lunedì, 17 Marzo 2025
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ASSESTAMENTO. CAPOZZI (M5S): GIUNTA MANTIENE IN VITA IDEA ACCIAIERIA

“Avendo dato parere contrario al nostro emendamento che voleva cancellare ogni riferimento all’investimento  siderurgico di valenza sovranazionale da realizzarsi nei terreni di Punta Sud, e visto che l’assessore Bini, contrariamente a quanto espresso negli articoli richiamati, ha ribadito che si tratta di una infrastrutturazione generica, abbiamo ritirato il nostro emendamento con il presupposto di ripresentarlo in aula”. Commenta così la consigliera regionale del Movimento 5. Stelle Rosaria Capozzi la decisione di voler riproporre in aula la questione Acciaieria.

“Per ottenere la più larga condivisione possibile, anche tra esponenti della maggioranza, abbiamo convenuto di non mettere ai voti un emendamento che sarebbe stato bocciato dalla Giunta. Siccome l’assessore Bini continua a dire che i 20 milioni servono per infrastrutturare la zona industriale -continua la pentastellata  – scriveremo in legge in maniera chiara che queste risorse non siano propedeutiche a insediare un’acciaieria e soprattutto non per investimenti in Punta Sud”.

“Se nemmeno queste proposte verranno accolte sarà evidente a tutti -conclude Capozzi – che chi non vota i nostri emendamenti vuole i dragaggi oltre i 7,5 metri e un’acciaieria nei terreni che son stati comprati dal pubblico per essere rinaturalizzati”.

Capozzi M5S: “Bene accogliere le nostre proposte per il Banco Alimentare, ma si implementino le misure di sostegno agli ultimi, la povertà aumenta anche in questa Regione”.

“E’ giusto che il 95% degli interventi della III Commissione si concentrino sullo stato drammatico e forse irreversibile della sanità pubblica, ma abbiamo voluto portare all’attenzione dell’Aula e dell’Assessore Riccardi il tema della povertà, una nuova emergenza che interesserà i cittadini della Regione”. A evidenziare i dati drammatici che coinvolgono molti residenti del Friuli Venezia Giulia è stata la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“In un periodo in cui il Governo decide di smantellare il reddito di cittadinanza, per migliaia di famiglie anche residenti qui, si pone la questione di come interverrà la Regione, ovvero, lasciarle in situazioni di estrema difficoltà o intervenire per andare incontro alle Famiglie con interventi mirati di sostegno al reddito”.

“In questo quadro abbiamo apprezzato l’apertura dell’assessore Riccardi ad accogliere la nostra proposta di aumentare le risorse a disposizione del Banco Alimentare, la cui posta di bilancio è stata diminuita lo scorso Dicembre. Il contesto sociale impone un aumento dei fondi dedicati al Banco e speriamo che da qui all’aula si accolga la proposta del Movimento 5 Stelle”.

DEFR. CAPOZZI (M5S): VIA ACCIAIERIA AUSSA CORNO, BINI NON DICE PERCHÈ

“La questione che abbiamo sollevato farà molto discutere nei prossimi giorni. Non ci è stato spiegato perché manchi il riferimento all’acciaieria nell’Aussa Corno nel Documento economico finanziario regionale (Defr) per l’anno 2024, dopo che era stato inserito in quello del 2023 e confermato nella nota di aggiornamento dello scorso dicembre. Adesso l’assessore regionale alle Attività produttive ha deciso di non menzionare, per una scelta politica, l’insediamento siderurgico”.

A rendere pubblica l’anomalia è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, con una nota.

“Nel documento presentato al Consiglio regionale un anno fa e nel suo aggiornamento – prosegue la Capozzi – la Giunta riteneva che l’investimento prospettato da Metinvest e Danieli rivestisse carattere strategico per il tessuto economico-produttivo regionale riconoscendo il rilevante interesse alla promozione dell’accordo di programma necessario all’insediamento. Oggi l’assessore Sergio Emidio Bini, in totale imbarazzo visto che gli enti con cui doveva esser stipulato tale accordo hanno deliberato tutti di voler salvaguardare la Laguna di Marano, forse per questo ha tolto il riferimento del progetto dal Defr”.

