mercoledì, 19 Marzo 2025
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Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi | 3 di 8: Programmazione strategica

🌱 Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi
▪️ 3 di 8: Programmazione strategica
A questo link trovate le nostre proposte al primo articolo del disegno di legge FVGreen della Giunta regionale ➡️ https://bit.ly/FVGreen-art2-3

Di sviluppo sostenibile sentiamo parlare da decenni: non si tratta soltanto di inquinare meno, ma anche e soprattutto di utilizzare le risorse naturali bene e a favore di tutti, adesso e per le generazioni future.
La legge #FVGreen del centrodestra, traccia una strada, ma lo fa male. Perché è un percorso vago, incoerente e senza tempi precisi per raggiungere gli obiettivi.
Ascoltate nel video le nostre proposte!

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Voto favorevole del M5S a legge su persone con disabilità

Il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle ha votato a favore della legge che contiene ‘Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia’. Secondo il consigliere regionale pentastellato, Andrea Ussai, “questo provvedimento è al tempo stesso un punto di arrivo e un punto di partenza”.

“Punto di arrivo – spiega Ussai – perché è il risultato di un percorso partecipato, sia nella stesura del disegno di legge che nell’iter di approvazione in Consiglio regionale. Abbiamo apprezzato la disponibilità dell’assessore nell’accogliere gli emendamenti che abbiamo presentato, o comunque di tenere conto delle questioni sollevate, come nel caso della previsione di un centro regionale di riferimento per informazione e consulenza sugli ausili e le tecnologie di assistenza per l’autonomia delle persone con disabilità”.

“Questa legge permette al Friuli Venezia Giulia di compiere un salto culturale, sancendo principi importanti che ora dovranno essere attuati, e per questo parliamo di punto di partenza – aggiunge l’esponente M5S -. Da qui, infatti, bisogna partire per garantire i diritti delle persone con disabilità, la riorganizzazione e il passaggio di competenze all’interno della struttura sociosanitaria, fornendo finanziamenti e personale che consentano continuità e miglioramento dei servizi”.

“L’obiettivo ora è quello di migliorare anche le leggi di settore, eliminando gli ostacoli alla partecipazione delle persone con disabilità a una società basata sull’uguaglianza. Basti pensare alle difficoltà nell’applicare le norme sui Piani di eliminazione delle barriere architettoniche, con problemi nell’accessibilità e fruibilità dei luoghi aperti al pubblico. Citando il presidente della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie – conclude Ussai -: dove vivono bene i disabili, vivono bene tutti”.

Su gestione Tagliamento rimpallo Lega – FDI sulla pelle dei cittadini

“Il tema della gestione del fiume Tagliamento non si risolve con il tifo da stadio ma, come diciamo sempre, con la massima condivisione tra le istituzioni e i cittadini di tutte le aree interessate”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Mauro Capozzella.

“Ieri in Consiglio regionale, l’assessore Scoccimarro ha definito la traversa di Pinzano come ‘un’idea di intervento’, che va approfondita attraverso uno studio fattibilità – sottolineano i portavoce M5S -. Mancano, sempre secondo quanto affermato dall’assessore, le reali geometrie e dati certi sui volumi, vanno indagati gli aspetti geologici e idrogeologici, vanno verificate le interferenze con altri corsi d’acqua e valutate tutte le alternative, compresa quella di non realizzare alcuna opera, considerando costi e benefici anche per gli aspetti ambientali”.

“In sostanza, non ci sono gli elementi necessari per capire se l’opera sia realizzabile e sostenibile – aggiungono Sergo e Capozzella -. Senza lo studio di fattibilità che chiarisca tutti questi fattori, ogni indicazione sulla realizzazione o meno della traversa risulta ‘mera speculazione che rischia di sconfinare nella presa di posizione ideologica’. A dirlo è stato lo stesso assessore”.

“Vanno quindi archiviate come prese di posizioni ideologiche quelle espresse oggi dalla consigliera leghista Maddalena Spagnolo, che rimane l’unica convinta che la traversa di Pinzano vada realizzata, senza sapere quali sarebbero le conseguenze ambientali, economiche e sociali sul territorio – concludono gli esponenti pentastellati -. Questo continuo rimpallo tra Fratelli d’Italia e Lega fa sì che in quattro anni e mezzo di governo della Regione non si sia nemmeno valutata una soluzione. Il tutto, ancora una volta, sulla pelle dei cittadini”.

