martedì, 18 Marzo 2025
Home Blog Pagina 20

Capozzi – Richetti M5S: “Ok sfruttare il park di Trieste Airport, ma si riveda il piano dei Trasporti”

“I ragionamenti del Presidente Antonio Marano sul futuro del mega parcheggio di Trieste Airport sono del tutto condivisibili. Il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto la tesi secondo la quale per i passeggeri che si spostano in aereo o in treno partendo da lì, il parcheggio è sovradimensionato”. A dirlo sono la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi e la Consigliera Comunale Alessandra Richetti, intervenute sulla proposta del Presidente dell’Aeroporto di Ronchi dei Legionari di sfruttare la struttura come Hub intermodale.

“E’ l’ennesimo caso in cui ci si trova di fronte a ragionamenti di buon senso portati avanti dai dirigenti che si occupano tutti i giorni della nostra logistica, e per una ragione inspiegabile – sostengono le due portavoce – sono in netta contraddizione con le scelte di politiche. E’ quanto sostiene da tempo anche un altro manager che si occupa di questi temi, ovvero il Presidente dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino, il quale ha ribadito più volte che in Friuli Venezia Giulia non c’è bisogno di nuove infrastrutture ma di scelte mirate e consapevoli per valorizzare quelle che ci sono”.

“Pensiamo ad esempio che seguendo l’idea del Presidente Marano l’ovovia di Trieste sarebbe ancor più inutile, come è assurdo – sottolinea Richetti – spendere 900 milioni bucando il Carso per recuperare forse 5 minuti di tempo con i treni ad alta velocità e forse uno con i regionali considerato che l’attuale linea è sottoutilizzata”.

“Rinnoveremo pertanto la richiesta all’Assessore Amirante perchè va ripensato tutto il sistema dei trasporti come sostiene il M5S dal 15 aprile 2019, giorno in cui abbiamo depositato una mozione in consiglio regionale – ricorda Capozzi – sostenendo la necessità di rivedere il Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica, approvato 12 anni fa dalla Giunta, su dati di traffico del 2009”.

Capozzi M5S: “Sulle Concessioni Idroelettriche Fratelli d’Italia gioca sulla pelle dei cittadini”

“Da quando è stato confermato membro della Giunta Fedriga, ormai due mesi fa, l’Assessore Scoccimarro non è riuscito a scrivere un solo comunicato stampa sull’energia della nostra Regione”. Lo ricorda la consigliera regionale Rosaria Capozzi che rimarca le assenze dell’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile nelle partite importanti per i nostri cittadini.

“Molto impegnato a celebrare Alpini, Carabinieri, Forze Armate, ma anche a ricordare i crimini di Tito, per non dire della immancabile presenza a manifestazioni come Corri Trieste e City Golf; sarebbe interessante sapere dall’Assessore all’Energia – sostiene la consigliera – cosa ne pensa del parere favorevole espresso dal Governo Meloni, tramite il Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Tullio Ferrante di Forza Italia, all’ordine del giorno firmato dai parlamentari di Fratelli d’Italia e votato dalla Camera dei Deputati sull’idroelettrico”.

“Infatti, il Governo si è assunto l’impegno a prevedere un intervento normativo ad hoc volto a riconoscere alle regioni e province autonome di Trento e Bolzano la facoltà di rideterminare in aumento la durata delle concessioni idroelettriche di grande derivazione a favore degli attuali titolari. La speranza – ribadisce la Presidente del Gruppo Misto – è che l’esecutivo nazionale non dia seguito a questo impegno sia perché verrebbe meno agli impegni assunti con l’Europa per ottenere il PNRR, mettendo a rischio l’arrivo delle risorse stabilite, sia perché vanificherebbe tutti gli sforzi del Consiglio Regionale che, all’unanimità ha votato la Legge Regionale 21 del 2020. Con tale norma si è stabilito che non si debbano più concedere proroghe per le grandi derivazioni a uso idroelettrico, ancorché fantasiosamente denominate rideterminazioni in aumento della durata, dando la possibilità alla Regione di gestire le concessioni”.

“Non vorremmo che essendo ormai passati quasi tre anni dall’approvazione della norma regionale – conclude Capozzi – i continui ritardi nella costituzione della Società Regionale a capitale misto pubblico-privato alla quale assegnare, di volta in volta, le concessioni siano frutto di una precisa volontà partitica di chi aspetta da Roma la possibilità di concedere le proroghe agli attuali concessionari, nonostante il malcontento manifestato più volte dai Sindaci del territorio per la gestione delle derivazioni”.

Capozzi: “Anche dal Friuli Venezia Giulia partono cittadini per Roma per dire basta vite precarie”

“Sabato 17 giugno a Roma si terrà la manifestazione voluta e organizzata dal Presidente Giuseppe Conte per dire basta al precariato e ai salari bassi nel nostro Paese. Per questo anche gli attivisti del Friuli Venezia Giulia sfileranno per le strade di Roma per manifestare contro le scelte del Governo Meloni”. Ad annunciare la partenza di un pullman dalla nostra Regione verso la Capitale è la Consigliera Regionale Rosaria Capozzi.

“Saremo in tantissimi in Piazza per dire no alle politiche del centrodestra che sta favorendo il ritorno del precariato e che non vuole affrontare la questione del salario minimo. La nota del 24 marzo scorso diramata dalla Direzione Lavoro Regionale commentando i numeri del Mercato dell’occupazione sottolineava come occorresse stare in guardia sul ritorno ad una eccessiva facilitazione delle assunzioni a tempo determinato e sul problema dei salari che non crescono in Italia da oltre 20 anni”.

