mercoledì, 12 Febbraio 2025
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Capozzi (M5S)- Celotti (PD): Sulla fibromialgia, le risposte rimangono tante”

“Sulla fibromialgia le risposte da dare sono ancora tante, per questo abbiamo depositato un’interrogazione complessa all’assessore Riccardi”. Ad annunciare un’interrogazione alla Giunta regionale sono le consigliere regionali Capozzi e Celotti, le quali non si sono volute accontentare di ricevere una risposta di poche righe dall’assessore Riccardi sul delicato tema della cura dei pazienti con fibromialgia.

“Innanzitutto, nonostante l’interrogazione della collega Celotti, che ringrazio per l’impegno dimostrato su questo tema, non sappiamo ancora – ricorda l’esponente 5 stelle – perché la Regione non abbia risposto alle richieste avanzate con posta elettronica certificata dall’Associazione Cittadinanzattiva e già il tema del perché sia mancata la dovuta trasparenza è importante da determinare. Ma ciò che Riccardi non ha detto è che la legge regionale votata dal consiglio regionale prevedeva lo stanziamento di 10 mila euro l’anno  e la Giunta regionale non ha utilizzato nemmeno i fondi regionali, inutile chiedersi perché non utilizzi nemmeno quello messi a disposizioni dai governi nazionali”.

“L’Assessore – aggiunge la consigliera Celotti- ha risposto che i fondi destinati al Friuli Venezia Giulia sono stati richiesti, ma non ha specificato in quale data, un elemento che fa la differenza, visto che diverse altre regioni hanno già ottenuto i finanziamenti e li hanno già girati alle Aziende sanitarie per avviare le attività previste. La sindrome fibromialgica è una patologia che riguarda un numero molto alto di persone, soprattutto donne, e questa disattenzione nei confronti di un problema così diffuso è molto grave, soprattutto per una Regione che in passato si è distinta per aver fatto dei passi anticipatori importanti rispetto al livello nazionale e alle altre regioni”

“Rimane infine da capire quando e come verrà attivato il registro dei pazienti di fibromialgia, che aiuterebbe famiglie, associazioni e gli operatori del settore a stabilire le più appropriate strategie di intervento. Spesso – conclude Capozzi – si parla di pazienti invisibili, perché il riconoscimento della malattia è complicato e sta avendo un percorso tortuoso, l’attivazione del registro permetterebbe di portare alla luce tutte queste problematiche. Se la Pandemia può aver rallentato il processo adesso bisogna accelerare per raggiungere questo importante obiettivo”.

Immigrazione, Capozzi: “Cosa aspetta la Regione a farsi sentire con il suo Governo”

Immigrazione Capozzi M5S: “Cosa aspetta la Regione a farsi sentire con il suo Governo”

“Da 8 mesi al Ministero degli Esteri non c’è più il M5S, né c’è il PD al Ministero dell’Interno, eppure la situazione non sembra migliorare per quanto riguarda i nuovi arrivi, i quali sono aumentati; le strutture dove accoglierli sono al collasso, con i relativi problemi di ordine e personale sotto organico per la loro identificazione”. La consigliera regionale Rosaria Capozzi accusa la Giunta di non incalzare il Governo Meloni come era solita fare quando nei Ministeri chiave per l’immigrazione siedevano esponenti delle forze progressiste.

“Le nostre strutture di accoglienza sono già al limite e l’estate è iniziata da due giorni, l’unica fortuna, se così si può dire è che i migranti non vogliono fermarsi in Italia perché i Paesi di destinazione continuano ad essere la Germania, la Francia, l’Olanda e per chi ce la fa anche l’Inghilterra”.

“Noi però dobbiamo gestire chi è qui. Gli italiani stanno capendo che tutti gli attacchi di Salvini e Meloni sul tema dell’immigrazione erano del tutto strumentali, utili a raccogliere consenso e a farsi eleggere o rieleggere nei rispettivi esecutivi,;la Lega tra l’altro è stata in tre Governi su quattro negli ultimi 5 anni e mezzo. Il famoso Blocco Navale e il famoso Blocco della Rotta Balcanica devono essere rimasti chiusi in qualche cassetto, gli sbarchi con il Governo Meloni si sono triplicati. Dai banchi dell’opposizione l’attuale Premier chiamava i Ministri dedicati con il termine Caronte, noi possiamo chiamarla Telepass?”

