mercoledì, 19 Marzo 2025
Home Blog Pagina 25

Legge di stabilità deludente. Temiamo i fuochi d’artificio in aula

“Una legge di stabilità che delude non tanto noi, quanto i cittadini”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo il voto in Commissione degli strumenti di bilancio. “Il tutto in attesa dei consueti colpi di teatro che vedremo in aula: li abbiamo visti per quattro anni, di certo il centrodestra non si lascerà sfuggire l’occasione per un ultimo ballo”.

“Peccato che a ballare continueranno a essere i cittadini del Friuli Venezia Giulia, che già sono costretti a farlo passando da una struttura sanitaria pubblica a una privata, per non attendere anni in lista d’attesa, oppure aspettando chissà quanto un bus o un treno perché non sanno se e quando passerà – continua Sergo -. Per non parlare delle imprese che, nonostante 300 milioni in più di risorse rispetto a un anno fa, si vedono ancora richiedere l’IRAP, ma che per acquistare un impianto fotovoltaico e abbattere le bollette dovranno partecipare al loro incubo peggiore: un bando europeo”.

“A ballare saranno anche i sindaci, che un mese fa hanno partecipato al bando per realizzare impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici dei loro Comuni: sono pervenute richieste per 55 milioni di euro, ma potranno beneficiare dell’intervento solo i più fortunati e i più veloci nel click day” rimarca l’esponente M5S.

“Abbiamo chiesto, attraverso un emendamento, di coprire per intero tali domande, ma la proposta è stata bocciata: per più di due terzi dei partecipanti le risorse che verranno erogate saranno pari a zero – conclude Sergo -. Zero come le risposte che si ottengono in aula dall’assessore all’ambiente quando viene interrogato sulle materie di cui dovrebbe occuparsi”.

Trasporto pubblico, Fedriga cambi passo dopo inerzia Pizzimenti

“I sindacati affermano che finalmente si sono accesi i riflettori sui problemi degli autisti che garantiscono il trasporto pubblico locale regionale. Noi diciamo che finalmente se n’è andato l’assessore che avrebbe dovuto occuparsene in tutti questi anni in cui abbiamo denunciato la situazione insopportabile del TPL, per gli operatori ma anche per gli utenti”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Ora il presidente Fedriga ha la concreta possibilità di dimostrare un cambio di marcia e lo può fare a partire dalla prossima legge di stabilità, in discussione in questi giorni in Consiglio regionale – continua il portavoce M5S -. Approvando i nostri emendamenti non potremo risolvere tutte le problematiche, molte delle quali riguardano situazioni contrattuali cui solo azienda e sindacati possono far fronte per evitare sperequazioni a danno dei lavori rispetto ad altre aziende italiane, ma almeno quelle in cui possiamo venire incontro alle richieste dei lavoratori”.

“Ad esempio – spiega Sergo -, abbiamo proposto di dotare i bus di tutti i sistemi di sicurezza necessari per garantire l’incolumità degli operatori in servizio. L’emendamento non venne accolto dall’assessore Pizzimenti ma le aggressioni agli autisti sono state frequenti in questi ultimi mesi, anche a causa di un servizio non sempre puntuale e garantito per le corse che saltano senza preavviso e le relative lamentele dei passeggeri. Inutili tensioni che si scaricano su chi fa il proprio dovere, dovendo lavorare anche più ore del previsto per servire i cittadini”.

“L’altra proposta che abbiamo avanzato già in Commissione – aggiunge il consigliere pentastellato – è quella di contribuire alle spese per il conseguimento delle patenti necessarie per l’abilitazione al trasporto di persone, fino al 100% della spesa sostenuta per i dipendenti che vengono successivamente assunti nel TPL. Lo Stato italiano è già intervenuto ma, salvo modifiche dell’ultima ora, tali incentivi sarebbero garantiti solo agli Under 35. La Regione ha già un suo canale contributivo, ma questo prevede il sostegno al 100% della spesa sia per chi viene assunto nel trasporto delle merci sia per il trasporto di persone. Riteniamo che la Regione debba garantire in primis il servizio pubblico che, proprio per la mancata attenzione rivolta alle problematiche del personale emerse in questi anni, soprattutto nel periodo della pandemia, vedrà un’interruzione nella giornata del 2 dicembre”.

“Il MoVimento 5 Stelle rimane al fianco dei lavoratori, come sempre fatto in questi anni, avendo già portato all’attenzione del Consiglio regionale queste problematiche anche con la richiesta di audizioni svoltasi quasi un anno fa, proprio con l’intento di accendere i riflettori su queste problematiche – conclude Sergo -. Ma da parte dell’esecutivo è emersa una totale inerzia per affrontare i problemi: a sei mesi dalle elezioni forse sarà più stimolante intervenire”.

