mercoledì, 19 Marzo 2025
Home Blog Pagina 24

Restano preoccupazioni sul futuro del Burlo

“Rimangono le preoccupazioni sul futuro del Burlo Garofolo di Trieste”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Se l’ipotesi di accorpamento era stata fuga lo scorso giugno, in risposta a una nostra interogazione, la mancanza di spazi adeguati e il sottofinanziamento dell’Istituto non lasciano tranquilli”.

“Criticità che erano emerse in un’audizione in Commissione a maggio 2022, anche in questo caso su iniziativa del MoVimento 5 Stelle – ricorda Ussai -, quando emersero anche i ritardi sul trasferimento del Burlo, la questione del taglio della pineta di Cattinara e il rischio di depauperamento dell’IRCCS triestino”.

“In quell’occasione, il direttore generale del Burlo aveva rimarcato come il sottofinanziamento che ha portato a gravi criticità nella gestione delle attività essenziali e nessuna possibilità di sviluppo, rendendo necessaria la riqualificazione della sede attuale, oltre alla necessità, rispetto al trasferimento a Cattinara, di ricerca di nuovi spazi – conclude l’esponente M5S -. Inoltre, la carenza di personale rischia di far perdere all’Istituto il suo ruolo di punto di riferimento a livello regionale e nazionale nell’area materno – infantile”.

No a tavoli con Renzi e Calenda

“Ancora una volta l’azione politica del PD si caratterizza per arroganza e illogicità”. Lo affermano il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, il senatore Stefano Patuanelli e i consiglieri regionali Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai.

“Abbiamo posto sul tavolo alcuni punti di un programma per noi imprescindibili, sottolineando come sia impossibile per il M5S dialogare col terzo polo che in regione e in parlamento ammicca al centrodestra – affermano gli esponenti pentastellati -. La risposta del PD è stata la convocazione di un tavolo ‘di campo largo’”.

“Molte delle altre forze politiche di opposizione a questa destra regionale ci hanno dato feedback positivi sui punti da noi presentati in conferenza stampa e con loro continueremo a dialogare – conclude la nota -. Non parteciperemo, invece, al tavolo convocato dal Partito Democratico, ma rimaniamo aperti al dialogo senza forze politiche che strizzano l’occhio a Fedriga e al centrodestra”.

Assistenza territoriale, il centrodestra si limita al compitino

Astensione del MoVimento 5 Stelle sul Programma Regionale dell’Assistenza Territoriale, affrontato oggi in Commissione: “Un documento tecnico in cui il centro destra si è limitato a fare i compiti per casa, su un tema in cui, in questi cinque anni, non ha avuto nessuna visione politica, se non svuotare le funzioni dei distretti e affidare i servizi ai privati” commenta il consigliere regionale Andrea Ussai. “Secondo l’assessore Riccardi, la delibera è un atto di ricognizione per applicare la normativa statale, al fine di ottenere le risorse, ma negli anni non sono state affrontate le numerose criticità relative alla valorizzazione e al deficit di personale, come confermato dalla fuga del personale dal pubblico e dalla bocciatura dei nostri emendamenti alla stabilità dove chiedevamo più risorse aggiuntive regionale per coprire le carenze legate al Covid e gli straordinari richiesti ai professionisti”.

“Considerato che per le nuove strutture previste dal PNRR (case della comunità e punti salute di comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità), serviranno da 1400 a 1700 operatori, il rischio è di non riuscire a coprire i servizi necessari per farle funzionare, creando delle scatole vuote o cambiando etichetta ad ambulatori già attivi, come già accaduto con i CAP di epoca Serracchiani – spiega Ussai -. Da ottobre 2021 chiediamo un’audizione con i sindacati delle professioni sanitarie sul tema degli organici, ma chi governa la sanità regionale continua a non ascoltare chi solleva le criticità”.

“Del nuovo personale da reperire, 402 sono infermieri di famiglia o di comunità da formare, ma nel Programma manca il fisioterapista di comunità che avevamo introdotto noi nella riforma sanitaria. Lo stesso documento ammette la necessità di ulteriori approfondimenti sulla disponibilità di operatori, così come dell’utilizzo della telemedicina e del ruolo dei consultori – aggiunge l’esponente M5S -. La sfida principale delle case della comunità sarà il coinvolgimento dei medici di medicina generale, ma non è stato organizzato alcun confronto per trovare un accordo integrativo in questo senso. La sensazione è che si attendano passivamente indicazioni da Roma”.

