti ritrovamenti negativi, seppur sporadici quanto lo sono le analisi, non possono intaccare l’immagine del nostro mare e delle nostre località turistiche”.
Lo annuncia la capogruppo del Movimento 5Stelle in Regione Maria Rosaria Capozzi.
“Quando si parla di qualità delle nostre acque lo si fa riferendosi alle Bandiere Blu assegnate alle nostre coste, ai risultati di Goletta Verde e ai monitoraggi di Arpa FVG sulle acque di balneazione. Non si tengono mai conto altri fattori, che raccontano una situazione piuttosto diversa”, continua Capozzi a commenta dei recenti esiti dei campionamenti effettuati dai volontari di Legambiente sulle acque regionali.
“Per quanto riguarda le acque di balneazione, i monitoraggi ARPA FVG negli ultimi due anni hanno visto diverse situazioni critiche, seppur temporanee, che hanno costretto i sindaci a vietare la balneazione, anche nelle nostre spiagge insignite di bandiera blu. E’ successo un anno fa, in piena stagione balneare a Lignano Pineta, con ritrovamento di livelli alti di escherichia coli – prosegue la Pentastellata -. E’ accaduto quest’anno a metà maggio nella zona di Marina Nova e Marina Julia nel comune di Monfalcone, come a Barcola a Trieste, con sforamenti fino a dieci volte i limiti di legge. In qualche caso, nonostante per la Regione la stagione balneare fosse già iniziata, non è stata emanata nessuna ordinanza che vietasse la balneazione e nessuna informazione al pubblico”.
“Ma non ci sono solo i ritrovamenti di batteri nelle acque di balneazione, continuano anche quelli sui molluschi bivalvi – conclude Capozzi -. L’ultima ordinanza è scattata dopo uno sforamento di 80 volte il limite fissato per il consumo umano diretto delle vongole, nella zona lagunare di fronte Lignano Sabbiadoro. Non è col silenzio che si risolvono i problemi, ma con interventi strutturali, basterebbe dire una volta per tutte quali sono le cause per trovare le giuste soluzioni”.

Patuanelli – Capozzi: “Il Commissario per gli investimenti esteri sancisce l’incapacità del centrodestra”

“Prevedere un commissario straordinario per favorire gli investimenti esteri nel nostro Paese, con il paradosso che a dichiarare il preminente interesse strategico nazionale dell’operazione sia il Ministro delle Imprese e del Made in Italy è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità del centrodestra al governo”. A dirlo per il MoVimento 5 Stelle sono il Capogruppo al Senato Stefano Patuanelli e la consigliera regionale Rosaria Capozzi.
“Da Ministro dello Sviluppo Economico ho dimostrato – precisa Patuanelli – che per far insediare una multinazionale come la Bat a Trieste con un investimento estero di circa 500 milioni di euro non è necessario alcun commissario”.
“Tutti in Regione collegano questa norma al prospettato insediamento di un’acciaieria sulla Laguna di Marano e Grado, nei territori di San Giorgio di Nogaro, ora vediamo – precisa Capozzi- se e come verrà applicata anche in questo caso specifico”.
“La proposta di commissariamento non spetterà al nostro territorio, ma direttamente al Ministro del Made in Italy e il commissario potrà agire in deroga ad ogni disposizione di legge, basterà sentire il parere delle amministrazioni competenti e se queste non si esprimeranno in quindici giorni, il commissario procederà anche in mancanza di deroghe”.
“Considerato che quasi tutti i sindaci interessati che hanno espresso un parere molto negativo ai prospettati investimenti siderurgici nell’Aussa Corno – concludono i due pentastellati – hanno avuto bisogno di una decina di mesi per dare il loro parere, c’è da stare poco tranquilli”.

SALUTE. CAPOZZI (M5S): TEST DNA FETALE GRATUITO, RISPARMIO E SICUREZZA

“Costituisce sicuramente una buona notizia l’accoglimento dell’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle per rendere gratuito a tutte le mamme del Friuli Venezia Giulia che realmente ne avranno bisogno il test prenatale non invasivo (Nipt), con cui si effettua lo screening del Dna fetale per le anomalie cromosomiche”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), che aveva firmato l’atto di indirizzo accolto dalla Giunta Fedriga.

“Il Nipt – spiega l’esponente pentastellata – mira ad aumentare il livello di sicurezza della gravidanza, innovando l’offerta dei test di screening erogati dalla Regione. In questo caso, si tratta di un prelievo del sangue che sostituisce esami invasivi e tardivi quali l’amniocentesi e la villocentesi”.