“Abbiamo provato a chiedere spiegazioni ai tecnici che hanno redatto il documento posto all’attenzione della II Commissione consiliare, ma ci è stato risposto che la scelta è tutta politica. Però neanche politicamente c’è stata una risposta, restando confermati i 20 milioni di euro per le infrastrutture propedeutiche al suo insediamento. Confidiamo – conclude la pentastellata – che in Aula l’assessore Bini sostenga che solo i paracarri non cambiano idea, come detto anche oggi, confermando che l’investimento siderurgico non è più d’interesse per questa Giunta e votando la nostra proposta emendativa di togliere ogni riferimento all’acciaieria da realizzare nella punta Sud dell’Aussa Corno, liberando finalmente milioni di euro da poter destinare allo sviluppo delle nostre aziende”.

Acciaieria – Capozzi M5s” dichiarazioni contrastanti tra Bini e Sindaco di Marano, sono una brutta pagina della politica regionale”

“L’assessore Bini, interrogato per sapere se sia vero quanto deliberato dal Comune di Marano Lagunare e se intenda rettificare la delibera n.1005/2022 e gli atti discendenti o conseguenti, ha negato in maniera inequivoca e ha sostenuto che la rettifica contraddittoriamente chiesta da questi, non verrà fatta dalla Giunta Fedriga”.
A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che ha interrogato la Giunta sulla diatriba tra le due amministrazioni.

“Il Consiglio Comunale maranese, il 12 maggio scorso, ha approvato un ordine del giorno per chiedere la modifica di una delibera, in cui si riporta che il Comune di Marano avrebbe espresso il proprio assenso a proseguire l’iter per addivenire all’accordo di programma per insediare l’acciaieria. Oggi in aula l’assessore ha riferito che il Comune avrebbe espresso il proprio assenso e che la richiesta di rettifica delle delibere e degli atti conseguenti non può essere accolta dalla Giunta Regionale”.

“La cosa più grave è che così facendo, in maniera neppure troppo velata, l’assessore Bini dichiara che il Sindaco avrebbe sostenuto un falso nel suo ordine del giorno e siamo sicuri che quest’ultimo ci terrà a dire la sua in merito. Sta di fatto che secondo Bini tale assenso sarebbe stato utile solo a dare il via libera agli Studi delle Università di Udine e Trieste, ma quella Conferenza è stata indetta per verificare l’opportunità e la volontà di stipulare un accordo di programma per le infrastrutture della zona industriale necessarie all’Acciaieria, tra cui i dragaggi, così come emerge dal verbale redatto in quell’occasione”. Una vicenda quella dell’acciaieria di San Giorgio di Nogaro poco chiara e queste situazioni non fanno che acuire nei cittadini la sensazione di poca trasparenza con cui sin dall’inizio si è gestito questo progetto.

“A prescindere da chi stia dicendo la verità ai cittadini, sta di fatto che meno di due mesi fa con quell’ordine del giorno in maniera inequivoca il Comune di Marano, che ha la competenza sui dragaggi in Laguna, ha manifestato il fermo dissenso all’acciaieria e ribadito che non si può scavare il canale navigabile oltre i 7,5 metri. Solo questo dovrebbe esser sufficiente per ribadire, quanto da noi sempre sostenuto, ovvero che l’acciaieria non si può fare nei terreni di Punta Sud a San Giorgio di Nogaro”.

Capozzi M5S: “Il Consiglio Regionale rinuncia ad avere contezza sul PNRR”

“E’ alquanto strano che quando si vuole dare un ruolo di prim’ordine ai consiglieri regionali questi preferiscano scaricare ogni responsabilità alla Giunta Regionale, così come questa scaricava ogni colpa al Governo Conte”. La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle commenta così la decisione dell’aula di bocciare la propria mozione sul monitoraggio delle risorse Pnrr a disposizione della Regione.

“La nostra proposta non era quella di istituire una commissione d’inchiesta o una commissione d’indagine, termini che solitamente fanno rabbrividire gli esponenti di maggioranza, ma la continuazione del Tavolo della Terza Ripartenza avviato la scorsa legislatura per una collaborazione proficua dove si potesse discutere, politicamente, dell’uso delle risorse del PNRR e per avere tutte le informazioni relative allo stato di avanzamento dei lavori”.

