mercoledì, 12 Febbraio 2025
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Direzione Distretti, Giunta e ASUGI tirano dritto su esclusione professioni sanitarie

“Scade domani l’avviso pubblico di ASUGI per la direzione dei Distretti (due a Trieste, altrettanti dell’Isontino) che conferma l’esclusione delle professioni sanitarie”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Una scelta che fa capo alla Giunta regionale e all’Azienda Sanitaria, che va in controtendenza rispetto a quanto accade in altre Regioni e getta alle ortiche una lunga esperienza di sviluppo della sanità territoriale”.

“Lo scorso 24 ottobre – ricorda l’esponente M5S – l’assessore Riccardi, rispondendo a una nostra interrogazione, aveva annunciato la sospensione della procedura per approfondimenti giuridici, di cui ancora non sappiamo nulla. Ma già il 18 novembre una delibera approvata dalla Giunta conteneva linee di indirizzo per il conferimento degli incarichi”.

“Peccato però che la norma nazionale demanda alle Regioni criteri e procedure, lasciando alle Azienda sanitarie l’individuazione dei profili all’interno della dirigenza medica e sanitaria per le strutture complesse, tra cui i Distretti, come definito dall’ultimo atto aziendale – spiega Ussai -. La delibera regionale, invece, entra anche nella scelta dei profili, non citando le professioni sanitarie”.

“Mentre in altre Regioni, come ad esempio Lombardia ed Emilia Romagna, si nominano infermieri ai vertici dei distretti, in Friuli Venezia Giulia si compie un passo indietro – conclude il consigliere pentastellato -. Invece di valorizzare l’esperienza territoriale e i professionisti che l’hanno portata avanti, si preferisce cancellare quanto di positivo fatto negli ultimi anni”.

Bonus energia, risorse vadano a chi ne ha bisogno

“Guardiamo con favore a contributi alle famiglie per l’installazione di impianti fotovoltaici, impianti solari termici e batterie di accumulo; l’acquisto di queste ultime è stato incentivato negli ultimi anni grazie a un nostro emendamento. Questo provvedimento, però, sconta delle criticità in fatto di chiarezza degli interventi e del sostegno anche a chi non ne ha bisogno”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, dopo l’approvazione in Commissione del disegno di legge sul cosiddetto ‘bonus energia’.

“Già da mesi sono stati sbandierati i contributi e le modalità per ottenerli, creando disorientamento nei cittadini, visto che ancora non è certo il modo in cui verranno distribuite queste risorse – continuano gli esponenti pentastellati -. Altri, rispetto a misure volute dal M5S come il Reddito di cittadinanza, parlano di voti di scambio, lungi da noi affermare che questi ormai famosi 100 milioni, erogati a due mesi dalle elezioni, servano alla campagna elettorale…”.

“L’aspetto più critico del disegno di legge riguarda la platea che si vuole aiutare – spiegano Sergo e Dal Zovo -. Abbiamo proposto un emendamento per garantire una parte dei contributi alle fasce più deboli, in modo che possa dotarsi di un impianto fotovoltaico anche chi non ha la possibilità di sostenere la spesa, considerato che le pur ingenti risorse a disposizione sono limitate e non c’è la certezza di ottenerle”.

“Abbiamo nuovamente messo sul tavolo anche l’idea del Reddito energetico, strumento proposto da noi già nel 2019 proprio per aiutare chi non potrà mai installare nella propria casa un impianto da fonti rinnovabili, permettendo di abbattere le bollette. L’auspicio – concludono i consiglieri del MoVimento 5 Stelle – è che l’odierna apertura della Giunta porti a qualcosa di concreto, considerato che già altre regioni hanno finanziato questa misura in maniera importante”.

Risolvere disagi causati dal semaforo di Santa Caterina

“Risolvere i disagi creati dal semaforo all’incrocio tra Santa Caterina e viale Venezia, in Comune di Pasian di Prato”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Giusto punire chi non rispetta il semaforo e mette a repentaglio l’incolumità di pedoni, ciclisti e altri automobilisti – continua Sergo -. Ma quando, come in questo caso, il ‘giallo’ dura circa quattro secondi , si rischia di ottenere contrario”.