“I dati a livello nazionale – prosegue Capozzi – evidenziano la necessità di rendere accessibile gratuitamente il Nipt. In Italia si può contare da un decennio sull’esame del Dna fetale: tante mamme ne avranno sicuramente sentito parlare, ma a frenarne la diffusione è stato finora il suo costo piuttosto elevato. Per questo motivo è stato lo stesso Consiglio superiore della Sanità a suggerirne l’esenzione. Dovesse esser messo in pratica quanto richiesto dal Movimento 5 Stelle, la nostra Regione si affiancherà a quelle in cui questo test è già offerto gratuitamente per tutte le gestanti residenti sul territorio”.

“La scelta avrà come conseguenza la riduzione del ricorso agli esami invasivi per le gestanti che, sottoponendosi al test combinato di routine, riscontreranno un rischio medio-alto. Attività come queste – conclude Capozzi – aiutano a superare ansie e paure, contribuendo a una gravidanza più serena per molte coppie”.

CARBURANTI. APP QRFVG, CAOS E DISAGI OPERATORI E UTENTI

“La Regione Friuli Venezia Giulia, invece di semplificare, complica ulteriormente le cose senza risolvere i problemi legati al caro carburanti. È ormai evidente, infatti, il caos creato dall’app regionale QrFvg Carburanti: una novità che avrebbe dovuto assicurare importanti benefici per gli utenti, mentre si sta invece rivelando un clamoroso boomerang”.

Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, ricordando che “lo aveva già anticipato il M5S, così come aveva fatto il delegato del Codacons, Manuel Rizzi (gestore ed esperto del settore), partecipando alle
audizioni della IV Commissione del Consiglio regionale”.

“Un’applicazione – ricorda l’esponente pentastellata – bocciata anche dal corpo nazionale dei Vigili del fuoco che, recentemente, hanno ribadito come le operazioni di riconoscimento non si possono fare nelle zone a rischio incendi ed esplosioni, dove le colonnine di rifornimento rendono molto più lunga e macchinosa l’operazione. Gli utenti devono, pertanto, raggiungere le casse dei distributori prima e dopo i rifornimenti. I problemi applicativi per gli operatori, tuttavia, non finiscono qui”.

“Infatti, nella stessa applicazione regionale – spiega la rappresentante del M5S – vengono riportati i distributori già operativi che, al momento, sono solo una parte, ingenerando la
considerazione che sono solo questi quelli abilitati a praticare gli sconti. Così, tuttavia, non è. L’aggiornamento dell’app non è inoltre tempestivo rispetto ai prezzi praticati e per alcune
stazioni compaiono quelli di marzo o, addirittura, di gennaio”.

“Questa, purtroppo, è l’idea di semplificazione del Centrodestra. Per abbassare i prezzi – conclude Capozzi – sarebbe bastato ridurre le accise, come promesso da Salvini e Meloni prima delle elezioni”.

“Sicurezza nei posti di lavoro, avviare subito l’osservatorio regionale che chiediamo da 2 anni”

“Istituire subito l’Osservatorio sulla salute e sulla sicurezza nel mondo del lavoro, proposto dal MoVimento 5 Stelle da ottobre 2021”. La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, lancia l’allarme sul problema della sicurezza sul lavoro.
“Il numero delle morti bianche in Friuli Venezia Giulia dovrebbe esser azzerato, ma negli ultimi mesi è aumentato notevolmente e come reso noto dall’Inail, se nell’intero anno 2022 ci sono stati quattro incidenti mortali nel primo semestre di quest’anno se ne sono contati già undici. Terzo risultato peggiore d’Italia”.

“Chiediamo a tutte le parti in causa un maggiore impegno, non solo alle imprese affinchè migliorino le condizioni di sicurezza dei propri dipendenti, ma anche ai lavoratori che devono esser sempre più consapevoli dei rischi che affrontano ogni giorno, ma soprattutto delle Istituzioni”

“Informazione e prevenzione sono capisaldi da rafforzare – sostiene Rosaria Capozzi – la Regione deve investire sull’informazione e sulla prevenzione, partendo dalle scuole e dalle future generazioni: gli imprenditori del futuro devono essere formati sull’importanza della sicurezza sul lavoro e sulle conseguenze che implica”.

