giovedì, 13 Febbraio 2025
Home Blog Pagina 26

Centrodestra taglia le tasse solo ai proprietari di seconde case

“Ancora una volta niente taglio alle tasse per le imprese del Friuli Venezia Giulia, nonostante le importanti risorse finanziarie messe a disposizione del Consiglio regionale. La Giunta e la maggioranza sta semplicemente dicendo alle imprese che l’Irap lo pagherà per intero, nonostante la pandemia energetica e l’incertezza per alcune e grave crisi per altre: unico vantaggio è che la pagherà nel 2023. A non pagare le tasse saranno solo quelle che chiuderanno l’attività”. Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, sul disegno di legge multisettoriale attualmente in discussione in aula.

“Da anni presentiamo emendamenti per azzerare l’Irap, manovra possibile con un quarto delle somme avute a disposizione da luglio a oggi, o almeno dimezzarlo – ricorda Sergo -. Ma ogni nostro tentativo di ridurre le tasse alle nostre aziende è stato bocciato”.

“Per le nostre imprese la Giunta Fedriga non va oltre una neutralità tributaria, perché il versamento sarà sempre lo stesso. E per le nostre famiglie, l’equità fiscale sbandierata dall’assessore Zilli non porta nemmeno a mettere mano a un sistema fermo da 12 anni, in cui l’unica soglia è di 15 mila euro, per cui chi ha un reddito appena superiore ha un’aliquota identica a chi guadagna milioni – continua l’esponente M5S -. Eppure la Giunta, accogliendo un nostro ordine del giorno, si era presa l’impegno di rivedere le aliquote Irpef anche per venire incontro alle famiglie, ma nemmeno questo assestamento di ottobre è stata l’occasione proprizia”.

“Nonostante le tante risorse a disposizione negli ultimi provvedimenti finanziari, bisognerebbe andare a dire ai cittadini che le uniche tasse tagliate sono quelle per i proprietari di seconde case che decidono di metterle in locazione ad uso turistico – conclude Sergo. Sembra chiaro che la nostra idea di equità fiscale sia alquanto diversa da quella della Giunta Fedriga”.

Su inceneritore di Trieste soliti slogan e propaganda di Fedriga

“Quanto meno strana l’assenza dell’assessore Scoccimarro all’inaugurazione della rinnovata linea dell’inceneritore di Trieste. Un impianto sicuramente moderno, visto il recente revamping, e che, ci mancherebbe, rispetta i limiti di legge imposti” Lo rileva il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, e la consigliera comunale pentastellata di Trieste, Alessandra Richetti

“Il M5S di Trieste e del Friuli Venezia Giulia ha sempre evidenziato come la capacità di trattamento autorizzata fosse ben superiore rispetto a quanto effettivamente bruciato, sottolineando pertanto il suo sottoutilizzo, ben prima che la Commissione Europea ritenesse che gli inceneritori fossero dannosi all’economia circolare, tanto da escludere di concedere fondi PNRR per la loro realizzazione – continuano i portavoce -. Un mancato utilizzo evidenziato dagli stessi amministratori di Hestambiente, società del Gruppo Hera che gestisce l’impianto, i quali pochi mesi fa, auditi in Consiglio regionale, hanno potuto far presente a tutti i politici che non servono altri inceneritori vista l’ampia disponibilità ad accogliere i rifiuti nel capoluogo”.

“Chissà se un tanto è stato ribadito anche ieri al presidente Fedriga, già membro del consiglio d’amministrazione di AcegasAps, la società del Gruppo Hera che gestisce i rifiuti di Trieste, ma soprattutto al presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, convinto che si debbano costruire inceneritori ovunque per risolvere i problemi del mondo – aggiungono Sergo e Richetti -. La parte più paradossale della passerella di ieri sta nell’enfasi con cui si è sbandierato ai quattro venti che l’impianto produce l’energia elettrica per 180.000 cittadini. Un dato interessante, perché quasi sufficiente a soddisfare i bisogni energetici dei triestini: peccato che finora, come attestano i piani economici finanziari della società, non ci siano ricavi dalla vendita di energia in rete, il che significa che l’energia prodotta  viene utilizzata per alimentare l’impianto stesso”.

