mercoledì, 12 Febbraio 2025
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Fico a Monfalcone: “Lottiamo contro chi smonta quanto abbiamo fatto”

Si è svolta ieri a Monfalcone la presentazione dei candidati alla circoscrizione di Gorizia del MoVimento 5 Stelle, alla presenza dell’ex presidente della Camera, Roberto Fico. “Restiamo l’unica forza politica libera, senza pressioni esterne che ci condizionino” ha affermato Fico nel presentare della lista M5S isontina, che vede Anna Valle, Brian Harland, Adriana Panzera, Gualtiero Pin e Marco Piemonte.

“In questa campagna elettorale dobbiamo raccontare ciò che di buono è stato fatto dal MoVimento 5 Stelle: reddito di cittadinanza, decreti dignità e buonafede, Superbonus – ha ricordato Fico -. Dobbiamo essere orgogliosi di tutto questo e lottare per evitare che il Governo Meloni smonti tutto pezzo dopo pezzo e si ponga contro i più deboli”.

Successivamente, si è svolto l’incontro sulle Comunità energetiche a idrogeno verde, alla presenza del coordinatore regionale M5S, Luca Sut, e del candidato alle elezioni del 2 e 3 aprile Marco Piemonte. È stata l’occasione per ribadire la contrarietà dei pentastellati al progetto di nuova centrale a Monfalcone, chiarendo come l’utilizzo dell’idrogeno nel ciclo combinato sia solo fumo negli occhi da parte di chi attualmente governa la Regione. Nell’occasione è stata premiata una giovanissima per la sensibilità dimostrata nei confronti dell’ambiente.

Preoccupante risultato dell’esame regionale per infermieri

“Non possiamo che condividere la preoccupazione dei sindacati per il risultato del concorso regionale per infermieri, in cui soltanto 126 candidati sono stati ammessi alla prova orale su 639 partecipanti”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“Di fronte al fabbisogno delle Aziende sanitarie, che avevano chiesto complessivamente 765 infermieri, il risultato è particolarmente deludente – aggiunge l’esponente M5S -. L’Azienda regionale di coordinamento per la salute, che gestisce il concorso, dovrebbe spiegare le motivazioni di questa situazione”.

“In particolare, ARCS dovrebbe rispondere alle perplessità sulle domande della prova scritta che, secondo i sindacati, non riguardavano la professione infermieristica ma andavano a toccare argomenti burocratici e normative dell’Organizzazione mondiale della sanità” continua Ussai.

“Ora il rischio è che i tanti professionisti non ammessi alla prova orale e che già lavorano nelle Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia, continuino a sostenere una situazione di precarietà – conclude il consigliere pentastellato – o, peggio ancora, alimentino ulteriormente la già massiccia fuga dalla nostra sanità per andare in altre regioni o nel settore privato. Questo non è che l’ennesimo esempio di una gestione della sanità che fa acque da tutte le parti”.

Salvini e Fedriga sprecano soldi

“Fa sempre piacere che un ministro venga in Friuli Venezia Giulia e parli dell’alta velocità promettendo mari e monti, stranamente sempre poche settimane prima del voto. Quest’anno tocca a Matteo Salvini”. Lo rimarca il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Peccato che in discussione in Parlamento ci sia il contratto di programma investimenti di RFI e i fondi per le opere del Friuli Venezia Giulia non ci sono né ci saranno nel corso dell’anno. Si continuano a rinviare e rimandare opere che si sarebbero potute fare da una decina d’anni e con pochi milioni di euro solo per continuare a scrivere e pagare progetti che poi non verranno mai realizzati”.

“Ma Salvini non deve insegnare a noi che c’è un progetto di potenziamento per metterci meno tempo per collegare Venezia a Trieste senza impattare sulle comunità – continua Sergo  -, perché lo ribadiamo da dieci anni. Piuttosto deve dirci perché le opere più impattanti sono quelle da sempre sponsorizzate da Fedriga. Infatti RFI sta redigendo il progetto di fattibilità delle gallerie sul Carso da un miliardo perché la Regione non le ha bloccate”.