“Infine, per rispondere alle esigenze di salute in zone a bassa intensità abitativa, la Regione propone dei Punti salute di comunità – conclude Ussai -. Queste strutture sono previste soltanto in ASFO e ASUFC, mentre sarebbe necessario estendere anche ad altre zone carenti, come ad esempio a Prosecco, in modo da garantire la prossimità di servizi anche nel Carso triestino e non solo vicino a zone già servite”.

Modello Genova per A4 e per le altre opere incompiute

“Condividiamo l’appello della Fondazione Think Tank di accelerare i lavori della terza corsia sull’A4 Venezia – Trieste, invocando il modello Genova”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Fa piacere che anche la società civile inizi ad avere nostalgia del M5S al Governo e dei risultati ottenuti in poco tempo (in quel Ministero c’è stato un esponente pentastellato per meno di un anno)”.

“È di poche ore la notizia, che rimbalza dal Veneto, della firma del Presidente Meloni sulla proroga dello stato di emergenza dell’A4 fino al 31 dicembre 2024. Il che giustificherebbe ogni intervento emergenziale per ottenere la più veloce fine dei lavori possibile – continua Sergo -. È abbastanza strano che l’atto della proroga sia stato inviato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio al Presidente Zaia che ha diffuso la notizia e non all’attuale Commissario Straordinario, ovvero il Presidente della Regione FVG Fedriga. Evidentemente a Roma hanno una percezione di chi si sta muovendo per questa partita e chi no, d’altronde noi non abbiamo neanche un assessore ai trasporti, che ha preferito il Parlamento alla Regione”.

“Il modello Genova in Friuli Venezia Giulia non dovrebbe essere utilizzato solo per i cantieri dell’A4 – conclude l’esponente del MoVimento – ma per tutte le opere che il famoso ‘partito del SI’ non è stato in grado di portare avanti in questi 5 anni di governo: ponte sul Torre, ponte di Moggio Udinese, ponte sul Meduna, ma ci sono anche le opere ferroviarie su cui non si è mosso un dito (Ponte sull’Isonzo – upgrade tecnologico tra Venezia Trieste ma anche nodo di Udine, potenziamento linea Pordenone – Trieste) o su cui si sarebbero fatti notevoli danni senza l’opposizione del M5S, come nel caso della variante di Latisana”.

Chiusura discarica Pecol dei Lupi vittoria dei cittadini

“Finalmente si è arrivati alla chiusura della discarica di Pecol dei Lupi senza nuovo conferimento di rifiuti. Un successo che va ascritto al lavoro del Commissario Luigi Palumbo e del Comitato di cittadini che si è battuto per arrivare a questo risultato”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo.

“Il decreto di ieri della Direzione Ambiente della Regione chiude una vicenda annosa, in cui si sono persi troppi anni per cercare soluzioni diverse e dannose – aggiunge Dal Zovo -, quando era chiaro che l’unica strada percorribile era quella della chiusura”.

“La nostra posizione – conclude l’esponente M5S – è sempre stata convintamente a fianco di quei cittadini che hanno lottato in questo lungo periodo per chiudere la discarica, a salvaguardia della salute e dell’ambiente”.

Scoccimarro e le comunità dei suoi sogni

“Grande enfasi negli annunci di Scoccimarro per la nascita di 30 Comunità Energetiche (CER) in Regione. C’eravamo quasi illusi e convinti che così potesse essere, ma conoscendo l’annuncite dell’assessore abbiamo voluto verificare e purtroppo la realtà è sempre diversa da come la dipinge la Giunta Fedriga”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Saranno forse 6 le Comunità Energetiche che nasceranno grazie al bando di un mese fa – spiega l’esponente M5S -. Questo perché della trentina di opere finanziabili con le prime risorse stanziate, circa ventiquattro saranno semplici impianti fotovoltaici di autoconsumo. Utilissimi a far abbattere le bollette delle amministrazioni comunali, non certo quelle dei cittadini. Inoltre, ogni impianto dovrà esser cofinanziato con almeno il 20% di fondi comunali, ma l’energia prodotta non potrà essere destinata ai propri cittadini e imprenditori”.