“Cosa ancora più paradossale – concludono gli esponenti M5S – è che il Gruppo Hera non si limiti alla raccolta e all’incenerimento dei rifiuti, ma venda anche energia elettrica ai cittadini di Trieste. Leggendo i proclami entusiastici di Fedriga, non ci si aspetterebbe che la società (privata e non pubblica) abbia aumentato le proprie tariffe passando dagli 0,08 €/kwh del luglio 2021 ai 0,31 €/kwh del luglio 2022. A settembre lo stesso prezzo per la stessa tipologia di bolletta (ore piene F1) è arrivato a toccare quota 0,56 €/kwh. Eppure così è”.

Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi

🌱 Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi
▪️ 1 di 8: Parte la nostra consultazione pubblica

Ci sono ampi margini per migliorare il disegno di legge FVGreen presentato dal centrodestra. Noi abbiamo preparato le nostre proposte, ma vogliamo soprattutto ascoltare le vostre idee per cercare insieme di trasformare un provvedimento troppo povero di contenuti, in una vera legge che guidi il Friuli Venezia Giulia verso la transizione ecologica.

Mandateci i vostri suggerimenti alla mail oppure scriveteci su Facebook.

A questo link trovate il disegno di legge FVGreen proposto dalla Giunta regionale ➡️ https://bit.ly/DisegnoDiLegge-FVGreen

FVGreen, parte la nostra consultazione pubblica

“Ascolteremo le proposte dei cittadini, pronti a tramutarle in emendamenti per provare a trasformare FVGreen in una vera legge che guidi il Friuli Venezia Giulia verso la transizione ecologica”. A partire da domani, i consiglieri regionali pentastellati, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai, attraverso dei brevi video sulla pagina Facebook del MoVimento 5 Stelle FVG, racconteranno cosa c’è, e soprattutto non c’è, nel disegno di legge proposto dal centrodestra, spiegheranno le loro proposte ma, soprattutto, raccoglieranno gli spunti che arriveranno direttamente dai cittadini. “Dopo avere raccolto le istanze dei portatori di interesse in audizione, vogliamo raccogliere ulteriori contributi di chi non ha occasione di farsi ascoltare, a cominciare dai tanti giovani che si stanno interessando all’ambiente e ai cambiamenti climatici”.

“Purtroppo, ci siamo già scontrati contro il muro eretto dall’assessore Scoccimarro e dal centrodestra nei confronti delle proposte del MoVimento 5 Stelle e dell’intera opposizione – ricordano i portavoce -. Eppure ci sono ampi margini per migliorare una legge che, così come è stata presentata, non raggiunge gli obiettivi dichiarati. Se i principi e le finalità sono condivisibili, dobbiamo fare in modo che si traducano in azioni concrete e immediate e non rimangano soltanto i soliti annunci”.

“Il nostro approccio è diverso e aperto al contributo di tutti, visto che i suggerimenti possono arrivare non solo dai nostri iscritti e simpatizzanti – sottolineano i consiglieri M5S -. Se proprio non vogliono ascoltare le nostre idee, ci auguriamo che Scoccimarro e la sua maggioranza non rimangano sordi alle proposte che arriveranno dai cittadini”.

Guarda qui i video:
1. Parte la nostra consultazione pubblica “Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi”
2. Obiettivi e finalità della legge
3. Programmazione strategica
4. Cambiamenti climatici
5. Adattamento
6. Centro regionale per la salute e il clima
7. Adattamento ai cambiamenti climatici: l’esempio della canapa
8. Comunicazione e consapevolezza

Migranti, centrodestra vuole scoraggiare e impedire ricongiungimento familiare

“L’inasprimento dei requisiti non si pone l’obiettivo di creare migliori condizioni di integrazione sociale dei familiari dei migranti stranieri legalmente residenti in Italia, ma di scoraggiare il ricongiungimento familiare, in chiaro contrasto allo spirito della direttiva europea”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, in merito alla proposta di legge nazionale, approvata dal centrodestra in Commissione

“Viene di fatto raddoppiato il livello di reddito previsto per accedere al ricongiungimento familiare – rimarca Ussai -, aumentato del 50% per ogni familiare da ricongiungere: un aumento sproporzionato e arbitrario. La direttiva europea fa riferimento al reddito o salario minimo, per cui avrebbe senso considerare la soglia di povertà calcolata dall’Istat, che alzerebbe il limite richiesto allineandoci ad altri Paesi europei”.

