Bilancio, Capozzi: Pazienti oncologici, miglioriamo erogazione contributi acquisto parrucche
“Ampliare la platea dei possibili destinatari dei contributi concessi per l’acquisto di una parrucca a vantaggio dei pazienti affetti da alopecia in seguito a terapia chemioterapica o radioterapica, conseguente a patologia tumorale”.
Questo è stato quanto chiesto e ottenuto dalla consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), attraverso un ordine del giorno tematico da lei stessa depositato e successivamente recepito dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia nel corso dei lavori relativi alla recente manovra di bilancio.
“La legge regionale – dettaglia l’esponente pentastellata in una nota stampa – prevede di sostenere i pazienti affetti da alopecia in seguito a terapia chemioterapica o radioterapica, alleviando il disagio psicologico derivante dalla perdita dei capelli e concedendo ai cittadini con un valore dell’Indicatore della Situazione economica equivalente (Isee) pari o inferiore a 30.000 euro, un contributo nella misura massima di 400,00 euro, correlato all’acquisto di una parrucca”.
“I fondi regionali, aumentati grazie al nostro emendamento accolto quest’estate, rischiano però – spiega ancora Capozzi – di non essere spesi dalle Aziende sanitarie, alle quali va presentata la domanda di concessione. Sia a causa della scarsa informazione esistente su tale iniziativa, anche tra chi produce e vende questi prodotti, sia a causa dei paletti troppo rigidi individuati dalla Giunta”.
“In autunno – ricorda ancora la rappresentante del M5S – avevamo chiesto non a caso di togliere i riferimenti all’Isee per essere riconosciuti tra i beneficiari, ma la nostra istanza non era stata accolta”.
“Con l’ordine del giorno approvato pochi giorni fa in Consiglio regionale, auspichiamo perciò che la Giunta mantenga gli impegni presi – conclude Capozzi – e che intervenga su questi criteri nel corso del 2025, facendo sì che le risorse a disposizione delle Aziende possano essere erogate a chi ne ha effettivamente bisogno”.
Ovovia, Richetti e Menis: Trieste ostaggio di questo progetto
Il progetto della cabinovia a Trieste è un fallimento annunciato, un esempio di cattiva gestione politica e amministrativa che ignora vincoli ambientali, normative e il dissenso di una larga parte della cittadinanza. Non si tratta solo della posizione del comitato No Ovovia, ma di una diffusa preoccupazione tra i triestini che vedono in quest’opera uno spreco di risorse che potrebbero essere rispondere a problemi ben più urgenti per la città.
La sentenza del TAR ha messo in luce gravi irregolarità, tra cui la mancata Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) e l’approvazione di varianti urbanistiche dopo l’avvio dei lavori, un modus operandi inaccettabile.
L’opera minaccia aree protette Natura 2000 e il valore storico del Porto Vecchio, come confermato dalla bocciatura dei fondi PNRR per mancato rispetto del principio ‘Do No Significant Harm’. Uno schema che si ripete, come avvenuto per il progetto di via Frausin, dove si è agito prima del via libera urbanistico. Reiterare atti identici nonostante i rilievi del TAR pone seri interrogativi sulla volontà di rispettare la legalità.
La cabinovia, quindi, non rappresenta soltanto un’opera inutile, ma un simbolo di spreco di risorse pubbliche e di forzature politiche.
Non esistono motivi di interesse pubblico che giustifichino la sua realizzazione. Il modo con cui si procede sembra dettata più da calcoli politici ed elettorali che da una visione strategica per il territorio. Le risorse già spese, e quelle necessarie per proseguire, rischiano di pesare ulteriormente sulla collettività, mentre una larga parte di triestini ritiene che i problemi reali siano ben altri Invece di rispondere a queste priorità, l’amministrazione insiste su un progetto divisivo e costosissimo.
Chiediamo l’immediato ritiro del progetto. Regione e Comune devono fermarsi, assumersi la responsabilità di questo costoso fallimento e avviare un dialogo con cittadini e associazioni per soluzioni realmente sostenibili. La valorizzazione del Porto Vecchio e il miglioramento della mobilità urbana devono basarsi su progetti che rispettino l’ambiente, il patrimonio storico e le leggi.
Basta arroganza e ostinazione. È ora che questa Giunta ascolti i cittadini, rispetti le normative e investa risorse dove servono davvero.
La cabinovia è un ascensore per il nulla, ma a spese di tutti noi. È tempo di fermare questa corsa a vuoto e tornare con i piedi per terra, ascoltando le vere priorità dei triestini.
Ovovia, Capozzi: Il TAR dà ragione ai cittadini: il centro-destra ritiri il progetto
“La sentenza del Tar, che accoglie i ricorsi presentati dal comitato No Ovovia, dalle associazioni ambientaliste e anche dai residenti, conferma ancora una volta quanto sostenuto da tempo: ossia che l’ovovia di Trieste è un progetto fallimentare sin dalla sua ideazione”.