“Pensiamo a chi usa i mezzi per lavorare che, a causa delle infrazioni, si trova con la patente sospesa o addirittura ritirata, perché qui trovarsi a attraversare l’incrocio con il semaforo rosso è fin troppo facile – aggiunge l’esponente M5S -. Lo dimostra il numero anomalo di multe comminate in questa fase di sperimentazione. E, vista la carenza di autisti nel trasporto pubblico locale, manca solo di dover fare fronte anche a queste sospensioni”.

“Chiediamo quindi al sindaco di intervenire per eliminare questo disagio – conclude Sergo -. Pensiamo ad esempio a introdurre il semaforo con il contasecondi, per fare in modo che chi guida possano attraversare l’incrocio senza il patema di rischiare il lavoro o di mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri con brusche frenate”.

Hot spot migranti, prima si riorganizzino le strutture esistenti

“L’ipotesi di un nuovo hot spot lungo il confine rischia di sovraccaricare ulteriormente il territorio in assenza di una riorganizzazione dell’accoglienza esistente” Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Andrea Ussai.

 “Bene che i migranti arrivino in una struttura e non siano lasciati al freddo, ma da lì si dovrà garantire che siano trasferiti in altre Regioni, in modo che non gravino su aree che attualmente sono già sotto pressione e che non si trasformino nell’ennesimo grande centro di accoglienza, come già accaduto in passato con il CARA e l’ex caserma Cavarzerani – aggiungono gli esponenti pentastellati – In strutture di questo genere l’accoglienza spesso viene limitata all’erogazione di servizi minimi e le persone vengono ristrette in condizioni di disagio, sovraffollamento e sostanziale inattività. Per questo andrebbero chiuse”.

“Bisognerebbe inoltre accedere ai fondi per la prima accoglienza per i minori stranieri non accompagnati e promuovere i progetti dei Comuni per chi si è visto riconoscere il diritto di asilo, su cui siamo tra ultimi in Italia– concludono Ussai e Dal Zovo -. Il centrodestra preferisce far pagare di più i cittadini della sua regione piuttosto che esporsi e cercare di governare un fenomeno: pare evidente che alla Giunta Fedriga interessi più evidenziare il problema che cercare delle soluzioni per risolverlo o almeno alleggerirlo. Tutto questo soltanto per tornaconto elettorale”.

Violenza sulle donne, non si possono concedere attenuanti

“L’abbigliamento, il trucco o il comportamento non possono mai rappresentare delle giustificazioni, e nemmeno delle attenuanti, per atti di violenza nei confronti delle donne”. Lo sottolinea la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo.

“L’opuscolo del Comune di Cividale distribuito nelle scuole superiori è un grave passo indietro culturale e va nella direzione opposta all’obiettivo di combattere la violenza sessuale – continua Dal Zovo -. Le donne hanno il diritto di vestirsi e comportarsi come vogliono, senza per questo sentirsi dire che ‘se la sono cercata’”.

“L’aspetto positivo di questa vicenda è la reazione degli studenti, che evidentemente hanno sviluppato una coscienza che va oltre il messaggio distorto di quell’opuscolo – conclude la consigliera M5S -. Per fortuna i ragazzi sanno distinguere gli aggressori dalle vittime: forse dovrebbero loro insegnare qualcosa al Comune”.

Venezia – Trieste, integrazioni RFI non fugano perplessità

“Dopo un anno dalle nostre osservazioni alla procedura di impatto ambientale del primo lotto di varianti individuate, RFI presenta le integrazioni al progetto di potenziamento della Venezia – Trieste, pubblicata il 9 gennaio scorso sul sito del Ministero. Ma la nuova serie di elaborati mantiene alte le nostre perplessità”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ricorda come “sulle integrazioni si possono fare osservazioni entro il 24 gennaio”.

“Finalmente è stata resa disponibile l’analisi costi – benefici, ma i dati sono completamente contradditori e sballati. Invece di analizzare le opere oggetto di valutazione di impatto ambientale si prendono in considerazione anche opere morte e sepolte come la variante di Latisana e le gallerie nel Carso tra Trieste e Aurisina – rimarca l’esponente M5S -. Un fatto che non deve allarmare, perché l’analisi è del 2021, la decisione di abbandonare definitivamente il progetto di Latisana è successiva. In ogni caso, si conferma l’inutilità delle varianti dal punto di vista dei tempi: 1,5 miliardi per recuperare 12 minuti quando con il potenziamento tecnologico se ne recuperano 7”.

