giovedì, 20 Febbraio 2025
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Ennesima proroga per servizio ristorazione ospedaliera

“Ancora una proroga per il servizio di ristorazione ospedaliera, questa volta fino a fine 2022”. Lo rende noto il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.
“Dovremmo esserci abituati, visto che è dal 2011 che si va avanti a proroghe, nonostante le segnalazioni di cittadini e operatori, ma anche uno studio dell’Università di Trieste sugli alimenti serviti all’ospedale di Cattinara, che ha certificato importanti criticità sulla qualità del cibo”.
 
“Nonostante la gara per l’affidamento del servizio sia stata indetta a giugno 2021 e la commissione giudicatrice sia stata istituita lo scorso febbraio, siamo ancora al punto di partenza – sottolinea Ussai -. Già nel dicembre dell’anno scorso l’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute (ARCS) aveva affidato direttamente il servizio alle attuali ditte appaltatrici fino al 30 giugno 2022, sottolineando come l’ipotesi di un contratto ‘ponte’ ad altro fornitore fosse una soluzione ‘inattuabile, antieconomica e inopportuna’ visto il ‘breve lasso di tempo occorrente per addivenire all’aggiudicazione del nuovo appalto’”.
 
“Peccato però che quel ‘breve lasso di tempo’ si sia ulteriormente prolungato, e che una nuova determinazione di ARCS comporti una nuova proroga fino al 31 dicembre 2022. Peraltro – aggiunge l’esponente M5S -, qualcuno dovrebbe spiegare perché la scadenza dei precedenti contratti fosse fissata a fine giugno, mentre il documento con cui ARCS prolunga la concessione arrivi appena il 13 luglio”.
 
“L’auspicio è che l’ulteriore tempo preso sia quantomeno dovuto a una ricerca di maggiore qualità, nonostante la modalità scelta ricada ancora sul cibo precotto. E speriamo – conclude Ussai – che si tratti finalmente dell’ultima proroga, anche se i precedenti non ci lasciano certo tranquilli. Se così non sarà, torneremo a segnalare la vicenda all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)”.

A San Vito emergenza idrica per i cittadini ma non per le industrie

“Lascia alquanto perplessi, per non dire stupiti e interdetti, l’ennesimo provvedimento contradditorio dell’amministrazione regionale. In giornate in cui si leggono di controlli a tappeto contro l’uso improprio dell’acqua, di case senza risorsa idrica, di cisterne messe a disposizione dalla protezione civile e di interventi di salvifici gestori capaci di portare l’acqua anche a cittadini non loro diretti clienti perché non raggiunti dalla rete acquedottistiche sbucano le deroghe per le industrie”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Dal 23 giugno chiediamo coerenza nei provvedimenti per contrastare l’emergenza idrica di questi mesi – continua Sergo -, ma nulla abbiamo mai visto di concreto per razionalizzare gli emungimenti di acqua potabile utilizzata per usi industriali e ittiogenici. E così, mentre il sindaco di San Vito al Tagliamento preannuncia ai propri cittadini ordinanze regionali ancora più restrittive rispetto a quella del 23 giugno firmata dal presidente Fedriga, che già prevedeva la chiusura dei pozzi, l’amministrazione regionale decreta che la ditta Kronospan, a cui un anno fa era stato concesso il nulla osta per il prelievo di 127 milioni di litri all’anno d’acqua, che a seguito delle proteste popolari aveva rivisto i suoi progetti e parlato di un prelievo annuo massimo di 58 milioni di litri, possa praticamente triplicare l’attuale portata e prelevare annualmente più di 133 milioni di litri d’acqua per i prossimi trent’anni”.

“Poi ci si lamenta se la gente dubita nelle istituzioni. Di sicuro dovrebbe iniziare a dubitare del centrodestra, che meno di una settimana fa ha bocciato le nostre proposte per dotare le zone industriali degli acquedotti duali. Ma anche qui si preferisce strizzare l’occhio agli industriali che dovrebbero pagare circa 1 euro a metro cubo ai gestori degli acquedotti invece di prelevare le acque di falda. Nel caso di Kronospan – conclude il consigliere M5S -, invece di pagare 133 mila euro l’anno (più la quota fissa) al gestore, grazie al decreto di questi giorni potrà versare nelle casse regionale meno di 10 mila euro l’anno”.