“Purtroppo, come spesso avviene con le proposte della minoranza, si è preferito ricordare che i dati sono disponibili e leggibili da tutti. Peccato che quando abbiamo fatto notare che le informazioni sono difformi tra il sito e le stesse dichiarazioni uscite sulla stampa – continua la consigliera – così quando abbiamo ricordato che è la stessa cabina di regia a evidenziare che anche in Friuli Venezia Giulia ci sono stati dei ritardi nei raggiungimenti minimi degli obiettivi del Piano nel primo trimestre 2023, nessuno abbia voluto chiarire questi aspetti in Aula”.

“Ci è stato detto che una commissione che si preoccupi di sapere se e per cosa verranno spesi gli oltre due miliardi messi a disposizione del Friuli Venezia Giulia grazie al lavoro del Presidente Giuseppe Conte, sarebbe superflua e inutile. Peccato che altri Consigli Regionali, le abbiano già istituite, evidentemente in altre parti d’Italia non tollerano che ci siano ulteriori ritardi che possano portare alla restituzione delle risorse”.

Capozzi M5S: “Gorizia – l’inquinamento dell’aria non ha confine”

“Abbiamo depositato una mozione in Consiglio Regionale per chiedere alla Giunta Fedriga di chiedere la verifica del rispetto delle Direttive Europee sull’ impianto di produzione di asfalto situato oltre confine nell’adiacente Comune di Vrtojba nella Repubblica di Slovenia”, che a detta primo studio svolto dall’ Arpa FVG sono la fonte principale dei cattivi odori percepiti”.
Ad annunciare il deposito dell’atto di indirizzo alla Giunta regionale è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Facendo seguito all’ennesima manifestazione tenutasi in città contro la scadente qualità dell’aria, abbiamo voluto chiedere un impegno stringente all’esecutivo affinchè venga fatta chiarezza sulle emissioni provenienti dagli impianti situati a pochi chilometri dal nostro confine. L’inquinamento non ha confini, è quello che si solleva dalle aree industriali e si diffonde nell’aria sospinto dai venti può essere altrettanto nocivo per i cittadini, per cui è necessario uno sforzo comune per contenerlo anche attraverso progetti trasfrontalieri. L’assessore Scoccimarro si dimostra sempre sensibile alle proteste, ma finora non ha risolto nessuna delle problematiche legate alle emissioni provenienti dai confini sloveni, da qui le proteste dei cittadini e dei comitati.

“Con il nostro atto chiediamo altresì che Arpa FVG continui le sue analisi non solo sulla qualità dell’aria e sulla provenienza degli odori molesti, ma anche sui contaminanti nel suolo per verificare se l’inquinamento ha intaccato solo l’aria o anche i nostri terreni”.

Consultori, Capozzi M5S: “La formula magica di Riccardi meno consultori uguale più servizi non ci può convincere”.

“La preoccupazione è alta, in un momento in cui c’è un progressivo impoverimento dei servizi offerti e aumentano i disagi per lo stato in cui soffre la sanità in regione, pensare di dimezzare i consultori familiari di Trieste fa specie, soprattutto perché la legge del ’96 ne prevede almeno uno ogni 20 mila abitanti”. Lo ha ricordato la Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi a margine della manifestazione tenutasi in piazza Unità a Trieste contro la chiusura dei consultori familiari della città.

“Benché l’assessore in aula abbia detto che la riduzione a due non equivale ad una riduzione di servizi, appare piuttosto paradossale pensarlo,  difatti immaginare che il supporto offerto da due consultori sia uguale a quattro significa che o quegli operatori saranno dei supereroi visto che sopperiranno alle esigenze affrontante da 4consultori o si troveranno in grande affanno con i disservizi che ne deriveranno. La formula magica ‘meno operatori uguali servizi’ che Riccardi e Asugi propongono, non può esser applicata in presidi fondamentali per il supporto sanitario alle famiglie e alle donne, dove, già oggi, le liste d’attesa non consentono di offrire un supporto immediato”. 

“Come donna, prima ancora che come persona politicamente impegnata, sono contraria a questa operazione perché parliamo di servizi importanti – ribadisce la pentastellata – soprattutto per il supporto offerto alle donne vittime di violenza o in ambito ginecologico per l’accompagnamento all’allattamento e al parto, oltre che per i servizi offerti a famiglie separate e persone con importanti problemi psicologici”.

“Noi oggi siamo scesi in piazza perché quest’accorpamento non ci convince – conclude Capozzi – e ci schieriamo con chi dice no all’ennesimo taglio della sanità pubblica che spinge i cittadini ad affidarsi a quella privata”.