Voto contrario del M5S a legge multisettoriale

Il MoVimento 5 Stelle ha votato contro la legge multisettoriale, approvata questa sera dall’aula di piazza Oberdan. “Ancora una volta, le risorse ci sono ma il problema sta tutto nelle scelte che destinano questi soldi” afferma il consigliere regionale pentastellato, Cristian Sergo.

“Il presidente Fedriga si prende i meriti per gli 800 milioni di euro che la Regione non paga per i patti finanziari, ma si dimentica che i patti si firmano in due: ringrazi quindi il Governo presieduto da Giuseppe Conte – continua l’esponente M5S -. E se il bilancio è così ricco, è anche merito di una misura come il Reddito di cittadinanza, che libera la Regione da analoghi interventi di sostegno, e di misure come il Superbonus 110%, che ha fatto partire cantieri per quasi 1 miliardo in Friuli Venezia Giulia, consentendo una crescita del PIL”.

“Ma le tante risorse a disposizione vengono allocate male. Le imprese già presenti in Friuli Venezia Giulia non hanno un euro di tasse in meno e il prossimo anno non pagheranno i tributi solo le aziende che chiuderanno: sarebbero da evitare le chiusure, e non lo si fa certo con gli interventi di questa legge. Avremo 100 milioni di euro di ecobonus, ma anche qui non si aiuterà chi ne avrà davvero bisogno, visto che non si è pensato nemmeno di introdurre un limite ISEE. Per questo – conclude Sergo – il nostro voto è contrario”.

Reddito energetico irrealizzabile per Scoccimarro. Ma in Puglia e Sardegna è realtà

“Per l’assessore Scoccimarro il reddito energetico è irrealizzabile. Allora chieda ai suoi colleghi di Puglia e Sardegna come hanno fatto ad attuarlo”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Se non lo farà lui, chiederemo noi un’audizione in Commissione degli assessori delle due Regioni”.

“In Puglia sono stati stanziati 6,8 milioni di euro e da maggio si possono presentare le domande, mentre in Sardegna sono stati previsti complessivi 10 milioni di euro per i prossimi due anni – sottolinea l’esponente pentastellato -. Qui, a marzo, la nostra proposta di legge è stata bocciata dal centrodestra”.

“Il reddito energetico prevedrebbe un fondo di rotazione per acquistare e installare impianti fotovoltaici nelle case delle famiglie che non potrebbero permetterseli – spiega Sergo -. In questo modo, verrebbero abbattute le bollette e la quota di energia venduta in rete tornerebbe alla Regione, per alimentare il fondo e aumentare il numero di famiglie beneficiarie”.

“La bocciatura del centrodestra non ha consentito a numerose famiglie di affrontare il caro bollette – conclude Sergo -. Continueremo la nostra battaglia anche sullo stanziamento dei 100 milioni di ‘ecobonus’ annunciati da Fedriga, affinché vadano principalmente a favore di chi non ha i fondi per acquistare un impianto fotovoltaico o di chi sviluppa le comunità energetiche”.

Esternalizzare procreazione assistita ASFO rimanga solo un pensiero

“Non è pensabile ridurre a un semplice ‘pensiero’ l’ipotesi di affidare a un soggetto privato il servizio di Procreazione Medicalmente Assistita nell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, dopo la risposta dell’assessore Riccardi a una sua interrogazione sul tema. “Si tratta, infatti, di una possibilità emersa in un incontro tra il direttore generale di ASFO e le rappresentanze sindacali”.

“Negli ultimi anni il servizio ha sofferto una grave carenza di personale, dovuto a una fuga di professionisti – aggiunge il portavoce M5S -. Sono stati proprio i sindacati a definire insufficienti le misure messe in campo per invertire la tendenza. E nella risposta alla nostra interrogazione, l’assessore non ha dato alcuna indicazione sull’azione di ASFO per reperire personale”.

“La preoccupazione del territorio è che il ‘pensiero’ richiamato da Riccardi sia in realtà frutto di una strategia, che peraltro ha portato a una scarsa attrattività di ASFO nei confronti dei professionisti in diversi servizi. L’auspicio – conclude Capozzella – è che il pensiero di privatizzare il laboratorio del servizio di Procreazione Medicalmente Assistita rimanga tale”.