Capozzi M5S: “Rimaniamo contrari al voto del centrodestra SalvaBini”

“Come emerso dalla discussione, ciò che ci rammarica è che il centrodestra non abbia capito, o volutamente abbia finto di non capire, quale sia effettivamente il problema del caso Bini – Mediocredito”. Commenta così la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi il voto contrario alla mozione di censura presentata dall’opposizione contro l’Assessore Bini.
“Pur di difendere una posizione molto debole come quella dell’Assessore, la maggioranza ha preferito giocare lo sport preferito delle ultime settimane: spostare l’attenzione dai reali problemi parlando di cose assurde, al punto di rispolverare la battuta sul passamontagna di Grillo. Noi preferiamo citare un Eroe del nostro Paese come il Giudice Paolo Borsellino quando disse che i politici non devono solo essere onesti ma lo devono anche apparire, almeno intellettualmente aggiungiamo noi”.
“Resta agli atti l’inopportunità dell’operazione – conclude Capozzi – si poteva fare un avviso pubblico da cui lo stesso Istituto avrebbe potuto trarre un maggior profitto”.

MES – Capozzi M5S: “Indignati, più che stupiti, su ennesimo voltafaccia di Fedriga e della Lega”

“Dovremmo stupirci per la facilità con cui esponenti della maggioranza di centrodestra riescano a cambiare opinione a seconda delle situazioni, ma non resta che indignarci”. Commenta così la Consigliera del M5s Rosaria Capozzi alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Fedriga intervistato dal Direttore de La Stampa Massimo Giannini sul Meccanismo Europeo di Stabilità, anche detto Salva Stati.

“Non sono passati nemmeno quattro anni da quando esponenti di centro destra accusavano il Presidente Conte di aver ratificato il MES, costringendolo ad una conferenza stampa in cui ricordava a Salvini e Meloni che il Governo Conte 2 non lavorava col favore delle tenebre”.

“In Consiglio Regionale l’attuale Presidente Bordin, quando ancora era capogruppo della Lega Salvini, non solo il 3 dicembre 2019 firmava una mozione – ricorda l’esponente M5S – insieme ai capigruppo di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Progetto FVG (oggi capogruppo della Lista Fedriga) per ‘Fermare la sottoscrizione del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES)’, chiedeva e otteneva di approvarlo con urgenza in aula”.

“Non contenti gli esponenti della Lega si alzarono in aula con degli striscioni per dire ‘#stopmes’. Senza contare che in quei giorni era in corso una raccolta firme nei gazebo della Lega in cui gridavano lo slogan”120 miliardi di risparmi degli italiani per salvare le banche tedesche? No, grazie!’. I cittadini del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia – conclude Capozzi – meritano serietà e rispetto, non una classe politica che li sta mettendo in imbarazzo, anzi riprendendo il Presidente potremmo dire che si sta svilendo l’Aula e questa Regione giorno dopo giorno”.

Capozzi M5S: “Scoccimarro non stigmatizza, non prende le distanze, ma soprattutto non si dimette”

“Abbiamo votato la mozione di censura contro l’Assessore Scoccimarro perché l’assessore non ha stigmatizzato quanto avvenuto né preso le distanze, ma ha anche confermato la sua presenza ad eventuali commemorazioni future”. E’ stata categorica la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi del MoVimento 5 Stelle sulla richiesta di dimissioni rivolta all’Assessore Scoccimarro.

“A sostegno delle nostre ragioni ci siamo riferiti alla recente sentenza n. 12049/2023 del 22 marzo 2023, con cui la Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte d’appello di Milano che accertava la responsabilità penale di alcuni soggetti nel compimento, durante un raduno autorizzato in occasione di una commemorazione, di azioni quali la “chiamata del presente” con il braccio destro e il palmo della mano rivolti verso l’alto, effettuando il “saluto romano”, convalidando la condanna alla reclusione e alla multa per ciascuno degli imputati”.

“Ho voluto citare questa sentenza – ribadisce la Presidente del Gruppo Misto – perché non è la sola manifestazione esteriore in quanto tale ad essere oggetto di incriminazione, bensì il suo porre in essere le condizioni di ‘pubblicità’ tali da rappresentare un concreto tentativo di raccogliere adesioni ad un progetto di ricostituzione del partito fascista”.

“Per questi motivi condivido la mozione di censura – conclude Capozzi – perché l’assessore con la sua presenza ha dato rilievo ad una commemorazione che diversamente sarebbe rimasta praticamente anonima e invece ne parliamo ancora dopo un mese”.