La confusione di Bini su inceneritori e ambiente

“Come può una persona che ha ben chiari gli obiettivi previsti dalle direttive europee o del principio “Do Not Significant Harm (DNSH)”, alla base degli interventi previsti dal PNRR, affermare un giorno che gli inceneritori sono ‘progetti da sposare’ e un altro che ‘il Friuli vanta aziende che operano in settori complessi con competenza, attenzione all’evoluzione tecnologica e al futuro del mercato, sensibilità verso la riduzione dei consumi energetici e l’impatto ambientale’?”. A chiederselo sono il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, e il consigliere regionale pentastellato Cristian Sergo.

“Sembrerebbe una domanda retorica ma queste due dichiarazioni provengono dalla stessa persona, cioè l’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, in due momenti distinti – spiegano Sut e Sergo -. Il primo, durante l’incontro di qualche settimana fa tra industriali e Regione FVG, il secondo durante la visita di oggi alla Friul Julia Appalti di Povoletto che si occupa con i suoi impianti, sull’intero territorio regionale, della filiera di raccolta, recupero, trattamento e smaltimento rifiuti”.

“La visione del MoVimento 5 Stelle è chiara: la vera valorizzazione energetica sta nel recupero, non nell’incenerimento e conseguente formazione di rifiuti da destinare alle discariche – ribadiscono gli esponenti M5S -. L’Europa ci esorta ad aumentare la differenziata e investire su impianti di recupero dei materiali (come quello visitato oggi dall’assessore) e sulle rinnovabili. Ma soprattutto ci chiede di ridurre le quantità di rifiuti prodotti. Ecco perché il Friuli Venezia Giulia non deve costruire nuovi termovalorizzatori essendo, tra l’altro, quelli operativi più che sufficienti per chiudere il ciclo”.

“C’è un motivo se non si possono ottenere finanziamenti come quelli del PNRR per realizzare questi impianti considerati nocivi – concludono Sut e Sergo -. Solo con una vera economia circolare possiamo contrastare il progressivo esaurimento delle risorse naturali e rimediare ai danni provocati da anni di politiche basate su discariche e inceneritori, garantendo nuovi posti di lavoro, pieno recupero della materia e un ambiente più salubre dove vivere”.

EYOF, scelte politiche penalizzano Piancavallo

“La pioggia di milioni legati a EYOF 2023 non bagnerà tutta la nostra montagna, penalizzando senza motivo il polo invernale di Piancavallo e il Pordenonese”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“A fronte di un esborso da 25 milioni di euro per un evento internazionale che toccherà più territori, comprese Austria e Slovenia, ci sono aree che vengono decapitate – sottolinea l’esponente M5S -. In particolare, per l’hockey su ghiaccio si è preferita una struttura provvisoria nella Fiera di Udine piuttosto che utilizzare il palaghiaccio di Piancavallo”.

“Secondo l’assessore Gibelli, per adeguare la struttura alle necessità di una manifestazione internazionale come EYOF sarebbero stati necessari investimenti pesanti – aggiunge Capozzella -. Resta il dubbio che spendere centinaia di migliaia di euro, se non milioni, per un impianto provvisorio sia preferibile a installare le balaustre e apportare altre piccole migliorie al palaghiaccio”.

“Il vantaggio di ospitare manifestazioni di una certa caratura sta anche nell’opportunità di ammodernare le strutture esistenti, tanto più se parliamo di un impianto funzionale – conclude il capogruppo pentastellato -. Siamo di fronte a un’occasione mancata per Piancavallo e il territorio pordenonese, non per questioni finanziarie ma per una chiara scelta politica”.

Migranti, Dipiazza eviti certe uscite e agisca per risolvere i problemi

“Non giustifichiamo atti di vandalismo, ma non si possono nemmeno prendere a pretesto per lasciare degli esseri umani al freddo”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai e Ilaria Dal Zovo, dopo le dichiarazioni del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, sulla situazione del centro di accoglienza di Campo Sacro.

“Un sindaco non è eletto per lasciarsi andare a uscite demagogiche, magari per strizzare l’occhio a qualche partito alleato, ma per risolvere i problemi – aggiungono Ussai e Dal Zovo -. Dipiazza solleciti quindi il Ministero dell’Interno perché attivi i trasferimenti e ponga in atto la cosiddetta ‘emergenza freddo’ per fare in modo che nessuno viva all’addiaccio con le temperature rigide di questi giorni”.

‘Come cristiani, ritroviamo sempre nella carità, nella fede e nella speranza il fondamento del nostro essere e del nostro agire. Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche’. “Sono parole di Papa Francesco – concludono i portavoce M5S -. Da chi, come il sindaco Dipiazza, almeno a parole si rifà ai valori cristiani, ci si aspetterebbe un’azione che risolva il problema, non dichiarazioni che guardano al consenso e giustificano la sua inerzia”.

Stop impianto rifiuti vittoria per Pocenia

“Una bellissima notizia e una bella vittoria per chi ha sempre creduto che Pocenia e la Bassa friulana non dovessero sopportare un viavai di rifiuti destinati in Veneto”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, commentando la vendita del capannone Execo che scongiura la realizzazione di un impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti a Pocenia.