Bloccare bandi che escludono professioni sanitarie da direzione Distretti ASUGI

“L’approfondimento giuridico di ASUGI sul bando per gli incarichi di direttore dei quattro Distretti sanitari porti a bloccare l’attuale procedura e prevederne una nuova che includa le professioni sanitarie”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo la risposta dell’assessore Riccardi alla sua interrogazione in materia.

“La scelta dell’Azienda Sanitaria di prevedere la partecipazione al bando soltanto per dirigenti medici è ‘incomprensibile e anacronistica’, oltre a essere ‘in controtendenza rispetto a quanto già più volte attuato da questa regione e sempre più in altre’, come rilevato dai rappresentanti delle professioni sanitarie e dall’Ordine degli infermieri – rimarca Ussai -. Lo stesso assessore si è vantato per la nomina di un infermiere come responsabile del distretto sanitario di Udine, dimenticando che si tratta di un’esperienza già consolidata a Trieste”.

“Escludere le professioni sanitarie, e nello specifico gli infermieri, dalla possibilità di dirigere i Distretti riporta, come affermato ancora dall’Ordine, a ‘visioni piramidali e medicocentriche’ del sistema salute – aggiunge l’esponente pentastellato -, disperdendo competenze acquisite negli anni da parte di professionisti che hanno contribuito a costruire la sanità territoriale”.

“L’atto aziendale di ASUGI ha già ridotto il numero dei Distretti, svuotandoli di funzioni, e questa scelta comporterebbe un loro ulteriore indebolimento – conclude Ussai -. L’approfondimento giuridico, come dichiarato dall’assessore, nasce proprio dalle prese di posizione dei rappresentanti degli ordini professionali. Logica conseguenza sarebbe tornare sui propri passi e ampliare la platea dei possibili direttori dei Distretti, includendo le professioni sanitarie tra i profili ammessi”.

Sicurezza stradale, Regione va in ordine sparso

“La Regione viaggia in ordine sparso per quanto riguarda le politiche per la sicurezza stradale”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo la risposta in aula a una sua interrogazione in materia.

“Manca il rinnovo del protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale, che risale al 2019, né ci è stata fornita risposta per sapere quando verrà aggiornato – aggiunge l’esponente M5S -. Nulla ci è stato detto anche sulla nostra proposta di seguire l’esempio di altre regioni e allargare il campo dei soggetti coinvolti a FVG Strade, Autovie Venete, alle Forze dell’ordine e alle amministrazioni locali. Sono proprio queste ultime, le più coinvolte perché il maggior numero di incidenti stradali avviene proprio in area urbana, a poter fare molto per la sicurezza stradale”.

“In molti Comuni italiani sono stati attivati i progetti utili alla collettività per migliorare la sicurezza stradale facendo collaborare i beneficiari del reddito di cittadinanza – rimarca Sergo -. In Friuli Venezia Giulia abbiamo 13 mila potenziali volontari che possono essere utili alle nostre comunità, anche per affiancare il personale delle Forze dell’ordine per attraversare in sicurezza, presidiando direttamente i punti più pericolosi. In regione sono stati attivati, ma sono già terminati, solamente due PUC nei comuni di Udine e Pordenone, ma solo quest’ultimo prevedeva l’utilizzo di volontari sulle strade vicine alle scuole. Dopo l’ennesima occasione persa, speriamo che questo nostro appello venga accolto”.

“Un anno fa è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale una nostra mozione che contiene impegni precisi per raggiungere l’obiettivo europeo di arrivare a zero morti sulle strade entro il 2050 – conclude il portavoce pentastellato – coinvolgendo anche le nostre autostrade e chi le gestisce. Inutile ricordare i gravi incidenti, anche mortali di queste ultime settimane. Nella legge multisettoriale abbiamo 400 mila euro agli Automobil Club provinciali per azioni di prevenzione, ma abbiamo appena confermato contributi di 16 mila euro per il progetto ‘Uniti per la sicurezza stradale’ da tenersi nei principali centri commerciali della Regione. Iniziative sicuramente lodevoli ma che dimostrano come si vada in ordine sparso, senza una necessaria regia”.

Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi | 2 di 8: Obiettivi e finalità della legge

🌱 Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi

▪️ 2 di 8: Obiettivi e finalità della legge

L’assessore Scoccimarro ha annunciato in pompa magna di voler raggiungere la neutralità climatica entro il 2045, cinque anni prima rispetto a quanto indicato dall’Unione Europea. Ma come pensa di conquistare questo obiettivo con una legge che non prende provvedimenti immediati e concreti?