“Sarebbe perfino imbarazzante ricordare che le previsioni di traffico prevedono che, per quanto riguarda i treni merci, si passi da una media giornaliera di 31 treni ai 120 previsti nel 2031 – aggiunge Sergo -. Credo che nei più ambiziosi sogni del Presidente Zeno D’Agostino si potrà raggiungere il doppio del traffico merci odierno su treno ma non certo il quadruplo. RFI nel 2013, audita dal Consiglio comunale di Trieste, aveva presentato numeri che a distanza di dieci anni si sono già dimostrati completamente errati e che confermano come i binari vadano velocizzati e non aumentati. Altrimenti il risultato sarà quello di non fare niente per altri dieci anni e alla prima pioggia o ghiacciata ogni pendolare sa che tornerà a casa con la corriera e non con il treno”.

“L’ultima curiosità riguarda la recente risposta a un’interrogazione in commissione, in cui l’assessore Roberti disse: ‘Il collegamento ferroviario diretto dell’Aeroporto di Venezia, dopo quello già attuato su Trieste Airport, determina un’opportunità ulteriore per uno sviluppo di sinergie tra i due scali’ – conclude Sergo -. Ebbene, candidamente RFI ammette che non è previsto alcun treno che colleghi i due aeroporti. Chi tra l’assessore Roberti e RFI sta mentendo?”.

Videosorveglianza negli ospedali prevista da tre anni grazie al M5S

“Telecamere per sorvegliare gli ingressi agli ospedali? La previsione esiste dalla fine del 2019, grazie a un emendamento del MoVimento 5 Stelle approvato in aula”. Lo ricorda il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, commentando la soluzione emersa al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza dell’assessore Riccardi, dopo l’aggressione subita da una giovane specializzanda durante un turno di guardia medica a Udine.

“Gli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari, purtroppo, sono piuttosto frequenti e non soltanto negli ultimi mesi – sottolinea Ussai -. Tanto che più di tre anni fa abbiamo proposto, nell’ambito della legge di stabilità 2020, di inserire tra le finalità per l’assegnazione di risorse sulla sicurezza a favore dei Comuni anche l’installazione di sistemi di videosorveglianza presso i punti di accesso alle strutture ospedaliere”.

“Una proposta che puntava a collocare le telecamere dove servono davvero e che è stata accolta a larga maggioranza dal Consiglio regionale – spiega il portavoce M5S – e che mirava proprio a fare fronte alle esigenze di sicurezza degli operatori, in particolare nei Pronto Soccorso, oltre a prevenire i furti che si verificano nei nostri ospedali”.

“Leggiamo ora l’annuncio dell’assessore, come se si trattasse di una novità assoluta – conclude Ussai -. Ci chiediamo se e come la Regione si sia attivata in questi tre anni per attuare un intervento previsto dalla legge e che, se concretizzato tempestivamente, avrebbe contribuito a prevenire alcuni spiacevoli episodi, anche se non bastano le telecamere a fermare il fenomeno delle aggressioni”.

Superbonus un successo, ma centrodestra lo depotenzia

“Prosegue la corsa all’uso del Superbonus 110% anche in Friuli Venezia Giulia. I dati relativi all’utilizzo della misura fino al 31 dicembre 2022 dimostrano infatti una crescita di un ulteriore 11% rispetto al mese di novembre delle detrazioni totali a carico dello Stato previste a fine lavori, per un totale di 9507 interventi rispetto ai 8602 del mese precedente”. Lo sottolineano il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, e i consiglieri regionali pentastellati Cristian Sergo, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella e Andrea Ussai

“Nonostante questi dati positivi, che ricordiamo si traducono in efficientamento energetico e quindi in minori costi di energia per i cittadini, il Governo ‘che non vuole disturbare chi vuole fare’ ha deciso di depotenziare la misura – affermano gli esponenti M5S -. Vedremo quindi tra qualche mese quanto costeranno gli aiuti che il Governo dovrà stanziare alle imprese che stanno fallendo e a tutti i lavoratori che saranno disoccupati a causa delle scelte scellerate attuate dall’esecutivo”.