“Nella passata legislatura il M5S ha avanzato molte proposte per aumentare il personale delle aziende sanitarie preposto non solo ai controlli ma anche alla prevenzione, ma soprattutto abbiamo proposto l’istituzione di un Osservatorio Regionale sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro. Un organo, successivamente proposto anche dall’allora Presidente del Consiglio Zanin, che non si può limitare a raccogliere le tristi statistiche che provengono dal territorio, ma che deve esser un punto di riferimento per la gestione delle azioni di prevenzione affinchè l’obiettivo vittime zero sia perseguibile.”.

“Quello che sta accadendo a Pordenone per quando riguarda l’area dell’ex fiera ha dell’incredibile”

“Quello che sta accadendo a Pordenone per quando riguarda l’area dell’ex fiera ha dell’incredibile”. A dirlo in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi e la consigliera comunale di Pordenone del M5S Mara Turani.

“Stiamo parlando di un’area che ha conservato intatte le peculiarità della sua organizzazione originaria di convivenza tra il patrimonio di edilizia urbana complessa di indubbio valore storico, e la parte verde che non rappresenta solo una testimonianza storica e  un importante polmone verde per la  città,  ma è  anche un punto di aggregazione giovanile spontanea. Un valore aggiunto al quale la cittadinanza non vuole rinunciare. Era un area da riqualificare -proseguono le esponenti 5 Stelle – e per farlo si doveva intervenire sugli impianti esistenti, tutelando il verde”.

“Nonostante la contrarietà dei cittadini e della stessa soprintendenza regionale, si vuole perseverare con questo progetto”. “Di fronte ad un tale interesse e a tanta partecipazione della popolazione, la politica dovrebbe avere la lungimiranza di fare un passo indietro su un progetto che non convince in quel contesto”.

“Noi del movimento 5 stelle – concludono Capozzi e Turani – stiamo seguendo la vicenda da mesi e rimaniamo in contatto con i nostri Parlamentari, per mettere in atto tutte le azioni necessarie, mantenendo alta l’attenzione affinché questo scempio non si compia”.

Capozzi – Danielis M5S: “2000 percettori senza reddito di cittadinanza nei prossimi mesi”

“Questo sarà il risultato in Friuli Venezia Giulia della furia politica contro i poveri di Giorgia Meloni”. A ricordarlo sono La consigliera regionale Rosaria Capozzi e la consigliera circoscrizionale di Trieste Elena Danielis che hanno indetto una assemblea pubblica per le 18.00 di martedì 1 Agosto nel capoluogo regionale in Campo San Giacomo.

“Un’occasione per spiegare cosa succederà a più di 2000 famiglie, anche alla luce delle posizioni politiche della Giunta Fedriga – ricorda Capozzi – che non ha approvato gli emendamenti del M5S in assestamento di bilancio con cui chiedevamo di ripristinare le misure di sostegno al reddito per le famiglie in difficoltà”.

“Trieste è sempre stata la città con il maggior numero di percettori e la cosa assurda è che il Governo pretende che queste persone siano prese in carico dai servizi sociali – ribadisce Danielis – ma qui il sistema ha sempre funzionato bene e la maggior parte di loro aveva già firmato tutti i patti previsti”.

“Grazie a questo meccanismo la Direzione Regionale del Lavoro – concludono Capozzi e Danielis – ha sempre riportato i risultati positivi del reddito di cittadinanza per chi ha cercato e trovato poi un’occupazione”

Capozzi M5S: “Maggioranza boccia ogni emendamento”

“Non abbiamo presentato emendamenti ideologici o strumentali, ma abbiamo cercato di porre l’attenzione su temi reali e a cui purtroppo si continua a non voler dare una risposta”. L’amaro commento è della Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle che ha affrontato il suo primo assestamento di bilancio.

“Nonostante sia stata presentata una manovra ricca da oltre un miliardo, non continuiamo a vedere svolte decisive per la Regione e i nostri cittadini. Dopo lo smantellamento del reddito di cittadinanza non si è voluto finanziare misure di integrazioni al reddito, peraltro previste anche dalla legge regionale. Non si è voluto neppure prevedere un salario minimo negli appalti pubblici. Con i nostri suggerimenti lavoratori come quelli dei Musei Civici di Trieste non avrebbero lottato mesi per avere uno stipendio quasi adeguato, passato da da 5 ,40 a 7,93 lordi l’ora”.