Noi proponiamo di allinearci alle scadenze UE, con obiettivi vincolanti per tutti i settori, a partire da quelli più inquinanti.

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A questo link trovate le nostre modifiche al primo articolo del disegno di legge FVGreen proposto dalla Giunta regionale di centrodestra ➡️ https://bit.ly/FVGreen-art1

Centrodestra taglia le tasse solo ai proprietari di seconde case

“Ancora una volta niente taglio alle tasse per le imprese del Friuli Venezia Giulia, nonostante le importanti risorse finanziarie messe a disposizione del Consiglio regionale. La Giunta e la maggioranza sta semplicemente dicendo alle imprese che l’Irap lo pagherà per intero, nonostante la pandemia energetica e l’incertezza per alcune e grave crisi per altre: unico vantaggio è che la pagherà nel 2023. A non pagare le tasse saranno solo quelle che chiuderanno l’attività”. Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, sul disegno di legge multisettoriale attualmente in discussione in aula.

“Da anni presentiamo emendamenti per azzerare l’Irap, manovra possibile con un quarto delle somme avute a disposizione da luglio a oggi, o almeno dimezzarlo – ricorda Sergo -. Ma ogni nostro tentativo di ridurre le tasse alle nostre aziende è stato bocciato”.

“Per le nostre imprese la Giunta Fedriga non va oltre una neutralità tributaria, perché il versamento sarà sempre lo stesso. E per le nostre famiglie, l’equità fiscale sbandierata dall’assessore Zilli non porta nemmeno a mettere mano a un sistema fermo da 12 anni, in cui l’unica soglia è di 15 mila euro, per cui chi ha un reddito appena superiore ha un’aliquota identica a chi guadagna milioni – continua l’esponente M5S -. Eppure la Giunta, accogliendo un nostro ordine del giorno, si era presa l’impegno di rivedere le aliquote Irpef anche per venire incontro alle famiglie, ma nemmeno questo assestamento di ottobre è stata l’occasione proprizia”.

“Nonostante le tante risorse a disposizione negli ultimi provvedimenti finanziari, bisognerebbe andare a dire ai cittadini che le uniche tasse tagliate sono quelle per i proprietari di seconde case che decidono di metterle in locazione ad uso turistico – conclude Sergo. Sembra chiaro che la nostra idea di equità fiscale sia alquanto diversa da quella della Giunta Fedriga”.

Su inceneritore di Trieste soliti slogan e propaganda di Fedriga

“Quanto meno strana l’assenza dell’assessore Scoccimarro all’inaugurazione della rinnovata linea dell’inceneritore di Trieste. Un impianto sicuramente moderno, visto il recente revamping, e che, ci mancherebbe, rispetta i limiti di legge imposti” Lo rileva il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, e la consigliera comunale pentastellata di Trieste, Alessandra Richetti

“Il M5S di Trieste e del Friuli Venezia Giulia ha sempre evidenziato come la capacità di trattamento autorizzata fosse ben superiore rispetto a quanto effettivamente bruciato, sottolineando pertanto il suo sottoutilizzo, ben prima che la Commissione Europea ritenesse che gli inceneritori fossero dannosi all’economia circolare, tanto da escludere di concedere fondi PNRR per la loro realizzazione – continuano i portavoce -. Un mancato utilizzo evidenziato dagli stessi amministratori di Hestambiente, società del Gruppo Hera che gestisce l’impianto, i quali pochi mesi fa, auditi in Consiglio regionale, hanno potuto far presente a tutti i politici che non servono altri inceneritori vista l’ampia disponibilità ad accogliere i rifiuti nel capoluogo”.

“Chissà se un tanto è stato ribadito anche ieri al presidente Fedriga, già membro del consiglio d’amministrazione di AcegasAps, la società del Gruppo Hera che gestisce i rifiuti di Trieste, ma soprattutto al presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, convinto che si debbano costruire inceneritori ovunque per risolvere i problemi del mondo – aggiungono Sergo e Richetti -. La parte più paradossale della passerella di ieri sta nell’enfasi con cui si è sbandierato ai quattro venti che l’impianto produce l’energia elettrica per 180.000 cittadini. Un dato interessante, perché quasi sufficiente a soddisfare i bisogni energetici dei triestini: peccato che finora, come attestano i piani economici finanziari della società, non ci siano ricavi dalla vendita di energia in rete, il che significa che l’energia prodotta  viene utilizzata per alimentare l’impianto stesso”.