“Pare che solo il Governo nazionale non se ne renda conto e infatti con il famoso Decreto Meloni, lo scorso 1 maggio l’Italia torna ad essere la Repubblica Democratica fondata sul lavoro precario. Basti pensare che l’incremento dell’occupazione in Friuli Venezia Giulia registrata nel primo trimestre di quest’anno già vedeva un incremento dei contratti a tempo determinato del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e delle assunzioni con il lavoro intermittente (+18%) e con la para-subordinazione (+33%)”.

“Ecco perché scenderemo in piazza, per tutelare anche le donne e soprattutto le future generazioni. Infatti, i dati regionali – conclude Capozzi -ci dicono che la retribuzione media lorda annua, ribadiamo lorda, non supera i 23.000 euro, nell’isontino non arriva nemmeno a 21.000 euro, per le donne raggiunge di poco i 17 mila euro contro i 26 mila degli uomini e che per gli under 30 è pari a 13.500 euro e con queste condizioni non è possibile per i giovani pensare ad un futuro stabile e per questo continuano ad abbandonare le nostre terre”.

Capozzi M5S: “Ancora troppe barriere architettoniche”

“Quello che è successo a Venzone è l’ennesima situazione di un problema tutt’altro che risolto e che è essenzialmente culturale”. Interviene così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi di fronte alle segnalazioni di persone con disabilità che non hanno potuto assistere al VII Summit Nazionale delle Bandiere Verdi di Legambiente organizzato presso l’inaccessibile sala del Consiglio Comunale di Venzone.

“È giusto tutelare l’ambiente e gli animali come Legambiente fa da anni, con riconosciuto e lodevole impegno, ma è altrettanto importante consentire a tutti i cittadini interessati, proprio a quelle tematiche di cui sono promotori, poter partecipare”.

“Nello scegliere le sedi si dovrebbe prestare attenzione alla loro accessibilità, ci sono persone con disabilità, ma anche mamme per cui la scelta di un posto piuttosto che un altro diventa la condizione per parteciparvi o meno. Quello di oggi è l’ultimo degli esempi, ci sono palazzi storici che per la loro vetustà , sedi delle nostre amministrazioni, presentano notevoli problemi in termini di accessibilità, vedi la sala del consiglio del comune di Udine o gli stessi uffici del consiglio regionale del capoluogo friulano.

“Nonostante le mozioni fatte approvare dal Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale in questi dieci anni, si continua a concedere patrocini e a permettere l’organizzazione di manifestazioni in luoghi non accessibili, anche la Giunta Fedriga può fare molto per sensibilizzare gli enti e le associazioni del territorio sul tema ed evitare che ci siano ancora eventi dove qualche cittadino non possa entrare”.

Pride, Capozzi: “Il M5s aderirà alla manifestazione e invita le Istituzioni a concedere il patrocinio”

“Il Movimento aderirà a questa manifestazione nella varie piazze con i suoi rappresentanti e gli attivisti. il nostro programma è sempre a sostegno dell’uguaglianza formale e sostanziale di tutti i cittadini, a tutela di tutti i diritti civili, contro ogni forma di discriminazione e violenza”. A ribadirlo è Rosaria Capozzi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.

“Siamo intervenuti in difesa della manifestazione e degli organizzatori esprimendo la nostra indignazione – continua l’esponente M5S – per il mancato patrocinio delle Università regionali, in comune accordo con i nostri parlamentari e la ViceCapogruppo al Senato Alessandra Maiorino”.

“In passato abbiamo dato voce e rappresentanza al mondo LGBT+ – conclude Capozzi – siamo noi a ringraziare loro per aver riconosciuto in noi una forza politica coerente che ha sempre sostenuto battaglie di civiltà e così continuiamo a fare a tutti i livelli dai Comuni, dove abbiamo apprezzato la concessione del patrocinio da parte del Sindaco di Udine De Toni, alla Regione e fino in Parlamento”.

“Lo stato emergenziale del nostro sistema sanitario riflette una situazione che ormai on si può più definire di emergenza. La carenza di personale infermieristico e medico è imbarazzante”. A dirlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle  Rosaria Capozzi dopo le numerose segnalazioni ricevute negli ultimi giorni sullo stato della sanità pubblica.
 
“Infatti, sono gli stessi cittadini che vivono i disagi di un sistema sanitario carente a riferire di situazioni al limite – spiega la pentastellata – come quella del centro prime cure dell’ospedale Maggiore dove ci sarebbe un solo medico a rispondere ad ogni tipo di accesso”.

“Tutti i reparti sono in affanno, ma la situazione non è diversa per i medici di famiglia, dove si va al di sotto dei limiti di legge, anche nei territori gestiti dall’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (Asugi). Si sta assistendo a un ridimensionamento della sanità Triestina preoccupante – continua la Presidente del Gruppo Misto – dove si vogliono chiudere due consultori, tra cui quello di San Giovanni strategico per la vicinanza al centro psicologico per i giovani, per la reciproca utilità dei frequentatori del consultorio con disagi psicologici di trovare un centro vicino dove affrontare i propri disagi e viceversa per chi ha problemi psicologici di rivolgersi al consultorio vicino per questioni diverse”.

“Azioni frutto di scelte discutibili, dove appare atipico il blocco delle assunzioni  la cui responsabilità È della Regione, ma anche dell’Azienda. La spinta verso il privato avrà come effetto il depauperamento del servizio pubblico che dovrebbe essere potenziato”.