Capozzi M5S: “I fatti ci danno ragione, il bando per i servizi ai detenuti è stato un flop”

“Il bando annunciato dall’assessore Riccardi come la grande riforma, finalizzato a individuare enti del Terzo settore ai quali affidare l’attuazione dei progetti “Ripar(t)iamo” e “In.Con.Tra” per i detenuti nelle nostre case circondariali, si è confermato essere un flop clamoroso: vi ha partecipato un solo ente del terzo settore e per una parte minima dei servizi preventivati”. A rendere noto lo sconfortante esito della gara voluta dalla Regione è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che poche settimane fa aveva depositato un’interrogazione per evitare l’esito negativo scontato.

“L’avevamo ampiamente previsto, perché i tempi e le misure stringenti previste non consentivano agli operatori di partecipare o di accordarsi per tempo per costituire un Associazione Temporanea di Scopo. Per questi motivi – ricorda la pentastellata – avevamo chiesto che venisse rivisto, ma l’assessore riteneva il bando perfetto così come era stato pensato, frutto di un lavoro serio e impegnativo per la Direzione. Cose da noi mai contestate, ma visti i risultati, le problematiche da risolvere rimangono tante nelle nostre carceri e per questo si deve intervenire alla svelta”.

“Parliamo di somme importanti, pari a 130.000euro per il progetto Ripar(t)iamo e 1,7 milioni di euro per il progetto In.Con.Tra, finanziati dalla Cassa della Ammende-Ministero della Giustizia e co-finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che non possiamo perdere. L’auspicio – conclude Capozzi – è che d’ora in avanti si tenga conto dell’esperienza di chi opera nel terzo settore e di chi è tutti i giorni sul campo e non come si è fatto per questo bando”.

Capozzi (M5S)- Celotti (PD): Sulla fibromialgia, le risposte rimangono tante”

“Sulla fibromialgia le risposte da dare sono ancora tante, per questo abbiamo depositato un’interrogazione complessa all’assessore Riccardi”. Ad annunciare un’interrogazione alla Giunta regionale sono le consigliere regionali Capozzi e Celotti, le quali non si sono volute accontentare di ricevere una risposta di poche righe dall’assessore Riccardi sul delicato tema della cura dei pazienti con fibromialgia.

“Innanzitutto, nonostante l’interrogazione della collega Celotti, che ringrazio per l’impegno dimostrato su questo tema, non sappiamo ancora – ricorda l’esponente 5 stelle – perché la Regione non abbia risposto alle richieste avanzate con posta elettronica certificata dall’Associazione Cittadinanzattiva e già il tema del perché sia mancata la dovuta trasparenza è importante da determinare. Ma ciò che Riccardi non ha detto è che la legge regionale votata dal consiglio regionale prevedeva lo stanziamento di 10 mila euro l’anno  e la Giunta regionale non ha utilizzato nemmeno i fondi regionali, inutile chiedersi perché non utilizzi nemmeno quello messi a disposizioni dai governi nazionali”.

“L’Assessore – aggiunge la consigliera Celotti- ha risposto che i fondi destinati al Friuli Venezia Giulia sono stati richiesti, ma non ha specificato in quale data, un elemento che fa la differenza, visto che diverse altre regioni hanno già ottenuto i finanziamenti e li hanno già girati alle Aziende sanitarie per avviare le attività previste. La sindrome fibromialgica è una patologia che riguarda un numero molto alto di persone, soprattutto donne, e questa disattenzione nei confronti di un problema così diffuso è molto grave, soprattutto per una Regione che in passato si è distinta per aver fatto dei passi anticipatori importanti rispetto al livello nazionale e alle altre regioni”

“Rimane infine da capire quando e come verrà attivato il registro dei pazienti di fibromialgia, che aiuterebbe famiglie, associazioni e gli operatori del settore a stabilire le più appropriate strategie di intervento. Spesso – conclude Capozzi – si parla di pazienti invisibili, perché il riconoscimento della malattia è complicato e sta avendo un percorso tortuoso, l’attivazione del registro permetterebbe di portare alla luce tutte queste problematiche. Se la Pandemia può aver rallentato il processo adesso bisogna accelerare per raggiungere questo importante obiettivo”.