“Cosa ancora più paradossale – concludono gli esponenti M5S – è che il Gruppo Hera non si limiti alla raccolta e all’incenerimento dei rifiuti, ma venda anche energia elettrica ai cittadini di Trieste. Leggendo i proclami entusiastici di Fedriga, non ci si aspetterebbe che la società (privata e non pubblica) abbia aumentato le proprie tariffe passando dagli 0,08 €/kwh del luglio 2021 ai 0,31 €/kwh del luglio 2022. A settembre lo stesso prezzo per la stessa tipologia di bolletta (ore piene F1) è arrivato a toccare quota 0,56 €/kwh. Eppure così è”.

Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi

🌱 Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi
▪️ 1 di 8: Parte la nostra consultazione pubblica

Ci sono ampi margini per migliorare il disegno di legge FVGreen presentato dal centrodestra. Noi abbiamo preparato le nostre proposte, ma vogliamo soprattutto ascoltare le vostre idee per cercare insieme di trasformare un provvedimento troppo povero di contenuti, in una vera legge che guidi il Friuli Venezia Giulia verso la transizione ecologica.

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A questo link trovate il disegno di legge FVGreen proposto dalla Giunta regionale ➡️ https://bit.ly/DisegnoDiLegge-FVGreen

FVGreen, parte la nostra consultazione pubblica

“Ascolteremo le proposte dei cittadini, pronti a tramutarle in emendamenti per provare a trasformare FVGreen in una vera legge che guidi il Friuli Venezia Giulia verso la transizione ecologica”. A partire da domani, i consiglieri regionali pentastellati, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai, attraverso dei brevi video sulla pagina Facebook del MoVimento 5 Stelle FVG, racconteranno cosa c’è, e soprattutto non c’è, nel disegno di legge proposto dal centrodestra, spiegheranno le loro proposte ma, soprattutto, raccoglieranno gli spunti che arriveranno direttamente dai cittadini. “Dopo avere raccolto le istanze dei portatori di interesse in audizione, vogliamo raccogliere ulteriori contributi di chi non ha occasione di farsi ascoltare, a cominciare dai tanti giovani che si stanno interessando all’ambiente e ai cambiamenti climatici”.

“Purtroppo, ci siamo già scontrati contro il muro eretto dall’assessore Scoccimarro e dal centrodestra nei confronti delle proposte del MoVimento 5 Stelle e dell’intera opposizione – ricordano i portavoce -. Eppure ci sono ampi margini per migliorare una legge che, così come è stata presentata, non raggiunge gli obiettivi dichiarati. Se i principi e le finalità sono condivisibili, dobbiamo fare in modo che si traducano in azioni concrete e immediate e non rimangano soltanto i soliti annunci”.

“Il nostro approccio è diverso e aperto al contributo di tutti, visto che i suggerimenti possono arrivare non solo dai nostri iscritti e simpatizzanti – sottolineano i consiglieri M5S -. Se proprio non vogliono ascoltare le nostre idee, ci auguriamo che Scoccimarro e la sua maggioranza non rimangano sordi alle proposte che arriveranno dai cittadini”.

Guarda qui i video:
1. Parte la nostra consultazione pubblica “Il tuo FVGreen: Partecipa & Proponi”
2. Obiettivi e finalità della legge
3. Programmazione strategica
4. Cambiamenti climatici
5. Adattamento
6. Centro regionale per la salute e il clima
7. Adattamento ai cambiamenti climatici: l’esempio della canapa
8. Comunicazione e consapevolezza

Migranti, centrodestra vuole scoraggiare e impedire ricongiungimento familiare

“L’inasprimento dei requisiti non si pone l’obiettivo di creare migliori condizioni di integrazione sociale dei familiari dei migranti stranieri legalmente residenti in Italia, ma di scoraggiare il ricongiungimento familiare, in chiaro contrasto allo spirito della direttiva europea”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, in merito alla proposta di legge nazionale, approvata dal centrodestra in Commissione

“Viene di fatto raddoppiato il livello di reddito previsto per accedere al ricongiungimento familiare – rimarca Ussai -, aumentato del 50% per ogni familiare da ricongiungere: un aumento sproporzionato e arbitrario. La direttiva europea fa riferimento al reddito o salario minimo, per cui avrebbe senso considerare la soglia di povertà calcolata dall’Istat, che alzerebbe il limite richiesto allineandoci ad altri Paesi europei”.