“Se questi studi li pagasse Fedriga sarebbe un bel gesto – conclude l’esponente M5S -, ma temiamo che, come quelli dell’acciaieria di San Giorgio di Nogaro che non c’è, a pagare i progetti e gli studi saranno sempre i cittadini del Friuli Venezia Giulia che, nonostante gli esborsi, continueranno ad avere una linea depotenziata che non raggiunge nemmeno i 200km/h”.

Studio ARPA conferma mercurio in Laguna oltre i limiti

“I dati pubblicati sul sito dell’ARPA lo scorso 3 marzo scorso sottolineano come praticamente in tutta l’area della Laguna di Marano e Grado il livello di mercurio supera di almeno otto volte il valore limite nei sedimenti di 0,3 mg/kg per esser considerati di buona qualità”. Lo sottolineano il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo e la candidata alle prossime elezioni regionali Loredana Pozzatello.

“Lo studio dell’Agenzia regionale, pubblicato sulla rivista internazionale Applied Sciences, mostra come di fatto non ci sia un angolo di Laguna che si possa considerare di buona qualità, con punti in cui i valori sono anche 20 volte superiori al parametro di 0,3 mg/kg” rimarcano gli esponenti M5S.

“Ma i dati dimostrano che non soltanto i sedimenti superano i limiti consentiti – continuano Sergo e Pozzatello -, anche la soglia dei limiti di legge di mercurio relativa alle acque e al pesce commercializzato, si legge nella ricerca, viene di media superata con valori massimi che superano il triplo quelli consentiti”.

“In questi giorni in cui è stata resa nota l’altra ricerca del quotidiano Le Monde sui dati dei Pfas, che sono significativi anche nella nostra regione, soprattutto in alcune zone particolari zone – concludono i pentastellati -, non si comprende come mai Arpa FVG si sia limitata a dare la notizia della prestigiosa pubblicazione dello studio su una rivista scientifica di livello internazionale, ma abbia completamente tralasciato di illustrare e commentare questi dati. Non è nostra intenzione fare allarmismi ingiustificati, ma pretendiamo che si diano le corrette informazioni ai cittadini”.

Giusta difesa della sanità pubblica, da centrodestra malafede e falsità

“L’assessore Riccardi e il centrodestra continuano a raccontare una realtà tutta loro, che non corrisponde alla verità”. Lo affermano il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, e la candidata pentastellata alle prossime regionali, Adriana Panzera, presenti alla mobilitazione della CGIL a difesa della sanità pubblica, assieme agli altri candidati e attivisti del M5S.

“Di fronte alle numerose criticità del sistema sanitario regionale, la risposta della Giunta Fedriga in questi anni è sempre stata il ricorso al privato – continuano gli esponenti M5S -. Dai servizi di pronto soccorso ai punti di primo intervento, dalle postazione delle ambulanze alle liste d’attesa, il centrodestra ha preferito copiare il modello lombardo, come rilevato anche dagli stessi operatori, che in più occasione hanno denunciato un abbandono della sanità pubblica per favorire il privato”.

“Lo dimostrano, ad esempio, le prime linee per la gestione in cui la Giunta di centrodestra ha inserito l’obbligo per le Aziende sanitarie di investire almeno il 40% delle risorse per recuperare le liste d’attesa verso il privato accreditato – ricordano Panzera e Ussai -. Inoltre, a gennaio 2019 è stato chiesto ai direttori e ai commissari delle Aziende il fabbisogno aggiuntivo di prestazioni per accreditare nuovo privato”.

“Il presidente Fedriga ha dichiarato che il privato accreditato è uguale al pubblico, ma parliamo di realtà che devono fare utile oltre a erogare prestazioni – concludono i pentastellati -. Lo stesso Fedriga ha affermato recentemente che in Friuli Venezia Giulia ha percentuali di ricorso al privato accreditato fino a 5 volte inferiore rispetto alle regioni vicine, confrontando come al solito dati parziali a loro uso e consumo. Quando Riccardi parla di falsità e malafede, invece di attaccare il sindacato che giustamente tiene alta l’attenzione e si pone a difesa della sanità pubblica, dovrebbe prima di tutto rivolgersi al suo presidente e alla maggioranza che lo ha sostenuto in questi anni”.

