martedì, 18 Marzo 2025
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Dalle 12 di giovedì autocandidature per le regionali 2023

A partire dalle ore 12 di giovedì 2 febbraio e fino alle 20 di lunedì 6 febbraio, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle possono presentare la propria autocandidatura per le elezioni regionali che interesseranno il Friuli Venezia Giulia il 2 e 3 aprile prossimi.

“Siamo gli unici a garantire la più ampia partecipazione con questa modalità di candidatura e con le ‘regionarie’ – spiega il coordinatore regionale M5S, Luca Sut -. Saranno infatti le consultazioni online a cui saranno chiamati i nostri iscritti a definire successivamente le liste”.

Le autocandidature e, successivamente, le “regionarie”, si svolgeranno sul sito movimento5stelle.eu

De Bortoli e centrodestra silenti su esclusione Pordenone da EYOF

“Sono lacrime di coccodrillo quelle dell’assessore allo sport del Comune di Pordenone, Walter De Bortoli, che lamenta la sostanziale esclusione della sua città e dell’intero Pordenonese da EYOF”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“De Bortoli cita la scelta di non adeguare il palaghiaccio di Piancavallo, optando per una struttura provvisoria in fiera a Udine: situazione che avevamo denunciato in tempi non sospetti – sottolinea Capozzella -. Perché, invece di lamentarsi a evento concluso, l’assessore e il Comune non si sono mossi tempestivamente per un maggiore coinvolgimento del Pordenonese?”.

“Così come sarebbe stato auspicabile che i rappresentanti di maggioranza in Consiglio regionale del territorio si attivassero per evitare che EYOF fosse una manifestazione solo di una parte del Friuli Venezia Giulia – conclude il capogruppo M5S -. Ma dai consiglieri leghisti Polesello e Singh, bravissimi a farsi i selfie sulla neve, non si è levata alcuna voce per consentire al Pordenonese di godere dell’evento e dei sostanziosi finanziamenti che lo hanno accompagnato”.

Anche Comuni di destra contro la pace fiscale della Meloni

“Anche i Comuni di destra bocciano la pace fiscale di Giorgia Meloni”. Lo sottolinea il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“La scelta del Comune di Latisana di riscuotere anche gli importi delle cartelle fino a mille euro per il periodo 2000 – 2015, oggetto dell’intervento del Governo – afferma Capozzella -, fa sorgere un interrogativo: cosa sta accadendo nei Consigli comunali del Friuli Venezia Giulia, per la maggior parte a trazione destrorsa?”.

“I sindaci e le forze che li sostengono si schierano contro la pace fiscale (ma sarebbe più corretto chiamarlo condono), anche a costo di andare contro i propri leader nazionali. Perché, come sostiene anche il Presidente Mattarella, le tasse vanno pagate e stralciare le cartelle sarebbe un affronto ai cittadini onesti – conclude l’esponente M5S -. Ma anche perché il Governo Meloni, per una pura operazione di consenso, non ha pensato agli effetti che questo intervento avrebbe avuto sulle casse dei Comuni”.

Voto contrario del M5S al ddl FVGreen in Commissione

“FVGreen si conferma una legge di principi, ma che così com’è non sarà incisiva nell’obiettivo della transizione ecologica e di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo il voto in Commissione sul disegno di legge, approvato a maggioranza, con la contrarietà dei pentastellati.

“Il testo uscito dal comitato ristretto non ci soddisfaceva e l’esame di oggi in Commissione non ha fugato le nostre perplessità – spiega l’esponente M5S -. Gli obiettivi ambiziosi non trovano in questo testo gli strumenti per raggiungerli: tanti piani e strategie già previsti a livello nazionale sono passaggi che si potevano evitare, puntando a una norma più operativa per dare risposte in tempi rapidi”.

“Si prevede una cabina di regia per lo sviluppo sostenibile che esiste già dal 2019 – aggiunge il consigliere regionale Cristian Sergo -, a conferma che rimaniamo sempre alle parole, senza mai passare ai fatti”. Inoltre, continua Dal Zovo, “non vengono indicati i tempi per l’iter di stesura del Piano regionale di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici, né è previsto che i successivi documenti debbano adeguarsi alle previsioni del piano”.

