giovedì, 13 Febbraio 2025
Home Blog Pagina 24

La consigliera Ilaria Dal Zovo venerdì all’evento organizzato dal Comitato Femminicidio

La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, presenzierà all’evento organizzato dal Comitato Femminicidio dal titolo “Narcisismo maligno. Le ferite ci sono, ma la l. 54/2006 le cancella”, che si terrà presso la Sala Pirelli del Consiglio regionale della Lombardia a partire dalle 10 di venerdì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

Come sottolineato dallo stesso Comitato, la parola “conflitto” puntualmente utilizzata durante le cause separazione da ex partner con “disturbo di personalità narcisistica” ha ulteriormente intensificato la violenza contro le donne, facendo suonare seri campanelli d’allarme sulla necessità di agire con più preparazione e fermezza. La maggior parte dei narcisisti non lascia lividi visibili, né spargimenti di sangue, ma feriscono più profondamente, dove non si vede. Si oppongono a tutto ciò che è reale tra false accuse, odio, ilarità, azioni sadiche e ritorsioni finanziarie. Il “traghettatore” di questa nuova piaga sociale è proprio la legge 54/2006 sull’affido condiviso perché non tutela il minore come “prefigurato” dal suo ideatore prof. Marino Maglietta, bensì espone bambini e bambine a prelievi coatti, a laceranti strappi da madri sane e amorevoli fino a trasformare questi bambini in oggetti “da riprogrammare”.

Sebbene la maggior parte dei giudici abbia abbastanza esperienza da non lasciarsi ingannare da banali menzogne sono anche loro esseri umani. Il narcisista patologico può essere molto carismatico e convincente, conosce l’arte di piegare chiunque alle proprie volontà. L’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità definisce quattro forme di violenza domestica: atti di violenza fisica, violenza sessuale, violenza psicologica e comportamenti controllanti. Dietro c’è una cultura di abusi che porta alla sottomissione psicologica che noi dobbiamo cominciare a conoscere.

Oltre alla consigliera regionale Dal Zovo, prenderanno parte all’evento, Emma Pavanelli, Membro della Camera dei deputati, già Senatrice e membro della commissione parlamentare di indirizzo e controllo su fenomeni di intolleranza, razzismo e istigazioni all’odio voluta dalla senatrice Liliana Segre; Maria Edera Spadoni, Vice Presidente Camera dei Deputati XVIII Legislatura e membro del consiglio d’Europa; Orietta Vanin, già Senatrice commissione Diritti Umani e Cultura del Senato – XVIII legislatura; Stefania Ascari, già membro Giustizia Antimafia e prima firmataria del Codice Rosso; Danila De Lucia, politica, giornalista, già senatrice e già componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio; Michele Cammarano, consigliere regione della Campania e presidente della Commissione speciale aree interne; Imma Cusmai, presidente Comitato Femminicidio in Vita; Paola Fendoni, ipnotista e scrittrice; Cristina Rontino, coordinatrice di equipe degli sportelli antiviolenza “Punto D”, in difesa delle donne e dei diritti dei minori. La chiusura dei lavori sarà affidata a Gregorio Mammì, consigliere regionale della Lombardia e segretario della Commissione Sanità e Politiche Sociali.

Pietra tombale su Centrale 118 a Trieste, centrodestra si rimangia le promesse

“La risposta dell’assessore Riccardi alla mia interrogazione e la bozza di nuovo Piano dell’emergenza urgenza mettono una pietra tombale sulla riattivazione della Centrale operativa 118 a Trieste”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“Una presa in giro da parte del centrodestra, che si rimangia le promesse della campagna elettorale e vanifica l’illusione che gli 8 milioni per spostare la sede del 118 in Porto Vecchio portassero a riavere la Centrale di Trieste” aggiunge l’esponente pentastellato.

“Ci sarà quindi un’unica Centrale operativa a Palmanova (che si chiamerà COREUT e non più SORES) che diventerà vero e proprio centro di comando, con un dipartimento interaziendale in capo all’Azienda regionale di coordinamento per la salute – spiega Ussai -. Eppure nel 2019 il tavolo tecnico regionale dell’emergenza urgenza affermava come fosse preferibile un sistema con due centrali, ricomprese nei Dipartimenti di emergenza aziendali. E lo stesso programma del centrodestra prevedeva di riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di Dipartimenti di area vasta”.