“Nemmeno di fronte ai numeri, il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, pur riconoscendo in una diretta televisiva che il Superbonus è stata un’opportunità (tanto da usufruirne in prima persona), non ha resistito alla retorica del MoVimento 5 Stelle antimpresa e anticrescita – continua la nota -. A conferma che il centrodestra è il vero nemico delle imprese e il M5S è al fianco di chi promuove lo sviluppo sostenibile”.

“Il centrodestra se da una parte sta cancellando una misura che ha prodotto il +6,7% di Pil nel 2021 (la crescita più alta in Europa e mai riscontrata in Italia dal 1976), creato un milione di posti di lavoro e ridotto notevolmente le emissioni inquinanti, dall’altra sta dicendo ai cittadini italiani ‘trovatevi un lavoro’ – aggiungono il coordinatore e i consiglieri pentastellati -.  Ci domandiamo quindi come fanno a trovarsi un lavoro se il Governo sta abolendo le misure che lo creano come il Superbonus voluto dal MoVimento 5 Stelle?”.

Rifiuti, plauso al NOE per operazione a Manzano. Urge monitoraggio

“Un plauso ai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Udine” arriva dai consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, dopo l’operazione che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di rifiuti di natura e provenienza non precisata, in un’area adiacente a un’azienda di Manzano (UD).

“Anche la nostra regione è teatro di azioni illecite legate allo smaltimento e al trattamento di rifiuti: purtroppo il Friuli Venezia Giulia non è l’isola felice che alcuni vogliono far credere – continuano Dal Zovo e Sergo -. Per fortuna c’è chi denuncia e chi indaga per far emergere queste situazioni”.

“Di fronte all’ennesimo caso di capannoni riempiti da rifiuti – concludono gli esponenti pentastellati -, ci chiediamo che fine abbia fatto la mappatura richiesta da noi su questi fenomeni già mesi or sono. L’assessore Scoccimarro batta un colpo”.

Anche con il bonus energia Fedriga aiuta chi non ne ha bisogno

“Anche sul bonus energia Fedriga si adegua al Governo Meloni”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Attaccando il reddito di cittadinanza e non approvando il reddito energetico, con la scusa di aiutare la classe media che da questa misura verrà sostenuta solo in minima parte, finisce per aiutare solo quei pochi che potrebbero già avviare questi lavori senza alcun sostegno”.

“L’unica vera novità di ieri è che il presidente ha usurpato le deleghe sull’energia all’evanescente Scoccimarro – aggiunge il portavoce M5S -. Ma forse nemmeno questa è una novità, considerato che l’inutile società Fvg Energia spa da poco istituita è stata un’idea della Lega e non dell’assessore. Società la cui inutilità viene confermata anche in questa nuova legge a trazione leghista che non la prende nemmeno in considerazione. Ormai Fedriga gestisce infrastrutture, energia, tre o quattro commissariamenti: non sa nemmeno lui più quante cose e i risultati si vedono, perché parla di settori che non conosce a fondo e pare confondersi tra potenza degli impianti che si misura in kW ed energia prodotta dagli stessi che si misura in kWh. Forse per questo non ha previsto in legge un limite dimensionale degli interventi”.

“Questa Giunta conferma il suo modus operandi fatto di grandi promesse e proclami, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti – incalza Sergo -. Si annunciano interventi mirabolanti per la prima casa ma da novembre Mediocredito FVG non emette più i provvedimenti di accoglimento dei relativi contributi senza dare alcuna spiegazione ai cittadini; ai Comuni si promettono soldi per impianti fotovoltaici e comunità energetiche ma in stabilità se ne finanzia meno di un quarto, i distributori di carburante soffrono le politiche del nuovo Governo Meloni e la stessa cosa avverrà anche per il bonus energia che, incentivando la realizzazione di impianti rinnovabili per tutti i cittadini, potrà soddisfare forse il 2% dei nostri residenti: anche raddoppiando gli stanziamenti, la cifra sarà bassissima”.