Capozzi M5S: “Su Berlusconi crediamo che dovrebbe esserci un limite a tutto, anche all’ipocrisia”

“Oggi c’è stata la commemorazione di Berlusconi, abbiamo preso parte al minuto di silenzio in rispetto della famiglia e della forza politica che ha perso il suo leader politico, ma non alla commemorazione politica, che nulla ha a che vedere con il rispetto dovuto all’uomo”.

Spiega così la decisione di uscire dall’aula durante gli interventi dei Presidenti Bordin e Fedriga in memoria del leader di Forza Italia deceduto lo scorso 12 giugno 2023.
“Berlusconi è stato un personaggio politico divisivo in contrasto con la storia politica della forza di cui faccio parte, non sono politicamente condivisibili i riferimenti fatti in aula all’indicazione di Berlusconi, come tra gli statisti più importanti del nostro Paese, contribuendo a migliorarlo”.

“Si è decantato anche quanto l’ex Premier sia stato vicino alla nostra regione, ricordo tra le altre cose come fino a qualche giorno fa, anche a destra – ricorda Capozzi – si parlasse malissimo del Patto Tondo – Tremonti, che ha messo in profonda difficoltà i nostri cittadini, siglato durante l’ultimo Governo Berlusconi. Da qualche settimana stiamo assistendo alla glorificazione di un Presidente del Consiglio, addirittura indicato dal presidente Fedriga come Presidente della Repubblica (forse colpito dallo stesso lapsus di chi ha determinato il lutto nazionale), noi crediamo che dovrebbe esserci un limite a tutto, anche all’ipocrisia”.

Capozzi M5S: “Se si farà l’inceneritore a Spilimbergo la responsabilità sarà tutta della Giunta Fedriga”

“Ci auguriamo che le numerose e precise osservazioni che perverranno alla Direzione Centrale Ambiente, saranno sufficienti per impedire l’ennesimo impianto di smaltimento rifiuti nella nostra Regione. Rimaniamo però convinti che non debbano essere sempre e solo i cittadini a difendere la propria salute, in quanto è responsabilità della Regione mettere in atto tutte le azioni possibili per evitare che il Friuli Venezia Giulia diventi l’approdo dei rifiuti di mezza Italia”. Queste le dichiarazioni della Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo la risposta dell’Assessore Scoccimarro alla sua interrogazione sul procedimento autorizzativo dell’inceneritore di rifiuti pericolosi a Spilimbergo.

“Abbiamo interrogato la Giunta per sapere quali azioni siano state intraprese per impedire l’ennesimo impianto impattante nella pianura pordenonese, considerato che il territorio convive già con numerose industrie e infrastrutture che impattano sulla qualità dell’aria e della vita dei cittadini che oggi vogliono essere tutelati. Ma come temevamo, l’Assessore non solo ha dimostrato di non conoscere il principio di prossimità, ma ha confermato che passati 5 anni da quando abbiamo informato l’aula del possibile insediamento del nuovo inceneritore, nulla è stato fatto per modificare la nostra legislazione. Solo così il Consiglio Regionale avrebbe fornito alla Direzione gli strumenti per dichiarare l’improcedibilità, così come avviene in altre Regioni”.

“Infine, non essendo stati eseguiti i promessi studi sulla sostenibilità ambientale che un simile impianto avrebbe nella zona industriale e nemmeno quello epidemiologico sulla salute dei cittadini, se verrà dato il via libera all’inceneritore la responsabilità sarà tutta dell’esecutivo Fedriga e non dei tecnici”.

Patuanelli M5S: “Le soluzioni all’affaire Bini sono due: l’assessore si dimette oppure il presidente Fedriga deve togliergli le deleghe”.

Non usa mezzi termini Stefano Patuanelli, capogruppo al Senato del M5S, intervenendo sui casi scottanti che riguardano l’assessore regionale alle attività produttive e al turismo.

“A mio parere il fatto più grave è che Bini in questi anni ha mentito agli abitanti del Friuli Venezia Giulia – spiega Patuanelli – asserendo di non ricoprire più alcun ruolo in Euro Promos, cosa che recentemente si è scoperta non vera per sua stessa ammissione durante un dibattito consiliare. Non è credibile che una persona venga inquadrata e stipendiata da una società ed in essa non fornisca alcun contributo al fatturato, sarebbe contrario ai più elementari principi di economia aziendale. Quindi la posizione di dirigente in una società che tra l’altro, direttamente o attraverso cooperative che appartengono al gruppo, ha vinto molte gare d’appalto nei Comuni di questa regione è in evidente conflitto di interesse con il ruolo di assessore”.