“Si chiude anche il capitolo relativo alla sede del 118 triestino in Porto Vecchio – conclude il consigliere M5S -. Rispondendo alla mia interrogazione, l’assessore Riccardi ha affermato inoltre come il progetto non sia stato considerato compatibile con il piano di riqualificazione dell’area da parte del Comune di Trieste. Si andrà quindi nell’ex sede della Polizia Locale in viale Miramare, ma con tempistiche ancora incerte”.

Bilancio consolidato tenga conto di risvolti ambientali e sociali

“Il bilancio consolidato della Regione diventi una forma di rendicontazione integrata, che permetta di valutare l’andamento strategico dell’ente tenendo conto anche dei risultati ambientali e sociali”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, in occasione del dibattito in aula sul documento contabile”.

“Un documento che avrebbe avuto bisogno di ulteriori dettagli, su cui mancano importanti elementi di valutazione – sottolinea Capozzella -. Ad esempio, cosa porta a una diminuzione del 3,7% dei proventi da tributi, passati da 6.334 milioni del 2020 a 6.099 milioni del 2021? Si tratta di una variazione episodica legata al periodo pandemico o è un trend strutturale, magari riconducibile al trasferimento della sede legale da Trieste a Milano?”.

“Non viene spiegato nemmeno da cosa derivi l’aumento, da 191 milioni del 2020 e 241 milioni dell’anno passato, dei contributi regionali – aggiunge l’esponente M5S -. Vorremmo sapere quali enti hanno beneficiato di questa maggiore generosità regionale e per quali progetto di investimento”.

“Dal bilancio consolidato emerge l’opportunità di alleanze e sinergie tra alcune società controllate e/o partecipate regionali – conclude Capozzella -. In particolare, notiamo che continuano a coesistere una serie di società operanti nello stesso settore economico, che potrebbero essere oggetto di un ripensamento organizzativo. Ci riferiamo a FVG Strade SPA, Autovie Venete SPA e Società Autostrade Alto Adriatico SPA. Vero è che le attività concretamente svolte differiscono, ma è ipotizzabile un progetto di fusione che permetta di generare sinergie di costo e coordinamento tra gli enti coinvolti”.

FVG Energia spa, ennesima società inutile

“Inutile ma costosa. Solo per iniziare ci metteremo 4 milioni di euro per il suo funzionamento”. Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo commenta l’approvazione della legge, proposta dalla Lega, che contiene ‘Disposizioni regionali per la transizione energetica’, istituendo la nuova società FVG Energia.

“Dopo il balletto tra Lega e Fratelli d’Italia, la maggioranza approva una norma che prima doveva istituire un’Agenzia per la transizione energetica, ma che alla fine si trasforma in una società per azioni che dovrà aiutare i Comuni e altri soggetti a costituire comunità energetiche – sottolinea Sergo -. Si trasforma l’UCIT srl in FVG Energia spa, ma di fatto non cambia nulla, se non passare da 6 mila euro per un consiglio di amministrazione di tre persone a una spesa complessiva di 4 milioni di euro”.

“Questa norma, se davvero è necessaria a pochi mesi dal 2023, sancisce una volta ancora l’incapacità di questa Giunta e di questa maggioranza sul tema dell’energia – continua l’esponente M5S -. Se serve una società come questa adesso, significa che per il centrodestra il Servizio Transizione Energetica della Direzione non è in grado, dopo quattro anni di Giunta Fedriga, di fare ciò che adesso farà FVG Energia spa”.

“Registriamo il fastidio del centrodestra nei confronti della transizione ecologica ed energetica: dopo avere cambiato il nome del Ministero a Roma, anche in questa inutile legge si passa dall’Agenzia per la transizione energetica a FVG Energia spa – conclude Sergo -. Viste le prese di posizione della Lega, i cittadini della Regione possono già ritenersi fortunati che la società non si chiami FVG Energia Nucleare e Trivelle spa”.

Puntare sul territorio per affrontare carenza personale nei pronto soccorso

“Non possiamo che condividere il pensiero di Carlo Stefanon, dirigente medico del Servizio di Osservazione breve intensiva all’ospedale di Pordenone: puntare sul territorio per risolvere la crisi del pronto soccorso”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, che esprime “solidarietà nei confronti dei lavoratori, costretti a condizioni insostenibili a causa della carenza di personale nelle strutture ospedaliere”.

“Una situazione che è drammaticamente analoga in tutti i pronto soccorso del Friuli Venezia Giulia, con lavoratori che se vanno a lavorare in altre regioni o nel privato – sottolinea Capozzella -. E la carenza di personale finisce inevitabilmente per ripercuotersi anche nei confronti dell’utenza”.