“Servono circa 50 milioni per soddisfare le domande di contributi per impianti fotovoltaici già pervenute da Comuni, società e associazioni sportive. Le poche risorse a disposizione potevano almeno essere indirizzate a chi ne ha effettivamente bisogno e da solo non potrà mai acquistare un impianto fotovoltaico e invece no. Risultato? – conclude il consigliere – Chi non ha queste facoltà continuerà a usare metodi inquinanti per poter vivere. Ecco perché, nonostante i miliardi piovuti da Roma, molti cittadini di questa regione stanno peggiorando le proprie condizioni di vita, la fiducia cala, l’ambiente peggiora, la sanità si privatizza, i servizi latitano.  Un bel biglietto da visita per il 2 Aprile”.

Il nostro contributo al video di Perissinotto su condizione giovanile

“Abbiamo voluto fare la nostra parte nella realizzazione del video ‘I Giovani’ per denunciare anche attraverso la musica e le immagini quali siano le difficoltà che le nuove generazioni incontrano nel mercato del lavoro”. Lo affermano il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, e i consiglieri regionali pentastellati Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai, che insieme ai colleghi di Lombardia e Piemonte hanno contribuito al progetto portato avanti dal cantautore pordenonese Paolo Perissinotto, in collaborazione con gli Skiantos.

“Il MoVimento 5 Stelle – ricordano gli esponenti del Friuli Venezia Giulia – ha sempre posto al centro della propria azione politica proprio i giovani e il lavoro. Il tanto vituperato Reddito di Cittadinanza è nato proprio in quest’ottica e, seppure con alcuni correttivi da apportare, stava dando risultati anche nella nostra regione. Peccato che la furia ideologica e propagandistica del centrodestra ha da subito osteggiato uno strumento che si è rivelato utile”.

“Proprio la retorica dei ‘fannulloni’ e di ‘quelli che preferiscono stare sul divano invece di trovare un lavoro’ viene attaccata da Perissinotto nel suo ottimo lavoro, partito proprio dalle storie di alcuni ragazzi, dei loro colloqui in cui vengono proposte condizioni improponibili e dello sfruttamento di chi un impiego lo ha trovato, magari come stagionale. Per questo – concludono i portavoce del M5S FVG – abbiamo voluto dare voce a questo accalorato grido di denuncia”.

Restano preoccupazioni sul futuro del Burlo

“Rimangono le preoccupazioni sul futuro del Burlo Garofolo di Trieste”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Se l’ipotesi di accorpamento era stata fuga lo scorso giugno, in risposta a una nostra interogazione, la mancanza di spazi adeguati e il sottofinanziamento dell’Istituto non lasciano tranquilli”.

“Criticità che erano emerse in un’audizione in Commissione a maggio 2022, anche in questo caso su iniziativa del MoVimento 5 Stelle – ricorda Ussai -, quando emersero anche i ritardi sul trasferimento del Burlo, la questione del taglio della pineta di Cattinara e il rischio di depauperamento dell’IRCCS triestino”.

“In quell’occasione, il direttore generale del Burlo aveva rimarcato come il sottofinanziamento che ha portato a gravi criticità nella gestione delle attività essenziali e nessuna possibilità di sviluppo, rendendo necessaria la riqualificazione della sede attuale, oltre alla necessità, rispetto al trasferimento a Cattinara, di ricerca di nuovi spazi – conclude l’esponente M5S -. Inoltre, la carenza di personale rischia di far perdere all’Istituto il suo ruolo di punto di riferimento a livello regionale e nazionale nell’area materno – infantile”.

No a tavoli con Renzi e Calenda

“Ancora una volta l’azione politica del PD si caratterizza per arroganza e illogicità”. Lo affermano il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, il senatore Stefano Patuanelli e i consiglieri regionali Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai.

“Abbiamo posto sul tavolo alcuni punti di un programma per noi imprescindibili, sottolineando come sia impossibile per il M5S dialogare col terzo polo che in regione e in parlamento ammicca al centrodestra – affermano gli esponenti pentastellati -. La risposta del PD è stata la convocazione di un tavolo ‘di campo largo’”.