“Il momento storico è strategico per rilanciare la sanità territoriale e i servizi di prossimità grazie alle risorse del PNRR – conclude Capozzi – ma non è possibile declinare il PNRR senza una visione di insieme e un’integrazione con le strutture già esistenti sul territorio. Pertanto risulta importante avviare un immediato confronto sia con la parte aziendale, sia con la Regione sul fronte dei fondi PNNR. Confronto da me auspicato anche attraverso il deposito di una mozione che mi vede prima firmataria di tutta l’opposizione per la creazione di una sottocommissione sui fondi del PNRR”.

Capozzi M5S: “Conferenza stampa Garante dei Detenuti di Udine conferma le criticità da noi sollevate, situazione al limite”

“La situazione delle carceri della nostra regione è al limite, scontare la pena dovrebbe tendere alla rieducazione e al reinserimento nella società ma farlo in ambienti carenti di servizi e sovraffollati non permette di tendere a questo risultato”. A sostenerlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo aver assistito alla conferenza stampa tenuta dal dott. Corleone, garante dei detenuti di Udine.

“Durante la stessa sono emerse non poche criticità di cui la regione non può non farsene carico, come la salute dei detenuti, per cui – continua la esponente del Movimento 5 Stelle – auspico presto un incontro con gli operatori del settore nella commissione competente. In carcere il medico non fa un servizio h24 per cui la notte bisogna ricorrere alle chiamate d’emergenza, ci sono carenze di strumentazioni come l’apparecchio per fare l’elettrocardiogramma, le cure odontoiatriche si limitano alle situazioni di emergenza e, diversamente da altre regioni, non vengono fornite le protesi.

“Recentemente è stato fatto un importante bando regionale per dare risposte anche ad alcune di queste problematiche, ma come il Garante di Udine ha avuto modo di evidenziare in una lettera aperta alle istituzioni e come noi abbiamo sottolineato in una interrogazione all’assessore Riccardi, il bando così come è, prevede criteri stringenti che lascerà fuori tutti gli operatori della nostra regione che non hanno la capacità di presentarsi da soli e quindi avranno la meglio cordate più strutturate ma che potrebbero non conoscere la nostra realtà”.

“L’altro problema del bando sono le tempistiche, ovvero la chiusura dello stesso il 16 giugno, basterebbe allungarlo di sole due settimane per consentire anche a piccoli operatori di trovare accordi tra di loro. Per questi motivi – conclude Capozzi- l’assessore Riccardi che dopo la nostra interrogazione ha incontrato il garante dei detenuti di Udine non può andare avanti senza tener conto di queste problematiche”.

Capozzi (M5S): “Alluvioni, cittadini non paghino i ritardi di imprese e amministratori”.

“In un periodo storico dove le disponibilità di fondi regionali sono state enormi, leggiamo con stupore che si chiedono all’Assessore Scoccimarro fondi per la pulizia degli alvei dei nostri torrenti, definiti senza mezzi termini bombe ad orologeria, perché quelli stanziati sono troppo pochi”. La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle riprende un tema di fondamentale importanza in questi giorni, dopo le dichiarazioni del Sindaco di Povoletto Castenetto.

“Già nella passata legislatura il nostro Movimento aveva posto all’attenzione della Giunta le problematiche relative all’alveo del Torrente Torre, non solo per gli alberi presenti – continua la Presidente del Gruppo Misto – ma anche per le lungaggini con cui vengono portati avanti alcuni lavori di sistemazione idraulica, spesso progettati decine di anni fa, o la costruzione di nuovi ponti”.

“Abbiamo già depositato un’interrogazione per sapere dalla Giunta Regionale a che punto siano i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul Torre sulla Palmarina, visto che i cittadini sono ancora costretti a transitare su quello vecchio. I ritardi della nuova infrastruttura hanno costretto il commissario regionale del rischio idrogeologico, il Presidente Fedriga – ricorda la consigliera 5 stelle – ad appaltare lavori per circa tre milioni di euro per sistemare il vecchio ponte e metterlo in sicurezza. Uno stanziamento che non ci sarebbe stato se il nuovo ponte fosse stato realizzato entro il 2019 come da cronoprogramma. Infatti, è prevista la demolizione della vecchia opera, una volta entrata in funzione la nuova”.

“La cosa paradossale è che per il vecchio ponte ci vogliono almeno 15 mesi, tra lavori e collaudi; stando alle ultime notizie non si farebbe nemmeno in tempo a collaudare questi interventi che il Ponte dovrà esser demolito. Questo – conclude Capozzi – sempre che il nuovo Ponte si inauguri nei tempi annunciati dalla Giunta regionale che, rispondendo in aula alle interrogazioni presentate dal nostro Movimento, li dava sicuri per la fine del 2023. L’auspicio è che questi ulteriori milioni di euro non siano fatti pagare ai nostri cittadini, ma a chi ha causato questa paradossale situazione”.

MOZIONE: “Censura nei confronti dell’operato dell’Assessore Bini e dell’Assessore Scoccimarro ai sensi dell’articolo 145 ter del Regolamento Interno”.