“Nonostante l’atteggiamento dell’assessore Scoccimarro e del centrodestra non sia stato di grande apertura, continueremo ad avanzare le nostre proposte per migliorare e dare concretezza a questa legge – conclude la consigliera -. Per questo motivo abbiamo ritirato i nostri emendamenti in Commissione, in modo da consentire alla Giunta e alla maggioranza di valutarli in vista dell’esame in aula, con l’auspicio che vengano davvero presi in considerazione”.

L’appalto senza fine per il servizio di ristorazione ospedaliera

“Ennesima proroga con affidamento diretto da parte di ASUGI a Serenissima Ristorazione per il servizio di ristorazione ospedaliera, dal 1° gennaio al prossimo 31 agosto”. Lo denuncia il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Nel frattempo in Veneto, come si apprende dalla stampa, i vertici di Serenissima sono stati rinviati a giudizio per turbativa d’asta, falso ideologico e truffa nell’ambito dell’aggiudicazione del servizio di ristorazione ospedaliera nella vicina regione”.

“Le motivazioni indicate dal decreto dell’Azienda sanitaria giuliano isontina parlano di ‘eccezionali circostanze’ che costringono all’affidamento diretto del servizio, per una spesa presunta di 3,3 milioni di euro. Le motivazioni devono essere straordinariamente eccezionali – ironizza l’esponente pentastellato – visto che le proroghe si ripetono dal 2011. Sarebbe interessante capire cosa ne pensa l’Autorità nazionale anticorruzione”.

“Evidentemente sono ancora in corso le verifiche prima di pubblicare l’aggiudicazione del servizio in base alla gara indetta a giugno 2021, anche se sono tutti pronti a scommettere che a spuntarla sarà l’Associazione temporanea di impresa Serenissima/Camst/Tilatti – continua Ussai -. Vedremo se l’importo inizialmente previsto starà in piedi o se gli aggiudicatari chiederanno adeguamenti e ulteriori fasi transitorie che potrebbero portare a una lievitazione dei costi”.

CAFC e PNRR, bene le innovazioni ma quando l’adeguamento degli impianti?

“È sempre positivo che il territorio regionale possa usufruire delle risorse messe a disposizione, grazie all’impegno del Presidente Giuseppe Conte, con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e siamo contenti che il CAFC ne possa usufruire per un impianto di essicamento fanghi a bassa temperatura. Ma anche dietro a questa decisione ci sono delle perplessità per il costo delle opere e per quelle che rimangono ancora da realizzare negli impianti di depurazione da adeguare”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Dal punto di vista economico l’intervento finanziato con fondi PNRR avrà un costo complessivo di circa 14,6 milioni di euro, di cui 10 milioni con i fondi del piano spiega Sergo -, ma nel programma degli interventi approvato dall’AUSIR il medesimo intervento doveva costare un terzo. Infatti, basta scorrere il programma delle opere per verificare non solo il solito costante ritardo nel realizzare i lavori (che erano previsti nel biennio 2020-2021), ma soprattutto che il costo previsto era di 5,5 milioni di euro per raggiungere gli stessi obiettivi. Tra questi c’era la riduzione delle bollette: nonostante, o forse a causa di milioni di euro spesi ogni anno, secondo le stime di Cittadinanzattiva, la spesa media delle famiglie friulane è passata dai 132 euro del 2007 ai 322 euro del 2020. Praticamente un aumento del 150%”.

“In attesa di comprendere come mai siano triplicate le previsioni di spesa dell’intervento, con la stessa trepidazione attendiamo di veder realizzati sia gli interventi già autorizzati dalla Regione a Udine nel 2020 e mai realizzati, sia quelli obbligatori prescritti nel 2017 per il depuratore di Lignano – continua l’esponente M5S -. Lavori necessari per adeguare gli impianti alle stesse normative regionali, nazionali ed europee inseriti anche questi nei piani di intervento, ma mai realizzati”.