Lo rimarca in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola “sul controverso progetto che riguarda, peraltro, un’area del capoluogo giuliano dal delicato valore ambientale”.
“Non si possono dimenticare – aggiunge la Capozzi – le parole dell’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Scoccimarro, che nel giugno 2024 aveva definito sterili e ideologiche le critiche dei cittadini che contestavano l’opera. Peccato, però, che oggi anche la magistratura abbia riconosciuto le gravi carenze del procedimento”.
“È tempo – conclude la pentastellata – che il Centrodestra si assuma le sue responsabilità, ascolti finalmente la voce dei cittadini e ritiri un progetto che non ha né il consenso, né tantomeno la legittimità per andare avanti”.
Infanzia, Capozzi: Giocattoli in movimento a Udine per donare gioia ai bimbi meno fortunati
“Il MoVimento 5 Stelle è sceso anche quest’anno in numerosissime piazze italiane per dare vita all’iniziativa ‘Giocattoli in movimento’. Un evento pensato e organizzato con l’obiettivo di ridare vita ai balocchi non più utilizzati dai nostri bambini ma che invece, qualora integri e puliti, possono ancora donare tanti sorrisi a chi non ha la stessa fortuna”.
Lo ricorda in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), rimarcando l’importanza di questo appuntamento di solidarietà, capace di unire alla generosità anche importanti significati educativi.
“Ci siamo ritrovati in piazza San Giacomo a Udine – aggiunge l’esponente pentastellata, evidenziando che, dopo quelle odierne, le attività proseguiranno anche nella giornata di domani, sempre dalle 10 alle 19 – per iniziare insieme l’anno, pronti per raccogliere e scambiare tanti giocattoli che, soprattutto dopo il Natale, sarebbero destinati alla polvere di cantine e soffitte. Invece, grazie al riciclo, ciò che non viene utilizzato più trasformarsi in un’importante e gioiosa risorsa per altri bimbi”.
“È inoltre importante iniziare a spiegare ai bambini fin da piccoli – questo l’esplicito invito di Capozzi – l’importanza di valori come la generosità e l’altruismo, ma anche che ci si può privare di qualche gioco per far felice un altro coetaneo meno fortunato. Un’economia circolare, quindi, perfettamente applicata al mondo dell’infanzia”.
“L’anno scorso l’iniziativa aveva suscitato un notevole successo – sottolinea la rappresentante del M5S – e molti erano stati i giocattoli raccolti, per poi essere donati al ‘Centro di aiuto alla Vita’ di via Ellero 3, al quale verranno donati anche questo anno”.
“Siamo pertanto sicuri – conclude Capozzi – che, grazie alla solidarietà dei nostri cittadini, espressa come da previsioni già nella giornata odierna, anche nel 2025 porteremo tantissima gioia nelle purtroppo numerose famiglie assistite da questa associazione No Profit”.
Salute, Capozzi: Rete oncologica, nuovo Piano da perfezionare in fretta
“Cittadini e professionisti lo aspettavano da almeno trent’anni e oggi, finalmente, è stato presentato l’importantissimo Piano regionale della Rete oncologica. Tuttavia, dopo un’attesa così estenuante, esso arriva circondato da un clima di profonda contrarietà, dove i primi a contestarlo sono gli stessi capi dipartimento che ne criticano soprattutto la parte relativa alla strutturazione della rete chirurgica”.
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sul delicato tema della salute.
“L’auspicio – aggiunge l’esponente pentastellata – è quello che adeguate modifiche al Piano possano tempestivamente intervenire sotto la spinta di osservazioni tecniche e non davanti all’incitamento di prese di posizione politica da parte di alcune forze le cui aspettative, evidentemente, sono state disattese”.
“È altresì apparso interessante e condivisibile – precisa Capozzi – un passaggio dell’intervento del dottor Fasola, quando ha affermato di preferire le strutture pubbliche a quelle private convenzionate, dove certi percorsi possano essere suggeriti dalla natura stessa della struttura”.
“A prescindere da tutto ciò, trovo comunque coerente la decisione dell’assessore regionale Riccardi – sottolinea infine la rappresentante del M5S – di far rinviare il voto per addivenire allo stesso in un momento posteriore, consentendo così di pervenire a una maggior condivisione possibile”.
Bilancio, Capozzi: Alfabetizzazione digitale, studenti siano tutor per anziani
“Implementare i servizi per l’alfabetizzazione digitale, coinvolgendo studenti delle scuole superiori o universitari attraverso percorsi in cui siano coinvolti come tutor per gli anziani nell’utilizzo di servizi digitali messi a disposizione dalla Pubblica amministrazione”.
È questo l’obiettivo dell’ordine del giorno tematico, depositato dalla consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle) e successivamente recepito dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia nel corso dei lavori relativi alla manovra di bilancio, che ora impegna l’Esecutivo “a continuare nelle attività di sviluppo e valorizzazione del Servizio civile regionale e solidale anche per attività di alfabetizzazione digitale”.