PREMESSO che con nota del 26 aprile 2022 la Danieli s.p.a. comunicava alla Regione l’interesse a proseguire nella realizzazione di un nuovo insediamento industriale siderurgico nella zona industriale Aussa-Corno in Comune di San Giorgio di Nogaro, avuto riguardo al carattere strategico del sito, al netto dei presupposti ed essenziali interventi di infrastrutturazione e implementazione;

VISTA la generalità di Giunta n. 611 del 29 aprile 2022, con la quale il Presidente ha reso edotta la Giunta del potenziale investimento succitato e, d’intesa con l’Assessore alle Attività produttive e turismo, ha demandato alla Direzione centrale competente in materia di industria “gli opportuni approfondimenti volti ad individuare e coinvolgere gli ulteriori soggetti istituzionali interessati e a diverso titolo competenti, nell’ottica dell’avvio dell’iter istituzionale finalizzato all’eventuale stipula di un apposito accordo di programma, di cui all’articolo 19 della LR 7/2000, in grado di definire le effettive modalità di esecuzione e finanziamento del progetto di cui trattasi”;

LETTA la deliberazione n. 764 del 27 maggio 2022 con la quale la Giunta regionale ha riconosciuto il rilevante interesse regionale alla promozione di un accordo di programma ai sensi e per gli effetti del citato art.19 della LR n.7/2000, ai fini dell’attuazione dell’investimento industriale prospettato nei Terreni di Punta sud in comune di San Giorgio di Nogaro;

RICHIAMATO in particolare il comma 3 del citato art.19 della LR 7/2000 ai sensi del quale “Il Presidente della Regione o il Presidente della Provincia o il Sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuovono la stipulazione dell’accordo di programma, anche su richiesta dei soggetti interessati alla partecipazione al medesimo”;

DATO ATTO che in data 10 giugno 2022, a seguito di apposita convocazione da parte del direttore centrale attività produttive e turismo, si è svolta, presso la sede della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia di via Cecilia Sabbadini in Udine, la conferenza di cui al citato art.19, comma 4, della L.R. 7/2000, finalizzata a verificare l’opportunità e la volontà di stipulare un accordo di programma, recante l’iter per la realizzazione degli interventi di interesse pubblico regionale e di infrastrutturazione industriale, capacità logistica e implementazione dell’accessibilità al Porto di San Giorgio di Nogaro, propedeutici al sopra descritto investimento produttivo di carattere siderurgico nei terreni di Punta sud della zona industriale dell’Aussa-Corno, in Comune di S. Giorgio di Nogaro;

VISTO che nella delibera di Giunta 0Regionale n. 1005 dell’8 luglio 2022 approvata all’unanimità su proposta dell’Assessore regionale alle attività produttive e turismo, di concerto con l’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile si riporta che è stata appurata in sede di conferenza la concorde volontà delle Amministrazioni intervenute di procedere alla definizione dei contenuti e, primariamente, degli impegni da assumere pro quota nell’ambito dell’accordo di programma, unitamente all’assenso del Comune di Marano Lagunare, assunto al prot. n. PROTUR-GEN-2022-18726-A di data 10.06.2022;

APPRESO che il Consiglio Comunale di Marano Lagunare lo scorso 12 maggio nel principio del rispetto della leale collaborazione istituzionale e della trasparenza, stante il ruolo di soggetto deputato a sottoscrivere l’accordo di programma ha deliberato di chiedere all’Amministrazione Regionale, la rettifica di quanto riportato nella Deliberazione di Giunta Regionale 8 luglio 2022, n. 1005, limitatamente alla parte in grassetto “Appurata in sede di conferenza la concorde volontà delle Amministrazioni intervenute di procedere alla definizione dei contenuti e, primariamente, degli impegni da assumere pro quota nell’ambito dell’accordo di programma, unitamente all’assenso del Comune di Marano Lagunare, assunto al prot. n. PROTUR-GEN-2022-18726-A di data 10.06.2022”;

LETTO che a detta del Consiglio Comunale di Marano Lagunare tale rettifica si rende necessaria in quanto ciò non risulterebbe conforme a quanto comunicato dal Comune di Marano Lagunare al prot. 4052 del 10/06/2022, non sostanziandosi detta nota in alcun assenso del Comune di Marano Lagunare;

CONSIDERATO che con il medesimo ordine del giorno il Comune ha altresì deliberato di chiedere la rettifica di ogni ulteriore atto/provvedimento/istanza o documento, discendente o conseguente ad un tanto, che riportasse quanto sopra, stante la non corrispondenza e conformità a quanto espresso con la nota del Comune di Marano Lagunare;

RICORDATO che con la Delibera n. 1005 del 2022 è stato approvato lo schema di Accordo Quadro tra la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Università degli Studi di Trieste e l’Universita’ degli Studi di Udine per la realizzazione dello studio di tutela ambientale propedeutico al progetto integrato di infrastrutturazione industriale, capacità logistica e implementazione dell’accessibilità al porto di San Giorgio di Nogaro, successivamente sottoscritto dalle parti in data 1 agosto 2022;

VISTO che successivamente la collaborazione con i due Atenei è stata resa operativa, nel novembre, 2022 tramite appositi attuativi di tipo operativo con valore economico per contributi di ricerca (art. 15 L. 241/1990), tra cui due accordi di collaborazione per attività di ricerca, supporto scientifico e metodologico, per la cui copertura è stato impegnato l’importo di euro 300.000,00 e si è dato corso a prime liquidazioni per i preliminari studi morfologici, ambientali e tecnici effettuati dagli atenei;

APPRESO che la regione ha affidato incarichi e servizi riconducibili al nuovo insediamento previsto nell’area produttiva di San Giorgio di Nogaro almeno per euro 339.054,16 , tra cui:

– con il Decreto n° 1250/PROTUR del 05/07/2022, un incarico per lo svolgimento dell’ “Attività propedeutica alla progettazione e Studio di fattibilità dell’intervento di insediamento produttivo previsto, nella zona Aussa Corno punta Sud in comune di San Giorgio di Nogaro” per un valore di euro 131.315,16, IVA ed oneri di legge esclusi;
– con il Decreto n° 21747/GRFVG del 11/11/2022 un Servizio per l’esecuzione di sondaggi e carotaggi atti al prelievo di sedimenti per la successiva analisi di laboratorio per la progettazione del nuovo insediamento produttivo a San Giorgio di Nogaro, per un valore di euro 25.600,00 oltre ad IVA ed oneri previdenziali di legge;
– con il Decreto n° 22311/GRFVG del 15/11/2022, un incarico per l’esecuzione di analisi necessarie ad ottenere la classificazione chimica, fisica, microbiologica ed ecotossicologica dei sedimenti oggetto di dragaggio per la progettazione del nuovo insediamento produttivo a San Giorgio di Nogaro, per un valore di euro 19.739,00, (iva ed oneri previdenziali esclusi);
– con il Decreto n° 23519/GRFVG del 18/11/2022, un Incarico professionale per servizi ingegneristici a supporto dell’adeguamento degli strumenti urbanistici generali e attuativi ai fini dell’Accordo di Programma per il nuovo insediamento produttivo nell’area di Punta Sud in Comune di San Giorgio di Nogaro, per un valore di euro 51.200,00, (iva ed oneri previdenziali esclusi);
– con il Decreto n° 31212/GRFVG del 19/12/2022, un incarico per il servizio “Studio trasportistico per la valutazione degli effetti sulla rete stradale e ferroviaria dei flussi del traffico, riconducibili al nuovo insediamento previsto nell’area produttiva di San Giorgio di Nogaro”, per un valore di euro 79.200,00 (iva ed oneri previdenziali esclusi);
– con il Decreto n° 31901/GRFVG del 23/12/2022, un Incarico per uno “Studio e relativa indagine sotto il profilo economico, sociale e territoriale per le aree coinvolte dalle progettualità di sviluppo del tessuto economico-produttivo per il nuovo insediamento produttivo nell’area di Punta Sud in Comune di San Giorgio di Nogaro”, per il valore di euro 32.000,00 Iva ed oneri di legge esclusi.

RICORDATO infine che al 27 dicembre 2022 nel Capitolo 13567 del Bilancio Finanziario Gestionale Regionale risultavano impegnate risorse per euro 548.048,14 per l’anno 2022 e ad oggi risultano impegnate risorse per euro 417.863,70 per l’anno 2023;

Tutto ciò premesso

ai sensi dell’articolo 145 ter del Regolamento interno del Consiglio regionale della Regione Friuli
Venezia Giulia, censura l’operato fin qui adottato da parte dell’Assessore Bini, di concerto con l’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente Scoccimarro, per aver proposto una delibera, che è stata votata all’unanimità dalla Giunta, e conteneva una informazione che, a detta del Consiglio Comunale di Marano Lagunare, non risulterebbe corrispondente e conforme a quanto comunicato dall’amministrazione comunale.

Rosaria Capozzi (M5S)
Serena Pellegrino (AVS)
Furio Honsell (OPEN FVG)

TRASPORTI. CAPOZZI (M5S): REGIONE TUTELI SICUREZZA OPERATORI E UTENTI

“Le aggressioni agli operatori del trasporto pubblico sono un fenomeno preoccupante e dobbiamo evitare una inutile quanto pericolosa escalation”. Lo sostiene la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che auspica l’intervento della Giunta Fedriga.

“Il fenomeno è tornato agli onori delle cronache in questi giorni, ma – ricorda la pentastellata – il problema è stato più volte sollevato nella passata legislatura dal nostro Movimento. Non ci siamo limitati a chiedere più telecamere e strumenti per attivare al più presto i soccorsi senza mettere a repentaglio la sicurezza degli operatori, ma abbiamo chiesto anche la circolazione gratuita sugli autobus delle forze dell’ordine, tutte, così come avviene sui nostri treni”.

“Le aggressioni, per lo più verbali, spesso e volentieri sono causate da problemi di viabilità, che causano ritardi e dalla conseguente insofferenza dei clienti verso un servizio non ottimale, hanno visto l’apice quando saltavano le corse e queste non venivano segnalate, ma la causa era la cronica carenza di personale. Vi è un dovere morale di tutela nei confronti di chi eroga un servizio. Aggressioni simili – prosegue la Presidente Capozzi – si stanno moltiplicando anche nei nostri Ospedali. C’è quindi un problema culturale, per cui è necessario partire dalle scuole e spiegare ai giovani la cultura del rispetto di chi lavora, così come quella del rispetto del mezzo pubblico che non va danneggiato”.

“Per questo chiederò un incontro con il sindaco De Toni per quanto riguarda l’azienda di Udine ma auspichiamo che il nuovo Assessore Regionale Amirante comprenda le problematiche e ascolti noi e i sindacati. Già in assestamento -conclude Capozzi – ci attendiamo una norma è uno stanziamento per andare incontro alle esigenze di sicurezza del personale e dei clienti del nostro trasporto pubblico”.

CAPOZZI (M5S): “Bini si difende su tutto tranne che sull’Acciaieria”

“Difendere l’indifendibile è sempre complicato ma uno sforzo l’Assessore poteva farlo e invece, in una lunga intervista rilasciata ai media locali dopo la conferenza stampa delle opposizioni che chiedono a gran voce le sue dimissioni, Bini non ha detto una sola parola sulla vicenda lagunare”. A sottolineare la mancanza dell’Assessore Bini è la consigliera regionale Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle prima firmataria di una mozione di censura sottoscritta dai colleghi Pellegrino (AVS) e Honsell (Open FVG).

“Capiamo l’imbarazzo dell’Assessore, anche perché una sua difesa sulle delibere che hanno dato il via libera a spese quasi milionarie per l’insediamento dell’acciaieria in Aussa Corno equivarrebbe ad un attacco pesante del Sindaco Popesso di Marano”.