“La proposta di legge nazionale discussa oggi prevede anche la permanenza di due anni in Italia per fare richiesta di ricongiungimento. Una possibilità prevista dalla direttiva europea ma che 10 Paesi UE non utilizzano – ricorda l’esponente M5S -. Ma è necessario, sempre secondo le regole comunitarie, prevedere delle deroghe per rifugiati, ricercatori, studenti e lavoratori altamente qualificati. Eccezioni che il centrodestra ha dimenticato di inserire, con il rischio da una parte di avere molti contenziosi da affrontare, dall’altra di rendere il nostro tessuto economico e scientifico poco attrattivo”.

“Mentre lo stesso presidente Fedriga parla dell’immigrazione regolare come di una risorsa, la Lega propone una norma che va a penalizzare proprio i migranti legalmente presenti in Italia – conclude il capogruppo M5S, Mauro Capozzella -. Un intervento che non favorisce l’integrazione sociale e lavorativa e che, come sottolineato dallo stesso primo firmatario, Antonio Calligaris, non porterà a nessun rimpatrio”.

Per l’ecobonus di Fedriga ci sono i soldi ma non si sa come usarli

“La solita sparata pre-elettorale”. Così il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, definisce il cosiddetto ecobonus, principale intervento nella legge multisettoriale, approvata oggi in Commissione. “La cifra stanziata di 100 milioni è importante – sottolinea Sut in conferenza stampa – ma ancora non sappiamo come verranno utilizzati. Si sarebbe dovuto intervenire prima, magari accogliendo alcune delle tante proposte fatte in Consiglio regionale dal M5S fin dal 2014. È proprio questo modo di agire del centrodestra, fatto di annunci ma di scarsissima sostanza, a fare del Friuli Venezia Giulia una delle peggiori regioni italiane per uso delle fonti rinnovabili, come emerso dai dati forniti da GSE (Gestore dei servizi energetici)”.

“Otto anni fa abbiamo presentato per la prima volta la proposta di Fondo di rotazione per finanziare interventi di efficientamento e risparmio energetico e di riduzione delle emissioni – ricorda il consigliere regionale M5S, Andrea Ussai -. Fu approvato solo un ordine del giorno, mai attuato dalla Giunta Serracchiani, e anche il tentativo di riproporre l’idea del ‘Fondo energia’ nella legge di stabilità 2019, la prima con Fedriga presidente, non ha avuto successo”.

“Se fosse stato approvato nel 2014, con 10 milioni all’anno avremmo 90 milioni di investimenti realizzati, e con il meccanismo del fondo di rotazione in 4-5 anni avremmo potuto reinvestire la stessa cifra – rimarca il consigliere pentastellato, Cristian Sergo -. In questo modo, il Friuli Venezia Giulia non sarebbe sotto la media nazionale per aumento di impianti fotovoltaici installati (da 27.967 del 2014 a 37.168 del 2021, +35% rispetto al +45% italiano)”.

“Sul tema dell’energia abbiamo avanzato numerose altre proposte, alcune bocciate o mai affrontate come le norme sul reddito energetico, che invece è realtà in Puglia e Sardegna, e sulle comunità energetiche, per le quali a febbraio 2021 è stato accolto dalla Giunta un ordine del giorno, anche in questo caso mai attuato – continua Sergo -. In altri casi abbiamo portato a casa un risultato, come nel caso dei sistemi di accumulo di energia prodotta da impianti fotovoltaici, con oltre 4 milioni di contributi dal 2020 a oggi, e della legge sulle grandi derivazioni a uso idroelettrico, nata su iniziativa del MoVimento 5 Stelle e che ha portato a monetizzare oltre 4 milioni per i Comuni della Destra Tagliamento, in attesa della risoluzione del contenzioso che riguarda la Provincia di Udine”.