Sanità, su ricorso al privato la malafede è nel centrodestra

“L’assessore Riccardi e il centrodestra continuano a raccontare una realtà tutta loro, che non corrisponde alla verità”. Lo affermano il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, e la candidata pentastellata alle prossime regionali, Adriana Panzera, alla vigilia della mobilitazione della CGIL a difesa della sanità pubblica.

“Di fronte alle numerose criticità del sistema sanitario regionale, la risposta della Giunta Fedriga in questi anni è sempre stata il ricorso al privato – continuano gli esponenti M5S -. Dai servizi di pronto soccorso ai punti di primo intervento, dalle postazione delle ambulanze alle liste d’attesa, il centrodestra ha preferito copiare il modello lombardo, come rilevato anche dagli stessi operatori, che in più occasione hanno denunciato un abbandono della sanità pubblica per favorire il privato”.

“Lo dimostrano, ad esempio, le prime linee per la gestione in cui la Giunta di centrodestra ha inserito l’obbligo per le Aziende sanitarie di investire almeno il 40% delle risorse per recuperare le liste d’attesa verso il privato accreditato – ricordano Panzera e Ussai -. Inoltre, a gennaio 2019 è stato chiesto ai direttori e ai commissari delle Aziende il fabbisogno aggiuntivo di prestazioni per accreditare nuovo privato”.

“Il presidente Fedriga ha dichiarato che il privato accreditato è uguale al pubblico, ma parliamo di realtà che devono fare utile oltre a erogare prestazioni – concludono i pentastellati -. Lo stesso Fedriga ha affermato recentemente che in Friuli Venezia Giulia ha percentuali di ricorso al privato accreditato fino a 5 volte inferiore rispetto alle regioni vicine, confrontando come al solito dati parziali a loro uso e consumo. Quando Riccardi parla di falsità e malafede, dovrebbe prima di tutto rivolgersi al suo presidente e alla maggioranza che lo ha sostenuto in questi anni”.

Acciaieria a S. Giorgio, Fedriga finge di non sapere nulla ma progetto c’è e ci costa

“Fedriga fa finta di nulla per non esporsi in piena campagna elettorale, ma se non c’è alcun progetto per un’acciaieria in Aussa Corno, spieghi perché sono stati già stanziati 20 milioni di euro, approvati in Consiglio regionale con il nostro voto contrario, e spesi 800 mila euro e perché sono stati già affidati lavori per studi e consulenze per verificarne la sostenibilità”. Lo affermano il consigliere regionale Cristian Sergo e Loredana Pozzatello candidata alle elezioni regionali per il MoVimento 5 stelle, che hanno assistito all’assemblea dei Comitati del 1° marzo, dopo avere ascoltato le parole del presidente del Friuli Venezia Giulia in una recente diretta social.

“Fedriga assicura che alla Regione non è arrivato nessun progetto, che si stanno facendo processi alle intenzioni e che lui non dice sì o no a prescindere – rimarcano gli esponenti M5S -. Allora ci spieghi cosa stanno studiando le due Università regionali, a cui sono stati destinati 300 mila euro per una verifica sul piano ambientale”.

“Ma, soprattutto, Fedriga smentirebbe non solo sé stesso ma anche il sindaco di Porpetto, Andrea Dri, che in assemblea a San Giorgio di Nogaro ha dichiarato che il layout mostrato dai Comitati contrari all’acciaieria è diverso da quello che la Regione gli ha sottoposto – concludono Sergo e Pozzatello – il che dimostra che qualche carta c’è. Ma l’aveva già confermato anche il sindaco di San Giorgio, Pietro Del Frate. Perché qualcuno mente agli elettori della Bassa a trenta giorni dal voto?”.

Rimane la contrarietà alla centrale a gas a Monfalcone

“La nostra posizione non è cambiata: rimane il no deciso al progetto di centrale a gas a Monfalcone”. Lo affermano la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, e i candidati pentastellati alle regionali 2023 della circoscrizione di Gorizia, dopo la firma dell’accordo tra Regione e A2A per lo smantellamento della centrale a carbone.

“Non ci facciamo sedurre dalla previsione dell’utilizzo anche di idrogeno verde – rimarca l’esponente M5S -. Si tratta di uno specchietto per le allodole, utile per nascondere la realtà che vede piazzare una fiammante centrale a gas vicino alle case”.