“Un problema già evidenziato in sede di assestamento, quando abbiamo provato a far ragionare l’assessore Scoccimarro su quelli che sarebbero stati gli esiti del bando che prevedeva il finanziamento di impianti fotovoltaici, anche finalizzati alla costituzione delle Comunità Energetiche – ricorda Sergo -. Noi abbiamo chiesto di togliere ‘anche’ dalla norma per favorire la diffusione delle CER in Friuli Venezia Giulia, ma la nostra proposta è stata bocciata”.

“Ora si vedono i risultati. Oltre al numero esiguo di Comunità Energetiche che nasceranno, saranno soddisfatte solo una cinquantina di domande – conclude il portavoce pentastellato -. Abbiamo proposto, in legge di stabilità, di finanziare tutte le richieste ma una sessantina dovranno attendere, non certo Babbo Natale perché entro l’anno non ci saranno i soldi necessari a scorrere la graduatoria. Con 5 miliardi a disposizione, questa Giunta non è riuscita nemmeno a soddisfare le domande dei nostri Comuni”.

Cervi uccisi a Farra, non si può morire così

“Salvaguardiamo la nostra fauna selvatica, cercando soluzioni alternative alla caccia dove possibile”. Lo chiede la consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo l’uccisione di tre cervi a Farra d’Isonzo.

“Siamo venuti a conoscenza dell’uccisione di tre cervi, colpevoli di aver sconfinato. Un episodio che si sarebbe evitato se gli animali fossero rimasti al di là dell’Isonzo – spiega Dal Zovo -. Invece, arrivati in prossimità di colture e rei solamente di cercare cibo, da quanto abbiamo appreso, sono stati colpiti. I loro uccisori si sono comportati ovviamente secondo le regole, che però ci sembrano veramente troppo gravose per la fauna”.

“Ci chiediamo se esistano ancora l’umanità e la compassione, anziché solo sangue e spari. Sarebbe stato meglio allontanarli con altri metodi, anziché usare sempre e solo le armi per risolvere i problemi. Chiediamo quindi che vengano pensate normative diverse per la gestione della fauna selvatica, prendendo in considerazione metodi alternativi, soprattutto quando si tratta di dover allontanare degli animali – conclude l’esponente M5S -, evitando di sparare solo perché hanno superato incidentalmente il confine di caccia”.

MoVimento 5 Stelle contrario alla manovra di bilancio

Il MoVimento 5 Stelle ha votato contro gli strumenti di bilancio approvati ieri sera dal Consiglio regionale. “Il voto a questa manovra è pari ai nostri emendamenti accolti: zero” è il commento del consigliere e relatore di minoranza, Cristian Sergo. “Questa chiusura non è una novità, eppure spesso le nostre idee, a distanza di qualche anno, diventano realtà sotto forma di proposte di Giunta o di maggioranza. Evidentemente si tratta di misure e interventi di buon senso che non hanno nulla di ideologico”.

“È proprio grazie alle nostre iniziative che le famiglie possono godere dello sconto del 50% sul trasporto pubblico locale per gli studenti, ora ampliato anche agli over 65 come chiedevamo dal 2019 – ricorda Sergo -. Lo stesso vale per le agevolazioni al conseguimento delle patenti per gli autisti, in modo da venire incontro alle carenze di organico delle aziende del TPL. Così come lo ‘Sport bonus’ nasce da una nostra proposta. E l’elenco nel corso degli anni sarebbe lungo, dai ristori a seguito dei crac delle cooperative all’istituzione dell’Osservatorio antimafia”.

“Abbiamo modi diversi di intendere l’amministrazione regionale rispetto al centrodestra e visioni diametralmente opposte su vari temi, a cominciare dall’ambiente – rimarca l’esponente M5S -. Il presidente Fedriga vanta un raddoppio delle risorse ma il doppio di zero è sempre zero, tanto più che l’assessore Scoccimarro considera una grande manovra di transizione ecologica i 60 milioni spesi per la benzina”.

“Abbiamo affrontato una manovra da oltre 5 miliardi e viene considerato un grande sforzo l’intervento sulla ‘dote famiglia’ – conclude Sergo -. Ma in regione abbiamo 216 mila persone sotto i 10 mila euro di reddito e servirebbero 108 milioni per dare a ciascuno di loro anche solo 500 euro all’anno. Per fortuna esistono misure nazionali come il Reddito di cittadinanza per fornire loro un vero sostegno”.