Presidio lavoratori Wartsila importante momento di unità

“Con la presenza in piazza della Borsa, abbiamo voluto esprimere la nostra vicinanza ai lavoratori della Wartsila in questa fase così delicata per il futuro di tante famiglie e della città”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, presente al presidio organizzato oggi a Trieste.
 
“La manifestazione odierna ha segnato un importante momento di unità dei sindacati e delle istituzioni – aggiunge il portavoce pentastellato – nel difendere uno degli ultimi asset strategici per l’industria della città”.

Autisti TPL FVG abbandonati da aziende e Giunta

“Da mesi seguiamo la situazione, ormai insostenibile, degli autisti di Arriva Udine e di tutte le società che gestiscono il trasporto pubblico locale in Friuli Venezia Giulia, consorziate in Tpl FVG Scarl. La società che ha vinto l’appalto miliardario per il nostro TPL è costantemente sotto organico”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Una situazione che ha causato notevoli problemi durante la fase emergenziale della pandemia, ma li sta causando anche adesso che le ondate e le varianti sono ancora presenti – aggiunge l’esponente M5S -. Ma il problema era noto da tempo, ben prima che comparisse il coronavirus in regione. Anche in questo settore, come in quello della sanità, anni di non politica e non programmazione hanno portato all’emergenza. Già nel 2017 presentammo un’interrogazione per mettere in guardia l’amministrazione sul problema del pensionamento degli operatori sempre più accentuato e con la fuga degli stessi verso altri lidi, che offrono condizioni economiche, e non solo, sicuramente più favorevoli”.

“Infatti, a preoccupare gli autisti non c’è solo la carenza di organico cui dover sopperire con ferie limitate o turni straordinari, che nel settore non sarebbero proprio il massimo vista la responsabilità che si assumono, ma ultimamente è riemerso un fenomeno preoccupante, quello delle aggressioni – sottolinea il consigliere -. Fenomeno noto di cui si parla spesso in questi giorni ma da noi già evidenziato durante le audizioni in Consiglio regionale tenutesi, su nostra istanza a gennaio”.

“Vista l’inerzia di azienda e Giunta regionale su questo tema specifico, durante l’assestamento di bilancio abbiamo chiesto di utilizzare i fondi non erogati per mettere in sicurezza l’aria dei nostri bus con i sistemi di filtraggio, sostituiti dalle pellicole che ci hanno reso famosi in tutta Italia grazie alle inchieste di ‘Striscia la Notizia’, con i sistemi di sicurezza sui mezzi richiesti dagli operatori del settore per evitare le aggressioni, ma la proposta è stata bocciata, come tutte le altre avanzate dal MoVimento 5 Stelle – conclude Sergo -. Le aggressioni spesso e volentieri sono causate dall’insofferenza dei clienti verso un servizio non ottimale in cui tuttora saltano corse nonostante siano spariti gli avvisi e dal sito di TPL FVG risulti tutto regolare”.

Stabilizzazioni in sanità, cosa aspetta ancora la Regione?

“Lo scorso 29 luglio sono state emanate le Linee guida, condivise dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, sulle stabilizzazioni del personale sanitario. Altre Regioni si sono mosse anche prima di questo documento, cosa stiamo aspettando in Friuli Venezia Giulia?”. Lo chiede il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“Le Linee guida chiariscono quanto indicato dalla normativa nazionale, rimarcando la possibilità di stabilizzare gli operatori che, al 30 giugno 2022, abbiano maturato almeno 18 mesi di servizio, di cui 6 durante l’emergenza pandemica, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni delle Aziende – sottolinea Ussai -. Le relative graduatorie, secondo quanto affermato nel documento, saranno valide fino al 31 dicembre 2023”.