Proprio dalle idee già portate all’attenzione del Consiglio regionale si fondano le proposte del MoVimento 5 Stelle per utilizzare al meglio i 100 milioni dell’annunciato ‘ecobonus’, a partire dal meccanismo del fondo di rotazione per consentire l’abbattimento delle bollette, ma con la restituzione alla regione dei proventi della vendita dell’energia e l’impegno a far parte di comunità energetiche. La richiesta dei pentastellati è quella di porre un tetto ISEE e di capacità degli impianti, per venire incontro a chi ne ha più bisogno e garantire un maggior numero di interventi, ma anche di impegnare i beneficiari ad aderire a una comunità energetica, per agevolare la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili. Il M5S punta inoltre a incentivare la sostituzione degli elettrodomestici con macchinari più efficienti e che possano sfruttare l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici. Anche in questo modo si riduce la dipendenza dalle fonti fossili.

“Gli strumenti che mettiamo sul tavolo danno risposte vere all’attuale crisi energetica e all’aumento delle bollette – chiosa il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella -, non certo soluzioni come gli inceneritori o il nucleare. Proposte concrete, contrariamente agli annunci del presidente Fedriga, a cui chiediamo maggiore responsabilità invece di dare false aspettative ai cittadini quando ancora non è dato sapersi quali misure verranno messe in atto”.

Campagna elettorale su legionella alle Terme di Monfalcone? Solo richiesta di chiarezza

“Non vogliamo certo sostituirci alla magistratura, semmai ci auguriamo che l’intervento della Procura serva a fare chiarezza sulla vicenda”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, replicando alle dichiarazioni della sindaca di Monfalcone, Anna Cisint, sui casi di legionella alle Terme romane.

“E meno male che si è mossa la Procura, perché il Comune, anche di fronte a una richiesta di ASUGI di chiudere la parte non sanitaria, non ha fatto assolutamente nulla, nonostante il rilevamento di legionella superiore ai limiti di legge” sottolinea Dal Zovo.

“Siamo stati i primi e gli unici a sollevare la questione, e possiamo rassicurare Cisint sul fatto che la campagna elettorale non c’entra proprio nulla – aggiunge la portavoce M5S -. Forse la sindaca, che solo adesso si esprime, non sa che seguiamo la vicenda fin dall’inizio, quando di elezioni nemmeno si parlava”.

Piano qualità aria, cosa cambia per autorizzazioni industrie inquinanti?

“Come spesso accade per questo genere di Piani, la domanda che ci si pone è: cosa cambia?”. A chiederlo sono i consigliere regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, dopo l’illustrazione in Commissione del Piano regionale della qualità dell’aria.

“Si parla di misure di mitigazione quando però ci sono particolari territori soggetti a sforamenti in cui si continuano ad autorizzare impianti che aumenteranno le emissioni di sostanze inquinanti – aggiungonogli esponenti M5S –, anche dopo la modifica della Costituzione Italiana che impedisce l’iniziativa economica svolta in modo da recare danno alla salute e all’ambiente. Senza contare che ci sono aree, come tutta la provincia di Pordenone a Nord di Morsano, in cui non ci sono le centraline per controllare gli sforamenti annuali dei limiti”.

“Abbiamo ascoltato l’assessore e la Direzione parlare di norme contro l’inquinamento cumulativo per le sostanze non normate, che dovrebbe dare il potere alla Regione di intervenire sulle autorizzazioni – rimarcano Dal Zovo e Sergo – ma ne parliamo da anni. Ma come ricordato dagli Uffici, per gli impianti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale, questa potestà esiste già per cui si deve tenere conto del cumulo degli inquinanti presenti sul territorio. Purtroppo molti cittadini si sono lamentati che nel rilascio delle recenti autorizzazioni non se ne sia tenuto in debito conto”.

“Un Piano vecchio, visto che l’approvazione preliminare è di dicembre 2021 e le modifiche alla Costituzione sono sopraggiunte a febbraio di quest’anno – concludono i portavoce pentastellati -, ma anche incompleto. Non viene infatti trattata la questione dell’impatto degli odori, che riguardano le aree interessate da impianti industriali ma anche da altre attività, come ad esempio gli allevamenti. Alla nostra specifica richiesta ci è stato risposto che la questione è spinosa e va atteso il nuovo Governo: un pretesto per prende tempo”.