Immigrazione, Capozzi: “Cosa aspetta la Regione a farsi sentire con il suo Governo”

Immigrazione Capozzi M5S: “Cosa aspetta la Regione a farsi sentire con il suo Governo”

“Da 8 mesi al Ministero degli Esteri non c’è più il M5S, né c’è il PD al Ministero dell’Interno, eppure la situazione non sembra migliorare per quanto riguarda i nuovi arrivi, i quali sono aumentati; le strutture dove accoglierli sono al collasso, con i relativi problemi di ordine e personale sotto organico per la loro identificazione”. La consigliera regionale Rosaria Capozzi accusa la Giunta di non incalzare il Governo Meloni come era solita fare quando nei Ministeri chiave per l’immigrazione siedevano esponenti delle forze progressiste.

“Le nostre strutture di accoglienza sono già al limite e l’estate è iniziata da due giorni, l’unica fortuna, se così si può dire è che i migranti non vogliono fermarsi in Italia perché i Paesi di destinazione continuano ad essere la Germania, la Francia, l’Olanda e per chi ce la fa anche l’Inghilterra”.

“Noi però dobbiamo gestire chi è qui. Gli italiani stanno capendo che tutti gli attacchi di Salvini e Meloni sul tema dell’immigrazione erano del tutto strumentali, utili a raccogliere consenso e a farsi eleggere o rieleggere nei rispettivi esecutivi,;la Lega tra l’altro è stata in tre Governi su quattro negli ultimi 5 anni e mezzo. Il famoso Blocco Navale e il famoso Blocco della Rotta Balcanica devono essere rimasti chiusi in qualche cassetto, gli sbarchi con il Governo Meloni si sono triplicati. Dai banchi dell’opposizione l’attuale Premier chiamava i Ministri dedicati con il termine Caronte, noi possiamo chiamarla Telepass?”

Capozzi M5S: “Rimaniamo contrari al voto del centrodestra SalvaBini”

“Come emerso dalla discussione, ciò che ci rammarica è che il centrodestra non abbia capito, o volutamente abbia finto di non capire, quale sia effettivamente il problema del caso Bini – Mediocredito”. Commenta così la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi il voto contrario alla mozione di censura presentata dall’opposizione contro l’Assessore Bini.
“Pur di difendere una posizione molto debole come quella dell’Assessore, la maggioranza ha preferito giocare lo sport preferito delle ultime settimane: spostare l’attenzione dai reali problemi parlando di cose assurde, al punto di rispolverare la battuta sul passamontagna di Grillo. Noi preferiamo citare un Eroe del nostro Paese come il Giudice Paolo Borsellino quando disse che i politici non devono solo essere onesti ma lo devono anche apparire, almeno intellettualmente aggiungiamo noi”.
“Resta agli atti l’inopportunità dell’operazione – conclude Capozzi – si poteva fare un avviso pubblico da cui lo stesso Istituto avrebbe potuto trarre un maggior profitto”.

MES – Capozzi M5S: “Indignati, più che stupiti, su ennesimo voltafaccia di Fedriga e della Lega”

“Dovremmo stupirci per la facilità con cui esponenti della maggioranza di centrodestra riescano a cambiare opinione a seconda delle situazioni, ma non resta che indignarci”. Commenta così la Consigliera del M5s Rosaria Capozzi alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Fedriga intervistato dal Direttore de La Stampa Massimo Giannini sul Meccanismo Europeo di Stabilità, anche detto Salva Stati.

“Non sono passati nemmeno quattro anni da quando esponenti di centro destra accusavano il Presidente Conte di aver ratificato il MES, costringendolo ad una conferenza stampa in cui ricordava a Salvini e Meloni che il Governo Conte 2 non lavorava col favore delle tenebre”.

“In Consiglio Regionale l’attuale Presidente Bordin, quando ancora era capogruppo della Lega Salvini, non solo il 3 dicembre 2019 firmava una mozione – ricorda l’esponente M5S – insieme ai capigruppo di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Progetto FVG (oggi capogruppo della Lista Fedriga) per ‘Fermare la sottoscrizione del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES)’, chiedeva e otteneva di approvarlo con urgenza in aula”.

“Non contenti gli esponenti della Lega si alzarono in aula con degli striscioni per dire ‘#stopmes’. Senza contare che in quei giorni era in corso una raccolta firme nei gazebo della Lega in cui gridavano lo slogan”120 miliardi di risparmi degli italiani per salvare le banche tedesche? No, grazie!’. I cittadini del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia – conclude Capozzi – meritano serietà e rispetto, non una classe politica che li sta mettendo in imbarazzo, anzi riprendendo il Presidente potremmo dire che si sta svilendo l’Aula e questa Regione giorno dopo giorno”.