“Il Comune di Monfalcone ha ceduto, facendosi garantire una serie di interventi (parco pubblico, una stazione marittima, albergo, bar, ristorante, pista ciclabile) per dare il via libera all’intervento – conclude Dal Zovo -. Noi invece non cediamo, la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute della popolazione non possono essere scambiate con nulla: quel progetto non andava fatto, senza se e senza ma”.

Bullismo, dare corpo a legge contro analfabetismo emotivo

“Il grave episodio di bullismo accaduto a Pordenone impone azioni efficaci, dando gambe agli strumenti di cui il Friuli Venezia Giulia si è dotato grazie allo stimolo del MoVimento 5 Stelle”. Lo afferma il capogruppo pentastellato in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“Una nostra proposta di legge per il contrasto all’analfabetismo funzionale ed emotivo, infatti, è stata successivamente incardinata nella legge regionale per il diritto allo studio, riconoscendo l’urgenza di intervenire su questi fenomeni” rimarca l’esponente M5S.

“Alla luce di accadimenti come quello emerso in questi giorni a Pordenone, emerge la necessità di dare concretezza alla norma, che prevede la presentazione di appositi progetti da parte delle scuole – conclude Capozzella -. È quindi necessario dare massima diffusione degli strumenti a disposizione di istituti e famiglie per prevenire questi gravi fenomeni di bullismo”.

Noi unica forza politica con sole capilista donne

“Siamo l’unica forza politica in regione ad avere soltanto donne capilista in tutte le circoscrizioni per le elezioni del 2 e 3 aprile”. Lo rimarca i coordinatori provinciali del MoVimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia, Andrea Ussai (Trieste), Ilaria Dal Zovo (Gorizia), Mauro Capozzella (Pordenone) e Cristian Sergo (Udine), dopo la presentazione delle liste che si presenteranno alle consultazioni regionali.

“Una scelta che non è calata dall’alto, ma che è uscita dal voto delle ‘regionarie’ interne al MoVimento – sottolinea la nota -. Un risultato che conferma la sensibilità che esiste nel M5S rispetto alla parità di genere anche nella partecipazione nella vita politica, senza bisogno di imposizioni legislative o di ‘quote’”.

“Ma è anche la dimostrazione di come le donne nel MoVimento abbiano avuto la possibilità di dimostrare le loro capacità: i votanti hanno premiato la loro competenza ed esperienza come attiviste e portavoce – concludono i coordinatori -. Una composizione delle liste che ci auguriamo possa essere un valore aggiunto anche nella prossima legislatura regionale”.

Casa, ennesimo capitolo di un’assurda battaglia discriminatoria del centrodestra

“Arriva in extremis l’ennesima modifica regolamentare per adeguarsi alle numerose ordinanze dei tribunali regionali che impongono alla Regione di cancellare la previsione che obbliga i soli cittadini non comunitari di presentare una documentazione che attesti la mancanza di proprietà di alloggi nei paesi esteri per ottenere i benefici regionali legati alle politiche abitative”. Lo sottolinea la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo.

“In più occasioni abbiamo presentato degli emendamenti per togliere quella norma discriminatoria, anche alla luce delle prime sentenze giudiziarie – ricorda Dal Zovo -, ma il centrodestra ha sempre preferito proseguire nel suo disegno ideologico, anche a costo di sperperare risorse pubbliche per proseguire un’assurda battaglia legale”

“Oggi sono costretti a cedere, sotto le pressioni di sanzioni pecuniarie particolarmente pesanti disposte dal giudice, pur rimarcando, in sfregio alle ordinanze, che le modifiche ‘costituiscono mero adempimento alle disposizioni dell’Autorità giudiziaria, ma non sono da intendersi come acquiescenza alle suddette disposizioni’ – aggiunge la consigliera M5S -. Rimangono in piedi altre previsioni discriminatorie e anche sulle modifiche che dovrebbero essere discusse in Commissione nei prossimi giorni ci sono aspetti da chiarire”.