Sconti carburanti, marcia indietro di Scoccimarro su ISEE e cilindrata

“Che fine hanno fatto i limiti ISEE e di cilindrata annunciati più di un anno fa dall’assessore Scoccimarro per la revisione degli sconti sui carburanti?”. A chiederlo sono i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, dopo l’illustrazione del disegno di legge oggi in Commissione. “Il 18 giugno 2021, in un’intervista, l’assessore parlava di una modifica della scontistica, da approvare entro l’anno (scorso), basata su tre capisaldi che il M5S ha proposto fin dall’inizio della legislatura: tetto ISEE, limite di cilindrata e sconto maggiorato nella fascia più vicina al confine”.

“Oggi ci troviamo di fronte a un testo che prevede soltanto la ‘super agevolata’ e gli annunci di Scoccimarro si sono scontrati con il resto della maggioranza, per cui non si interviene sugli altri aspetti, continuando a prevedere sconti per tutti, compreso chi non abito vicino al confine e non è soggetto al turismo del pieno, e non indirizzati solo a chi davvero ne ha bisogno. Un salasso che negli ultimi anni ha visto un aumento del 50% della misura e che oggi vale 59 milioni di euro per incentivare l’uso delle fonti fossili” aggiungono gli esponenti pentastellati.

“Se la norma vuole essere ambientale e non sociale, come ha cercato di giustificare Scoccimarro, qualcuno ci deve spiegare perché vengono incentivate anche auto classificate anche al di sotto della categoria euro 4 e senza limiti di età, ma soprattutto quelle auto che fanno 5 km con un litro e inquinano come 6 vetture normali – continuano Dal Zovo e Sergo -. Ma questa Giunta vive di contraddizioni e continua a legiferare solo con la paura di perdere consensi”.

“In aggiunta, viene sbandierata una rivoluzione che per come spiegata dall’assessore sarà totalmente inutile – concludono i consiglieri M5S -. La realizzazione di una applicazione per smartphone e tablet, che potrà esser sostituita dalla stampa di un semplice codice e che quindi non serve a niente. Non a caso, ha già raccolto numerose critiche anche da parte dei consumatori”.

Fondo energia proposta M5S di otto anni fa

“Già nella scorsa legislatura, e poi nella prima legge di stabilità di quella attuale, abbiamo proposto l’istituzione di un ‘Fondo energia’. Oggi la giunta Fedriga mette sul tavolo stessa soluzione, ma la totale assenza di visione del centrodestra li fa arrivare in clamoroso ritardo”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai e Cristian Sergo.

“Nel 2014, prima con un emendamento e poi con un ordine del giorno accolto dalla Giunta, e nel 2018, nella prima finanziaria dell’attuale Giunta, il M5S ha proposto l’istituzione del ‘Fondo energia’ – ricorda Ussai -. Se si ascoltassero le proposte dell’opposizione, magari non si dovrebbe intervenire sempre in situazione di emergenza, quando famiglie e imprese sono già in ginocchio”.

“Il disegno di legge multisettoriale originariamente non prevedeva alcun intervento nel settore dell’energia, anzi venivano tolte risorse: ora ci troviamo con un intervento da 100 milioni, di cui ancora non abbiamo visto il testo  – rimarca Sergo -. Ancora una volta, dobbiamo discutere di un disegno di legge che si conosce prima dalla stampa che nelle sedi istituzionali preposte”.

Tecnici alla SORES, obiettivo è modello Lombardia

“Dopo essere rimasti esclusi dall’avviso pubblico per la direzione dei distretti sanitari di ASUGI, sembra che gli infermieri lasceranno il posto a tecnici non sanitari anche per completare gli organici della Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria (SORES)”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“Chiederemo chiarimenti all’assessore Riccardi sull’ipotesi di sostituire gli infermieri con operatori ‘laici’, che oggi chiamano ‘tecnici’ per dare autorevolezza, a rispondere alle chiamate nella Sala operativa – annuncia Ussai -. Una eventualità che ha già provocato non pochi malumori tra i professionisti e le loro rappresentanze sindacali”.

“D’altro canto, il modello che questa Giunta persegue per la nostra sanità è piuttosto chiaro e guarda più all’esperienza della Lombardia che a quella del Friuli Venezia Giulia – afferma l’esponente M5S -. Emblematica è la lista dei relatori al convegno, previsto per il 28 ottobre a Udine, sugli scenari futuri del sistema dell’emergenza – urgenza: dei nove interventi della scaletta, cinque saranno di ospiti provenienti proprio dalla Lombardia”.