Capozzi M5S: “Scoccimarro non stigmatizza, non prende le distanze, ma soprattutto non si dimette”

“Abbiamo votato la mozione di censura contro l’Assessore Scoccimarro perché l’assessore non ha stigmatizzato quanto avvenuto né preso le distanze, ma ha anche confermato la sua presenza ad eventuali commemorazioni future”. E’ stata categorica la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi del MoVimento 5 Stelle sulla richiesta di dimissioni rivolta all’Assessore Scoccimarro.

“A sostegno delle nostre ragioni ci siamo riferiti alla recente sentenza n. 12049/2023 del 22 marzo 2023, con cui la Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte d’appello di Milano che accertava la responsabilità penale di alcuni soggetti nel compimento, durante un raduno autorizzato in occasione di una commemorazione, di azioni quali la “chiamata del presente” con il braccio destro e il palmo della mano rivolti verso l’alto, effettuando il “saluto romano”, convalidando la condanna alla reclusione e alla multa per ciascuno degli imputati”.

“Ho voluto citare questa sentenza – ribadisce la Presidente del Gruppo Misto – perché non è la sola manifestazione esteriore in quanto tale ad essere oggetto di incriminazione, bensì il suo porre in essere le condizioni di ‘pubblicità’ tali da rappresentare un concreto tentativo di raccogliere adesioni ad un progetto di ricostituzione del partito fascista”.

“Per questi motivi condivido la mozione di censura – conclude Capozzi – perché l’assessore con la sua presenza ha dato rilievo ad una commemorazione che diversamente sarebbe rimasta praticamente anonima e invece ne parliamo ancora dopo un mese”.

Capozzi M5S: “Su Berlusconi crediamo che dovrebbe esserci un limite a tutto, anche all’ipocrisia”

“Oggi c’è stata la commemorazione di Berlusconi, abbiamo preso parte al minuto di silenzio in rispetto della famiglia e della forza politica che ha perso il suo leader politico, ma non alla commemorazione politica, che nulla ha a che vedere con il rispetto dovuto all’uomo”.

Spiega così la decisione di uscire dall’aula durante gli interventi dei Presidenti Bordin e Fedriga in memoria del leader di Forza Italia deceduto lo scorso 12 giugno 2023.
“Berlusconi è stato un personaggio politico divisivo in contrasto con la storia politica della forza di cui faccio parte, non sono politicamente condivisibili i riferimenti fatti in aula all’indicazione di Berlusconi, come tra gli statisti più importanti del nostro Paese, contribuendo a migliorarlo”.

“Si è decantato anche quanto l’ex Premier sia stato vicino alla nostra regione, ricordo tra le altre cose come fino a qualche giorno fa, anche a destra – ricorda Capozzi – si parlasse malissimo del Patto Tondo – Tremonti, che ha messo in profonda difficoltà i nostri cittadini, siglato durante l’ultimo Governo Berlusconi. Da qualche settimana stiamo assistendo alla glorificazione di un Presidente del Consiglio, addirittura indicato dal presidente Fedriga come Presidente della Repubblica (forse colpito dallo stesso lapsus di chi ha determinato il lutto nazionale), noi crediamo che dovrebbe esserci un limite a tutto, anche all’ipocrisia”.

Capozzi M5S: “Se si farà l’inceneritore a Spilimbergo la responsabilità sarà tutta della Giunta Fedriga”

“Ci auguriamo che le numerose e precise osservazioni che perverranno alla Direzione Centrale Ambiente, saranno sufficienti per impedire l’ennesimo impianto di smaltimento rifiuti nella nostra Regione. Rimaniamo però convinti che non debbano essere sempre e solo i cittadini a difendere la propria salute, in quanto è responsabilità della Regione mettere in atto tutte le azioni possibili per evitare che il Friuli Venezia Giulia diventi l’approdo dei rifiuti di mezza Italia”. Queste le dichiarazioni della Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo la risposta dell’Assessore Scoccimarro alla sua interrogazione sul procedimento autorizzativo dell’inceneritore di rifiuti pericolosi a Spilimbergo.