“Alcune segnalazioni ricevute dagli stessi operatori che potrebbero essere interessati dalla stabilizzazione – spiega l’esponente pentastellato -, raccontano di una situazione di stallo e incertezza, con le stesse Aziende sanitarie che non sanno come dare risposte sul destino di questi lavoratori”.

“Numerose Regioni, tra cui ad esempio Piemonte, Liguria e Veneto, hanno già sottoscritto appositi accordi con i sindacati per la stabilizzazione del personale sanitario. Ora che ci sono anche le Linee Guida, non ci sono più scuse perché anche in Friuli Venezia Giulia proceda in questo senso – conclude Ussai -, dando ossigeno ad organici in grande sofferenza”.

Derivazioni idroelettriche, appello per non penalizzare la nostra montagna

“Ci appelliamo direttamente ad A2A e ai Comuni di Milano e Brescia, azionisti della società, perché non vengano penalizzati i territori dell’asta del Tagliamento interessati da grandi derivazioni idroelettriche”. Lo afferma i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella e Cristian Sergo.

“Bene l’avvio dei pagamenti da parte della Regione per la quota di energia gratuita destinata ai Comuni e alle Comunità di montagna sull’asta del Cellina – aggiungono gli esponenti pentastellati -. A breve dovrebbero essere erogate le risorse anche per l’asta del Meduna”.

“Per quanto concerne l’area del Tagliamento, c’è un ricorso in piedi di A2A, con il concreto rischio che il contenzioso vada per le lunghe, privando quei territori di risorse importanti, previste per legge” sottolineano Sergo e Capozzella.

“A2A ha chiuso il primo semestre dell’anno con con ricavi pari a 9,8 miliardi di euro, in aumento del 141,5% rispetto all’anno precedente, principalmente dovuto all’incremento dei prezzi delle materie prime energetiche, con un margine operativo lordo di 708 milioni di euro, in aumento di 20 milioni rispetto al primo semestre 2021 – ricordano i consiglieri M5S -. Ci rivolgiamo ai sindaci di Milano e Brescia perché affianchino i colleghi della nostra montagna nel cercare una soluzione che dia ossigeno a un territorio già in difficoltà”.

2.500 studenti in meno, Giunta scarica responsabilità

“Nel prossimo anno scolastico mancheranno all’appello più di 2.500 alunni nelle scuole della nostra regione”. Lo sottolinea il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, dopo il dato fornito dall’assessore Pizzimenti in occasione dell’illustrazione del Programma triennale di edilizia scolastica 2022/2024.
 
“Dalla Giunta regionale è arrivata l’indicazione che ci sarà un inevitabile forte ridimensionamento dei plessi scolastici in Friuli Venezia Giulia – rimarca l’esponente pentastellato -, senza però entrare nel dettaglio di come verrà modificata l’erogazione del servizio scolastico, nonostante il ritorno tra i banchi non sia certo lontano”.
 
“Purtroppo, si raccolgono i frutti di lunghi anni di mancate politiche sulla famiglia e per combattere la denatalità – conclude Capozzella -. Lascia perplessi che la Giunta scarichi le responsabilità di questo calo di studenti sull’Ufficio Scolastico Regionale, organo che ha funzioni meramente organizzative e che non può sostituirsi alla Regione nel mettere in campo strumenti sul piano sociale”.

Corte Costituzionale contro ondata discriminatoria del centrodestra

“La bocciatura della Corte Costituzionale della norma che prevede la possibilità per la Regione di modulare l’entità degli incentivi a favore dei datori di lavoro per nuove assunzioni sulla base del periodo di residenza del lavoratore sul territorio regionale conferma la necessità di correggere la rotta rispetto al disegno discriminatorio del centrodestra”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“Nonostante i nostri richiami rispetto all’incostituzionalità della norma, contenuta nella legge multisettoriale 2021, Giunta e maggioranza non hanno voluto sentire ragioni – continua Capozzella -. La Consulta afferma come venga violato il principio costituzionale di uguaglianza e con il diritto dei lavoratori italiani alla libera circolazione tra le regioni italiane. Ci auguriamo che ora quella norma venga eliminata”.