“Un appuntamento che arriva a giochi già fatti, visto che, dopo anni di attesa e di rinvii, ora c’è fretta di scrivere il Piano dell’emergenza – urgenza entro la fine di ottobre – conclude Ussai -. E gli operatori interessati del gruppo tecnico che se ne sta occupando non hanno in mano nemmeno una bozza del Piano”.

Assurdo pensare a ritorno delle Province elettive

“Ogni occasione è buona, per Giunta e maggioranza, per tirare fuori la questione del ritorno alle Province elettive”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, commentando le dichiarazioni dell’assessore Pierpaolo Roberti. “Un’assurdità pensare oggi di ripristinare un poltronificio, utile per piazzare chi non ha trovato posto in Parlamento, complice la riduzione dei posti fortemente voluta dal M5S”.

“Da quando il centrodestra a trazione leghista si è insediato al vertice della Regione Friuli Venezia Giulia, ascoltiamo periodicamente la tiritera sul ritorno alle Province come un tempo – sottolinea l’esponente pentastellato -. Eppure l’iter, che prevede una modifica costituzionale, non è mai stato avviato”.

“Mentre assessore e colleghi di partito, ormai da anni, accumulano annunci su annunci, gli Enti locali del FVG devono fronteggiare il caos più assoluto – conclude Capozzalla – gli Enti di decentramento regionali che si sono rivelati inefficaci e le Comunità di montagna che hanno provocato spaccature all’interno del territorio. Il tutto a causa di una pseudoriforma che si prefiggeva un obiettivo al momento rimasto solo sulla carta e nelle dichiarazioni a mezzo stampa”.

Legionella alle Terme Monfalcone, perplessità su parole Cisint e Riccardi

“Lasciano perplessi le dichiarazioni della sindaca di Monfalcone, Anna Cisint, e dell’assessore regionale alla salute, Riccardo Riccardi, dopo la notizia dell’indagine della Procura sui casi di legionella che hanno colpito chi ha frequentato le Terme romane”. Lo afferma la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, che attraverso accessi agli atti e interrogazioni aveva sollevato la questione nei mesi scorsi.

“Cisint afferma di essere ‘all’oscuro’ dei casi di legionella, eppure c’è stata una richiesta di chiusura delle Terme al Comune di Monfalcone da parte di ASUGI – ricorda Dal Zovo –. Inoltre, nella risposta alla mia interrogazione in Consiglio regionale, è stato sottolineato come, dopo il rilevamento di legionella, ci sia stato un incontro a cui ha preso parte anche lo stesso Comune”.

“Qualche dubbio c’è anche sulla ‘trasparenza’ dichiarata da Riccardi. In realtà – sottolinea l’esponente M5S –, non risulta una chiusura dell’attività wellness per motivi sanitari, ma per interventi di manutenzione, né c’è stata, per quanto ne sappiamo, la dovuta comunicazione nei confronti dei frequentatori delle Terme rispetto al rilevamento di quantitativi di legionella superiori ai limiti di legge”.

Corse di bus e treni cancellate a Udine. Fedriga costretto ad affrontare l’eredità Pizzimenti

“Di nuovo problemi per il trasporto pubblico locale su ferro e gomma. Dalle segnalazioni che ci arrivano da Udine, saltano le corse degli autobus anche in ora di punta al mattino, a cui si aggiungono i guasti in stazione a Udine sui treni regionali di oggi”. Lo denuncia il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Situazione sempre più complessa per le famiglie, perché non sanno se passerà o meno il loro mezzo e che fra poco invece degli orari consulteranno i bookmakers”.

“Un delirio annunciato, che dura da tempo, ma che non si è voluto e saputo governare. Tante questioni irrisolte, in particolare sul personale, e disagi che rimangono – continua Sergo -. A rimetterci gli utenti e per gli operatori, che portano avanti il servizio come meglio possono, ma che si trovano a fronteggiare le rimostranze, non sempre civili, dei passeggeri”.