“Il Consiglio Comunale Maranese ha infatti votato all’unanimità un ordine del giorno con cui si chiede alla Regione la rettifica di quanto riportato in una delibera proposta da Bini, di concerto con l’Assessore all’Ambiente Scoccimarro, che non sarebbe corrispondente e conforme a quanto espresso dall’amministrazione lagunare. Sarà interessante vedere cosa dice su questo.

Capozzi (M5S): “A rischio la partecipazione di molte associazioni nei servizi dedicate ai detenuti, Riccardi non ascolta nemmeno il Garante”.

“Abbiamo depositato una interrogazione a risposta immediata per capire se ci potesse essere da parte della Giunta Regionale un ripensamento su un importante bando aperto dedicato alla gestione di servizi per i detenuti delle nostre case circondariali e in scadenza a breve, cui molte associazioni e società del territorio faranno fatica a partecipare”. La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi ha portato in aula una questione molto delicata sulla spinta di una lettera aperta inviata dal Garante dei detenuti del Comune di Udine dr. Corleone a Giunta e Consiglio.

“Purtroppo, la lettera scritta dal dr. Corleone non ha ancora ricevuto riscontro da parte dell’Assessore a cui abbiamo dato la possibilità di esprimersi sulla vicenda – ribadisce la Presidente del Gruppo Misto – ma in aula Riccardi si è limitato a difendere l’operato dei tecnici e l’impegno profuso, da noi peraltro mai messo in discussione”.

“Riccardi si è limitato a ricordare tutte le persone che sono state coinvolte per redigere il bando, ma non si è posto il problema che se non coinvolge chi è direttamente chiamato a tutelare i detenuti, forse qualcosa di sbagliato c’è. Non ci resta che sperare che il bando così come formulato possa garantire a queste persone i migliori servizi, ma rimaniamo convinti che altre modalità adottate anche ad esempio in Piemonte, sarebbero stati sicuramente più efficaci. Apprezziamo tuttavia una parziale apertura verso le istanze espresse, vista la volontà dell’assessore Riccardi di confrontarsi sul tema anche con il garante dei detenuti di Udine”.

Capozzi (M5S): “Bini inizia ad avere tante cose da chiarire, lo faccia in aula”.

“Non è la prima volta che l’assessore Bini viene contestato, per questioni controverse e da chiarire con riferimento ad atti pubblici. E questo è forse l’elemento più grave di tutta questa vicenda”. La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi interviene sulle polemiche che vedono al centro l’assessore regionale alle attività produttive.

“Abbiamo concordato la sottoscrizione della mozione di censura all’assessore Bini, sia per dare modo alla Giunta di spiegare come siano andati i fatti, sia per capire davvero se quanto contestato sia fondato o davvero si tratti di diffamazioni e persecuzioni”.

“In questi giorni abbiamo letto che l’assessore avrebbe sottoscritto in un atto notarile di essere dottore, ma non risulta dai curriculum depositati in Regione. A quanto si legge – continua la Presidente del Gruppo Misto – ha dichiarato di aver comprato gli immobili da Banca Mediocredito FVG grazie alla mediazione di un’agenzia immobiliare di Trieste, ma questa sui giornali nega di esser stata coinvolta nella vicenda. Infine, pochi giorni fa l’intero consiglio comunale di Marano Lagunare ha deliberato che, contrariamente a quanto riportato nelle delibere votate dalla Giunta Fedriga su proposta dell’assessore Bini, il Comune non ha dato alcun assenso a procedere alla definizione dei contenuti e degli impegni da assumere nell’ambito
dell’accordo di programma per l’insediamento dell’acciaieria in Aussa Corno, che tanto fa discutere tutta la bassa friulana”.

“Per questi motivi riteniamo necessario un confronto in aula per chiarire tutte le questioni. Anche perché – conclude Capozzi – su tutti gli altri aspetti già sollevati in passato su Bini e la sua società, non è mai stata data alcuna risposta da questa Giunta”.

Capozzi (M5S): “Mozione per istituire una Sottocommissione sul Pnrr in Regione”.

“Il PNRR è un argomento centrale in questi giorni, l’Italia ha un’occasione imperdibile grazie al Governo Conte 2 che non può essere persa, e anche la nostra Regione deve fare la sua parte”. A dirlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, prima firmataria della Mozione sottoscritta da tutti i colleghi dell’opposizione, presentata per costituire una sottocommissione in Consiglio Regionale sul PNRR.

“Crediamo sia corretto che i consiglieri regionali, dopo aver partecipato al tavolo della terza ripartenza, individuando gli obiettivi fondamentali da perseguire, siano messi al corrente su quanto stia avvenendo e sulle intenzioni della Giunta – continua Capozzi – visto che ogni giorno sui giornali, la stessa, propone cambiamenti e modifiche, rendendo incomprensibile la concreta fattibilità a tre anni dal termine”.

“I ritardi e i dubbi con cui si stanno affrontando le questioni inerenti gli appalti del PNRR, dimostrano come il nostro Paese fosse completamente impreparato – ribadisce la Presidente del Gruppo Misto – nella nostra Regione non è andata in maniera diversa, si è preferito richiedere soldi per progetti molto discussi, rispolverati dagli armadi e di cui nessuno aveva mai parlato, come l’ovovia di Trieste, piuttosto che utilizzare risorse per opere attese e richieste dal territorio da anni”.