“Per quanto riguarda l’impianto di Udine, invece di realizzare opere già autorizzate, si spendono ancora soldi in studi e consulenze per comprendere come mai i dati reali in ingresso al depuratore siano così diversi da quelli dell’agglomerato di riferimento, forse a causa dell’eccessiva diluzione dei reflui, stesso problema presente in molti impianti del territorio. Nonostante queste mancanze – conclude Sergo – si continuano a rilasciare le autorizzazioni regionali degli scarichi di questi impianti, utilizzando anche formule innovative per verificarne l’efficienza, invece di far valere i poteri sostitutivi per superare l’inerzia di chi li gestisce”.

Via libera dell’Assemblea al percorso in coalizione con le forze progressiste per Moretuzzo Presidente

L’assemblea regionale degli iscritti al MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia, convocata in remoto alla presenza del Presidente Giuseppe Conte, ha dato il pieno appoggio e il via libero definitivo al proseguo con il percorso in coalizione con le forze politiche progressiste proponendo in pieno accordo il candidato presidente Massimo Moretuzzo. Pur nelle comprensive diversità e considerazioni politiche l’assemblea – 150 circa i collegati al termine della discussione – ha dato conferma della linearitá del percorso effettuato in queste settimane che ha visti impegnati il coordinatore regionale Luca Sut e tutti i consiglieri regionali.

La presenza del MoVimento 5 Stelle nei tavoli di coalizione sarà garanzia dei punti programmatici che abbiamo reso noto da dicembre e condiviso con i nostri iscritti e su cui abbiamo avuto l’ok dalle altre forze politiche che sosterranno con noi il candidato Presidente Moretuzzo.

Lo stesso presidente Giuseppe Conte e il senatore Stefano Patuanelli, costantemente tenuti informati e aggiornati su tutti i passaggi intrapresi, hanno condiviso il percorso verso l’accordo programmatico con le forze progressiste della coalizione.

Al termine dell’assemblea è sto ribadito come il MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia è sempre rimasto coerente con i propri principi e programmi e lo sarà anche in questa campagna elettorale con la consapevolezza di essere una delle forze politiche principali di questa Regione, lavorando per costruire un nuovo Friuli Venezia Giulia.

Semaforo Santa Caterina, per sindaco conta fare cassa

“Il sindaco di Pasian di Prato fa spallucce e fa cassa, invece di risolvere una situazione che crea disagi agli automobilisti e, soprattutto, rischia di compromettere la sicurezza invece che salvaguardarla”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che torna sul tema del semaforo di Santa Caterina.

“Pozzo, che sicuramente conosce meglio di noi i dati, tira in ballo le vittime della strada statale 13 che aspetta ancora di esser riqualificata e i modi li conosce benissimo, ma non li dice. Ma qui stiamo parlando di un incrocio che è quasi sempre intasato e dove si viaggia a passo d’uomo – continua l’esponente M5S -. Magari, visto che li conosce, potrebbe anche citare i dati che riguardano questa intersezione prima e dopo che partissero le raffiche di multe, per sapere quanti incidenti c’erano, quanti erano causati da passaggio col rosso e quanti ce ne sono ora. Invece di proporre soluzioni, il sindaco se ne esce con il VAR, invitando di fatto tutti ad accelerare per non passare col rosso e disimpegnare per tempo l’incrocio aumentando così i pericoli per pedoni e automobilisti”.

“Le soluzioni per risolvere il problema ci sono – aggiunge Sergo -. Noi abbiamo proposto un contasecondi, ma si potrebbero introdurre segnali lampeggianti nel passaggio tra i vari colori in modo da preallertare tutti, oppure banalmente si potrebbe aumentare la durata del giallo garantendo il passaggio dell’intersezione senza problemi per nessuno. Si possono fare tante cose ma se l’intenzione è solo quella di fare cassa, basta dirlo senza cercare inutili giustificazioni. Se si vogliono più introiti consigliamo di diminuire da 4 secondi a 2  la durata del giallo. Solo che poi tutti saranno costretti a fermarsi col verde, in attesa del nuovo via libera, per evitare il rischio di sanzioni. Cosa che già avviene aumentando le code e il conseguente inquinamento”.