Carta per conducenti anche per non residenti, ma solo in parte

“Si sgretola il mantra leghista di contributi e agevolazioni solo ai residenti da almeno 5 anni in Friuli Venezia Giulia”. Lo sottolineano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, in merito alle modifiche proposte per incentivare il conseguimento della Carta di qualificazione del conducente (CQC) per avere più autisti del trasporto pubblico locale.

“Un emendamento della Giunta alla legge di stabilità prevede infatti che il contributo per il conseguimento della CQC, per fare fronte alla carenza di personale nelle aziende del trasporto pubblico locale, venga garantito anche ai non residenti – spiega Sergo -. Finalmente l’ideologia leghista fa i conti con le reali necessità”.

“Rimane però il requisito dei cinque anni di residenza per altre misure, tra cui il contributo economico a favore di disoccupati e inoccupati che vogliano conseguire la CQC, sia per il trasporto merci che per quello dei passeggeri ma che non verranno assunti dalle aziende del trasporto pubblico locale – rimarca Dal Zovo -. Abbiamo cercato di eliminare questa previsione con un emendamento che però è stato bocciato”.

“Ci troveremo quindi con due canali contributivi, uno solo per i residenti da almeno 5 anni, l’altro anche per i non residenti – concludono gli esponenti M5S -. A questi però verranno riconosciuti altri benefit, vedi contributi prima casa, fra 5 anni e solo se trasferiranno la loro residenza qui. Un esempio lampante della confusione che regna nel centrodestra, ma anche dei danni che queste politiche fanno ad aziende e cittadini per i disservizi che patiscono a causa della mancanza di personale”.

Sconto agli anziani per trasporto pubblico è un passo avanti

“Dal 2017 abbiamo proposto il trasporto pubblico locale gratuito per tutti e quindi anche per i nostri anziani. Ora finalmente vediamo qualcosa di concreto dopo tante promesse”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, commentando l’emendamento della Giunta regionale che estende lo sconto del 50% sul trasporto pubblico agli over 65.

“Anche in questo bilancio avevamo proposto di garantire la totale gratuità, sia per gli studenti che usufruiscono dell’abbonamento a metà prezzo, sia per gli anziani che attualmente non hanno alcun tipo di intervento in questo senso. Ai primi rimarrà lo sconto del 50% nonostante le promesse dell’ex assessore ai trasporti, oggi volato in Parlamento, e siamo anche sicuri che per i secondi si otterrà lo stesso successo avuto per gli studenti a Trieste, dove c’è stato il raddoppio degli abbonamenti scolastici. Peccato per i tre anni di ritardo da quando anche con gli emendamenti firmati dai consiglieri Dal Zovo e Ussai abbiamo proposto l’estensione della misura agli over 65” ricorda la nota del M5S.

“Accogliamo favorevolmente questa misura che consente agli over 65 di avere a loro volta lo sconto del 50% – rimarcano gli esponente pentastellato -. La nostra battaglia per il trasporto pubblico gratuito per tutti è ancora lunga, ma ogni passo avanti è positivo, a dimostrazione che la sua realizzazione è frutto di scelte politiche e non di fantasie o illusioni”.

“Adesso ci si deve concentrare sul garantire a queste persone le corse per usufruire del servizio pubblico, cosa che negli ultimi anni non sempre è avvenuto. È per questo che riteniamo positivo che sia stata accolta anche l’altra nostra proposta sul trasporto pubblico locale – concludono Sergo e Dal Zovo –, quella cioè di garantire che i contributi per le patenti degli autisti servano principalmente a colmare le lacune organiche delle aziende che gestiscono il servizio di persone in regione”.

Bilancio certifica fallimento centrodestra su sanità

“L’ultimo bilancio di questa legislatura non fa che confermare il fallimento di un centrodestra sulla sanità, fra promesse mancate e una gestione che fa acqua da tutte le parti”. Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo l’approvazione dell’articolo della legge di stabilità che riguarda il comparto sanitario.