“La Regione continua a nascondere la testa sotto la sabbia, cercando di far emergere soltanto i dati che fanno comodo – conclude l’esponente M5S -. Ma chi gestisce la sanità regionale, Aziende sanitarie comprese, devono intervenire per fare fronte a una situazione critica che sta esplodendo in tutta la sua gravità”.

No al ritorno delle Province elettive

“Siamo pronti a confrontarci sul tema delle Province ma una cosa è certa: ci opporremo alla loro elezione diretta”. Lo dichiara il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, dopo l’annuncio dell’assessore Roberti di un disegno di legge per reintrodurre il livello di governo intermedio nello Statuto regionale.

“Quali bisogni dei cittadini saranno chiamati a soddisfare i nuovi enti? Quante ne avremo? Roberti si ispira al modello Trentino con due Province autonome? – si chiede Capozzella -. Dopo anni di annunci, ora abbiamo un testo, che l’assessore e la Lega mettono sul tavolo con perfetta tempestività elettorale”.

“Da parte nostra, cercheremo con tutte le nostre forze di far capire che un moltiplicatore di poltrone non serve a nessuno – conclude l’esponente M5S -. La nostra regione privata di province è già un unicum in Italia, proporne l’elezione diretta significherebbe continuare ad essere diversi, ma dopo svariati e goffi fallimenti, da sinistra come da destra”.

Sanità, Studio Ambrosetti e propaganda di Riccardi & Co.

“Dopo i titoli a tutta pagina che promuovono la sanità regionale per capacità di risposta ai bisogni di salute, secondo la valutazione dello Studio Ambrosetti (–> https://bit.ly/StudioAmbrosetti2022), alcune precisazioni sono doverose per non far passare un messaggio sbagliato, come vorrebbe la propaganda di Riccardi & Co.”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“L’unico indicatore dello studio che è stato pubblicizzato analizza la ‘capacità’ dei sistemi sanitari regionali, intesa soprattutto come disponibilità di risorse (posti letto in strutture residenziali per anziani, quota di famiglie con accesso a internet veloce, disponibilità di operatori sanitari), analizzando i risultati raggiunti solo in termini di copertura programmi vaccinali e di screening, anziani trattati a domicilio e accesso all’innovazione farmaceutica. – sottolinea Ussai -. Non si tratta quindi di una valutazione ad ampio raggio del sistema sanitario, a differenza di quanto fatto dalla Scuola Sant’Anna di Pisa a giugno 2022, secondo cui siamo fanalino di coda assieme alla Basilicata, o dall’AGENAS (Agenzia che fa capo al Ministero della Salute) a fine ottobre, che evidenzia pesanti criticità su liste d’attesa e mobilità interregionale”.

“Anche se Riccardi non lo dice, il Rapporto Ambrosetti evidenzia anche che il Friuli Venezia Giulia è l’ultima regione italiana per spesa pro capite per prevenzione collettiva e sanità pubblica, con 84,6 euro contro la media italiana di 121,2 euro – rimarca il consigliere M5S -. La nostra regione è anche tra quelle che hanno ‘perso’ più anni di aspettativa di vita tra il 2019 e il 2021, passando da 83,5 a 82,1 anni: peggio di noi solo il Molise. Siamo inoltre fanalino di coda in Italia per la vaccinazione anti papillomavirus, con una copertura del 4,8% delle dodicenni vaccinate a ciclo completo, contro il 26,8% di media nazionale, già pesantemente al di sotto degli obiettivi del Piano nazionale, che per il 2020 indicava una copertura del 95%”.

“Siamo sicuri che, per una corretta informazione del cittadino, l’assessore Riccardi chiederà di pubblicare anche questi grafici sui quotidiani locali. I problemi della sanità non sono solo una questione di risorse investite, ma di gestione che fa acqua da tutte le parti e la responsabilità è della politica e dei manager delle principali aziende della Regione, nominati dal presidente Fedriga – conclude Ussai -. Un esempio lampante è l’urlo di dolore lanciato dal personale del pronto soccorso di Cattinara che sono in stato di agitazione o hanno abbandonato la struttura per non essere complici di un servizio che sta soccombendo. Ma, nonostante le ripetute segnalazioni, non hanno ancora ricevuto risposte concrete da chi di dovere, impegnati a far vedere solo i dati che fanno comodo”.