“Abbiamo sollevato la questione proprio per prevenire disagi e incidenti, con un occhio alla sicurezza stradale – conclude il consigliere – e invece il sindaco vuol far passare i cittadini come novelli ‘fast and furious’ e gli autisti dei nostri bus che protestano come incuranti del codice della strada. Forse, quando non vedrà più passare le linee di TPL FVG per carenza di bus e autisti e vedrà aumentare le auto in circolazione, capirà cosa sta combinando”.

Direzione Distretti, Giunta e ASUGI tirano dritto su esclusione professioni sanitarie

“Scade domani l’avviso pubblico di ASUGI per la direzione dei Distretti (due a Trieste, altrettanti dell’Isontino) che conferma l’esclusione delle professioni sanitarie”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Una scelta che fa capo alla Giunta regionale e all’Azienda Sanitaria, che va in controtendenza rispetto a quanto accade in altre Regioni e getta alle ortiche una lunga esperienza di sviluppo della sanità territoriale”.

“Lo scorso 24 ottobre – ricorda l’esponente M5S – l’assessore Riccardi, rispondendo a una nostra interrogazione, aveva annunciato la sospensione della procedura per approfondimenti giuridici, di cui ancora non sappiamo nulla. Ma già il 18 novembre una delibera approvata dalla Giunta conteneva linee di indirizzo per il conferimento degli incarichi”.

“Peccato però che la norma nazionale demanda alle Regioni criteri e procedure, lasciando alle Azienda sanitarie l’individuazione dei profili all’interno della dirigenza medica e sanitaria per le strutture complesse, tra cui i Distretti, come definito dall’ultimo atto aziendale – spiega Ussai -. La delibera regionale, invece, entra anche nella scelta dei profili, non citando le professioni sanitarie”.

“Mentre in altre Regioni, come ad esempio Lombardia ed Emilia Romagna, si nominano infermieri ai vertici dei distretti, in Friuli Venezia Giulia si compie un passo indietro – conclude il consigliere pentastellato -. Invece di valorizzare l’esperienza territoriale e i professionisti che l’hanno portata avanti, si preferisce cancellare quanto di positivo fatto negli ultimi anni”.

Bonus energia, risorse vadano a chi ne ha bisogno

“Guardiamo con favore a contributi alle famiglie per l’installazione di impianti fotovoltaici, impianti solari termici e batterie di accumulo; l’acquisto di queste ultime è stato incentivato negli ultimi anni grazie a un nostro emendamento. Questo provvedimento, però, sconta delle criticità in fatto di chiarezza degli interventi e del sostegno anche a chi non ne ha bisogno”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, dopo l’approvazione in Commissione del disegno di legge sul cosiddetto ‘bonus energia’.

“Già da mesi sono stati sbandierati i contributi e le modalità per ottenerli, creando disorientamento nei cittadini, visto che ancora non è certo il modo in cui verranno distribuite queste risorse – continuano gli esponenti pentastellati -. Altri, rispetto a misure volute dal M5S come il Reddito di cittadinanza, parlano di voti di scambio, lungi da noi affermare che questi ormai famosi 100 milioni, erogati a due mesi dalle elezioni, servano alla campagna elettorale…”.

“L’aspetto più critico del disegno di legge riguarda la platea che si vuole aiutare – spiegano Sergo e Dal Zovo -. Abbiamo proposto un emendamento per garantire una parte dei contributi alle fasce più deboli, in modo che possa dotarsi di un impianto fotovoltaico anche chi non ha la possibilità di sostenere la spesa, considerato che le pur ingenti risorse a disposizione sono limitate e non c’è la certezza di ottenerle”.

“Abbiamo nuovamente messo sul tavolo anche l’idea del Reddito energetico, strumento proposto da noi già nel 2019 proprio per aiutare chi non potrà mai installare nella propria casa un impianto da fonti rinnovabili, permettendo di abbattere le bollette. L’auspicio – concludono i consiglieri del MoVimento 5 Stelle – è che l’odierna apertura della Giunta porti a qualcosa di concreto, considerato che già altre regioni hanno finanziato questa misura in maniera importante”.