“Come abbiamo potuto constatare in quasi cinque anni di governo, Giunta e maggioranza confermano la totale inconsistenza e mancanza di coerenza – incalza Ussai -. Anche questa manovra, infatti, si caratterizza per le promesse disattese sulla riattivazione della centrale 118 a Trieste, con la bocciatura del nostro emendamento e il mantenimento del modello dell’emergenza urgenza con la centrale unica, tanto criticato dallo stesso centrodestra nella passata legislatura e in campagna elettorale. Discorso analogo per gli ospedali di Gemona, Cividale, Sacile e Maniago: l’assessore Riccardi e chi lo sostiene a parole avevano bocciato la loro riconversione, salvo poi agire in totale continuità con la Giunta Serracchiani”.

“Nessun cambio di rotta neppure sugli strumenti messi in atto per affrontare la difficile situazione attuale della nostra sanità – aggiunge l’esponente M5S -. Alla luce delle criticità sollevate dal Coordinamento per la difesa della salute pubblica e delle proposte dei sindacati, abbiamo presentato, appoggiati dall’intera opposizione, un emendamento per aumentare l’importo delle risorse aggiuntive regionali, visto che agli operatori sanitari, a cui vengono sistematicamente richiesti turni e ore aggiuntive per garantire i servizi, non sempre vengono pagate tutte le ore in più lavorate. La bocciatura di questa proposta dimostra ancora una volta il disinteresse del centrodestra, così come per la richiesta di prorogare le Unità speciali di continuità assistenziali (USCA) fino al 1° luglio, per fare fronte alla mancanza di medici di medicina generale in molti territori e della guardia medica in tutta la regione, con conseguente pressione sui Pronto soccorso”.

“Riccardi si vanta delle risorse investite in questi anni, scaricando tutta la responsabilità delle criticità attuali sullo Stato – conclude Ussai -. Non c’è che dire, l’assessore è bravo a fare propaganda, ma non può nascondere che la drammatica situazione della sanità regionale, descritta da numerosi report di autorevoli enti che ci pongono agli ultimi posti in Italia, è frutto di una gestione inadeguata da parte della politica e dei manager nominati dalla Giunta. E questa è una responsabilità di questa maggioranza”.

Governo spegne velleità della destra su regionalizzazione scuola

“E meno male che c’è l’allineamento dei pianeti. Sull’ipotesi di regionalizzazione della scuola stiamo assistendo a un vero e proprio corto circuito nel centrodestra tra Roma e le regioni, Friuli Venezia Giulia compreso”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“Praticamente per tutta la legislatura si è dato fiato alle trombe parlando di regionalizzazione della scuola, ma senza mai essere entrati nel merito portando nelle commissioni competenti uno straccio di disegno di legge o di progetto su quali competenze sarebbero passate alla Regione” sottolinea Capozzella.

“Oggi il neo ministro dell’Istruzione di Fratelli d’Italia, Giuseppe Valditara, in audizione davanti alle competenti Commissioni di Camera e Senato, ha escluso la possibilità di cedere competenze alle Regioni – conclude l’esponente M5S -. Spenta così ogni velleità del centrodestra nostrano, dopo anni di parole al vento”.

Sport bonus, approvata proposta del M5S del 2019

“Ancora una volta una proposta del MoVimento 5 Stelle, seppure con qualche anno di ritardo, viene fatta propria dalla maggioranza e diventa realtà”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, in merito all’approvazione del cosiddetto ‘Sport bonus’ nell’ambito della legge di stabilità.

“Già nel 2019 avevamo proposto di prevedere un credito d’imposta per le sponsorizzazioni a favore delle realtà sportive regionali, sulla falsariga di quanto accade per l’Art bonus – ricorda Sergo -. In quell’occasione, però, ci fu spiegato che la platea di potenziali beneficiari sarebbe stata troppo ampia, le risorse da impiegare troppo ingenti e il personale da dedicare in Direzione non era sufficiente. Ecco perché non abbiamo più insistito con questa misura”.

“Ci fa piacere che oggi il centrodestra torni sui suoi passi e si faccia promotore di quanto chiedevamo già anni fa per intervenire da una parte a favore delle nostre imprese, con una misura di detassazione, dall’altra positiva per le associazioni sportive – conclude il consigliere pentastellato -. A conferma, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che le nostre proposte hanno sempre l’obiettivo di portare vantaggi ai cittadini della nostra regione”.