“Abbiamo interrogato la Giunta per sapere quali azioni siano state intraprese per impedire l’ennesimo impianto impattante nella pianura pordenonese, considerato che il territorio convive già con numerose industrie e infrastrutture che impattano sulla qualità dell’aria e della vita dei cittadini che oggi vogliono essere tutelati. Ma come temevamo, l’Assessore non solo ha dimostrato di non conoscere il principio di prossimità, ma ha confermato che passati 5 anni da quando abbiamo informato l’aula del possibile insediamento del nuovo inceneritore, nulla è stato fatto per modificare la nostra legislazione. Solo così il Consiglio Regionale avrebbe fornito alla Direzione gli strumenti per dichiarare l’improcedibilità, così come avviene in altre Regioni”.

“Infine, non essendo stati eseguiti i promessi studi sulla sostenibilità ambientale che un simile impianto avrebbe nella zona industriale e nemmeno quello epidemiologico sulla salute dei cittadini, se verrà dato il via libera all’inceneritore la responsabilità sarà tutta dell’esecutivo Fedriga e non dei tecnici”.

Patuanelli M5S: “Le soluzioni all’affaire Bini sono due: l’assessore si dimette oppure il presidente Fedriga deve togliergli le deleghe”.

Non usa mezzi termini Stefano Patuanelli, capogruppo al Senato del M5S, intervenendo sui casi scottanti che riguardano l’assessore regionale alle attività produttive e al turismo.

“A mio parere il fatto più grave è che Bini in questi anni ha mentito agli abitanti del Friuli Venezia Giulia – spiega Patuanelli – asserendo di non ricoprire più alcun ruolo in Euro Promos, cosa che recentemente si è scoperta non vera per sua stessa ammissione durante un dibattito consiliare. Non è credibile che una persona venga inquadrata e stipendiata da una società ed in essa non fornisca alcun contributo al fatturato, sarebbe contrario ai più elementari principi di economia aziendale. Quindi la posizione di dirigente in una società che tra l’altro, direttamente o attraverso cooperative che appartengono al gruppo, ha vinto molte gare d’appalto nei Comuni di questa regione è in evidente conflitto di interesse con il ruolo di assessore”.

L’ex ministro nel governo Conte2 e Draghi si sofferma poi sull’acquisto che Bini ha concluso con Mediocredito, con trattativa privata, di tre unità immobiliari situate a Trieste. “L’operazione può anche non aver violato leggi e regolamenti come dice l’assessore ma è alquanto poco etico che un amministratore regionale abbia rapporti non istituzionali con una società partecipata regionale; anche in questo caso il potenziale conflitto di interessi è evidente e il comportamento di Bini va condannato”.

“Comprendo l’imbarazzo di Fedriga e del centro destra, capisco le pochissime prese di posizioni degli esponenti della maggioranza: l’assessore non è difendibile e la soluzione migliore per il Friuli Venezia Giulia è che Bini non ricopra più alcun incarico in giunta”, conclude Patuanelli.

Lavoro – Capozzi M5S: “Massima solidarietà ai lavoratori I.Blu”

“Ci auguriamo che lo stato di agitazione dei lavoratori alla I.Blu di San Giorgio di Nogaro possa rientrare al più presto”. A dirlo è la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi alla notizia delle proteste dei dipendenti della I.BLU società del Gruppo Iren, la ditta multiservizi di Reggio Emilia partecipata da importanti Comuni del Nord Italia, oltre quello reggino, tra cui Torino, Genova, Parma.

“La notizia ci lascia molto perplessi perché leggendo il Bilancio della Multiutility si può notare come siano pronti 3 milioni di euro di investimento per l’ampliamento dell’impianto I.Blu di San Giorgio di Nogaro. Nell’insediamento dell’Aussa Corno la società tratta 70 mila tonnellate di rifiuti plastici per ottenere il cosiddetto polimero blu, utilizzato in sostituzione del carbone, nella produzione dell’acciaio, quanto basta per farlo definire Green dagli addetti ai lavori. Tra i clienti di I.blu risultano anche gli impianti friulani Abs di Pavia di Udine, del Gruppo Danieli e Pittini di Osoppo”.

“L’ampliamento usufruirà anche dei fondi messi a disposizione dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica tramite il PNRR, motivo per cui – conclude Capozzi – risulta incomprensibile assistere alle proteste dei lavoratori per il riconoscimento dei loro diritti e del lavoro svolto, lo stesso che porta la multiutility sui media a magnificare l’impianto sangiorgino”.