Risolvere disagi causati dal semaforo di Santa Caterina

“Risolvere i disagi creati dal semaforo all’incrocio tra Santa Caterina e viale Venezia, in Comune di Pasian di Prato”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Giusto punire chi non rispetta il semaforo e mette a repentaglio l’incolumità di pedoni, ciclisti e altri automobilisti – continua Sergo -. Ma quando, come in questo caso, il ‘giallo’ dura circa quattro secondi , si rischia di ottenere contrario”.

“Pensiamo a chi usa i mezzi per lavorare che, a causa delle infrazioni, si trova con la patente sospesa o addirittura ritirata, perché qui trovarsi a attraversare l’incrocio con il semaforo rosso è fin troppo facile – aggiunge l’esponente M5S -. Lo dimostra il numero anomalo di multe comminate in questa fase di sperimentazione. E, vista la carenza di autisti nel trasporto pubblico locale, manca solo di dover fare fronte anche a queste sospensioni”.

“Chiediamo quindi al sindaco di intervenire per eliminare questo disagio – conclude Sergo -. Pensiamo ad esempio a introdurre il semaforo con il contasecondi, per fare in modo che chi guida possano attraversare l’incrocio senza il patema di rischiare il lavoro o di mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri con brusche frenate”.

Hot spot migranti, prima si riorganizzino le strutture esistenti

“L’ipotesi di un nuovo hot spot lungo il confine rischia di sovraccaricare ulteriormente il territorio in assenza di una riorganizzazione dell’accoglienza esistente” Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Andrea Ussai.

 “Bene che i migranti arrivino in una struttura e non siano lasciati al freddo, ma da lì si dovrà garantire che siano trasferiti in altre Regioni, in modo che non gravino su aree che attualmente sono già sotto pressione e che non si trasformino nell’ennesimo grande centro di accoglienza, come già accaduto in passato con il CARA e l’ex caserma Cavarzerani – aggiungono gli esponenti pentastellati – In strutture di questo genere l’accoglienza spesso viene limitata all’erogazione di servizi minimi e le persone vengono ristrette in condizioni di disagio, sovraffollamento e sostanziale inattività. Per questo andrebbero chiuse”.

“Bisognerebbe inoltre accedere ai fondi per la prima accoglienza per i minori stranieri non accompagnati e promuovere i progetti dei Comuni per chi si è visto riconoscere il diritto di asilo, su cui siamo tra ultimi in Italia– concludono Ussai e Dal Zovo -. Il centrodestra preferisce far pagare di più i cittadini della sua regione piuttosto che esporsi e cercare di governare un fenomeno: pare evidente che alla Giunta Fedriga interessi più evidenziare il problema che cercare delle soluzioni per risolverlo o almeno alleggerirlo. Tutto questo soltanto per tornaconto elettorale”.

Violenza sulle donne, non si possono concedere attenuanti

“L’abbigliamento, il trucco o il comportamento non possono mai rappresentare delle giustificazioni, e nemmeno delle attenuanti, per atti di violenza nei confronti delle donne”. Lo sottolinea la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo.

“L’opuscolo del Comune di Cividale distribuito nelle scuole superiori è un grave passo indietro culturale e va nella direzione opposta all’obiettivo di combattere la violenza sessuale – continua Dal Zovo -. Le donne hanno il diritto di vestirsi e comportarsi come vogliono, senza per questo sentirsi dire che ‘se la sono cercata’”.

“L’aspetto positivo di questa vicenda è la reazione degli studenti, che evidentemente hanno sviluppato una coscienza che va oltre il messaggio distorto di quell’opuscolo – conclude la consigliera M5S -. Per fortuna i ragazzi sanno distinguere gli aggressori dalle vittime: forse dovrebbero loro insegnare qualcosa al Comune”.

Venezia – Trieste, integrazioni RFI non fugano perplessità

“Dopo un anno dalle nostre osservazioni alla procedura di impatto ambientale del primo lotto di varianti individuate, RFI presenta le integrazioni al progetto di potenziamento della Venezia – Trieste, pubblicata il 9 gennaio scorso sul sito del Ministero. Ma la nuova serie di elaborati mantiene alte le nostre perplessità”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ricorda come “sulle integrazioni si possono fare osservazioni entro il 24 gennaio”.