L’ex ministro nel governo Conte2 e Draghi si sofferma poi sull’acquisto che Bini ha concluso con Mediocredito, con trattativa privata, di tre unità immobiliari situate a Trieste. “L’operazione può anche non aver violato leggi e regolamenti come dice l’assessore ma è alquanto poco etico che un amministratore regionale abbia rapporti non istituzionali con una società partecipata regionale; anche in questo caso il potenziale conflitto di interessi è evidente e il comportamento di Bini va condannato”.

“Comprendo l’imbarazzo di Fedriga e del centro destra, capisco le pochissime prese di posizioni degli esponenti della maggioranza: l’assessore non è difendibile e la soluzione migliore per il Friuli Venezia Giulia è che Bini non ricopra più alcun incarico in giunta”, conclude Patuanelli.

Lavoro – Capozzi M5S: “Massima solidarietà ai lavoratori I.Blu”

“Ci auguriamo che lo stato di agitazione dei lavoratori alla I.Blu di San Giorgio di Nogaro possa rientrare al più presto”. A dirlo è la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi alla notizia delle proteste dei dipendenti della I.BLU società del Gruppo Iren, la ditta multiservizi di Reggio Emilia partecipata da importanti Comuni del Nord Italia, oltre quello reggino, tra cui Torino, Genova, Parma.

“La notizia ci lascia molto perplessi perché leggendo il Bilancio della Multiutility si può notare come siano pronti 3 milioni di euro di investimento per l’ampliamento dell’impianto I.Blu di San Giorgio di Nogaro. Nell’insediamento dell’Aussa Corno la società tratta 70 mila tonnellate di rifiuti plastici per ottenere il cosiddetto polimero blu, utilizzato in sostituzione del carbone, nella produzione dell’acciaio, quanto basta per farlo definire Green dagli addetti ai lavori. Tra i clienti di I.blu risultano anche gli impianti friulani Abs di Pavia di Udine, del Gruppo Danieli e Pittini di Osoppo”.

“L’ampliamento usufruirà anche dei fondi messi a disposizione dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica tramite il PNRR, motivo per cui – conclude Capozzi – risulta incomprensibile assistere alle proteste dei lavoratori per il riconoscimento dei loro diritti e del lavoro svolto, lo stesso che porta la multiutility sui media a magnificare l’impianto sangiorgino”.

CLIMA. CAPOZZI (M5S): “DIRITTO D’IMPRESA NON PUÒ DANNEGGIARE AMBIENTE”

Incalzato dalle opposizioni (vedi http://bit.ly/42OpyU4) l’Assessore Regionale è stato costretto a scrivere un secondo articolo (vedi https://bit.ly/3PlCtdc).

Questo il nostro commento della consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi (M5S).

“L’assessore Scoccimarro fa retromarcia, non abbiamo mai visto un assessore far circolare un comunicato stampa per smentire sé stesso. Rimangono comunque gravi le affermazioni dell’assessore all’Ambiente, non smentite, secondo cui sarebbe ‘innegabile il diritto d’impresa teso al miglioramento del tessuto economico e sociale locale’. Peccato che la Costituzione italiana dica ben altro e se l’assessore all’Ambiente non lo ricorda, lo faccio io”.

“Probabilmente l’esponente della Giunta Fedriga è l’unico in Italia che non ha ancora compreso le modifiche apportate alla legge fondamentale dello Stato – continua la consigliera d’Opposizione – secondo la quale l’iniziativa economica privata è sì libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente”. “Sono le stesse cose che abbiamo ricordato questa mattina – conclude Capozzi – depositando un’interrogazione indirizzata proprio a Scoccimarro, per capire la sua posizione sull’inceneritore di Spilimbergo”.

Capozzi M5S “Scoccimarro e Giunta Fedriga mettono in ridicolo un’intera Regione con le loro idee sul clima”

Mentre Filippo Giorgi, direttore della sezione Scienze della Terra del Centro di Fisica teorica e rappresentante italiano all’Ipcc, Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici, ricorda che l’uomo è parte determinante dei cambiamenti climatici in atto, soprattutto della velocità con cui stanno avvenendo, in Friuli Venezia Giulia l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente preferisce fare spallucce e dire che tanto sarebbero successi comunque”.

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi commenta così, in una nota, le ultime “imbarazzanti affermazioni dell’assessore Scoccimarro”.