“Dopo essere arrivati al paradossale teatrino di una delibera di Giunta bocciata dalla maggioranza per evitare di applicare le modifiche regolamentari, la nostra attenzione resterà alta – conclude l’esponente M5S -. Era il maggio 2022, quando era ancora assessore Pizzimenti, le cui deleghe sono passate a Fedriga dopo l’elezione in Parlamento: chissà se stavolta la maggioranza avrà il coraggio di votare contro una delibera del suo stesso presidente”.

Cambiamenti climatici, equilibrismo Giunta su negazionismo di Turchet

“Seppure in evidente ritardo, è arrivata la risposta alla nostra interrogazione sulla posizione della Giunta rispetto alle dichiarazioni del consigliere leghista Stefano Turchet, che negava l’impatto delle attività umane sui cambiamenti climatici”. Lo rende noto la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo. “Avevamo espressamente chiesto all’esecutivo di esprimersi sulle parole dell’esponente della Lega, ma nulla è stato detto in merito, preferendo risposta all’insegna dell’equilibrismo, nel tentativo di non cadere in teorie negazioniste senza però sconfessare il consigliere di maggioranza”.

“Pur senza citare direttamente Turchet e le sue dichiarazioni, nella risposta viene elencata una serie di azioni messe in campo dall’amministrazione regionale per mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici – sottolinea Dal Zovo -. Studi, accordi, strategie, cabine di regia, perlopiù portati avanti in sinergia con il Governo nazionale e con quei soggetti che hanno apertamente criticato le parole del consigliere, dall’ARPA alle Università, passando per enti e istituti scientifici”.

“Ci sarebbe molto da dire sulla reale efficacia degli strumenti messi in campo da questa Giunta e sulla capacità di dare seguito concreto ai roboanti annunci – rimarca l’esponente M5S -. La recente legge FVGreen è un fulgido esempio di come i fatti non corrispondano alle parole: basti pensare che uno degli ultimi atti del centrodestra in questa legislatura sia stato bocciare la nostra proposta di legge sulle comunità energetiche”.

“Rimane comunque il fatto che nella maggioranza ci sono posizioni negazioniste che, da una parte, non rappresentano il pensiero della Giunta, ma dall’altra non si vogliono nemmeno sconfessare apertamente – conclude Dal Zovo -. È ancora più chiaro, quindi, l’imbarazzo dell’assessore Roberti in aula mercoledì scorso, quando ha preferito evitare di leggere la risposta del collega Scoccimarro alla nostra interrogazione per non mettere in difficoltà un consigliere leghista”.

Superbonus, da Governo colpo all’edilizia. Fedriga cosa ne pensa?

“La Presidente Meloni di Fratelli d’Italia annunciava che doveva essere ‘il Governo del non disturbare chi vuole fare’ e affermava di voler ‘tutelare i diritti del Superbonus e migliorare le agevolazioni edilizie. Sempre dalla parte delle imprese e dei cittadini onesti che si danno da fare per far crescere e migliorare l’Italia’ invece ci ritroviamo un Governo che ha deciso di dare il colpo di grazia a decine di migliaia di imprese, molte anche del Friuli Venezia Giulia”. Lo affermano il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, e i consiglieri regionali pentastellati Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai.

“Non c’è altro modo di descrivere quello che sta accadendo: dopo il dimezzamento in legge di bilancio della misura “Transizione 4.0” per tutte le imprese produttive, ora anche con lo stop alla possibilità di utilizzare la cessione del credito e sconto in fattura per tutti i bonus edilizi – spiegano gli esponenti pentastellati -. Il Governo ha deciso di fare un salto indietro di almeno 7 anni, da quando è stato introdotto il meccanismo della cessione dei crediti. Ben prima, quindi, della nascita del Superbonus. Un colpo basso a un settore, quello dell’edilizia, che ha inciso in modo determinante sulla crescita record del PIL nel 2021 (+6,6%) e nel 2022 (+3,9%). Performance che nel nostro Paese non si vedevamo da 35 anni”.

“Ci chiediamo cosa farà Forza Italia in questo Governo, dopo avere presentato numerosi atti in Parlamento a favore del Superbonus e di tutti gli altri bonus. Ci chiediamo cosa ne pensa il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massiimiliano Fedriga, dello stesso partito del ministro Giorgetti che ha scritto la norma in oggetto, che è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore oggi stesso – continua la nota -. Tutto questo non più tardi di un paio di giorni dall’approvazione, su spinta nostra e di tutta l’opposizione, della norma che permette di agevolare la circolazione dei crediti grazie all’intervento della Regione e dei suoi enti strumentali. Un’idea portata avanti dal MoVimento e forse proprio per questo il Governo vuole bloccarla”.