“Finalmente è stata resa disponibile l’analisi costi – benefici, ma i dati sono completamente contradditori e sballati. Invece di analizzare le opere oggetto di valutazione di impatto ambientale si prendono in considerazione anche opere morte e sepolte come la variante di Latisana e le gallerie nel Carso tra Trieste e Aurisina – rimarca l’esponente M5S -. Un fatto che non deve allarmare, perché l’analisi è del 2021, la decisione di abbandonare definitivamente il progetto di Latisana è successiva. In ogni caso, si conferma l’inutilità delle varianti dal punto di vista dei tempi: 1,5 miliardi per recuperare 12 minuti quando con il potenziamento tecnologico se ne recuperano 7”.

“Sarebbe perfino imbarazzante ricordare che le previsioni di traffico prevedono che, per quanto riguarda i treni merci, si passi da una media giornaliera di 31 treni ai 120 previsti nel 2031 – aggiunge Sergo -. Credo che nei più ambiziosi sogni del Presidente Zeno D’Agostino si potrà raggiungere il doppio del traffico merci odierno su treno ma non certo il quadruplo. RFI nel 2013, audita dal Consiglio comunale di Trieste, aveva presentato numeri che a distanza di dieci anni si sono già dimostrati completamente errati e che confermano come i binari vadano velocizzati e non aumentati. Altrimenti il risultato sarà quello di non fare niente per altri dieci anni e alla prima pioggia o ghiacciata ogni pendolare sa che tornerà a casa con la corriera e non con il treno”.

“L’ultima curiosità riguarda la recente risposta a un’interrogazione in commissione, in cui l’assessore Roberti disse: ‘Il collegamento ferroviario diretto dell’Aeroporto di Venezia, dopo quello già attuato su Trieste Airport, determina un’opportunità ulteriore per uno sviluppo di sinergie tra i due scali’ – conclude Sergo -. Ebbene, candidamente RFI ammette che non è previsto alcun treno che colleghi i due aeroporti. Chi tra l’assessore Roberti e RFI sta mentendo?”.

Videosorveglianza negli ospedali prevista da tre anni grazie al M5S

“Telecamere per sorvegliare gli ingressi agli ospedali? La previsione esiste dalla fine del 2019, grazie a un emendamento del MoVimento 5 Stelle approvato in aula”. Lo ricorda il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, commentando la soluzione emersa al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza dell’assessore Riccardi, dopo l’aggressione subita da una giovane specializzanda durante un turno di guardia medica a Udine.

“Gli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari, purtroppo, sono piuttosto frequenti e non soltanto negli ultimi mesi – sottolinea Ussai -. Tanto che più di tre anni fa abbiamo proposto, nell’ambito della legge di stabilità 2020, di inserire tra le finalità per l’assegnazione di risorse sulla sicurezza a favore dei Comuni anche l’installazione di sistemi di videosorveglianza presso i punti di accesso alle strutture ospedaliere”.

“Una proposta che puntava a collocare le telecamere dove servono davvero e che è stata accolta a larga maggioranza dal Consiglio regionale – spiega il portavoce M5S – e che mirava proprio a fare fronte alle esigenze di sicurezza degli operatori, in particolare nei Pronto Soccorso, oltre a prevenire i furti che si verificano nei nostri ospedali”.

“Leggiamo ora l’annuncio dell’assessore, come se si trattasse di una novità assoluta – conclude Ussai -. Ci chiediamo se e come la Regione si sia attivata in questi tre anni per attuare un intervento previsto dalla legge e che, se concretizzato tempestivamente, avrebbe contribuito a prevenire alcuni spiacevoli episodi, anche se non bastano le telecamere a fermare il fenomeno delle aggressioni”.