Lo evidenzia con soddisfazione in una nota stampa la stessa esponente pentastellata, riferendosi al Ddl 31 “Legge Collegata alla Manovra di Bilancio 2025 2027” e ricordando che “la transizione verso i servizi online, anche comunali e regionali, può creare serie difficoltà a una parte della popolazione anziana, spesso non in possesso delle competenze digitali necessarie per accedere autonomamente a tali servizi”.
“Coinvolgere i giovani in attività di supporto agli anziani – precisa Capozzi – può favorire sia l’inclusione sociale che l’acquisizione di competenze pratiche, utili per il loro futuro lavorativo”.
“La collaborazione tra Regione, Enti locali e università – sottolinea ancora la rappresentante del M5S – può rappresentare un’opportunità per attivare progetti di tirocini formativi o di volontariato giovanile, incentivando così un dialogo intergenerazionale e il rafforzamento del tessuto sociale cittadino”.
“Nella nostra regione – conclude Capozzi – il Servizio civile viene disciplinato dalla Lr 11/2007, ‘Promozione e sviluppo del servizio civile nel territorio regionale’, che ha dettato norme per il suo sviluppo e la sua valorizzazione portando all’istituzione dello stesso Servizio civile regionale e solidale”.
Bilancio, Capozzi: Pollice verso, manovra ricca ma non aiuta cittadini in difficoltà
“Nel corso dei quattro giorni di lavori dedicati alla manovra finanziaria 2025 abbiamo discusso tutti gli emendamenti che sono stati portati a corredo di questo ricchissimo bilancio. Gran parte delle nostre istanze, quasi tutte, non erano certamente ‘ideologiche’ (come qualcuno ama definirle) ma, al contrario, offrivano risposte concrete al territorio. Tant’è che, riconoscendone la bontà, alcune sono state votate dai colleghi all’unanimità, mentre altre nostre proposte sono state fatte proprie dalla Giunta regionale o da altri consiglieri. Grazie alla nostra insistenza, per esempio, verranno erogati subito, e non nel mese di luglio, 5 milioni di euro destinati alle imprese per l’acquisto di impianti fotovoltaici da installare sui capannoni”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), reduce dalle impegnative attività d’aula di fine anno che, iniziate martedì, hanno coinvolto l’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia fino alla tarda serata di ieri.
“Nutriamo seri dubbi – aggiunge l’esponente pentastellata, ricollegandosi anche ai contenuti della sua dichiarazione di voto, che ha preceduto le votazioni sui documenti finanziari sotto esame – sul fatto che questa manovra possa realmente fornire delle risposte a tutti i cittadini. Non intravvediamo certamente una svolta decisiva per la nostra regione giacché, per una precisa scelta politica, è stato deciso di non introdurre alcuna misura di integrazione al reddito per i cittadini in difficoltà. Al tempo stesso, non si è voluto prevedere neppure un salario minimo, come elemento premiante o incentivante”.
“La Giunta – precisa Capozzi – si è infatti limitata a premiare chi corrisponde i salari previsti dai contratti nazionali. Questo perché, secondo l’Esecutivo regionale, non serve il salario minimo, ma si deve invece puntare sulla contrattazione collettiva, sulla quale possiamo anche condividere, ma senza dimenticare mai che si tratta della stessa contrattazione che ha consentito di dar vita ai salari che, attualmente, vengono dati a certi lavoratori”.
“È stata purtroppo bocciata – sottolinea la rappresentante del M5S, riferendosi anche agli emendamenti da lei stessa presentati e poi rigettati dal Consiglio – l’agevolazione tariffaria delle mense scolastiche. Si tratta di una misura importante e necessaria, non solo per venire incontro alle nostre famiglie alle prese con il caro vita, ma ancor di più per quei bambini che vedono nel pasto comune nei refettori l’unico davvero completo delle loro giornate, proprio a causa delle difficoltà economiche in cui versano le loro famiglie”.
“Di sicuro, questa bocciatura non poteva essere giustificata da una mancanza di risorse – aggiunge ancora Capozzi – e, in tal senso, desidero ricordare che negli ultimi anni siamo sempre stati ben lieti di votare le manovre più ricche di sempre. Tuttavia, non bisogna dimenticare che nel 2023 oltre 256 milioni di euro non sono stati né prenotati, né impegnati. Una cifra gigantesca che avrebbe potuto essere impiegata per migliorare i servizi alle nostre famiglie, erogare contributi alle nostre imprese e investirli per la tutela del nostro ambiente”.