“Purtroppo, fin dall’inizio ciò che era chiaro a noi, al Comitato per la Difesa del Friuli Rurale, all’attuale Sindaco di Pocenia Debora Furlan e a tutti i cittadini che hanno partecipato attivamente alle numerose serate di informazioni tenutesi sul territorio, non era immediatamente percepito dall’ex sindaco Sirio Gigante – continua Sergo -. Tutte le tensioni che sono nate nella comunità sono emerse esclusivamente per colpa sua e di come NON ha gestito questa vicenda fin dall’inizio”.

“Fu lo stesso Gigante a farsi portavoce della ditta Execo, ritenendo che il progetto presentato fosse semplice e utile (per chi?) e che non si sarebbero dovuti fare allarmismi – aggiunge l’esponente M5S -. A quanto si legge sui media, pare che il rapporto con la ditta di Padova sia proseguito anche dopo la bocciatura dello screening ambientale e si sia manifestato con l’intermediazione offerta per la vendita del capannone ad una ditta locale”.

“Tutto questo è stato ben percepito dai residenti che alle urne hanno deciso di schierarsi con Pocenia e non con chi la voleva sotterrare di rifiuti. Il MoVimento 5 Stelle continuerà le sue battaglie al fianco di chi difende l’ambiente, la salute e le istanze di chi si sente sempre più lontano da certa politica, più intenta allo sviluppo di alcune imprese che non della propria comunità. Questo di Pocenia – conclude Sergo – è l’ennesimo esempio di come la partecipazione popolare, quando supportata da una corretta informazione, è il modo migliore per governare i nostri Comuni”.

Altri bus saltati a Udine, almeno si informino gli utenti

“Ancora corse saltate a Udine, con utenti costretti ad aspettare 40-50 minuti un autobus”. Lo denuncia il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo le ennesime segnalazioni di disservizi legati al trasporto pubblico locale.

“Manca completamente l’informazione delle corse saltate da parte di Arriva Udine, impedendo così alle persone di conoscere la situazione e cercare un’alternativa per spostarsi – continua l’esponente M5S -. E a sobbarcarsi le lamentele sono gli autisti, che non hanno alcuna responsabilità per le corse non effettuate, anzi, come al solito sono in prima fila a garantire un servizio essenziale per i cittadini. Spesso le notizie di cronaca evidenziano come qualcuno non si limiti alle lamentele ma passi a vere e proprie aggressioni”.

“L’ex assessore Pizzimenti è volato a Roma ma i problemi sono rimasti qui e, sebbene noti da anni, non vengono affrontati come si deve – conclude Sergo -. Infatti, prima ancora di adoperarsi per evitare i tagli, che non sarebbe male visto il tempo che passa, si provveda almeno a informare l’utenza, visto che app e sito non comunicano nulla, invece di continuare a dare l’impressione che tutto funzioni normalmente anche quando non è così. Negando il problema si negano anche le soluzioni per risolverlo”.

Lotta a violenza sulle donne deve coinvolgere tutti

“La lotta alla violenza contro le donne può essere vinta soltanto con il coinvolgimento di tutti”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. “La politica e le istituzioni devono fare la propria parte, garantendo alle donne parità di diritti e libertà economica, ma serve soprattutto una cultura del rispetto che parta dalle nuove generazioni, attraverso famiglie e scuola”.

“Troppo spesso leggiamo di donne vittime di femminicidio: nel 2022 i casi in Italia sono stati 104, di cui 88 in ambito familiare e affettivo – ricorda Dal Zovo -. Un dato che già di per sé fa impressione ma che, purtroppo, è solo quello che fa più scalpore”.

“Secondo il report della Direzione Centrale Anticrimini della Polizia di Stato, ogni giorno 86 donne sono vittime di reato, tra maltrattamenti, violenza sessuale e stalking: più di tre casi ogni ora – sottolinea l’esponente M5S -. Numeri che ci dicono come ci sia una battaglia di civiltà da combattere tutti insieme: anche non girare la testa dall’altra parte e denunciare eventuali episodi di violenza al numero 1522 è un contributo importante”.
.

Carburanti, da Governo e Giunta stangata per famiglie e gestori

“Da una parte il Governo taglia lo sconto sulle accise, dall’altra la Giunta regionale mantiene un contributo a favore di chi non ne ha veramente bisogno”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, dopo l’approvazione della legge sul sostegno per l’acquisto di carburanti in Friuli Venezia Giulia.

“Dopo le promesse di Meloni e Salvini di tagliare le accise sui carburanti, ecco che tra i primi provvedimenti del Governo arriva la riduzione dello sconto nazionale, a partire dal 1° dicembre, da 30,5 a 18,3 centesimi, con un costo di circa 146 euro a famiglia” aggiungono i consiglieri.