Superbonus un successo, ma centrodestra lo depotenzia

“Prosegue la corsa all’uso del Superbonus 110% anche in Friuli Venezia Giulia. I dati relativi all’utilizzo della misura fino al 31 dicembre 2022 dimostrano infatti una crescita di un ulteriore 11% rispetto al mese di novembre delle detrazioni totali a carico dello Stato previste a fine lavori, per un totale di 9507 interventi rispetto ai 8602 del mese precedente”. Lo sottolineano il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, e i consiglieri regionali pentastellati Cristian Sergo, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella e Andrea Ussai

“Nonostante questi dati positivi, che ricordiamo si traducono in efficientamento energetico e quindi in minori costi di energia per i cittadini, il Governo ‘che non vuole disturbare chi vuole fare’ ha deciso di depotenziare la misura – affermano gli esponenti M5S -. Vedremo quindi tra qualche mese quanto costeranno gli aiuti che il Governo dovrà stanziare alle imprese che stanno fallendo e a tutti i lavoratori che saranno disoccupati a causa delle scelte scellerate attuate dall’esecutivo”.

“Nemmeno di fronte ai numeri, il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, pur riconoscendo in una diretta televisiva che il Superbonus è stata un’opportunità (tanto da usufruirne in prima persona), non ha resistito alla retorica del MoVimento 5 Stelle antimpresa e anticrescita – continua la nota -. A conferma che il centrodestra è il vero nemico delle imprese e il M5S è al fianco di chi promuove lo sviluppo sostenibile”.

“Il centrodestra se da una parte sta cancellando una misura che ha prodotto il +6,7% di Pil nel 2021 (la crescita più alta in Europa e mai riscontrata in Italia dal 1976), creato un milione di posti di lavoro e ridotto notevolmente le emissioni inquinanti, dall’altra sta dicendo ai cittadini italiani ‘trovatevi un lavoro’ – aggiungono il coordinatore e i consiglieri pentastellati -.  Ci domandiamo quindi come fanno a trovarsi un lavoro se il Governo sta abolendo le misure che lo creano come il Superbonus voluto dal MoVimento 5 Stelle?”.

Rifiuti, plauso al NOE per operazione a Manzano. Urge monitoraggio

“Un plauso ai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Udine” arriva dai consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, dopo l’operazione che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di rifiuti di natura e provenienza non precisata, in un’area adiacente a un’azienda di Manzano (UD).

“Anche la nostra regione è teatro di azioni illecite legate allo smaltimento e al trattamento di rifiuti: purtroppo il Friuli Venezia Giulia non è l’isola felice che alcuni vogliono far credere – continuano Dal Zovo e Sergo -. Per fortuna c’è chi denuncia e chi indaga per far emergere queste situazioni”.

“Di fronte all’ennesimo caso di capannoni riempiti da rifiuti – concludono gli esponenti pentastellati -, ci chiediamo che fine abbia fatto la mappatura richiesta da noi su questi fenomeni già mesi or sono. L’assessore Scoccimarro batta un colpo”.

Anche con il bonus energia Fedriga aiuta chi non ne ha bisogno

“Anche sul bonus energia Fedriga si adegua al Governo Meloni”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Attaccando il reddito di cittadinanza e non approvando il reddito energetico, con la scusa di aiutare la classe media che da questa misura verrà sostenuta solo in minima parte, finisce per aiutare solo quei pochi che potrebbero già avviare questi lavori senza alcun sostegno”.

“L’unica vera novità di ieri è che il presidente ha usurpato le deleghe sull’energia all’evanescente Scoccimarro – aggiunge il portavoce M5S -. Ma forse nemmeno questa è una novità, considerato che l’inutile società Fvg Energia spa da poco istituita è stata un’idea della Lega e non dell’assessore. Società la cui inutilità viene confermata anche in questa nuova legge a trazione leghista che non la prende nemmeno in considerazione. Ormai Fedriga gestisce infrastrutture, energia, tre o quattro commissariamenti: non sa nemmeno lui più quante cose e i risultati si vedono, perché parla di settori che non conosce a fondo e pare confondersi tra potenza degli impianti che si misura in kW ed energia prodotta dagli stessi che si misura in kWh. Forse per questo non ha previsto in legge un limite dimensionale degli interventi”.