“Si è altresì scelto di intervenire in maniera puntuale su numerose situazioni, come per i bagni di Lusnizza, mentre è stato bocciato anche l’emendamento con cui chiedevamo la valorizzazione delle terme romane di Monfalcone. Tutto ciò per evidenziare – conclude Capozzi – come si sia guardato più a chi chiede una disposizione che al valore concreto e all’urgenza di ciò che viene richiesto. Benché molte nostre proposte siano state accolte direttamente o indirettamente, restiamo comunque convinti che si continui a concedere poca attenzione ai cittadini più in difficoltà. Pertanto, abbiamo espresso voto contrario a questa manovra di bilancio”.
Bilancio, Capozzi: Disabilità uditive, ok unanime a nostro emendamento
“Dopo il via libera trasversale alla nostra istanza sulla Parità di genere, l’Aula ha votato in maniera positiva e altrettanto unanime anche il nostro emendamento in materia di Salute e Politiche sociali, dedicato alle misure per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e l’inclusione delle disabilità uditive, attraverso la promozione da parte delle pubbliche amministrazioni regionali di progetti sperimentali per la diffusione dei servizi di interpretariato in Lingua dei segni (Lis) e di sottotitolazione”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), esprimendo la sua soddisfazione per l’accoglimento dell’emendamento modificativo tematico da lei stessa presentato.
“La cifra che abbiamo ottenuto corrisponde a 20mila euro – aggiunge l’esponente pentastellata – e impegna la Regione Friuli Venezia Giulia a promuovere la piena inclusione nella società, la partecipazione alla vita collettiva delle persone affette da sordità e il loro accesso all’informazione, riconoscendo e valorizzando l’utilizzo della lingua italiana dei segni”.
“Al tempo stesso, viene potenziato ulteriormente il servizio di interpretazione e traduzione – precisa Capozzi – assicurando anche l’attività di interpretariato simultaneo nella Lis durante la trasmissione in streaming delle proprie sedute”.
“Accogliamo con profondo compiacimento questo accoglimento unanime da parte dell’Assemblea legislativa – conclude Capozzi – pur avendo, a fine lavori, espresso giudizio negativo alla manovra di bilancio 2025”.
Bilancio, Capozzi: Parità di genere, sì unanime Aula a nostro emendamento
“La parità di genere, secondo noi, non costituisce un fatto meramente concettuale. Anzi, a nostro modo di vedere, si tratta invece di un elemento soprattutto sostanziale. Al punto da aver presentato un emendamento tematico, oggi approvato all’unanimità dall’Aula, affinché l’Amministrazione regionale si faccia promotrice di specifiche clausole che operino quali meccanismi premiali, orientati a favorire l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere, comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere stessa”.
Lo evidenzia con soddisfazione in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), a pochi minuti dall’accoglimento unanime da parte dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia dell’istanza da lei stessa presentata.
“Nello specifico, tali clausole vanno inserite – dettaglia l’esponente pentastellata – nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti relativi alle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture (con particolare riguardo a quelli sopra le soglie di rilevanza comunitaria), ma anche nei contratti di servizio pubblico, nelle convenzioni e negli atti di concessioni stipulate tra società controllate e partecipate dalla Regione o da un ente locale”.
Scuola, Capozzi e Richetti: Crollo Petrarca, tutelare incolumità studenti
“Il cedimento di una sezione di soffitto avvenuta in un’aula del liceo Petrarca di Trieste, dove i calcinacci sono piovuti addosso a una studentessa durante l’orario di lezione, costituisce l’ennesimo e allarmante episodio che mette in luce una problematica reale, quella relativa alla sicurezza degli studenti, che troppo spesso viene trascurata”.
Lo rimarca la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), attraverso una nota stampa congiunta, firmata anche dalla collega consigliera comunale Alessandra Richetti, alla luce della situazione di emergenza verificatasi questa mattina nel capoluogo regionale, dove una giovane è stata colpita di striscio da alcuni frammenti d’intonaco caduti dall’alto.
“Ricordiamo che, già nel 2021, le classi del liceo erano state spostate dalla succursale di largo Sonnino a quella di via Tigor – aggiungono le esponenti esponente pentastellate – alla luce della caduta di alcuni calcinacci. Evidentemente, però, la nuova sede è peggio di quella precedente. Appare perciò assurdo spostare quasi metà del corpo studentesco del Petrarca in un edificio pericolante”.
“Depositerò un ordine del giorno tematico al bilancio comunale di Trieste – anticipa Richetti – per chiedere al sindaco e alla Giunta di valutare le condizioni strutturali di tutti gli edifici scolastici presenti sul territorio comunale e di predisporre, ove necessario, tutti gli interventi immediati per mettere in sicurezza le strutture”.
“Auguriamo ovviamente una pronta guarigione alla studentessa interessata e auspichiamo – sottolinea, infine, Capozzi – che un fatto del genere non si verifichi mai più. La sicurezza degli studenti e il diritto allo studio devono costituire una categorica priorità per chi amministra”.