“Se già questa stretta allo sconto comporterà un aumento della spesa di rifornimento per le famiglie di tutta Italia – continuano gli esponenti M5S -, la beffa sarà ancora maggiora in Friuli Venezia Giulia ed in particolare per i gestori delle stazioni di rifornimento, in quanto lo sconto regionale non garantirà più un prezzo per i carburanti inferiore a quelli dei distributori sloveni. Già in questi giorni infatti, se si confrontano i prezzi considerando l’aumento dell’accisa previsto dal Governo al 1 dicembre, quelli oltre confine risultano più convenienti”.

“Ricordiamo quando l’attuale Presidente del Consiglio attaccava i Governi che avevano portato avanti il bonus monopattino, affermando che si faceva un favore ai ricchi – ricorda Sergo -. Ma oggi l’assessore Scoccimarro, anche lui di Fratelli d’Italia, invece di rimediare ai danni della sua leader, preferisce garantire lo sconto su benzina e gasolio a tutti, respingendo la nostra proposta di limitarlo a chi ha un reddito più basso e una macchina non di grossa potenza, fatta salva la fascia di 10 km dal confine. Infatti, l’unico aspetto positivo di questa norma è proprio il super sconto nelle aree confinarie proposto dal MoVimento 5 Stelle”.

La consigliera Ilaria Dal Zovo venerdì all’evento organizzato dal Comitato Femminicidio

La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, presenzierà all’evento organizzato dal Comitato Femminicidio dal titolo “Narcisismo maligno. Le ferite ci sono, ma la l. 54/2006 le cancella”, che si terrà presso la Sala Pirelli del Consiglio regionale della Lombardia a partire dalle 10 di venerdì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

Come sottolineato dallo stesso Comitato, la parola “conflitto” puntualmente utilizzata durante le cause separazione da ex partner con “disturbo di personalità narcisistica” ha ulteriormente intensificato la violenza contro le donne, facendo suonare seri campanelli d’allarme sulla necessità di agire con più preparazione e fermezza. La maggior parte dei narcisisti non lascia lividi visibili, né spargimenti di sangue, ma feriscono più profondamente, dove non si vede. Si oppongono a tutto ciò che è reale tra false accuse, odio, ilarità, azioni sadiche e ritorsioni finanziarie. Il “traghettatore” di questa nuova piaga sociale è proprio la legge 54/2006 sull’affido condiviso perché non tutela il minore come “prefigurato” dal suo ideatore prof. Marino Maglietta, bensì espone bambini e bambine a prelievi coatti, a laceranti strappi da madri sane e amorevoli fino a trasformare questi bambini in oggetti “da riprogrammare”.

Sebbene la maggior parte dei giudici abbia abbastanza esperienza da non lasciarsi ingannare da banali menzogne sono anche loro esseri umani. Il narcisista patologico può essere molto carismatico e convincente, conosce l’arte di piegare chiunque alle proprie volontà. L’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità definisce quattro forme di violenza domestica: atti di violenza fisica, violenza sessuale, violenza psicologica e comportamenti controllanti. Dietro c’è una cultura di abusi che porta alla sottomissione psicologica che noi dobbiamo cominciare a conoscere.

Oltre alla consigliera regionale Dal Zovo, prenderanno parte all’evento, Emma Pavanelli, Membro della Camera dei deputati, già Senatrice e membro della commissione parlamentare di indirizzo e controllo su fenomeni di intolleranza, razzismo e istigazioni all’odio voluta dalla senatrice Liliana Segre; Maria Edera Spadoni, Vice Presidente Camera dei Deputati XVIII Legislatura e membro del consiglio d’Europa; Orietta Vanin, già Senatrice commissione Diritti Umani e Cultura del Senato – XVIII legislatura; Stefania Ascari, già membro Giustizia Antimafia e prima firmataria del Codice Rosso; Danila De Lucia, politica, giornalista, già senatrice e già componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio; Michele Cammarano, consigliere regione della Campania e presidente della Commissione speciale aree interne; Imma Cusmai, presidente Comitato Femminicidio in Vita; Paola Fendoni, ipnotista e scrittrice; Cristina Rontino, coordinatrice di equipe degli sportelli antiviolenza “Punto D”, in difesa delle donne e dei diritti dei minori. La chiusura dei lavori sarà affidata a Gregorio Mammì, consigliere regionale della Lombardia e segretario della Commissione Sanità e Politiche Sociali.

Pietra tombale su Centrale 118 a Trieste, centrodestra si rimangia le promesse

“La risposta dell’assessore Riccardi alla mia interrogazione e la bozza di nuovo Piano dell’emergenza urgenza mettono una pietra tombale sulla riattivazione della Centrale operativa 118 a Trieste”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“Una presa in giro da parte del centrodestra, che si rimangia le promesse della campagna elettorale e vanifica l’illusione che gli 8 milioni per spostare la sede del 118 in Porto Vecchio portassero a riavere la Centrale di Trieste” aggiunge l’esponente pentastellato.