“Cosa ne sarà dei 100 milioni stanziati da Fedriga e Scoccimarro per i cittadini che installano impianti fotovoltaici e batterie di accumulo? – si chiedono i rappresentanti del M5S -. Per come è stata impostata la norma, si dà la possibilità solamente a chi ha almeno 7-8 mila euro da investire di poter ricevere il contributo regionale. Ma, con la morte della cessione del credito e dello sconto in fattura, la cifra da anticipare sarà pari a quella dell’intero costo dell’impianto, quindi almeno 15 mila euro. La cosa certa è che questo Governo ha deciso di abbandonare l’intera filiera dell’edilizia raccontando, in perfetta continuità con i progetti dell’ex Presidente Draghi, finte mancanze di risorse e trovando invece ogni modo per distruggere definitivamente questa misura soltanto perché nasce da una illuminata visione di economia e impresa avuta dal Movimento 5 Stelle nel Governo Conte II”.

Covid, studio Gimbe conferma dati drammatici nel 2021

“Fedriga e Riccardi, come sempre, sottolineano soltanto i dati che piacciono a loro”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, commentando il rapporto Gimbe commissionato dall’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e incentrato su pandemia e campagna vaccinale.

“Lo studio conferma come il 2021 sia stato un anno drammatico a livello di mortalità in Friuli Venezia Giulia – spiega Ussai -. La nostra regione, infatti, è stata la peggiore per tasso di decessi Covid e seconda in Italia per eccesso di mortalità totale, dietro soltanto alla Puglia”.

“Gimbe rimarca anche come gli ingressi in terapia intensiva siano stati superiori alla media nazionale. Vale anche la pena ricordare – conclude il portavoce M5S – che, come verificato anche da un sopralluogo ministeriale, c’è stato un errato conteggio dei posti letto di terapia intensiva, quindi i veri numeri dei pazienti gravi erano più alti di quelli dichiarati”.

Cambiamento climatico, imbarazzo della Giunta su posizioni di Turchet

“È evidente l’imbarazzo della Giunta regionale sulle posizioni del consigliere leghista Turchet, che a più riprese ha espresso teorie negazioniste rispetto ai cambiamenti climatici e ai danni provocati in questo senso da attività umane”. Lo sottolinea la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo la mancata risposta alla sua interrogazione in materia.

“L’assessore Roberti in più occasioni ha letto in aula i testi di suoi colleghi di Giunta, stavolta però ha preferito non farlo, pur avendo la documentazione da leggere, lasciando che la risposta venga inviata entro le prossime 24 ore” rimarca Dal Zovo.

“Comprendiamo la difficoltà davanti alle parole negazioniste di Turchet, sconfessato da autorevoli esponenti del mondo scientifico della nostra regione ma anche da ARPA FVG – conclude la consigliera M5S -. Attendiamo di vedere cosa ne pensa la Giunta”.

Superbonus, accolte nostre sollecitazioni per sblocco crediti

“Due giorni fa il tema non è stato considerato urgente, ma dopo le nostre sollecitazioni il centrodestra ha capito la necessità di un intervento per sbloccare i crediti legati al Superbonus 110%”: Lo afferma, in una nota, il MoVimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia.

“Bene che la Regione intervenga per acquisire i crediti e sbloccare i bonus edilizi, a conferma che l’allarme lanciato lunedì dal M5S e dall’intera opposizione non era strumentale ma aveva l’obiettivo di attivare un intervento per far fronte all’immobilismo del Governo centrale” prosegue la nota.

“Come abbiamo già sottolineato – conclude il M5S FVG -, emendamenti simili proposto dal M5S sono stati approvati in altre Regioni, come ad esempio la Sardegna, ed è importante che anche la Giunta e la maggioranza in Friuli Venezia Giulia abbiano capito come le nostre sollecitazioni volessero evitare un duro colpo alle nostre imprese e ai nostri cittadini”.