“La proposta di legge nazionale discussa oggi prevede anche la permanenza di due anni in Italia per fare richiesta di ricongiungimento. Una possibilità prevista dalla direttiva europea ma che 10 Paesi UE non utilizzano – ricorda l’esponente M5S -. Ma è necessario, sempre secondo le regole comunitarie, prevedere delle deroghe per rifugiati, ricercatori, studenti e lavoratori altamente qualificati. Eccezioni che il centrodestra ha dimenticato di inserire, con il rischio da una parte di avere molti contenziosi da affrontare, dall’altra di rendere il nostro tessuto economico e scientifico poco attrattivo”.

“Mentre lo stesso presidente Fedriga parla dell’immigrazione regolare come di una risorsa, la Lega propone una norma che va a penalizzare proprio i migranti legalmente presenti in Italia – conclude il capogruppo M5S, Mauro Capozzella -. Un intervento che non favorisce l’integrazione sociale e lavorativa e che, come sottolineato dallo stesso primo firmatario, Antonio Calligaris, non porterà a nessun rimpatrio”.

Per l’ecobonus di Fedriga ci sono i soldi ma non si sa come usarli

“La solita sparata pre-elettorale”. Così il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, definisce il cosiddetto ecobonus, principale intervento nella legge multisettoriale, approvata oggi in Commissione. “La cifra stanziata di 100 milioni è importante – sottolinea Sut in conferenza stampa – ma ancora non sappiamo come verranno utilizzati. Si sarebbe dovuto intervenire prima, magari accogliendo alcune delle tante proposte fatte in Consiglio regionale dal M5S fin dal 2014. È proprio questo modo di agire del centrodestra, fatto di annunci ma di scarsissima sostanza, a fare del Friuli Venezia Giulia una delle peggiori regioni italiane per uso delle fonti rinnovabili, come emerso dai dati forniti da GSE (Gestore dei servizi energetici)”.

“Otto anni fa abbiamo presentato per la prima volta la proposta di Fondo di rotazione per finanziare interventi di efficientamento e risparmio energetico e di riduzione delle emissioni – ricorda il consigliere regionale M5S, Andrea Ussai -. Fu approvato solo un ordine del giorno, mai attuato dalla Giunta Serracchiani, e anche il tentativo di riproporre l’idea del ‘Fondo energia’ nella legge di stabilità 2019, la prima con Fedriga presidente, non ha avuto successo”.

“Se fosse stato approvato nel 2014, con 10 milioni all’anno avremmo 90 milioni di investimenti realizzati, e con il meccanismo del fondo di rotazione in 4-5 anni avremmo potuto reinvestire la stessa cifra – rimarca il consigliere pentastellato, Cristian Sergo -. In questo modo, il Friuli Venezia Giulia non sarebbe sotto la media nazionale per aumento di impianti fotovoltaici installati (da 27.967 del 2014 a 37.168 del 2021, +35% rispetto al +45% italiano)”.

“Sul tema dell’energia abbiamo avanzato numerose altre proposte, alcune bocciate o mai affrontate come le norme sul reddito energetico, che invece è realtà in Puglia e Sardegna, e sulle comunità energetiche, per le quali a febbraio 2021 è stato accolto dalla Giunta un ordine del giorno, anche in questo caso mai attuato – continua Sergo -. In altri casi abbiamo portato a casa un risultato, come nel caso dei sistemi di accumulo di energia prodotta da impianti fotovoltaici, con oltre 4 milioni di contributi dal 2020 a oggi, e della legge sulle grandi derivazioni a uso idroelettrico, nata su iniziativa del MoVimento 5 Stelle e che ha portato a monetizzare oltre 4 milioni per i Comuni della Destra Tagliamento, in attesa della risoluzione del contenzioso che riguarda la Provincia di Udine”.

Proprio dalle idee già portate all’attenzione del Consiglio regionale si fondano le proposte del MoVimento 5 Stelle per utilizzare al meglio i 100 milioni dell’annunciato ‘ecobonus’, a partire dal meccanismo del fondo di rotazione per consentire l’abbattimento delle bollette, ma con la restituzione alla regione dei proventi della vendita dell’energia e l’impegno a far parte di comunità energetiche. La richiesta dei pentastellati è quella di porre un tetto ISEE e di capacità degli impianti, per venire incontro a chi ne ha più bisogno e garantire un maggior numero di interventi, ma anche di impegnare i beneficiari ad aderire a una comunità energetica, per agevolare la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili. Il M5S punta inoltre a incentivare la sostituzione degli elettrodomestici con macchinari più efficienti e che possano sfruttare l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici. Anche in questo modo si riduce la dipendenza dalle fonti fossili.