“Non possiamo essere troppo fiduciosi sulla volontà del centrodestra di correggere, se non cancellare, la previsione di legge nonostante la sentenza della Corte Costituzionale – conclude l’esponente M5S -. Già per quanto riguarda la norma, altrettanto discriminatoria, che prevede la presentazione, da parte dei cittadini extra UE, di una certificazione dell’assenza di proprietà immobiliari nel Paese di origine o di provenienza per ottenere il contributo per l’affitto, abbiamo visto che la maggioranza è disposta a contrastare anche le sentenze di Tribunali e Corte Costituzionale, pur di salvaguardare la propria visione ideologica”.

Scomparsa Monestier, cordoglio del Gruppo consiliare M5S FVG

Il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia si unisce al cordoglio per la prematura scomparsa del direttore di ‘Messaggero Veneto’ e ‘Il Piccolo’, Omar Monestier, deceduto la scorsa notte.

L’inattesa e triste notizia lascia un profondo vuoto nel mondo dell’informazione del Friuli Venezia Giulia. Ci uniamo al dolore della famiglia e delle redazioni dei quotidiani che dirigeva.

Grandi derivazioni idroelettriche, Comuni senza soldi e Regione passiva

“La Regione rimane passiva di fronte ai Comuni e alle Comunità di Montagna che si trovano senza le dovute risorse che spettano a chi è interessato dalle grandi derivazioni idroelettriche”. Lo dichiara il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“L’assessore Scoccimarro, durante il dibattito in aula sull’assestamento di bilancio, ha ribadito la volontà della Giunta di attendere l’esito del ricorso presentato dal gestore dell’asta del Tagliamento – rimarca Capozzella -, ma in questo modo finisce per lasciare senza oltre 4 milioni di euro anche gli enti locali delle altre aree della montagna di ottenere le risorse cui avrebbero diritto”.

“Già un mese fa avevamo chiesto di approvare, proprio in occasione dell’assestamento di bilancio, una norma per sbloccare le risorse a favore di chi non è coinvolto nel contenzioso, ma non c’è stato alcun intervento in questo senso – conclude l’esponente M5S -. La nostra montagna, così colpita proprio in questi giorni, si trova a dover fare a meno di risorse che le spetterebbero per legge”.

Da Giunta no a 2 milioni in più per personale sanitario

“La Giunta ha detto no alla nostra proposta di aumentare di 2 milioni le Risorse aggiuntive regionali (RAR) per il personale sanitario”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Un emendamento che ricalcava quanto proposto dallo stesso esecutivo regionale lo scorso anno e che si fonda sul protrarsi dell’emergenza e la necessità di svolgere turni aggiuntivi e ore di lavoro straordinario. Come confermato a maggio dallo stesso ministro della Salute, esiste la possibilità di superare del 10% il precedente tetto della spesa sul personale”.

“Come affermato anche dai sindacati, in sede di sottoscrizione dell’accordo, l’aumento delle RAR si rende necessario per il numero importante di personale dimissionario, oltre a quello sospeso o contagiato, per la riapertura di reparti Covid, per la pianificazione delle ferie e le difficoltà a reperire operatori” ricorda l’esponente M5S

“Emblematico è il caso dell’ospedale di Palmanova – aggiunge il consigliere regionale Cristian Sergo -, dove per tutto agosto verrà sospesa l’attività chirurgica programmata, sia ordinaria che day surgery, per consentire l’attivazione di 20 posti letto di Rsa e 14 di medicina Covid, arrecando un disagio per i pazienti in lista d’attesa e aumentando inevitabilmente la fuga verso altre regioni”.