“Molte delle altre forze politiche di opposizione a questa destra regionale ci hanno dato feedback positivi sui punti da noi presentati in conferenza stampa e con loro continueremo a dialogare – conclude la nota -. Non parteciperemo, invece, al tavolo convocato dal Partito Democratico, ma rimaniamo aperti al dialogo senza forze politiche che strizzano l’occhio a Fedriga e al centrodestra”.

Assistenza territoriale, il centrodestra si limita al compitino

Astensione del MoVimento 5 Stelle sul Programma Regionale dell’Assistenza Territoriale, affrontato oggi in Commissione: “Un documento tecnico in cui il centro destra si è limitato a fare i compiti per casa, su un tema in cui, in questi cinque anni, non ha avuto nessuna visione politica, se non svuotare le funzioni dei distretti e affidare i servizi ai privati” commenta il consigliere regionale Andrea Ussai. “Secondo l’assessore Riccardi, la delibera è un atto di ricognizione per applicare la normativa statale, al fine di ottenere le risorse, ma negli anni non sono state affrontate le numerose criticità relative alla valorizzazione e al deficit di personale, come confermato dalla fuga del personale dal pubblico e dalla bocciatura dei nostri emendamenti alla stabilità dove chiedevamo più risorse aggiuntive regionale per coprire le carenze legate al Covid e gli straordinari richiesti ai professionisti”.

“Considerato che per le nuove strutture previste dal PNRR (case della comunità e punti salute di comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità), serviranno da 1400 a 1700 operatori, il rischio è di non riuscire a coprire i servizi necessari per farle funzionare, creando delle scatole vuote o cambiando etichetta ad ambulatori già attivi, come già accaduto con i CAP di epoca Serracchiani – spiega Ussai -. Da ottobre 2021 chiediamo un’audizione con i sindacati delle professioni sanitarie sul tema degli organici, ma chi governa la sanità regionale continua a non ascoltare chi solleva le criticità”.

“Del nuovo personale da reperire, 402 sono infermieri di famiglia o di comunità da formare, ma nel Programma manca il fisioterapista di comunità che avevamo introdotto noi nella riforma sanitaria. Lo stesso documento ammette la necessità di ulteriori approfondimenti sulla disponibilità di operatori, così come dell’utilizzo della telemedicina e del ruolo dei consultori – aggiunge l’esponente M5S -. La sfida principale delle case della comunità sarà il coinvolgimento dei medici di medicina generale, ma non è stato organizzato alcun confronto per trovare un accordo integrativo in questo senso. La sensazione è che si attendano passivamente indicazioni da Roma”.

“Infine, per rispondere alle esigenze di salute in zone a bassa intensità abitativa, la Regione propone dei Punti salute di comunità – conclude Ussai -. Queste strutture sono previste soltanto in ASFO e ASUFC, mentre sarebbe necessario estendere anche ad altre zone carenti, come ad esempio a Prosecco, in modo da garantire la prossimità di servizi anche nel Carso triestino e non solo vicino a zone già servite”.

Modello Genova per A4 e per le altre opere incompiute

“Condividiamo l’appello della Fondazione Think Tank di accelerare i lavori della terza corsia sull’A4 Venezia – Trieste, invocando il modello Genova”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Fa piacere che anche la società civile inizi ad avere nostalgia del M5S al Governo e dei risultati ottenuti in poco tempo (in quel Ministero c’è stato un esponente pentastellato per meno di un anno)”.

“È di poche ore la notizia, che rimbalza dal Veneto, della firma del Presidente Meloni sulla proroga dello stato di emergenza dell’A4 fino al 31 dicembre 2024. Il che giustificherebbe ogni intervento emergenziale per ottenere la più veloce fine dei lavori possibile – continua Sergo -. È abbastanza strano che l’atto della proroga sia stato inviato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio al Presidente Zaia che ha diffuso la notizia e non all’attuale Commissario Straordinario, ovvero il Presidente della Regione FVG Fedriga. Evidentemente a Roma hanno una percezione di chi si sta muovendo per questa partita e chi no, d’altronde noi non abbiamo neanche un assessore ai trasporti, che ha preferito il Parlamento alla Regione”.