“Anche sull’Acciaieria rimaniamo insoddisfatti, perché nonostante si tolgano i riferimenti espliciti, implicitamente si lasciano aperte tutte le possibilità ai privati di insediarsi in Laguna. Si continua così a ignorare le preoccupazioni dei 24.173 cittadini che hanno depositato una petizione popolare in Consiglio per salvaguardare il delicato ambiente della bassa friulana”.
“In tutta questa desolazione siamo riusciti a strappare qualche impegno solo con gli ordini del giorno accolti dalla Giunta. Su questi – conclude Capozzi – manterremo la nostra attenzione affinchè le promesse non rimangano solo sulla carta”.

Capozzi M5S: “Sull’Acciaieria in Laguna la Giunta apparentemente rivede le proprie posizioni, ma tutto prosegue come prima”

“Fa piacere che l’Assessore Bini ci abbia dato ragione, l’emendamento votato un anno fa era esplicito e prevedeva l’insediamento di un’acciaieria in Laguna, tanto che col bianchetto è dovuto intervenire a cancellare i riferimenti espliciti. Peccato che l’emendamento approvato in aula dalla Giunta Fedriga non possa rassicurare 24173 cittadini che hanno sottoscritto una petizione per dire NO all’acciaieria in Laguna”. A rendere note le intenzioni della Giunta è la Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi

“Infatti, nonostante le modifiche, rimane in legge sia l’accordo di programma da stipulare con privati investitori, sia il dragaggio del Fiume Corno, che come confermato dall’assessore Bini sarà fino a 9,5 metri.  Peccato che nel Piano dei Trasporti che ha citato in aula, si auspica il ripristino a 7,5 metri e non oltre, che è il limite previsto nel Piano di Gestione della Laguna”.

“Da stasera siamo ancora più convinti – conclude Capozzi – che se non si farà l’acciaieria, il merito sarà solo dei 24173 cittadini che han sottoscritto la petizione NO Acciaieria e degli studiosi che avranno il coraggio di ribadire il loro SI alla salvaguardia della Laguna, non certo delle forze politiche che di nuovo, come un anno fa, hanno votato a favore anche di questo emendamento”.

Capozzi M5S: “Commemorare Borsellino, per ricordare chi ogni giorno si sacrifica per il bene comune”

“A trentuno anni da quell’estate terribile e dall’attentato di via D’Amelio in cui persero la vita il Giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, e Claudio Traina siamo a chiedere verità e giustizia”. A ribardirlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, in occasione delle commemorazioni per la strage di via D’amelio.

“L’impegno delle istituzioni deve essere massimo per far luce su quanto accadde nel 1992, le ultime sentenze sui depistaggi riaprono scenari che in molti avrebbero voluto dimenticare, è necessario indagare per dare giustizia a quegli eroi che hanno combattuto la Mafia in prima persona”.

“Lasciando questi compiti ai magistrati, a noi politici e a tutti i cittadini non rimane che ricordare chi si è sacrificato per noi agendo ogni giorno per il bene comune, e riprendendo una citazione proprio di Borsellino, preferendo ‘la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità’.”

Capozzi M5S: “Borse di Studio Statali, se il Ministero non interviene ci pensi la Regione”

“Dopo aver ricevuto numerose segnalazioni sulla mancata erogazione delle Borse di Studio Statali per l’anno scolastico 2021-2022, abbiamo voluto coinvolgere l’assessore Rosolen per cercare di trovare una soluzione per le molte famiglie che anche in Regione attendono queste risorse”. A rendere nota la difficoltà di migliaia di famiglie è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi intenzionata a risolvere questa situazione incresciosa.

“Come ribadito in aula, la Regione non è responsabile di questi ritardi poiché la borsa di studio è erogata dal Ministero dell’Istruzione a seguito della trasmissione degli elenchi dei beneficiari da parte dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio (ARDiS). Quest’ultima, come ogni anno, ha provveduto tempestivamente alla trasmissione, ma i bonifici riscuotibili negli Uffici Postali non sono ancora arrivati da Roma”.

“Per l’anno scolastico 2020-2021 il termine ultimo per presentarsi in Posta era il 31 maggio 2022, siamo all’11 luglio 2023 e sul sito dell’Ardis ancora non c’è l’indicazione di quando potersi presentare per l’anno scolastico 2021-2022. Una situazione incresciosa che coinvolge 2573 studenti beneficiari dell’intervento, che abitano in famiglie con un ISEE fino a 10 mila euro. Ci auguriamo che da qui all’aula si possa trovare il modo di anticipare una cifra che supera di poco il mezzo milione in una manovra di bilancio che supera di poco il miliardo”.