“Accogliamo invece con favore – aggiunge Ussai – l’approvazione di un emendamento della Giunta, che abbiamo sollecitato nelle scorse settimane, che consente di prorogare dal 1° luglio alla fine dell’anno, alle stesse condizioni economiche, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), in vista del passaggio alle cosiddette UCA (Unità di continuità assistenziale) previste dal Ministero. Un intervento che avevamo invocato fin dai primi giorni di luglio per evitare di perdere un servizio che garantisce la rapida presa in carico a domicilio dei pazienti”.

“L’assessore Riccardi ha anche annunciato per la prossima settimana un incontro con i sindacati per affrontare il tema delle stabilizzazioni in base al fabbisogno delle Aziende sanitarie – conclude il consigliere pentastellato -. La questione della carenza di personale, su cui da ottobre sollecitiamo un’audizione nella competente Commissione consiliare, è stato sollevato nei giorni scorsi anche dalla Corte dei Conti, confermando le nostre preoccupazioni sulla principale criticità del nostro sistema sanitario. Finalmente, dopo numerose nostre interrogazioni e dopo che altre Regioni si sono mosse con appositi accordi con i sindacati, parte il confronto per le stabilizzazioni e nuove assunzioni, per dare ossigeno al personale sanitario e garantire i servizi ai cittadini”.

Voto negativo del M5S all’assestamento di bilancio

Voto negativo del Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle all’assestamento di bilancio, approvato questa sera in aula. “Come sempre, abbiamo cercato di dare il nostro contributo con numerose proposte che però non sono state minimamente prese in considerazione, tanto che nemmeno uno dei nostri emendamenti è stato approvato”.

“Non c’è stata volontà di confronto da parte della maggioranza, che ha voluto gestire autonomamente una somma mai così cospicua per un assestamento di bilancio – afferma il Gruppo pentastellato -. In particolare sull’ambiente, ma non solo, abbiamo messo sul tavolo idee per fornire al Friuli Venezia Giulia politiche di ampio respiro per affrontare in primis il tema dei cambiamenti climatici ma, più in generale, per provare a disegnare il futuro di questa regione”.

“Alcuni spunti, e pensiamo all’integrazione regionale al Reddito delle libertà per le donne vittime di violenza, li avevamo proposti in passato ed erano stati bocciati. Bene che oggi siano stati ripresi in considerazione – concludono gli esponenti M5S -, ma è troppo poco per evitare a questo assestamento un giudizio negativo”.

Anche sul lavoro bocciate norme discriminatorie del centrodestra

“La testardaggine ideologica della Giunta regionale e della maggioranza di centrodestra è stata bocciata”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato la norma, contenuta nella legge multisettoriale 2021, che prevedeva la possibilità per la Regione di modulare l’entità degli incentivi a favore dei datori di lavoro per nuove assunzioni sulla base del periodo di residenza del lavoratore sul territorio regionale.

“Da subito avevamo sottolineato i profili di incostituzionalità della norma, ma il centrodestra ha voluto andare avanti sulla strada della discriminazione tra cittadini della regione – continua l’esponente pentastellata -, invece di perseguire politiche di welfare e di inclusione volte a realizzare maggiori livelli coesione sociale, nell’interesse di tutti”

“Nella sua sentenza, la Corte Costituzionale smonta tutte le argomentazioni sostenute dall’attuale governo regionale – rimarca Dal Zovo -. La Consulta considera priva di fondamento costituzionale privilegiare, nelle politiche attive del lavoro, così come nelle politiche di welfare, chi risiede da maggiore tempo nel territorio regionale e avrebbe dunque maggiormente contribuito al gettito fiscale regionale. Secondo la Corte infatti,  tale argomentazione si scontra con il principio costituzionale di uguaglianza e con il diritto dei lavoratori italiani alla libera circolazione tra le regioni italiane, penalizzando alcuni soggetti solo per aver esercitato il loto diritto costituzionale, a prescindere dalle condizioni di bisogno”.