Acciaieria Aussa Corno: si sa per chi spendiamo, non per cosa

“Abbiamo dovuto attendere l’ultimo giorno di Consiglio regionale per avere qualche risposta sul progetto dell’acciaieria in Aussa Corno ma rimangono tutte le ombre su questa vicenda”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ha presentato un’interrogazione sul tema a cui è stata data risposta oggi da parte dell’assessore Bini.

“Dei 20 milioni stanziati dalla Regione, sono già stati impegnati 548 mila euro nel 2022 e 309 mila per il 2023 – sottolinea l’esponente M5S -. Abbiamo chiesto lumi sulla destinazione di queste risorse, ma mentre ci è stato spiegato che i soldi previsti per quest’anno sono legati agli oneri dello studio ambientale propedeutico al progetto affidato alle università regionali, per 300 mila euro, nulla è stato detto rispetto al restante mezzo milione abbondante impegnato”.

“I punti interrogativi sono molti, a partire dal fatto che un’area che, secondo il Piano particolareggiato della Provincia di Udine (quando presidente era Fontanini), doveva essere destinata a parco e campo da calcio, vedrebbe sorgere un’acciaieria – aggiunge il consigliere pentastellato -. Sfugge infine come potranno essere rispettati i 30 mesi di lavori annunciati nel giugno 2022, se i progetti non sono mai stati presentati e i relativi studi dovranno essere completati fra qualche mese”.

“Di sogni l’Aussa Corno ha già vissuto in passato e abbiamo visto come sia andata a finire per l’intero Consorzio Industriale e per le imprese insediate – conclude Sergo -. Ecco perché pretendiamo la massima trasparenza su questa vicenda e cerchiamo di evitare che si spendano soldi senza sapere per cosa, ma solo per chi”.

Emergenza urgenza, Riccardi fugge dalle proprie responsabilità

“L’assenza in aula dell’assessore Riccardi e la mancata risposta all’interrogazione è una fuga dalle proprie responsabilità e una mancanza di rispetto verso il Consiglio regionale e i cittadini che lo eleggono”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, che ha chiesto alla Giunta ‘perché non sia stato varato il nuovo Piano per l’emergenza urgenza e perché non si voglia riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di dipartimenti di area vasta’, come da programma elettorale del presidente Fedriga del 2018.

“Il primo approfondimento tecnico verso una revisione del Piano, la cui ultima versione risale al 2015, è di dicembre 2019 – ricorda Ussai -. La pandemia ha inevitabilmente causato un comprensibile ritardo ma la previsione era comunque quella di arrivare a rivedere il sistema dell’emergenza entro il 2022. Non è quindi giustificabile la mancata volontà di assumersi la responsabilità di una scelta: un atteggiamento gravissimo che viene pagato dagli utenti e dagli operatori”.

“Oggi Riccardi ha preferito non farsi vedere in aula, pur essendo nel palazzo di piazza Oberdan, piuttosto che spiegare l’incoerenza del centrodestra e la presa in giro nei confronti dei cittadini – continua l’esponente M5S -. Ricordiamo, infatti, che il programma elettorale di Massimiliano Fedriga per il 2018 si prefiggeva di ‘riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di Dipartimenti di Emergenza di area vasta e ripristinare il collegamento diretto 118 – Centrale operativa sanitaria’. Una promessa che stride con la bocciatura (l’ultima a dicembre 2022) di numerosi miei emendamenti che prevedevano la riattivazione della Centrale operativa del 118 di Trieste”.

“Ricordiamo come, nell’aprile 2022, alcuni sindacati sottolineavamo come ‘nulla è stato fatto ed il sistema di emergenza urgenza del nostro SSR si presenta arretrato, carente, inadeguato’, che ‘la SORES ha dimostrato di essere una vera cattedrale nel deserto dell’emergenza’, e che ‘è stata sottaciuta, avvallata e in ultima analisi incentivata la svendita progressiva dello storico sistema di emergenza urgenza territoriale con appalti milionari ad Enti, Cooperative e Croci private’. A questo si aggiungono i continui ritardi nell’attivazione del soccorso territoriale – conclude Ussai -. Una situazione che evidentemente imbarazza l’assessore, che preferisce non rispondere a chi gli chiede conto di questo fallimento”.