CLIMA. CAPOZZI (M5S): “DIRITTO D’IMPRESA NON PUÒ DANNEGGIARE AMBIENTE”

Incalzato dalle opposizioni (vedi http://bit.ly/42OpyU4) l’Assessore Regionale è stato costretto a scrivere un secondo articolo (vedi https://bit.ly/3PlCtdc).

Questo il nostro commento della consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi (M5S).

“L’assessore Scoccimarro fa retromarcia, non abbiamo mai visto un assessore far circolare un comunicato stampa per smentire sé stesso. Rimangono comunque gravi le affermazioni dell’assessore all’Ambiente, non smentite, secondo cui sarebbe ‘innegabile il diritto d’impresa teso al miglioramento del tessuto economico e sociale locale’. Peccato che la Costituzione italiana dica ben altro e se l’assessore all’Ambiente non lo ricorda, lo faccio io”.

“Probabilmente l’esponente della Giunta Fedriga è l’unico in Italia che non ha ancora compreso le modifiche apportate alla legge fondamentale dello Stato – continua la consigliera d’Opposizione – secondo la quale l’iniziativa economica privata è sì libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente”. “Sono le stesse cose che abbiamo ricordato questa mattina – conclude Capozzi – depositando un’interrogazione indirizzata proprio a Scoccimarro, per capire la sua posizione sull’inceneritore di Spilimbergo”.

Capozzi M5S “Scoccimarro e Giunta Fedriga mettono in ridicolo un’intera Regione con le loro idee sul clima”

Mentre Filippo Giorgi, direttore della sezione Scienze della Terra del Centro di Fisica teorica e rappresentante italiano all’Ipcc, Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici, ricorda che l’uomo è parte determinante dei cambiamenti climatici in atto, soprattutto della velocità con cui stanno avvenendo, in Friuli Venezia Giulia l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente preferisce fare spallucce e dire che tanto sarebbero successi comunque”.

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi commenta così, in una nota, le ultime “imbarazzanti affermazioni dell’assessore Scoccimarro”.

“Quelle espresse da dall’esponente della Giunta Fedriga sono le stesse posizioni – riferisce la consigliera – tenute in Aula dal consigliere Turchet nella passata legislatura: allora il consigliere era già stato bacchettato da scienziati ed esperti dei cambiamenti climatici, quali Maurizio Fermeglia dell’Università di Trieste, Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana e Renato Colucci, membro dell’Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia”.

“Nulla di nuovo, quindi – ribadisce Capozzi -. Abbiamo condannato le posizioni espresse dal consigliere e abbiamo preteso invano che altrettanto facesse anche la Giunta: quando però a rilanciarle è l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente la situazione diventa seria e preoccupante”.

La consigliera conclude: “Non tolleriamo e non tollereremo che sulla tutela dell’ambiente ci siano ambiguità e tentennamenti”

Capozzi M5S: “ieri a Roma c’è stata una bella manifestazione per dire basta a vite precarie, peccato che il centrodestra non sappia più ridere, ma preferisca far ridere”

“Non commentare la situazione di disagio in cui vivono molti cittadini che sono scesi in piazza al nostro fianco e fossilizzarsi su una battuta, dimostra tutto l’imbarazzo di una formazione di Governo che sta continuando a prendere in giro gli italiani con i suoi ripensamenti”.

“Invece di rispondere a chi gli chiede come mai non siano state ancora abbassate le accise, le commissioni sui pos, i tassi di interesse sui mutui, gli affitti per gli studenti, a chi vorrebbe tassare gli extraprofitti delle imprese che si sono arricchite con l’inflazione e la guerra, il centrodestra sposta l’attenzione sull’invito di Grillo ai cittadini a diventare responsabili del proprio territorio”.

“Sappiamo che la partecipazione pubblica è da sempre vista male dal centrodestra perché contrasta progetti invisi come sta avvenendo con l’acciaieria a San Giorgio di Nogaro. Ma non serve coprirsi ulteriormente di ridicolo. Basti pensare che l’idea delle brigate di cittadinanza è stata lanciata sul blog di Beppe Grillo il 3 ottobre, stranamente, oggi è su tutti i giornali, un evidente tentativo di spostare l’attenzione sulla presenza massiccia di cittadini contro un governo che non li sta aiutando, si vuole evitare l’imbarazzo di dare loro risposte”