“In una regione come il Friuli Venezia Giulia, dove si registrano i tassi di invecchiamento della popolazione tra i più alti d’Italia e dove le imprese hanno crescenti difficoltà di reperire manodopera, appare necessario sviluppare robuste politiche di inclusione e coesione sociale capaci anche di attrarre ed integrare nelle comunità locali lavoratori e nuclei familiari provenienti anche da altre regioni e Paesi – conclude la consigliera M5S -. Al contrario, queste persone sono soggette, dall’attuale Giunta e maggioranza, a trattamenti discriminatori, contrari alle norme costituzionali ed europee”.

Finalmente la Regione integra il Reddito di libertà per le donne vittime di violenza

“Magari con qualche mese di ritardo, ma finalmente è stata approvata l’integrazione al finanziamento statale per il cosiddetto Reddito di libertà a favore delle donne vittime di violenza”. Lo rimarca la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo.

“Un intervento che avevamo proposto già a dicembre, in occasione della legge di stabilità, ma che era stato bocciato – ricorda l’esponente M5S -. Il finanziamento regionale consente di ampliare la platea di beneficiarie di una misura finalizzata a favorire l’indipendenza economica e la realizzazione di percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne che hanno subito violenza e si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità o di povertà”.

“Fa piacere che la nostra proposta sia stata accolta, a conferma che le nostre istanze non sono strumentali ma mirano a dare risposte a necessità reali – conclude Dal Zovo -. Peccato ci siano voluti sette mesi per arrivare a questo risultato, ma meglio tardi che mai”.

Rigenerazione urbana, centrodestra non vuole recuperare il tempo perso

Bocciato dal centrodestra un emendamento del MoVimento 5 Stelle all’assestamento di bilancio, che si poneva l’obiettivo di ‘promuovere l’attivazione di processi di rigenerazione urbana e di partecipazione attiva della cittadinanza nella gestione e cura dei beni comuni urbani’. “Un’occasione – spiega la consigliera regionale Ilaria Dal Zovo, prima firmataria dell’emendamento – per favorire allo stesso tempo il riuso e recupero di immobili di proprietà pubblica con attività di valenza sociale e culturale. Ma, ancora una volta, ci siamo scontrati con il muro di Giunta e maggioranza”.

“La nostra proposta prevedeva il finanziamento di progetti per il recupero architettonico e la riattivazione funzionale di edifici pubblici in disuso – spiega Dal Zovo -, con l’obiettivo di destinarli a nuovi servizi di valenza sociale e culturale attraverso il coinvolgimento delle comunità locali e del Terzo Settore, con particolare riguardo alla popolazione giovanile”.

“Altre regioni si sono già mosse in questa direzione, individuando i requisiti per la rigenerazione di aree e edifici e le caratteristiche delle attività insediate – sottolinea l’esponente M5S -. Il Friuli Venezia Giulia non ha alcuna normativa né prassi di riferimento e, secondo il censimento effettuato dall’associazione ‘Lo Stato dei Luoghi’, è l’unica regione, insieme alla Valle d’Aosta, a non avere realizzato alcuna esperienza di rigenerazione urbana di un edificio a fini culturali”.

“Colmare il ritardo accumulato in questo senso sarebbe un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita nelle aree interessate, garantendo nel contempo una più elevata inclusione sociale, sostenibilità economica ed ambientale – conclude Dal Zovo -. Peccato però che il centrodestra non abbia voluto intervenire per recuperare il già tanto tempo perso”.

Per lo Stadio ‘Tognon’ di Fontanafredda non si può sempre battere cassa

“La Regione ha già stanziato somme non indifferenti per adeguare il ‘Tognon’ di Fontanafredda alle esigenze del Pordenone Calcio, non si può pensare di mendicare ulteriori fondi pubblici”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“Abbiamo appoggiato la soluzione Fontanafredda già nel momento in cui il Pordenone ha raggiunto la Serie B – ricorda Capozzella -, approvando alcuni ingenti interventi finanziari della Regione per adeguare l’impianto, dirottate poi su altri progetti da parte del Comune, per il rifiuto dello stesso Pordenone Calcio di giocarvi”.