Bilancio, Capozzi: Approvata proposta fotovoltaico per imprese
Bilancio, Capozzi: Ok a nostra istanza per Campionati nazionali universitari in Fvg
“Desidero esprimere grande soddisfazione alla luce dell’accoglimento da parte dell’Aula di un nostro emendamento con il quale abbiamo voluto dare attenzione ai giovani atleti iscritti agli atenei della nostra regione, prevedendo la copertura delle spese relative all’elaborazione del dossier di candidatura finalizzato a ospitare una delle prossime edizioni dei Campionati nazionali universitari”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), facendo riferimento al finanziamento richiesto attraverso un emendamento tematico per la realizzazione del documento ufficiale da parte dei centri universitari sportivi di Trieste e Udine.
“I Tricolori universitari – aggiunge l’esponente pentastellata – sono vere e proprie Olimpiadi per studenti, massima espressione del movimento sportivo universitario a livello agonistico e grande momento di incontro fra gli studenti di tutti gli atenei italiani”.
“Parliamo di circa 3mila studenti impegnati nelle rispettive specialità – precisa Capozzi – per un evento capace di dar vita a un circuito di 10mila presenze tra atleti, accompagnatori e componenti delle varie rappresentative. Una kermesse di prestigio, capace di coinvolgere anche svariati azzurri, che andrebbe a costituire un grande ritorno in termini di lustro e di indotto economico per l’intero Friuli Venezia Giulia”.
“L’ultima volta che la nostra regione ha ospitato i Campionati italiani universitari – ricorda infine la rappresentante del M5S – risale ormai al lontano 2009 e, anche in considerazione di una tradizione piuttosto positiva per i portacolori degli atenei locali, ci sembra davvero importante sfruttare l’opportunità di riportarli qui nel 2027”.
Bilancio, Capozzi: Tagliamento, bocciata nostra proposta avvio dibattito pubblico
“La mano destra della Giunta regionale continua a (far finta di) non sapere cosa fa la sinistra. Così, mentre l’assessore Amirante, intervenuta in un’assemblea pubblica organizzata a Varmo, ammette che sul Tagliamento non ci sono progetti ma solo ipotesi, nonché di essere disponibile ad avviare un confronto con tutte le parti interessate per individuare una serie di alternative e soluzioni possibili, il suo collega di Esecutivo, Scoccimarro, si dice pronto a proseguire con l’affidamento degli incarichi per la progettazione, tenendo per buono il documento preliminare alla progettazione approvato con delibera giuntale nel mese di aprile”.
Lo rimarca in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sul delicato tema legato al fiume Tagliamento e alle progettualità per la sua messa in sicurezza, denunciando “la confusione che continua a regnare sovrana tra le fila della Giunta”.
“Quella stessa delibera – aggiunge la Capozzi – non venne peraltro votata dall’assessore Amirante. La confusione ha recentemente colpito anche il presidente Fedriga che, a sua volta, ha parlato di un progetto per una traversa tra Dignano e Spilimbergo che non sarebbe invasiva dal punto di vista paesaggistico”.
“Purtroppo, non è stata accolta la nostra proposta – sottolinea la rappresentante del M5S – di avviare un serio e ufficiale dibattito pubblico su tutta l’asta del fiume e sui possibili interventi non invasivi. Interventi richiesti in questi giorni non solo dai comitati e da 13mila cittadini (che, a differenza delle considerazioni opinabili di Scoccimarro, erano ben consapevoli di cosa stessero chiedendo alla Giunta regionale con la loro petizione), ma anche da più di 400 scienziati delle principali associazioni ambientaliste regionali e nazionali, secondo le quali il Tagliamento non può essere compromesso da progetti che non risolverebbero il problema delle alluvioni per il basso corso ma che, invece, altererebbero irreparabilmente la sua dinamica fluviale”.
Bilancio, Capozzi: Terme Monfalcone, urge investire ma Maggioranza dice no
“Tra i numerosi emendamenti presentati, abbiamo voluto dare un seguito all’impegno portato avanti nel tempo dal Gruppo consiliare del M5S di Monfalcone che, già nel 2018, aveva sollevato la delicata questione con una mozione tematica. Pertanto, anche in sede di Assemblea legislativa regionale siamo intervenuti per quanto ci compete rispetto a un sito importante della nostra regione, le Terme romane di Monfalcone, la cui acqua viene classificata come solfurea-salso-solfato-
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), facendo riferimento all’istanza da lei stessa presentata in aula nel corso dei lavori sulla Manovra 2025 e aggiungendo che “la zona in cui sono localizzate le Terme romane è l’antichissimo sito di Lacus Timavi, sede di rovine e reperti archeologici, di bellezze paesaggistiche e di singolari presenze naturalistiche ad altissima presenza di specie viventi in biodiversità”.