“Il modello Genova in Friuli Venezia Giulia non dovrebbe essere utilizzato solo per i cantieri dell’A4 – conclude l’esponente del MoVimento – ma per tutte le opere che il famoso ‘partito del SI’ non è stato in grado di portare avanti in questi 5 anni di governo: ponte sul Torre, ponte di Moggio Udinese, ponte sul Meduna, ma ci sono anche le opere ferroviarie su cui non si è mosso un dito (Ponte sull’Isonzo – upgrade tecnologico tra Venezia Trieste ma anche nodo di Udine, potenziamento linea Pordenone – Trieste) o su cui si sarebbero fatti notevoli danni senza l’opposizione del M5S, come nel caso della variante di Latisana”.

Chiusura discarica Pecol dei Lupi vittoria dei cittadini

“Finalmente si è arrivati alla chiusura della discarica di Pecol dei Lupi senza nuovo conferimento di rifiuti. Un successo che va ascritto al lavoro del Commissario Luigi Palumbo e del Comitato di cittadini che si è battuto per arrivare a questo risultato”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo.

“Il decreto di ieri della Direzione Ambiente della Regione chiude una vicenda annosa, in cui si sono persi troppi anni per cercare soluzioni diverse e dannose – aggiunge Dal Zovo -, quando era chiaro che l’unica strada percorribile era quella della chiusura”.

“La nostra posizione – conclude l’esponente M5S – è sempre stata convintamente a fianco di quei cittadini che hanno lottato in questo lungo periodo per chiudere la discarica, a salvaguardia della salute e dell’ambiente”.

Scoccimarro e le comunità dei suoi sogni

“Grande enfasi negli annunci di Scoccimarro per la nascita di 30 Comunità Energetiche (CER) in Regione. C’eravamo quasi illusi e convinti che così potesse essere, ma conoscendo l’annuncite dell’assessore abbiamo voluto verificare e purtroppo la realtà è sempre diversa da come la dipinge la Giunta Fedriga”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Saranno forse 6 le Comunità Energetiche che nasceranno grazie al bando di un mese fa – spiega l’esponente M5S -. Questo perché della trentina di opere finanziabili con le prime risorse stanziate, circa ventiquattro saranno semplici impianti fotovoltaici di autoconsumo. Utilissimi a far abbattere le bollette delle amministrazioni comunali, non certo quelle dei cittadini. Inoltre, ogni impianto dovrà esser cofinanziato con almeno il 20% di fondi comunali, ma l’energia prodotta non potrà essere destinata ai propri cittadini e imprenditori”.

“Un problema già evidenziato in sede di assestamento, quando abbiamo provato a far ragionare l’assessore Scoccimarro su quelli che sarebbero stati gli esiti del bando che prevedeva il finanziamento di impianti fotovoltaici, anche finalizzati alla costituzione delle Comunità Energetiche – ricorda Sergo -. Noi abbiamo chiesto di togliere ‘anche’ dalla norma per favorire la diffusione delle CER in Friuli Venezia Giulia, ma la nostra proposta è stata bocciata”.

“Ora si vedono i risultati. Oltre al numero esiguo di Comunità Energetiche che nasceranno, saranno soddisfatte solo una cinquantina di domande – conclude il portavoce pentastellato -. Abbiamo proposto, in legge di stabilità, di finanziare tutte le richieste ma una sessantina dovranno attendere, non certo Babbo Natale perché entro l’anno non ci saranno i soldi necessari a scorrere la graduatoria. Con 5 miliardi a disposizione, questa Giunta non è riuscita nemmeno a soddisfare le domande dei nostri Comuni”.

Cervi uccisi a Farra, non si può morire così

“Salvaguardiamo la nostra fauna selvatica, cercando soluzioni alternative alla caccia dove possibile”. Lo chiede la consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo l’uccisione di tre cervi a Farra d’Isonzo.

“Siamo venuti a conoscenza dell’uccisione di tre cervi, colpevoli di aver sconfinato. Un episodio che si sarebbe evitato se gli animali fossero rimasti al di là dell’Isonzo – spiega Dal Zovo -. Invece, arrivati in prossimità di colture e rei solamente di cercare cibo, da quanto abbiamo appreso, sono stati colpiti. I loro uccisori si sono comportati ovviamente secondo le regole, che però ci sembrano veramente troppo gravose per la fauna”.