“Ci sarà quindi un’unica Centrale operativa a Palmanova (che si chiamerà COREUT e non più SORES) che diventerà vero e proprio centro di comando, con un dipartimento interaziendale in capo all’Azienda regionale di coordinamento per la salute – spiega Ussai -. Eppure nel 2019 il tavolo tecnico regionale dell’emergenza urgenza affermava come fosse preferibile un sistema con due centrali, ricomprese nei Dipartimenti di emergenza aziendali. E lo stesso programma del centrodestra prevedeva di riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di Dipartimenti di area vasta”.

“Si chiude anche il capitolo relativo alla sede del 118 triestino in Porto Vecchio – conclude il consigliere M5S -. Rispondendo alla mia interrogazione, l’assessore Riccardi ha affermato inoltre come il progetto non sia stato considerato compatibile con il piano di riqualificazione dell’area da parte del Comune di Trieste. Si andrà quindi nell’ex sede della Polizia Locale in viale Miramare, ma con tempistiche ancora incerte”.

Bilancio consolidato tenga conto di risvolti ambientali e sociali

“Il bilancio consolidato della Regione diventi una forma di rendicontazione integrata, che permetta di valutare l’andamento strategico dell’ente tenendo conto anche dei risultati ambientali e sociali”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, in occasione del dibattito in aula sul documento contabile”.

“Un documento che avrebbe avuto bisogno di ulteriori dettagli, su cui mancano importanti elementi di valutazione – sottolinea Capozzella -. Ad esempio, cosa porta a una diminuzione del 3,7% dei proventi da tributi, passati da 6.334 milioni del 2020 a 6.099 milioni del 2021? Si tratta di una variazione episodica legata al periodo pandemico o è un trend strutturale, magari riconducibile al trasferimento della sede legale da Trieste a Milano?”.

“Non viene spiegato nemmeno da cosa derivi l’aumento, da 191 milioni del 2020 e 241 milioni dell’anno passato, dei contributi regionali – aggiunge l’esponente M5S -. Vorremmo sapere quali enti hanno beneficiato di questa maggiore generosità regionale e per quali progetto di investimento”.

“Dal bilancio consolidato emerge l’opportunità di alleanze e sinergie tra alcune società controllate e/o partecipate regionali – conclude Capozzella -. In particolare, notiamo che continuano a coesistere una serie di società operanti nello stesso settore economico, che potrebbero essere oggetto di un ripensamento organizzativo. Ci riferiamo a FVG Strade SPA, Autovie Venete SPA e Società Autostrade Alto Adriatico SPA. Vero è che le attività concretamente svolte differiscono, ma è ipotizzabile un progetto di fusione che permetta di generare sinergie di costo e coordinamento tra gli enti coinvolti”.

FVG Energia spa, ennesima società inutile

“Inutile ma costosa. Solo per iniziare ci metteremo 4 milioni di euro per il suo funzionamento”. Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo commenta l’approvazione della legge, proposta dalla Lega, che contiene ‘Disposizioni regionali per la transizione energetica’, istituendo la nuova società FVG Energia.

“Dopo il balletto tra Lega e Fratelli d’Italia, la maggioranza approva una norma che prima doveva istituire un’Agenzia per la transizione energetica, ma che alla fine si trasforma in una società per azioni che dovrà aiutare i Comuni e altri soggetti a costituire comunità energetiche – sottolinea Sergo -. Si trasforma l’UCIT srl in FVG Energia spa, ma di fatto non cambia nulla, se non passare da 6 mila euro per un consiglio di amministrazione di tre persone a una spesa complessiva di 4 milioni di euro”.

“Questa norma, se davvero è necessaria a pochi mesi dal 2023, sancisce una volta ancora l’incapacità di questa Giunta e di questa maggioranza sul tema dell’energia – continua l’esponente M5S -. Se serve una società come questa adesso, significa che per il centrodestra il Servizio Transizione Energetica della Direzione non è in grado, dopo quattro anni di Giunta Fedriga, di fare ciò che adesso farà FVG Energia spa”.

“Registriamo il fastidio del centrodestra nei confronti della transizione ecologica ed energetica: dopo avere cambiato il nome del Ministero a Roma, anche in questa inutile legge si passa dall’Agenzia per la transizione energetica a FVG Energia spa – conclude Sergo -. Viste le prese di posizione della Lega, i cittadini della Regione possono già ritenersi fortunati che la società non si chiami FVG Energia Nucleare e Trivelle spa”.

Puntare sul territorio per affrontare carenza personale nei pronto soccorso

“Non possiamo che condividere il pensiero di Carlo Stefanon, dirigente medico del Servizio di Osservazione breve intensiva all’ospedale di Pordenone: puntare sul territorio per risolvere la crisi del pronto soccorso”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, che esprime “solidarietà nei confronti dei lavoratori, costretti a condizioni insostenibili a causa della carenza di personale nelle strutture ospedaliere”.

“Una situazione che è drammaticamente analoga in tutti i pronto soccorso del Friuli Venezia Giulia, con lavoratori che se vanno a lavorare in altre regioni o nel privato – sottolinea Capozzella -. E la carenza di personale finisce inevitabilmente per ripercuotersi anche nei confronti dell’utenza”.