“Quelle espresse da dall’esponente della Giunta Fedriga sono le stesse posizioni – riferisce la consigliera – tenute in Aula dal consigliere Turchet nella passata legislatura: allora il consigliere era già stato bacchettato da scienziati ed esperti dei cambiamenti climatici, quali Maurizio Fermeglia dell’Università di Trieste, Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana e Renato Colucci, membro dell’Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia”.

“Nulla di nuovo, quindi – ribadisce Capozzi -. Abbiamo condannato le posizioni espresse dal consigliere e abbiamo preteso invano che altrettanto facesse anche la Giunta: quando però a rilanciarle è l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente la situazione diventa seria e preoccupante”.

La consigliera conclude: “Non tolleriamo e non tollereremo che sulla tutela dell’ambiente ci siano ambiguità e tentennamenti”

Capozzi M5S: “ieri a Roma c’è stata una bella manifestazione per dire basta a vite precarie, peccato che il centrodestra non sappia più ridere, ma preferisca far ridere”

“Non commentare la situazione di disagio in cui vivono molti cittadini che sono scesi in piazza al nostro fianco e fossilizzarsi su una battuta, dimostra tutto l’imbarazzo di una formazione di Governo che sta continuando a prendere in giro gli italiani con i suoi ripensamenti”.

“Invece di rispondere a chi gli chiede come mai non siano state ancora abbassate le accise, le commissioni sui pos, i tassi di interesse sui mutui, gli affitti per gli studenti, a chi vorrebbe tassare gli extraprofitti delle imprese che si sono arricchite con l’inflazione e la guerra, il centrodestra sposta l’attenzione sull’invito di Grillo ai cittadini a diventare responsabili del proprio territorio”.

“Sappiamo che la partecipazione pubblica è da sempre vista male dal centrodestra perché contrasta progetti invisi come sta avvenendo con l’acciaieria a San Giorgio di Nogaro. Ma non serve coprirsi ulteriormente di ridicolo. Basti pensare che l’idea delle brigate di cittadinanza è stata lanciata sul blog di Beppe Grillo il 3 ottobre, stranamente, oggi è su tutti i giornali, un evidente tentativo di spostare l’attenzione sulla presenza massiccia di cittadini contro un governo che non li sta aiutando, si vuole evitare l’imbarazzo di dare loro risposte”

Capozzi – Richetti M5S: “Ok sfruttare il park di Trieste Airport, ma si riveda il piano dei Trasporti”

“I ragionamenti del Presidente Antonio Marano sul futuro del mega parcheggio di Trieste Airport sono del tutto condivisibili. Il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto la tesi secondo la quale per i passeggeri che si spostano in aereo o in treno partendo da lì, il parcheggio è sovradimensionato”. A dirlo sono la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi e la Consigliera Comunale Alessandra Richetti, intervenute sulla proposta del Presidente dell’Aeroporto di Ronchi dei Legionari di sfruttare la struttura come Hub intermodale.

“E’ l’ennesimo caso in cui ci si trova di fronte a ragionamenti di buon senso portati avanti dai dirigenti che si occupano tutti i giorni della nostra logistica, e per una ragione inspiegabile – sostengono le due portavoce – sono in netta contraddizione con le scelte di politiche. E’ quanto sostiene da tempo anche un altro manager che si occupa di questi temi, ovvero il Presidente dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino, il quale ha ribadito più volte che in Friuli Venezia Giulia non c’è bisogno di nuove infrastrutture ma di scelte mirate e consapevoli per valorizzare quelle che ci sono”.

“Pensiamo ad esempio che seguendo l’idea del Presidente Marano l’ovovia di Trieste sarebbe ancor più inutile, come è assurdo – sottolinea Richetti – spendere 900 milioni bucando il Carso per recuperare forse 5 minuti di tempo con i treni ad alta velocità e forse uno con i regionali considerato che l’attuale linea è sottoutilizzata”.

“Rinnoveremo pertanto la richiesta all’Assessore Amirante perchè va ripensato tutto il sistema dei trasporti come sostiene il M5S dal 15 aprile 2019, giorno in cui abbiamo depositato una mozione in consiglio regionale – ricorda Capozzi – sostenendo la necessità di rivedere il Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica, approvato 12 anni fa dalla Giunta, su dati di traffico del 2009”.

Capozzi M5S: “Sulle Concessioni Idroelettriche Fratelli d’Italia gioca sulla pelle dei cittadini”

“Da quando è stato confermato membro della Giunta Fedriga, ormai due mesi fa, l’Assessore Scoccimarro non è riuscito a scrivere un solo comunicato stampa sull’energia della nostra Regione”. Lo ricorda la consigliera regionale Rosaria Capozzi che rimarca le assenze dell’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile nelle partite importanti per i nostri cittadini.