Incontro M5S FVG – Confartigianato, al centro energie rinnovabili e Superbonus

Sburocratizzazione delle procedure per gli impianti da fonti rinnovabili e futuro del Superbonus 110% sono stati i temi centrali dell’incontro organizzato ieri sera dal MoVimento 5 Stelle Friuli Venezia Giulia, a cui hanno preso parte il presidente regionale di Confartigianato, Graziano Tilatti, e la responsabile dell’ufficio fiscale dell’associazione di categoria, Raffaella Pompei, insieme al coordinatore regionale M5S, Luca Sut, al consigliere regionale Cristian Sergo e alla capogruppo pentastellata in Consiglio comunale di Udine, Rosaria Capozzi.

“Il tema delle procedure di autorizzazione degli impianti è molto sentito da Confartigianato e dai suoi associati – sottolinea Sut -. L’incontro di ieri ci ha dato l’opportunità di illustrare il lavoro fatto in Parlamento durante l’acuirsi della crisi energetica nell’ultimo anno della scorsa legislatura. Lavoro che ha portato ad una spinta importante alla semplificazione, che però giungerà a compimento non appena verranno definite dalla Regione le aree idonee all’installazione di impianti rinnovabili. Una procedura che è in forte ritardo per la mancanza dei decreti attuativi previsti dal recepimento della Direttiva Red II che il Ministro Cingolani non ha mai portato a compimento”.

Per quanto concerna i bonus edilizi, in particolare il Superbonus 110%, aggiunge il coordinatore M5S, “la misura è stata fortemente osteggiata dal Presidente Draghi e, nonostante le rassicurazioni del centrodestra in campagna elettorale, subirà un’ulteriore decapitazione con le modifiche riportate nella bozza del Decreto Aiuti Quater del Governo Meloni, non ancora pubblicato in Gazzetta”.

“È inaccettabile che la nostra regione sia tra le ultime tre a doversi dotare di una legge sulle comunità energetiche rinnovabili, da noi richiesta un anno prima dello scoppio della guerra in Ucraina – rimarca Sergo -. Nel frattempo, a quasi un mese di distanza dalla presentazione delle domande per il bando da 10 milioni a favore dei Comuni per l’acquisto di impianti fotovoltaici, non sono state istruite tutte le pratiche e non sappiamo quante nuove comunità energetiche potremo avere grazie a questi stanziamenti. Non a caso siamo tra le peggiori nello sviluppo delle fonti rinnovabili. Non a caso non abbiamo ancora una legge regionale che promuova le Comunità energetiche rinnovabili. Non a caso tre anni fa abbiamo depositato una legge per istituire il reddito energetico e questa maggioranza l’ha bocciata”.

“Ormai l’unico a non crederci è l’assessore Scoccimarro, affascinato dall’idea del Presidente di Confindustria Alto Adriatico di realizzare inutili inceneritori che possono far fronte allo 0,5% del fabbisogno energetico regionale – continua il consigliere regionale -. Peccato che Elettricità Futura, la Confindustria delle imprese che producono energia in Italia, audita in IV Commissione ma evidentemente inascoltata o non capita dalle forze di maggioranza, abbia ricordato a tutti che se avessimo già raggiunto il mix di produzione energetica con il 70% di fonti rinnovabili non avremmo subito un solo euro di aumento delle nostre bollette e saremmo a buon punto verso l’indipendenza dal gas russo”.

“Ben venga il bando annunciato dall’assessore Bini, ma i due milioni di euro stanziati a luglio per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle nostre imprese sono stati cancellati a ottobre. Questo significa che il bando annunciato in queste ore sarà finanziato da risorse europee: è curioso come per anni ci si sia scagliati contro la burocrazia e le lungaggini di questi fondi e invece per risolvere l’emergenza energetica ci si affidi a questi strumenti – conclude Sergo -. Sembra quasi che ci si diverta a remare contro le imprese e le famiglie”.

Garantire sicurezza per operatori delle REMS

“Garantire la sicurezza agli operatori delle REMS presenti in Friuli Venezia Giulia”. Lo chiede il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella. “La recente aggressione avvenuta a Maniago e le segnalazioni che ci arrivano da chi lavora nelle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza devono portare ad alzare l’attenzione sulle strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari”.