“La Regione continua a nascondere la testa sotto la sabbia, cercando di far emergere soltanto i dati che fanno comodo – conclude l’esponente M5S -. Ma chi gestisce la sanità regionale, Aziende sanitarie comprese, devono intervenire per fare fronte a una situazione critica che sta esplodendo in tutta la sua gravità”.

No al ritorno delle Province elettive

“Siamo pronti a confrontarci sul tema delle Province ma una cosa è certa: ci opporremo alla loro elezione diretta”. Lo dichiara il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, dopo l’annuncio dell’assessore Roberti di un disegno di legge per reintrodurre il livello di governo intermedio nello Statuto regionale.

“Quali bisogni dei cittadini saranno chiamati a soddisfare i nuovi enti? Quante ne avremo? Roberti si ispira al modello Trentino con due Province autonome? – si chiede Capozzella -. Dopo anni di annunci, ora abbiamo un testo, che l’assessore e la Lega mettono sul tavolo con perfetta tempestività elettorale”.

“Da parte nostra, cercheremo con tutte le nostre forze di far capire che un moltiplicatore di poltrone non serve a nessuno – conclude l’esponente M5S -. La nostra regione privata di province è già un unicum in Italia, proporne l’elezione diretta significherebbe continuare ad essere diversi, ma dopo svariati e goffi fallimenti, da sinistra come da destra”.

Sanità, Studio Ambrosetti e propaganda di Riccardi & Co.

“Dopo i titoli a tutta pagina che promuovono la sanità regionale per capacità di risposta ai bisogni di salute, secondo la valutazione dello Studio Ambrosetti (–> https://bit.ly/StudioAmbrosetti2022), alcune precisazioni sono doverose per non far passare un messaggio sbagliato, come vorrebbe la propaganda di Riccardi & Co.”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“L’unico indicatore dello studio che è stato pubblicizzato analizza la ‘capacità’ dei sistemi sanitari regionali, intesa soprattutto come disponibilità di risorse (posti letto in strutture residenziali per anziani, quota di famiglie con accesso a internet veloce, disponibilità di operatori sanitari), analizzando i risultati raggiunti solo in termini di copertura programmi vaccinali e di screening, anziani trattati a domicilio e accesso all’innovazione farmaceutica. – sottolinea Ussai -. Non si tratta quindi di una valutazione ad ampio raggio del sistema sanitario, a differenza di quanto fatto dalla Scuola Sant’Anna di Pisa a giugno 2022, secondo cui siamo fanalino di coda assieme alla Basilicata, o dall’AGENAS (Agenzia che fa capo al Ministero della Salute) a fine ottobre, che evidenzia pesanti criticità su liste d’attesa e mobilità interregionale”.

“Anche se Riccardi non lo dice, il Rapporto Ambrosetti evidenzia anche che il Friuli Venezia Giulia è l’ultima regione italiana per spesa pro capite per prevenzione collettiva e sanità pubblica, con 84,6 euro contro la media italiana di 121,2 euro – rimarca il consigliere M5S -. La nostra regione è anche tra quelle che hanno ‘perso’ più anni di aspettativa di vita tra il 2019 e il 2021, passando da 83,5 a 82,1 anni: peggio di noi solo il Molise. Siamo inoltre fanalino di coda in Italia per la vaccinazione anti papillomavirus, con una copertura del 4,8% delle dodicenni vaccinate a ciclo completo, contro il 26,8% di media nazionale, già pesantemente al di sotto degli obiettivi del Piano nazionale, che per il 2020 indicava una copertura del 95%”.

“Siamo sicuri che, per una corretta informazione del cittadino, l’assessore Riccardi chiederà di pubblicare anche questi grafici sui quotidiani locali. I problemi della sanità non sono solo una questione di risorse investite, ma di gestione che fa acqua da tutte le parti e la responsabilità è della politica e dei manager delle principali aziende della Regione, nominati dal presidente Fedriga – conclude Ussai -. Un esempio lampante è l’urlo di dolore lanciato dal personale del pronto soccorso di Cattinara che sono in stato di agitazione o hanno abbandonato la struttura per non essere complici di un servizio che sta soccombendo. Ma, nonostante le ripetute segnalazioni, non hanno ancora ricevuto risposte concrete da chi di dovere, impegnati a far vedere solo i dati che fanno comodo”.

Incontro M5S FVG – Confartigianato, al centro energie rinnovabili e Superbonus

Sburocratizzazione delle procedure per gli impianti da fonti rinnovabili e futuro del Superbonus 110% sono stati i temi centrali dell’incontro organizzato ieri sera dal MoVimento 5 Stelle Friuli Venezia Giulia, a cui hanno preso parte il presidente regionale di Confartigianato, Graziano Tilatti, e la responsabile dell’ufficio fiscale dell’associazione di categoria, Raffaella Pompei, insieme al coordinatore regionale M5S, Luca Sut, al consigliere regionale Cristian Sergo e alla capogruppo pentastellata in Consiglio comunale di Udine, Rosaria Capozzi.