“Gli strumenti che mettiamo sul tavolo danno risposte vere all’attuale crisi energetica e all’aumento delle bollette – chiosa il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella -, non certo soluzioni come gli inceneritori o il nucleare. Proposte concrete, contrariamente agli annunci del presidente Fedriga, a cui chiediamo maggiore responsabilità invece di dare false aspettative ai cittadini quando ancora non è dato sapersi quali misure verranno messe in atto”.

Campagna elettorale su legionella alle Terme di Monfalcone? Solo richiesta di chiarezza

“Non vogliamo certo sostituirci alla magistratura, semmai ci auguriamo che l’intervento della Procura serva a fare chiarezza sulla vicenda”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, replicando alle dichiarazioni della sindaca di Monfalcone, Anna Cisint, sui casi di legionella alle Terme romane.

“E meno male che si è mossa la Procura, perché il Comune, anche di fronte a una richiesta di ASUGI di chiudere la parte non sanitaria, non ha fatto assolutamente nulla, nonostante il rilevamento di legionella superiore ai limiti di legge” sottolinea Dal Zovo.

“Siamo stati i primi e gli unici a sollevare la questione, e possiamo rassicurare Cisint sul fatto che la campagna elettorale non c’entra proprio nulla – aggiunge la portavoce M5S -. Forse la sindaca, che solo adesso si esprime, non sa che seguiamo la vicenda fin dall’inizio, quando di elezioni nemmeno si parlava”.

Piano qualità aria, cosa cambia per autorizzazioni industrie inquinanti?

“Come spesso accade per questo genere di Piani, la domanda che ci si pone è: cosa cambia?”. A chiederlo sono i consigliere regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, dopo l’illustrazione in Commissione del Piano regionale della qualità dell’aria.

“Si parla di misure di mitigazione quando però ci sono particolari territori soggetti a sforamenti in cui si continuano ad autorizzare impianti che aumenteranno le emissioni di sostanze inquinanti – aggiungonogli esponenti M5S –, anche dopo la modifica della Costituzione Italiana che impedisce l’iniziativa economica svolta in modo da recare danno alla salute e all’ambiente. Senza contare che ci sono aree, come tutta la provincia di Pordenone a Nord di Morsano, in cui non ci sono le centraline per controllare gli sforamenti annuali dei limiti”.

“Abbiamo ascoltato l’assessore e la Direzione parlare di norme contro l’inquinamento cumulativo per le sostanze non normate, che dovrebbe dare il potere alla Regione di intervenire sulle autorizzazioni – rimarcano Dal Zovo e Sergo – ma ne parliamo da anni. Ma come ricordato dagli Uffici, per gli impianti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale, questa potestà esiste già per cui si deve tenere conto del cumulo degli inquinanti presenti sul territorio. Purtroppo molti cittadini si sono lamentati che nel rilascio delle recenti autorizzazioni non se ne sia tenuto in debito conto”.

“Un Piano vecchio, visto che l’approvazione preliminare è di dicembre 2021 e le modifiche alla Costituzione sono sopraggiunte a febbraio di quest’anno – concludono i portavoce pentastellati -, ma anche incompleto. Non viene infatti trattata la questione dell’impatto degli odori, che riguardano le aree interessate da impianti industriali ma anche da altre attività, come ad esempio gli allevamenti. Alla nostra specifica richiesta ci è stato risposto che la questione è spinosa e va atteso il nuovo Governo: un pretesto per prende tempo”.

Sconti carburanti, marcia indietro di Scoccimarro su ISEE e cilindrata

“Che fine hanno fatto i limiti ISEE e di cilindrata annunciati più di un anno fa dall’assessore Scoccimarro per la revisione degli sconti sui carburanti?”. A chiederlo sono i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, dopo l’illustrazione del disegno di legge oggi in Commissione. “Il 18 giugno 2021, in un’intervista, l’assessore parlava di una modifica della scontistica, da approvare entro l’anno (scorso), basata su tre capisaldi che il M5S ha proposto fin dall’inizio della legislatura: tetto ISEE, limite di cilindrata e sconto maggiorato nella fascia più vicina al confine”.