“Dall’apertura della REMS di Maniago, avvenuta a dicembre 2021, sono già sei i casi di aggressione nei confronti degli operatori – ricorda l’esponente M5S –. La loro preoccupazione è alta, sia per la delicatezza del loro lavoro, a stretto contatto con persone condannate affette da patologie mentali, ma anche per il fatto che nelle prossime settimane gli ospiti della struttura saliranno da due a quattro, senza un aumento della dotazione di personale, che rimarrà di un infermiere e un operatore socio sanitario per turno, con la presenza non fissa di un medico psichiatra e senza la previsione di un presidio delle Forze dell’Ordine, se non con accessi salutari e un monitoraggio dall’esterno”.

“Nonostante le sollecitazioni degli stessi operatori e dei sindacati – continua Capozzella -, la presenza di una guardia giurata per 24 ore non viene presa in considerazione, in quanto insostenibile a livello di costi. La norma nazionale che istituisce le REMS appare vaga rispetto al tema della sicurezza, limitandosi a parlare di una non meglio precisata formazione da attuare di concerto tra Aziende Sanitarie e Ministero della Giustizia e di dotare le strutture di personale esperto nell’assistenza a pazienti psichiatrici”.

“Sull’apertura delle REMS in Friuli Venezia Giulia, dove sono previste tre strutture a Maniago, Udine e Aurisina (Trieste), abbiamo chiesto un’audizione in Commissione già lo scorso luglio con l’assessore regionale alla salute, i vertici delle Aziende sanitarie e i responsabili per la salute mentale e la salute penitenziaria e con i direttori delle carceri della regione” ricorda la consigliera M5S, Ilaria Dal Zovo.

“Considerata la situazione attuale, sarebbe ancora più utile un momento di confronto sul tema, coinvolgendo anche i sindacati” aggiunge il consigliere pentastellato Andrea Ussai, che sta predisponendo un’interrogazione sul tema della sicurezza in queste strutture. “In vista dell’apertura della residenza di Aurisina, e alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi a Maniago, vogliamo sapere se la Regione abbia previsto l’assunzione di un numero congruo di personale con la necessaria esperienza e un’adeguata formazione e se siano state predisposte linee guida alle Aziende sanitarie per garantire la presenza nelle 24 ore di operatori della sicurezza nelle REMS”.

Assegnazione alloggi ATER, centrodestra conferma discriminazioni

“Ancora una delibera che mantiene previsioni discriminatorie e conferma un clima di battaglia giudiziaria con il Tribunale che ha imposto la modifica regolamentare”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo il voto in Commissione sulle modifiche al regolamento per l’accesso al bando per l’assegnazione degli alloggi ATER.

“L’ordine del giudice di Trieste, come di altri Tribunali della regionale con riferimento all’analoga vicenda del ‘fondo locazioni’, ha richiesta il ripristino della parità di trattamento tra cittadini italiani o comunitari e cittadini stranieri nell’attestare l’assenza di immobili di proprietà all’estero – sottolinea Dal Zovo -. Un principio peraltro sancito anche dalla Corte Costituzionale”.

“La modifica proposta dalla Giunta e approvata oggi dalla maggioranza in Commissione – spiega l’esponente M5S -, mantiene la discriminazione nei confronti dei cittadini stranieri, che devono comunque produrre una documentazione aggiuntiva per dimostrare di non possedere altri immobili all’estero. Invece di assicurare maggiori risorse abitative a tutte le famiglie più esposte alla povertà abitativa, si scatena una guerra tra poveri”.

“Si continua inoltre quella che gli stessi consiglieri del centrodestra definiscono ‘schermaglia giuridica’ con i Tribunali, sottolineando nella delibera come le ‘modifiche al regolamento costituiscono mero adempimento delle disposizioni dell’Autorità giudiziaria, ma non sono da intendersi come acquiescenza alle suddette disposizioni’. Un conflitto – conclude Dal Zovo – sulla pelle delle famiglie più fragili: sarebbe più opportuno occuparsi dei tanti alloggi sfitti o da recuperare per dare una casa a chi ne ha bisogno, indipendentemente dalla provenienza”.

Illustrata la proposta di legge M5S per istituzione delle Comunità energetiche rinnovabili

Illustrata oggi nella IV Commissione del Consiglio regionale la proposta di legge del MoVImento 5 Stelle per la ‘Promozione dell’istituzione dei gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, delle Comunità energetiche rinnovabili e dei cittadini in Friuli Venezia Giulia’ depositata lo scorso 16 marzo.