La Regione ammette di non avere una figura in grado di seguire la gestione rifiuti

“Ha fatto molto discutere nel Comune di Pocenia la notizia dell’affidamento diretto da parte della Regione Friuli Venezia Giulia alla società vicentina Elite Ambiente srl, facente parte del Gruppo Ethan di Padova, di una consulenza esterna per le attività presso il centro aziendale regionale Vivaio Volpares a Palazzolo dello Stella (UD), con la produzione di rifiuti da lavorazioni tra loro diversificati e soggetti al rispetto di puntuali e stringenti obblighi di legge per le operazioni di raccolta, trasporto e smaltimento”. Lo sottolinea il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Come sempre, abbiamo voluto commentare carte alla mano e tramite accesso agli atti siamo riusciti a ricostruire la vicenda che ha portato la Regione a concedere una consulenza di oltre quattromila euro a una società esterna veneta. Non ci sarebbe nulla di strano – continua il consigliere M5S – se non che meno di un mese prima, la Regione, per il tramite della Direzione Valutazione Impatto Ambientale, in una procedura di Screening Ambientale avviata dalla ditta padovana Execo, anch’essa facente parte del Gruppo Ethan, avesse ritenuto di assoggettare a VIA il progetto di gestione rifiuti in Comune di Pocenia, anche e non solo per la discrepanza dei valori della modellistica presentata, specie per quanto riguarda l’impatto odorigeno. Perplessità e criticità erano state avanzate anche da ARPA FVG, ma a indignare la popolazione locale furono anche alcune dichiarazioni che lasciavano intendere come la ditta proponente facesse confusione sull’iter procedurale in essere, per non parlare delle diffide inviate a giornalisti e amministratori locali”.

“Nonostante questo, con una mera valutazione del preventivo economicamente più basso, il Servizio Biodiversità ha proceduto con l’incarico alla ditta Elite Ambiente. Tutto regolare, ci mancherebbe, ma ciò che stride nella vicenda è la premessa con cui si è arrivati dall’affidamento esterno – spiega Sergo -. La struttura regionale avrebbe accertato che non è presente al suo interno una figura in grado di seguire compiutamente la problematica dei rifiuti, adeguatamente formata nel ramo, in possesso della qualifica di Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti. Prendendo atto della dichiarazione della Direzione e della giustificazione adottata, ci chiediamo come sia possibile che una Regione dotata di uno specifico Servizio che disciplina la gestione dei rifiuti e dei siti inquinati, che rilascia le autorizzazioni regionali in materia e che ne pianifica le attività sul territorio, non abbia al suo interno persone in grado di offrire consulenze interne alle altre Direzioni per gestire i rifiuti da loro prodotti”.

“Un’ammissione di inefficienza o una svista clamorosa? Ai posteri l’ardua sentenza. Rimane il fatto che delle tre ditte invitate a presentare un preventivo solamente una aveva sede in Friuli Venezia Giulia – conclude l’esponente pentastellato –  tra queste non c’è una sola delle aziende municipalizzate che ogni giorno gestiscono la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti dei nostri cittadini. Anche qui ammissione di inefficienza e inaffidabilità o svista clamorosa?”.

I 10 punti del M5S per le regionali 2023

Il coordinatore del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia, Luca Sut, il senatore Stefano Patuanelli e i consiglieri regionali Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai hanno presentato oggi in una conferenza stampa i punti programmatici che i pentastellati mettono sul tavolo in vista delle elezioni regionali del 2023.

Dieci i macrotemi che il M5S mette al centro della propria azione politica: rilancio della sanità pubblica, no al ritorno alle Province elettive, riqualificazione delle infrastrutture esistenti e contrarietà alle opere inutili, sviluppo economico sostenibile e azzeramento dell’IRAP, transizione energetica con obiettivo 100% rinnovabili e no agli inceneritori, contrasto a cambiamenti climatici, inquinamento e consumo di suolo, valorizzazione della montagna, lotta all’abbandono scolastico e al disagio giovanile, rilancio dell’occupazione e interventi per il sociale e la famiglia.