“Oggi ci troviamo di fronte a un testo che prevede soltanto la ‘super agevolata’ e gli annunci di Scoccimarro si sono scontrati con il resto della maggioranza, per cui non si interviene sugli altri aspetti, continuando a prevedere sconti per tutti, compreso chi non abito vicino al confine e non è soggetto al turismo del pieno, e non indirizzati solo a chi davvero ne ha bisogno. Un salasso che negli ultimi anni ha visto un aumento del 50% della misura e che oggi vale 59 milioni di euro per incentivare l’uso delle fonti fossili” aggiungono gli esponenti pentastellati.

“Se la norma vuole essere ambientale e non sociale, come ha cercato di giustificare Scoccimarro, qualcuno ci deve spiegare perché vengono incentivate anche auto classificate anche al di sotto della categoria euro 4 e senza limiti di età, ma soprattutto quelle auto che fanno 5 km con un litro e inquinano come 6 vetture normali – continuano Dal Zovo e Sergo -. Ma questa Giunta vive di contraddizioni e continua a legiferare solo con la paura di perdere consensi”.

“In aggiunta, viene sbandierata una rivoluzione che per come spiegata dall’assessore sarà totalmente inutile – concludono i consiglieri M5S -. La realizzazione di una applicazione per smartphone e tablet, che potrà esser sostituita dalla stampa di un semplice codice e che quindi non serve a niente. Non a caso, ha già raccolto numerose critiche anche da parte dei consumatori”.

Fondo energia proposta M5S di otto anni fa

“Già nella scorsa legislatura, e poi nella prima legge di stabilità di quella attuale, abbiamo proposto l’istituzione di un ‘Fondo energia’. Oggi la giunta Fedriga mette sul tavolo stessa soluzione, ma la totale assenza di visione del centrodestra li fa arrivare in clamoroso ritardo”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai e Cristian Sergo.

“Nel 2014, prima con un emendamento e poi con un ordine del giorno accolto dalla Giunta, e nel 2018, nella prima finanziaria dell’attuale Giunta, il M5S ha proposto l’istituzione del ‘Fondo energia’ – ricorda Ussai -. Se si ascoltassero le proposte dell’opposizione, magari non si dovrebbe intervenire sempre in situazione di emergenza, quando famiglie e imprese sono già in ginocchio”.

“Il disegno di legge multisettoriale originariamente non prevedeva alcun intervento nel settore dell’energia, anzi venivano tolte risorse: ora ci troviamo con un intervento da 100 milioni, di cui ancora non abbiamo visto il testo  – rimarca Sergo -. Ancora una volta, dobbiamo discutere di un disegno di legge che si conosce prima dalla stampa che nelle sedi istituzionali preposte”.

Tecnici alla SORES, obiettivo è modello Lombardia

“Dopo essere rimasti esclusi dall’avviso pubblico per la direzione dei distretti sanitari di ASUGI, sembra che gli infermieri lasceranno il posto a tecnici non sanitari anche per completare gli organici della Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria (SORES)”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“Chiederemo chiarimenti all’assessore Riccardi sull’ipotesi di sostituire gli infermieri con operatori ‘laici’, che oggi chiamano ‘tecnici’ per dare autorevolezza, a rispondere alle chiamate nella Sala operativa – annuncia Ussai -. Una eventualità che ha già provocato non pochi malumori tra i professionisti e le loro rappresentanze sindacali”.

“D’altro canto, il modello che questa Giunta persegue per la nostra sanità è piuttosto chiaro e guarda più all’esperienza della Lombardia che a quella del Friuli Venezia Giulia – afferma l’esponente M5S -. Emblematica è la lista dei relatori al convegno, previsto per il 28 ottobre a Udine, sugli scenari futuri del sistema dell’emergenza – urgenza: dei nove interventi della scaletta, cinque saranno di ospiti provenienti proprio dalla Lombardia”.

“Un appuntamento che arriva a giochi già fatti, visto che, dopo anni di attesa e di rinvii, ora c’è fretta di scrivere il Piano dell’emergenza – urgenza entro la fine di ottobre – conclude Ussai -. E gli operatori interessati del gruppo tecnico che se ne sta occupando non hanno in mano nemmeno una bozza del Piano”.