“Questa Giunta conferma il suo modus operandi fatto di grandi promesse e proclami, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti – incalza Sergo -. Si annunciano interventi mirabolanti per la prima casa ma da novembre Mediocredito FVG non emette più i provvedimenti di accoglimento dei relativi contributi senza dare alcuna spiegazione ai cittadini; ai Comuni si promettono soldi per impianti fotovoltaici e comunità energetiche ma in stabilità se ne finanzia meno di un quarto, i distributori di carburante soffrono le politiche del nuovo Governo Meloni e la stessa cosa avverrà anche per il bonus energia che, incentivando la realizzazione di impianti rinnovabili per tutti i cittadini, potrà soddisfare forse il 2% dei nostri residenti: anche raddoppiando gli stanziamenti, la cifra sarà bassissima”.

“Servono circa 50 milioni per soddisfare le domande di contributi per impianti fotovoltaici già pervenute da Comuni, società e associazioni sportive. Le poche risorse a disposizione potevano almeno essere indirizzate a chi ne ha effettivamente bisogno e da solo non potrà mai acquistare un impianto fotovoltaico e invece no. Risultato? – conclude il consigliere – Chi non ha queste facoltà continuerà a usare metodi inquinanti per poter vivere. Ecco perché, nonostante i miliardi piovuti da Roma, molti cittadini di questa regione stanno peggiorando le proprie condizioni di vita, la fiducia cala, l’ambiente peggiora, la sanità si privatizza, i servizi latitano.  Un bel biglietto da visita per il 2 Aprile”.

Il nostro contributo al video di Perissinotto su condizione giovanile

“Abbiamo voluto fare la nostra parte nella realizzazione del video ‘I Giovani’ per denunciare anche attraverso la musica e le immagini quali siano le difficoltà che le nuove generazioni incontrano nel mercato del lavoro”. Lo affermano il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, e i consiglieri regionali pentastellati Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai, che insieme ai colleghi di Lombardia e Piemonte hanno contribuito al progetto portato avanti dal cantautore pordenonese Paolo Perissinotto, in collaborazione con gli Skiantos.

“Il MoVimento 5 Stelle – ricordano gli esponenti del Friuli Venezia Giulia – ha sempre posto al centro della propria azione politica proprio i giovani e il lavoro. Il tanto vituperato Reddito di Cittadinanza è nato proprio in quest’ottica e, seppure con alcuni correttivi da apportare, stava dando risultati anche nella nostra regione. Peccato che la furia ideologica e propagandistica del centrodestra ha da subito osteggiato uno strumento che si è rivelato utile”.

“Proprio la retorica dei ‘fannulloni’ e di ‘quelli che preferiscono stare sul divano invece di trovare un lavoro’ viene attaccata da Perissinotto nel suo ottimo lavoro, partito proprio dalle storie di alcuni ragazzi, dei loro colloqui in cui vengono proposte condizioni improponibili e dello sfruttamento di chi un impiego lo ha trovato, magari come stagionale. Per questo – concludono i portavoce del M5S FVG – abbiamo voluto dare voce a questo accalorato grido di denuncia”.

Restano preoccupazioni sul futuro del Burlo

“Rimangono le preoccupazioni sul futuro del Burlo Garofolo di Trieste”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Se l’ipotesi di accorpamento era stata fuga lo scorso giugno, in risposta a una nostra interogazione, la mancanza di spazi adeguati e il sottofinanziamento dell’Istituto non lasciano tranquilli”.

“Criticità che erano emerse in un’audizione in Commissione a maggio 2022, anche in questo caso su iniziativa del MoVimento 5 Stelle – ricorda Ussai -, quando emersero anche i ritardi sul trasferimento del Burlo, la questione del taglio della pineta di Cattinara e il rischio di depauperamento dell’IRCCS triestino”.

“In quell’occasione, il direttore generale del Burlo aveva rimarcato come il sottofinanziamento che ha portato a gravi criticità nella gestione delle attività essenziali e nessuna possibilità di sviluppo, rendendo necessaria la riqualificazione della sede attuale, oltre alla necessità, rispetto al trasferimento a Cattinara, di ricerca di nuovi spazi – conclude l’esponente M5S -. Inoltre, la carenza di personale rischia di far perdere all’Istituto il suo ruolo di punto di riferimento a livello regionale e nazionale nell’area materno – infantile”.