“Presentiamo le nostre idee per il Friuli Venezia Giulia che vogliamo da qui al 2050, non cerchiamo facili consensi – hanno spiegato i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle – e per questo chiediamo alle forze progressiste che intendono portare avanti questi punti di sedersi attorno a un tavolo che deve fondarsi sulla forza delle idee e non su un assembramento di singoli. Non si può continuare a dire che non devono vincere gli altri, noi abbiamo la nostra proposta e questi primi dieci punti rappresentano il telaio su cui sviluppare un programma per i cittadini del Friuli Venezia Giulia”.

In collegamento, il presidente del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha sottolineato come “i punti messi sul tavolo sono qualificanti del nostro percorso politico. Sfuggiamo alla logica dell’andare o meno con il PD o di guardare prima al candidato. Puntiamo forte su temi e contenuti, ci interessano gli obiettivi politici e programmatici ed è questo che ci caratterizza dalle altre forze politiche”.

“La nostra è una proposta competitiva per il Friuli Venezia Giulia e vogliamo che non sia contaminata da compromessi al ribasso – ha aggiunto Conte -. Su questi punti valuteremo il percorso e la possibilità di ampliare il raggio d’azione, dialogando con altre forze politiche. Solo in un secondo momento verrà scelto il migliore interprete, senza diktat da parte di nessuno e evitando che il programma sia un orpello accessorio. La disponibilità al confronto non è debolezza su principi e valori: su quelli, al contrario, siamo intransigenti”.

Leggi qui –> I 10 punti del programma M5S FVG

Anche Tribunale PN sancisce discriminazione in politiche abitative regionali

“Una nuova ordinanza di un Tribunale ‘accerta e dichiara il carattere discriminatorio della condotta tenuta dalla Regione Autonona Friuli Venezia Giulia’ nell’annosa questione della documentazione aggiuntiva richiesta ai soli cittadini stranieri per l’accesso alle misure previste dalle politiche abitative regionali”. Lo sottolinea la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo. “Stavolta è successo a Pordenone, dove il giudice boccia inoltre le modifiche introdotte dalla Giunta nel Regolamento regionale in quanto non rimuovono la discriminazione, ma la riaffermano secondo nuove modalità”.

“In un’ordinanza del 5 dicembre scorso, anche il Tribunale di Pordenone giudica discriminatori i bandi della locale ATER per l’assegnazione di alloggi in edilizia sovvenzionata, ordinando alla Regione la modifica delle norme in materia – rimarca l’esponente M5S -. A novembre sono state approvate dal centrodestra, in Commissione, le modifiche al regolamento per l’accesso alle case ATER, ma per il giudice i recenti cambiamenti sono inadeguati a rimuovere la discriminazione accertata e rimane in contrasto con i principi costituzionali di uguaglianza e le norme del diritto dell’Unione europea”.

“Il Tribunale conferma quanto avevamo dichiarato in occasione del voto alle modifiche sul regolamento – aggiunge Dal Zovo -. L’obbligo. per i soli cittadini extra UE, di presentare documenti che attestino l’assenza di proprietà immobiliari nei Paesi di origine e di provenienza è contrario al principio di parità di trattamento tra cittadini comunitari e stranieri. Anche la Consulta ha sancito l’incostituzionalità di un’analoga norma della Regione Abruzzo, in quanto per gli italiani, anche se già residenti all’estero, basta un’autocertificazione per attestare la mancanza di proprietà immobiliari in altri Paesi”.

“Le politiche abitative del centrodestra continuano dunque a muoversi lungo binari discriminatori che colpiscono i segmenti della società più fragili, scatenando una guerra tra poveri. Chissà se questa ennesima ordinanza consiglierà a chiudere quella che gli stessi consiglieri di maggioranza hanno definito un ‘schermaglia giuridica’ che ha portato la Regione a spese legali stimabili in oltre 30 mila euro – conclude la portavoce M5S -. Soldi della comunità buttati via per una politica di parte, ideologica e votata alla mera ricerca del consenso”.

Informazione ed educazione per sconfiggere le mafie

“Fin dal momento in cui abbiamo depositato la proposta di legge antimafia, prevedendo l’istituzione dell’Osservatorio, abbiamo voluto ribadire il concetto che se il Friuli Venezia Giulia può dirsi terra in cui il radicamento delle mafie non sarà profondo come altrove ma c’è e i beni confiscati ne sono una prova,  è nostro compito fare in modo che questo radicamento superficiale rimanga tale”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, nel giorno del convegno in cui è stato presentato il manuale “Il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità”.