“Siamo tutti intenzionati a una proficua collaborazione affinché le risorse assegnate al Friuli Venezia Giulia – conclude la consigliera del Movimento 5 Stelle – siano effettivamente spese per ridurre le emissioni e la dipendenza dalle fonti fossili, ma anche per sistemare aspetti sociali e sanitari importanti, senza per questo costruire cattedrali nel deserto che saranno di difficile gestione in mancanza del personale dedicato. Altrimenti si perpetuerà il solito progetto, con grandi strutture e infrastrutture pagate dal pubblico e gestite dai privati”.

Capozzi (M5S): “Chiediamo alla Giunta di migliorare la circolarità dei crediti incagliati dei Bonus Edilizi”.

“Sono passati tre mesi dall’approvazione unanime da parte del Consiglio Regionale, della norma che autorizzava la Giunta Fedriga a promuovere ogni iniziativa, necessaria, anche attraverso enti e società strumentali regionali, per migliorare le condizioni di circolarità dei crediti fiscali; intendiamo chiedere agli assessori Zilli e Bini, cosa sia stato fatto e cosa stiano facendo per risolvere i problemi di molti cittadini”. Ad annunciare il deposito di un’interpellanza in Consiglio Regionale è la Consigliera Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle.

“La legge regionale ha passato il vaglio del Consigli dei Ministri nella seduta straordinaria del 1° maggio scorso e il Governo ha deciso di non impugnarla. Sebbene – ricorda l’attuale Presidente dl Gruppo Misto – dal 11 aprile sia subentrato il Decreto Meloni contenente misure urgenti in materia di cessione dei crediti, con il quale è stato stabilito che le pubbliche amministrazioni individuate come tali dall’Istat non possono essere cessionari dei crediti di imposta, tuttavia in Regione molti enti e molte aziende a partecipazione pubblica non rientrano tra queste e quindi potrebbero fare la loro parte”.

“In ogni caso, la norma votata in Consiglio autorizza la Regione a promuovere ogni iniziativa – conclude Capozzi -, pertanto chiediamo quali azioni siano state intraprese, soprattutto dopo la decisione del governo di non impugnare la norma, o cosa si intenda fare per affrontare una situazione che diventa ogni giorno più drammatica per le famiglie e le imprese coinvolte”.

Capozzi (M5S): “Sui rapporti tra pubblico e privato in Sanità vogliamo vederci chiaro”

“Il M5S vuole vederci chiaro”. È il commento della Consigliera Regionale Rosaria Capozzi sulla costante privatizzazione della sanità in Regione e su quanto sta accadendo anche al pronto soccorso di Latisana.

“Già i punti di primo intervento son stati aperti appaltando ad aziende private, ormai la pratica coinvolge anche i pronto soccorso. Benvenga coprire servizi fondamentali per il pubblico – continua la Presidente del Gruppo Misto – ma farlo pagando società private per avere a disposizione personale che era già nel servizio sanitario regionale ci lascia per lo meno perplessi”

“Per questi motivi e per chiarire anche i finanziamenti ottenuti dalle società che lavorano nei nostri ospedali – conclude la Consigliera Capozzi – presenteremo un’interrogazione in Consiglio Regionale, anche se ormai la strategia di dichiarare la crisi in sanità pubblica, soprattutto sul fronte del personale, al solo scopo di aprire le porte ai privati, è sotto gli occhi di tutti”

Capozzi – Maiorino: “Atenei Fvg negano il patrocinio al Pride, noi indignati!”

Le Università di Udine e Trieste non concedono il patrocinio al Pride organizzato in Friuli Venezia Giulia. Una decisione – sottolineano in una nota la senatrice Alessandra Maiorino e la consigliera regionale del Fvg Rosaria Capozzi del M5s, portando l’attenzione sul caso – su cui “esprimiamo tutta la nostra indignazione e disappunto”.

“Dopo tanti anni – aggiungono – le università della regione non hanno concesso il loro patrocinio alla manifestazione che anche quest’anno intende tenere alta l’attenzione sulle discriminazioni ancora troppo presenti nelle nostre comunità. Peraltro, proprio mercoledì, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, al Senato si è votata una mozione unitaria con cui si impegna il governo a mobilitarsi per la depenalizzazione dell’omosessualità là dove essa è trattata come un reato (71 Paesi nel mondo), mentre il ministero dell’Istruzione in una circolare invitava le istituzioni, il personale scolastico e i giovani ad una riflessione sui valori costituzionali di uguaglianza, pari dignità e libertà individuali. Esattamente quello che vogliono fare manifestazioni come il Pride Fvg”.

Secondo le esponenti del M5s, “negare il patrocinio alla più grande manifestazione per i diritti delle persone Lgbti del Fvg significa rinnegarne il valore e ignorare anche le raccomandazioni del capo dello Stato, che pure ha trovato parole di condanna per l’odio omotransfobico ancora presente nel nostro Paese. Ci chiediamo se la ministra dell’Università sia a conoscenza della decisione dell’ateneo e cosa ne pensi”.

Capozzi (M5S): “Sull’Antimafia Giallo risolto, relazione depositata dopo un paio d’ore”

“Dopo un paio d’ore dal deposito della nostra interrogazione la relazione dell’Osservatorio Antimafia Regionale è stata trasmessa a tutti i consiglieri regionali”. A darne notizia è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che con un atto chiedeva i motivi della ritardata divulgazione della relazione.

“Dire che si trattava di un attacco all’Osservatorio, è forviante e demagogico, probabilmente qualcuno non conosce o dimentica che l’Osservatorio è stato istituito grazie al Movimento5s, motivo per cui, nell’interrogazione, abbiamo ribadito l’importanza dello stesso, ricordando quelle che sono le parole del Ministero degli Interni sul suo ruolo. Quello che non abbiamo compreso – sostiene la Presidente del Gruppo Misto – è come mai una relazione, che è stata redatta e trasmessa alla struttura del Consiglio nei termini, non sia stata inviata ai consiglieri. Per ora l’unica risposta fuori luogo è arrivata dal collega Di Bert che ha cercato di minimizzare quanto accaduto ricordando che ci sono state le elezioni di mezzo e il Consiglio di fatto non ha lavorato dal 24 febbraio in poi”.