“Molto impegnato a celebrare Alpini, Carabinieri, Forze Armate, ma anche a ricordare i crimini di Tito, per non dire della immancabile presenza a manifestazioni come Corri Trieste e City Golf; sarebbe interessante sapere dall’Assessore all’Energia – sostiene la consigliera – cosa ne pensa del parere favorevole espresso dal Governo Meloni, tramite il Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Tullio Ferrante di Forza Italia, all’ordine del giorno firmato dai parlamentari di Fratelli d’Italia e votato dalla Camera dei Deputati sull’idroelettrico”.

“Infatti, il Governo si è assunto l’impegno a prevedere un intervento normativo ad hoc volto a riconoscere alle regioni e province autonome di Trento e Bolzano la facoltà di rideterminare in aumento la durata delle concessioni idroelettriche di grande derivazione a favore degli attuali titolari. La speranza – ribadisce la Presidente del Gruppo Misto – è che l’esecutivo nazionale non dia seguito a questo impegno sia perché verrebbe meno agli impegni assunti con l’Europa per ottenere il PNRR, mettendo a rischio l’arrivo delle risorse stabilite, sia perché vanificherebbe tutti gli sforzi del Consiglio Regionale che, all’unanimità ha votato la Legge Regionale 21 del 2020. Con tale norma si è stabilito che non si debbano più concedere proroghe per le grandi derivazioni a uso idroelettrico, ancorché fantasiosamente denominate rideterminazioni in aumento della durata, dando la possibilità alla Regione di gestire le concessioni”.

“Non vorremmo che essendo ormai passati quasi tre anni dall’approvazione della norma regionale – conclude Capozzi – i continui ritardi nella costituzione della Società Regionale a capitale misto pubblico-privato alla quale assegnare, di volta in volta, le concessioni siano frutto di una precisa volontà partitica di chi aspetta da Roma la possibilità di concedere le proroghe agli attuali concessionari, nonostante il malcontento manifestato più volte dai Sindaci del territorio per la gestione delle derivazioni”.

Capozzi: “Anche dal Friuli Venezia Giulia partono cittadini per Roma per dire basta vite precarie”

“Sabato 17 giugno a Roma si terrà la manifestazione voluta e organizzata dal Presidente Giuseppe Conte per dire basta al precariato e ai salari bassi nel nostro Paese. Per questo anche gli attivisti del Friuli Venezia Giulia sfileranno per le strade di Roma per manifestare contro le scelte del Governo Meloni”. Ad annunciare la partenza di un pullman dalla nostra Regione verso la Capitale è la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi.

“Saremo in tantissimi in Piazza per dire no alle politiche del centrodestra che sta favorendo il ritorno del precariato e che non vuole affrontare la questione del salario minimo. La nota del 24 marzo scorso diramata dalla Direzione Lavoro Regionale commentando i numeri del Mercato dell’occupazione sottolineava come occorresse stare in guardia sul ritorno ad una eccessiva facilitazione delle assunzioni a tempo determinato e sul problema dei salari che non crescono in Italia da oltre 20 anni”.

“Pare che solo il Governo nazionale non se ne renda conto e infatti con il famoso Decreto Meloni, lo scorso 1 maggio l’Italia torna ad essere la Repubblica Democratica fondata sul lavoro precario. Basti pensare che l’incremento dell’occupazione in Friuli Venezia Giulia registrata nel primo trimestre di quest’anno già vedeva un incremento dei contratti a tempo determinato del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e delle assunzioni con il lavoro intermittente (+18%) e con la para-subordinazione (+33%)”.

“Ecco perché scenderemo in piazza, per tutelare anche le donne e soprattutto le future generazioni. Infatti, i dati regionali – conclude Capozzi -ci dicono che la retribuzione media lorda annua, ribadiamo lorda, non supera i 23.000 euro, nell’isontino non arriva nemmeno a 21.000 euro, per le donne raggiunge di poco i 17 mila euro contro i 26 mila degli uomini e che per gli under 30 è pari a 13.500 euro e con queste condizioni non è possibile per i giovani pensare ad un futuro stabile e per questo continuano ad abbandonare le nostre terre”.

Capozzi M5S: “Ancora troppe barriere architettoniche”

“Quello che è successo a Venzone è l’ennesima situazione di un problema tutt’altro che risolto e che è essenzialmente culturale”. Interviene così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi di fronte alle segnalazioni di persone con disabilità che non hanno potuto assistere al VII Summit Nazionale delle Bandiere Verdi di Legambiente organizzato presso l’inaccessibile sala del Consiglio Comunale di Venzone.