Aussa Corno, ancora operazioni immobiliare: come si legano a valle idrogeno e nuova acciaieria?

“In Aussa Corno si tornano a fare operazioni immobiliari, molti cittadini pensavano di aver chiuso una delle pagine più tristi della bassa friulana, non rimane che confidare nel fatto che gli attori siano cambiati”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, commentando l’emendamento della Lega alla legge omnibus, che autorizza il COSEF all’acquisizione delle aree sottoposte alla procedura di liquidazione coatta nel sito di interesse nazionale ‘Torviscosa Caffaro’.

“Una previsione che desta quantomeno curiosità, a cominciare dal fatto che ci chiediamo quali terreni si possano acquistare con una spesa prevista di soli 50 mila euro” si chiede il consigliere regionale pentastellato.

“Ma come al solito rimaniamo curiosi di capire quali siano i progetti alla base di queste operazioni – continua Sergo -, visto che si fa tutto all’oscuro dei cittadini e spesso degli amministratori locali. L’unica anticipazione resa nota è che su questi terreni si possa prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici e l’annunciata volontà dei proponenti di insediare attività legate alla partenza della valle dell’idrogeno”.

“Nulla viene detto su chi possa essere il destinatario di questa energia, ma nei mesi scorsi qualcuno si è fatto sfuggire che il famoso investimento siderurgico, che costerà alla Regione una novantina di milioni di euro, è soggetto alla disponibilità di idrogeno nell’area. Evidentemente – conclude l’esponente M5S – non bastavano i 20 milioni già stanziati a luglio dal Consiglio regionale per l’acciaieria di cui non si conoscono ancora i progetti: si dovevano aggiungere altri 50 mila euro”.

Emergenza urgenza, Riccardi fugge dalle proprie responsabilità

“L’assenza in aula dell’assessore Riccardi e la mancata risposta all’interrogazione è una fuga dalle proprie responsabilità e una mancanza di rispetto verso il Consiglio regionale e i cittadini che lo eleggono”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, che ha chiesto alla Giunta ‘perché non sia stato varato il nuovo Piano per l’emergenza urgenza e perché non si voglia riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di dipartimenti di area vasta’, come da programma elettorale del presidente Fedriga del 2018.

“Il primo approfondimento tecnico verso una revisione del Piano, la cui ultima versione risale al 2015, è di dicembre 2019 – ricorda Ussai -. La pandemia ha inevitabilmente causato un comprensibile ritardo ma la previsione era comunque quella di arrivare a rivedere il sistema dell’emergenza entro il 2022. Non è quindi giustificabile la mancata volontà di assumersi la responsabilità di una scelta: un atteggiamento gravissimo che viene pagato dagli utenti e dagli operatori”.

“Oggi Riccardi ha preferito non farsi vedere in aula, pur essendo nel palazzo di piazza Oberdan, piuttosto che spiegare l’incoerenza del centrodestra e la presa in giro nei confronti dei cittadini – continua l’esponente M5S -. Ricordiamo, infatti, che il programma elettorale di Massimiliano Fedriga per il 2018 si prefiggeva di ‘riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di Dipartimenti di Emergenza di area vasta e ripristinare il collegamento diretto 118 – Centrale operativa sanitaria’. Una promessa che stride con la bocciatura (l’ultima a dicembre 2022) di numerosi miei emendamenti che prevedevano la riattivazione della Centrale operativa del 118 di Trieste”.

“Ricordiamo come, nell’aprile 2022, alcuni sindacati sottolineavamo come ‘nulla è stato fatto ed il sistema di emergenza urgenza del nostro SSR si presenta arretrato, carente, inadeguato’, che ‘la SORES ha dimostrato di essere una vera cattedrale nel deserto dell’emergenza’, e che ‘è stata sottaciuta, avvallata e in ultima analisi incentivata la svendita progressiva dello storico sistema di emergenza urgenza territoriale con appalti milionari ad Enti, Cooperative e Croci private’. A questo si aggiungono i continui ritardi nell’attivazione del soccorso territoriale – conclude Ussai -. Una situazione che evidentemente imbarazza l’assessore, che preferisce non rispondere a chi gli chiede conto di questo fallimento”.