“Peccato che i consiglieri regionali della XII legislatura, come il collega, siano rimasti in carica fino al 26 aprile, giorno dell’ insediamento del nuovo consiglio percependo per due mesi l’intero stipendio. Pertanto, la relazione poteva e doveva esser inviata – conclude Capozzi – non a caso con un Consiglio non ancora a regime mancando le Commissioni permanenti la relazione è stata trasmessa un paio d’ore dal deposito della nostra interrogazione”.

Capozzi (M5S): Che fine ha fatto la relazione dell’Osservatorio Antimafia Regionale?

“Siamo perplessi, perché la relazione annuale dell’Osservatorio Antimafia Regionale sulle attività svolta nei dodici mesi precedenti non è stata ancora inoltrata ai consiglieri regionali, motivo per cui abbiamo depositato un’interrogazione per chiedere alla Giunta se è stata prodotta”. A dirlo è Rosaria Capozzi consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle che ha annunciato il deposito di un atto al sindacato ispettivo per sapere a che punto sono le attività dell’Osservatorio Regionale Antimafia.

“Come ricordato nella nostra interrogazione l’Osservatorio è riconosciuto anche a livello nazionale e dal Governo quale importante strumento di contrasto e prevenzione dei fenomeni mafiosi nella nostra Regione. Ogni anno entro il 21 marzo, Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, ai sensi della Legge Regionale Antimafia – ricorda Capozzi – voluta dal Movimento 5 Stelle, l’Osservatorio deve inviare al Consiglio alla Giunta un documento con la sintesi delle attività svolta nel corso dell’anno”.

“Non essendo stata pubblicata per quest’anno ed essendo stata sempre puntualissima negli anni precedenti, abbiamo depositato un’interrogazione, nelle nostre intenzioni non vi è un sollecito implicito all’Osservatorio, che siamo sicuri abbia preparato per tempo i propri atti – ne è sicura l’esponente pentastellata -quanto per capire perché gli stessi non siano stati inviati o se vi sia un ritardo rispetto alla pubblicazione. Non vorremmo che le elezioni regionali che si sono tenute una decina di giorni dopo la data di scadenza prefissata, abbiano rallentato le operazioni. In ogni caso le urne sono chiuse da un pezzo e riteniamo sia doveroso rendere pubblica la relazione”.

“In un momento storico, in cui circolano ingenti risorse sul nostro territorio messe a disposizione anche dal PNRR – conclude la consigliera Capozzi – ed avendo letto, che una delle gare di appalto milionarie del Next Generation EU per le opere da realizzare nel Porto Vecchio di Trieste, rischia di subire pesanti ritardi perché una delle società aggiudicatrici non avrebbe superato i controlli antimafia, la Regione deve lavora con tutti i mezzi a disposizione per prevenire ogni possibile infiltrazione mafiosa sul nostro territorio. Lo stesso Ministro dell’interno riconosce nell’Osservatorio Regionale uno dei più importanti strumenti a nostra disposizione”.

Capozzi (M5S): “Soliti Privilegi. I vitalizi aumentano i salari no”.

“Per ragioni di equità sociale, in un momento storico, in cui i cittadini lottano contro il caro vita, contro l’aumento dei mutui, non si può legare l’aumento dell’assegno vitalizio all’indice ISTAT, senza porvi un tetto”. A dirlo è la Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che ha depositato una proposta di legge regionale per porre un tetto agli aumenti dei vitalizi riconosciuti agli ex consiglieri regionali e loro aventi diritto.

“Se la rivalutazione Istat negli anni non ha inciso più di tanto su tali assegni, negli ultimi mesi ha raggiunto percentuali considerevoli – precisa l’esponente pentastellata – che mi hanno spinta a intervenire, annunciando nel mio discorso sulle linee programmatiche rappresentate dal presidente Fedriga, di voler depositare una proposta di legge finalizzata per quest’anno, alla riduzione dei vitalizi e a rivedere il metodo di rivalutazione, prevedendo una soglia massima per il prossimo triennio. Una misura simile è già stata approvata in Toscana e la loro legge regionale non è stata impugnata dal Governo Meloni”.

“È un dovere politico intervenire rispetto a un privilegio di pochi, i quali – ricorda Capozzi – nel giro di pochi mesi gli ex consiglieri regionali si sono visti aumentare la propria quota di assegno mensile dell’8,1% e se il Consiglio Regionale non intervenisse, si vedrebbero aumentare ulteriormente il proprio vitalizio, ottenendo così nel giro di 12 mesi incrementi superiori al 15% rispetto a quanto percepito fino al gennaio di quest’anno”.

“Anche Banca d’Italia ha dovuto ammettere nel suo ultimo Bollettino Economico – conclude la presidente del Gruppo Misto in Regione – che in questo periodo nonostante i margini di profitto delle imprese siano aumentati lievemente, le retribuzioni non manifestano nel complesso segnali di decisa accelerazione, da qui la nostra idea di intervenire secondo equità. Va ricordato anche che le pensioni calcolate con il sistema contributivo non superano l’ultima retribuzione percepita, qui invece alcuni assegni sono abbondantemente più ingenti delle indennità riconosciute ai consiglieri regionali. Motivo ulteriore per porre un freno al meccanismo di aumenti”.