“In questo modo si finisce per costringere a utilizzare il mezzo privato o rivolgersi al taxi, ancor più se l’unica soluzione per il TPL è aumentare le tariffe – aggiunge l’esponente M5S -. Pochi giorni fa abbiamo chiesto al presidente Fedriga, nuovo referente in materia dopo l’elezione dell’ex assessore Pizzimenti alla Camera, di fare luce sui fondi statali, circa 15 milioni di euro, girati dal Governo Conte alla Regione e da questa non ancora trasferiti alle aziende. Non vorremmo che sia questa la scusa buona per non intervenire sulla carenza di personale”.

“Sulla stazione di Udine sono anni che denunciamo carenze e problematiche – conclude Sergo -. Per correre dietro alle fantasie politiche con opere, in questo caso da 200 milioni di euro, che non trovano mai le risorse necessarie per la loro realizzazione, non si risolvono nemmeno i problemi quotidiani. Gli ascensori sono ancora fermi, i bagni sono ancora chiusi e a questi si aggiungono i guasti odierni agli impianti, che di solito si verificano in caso di pioggia”.

M5S appoggia iniziative per sede Cividale dei Vigili del Fuoco

“Pieno appoggio del MoVimento 5 Stelle all’iniziativa del sindacato dei Vigili del Fuoco e dei sindaci del Cividalese e della Valli del Natisone in difesa del distaccamento permanente dei pompieri a Cividale del Friuli”. Lo affermano il coordinatore regionale pentastellato, Luca Sut, e la consigliera regionale M5S, Ilaria Dal Zovo.

“Nel recente incontro con il sindacato autonomo CONAPO ci sono state segnalate numerose criticità per i Vigili del Fuoco in Friuli Venezia Giulia, dalla carenza di personale e mezzi alla mancata attivazione della convenzione per l’antincendio boschivo – ricordano gli esponenti del MoVimento -. Tra questi problemi c’è anche il tema della sede di Cividale”.

“Bene che i sindaci del territorio, in maniera unitaria, abbiano sposato la causa sollevata dal CONAPO, rivolgendosi al Prefetto di Udine e alle autorità competenti per il mantenimento della struttura – continuano Sut e Dal Zovo -. L’unità di intenti è fondamentale per arrivare a un risultato che auspichiamo positivo, per garantire un’adeguata capillarità alla fondamentale opera svolta dai Vigili del Fuoco”.

Giornata salute mentale, Centri in difficoltà per carenza personale

“La Giornata mondiale della salute mentale va celebrata non con belle parole di circostanza, ma attraverso azioni e politiche che consentano di curare nel migliore dei modi chi soffre di queste patologie”. Lo afferma, in occasione della ricorrenza che cade proprio il 10 ottobre, il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“Trieste, città dove ha operato Franco Basaglia, è un luogo simbolo della salute mentale e questa Giornata assume qui una valenza ancora più profonda” continua l’esponente pentastellato.

“Ma proprio a Trieste i Centri di salute mentale soffrono una carenza di personale e sono in crescente difficoltà nell’erogare servizi, peraltro sempre più richiesti. Affrontare queste criticità – conclude Ussai – è il modo migliore per dare significato alla Giornata di oggi”.

Professioni sanitarie tagliate fuori da avviso per direttore dei Distretti di ASUGI

“A nemmeno un mese dall’audizione degli Ordini degli infermieri, in cui l’assessore Riccardi si è vantato per la nomina di un infermiere come responsabile del distretto sanitario di Udine, arriva l’avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico di direttore di Struttura complessa dei quattro Distretti sanitari di ASUGI (2 a Trieste, 2 nell’Isontino), in cui le professioni sanitarie vengono escluse”. Lo rende noto il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“L’avviso, in applicazione dell’atto aziendale di ASUGI, prevede infatti tra i requisiti di partecipazione l’iscrizione solamente all’Ordine dei medici, nelle discipline di Organizzazione dei servizi sanitari di base, di Igiene Epidemiologica e Sanità Pubblica, di Medicina Interna e Geriatria” spiega Ussai.

“In questo modo, si mandano all’aria competenze acquisite in anni di esperienza da professionisti che sanno come si fa salute nel territorio, considerato che a Trieste la presenza di infermieri a capo dei distretti era già una realtà consolidata – ricorda l’esponente M5S -. Non vorremmo che questa scelta significhi che i posti siano già assegnati”.