“L’interesse rivestito dalla fonte termale per la collettività monfalconese come fatto storico, sociale ed economico, oltre a risultare documentato – dettaglia l’esponente pentastellata – dagli scritti di scienziati, medici ed eruditi negli ultimi dieci secoli, è preso in considerazione anche dai precursori della promozione della nostra zona industriale di interesse nazionale e regionale. Più specificatamente dal podestà di Monfalcone, Arturo Rebulla, che nel suo volume ‘Per il Risorgimento di Monfalcone’, edito a Trieste nell’agosto del 1918, cita espressamente l’utilizzo delle Terme romane come uno dei pilastri per l’economia del territorio”.
“Ritenevamo perciò corretto – precisa Capozzi – inserire delle risorse specifiche su questa realtà, perché l’area di Lacus Timavi e quella del Lisert via Timavo, sedi di rovine e reperti archeologici, vengano riqualificate a beneficio dello stabilimento termale. A fronte delle ingenti finanze disponibili si è invece ritenuto di bocciare il nostro emendamento, anche da chi in maggioranza è presente sul territorio interessato”.
“Evidentemente, Monfalcone deve emergere soltanto per la sua vocazione industriale e per la presenza degli immigrati – conclude Capozzi – che, in tempi di campagna elettorale, fanno più presa”.
Bilancio, Capozzi: Maggioranza boccia nostre proposte, ma poi le fa sue
“Come sempre accade, resteremo vigili rispetto ai contenuti di questa manovra che, al momento, non desta particolari entusiasmi. Tuttavia, nonostante tutto, cogliamo con favore quello cui siamo soliti assistere: ossia, proposte del M5S bocciate nelle precedenti manovre che vengono fatte proprie dalla Maggioranza in un momento successivo”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), riprendendo i concetti da poco espressi nell’emiciclo di piazza Oberdan a Trieste nel corso della discussione legata alla manovra di bilancio più attesa dell’anno, la Stabilità.
“Questa volta – aggiunge l’esponente pentastellata – annotiamo, tra le tante, i 5 milioni di euro messi a disposizione delle imprese per l’acquisto di impianti fotovoltaici, benché pochi mesi fa segnalassimo la necessità di incrementare tale fondo di almeno 10 milioni di euro. Infatti, sono complessivamente pervenute 207 domande, con un fabbisogno totale di circa 23,4 milioni. In una manovra che prevede somme fresche manovrabili per circa 6,2 miliardi di euro, secondo l’assessore Bini, la coperta è corta e le nostre imprese dovrebbero aspettare l’erogazione di questi soldi nel mese di agosto”.
“Parimenti segnaliamo anche che l’Amministrazione regionale – precisa Capozzi – ha deciso con tre anni di distanza di prevedere che le imprese che ottengono contributi dalla Regione debbano rendere noto il sostegno finanziario ricevuto, dandone visibilità in modo riconoscibile al pubblico, attraverso l’apposizione del logo istituzionale del Fvg, secondo le modalità stabilite con deliberazione della Giunta. Esattamente quanto richiesto dal MoVimento 5 Stelle con un emendamento alla Legge regionale 3 del 22 febbraio 2021, meglio nota come SviluppoImpresa, ormai datato 4 anni or sono”.
“Vedremo ora quanti anni passeranno, affinché trovino attuazione – si domanda la rappresentante del M5S – le misure proposte in questa manovra. A noi non importa, comunque, la paternità: l’importante è che si diano risposte ai cittadini. Questo modus, infatti, non ci ha scoraggiati dal fare nuove proposte; anzi, il fatto che le nostre vengano accolte a scoppio ritardato, ci spinge a formularne sempre di nuove, perché rimaniamo convinti che, attraverso i nostri emendamenti, si dia attenzione a servizi importanti che possono sollevare le casse della Regione e delle nostre famiglie che possono così provvedere ad altre necessità”.
“Una di queste proposte – sottolinea ancora l’intervento – riguarda l’agevolazione tariffaria delle mense scolastiche, misura importante non solo per venire incontro alle famiglie alle prese con il caro-vita, ma preziosa anche per quei bambini che vedono, nel pasto della mensa, l’unico completo della giornata, proprio per le difficoltà economiche delle famiglie in cui vivono. Nuclei che, spesso, non riescono a pagare le tariffe delle mense che possono arrivare anche a 700 euro l’anno, costringendo a un surplus di lavoro i nostri Comuni per venire incontro ai cittadini che versano in oggettive difficoltà, per evitare che venga negato il pasto ad alcuni bimbi o che gli stessi siano costretti ad aspettare in altre stanze, mentre i loro compagni pranzano altrove. Uno scenario impressionante solo a immaginarlo”.