“È giusto tutelare l’ambiente e gli animali come Legambiente fa da anni, con riconosciuto e lodevole impegno, ma è altrettanto importante consentire a tutti i cittadini interessati, proprio a quelle tematiche di cui sono promotori, poter partecipare”.

“Nello scegliere le sedi si dovrebbe prestare attenzione alla loro accessibilità, ci sono persone con disabilità, ma anche mamme per cui la scelta di un posto piuttosto che un altro diventa la condizione per parteciparvi o meno. Quello di oggi è l’ultimo degli esempi, ci sono palazzi storici che per la loro vetustà , sedi delle nostre amministrazioni, presentano notevoli problemi in termini di accessibilità, vedi la sala del consiglio del comune di Udine o gli stessi uffici del consiglio regionale del capoluogo friulano.

“Nonostante le mozioni fatte approvare dal Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale in questi dieci anni, si continua a concedere patrocini e a permettere l’organizzazione di manifestazioni in luoghi non accessibili, anche la Giunta Fedriga può fare molto per sensibilizzare gli enti e le associazioni del territorio sul tema ed evitare che ci siano ancora eventi dove qualche cittadino non possa entrare”.

Pride, Capozzi: “Il M5s aderirà alla manifestazione e invita le Istituzioni a concedere il patrocinio”

“Il Movimento aderirà a questa manifestazione nella varie piazze con i suoi rappresentanti e gli attivisti. il nostro programma è sempre a sostegno dell’uguaglianza formale e sostanziale di tutti i cittadini, a tutela di tutti i diritti civili, contro ogni forma di discriminazione e violenza”. A ribadirlo è Rosaria Capozzi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.

“Siamo intervenuti in difesa della manifestazione e degli organizzatori esprimendo la nostra indignazione – continua l’esponente M5S – per il mancato patrocinio delle Università regionali, in comune accordo con i nostri parlamentari e la ViceCapogruppo al Senato Alessandra Maiorino”.

“In passato abbiamo dato voce e rappresentanza al mondo LGBT+ – conclude Capozzi – siamo noi a ringraziare loro per aver riconosciuto in noi una forza politica coerente che ha sempre sostenuto battaglie di civiltà e così continuiamo a fare a tutti i livelli dai Comuni, dove abbiamo apprezzato la concessione del patrocinio da parte del Sindaco di Udine De Toni, alla Regione e fino in Parlamento”.

“Lo stato emergenziale del nostro sistema sanitario riflette una situazione che ormai on si può più definire di emergenza. La carenza di personale infermieristico e medico è imbarazzante”. A dirlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle  Rosaria Capozzi dopo le numerose segnalazioni ricevute negli ultimi giorni sullo stato della sanità pubblica.
 
“Infatti, sono gli stessi cittadini che vivono i disagi di un sistema sanitario carente a riferire di situazioni al limite – spiega la pentastellata – come quella del centro prime cure dell’ospedale Maggiore dove ci sarebbe un solo medico a rispondere ad ogni tipo di accesso”.

“Tutti i reparti sono in affanno, ma la situazione non è diversa per i medici di famiglia, dove si va al di sotto dei limiti di legge, anche nei territori gestiti dall’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (Asugi). Si sta assistendo a un ridimensionamento della sanità Triestina preoccupante – continua la Presidente del Gruppo Misto – dove si vogliono chiudere due consultori, tra cui quello di San Giovanni strategico per la vicinanza al centro psicologico per i giovani, per la reciproca utilità dei frequentatori del consultorio con disagi psicologici di trovare un centro vicino dove affrontare i propri disagi e viceversa per chi ha problemi psicologici di rivolgersi al consultorio vicino per questioni diverse”.

“Azioni frutto di scelte discutibili, dove appare atipico il blocco delle assunzioni  la cui responsabilità È della Regione, ma anche dell’Azienda. La spinta verso il privato avrà come effetto il depauperamento del servizio pubblico che dovrebbe essere potenziato”.

“Il momento storico è strategico per rilanciare la sanità territoriale e i servizi di prossimità grazie alle risorse del PNRR – conclude Capozzi – ma non è possibile declinare il PNRR senza una visione di insieme e un’integrazione con le strutture già esistenti sul territorio. Pertanto risulta importante avviare un immediato confronto sia con la parte aziendale, sia con la Regione sul fronte dei fondi PNNR. Confronto da me auspicato anche attraverso il deposito di una mozione che mi vede prima firmataria di tutta l’opposizione per la creazione di una sottocommissione sui fondi del PNRR”.