Capozzi M5S: “Latisana dimostra il fallimento della Sanità Pubblica”

“Appaltare l’intero reparto di pronto soccorso è la resa del pubblico ai servizi privati”. Commenta così la consigliera del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi a decisione di Asufc di affidare per otto mesi il servizio medico specialistico del pronto soccorso di Latisana.
“Una decisione già da noi contestata in passato, sia quando si è scelto di esternalizzare i servizi minori di Latisana, sia quando è stata individuata la Cooperativa Amaltea per gli ospedali udinesi”.

“È la resa definitiva del pubblico, che in questi anni ben conoscendo le problematiche relative ai pensionamenti e alle dimissioni di massa – fa sapere la consigliera del movimento – non ha saputo apportare i giusti correttivi per evitare che le aziende private risultino più attrattive per il personale, impostazione che è emersa anche in sede di assestamento di bilancio, dove si è deciso di continuare in questa direzione”.

“La gestione della sanità continua ad essere fallimentare – conclude Capozzi – a dirlo non siamo solo noi, è intervenuta anche la corte dei conti con riferimento alle liste d’attesa, con una sonora bocciatura ha detto in maniera neanche troppo velata che ci sono evidenti discrepanze tra prestazioni programmate e quelle erogate”.

Capozzi M5S: “Liste d’attesa il problema era presente anche prima della pandemia”

“Il Movimento 5 Stelle ha sempre posto il problema delle liste d’attesa inesauribili del sistema sanitario regionale. Nella passata legislatura avevamo evidenziato come le criticità fossero emerse già nel 2018 e quindi ben prima della pandemia”. A ricordarlo è la consigliera regionale del movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo aver esaminato la relazione della Corte dei Conti sul governo delle liste d’attesa nel Servizio sanitario della Regione Friuli Venezia Giulia per il periodo 2018-2022.

“Il 1 febbraio 2022 il Consiglio Regionale aveva trattato il tema, valutando le relazioni del Comitato per la legislazione  il controllo, sulla concreta attuazione alla legge n. 15 del 2009, che dispone appunto il contenimento delle liste di attesa. Peraltro in essa è previsto che ogni anno l’assessore regionale renda noti i risultati all’aula, ma nonostante le sollecitazioni questo non è praticamente mai avvenuto”.

“Oggi a far discutere sono le conclusioni della Corte dei Conti che ha rilevato come tra programmazione delle prestazioni e prestazioni effettivamente erogate siano emersi dei casi in cui le discordanze appaiano piuttosto evidenti. Un problema già evidente nel 2018, ecco perché con il consigliere Ussai il MoVimento 5 Stelle chiedeva nel 2019 che la regione fosse tra le prime ad adottare il Piano di Governo delle Liste d’Attesa e invece è risultata tra le ultime in Italia. Quattro anni fa sottolineavamo il chiaro intento di concedere alle strutture private ulteriori accreditamenti. Il Piano Regionale doveva recepire quanto previsto nel Piano Nazionale sul Governo delle Liste d’Attesa predisposto dal ministro della Salute, Giulia Grillo. Nello stesso è previsto che i Direttori generali delle Aziende sanitarie che non rispettino i tempi massimi previsti per legge, possano essere rimossi dal loro incarico, ma siamo sicuri che questa parte non sia stata resa operativa nella nostra Regione”.

Capozzi M5S: “Sui crediti incagliati del Superbonus, l’Assessore Zilli non si esprime sulle nostre sollecitazioni

“Sono passati quasi due mesi dal deposito dell’interpellanza n. 1 di questa Legislatura con cui chiedevo alla Giunta Fedriga come intendesse migliorare le condizioni di circolarità dei crediti fiscali; dopo l’approvazione della legge regionale, che ne ha riconosciuto la valenza strategica lo scorso 15 febbraio, non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta”. A rendere noto il disinteresse della giunta, verso un tema che tocca centinaia di famiglie regionali, è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che ha riproposto la questione durante la discussione dell’assestamento di bilancio in I Commissione.

“E’ stata proprio l’illustrazione di un emendamento presentato dalla Zilli a far scattare la domanda in commissione, perchè se da una parte il Governo Meloni con il Decreto Legge n. 11 ha vietato alle pubbliche amministrazioni di cedere i propri crediti di imposta, dall’altra sono ancora molte le società partecipate, con capitale interamente pubblico, che non compaiono nell’elenco individuato dall’esecutivo nazionale e che quindi possono concorrere a migliorare la circolarità dei crediti fiscali”.