“Ecco perché, sulla scorta di quanto da noi proposto nel 2017 – garantire agli studenti l’abbonamento gratuito per il Trasporto pubblico locale, poi parzialmente accolto da questa Maggioranza, arrivando al taglio del 50% del titolo di viaggio – oppure di quanto da noi suggerito nel dicembre 2021 – il Tpl gratuito per le persone con più di 65 anni, anche questo parzialmente accolto da questa Maggioranza arrivando, un anno dopo, ad approvare il taglio del 50% del titolo di viaggio – siamo convinti della bontà della nostra proposta e auspichiamo che, prima dell’inizio dell’anno scolastico 2025–2026, si possa approvare una proposta proveniente dal MoVimento 5 Stelle per abbattere le tariffe delle mense scolastiche. Un segnale importante in un periodo in cui tutta la politica mira a venire incontro alle famiglie con figli, si parla di inverno demografico e che ci permetterebbe di essere la prima Regione a intervenire in maniera sostanziale su questo fronte”.
“Con i nostri emendamenti – altro tema toccato da Capozzi – vogliamo anche tendere alla parità di genere che non deve rimanere solo concettuale. Noi cerchiamo invece di renderla effettiva con uno sgravio dell’Irap alle imprese che dimostreranno di averne dato attuazione, possedendo la certificazione prevista, oppure a quelle che prevedono stipendi per i propri lavoratori non inferiori ai 9 euro lordi l’ora. Tutto ciò per combattere il trend per cui si è poveri pur lavorando. Per le stesse finalità prevediamo anche l’inserimento di meccanismi premiali nell’affidamento dei servizi e nell’aggiudicazione delle gare d’appalto per le imprese che si dimostrano essere virtuose in questi due ambiti”.
“Non abbiamo certamente trascurato dalle nostre considerazioni i giovani e gli sportivi. Ecco perché abbiamo chiesto l’incremento dei fondi a disposizione per il Servizio Civile Solidale, anche in vista delle iniziative legate all’evento Go2025!. Così come abbiamo posto l’attenzione ai giovani che praticano sport e che, spesso e volentieri, portano in alto il nome del Friuli Venezia Giulia nel mondo. Con un nostro emendamento, inoltre, vogliamo permettere ai Centri sportivi universitari di Udine e Trieste di presentare la candidatura per riportare in regione il campionato nazionale universitario, che si tenne qui nel lontano 2009. Un momento di partecipazione importante con sicure ricadute dal punto di vista sportivo e sociale, ma anche economico, considerato che eventi di questo tipo richiamano migliaia di studenti e addetti ai lavori”.
“Infine, chiediamo alla Regione – conclude Capozzi – che sia istituzionalizzato il dibattito pubblico per gli interventi necessari sul Fiume Tagliamento. Attenzione! Non si tratta di un modo per mandare la palla in tribuna, ma solo per evitare di sprecare ulteriore tempo e ulteriori risorse rincorrendo opere che poi, per la giusta contrapposizione dei territori e dei sindaci stessi amministrati dalla stessa Maggioranza, non vengono mai realizzate. Credevamo che l’esperienza dell’acciaieria sarebbe stata da monito su come ci si debba interfacciare con i territori, quando si vogliono realizzare opere altrimenti percepite come calate dall’alto e non accettate da amministratori e cittadini. Da qui alla fine dei lavori sapremo se le proposte da noi avanzate saranno approvate con la massima convergenza, soprattutto da chi accusa gli altri di porre ‘No!’ ideologici”.
Bilancio, Capozzi: Manovra ricca, ma efficacia dubbia per cittadini e imprese
“Quella che ci apprestiamo a discutere è sicuramente una Manovra ricca, benché ormai siamo abituati ad avere a che fare con queste enormi disponibilità finanziarie. Tuttavia, ci interroghiamo nuovamente sull’efficacia di queste misure e sulla loro capacità di dare risposte effettive a cittadini e imprese, anche alla luce di alcune statistiche che non vengono spesso ricordate in quest’aula, relative al numero delle famiglie in condizioni di povertà assoluta, di quelle in una situazione di povertà energetica, dei lavoratori in cassa integrazione, del record di occupati grazie a contratti precari e dei divari salariali tra uomini e donne, soprattutto nelle posizioni apicali. E potremmo continuare ancora a lungo…”.
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), esprimendosi ai margini dei lavori odierni dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia con i quali ha preso il via la lunga sessione di attività riservate alla manovra di bilancio più attesa dell’anno.
“Senza toccare poi la percezione della sanità regionale – aggiunge l’esponente pentastellata, inserendosi nel dibattito legato all’esame della legge di Stabilità – che hanno i nostri cittadini, nonostante i miliardi che ogni anno vengono messi a disposizione dalla Giunta e dal Consiglio per il nostro sistema regionale”.
“Nell’ambito delle misure proposte – dettaglia Capozzi – ci sono tanti interventi condivisibili, come le risorse previste per la manifattura (settore che presenta alcune criticità, ma che può risultare importante per lo sviluppo e per il lavoro del Fvg), ma anche quelle garantite agli enti locali. Oppure ancora quelle riservate alle Aziende sanitarie le cui problematiche, come abbiamo appena ricordato, sono sotto gli occhi di tutti. L’auspicio è quello che si dia senso a tutte queste risorse e che i cittadini si ritrovino un Servizio sanitario adeguato, senza la necessità di ricorrere a prestazioni in strutture private a causa delle inefficienze con cui devono confrontarsi”.