“Ci sono già 16 Regioni italiane che hanno approvato una legge sulle comunità energetiche – ricorda il consigliere regionale M5S Cristian Sergo, primo firmatario del testo -, di cui otto dopo il deposito della nostra norma e una nona ha già avviato la discussione in commissione sul tema  Ci auguriamo che questa nostra proposta non faccia la fine di quella sul reddito energetico, che per il centrodestra non era possibile adottare, nonostante da altre parti, nello specifico Sardegna e Puglia, ci si sia dotati di un provvedimento in materia e si stiano finanziando i primi impianti”.

“La norma garantirebbe un’accelerazione nella diffusione delle fonti rinnovabili, nel contrasto all’inquinamento urbano e alla crisi climatica, contribuendo ad abbassare le bollette di famiglie e imprese – sottolinea l’esponente pentastellato -. Nel febbraio 2021 la Giunta ha accolto un nostro ordine del giorno in cui si chiedeva di sostenere l’istituzione di comunità energetiche rinnovabili, ma da allora nulla è stato proposto dal punto di vista normativo. Anche gli stanziamenti per Comuni ed enti pubblici economici recentemente messi a disposizione non sono rivolti solo all’istituzione delle Comunità energetiche, come abbiamo invano richiesto”.

“Ci auguriamo che a breve si arrivi all’approvazione di una legge regionale anche in Friuli Venezia Giulia, per dare impulso ad una misura fondamentale come questa – conclude Sergo – e che non venga bocciata solo perché presentata dal nostro gruppo consiliare. Apprezziamo l’apertura dell’assessore Scoccimarro a valutare anche questa proposta dell’opposizione, ma sono molti i Comuni, i cittadini e gli operatori che attendono che dalle parole si passi ai fatti”.

Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi | 8 di 8: Comunicazione e consapevolezza

🌱 Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi
▪️ 8 di 8: Comunicazione e consapevolezza

A questo link trovate le nostre proposte agli articoli 10, 11, 12 e 13 del disegno di legge FVGreen della Giunta regionale ➡️ https://bit.ly/FVGreen-art10-11-12-13

Transizione ecologica e sostenibilità riguardano tutti noi. È necessario discutere insieme il futuro e fare scelte condivise, perché proprio le nostre scelte hanno impatto sugli altri e sull’ambiente.

La legge FVGreen risulta vecchia e inefficace anche dal punto di vista della comunicazione, che viene affidata a modelli obsoleti.

Ascoltate il video!

📨 Mandateci i vostri suggerimenti alla mail oppure scriveteci su Facebook.

Contributi per acquisto biciclette, ennesima proposta M5S avanzata nel 2013

0

“Un’altra proposta del MoVimento 5 Stelle diventata realtà già nella passata legislatura e di cui tanti concittadini hanno già potuto beneficiare, visti i vantaggi che la mobilità sostenibile porta alla transizione ecologica. Dal 2018 attendiamo l’attuazione dell’altra proposta, quella per la rottamazione dei motoveicoli e l’acquisto di scooter elettrici”. Lo afferma il consigliere regionale pentastellato, Cristian Sergo, dopo l’annuncio dell’assessore Scoccimarro di un contributo della Regione per l’acquisto di biciclette, elettriche e non.

“Dalla conferenza stampa di oggi dell’assessore – sottolinea Sergo -, l’unico elemento di novità che possiamo evidenziare è che il 5% della somma stanziata per questa misura va alle Camere di Commercio che erogheranno i contributi. Una cifra forse un po’ eccessiva se paragonata agli interventi e soprattutto a quanto stanzia la Regione per altre collaborazioni con gli enti camerali. Ad esempio, va ricordato che per erogare i 59 milioni di sconti carburante la Regione riconosce alle Camere 350 mila euro l’anno, praticamente lo 0,5%, quindi dieci volte meno di quanto riconosciuto per le biciclette. Forse è il caso di fare un po’ di ordine anche su queste modalità di erogazione per raggiungere il più alto numero di cittadini possibile con le, ahinoi, sempre troppo poche risorse messe a disposizione per la mobilità sostenibile”.

“Anche modificare le proprie abitudini di spostamento è un processo fondamentale per la transizione ecologica – conclude l’esponente M5S – per una Regione come la nostra che, sempre più a parole, si è posta l’obiettivo ambizioso della neutralità energetica prima del 2045, ma che nei fatti spesso e volentieri dimostra di andare in direzione opposta”.

Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi | 7 di 8: Adattamento ai cambiamenti climatici: l’esempio della canapa

🌱 Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi
▪️ 7 di 8: Adattamento ai cambiamenti climatici: l’esempio della canapa

A questo link trovate le nostre proposte all’articolo 5bis del disegno di legge FVGreen della Giunta regionale ➡️ https://bit.ly/FVGreen-art5bis-canapa

C’è la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici, per arrivare alla coltivazione di specie più tolleranti alle nuove condizioni. Tra queste, c’è anche la #canapa.
La legge #FVGreen proposta dal centrodestra, che dovrebbe occuparsi di transizione ecologica, non guarda al futuro e non affronta le questioni dell’agricoltura e della produzione.
Ascoltate il video!

📨 Mandateci i vostri suggerimenti alla mail oppure scriveteci qui su Facebook.

Traversa di Pinzano, imbarazzante teatrino nel centrodestra

“Non possiamo che esprimere imbarazzo e fastidio di fronte all’ indegno gioco delle parti tra chi prende voti a valle e chi prende voti a monte del fiume all’interno del centrodestra”. L’attacco è del capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, commentando le continue e contraddittorie dichiarazioni tra esponenti di Lega e Fratelli d’Italia sulla gestione del Tagliamento, in particolare sull’ipotesi della traversa di Pinzano.

“Siamo di fronte a una maggioranza che dopo quattro anni e mezzo si trova a bisticciare a mezza stampa su un tema importante quale il futuro del Tagliamento – aggiunge il portavoce M5S -. Un tema sentitissimo da tutte le comunità che considerano il “loro” fiume un patrimonio da proteggere e che si trovano ad assistere a questo desolante teatrino”.

“Ancora una volta – conclude Capozzella -, i partiti di maggioranza si dimostrano bravi e coesi nella distribuzione a pioggia di soldi pubblici, tanto più in un periodo come questo in cui le risorse sono abbondanti, ma scellerati, anche nei territori da loro governati, nel proteggere il patrimonio naturale e culturale rappresentato dal Tagliamento”.

Trivelle, Zaia ricordi anche a Fedriga cosa diceva nel 2016

‘Prendere in giro i cittadini, affermando che nel Mediterraneo ci siano risorse sufficienti a soddisfare il nostro fabbisogno energetico è una mera illusione. Anzi, le ripercussioni sul turismo sarebbero drammatiche, ci sarebbe un impoverimento del Paese e gli unici a guadagnarci sarebbero pochi e ricchi petrolieri’. “Dichiarazioni del MoVimento 5 Stelle? No, sono parole di Massimiliano Fedriga per promuovere il ‘Sì’ al referendum del 17 aprile 2016 e dire stop alle trivelle sui nostri mari”. Lo ricordano il coordinatore regionale del M5S in Friuli Venezia Giulia, Luca Sut, e i consiglieri regionali pentastellati Cristian Sergo, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella e Andrea Ussai.

“Peccato che oggi Fedriga, da presidente del Friuli Venezia Giulia nonché della Conferenza delle Regioni, abbia completamente cambiato idea, tanto da dichiarare già in aprile come sia necessario ‘avere il coraggio anche di trovare fonti energetiche nazionali: penso soprattutto all’estrazione del gas dal mare Adriatico’ – sottolineano gli esponenti del MoVimento -. Eppure nel 2016, Fedriga chiamava a raccolta i cittadini: ‘difendi il tuo territorio, difendi il tuo mare’ erano le sue parole”.

“Eppure è proprio un suo collega, sia di partito che come presidente di Regione, a ricordare che nel 2016 la Lega aveva combattuto contro le trivelle. Stavolta non possiamo che essere d’accordo con il governatore del Veneto, Luca Zaia – aggiungono i pentastellati dal Friuli Venezia Giulia -. E se, giustamente, il MoVimento 5 Stelle a livello nazionale lo invita a telefonare al suo leader Matteo Salvini e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per fermare la nuova folle corsa a trivellare i nostri mari, noi gli diciamo che una terza telefonata la potrebbe fare al suo omologo Massimiliano Fedriga. Gli potrebbe spiegare i danni ambientali e per il turismo che il suo vicino di regione denunciava sei anni fa ma che pare avere dimenticato”.