Ussai annuncia “la presentazione di un’interrogazione per capire direttamente dall’assessore le motivazioni che hanno portato a restringere la platea di partecipanti, con la speranza che l’avviso pubblico venga ritirato e che ci sia la possibilità di tornare sui propri passi. Sarebbe anche interessante – conclude il consigliere – sapere cosa ne pensano gli Ordini degli infermieri, blanditi pochi giorni fa e ora tagliati fuori da questa opportunità”.

Ambiente priorità per i giovani spinge a cambio di passo

“L’inserimento della tutela dell’ambiente nella Costituzione, ricordata ieri a Trieste da Roberto Fico, segue proprio la direzione indicata dalla ‘generazione Z’, che considera sostenibilità e cambiamenti climatici le principali priorità”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, dopo il focus di ieri al Barcolana Sea Summit a cui ha preso parte anche lo stesso Presidente della Camera.

“L’ambiente è sempre stato al centro dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle, e lo è a maggior ragione in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo – continuano gli esponenti pentastellati -. Anche a livello regionale, come ha ammonito Fico soffermandosi sulle politiche nazionali, occorre un rapido cambio di passo per rispondere alle necessità attuali e del futuro”.

“Il fatto che tra i ragazzi la transizione ecologica sia la priorità più importante ci rincuora e ci porta ad agire in maniera ancora più marcata verso questa direzione – concludono i consiglieri M5S -. Per farlo occorre coinvolgere le giovani generazioni che, come emerso dall’incontro di ieri, si sentono ancora marginali nel dibattito pubblico. Sostenibilità significa anche inclusione di tutti nelle scelte, soprattutto quando vanno ad incidere sul loro futuro”.

Su Ufficio di presidenza PD non ha mantenuto la parola

“Fa specie l’apertura del capogruppo del PD Diego Moretti, praticamente a fine legislatura, rispetto a un problema di rappresentanza nell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, i cui tre posti riservati all’opposizione sono tutti dei dem”. Lo afferma, in una nota, il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle.

“Dal 2013, anno in cui siamo entrati in Consiglio regionale, poniamo la questione della mancata rappresentanza del secondo gruppo di opposizione più numeroso, sia quando a governare la Regione era il centrosinistra, sia oggi che alla guida della Giunta c’è il centrodestra – rimarcano i consiglieri pentastellati -. E non è certo una questione economica visto che noi l’indennità di carica la restituiremmo e non la useremmo per fare campagna elettorale”.

“Durante il Governo Conte 2 – ricordano gli esponenti M5S -, il segretario regionale del Partito Democratico, Cristiano Shaurli, aveva promesso che un rappresentante del suo partito avrebbe lascito il posto, avendo il PD preso anche la presidenza del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, che per metà della scorsa legislatura è stato guidato dal M5S con risultati apprezzati da tutti”.

“Avvisiamo solo Moretti che fra sei mesi i componenti dell’Ufficio di presidenza saranno costretti a lasciare il loro posto, per cui non c’è molto da dialogare, solamente rispettare le cose dette e far valere una maggior rappresentanza di tutte le componenti politiche di opposizione – conclude la nota -. Il PD ha sempre occupato i tre posti, senza minimamente tenere conto di nessun’altra forza che non siano loro stessi”.

M5S aveva visto lungo su meccanica quantistica

“L’assegnazione del Premio Nobel per la Fisica 2022 ad Alain Aspect, John F. Clauser e Anton Zeilinger conferma che la meccanica quantistica era una strada da seguire anche in una regione dalla forte vocazione scientifica come il Friuli Venezia Giulia”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“Nel gennaio 2021 il M5S ha presentato una mozione che puntava a fare del Friuli Venezia Giulia un punto di riferimento nei settori legati alla meccanica quantistica – ricorda Capozzella -. L’obiettivo era quello di sfruttare la presenza di importanti enti di ricerca sul nostro territorio, utilizzando le numerose applicazioni (banda larga, farmacologia, sanità, per fare degli esempi) relative alla meccanica quantistica”.

“Dispiace che la maggioranza, al momento della votazione, avvenuta a luglio 2021, abbia voluto bocciare una mozione che rappresentava un’opportunità – conclude il capogruppo M5S -. A conferma che le nostre proposte guardano sempre avanti”.