“Ci chiediamo se esistano ancora l’umanità e la compassione, anziché solo sangue e spari. Sarebbe stato meglio allontanarli con altri metodi, anziché usare sempre e solo le armi per risolvere i problemi. Chiediamo quindi che vengano pensate normative diverse per la gestione della fauna selvatica, prendendo in considerazione metodi alternativi, soprattutto quando si tratta di dover allontanare degli animali – conclude l’esponente M5S -, evitando di sparare solo perché hanno superato incidentalmente il confine di caccia”.

MoVimento 5 Stelle contrario alla manovra di bilancio

Il MoVimento 5 Stelle ha votato contro gli strumenti di bilancio approvati ieri sera dal Consiglio regionale. “Il voto a questa manovra è pari ai nostri emendamenti accolti: zero” è il commento del consigliere e relatore di minoranza, Cristian Sergo. “Questa chiusura non è una novità, eppure spesso le nostre idee, a distanza di qualche anno, diventano realtà sotto forma di proposte di Giunta o di maggioranza. Evidentemente si tratta di misure e interventi di buon senso che non hanno nulla di ideologico”.

“È proprio grazie alle nostre iniziative che le famiglie possono godere dello sconto del 50% sul trasporto pubblico locale per gli studenti, ora ampliato anche agli over 65 come chiedevamo dal 2019 – ricorda Sergo -. Lo stesso vale per le agevolazioni al conseguimento delle patenti per gli autisti, in modo da venire incontro alle carenze di organico delle aziende del TPL. Così come lo ‘Sport bonus’ nasce da una nostra proposta. E l’elenco nel corso degli anni sarebbe lungo, dai ristori a seguito dei crac delle cooperative all’istituzione dell’Osservatorio antimafia”.

“Abbiamo modi diversi di intendere l’amministrazione regionale rispetto al centrodestra e visioni diametralmente opposte su vari temi, a cominciare dall’ambiente – rimarca l’esponente M5S -. Il presidente Fedriga vanta un raddoppio delle risorse ma il doppio di zero è sempre zero, tanto più che l’assessore Scoccimarro considera una grande manovra di transizione ecologica i 60 milioni spesi per la benzina”.

“Abbiamo affrontato una manovra da oltre 5 miliardi e viene considerato un grande sforzo l’intervento sulla ‘dote famiglia’ – conclude Sergo -. Ma in regione abbiamo 216 mila persone sotto i 10 mila euro di reddito e servirebbero 108 milioni per dare a ciascuno di loro anche solo 500 euro all’anno. Per fortuna esistono misure nazionali come il Reddito di cittadinanza per fornire loro un vero sostegno”.

Carta per conducenti anche per non residenti, ma solo in parte

“Si sgretola il mantra leghista di contributi e agevolazioni solo ai residenti da almeno 5 anni in Friuli Venezia Giulia”. Lo sottolineano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, in merito alle modifiche proposte per incentivare il conseguimento della Carta di qualificazione del conducente (CQC) per avere più autisti del trasporto pubblico locale.

“Un emendamento della Giunta alla legge di stabilità prevede infatti che il contributo per il conseguimento della CQC, per fare fronte alla carenza di personale nelle aziende del trasporto pubblico locale, venga garantito anche ai non residenti – spiega Sergo -. Finalmente l’ideologia leghista fa i conti con le reali necessità”.

“Rimane però il requisito dei cinque anni di residenza per altre misure, tra cui il contributo economico a favore di disoccupati e inoccupati che vogliano conseguire la CQC, sia per il trasporto merci che per quello dei passeggeri ma che non verranno assunti dalle aziende del trasporto pubblico locale – rimarca Dal Zovo -. Abbiamo cercato di eliminare questa previsione con un emendamento che però è stato bocciato”.

“Ci troveremo quindi con due canali contributivi, uno solo per i residenti da almeno 5 anni, l’altro anche per i non residenti – concludono gli esponenti M5S -. A questi però verranno riconosciuti altri benefit, vedi contributi prima casa, fra 5 anni e solo se trasferiranno la loro residenza qui. Un esempio lampante della confusione che regna nel centrodestra, ma anche dei danni che queste politiche fanno ad aziende e cittadini per i disservizi che patiscono a causa della mancanza di personale”.