Contributi negozi di vicinato: domande fino al 18 novembre

“I negozi di vicinato hanno ancora una settimana di tempo per approfittare del bando loro dedicato, avviato lo scorso 17 ottobre”. Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, ricorda la scadenza di venerdì 18 novembre per la richiesta di contributo da parte di microimprese che esercitano la vendita al dettaglio di vicinato con superficie di vendita fino a 250 metri quadrati nei Comuni con meno di 5mila abitanti e nelle frazioni dei Comuni fino a 15mila abitanti.

“L’auspicio è che ci sia la massima informazione possibile su questa opportunità e che la stessa possa interessare un numero di esercizi maggiori rispetto a quelli dell’anno scorso – sottolinea Sergo -. Sono state solamente 321 le attività che hanno beneficiato del milione di euro messo a disposizione dalla Regione per affrontare i costi di funzionamento (incluse le bollette), il canone di affitto, gli stipendi e i costi connessi con attività di certificazione. Il contributo sale dal 50 al 100 per cento della spesa ammessa per coloro che svolgono consegna a domicilio, supporto ai servizi postali, vendita di giornali o riviste, vendita prevalente di prodotti locali o di provenienza regionale, utilizzo di ecocompattatori e di attrezzature e strumentazioni necessarie per la vendita di prodotti alimentari e detergenti sfusi, adesione a progetti di recupero di merci invendute, accesso a internet mediante la messa disposizione di rete wi-fi o di postazione multimediale, servizio fotocopie o scansione documenti”.

“Considerata la vastità della platea (circa 200 Comuni del Friuli Venezia Giulia) e il numero di attività interessate, le poche centinaia di domande sono difficili da comprendere – conclude l’esponente M5S -. Invitiamo pertanto gli esercenti a informarsi anche sul sito della Regione, dove sono state predisposte esaustive risposte alle domande più frequenti inerenti la cumulabilità dei contributi, chi può beneficiarne e di quanto si ha diritto”.

M5S FVG condanna scritte sul muro della Sinagoga a Trieste

“Un gesto di una gravità inaudita”. Il Gruppo del MoVimento Cinque Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia condanna la scritta apparsa sul muro della Sinagoga a Trieste, esprimendo “solidarietà alla comunità ebraica”.

“In una data tristemente significativa, come l’anniversario della ‘Notte dei cristalli’ – aggiungono i consiglieri pentastellati -, questo atto assume connotati ancora più inquietanti”.

“Auspichiamo una condanna unanime e forte – conclude la nota -, augurandoci che vengano individuati i responsabili di un’azione così vile”.

Suicidio a Udine fa riemergere difficoltà nelle carceri

“Un fatto grave e triste, che fa scoppiare nuovamente il bubbone delle condizioni nelle nostre carceri, tra sovraffollamento e carenza di personale”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo il suicidio di un detenuto a Udine.

“Le difficoltà del sistema carcerario le conosciamo da tempo e purtroppo tornano di attualità quando succedono eventi drammatici come quello avvenuto lunedì scorso – sottolinea la portavoce pentastellata -. Dall’inizio dell’anno sono 76 i suicidi nelle carceri italiane: un dato drammatico”.

“Presenteremo una mozione da discutere in Consiglio regionale – conclude Dal Zovo -, in cui chiederemo, da una parte, alla Giunta regionale un impegno per far valere le proprie competenze in tema di formazione, percorsi di inserimenti nella società e figura del Garante; dall’altra, occorre attivarsi presso il Governo perché renda migliori le condizioni di detenzione e rieducazione”.

Condanna per subappalto Psc e solidarietà ai lavoratori

“Ferma condanna per quanto accaduto alla Psc di Monfalcone e solidarietà ai lavoratori coinvolti in una vicenda incresciosa” vengono espresse dalla consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, che commenta così il comportamento della società che, secondo quanto emerso dalla stampa, a luglio ha messo 22 lavoratori in cassa integrazione (risultata poi mai attivata), salvo poi affidare le loro mansioni in sub appalto.

“Una situazione inaccettabile, e ancora più odiosa se consideriamo che l’azienda coinvolta è partecipata da una realtà a partecipazione pubblica come Fincantieri – afferma Dal Zovo -. Richiamare in servizio i dipendenti, dopo un mese e mezzo senza stipendio, non basta certo a chiudere la vicenda”.

“Va fatta luce a tutti i livelli sull’accaduto e, più in generale, sulla realtà di appalti e subappalti in Fincantieri, che troppe volte sono saliti agli onori della cronaca – conclude Dal Zovo -. Ne va della dignità stessa del lavoro, dalla congruità delle retribuzioni fino a comportamenti inaccettabili come quello emerso oggi”.