“Il tema delle procedure di autorizzazione degli impianti è molto sentito da Confartigianato e dai suoi associati – sottolinea Sut -. L’incontro di ieri ci ha dato l’opportunità di illustrare il lavoro fatto in Parlamento durante l’acuirsi della crisi energetica nell’ultimo anno della scorsa legislatura. Lavoro che ha portato ad una spinta importante alla semplificazione, che però giungerà a compimento non appena verranno definite dalla Regione le aree idonee all’installazione di impianti rinnovabili. Una procedura che è in forte ritardo per la mancanza dei decreti attuativi previsti dal recepimento della Direttiva Red II che il Ministro Cingolani non ha mai portato a compimento”.

Per quanto concerna i bonus edilizi, in particolare il Superbonus 110%, aggiunge il coordinatore M5S, “la misura è stata fortemente osteggiata dal Presidente Draghi e, nonostante le rassicurazioni del centrodestra in campagna elettorale, subirà un’ulteriore decapitazione con le modifiche riportate nella bozza del Decreto Aiuti Quater del Governo Meloni, non ancora pubblicato in Gazzetta”.

“È inaccettabile che la nostra regione sia tra le ultime tre a doversi dotare di una legge sulle comunità energetiche rinnovabili, da noi richiesta un anno prima dello scoppio della guerra in Ucraina – rimarca Sergo -. Nel frattempo, a quasi un mese di distanza dalla presentazione delle domande per il bando da 10 milioni a favore dei Comuni per l’acquisto di impianti fotovoltaici, non sono state istruite tutte le pratiche e non sappiamo quante nuove comunità energetiche potremo avere grazie a questi stanziamenti. Non a caso siamo tra le peggiori nello sviluppo delle fonti rinnovabili. Non a caso non abbiamo ancora una legge regionale che promuova le Comunità energetiche rinnovabili. Non a caso tre anni fa abbiamo depositato una legge per istituire il reddito energetico e questa maggioranza l’ha bocciata”.

“Ormai l’unico a non crederci è l’assessore Scoccimarro, affascinato dall’idea del Presidente di Confindustria Alto Adriatico di realizzare inutili inceneritori che possono far fronte allo 0,5% del fabbisogno energetico regionale – continua il consigliere regionale -. Peccato che Elettricità Futura, la Confindustria delle imprese che producono energia in Italia, audita in IV Commissione ma evidentemente inascoltata o non capita dalle forze di maggioranza, abbia ricordato a tutti che se avessimo già raggiunto il mix di produzione energetica con il 70% di fonti rinnovabili non avremmo subito un solo euro di aumento delle nostre bollette e saremmo a buon punto verso l’indipendenza dal gas russo”.

“Ben venga il bando annunciato dall’assessore Bini, ma i due milioni di euro stanziati a luglio per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle nostre imprese sono stati cancellati a ottobre. Questo significa che il bando annunciato in queste ore sarà finanziato da risorse europee: è curioso come per anni ci si sia scagliati contro la burocrazia e le lungaggini di questi fondi e invece per risolvere l’emergenza energetica ci si affidi a questi strumenti – conclude Sergo -. Sembra quasi che ci si diverta a remare contro le imprese e le famiglie”.

Garantire sicurezza per operatori delle REMS

“Garantire la sicurezza agli operatori delle REMS presenti in Friuli Venezia Giulia”. Lo chiede il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella. “La recente aggressione avvenuta a Maniago e le segnalazioni che ci arrivano da chi lavora nelle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza devono portare ad alzare l’attenzione sulle strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari”.

“Dall’apertura della REMS di Maniago, avvenuta a dicembre 2021, sono già sei i casi di aggressione nei confronti degli operatori – ricorda l’esponente M5S –. La loro preoccupazione è alta, sia per la delicatezza del loro lavoro, a stretto contatto con persone condannate affette da patologie mentali, ma anche per il fatto che nelle prossime settimane gli ospiti della struttura saliranno da due a quattro, senza un aumento della dotazione di personale, che rimarrà di un infermiere e un operatore socio sanitario per turno, con la presenza non fissa di un medico psichiatra e senza la previsione di un presidio delle Forze dell’Ordine, se non con accessi salutari e un monitoraggio dall’esterno”.

“Nonostante le sollecitazioni degli stessi operatori e dei sindacati – continua Capozzella -, la presenza di una guardia giurata per 24 ore non viene presa in considerazione, in quanto insostenibile a livello di costi. La norma nazionale che istituisce le REMS appare vaga rispetto al tema della sicurezza, limitandosi a parlare di una non meglio precisata formazione da attuare di concerto tra Aziende Sanitarie e Ministero della Giustizia e di dotare le strutture di personale esperto nell’assistenza a pazienti psichiatrici”.