“Molte delle società che gestiscono i servizi nei nostri Comuni potrebbero farsi parte attiva. Basterebbe davvero poco – conclude Capozzi – per sbloccare una situazione incredibile, voluta dai Governi Draghi e Meloni, che sta ponendo un freno importante al rilancio del Paese. Non dimentichiamo che è anche grazie a misure come questa che il Consiglio Regionale può discutere un assestamento di bilancio miliardario”.

Capozzi M5S: “Commissario ai Dragaggi figura autorevole ma non necessaria”

“Ci teniamo a precisare che non abbiamo mai voluto mettere in discussione la figura dell’ammiraglio ispettore Aurelio Caligiore, che era a capo del reparto ambientale marino del corpo delle Capitanerie di Porto, né le sue conoscenze, ma in discussione è il suo ruolo come commissario straordinario regionale ai Dragaggi”. Commenta con rammarico la Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi la bocciatura degli emendamenti abrogativi presentati in Commissione.

“Un ruolo che presuppone una indennità annua di 77 mila euro e che nulla ha potuto fare come commissario straordinario per sbloccare gli escavi di Monfalcone e San Giorgio di Nogaro, come han potuto confermare anche i tecnici della Regione intervenuti in aiuto dell’Assessore Scoccimarro”

“Dalla discussione è emerso un ruolo di interprete e mediatore, nulla che non possa essere fatto dai dirigenti; peraltro alcuni lavori sono ancora fermi, come il dragaggio di Porto Buso, lavori che dovrebbero essere in esecuzione in questo periodo e che erano incagliati per i sequestri del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri. Infatti – conclude Capozzi – il Commissario attualmente risulta essere solo stazione appaltante per i dragaggi, ma di fatto le maggiori attività sono in capo ai dirigenti regionali che erano stati nominati prima della designazione del Commissario Caligiore e grazie ai quali si è potuto dragare in Laguna e non solo”.

Capozzi M5S: “Il Consiglio Regionale si impegna a intervenire sui vitalizi”

“Abbiamo presentato tre diversi emendamenti per intervenire contro l’ennesimo privilegio garantito agli ex consiglieri regionali, l’aula si è impegnata a intervenire a settembre per discutere le nostre proposte”. La Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi accoglie con favore l’apertura della maggioranza verso gli emendamenti con cui ha chiesto un tetto massimo ai vitalizi degli ex consiglieri e alla loro rivalutazione annuale.

“Avendo legato la rivalutazione dell’assegno mensile all’inflazione negli ultimi anni gli assegni più onerosi per il nostro Bilancio sono passati nel giro di un anno da € 6.449,89 a € 7.195,45, più del 10% di aumento. E se non si interviene entro l’anno anno fra pochi mesi questi assegni potrebbero superare la cifra di € 7.500. L’attuale indennità di presenza dei consiglieri regionali è pari a € 6.300”.

“Speriamo che sui temi da noi sollevati ci sia la sensibilità dell’intero Consiglio, anche perché si ripete sempre che i vitalizi non siano un privilegio ma – conclude Capozzi – non ricordiamo che ci siano altri cittadini che prendano di pensione più di quanto percepito come stipendio”

ASSESTAMENTO. CAPOZZI (M5S): GIUNTA MANTIENE IN VITA IDEA ACCIAIERIA

“Avendo dato parere contrario al nostro emendamento che voleva cancellare ogni riferimento all’investimento  siderurgico di valenza sovranazionale da realizzarsi nei terreni di Punta Sud, e visto che l’assessore Bini, contrariamente a quanto espresso negli articoli richiamati, ha ribadito che si tratta di una infrastrutturazione generica, abbiamo ritirato il nostro emendamento con il presupposto di ripresentarlo in aula”. Commenta così la consigliera regionale del Movimento 5. Stelle Rosaria Capozzi la decisione di voler riproporre in aula la questione Acciaieria.

“Per ottenere la più larga condivisione possibile, anche tra esponenti della maggioranza, abbiamo convenuto di non mettere ai voti un emendamento che sarebbe stato bocciato dalla Giunta. Siccome l’assessore Bini continua a dire che i 20 milioni servono per infrastrutturare la zona industriale -continua la pentastellata  – scriveremo in legge in maniera chiara che queste risorse non siano propedeutiche a insediare un’acciaieria e soprattutto non per investimenti in Punta Sud”.

“Se nemmeno queste proposte verranno accolte sarà evidente a tutti -conclude Capozzi – che chi non vota i nostri emendamenti vuole i dragaggi oltre i 7,5 metri e un’acciaieria nei terreni che son stati comprati dal pubblico per essere rinaturalizzati”.