“Fa piacere che quanto avevamo previsto nel 2014, ovvero il coinvolgimento dei giovani, si sia concretizzato con i premi di laurea previsti dalla nostra legge e con la collaborazione attiva degli studenti dei nostri atenei nella stesura del vademecum” sottolinea l’esponente pentastellato

“È proprio attraverso la divulgazione delle informazioni e l’educazione delle giovani generazioni che si possono sconfiggere le mafie. Non a caso – rimarca Sergo – abbiamo voluto chiudere la relazione della nostra proposta citando Paolo Borsellino: ‘La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità’”.

“La nostra legge – conclude il consigliere M5S – prevedeva che la Regione eroghi risorse per il corretto riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ma dal 2018 sono stati stanziati i soldi necessari a questo scopo solo per un Comune. Al momento nella Stabilità di Fedriga non sono previste risorse per il 2023, speriamo che questo convegno faccia capire alla Giunta l’importanza di questo strumento e nei prossimi giorni in aula si implementino i capitoli di spesa per aiutare i nostri enti locali nella corretta destinazione sociale di questi immobili”

Poca chiarezza su interventi annunciati da Scoccimarro a Barcola

“Quali sono gli interventi oggetto dello studio di fattibilità per la riqualificazione del lungomare di Barcola annunciato dall’assessore Scoccimarro?”. A chiederselo è il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“L’emendamento della Giunta parla di difesa della linea di costa, mentre in altre occasioni Scoccimarro aveva parlato della possibilità di allargare la linea stessa, mentre il sindaco Dipiazza ipotizzava una viabilità a quattro corsie a Barcola – ricorda l’esponente pentastellato -. Davanti alle nostre richieste di chiarimento in Commissione, c’è stata un’imbarazzante scena muta dell’assessore”.

“Più di un anno fa il M5S ha presentato una proposta di legge per la promozione e la valorizzazione delle spiagge del demanio marittimo a uso pubblico – sottolinea Ussai -. La previsione era quella di una linea di finanziamento per sostenere i Comuni costieri del Friuli Venezia Giulia, anche alla luce dei fenomeni di erosione della costa e del moltiplicarsi di eventi estremi”.

“Non capiamo perché non ragionare su una norma che valga per tutti, magari partendo proprio dalla nostra proposta – conclude il consigliere regionale -, invece dei soliti interventi spot di cui non sono chiare le finalità”.

Lavoro Vigili del Fuoco merita costante riconoscimento

“Il lavoro fondamentale dei Vigili del Fuoco va riconosciuto ed elogiato quotidianamente. Oggi è soltanto un’occasione per ricordarlo”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, nel giorno di Santa Barbara, protettrice dei pompieri.

“L’anno che sta per finire ha visto il nostro territorio particolarmente colpito dagli incendi e l’impegno dei Vigili del Fuoco è stato gravoso ed encomiabile – aggiunge Dal Zovo -. Auspichiamo che anche la politica sappia dare risposte ai problemi logistici e di organico che i rappresentanti dei VVFF sollevano e che meritano una veloce soluzione”.

Per la Lega stabilità va bene così? Non proponga modifiche

“Al capogruppo della Lega, Mauro Bordin, proponiamo una sfida: se per lui questa Stabilità è la migliore delle leggi, non presentino nemmeno un emendamento, neanche quelli ‘maxi’ che ogni volta stravolgono il bilancio iniziale e rappresentano la vera finanziaria”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, replicando all’esponente leghista.

“Ci sarà modo di vedere come i cittadini saranno contenti degli effetti di questa manovra e di quella del Governo Meloni” aggiunge Sergo.

“Tra sei mesi Bordin potrà riscontrare tutto l’amore dei cittadini che devono interfacciarsi con il loro modello di sanità, con le accise che aumentano invece di diminuire come da loro promesso – conclude il consigliere M5S -. I leghisti potranno toccare con mano i risultati che merita chi invece di assicurare dignità a chi è in difficoltà compra armi, chi vuole il ponte sullo Stretto ma non è capace di farne uno sul Meduna. Alle ultime politiche la Lega è tornata al 10%, ma con leggi come questa può ambire a scendere ancora”.