“Sull’apertura delle REMS in Friuli Venezia Giulia, dove sono previste tre strutture a Maniago, Udine e Aurisina (Trieste), abbiamo chiesto un’audizione in Commissione già lo scorso luglio con l’assessore regionale alla salute, i vertici delle Aziende sanitarie e i responsabili per la salute mentale e la salute penitenziaria e con i direttori delle carceri della regione” ricorda la consigliera M5S, Ilaria Dal Zovo.

“Considerata la situazione attuale, sarebbe ancora più utile un momento di confronto sul tema, coinvolgendo anche i sindacati” aggiunge il consigliere pentastellato Andrea Ussai, che sta predisponendo un’interrogazione sul tema della sicurezza in queste strutture. “In vista dell’apertura della residenza di Aurisina, e alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi a Maniago, vogliamo sapere se la Regione abbia previsto l’assunzione di un numero congruo di personale con la necessaria esperienza e un’adeguata formazione e se siano state predisposte linee guida alle Aziende sanitarie per garantire la presenza nelle 24 ore di operatori della sicurezza nelle REMS”.

Assegnazione alloggi ATER, centrodestra conferma discriminazioni

“Ancora una delibera che mantiene previsioni discriminatorie e conferma un clima di battaglia giudiziaria con il Tribunale che ha imposto la modifica regolamentare”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo il voto in Commissione sulle modifiche al regolamento per l’accesso al bando per l’assegnazione degli alloggi ATER.

“L’ordine del giudice di Trieste, come di altri Tribunali della regionale con riferimento all’analoga vicenda del ‘fondo locazioni’, ha richiesta il ripristino della parità di trattamento tra cittadini italiani o comunitari e cittadini stranieri nell’attestare l’assenza di immobili di proprietà all’estero – sottolinea Dal Zovo -. Un principio peraltro sancito anche dalla Corte Costituzionale”.

“La modifica proposta dalla Giunta e approvata oggi dalla maggioranza in Commissione – spiega l’esponente M5S -, mantiene la discriminazione nei confronti dei cittadini stranieri, che devono comunque produrre una documentazione aggiuntiva per dimostrare di non possedere altri immobili all’estero. Invece di assicurare maggiori risorse abitative a tutte le famiglie più esposte alla povertà abitativa, si scatena una guerra tra poveri”.

“Si continua inoltre quella che gli stessi consiglieri del centrodestra definiscono ‘schermaglia giuridica’ con i Tribunali, sottolineando nella delibera come le ‘modifiche al regolamento costituiscono mero adempimento delle disposizioni dell’Autorità giudiziaria, ma non sono da intendersi come acquiescenza alle suddette disposizioni’. Un conflitto – conclude Dal Zovo – sulla pelle delle famiglie più fragili: sarebbe più opportuno occuparsi dei tanti alloggi sfitti o da recuperare per dare una casa a chi ne ha bisogno, indipendentemente dalla provenienza”.

Illustrata la proposta di legge M5S per istituzione delle Comunità energetiche rinnovabili

Illustrata oggi nella IV Commissione del Consiglio regionale la proposta di legge del MoVImento 5 Stelle per la ‘Promozione dell’istituzione dei gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, delle Comunità energetiche rinnovabili e dei cittadini in Friuli Venezia Giulia’ depositata lo scorso 16 marzo.

“Ci sono già 16 Regioni italiane che hanno approvato una legge sulle comunità energetiche – ricorda il consigliere regionale M5S Cristian Sergo, primo firmatario del testo -, di cui otto dopo il deposito della nostra norma e una nona ha già avviato la discussione in commissione sul tema  Ci auguriamo che questa nostra proposta non faccia la fine di quella sul reddito energetico, che per il centrodestra non era possibile adottare, nonostante da altre parti, nello specifico Sardegna e Puglia, ci si sia dotati di un provvedimento in materia e si stiano finanziando i primi impianti”.

“La norma garantirebbe un’accelerazione nella diffusione delle fonti rinnovabili, nel contrasto all’inquinamento urbano e alla crisi climatica, contribuendo ad abbassare le bollette di famiglie e imprese – sottolinea l’esponente pentastellato -. Nel febbraio 2021 la Giunta ha accolto un nostro ordine del giorno in cui si chiedeva di sostenere l’istituzione di comunità energetiche rinnovabili, ma da allora nulla è stato proposto dal punto di vista normativo. Anche gli stanziamenti per Comuni ed enti pubblici economici recentemente messi a disposizione non sono rivolti solo all’istituzione delle Comunità energetiche, come abbiamo invano richiesto”.

“Ci auguriamo che a breve si arrivi all’approvazione di una legge regionale anche in Friuli Venezia Giulia, per dare impulso ad una misura fondamentale come questa – conclude Sergo – e che non venga bocciata solo perché presentata dal nostro gruppo consiliare. Apprezziamo l’apertura dell’assessore Scoccimarro a valutare anche questa proposta dell’opposizione, ma sono molti i Comuni, i cittadini e gli operatori che attendono che dalle parole si passi ai fatti”.