Capozzi M5S: “Conferenza stampa Garante dei Detenuti di Udine conferma le criticità da noi sollevate, situazione al limite”

“La situazione delle carceri della nostra regione è al limite, scontare la pena dovrebbe tendere alla rieducazione e al reinserimento nella società ma farlo in ambienti carenti di servizi e sovraffollati non permette di tendere a questo risultato”. A sostenerlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo aver assistito alla conferenza stampa tenuta dal dott. Corleone, garante dei detenuti di Udine.

“Durante la stessa sono emerse non poche criticità di cui la regione non può non farsene carico, come la salute dei detenuti, per cui – continua la esponente del Movimento 5 Stelle – auspico presto un incontro con gli operatori del settore nella commissione competente. In carcere il medico non fa un servizio h24 per cui la notte bisogna ricorrere alle chiamate d’emergenza, ci sono carenze di strumentazioni come l’apparecchio per fare l’elettrocardiogramma, le cure odontoiatriche si limitano alle situazioni di emergenza e, diversamente da altre regioni, non vengono fornite le protesi.

“Recentemente è stato fatto un importante bando regionale per dare risposte anche ad alcune di queste problematiche, ma come il Garante di Udine ha avuto modo di evidenziare in una lettera aperta alle istituzioni e come noi abbiamo sottolineato in una interrogazione all’assessore Riccardi, il bando così come è, prevede criteri stringenti che lascerà fuori tutti gli operatori della nostra regione che non hanno la capacità di presentarsi da soli e quindi avranno la meglio cordate più strutturate ma che potrebbero non conoscere la nostra realtà”.

“L’altro problema del bando sono le tempistiche, ovvero la chiusura dello stesso il 16 giugno, basterebbe allungarlo di sole due settimane per consentire anche a piccoli operatori di trovare accordi tra di loro. Per questi motivi – conclude Capozzi- l’assessore Riccardi che dopo la nostra interrogazione ha incontrato il garante dei detenuti di Udine non può andare avanti senza tener conto di queste problematiche”.

Capozzi (M5S): “Alluvioni, cittadini non paghino i ritardi di imprese e amministratori”.

“In un periodo storico dove le disponibilità di fondi regionali sono state enormi, leggiamo con stupore che si chiedono all’Assessore Scoccimarro fondi per la pulizia degli alvei dei nostri torrenti, definiti senza mezzi termini bombe ad orologeria, perché quelli stanziati sono troppo pochi”. La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle riprende un tema di fondamentale importanza in questi giorni, dopo le dichiarazioni del Sindaco di Povoletto Castenetto.

“Già nella passata legislatura il nostro Movimento aveva posto all’attenzione della Giunta le problematiche relative all’alveo del Torrente Torre, non solo per gli alberi presenti – continua la Presidente del Gruppo Misto – ma anche per le lungaggini con cui vengono portati avanti alcuni lavori di sistemazione idraulica, spesso progettati decine di anni fa, o la costruzione di nuovi ponti”.

“Abbiamo già depositato un’interrogazione per sapere dalla Giunta Regionale a che punto siano i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul Torre sulla Palmarina, visto che i cittadini sono ancora costretti a transitare su quello vecchio. I ritardi della nuova infrastruttura hanno costretto il commissario regionale del rischio idrogeologico, il Presidente Fedriga – ricorda la consigliera 5 stelle – ad appaltare lavori per circa tre milioni di euro per sistemare il vecchio ponte e metterlo in sicurezza. Uno stanziamento che non ci sarebbe stato se il nuovo ponte fosse stato realizzato entro il 2019 come da cronoprogramma. Infatti, è prevista la demolizione della vecchia opera, una volta entrata in funzione la nuova”.

“La cosa paradossale è che per il vecchio ponte ci vogliono almeno 15 mesi, tra lavori e collaudi; stando alle ultime notizie non si farebbe nemmeno in tempo a collaudare questi interventi che il Ponte dovrà esser demolito. Questo – conclude Capozzi – sempre che il nuovo Ponte si inauguri nei tempi annunciati dalla Giunta regionale che, rispondendo in aula alle interrogazioni presentate dal nostro Movimento, li dava sicuri per la fine del 2023. L’auspicio è che questi ulteriori milioni di euro non siano fatti pagare ai nostri cittadini, ma a chi ha causato questa paradossale situazione”.