“Inoltre, a quelle sopra citate, si aggiungono altre misure non condivisibili o, comunque, tali da destare forti contrarietà. Come, per esempio, il rifinanziamento al premio giornalistico dedicato ad Almerigo Grilz – spiega la rappresentante del M5S – per il suo vissuto del tutto discutibile. Come discutibili dal nostro punto di vista rimangono anche alcuni passaggi nel Nadref sulle Province, sulle quali ancora nulla si sa in merito alla loro istituzione e alle funzioni che verranno delegate in questi ambiti”.
“Si sta semplicemente dando seguito – sottolinea ancora la consigliera del MoVimento 5 Stelle – a quello che è stato approvato dal Governo centrale, prevedendo addirittura l’adozione della disciplina, con apposita legge elettorale regionale, dell’elezione degli organi a suffragio universale e diretto. A tale proposito, e volendo sottolineare la totale inutilità di questo nuovo ente, si evidenzia come agli enti di decentramento ai quali son state affidate le ex funzioni provinciali che erano state trasferite alle Uti, siano stati destinati circa 200 milioni di euro nel corso dell’anno 2024 e che queste risorse siano state spese sul territorio, benché nessuna delle Edr preveda l’elezione a suffragio universale e diretto degli organi preposti a impegnare questi fondi. Ci chiediamo, perciò, come abbiano potuto fare un tanto senza il presidente della Provincia, senza gli assessori provinciali e senza i consiglieri provinciali: un vero e proprio mistero che qualcuno, prima o poi, ci vorrà spiegare”.
“Al momento, rimane in noi la convinzione che le nuove province si risolveranno in ulteriori contenitori – conclude Capozzi – che, a nostro modo di vedere, si traducono soltanto in ulteriori poltrone da divedere, senza che prima sia stato specificato quali funzioni esplicheranno. La conseguenza vedrà questo ulteriore contentino, rivolto ad alcune forze politiche, gravare sul bilancio della nostra regione, mentre preziose risorse verranno distratte dai servizi per i cittadini. Questi nuovi contenitori, quindi, rischiano di diventare delle cattedrali nel deserto, prima ancora di essere istituiti. Già adesso abbiamo Comuni in forte affanno a causa della carenza di personale qualificato: ci chiediamo, perciò, come possano essere strutturati questi nuovi enti davanti a tale gap che, al momento, non è stato colmato”.
Tagliamento, Capozzi: Bene petizione, urge dibattito pubblico
“Il nostro sincero ringraziamento va doverosamente rivolto ai circa 14mila cittadini che hanno apposto le rispettive firme per consolidare una delicata istanza, mobilitandosi e impegnandosi per difendere il nostro territorio e la sicurezza della popolazione stessa”.
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) che ha preso la parola sul tema ambientale che nella giornata odierna ha portato alla consegna di una petizione dell’Associazione assieme per il Tagliamento alla presidenza dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, esprimendo contrarietà alla realizzazione di alcune opere e chiedendo, invece, interventi per garantire la sicurezza nelle aree interessate dal corso d’acqua.
“L’agire pasticciato di questa Giunta – prosegue Capozzi che ha personalmente presenziato alla consegna del documento con le sigle dei 13.760 aderenti – ha generato la confusione che regna attualmente, causando contrapposizioni tra cittadini e amministratori. Persino tra quelli del medesimo colore politico dell’Esecutivo stesso. Che l’incolumità delle popolazioni rivierasche vada perseguita è indubbio, ma lo si deve fare salvaguardando l’unico fiume alpino rimasto, anche intervenendo con le opere già previste da quasi un decennio lungo il basso corso”.
“Proprio perché non ci sono ancora progetti definitivi – precisa la pentastellata – nell’ambito di questa manovra finanziaria abbiamo presentato un emendamento per istituire un concreto dibattito pubblico sul Tagliamento. Al tempo stesso, pare doveroso fare la dovuta chiarezza in merito, visti i continui giri di volta degli ultimi 12 mesi, ascoltando e informando cittadini e amministratori interessati rispetto a interventi che possono essere alternativi rispetto a opere che, per forza di cose, impatteranno sui territori di loro competenza”.
“Quello a cui tutti dobbiamo tendere – sottolinea infine la rappresentante del Movimento 5 Stelle – è il pervenire a una soluzione il più condivisa possibile, perché proprio a questo serve il dibattito pubblico. Contemporaneamente, bisogna evitare di continuare a spendere tempo e denaro per generare documenti propedeutici alla progettazione di opere che poi, una volta rese pubbliche, non vengono più realizzate”.
Ecco il video-commento della Consigliera Rosaria Capozzi a margine della consegna della petizione: https://youtube.com/shorts/CijwQ2nBLJw