“Ora però non si può pensare di battere continuamente cassa, dopo che, tra l’altro, la stessa società neroverde aveva rifiutato l’ipotesi ‘Tognon’, andando a giocare a Lignano – conclude l’esponente M5S -. Le risorse pubbliche, tanto più in un periodo come quello attuale, non sono inesauribili, anche se siamo in campagna elettorale e senza nessuna garanzia che non ricapiti ciò che è già successo”.

Bene attivazione PUC a Sacile, ora altri seguano l’esempio

“Bene l’attivazione a Sacile di due Progetti utili alla collettività (PUC), in cui vengono impiegati i beneficiari del Reddito di cittadinanza. Ci auguriamo che ora altri Comuni seguano la stessa strada”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.

“Recentemente abbiamo denunciato come soltanto pochi Comuni (prima di Sacile, erano 18 su 215 in Friuli Venezia Giulia) abbiano predisposto i PUC – ricorda Capozzella -. Gli Enti locali giocano una partita fondamentale per fare in modo che il Reddito di cittadinanza funzioni, evitando l’odiosa propaganda secondo cui i percettori prenderebbero i soldi restando sul divano”.

“Non possiamo che accogliere con piacere il fatto che finalmente qualcosa si muova sotto questo punto di vista, auspicando che l’esempio sacilese venga seguito anche da tanti altri Comuni e Ambiti territoriali – conclude l’esponente M5S – e ricordando che l’attivazione dei Progetti utili alla collettività è un obbligo di legge”.

Chiusura Pecol dei Lupi grazie a commissario e Comitato

“La chiusura della discarica di Pecol dei Lupi non è merito della Regione o di Isontina Ambiente, ma è un successo che va ascritto al commissario Luigi Palumbo e al Comitato di cittadini che si è da sempre battuto per non conferire ulteriori rifiuti nella struttura”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo che la Direzione regionale Ambiente ha stabilito la mancata assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale per il progetto di Isontina Ambiente per la discarica di Pecol dei Lupi

“La nostra posizione è sempre stata a fianco del Comitato, che due anni fa ha presentato una petizione per la chiusura della discarica – ricorda Dal Zovo -, mentre Isontina Ambiente e il Comune di Cormons chiedevano il conferimento di altri 47 mila metri cubi di rifiuti provenienti dai venticinque Comuni della provincia di Gorizia e da tre comuni della provincia di Trieste, facendo perdere troppi anni per la risoluzione la vicenda”.

“Alla fine, per fortuna, si è arrivati finalmente a quella che per noi è sempre stata l’unica soluzione percorribile – conclude l’esponente M5S -, grazie al lavoro del commissario e all’ascolto dei cittadini, che si sono battuti per mettere in primo piano la salvaguardia della salute e dell’ambiente”.

Assestamento ricco, anche di poste puntuali

“La serie di emendamenti della maggioranza per garantire finanziamenti con nomi e cognomi non mancava neanche in tempi di vacche magre, figuriamoci in un assestamento di bilancio ricco come quello approdato oggi in aula”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Nel 2018, con un colpo di teatro, il presidente Fedriga ottenne il ritiro di queste proposte, ma adesso, dopo quattro anni, i tempi sembrano essere cambiati. Vedremo quanti saranno approvati in aula ma, tra risorse che vengono assegnate a parrocchie, sindaci amici, associazioni e chi più ne ha, più ne metta, abbiamo valutato in circa 3 milioni di euro l’ammontare di questi ‘bonus’ – continua l’esponente pentastellato -. Il tutto in attesa di capire a quali pochi fortunati Comuni la Giunta destinerà 30 milioni di euro, in maniera del tutto discrezionale”.

“Non mettiamo in dubbio la bontà, a volte la necessità, di progetti e attività di chi andrebbe a beneficiare di questi fondi – conclude Sergo -, ma ancora una volta sottolineiamo l’iniquità di questo modo di agire: chi ha la giacchetta di un consigliere da tirare non può avere una corsia preferenziale rispetto ai ‘comuni mortali’ nell’accesso ai contributi regionali. I bandi ci sono, che si dia la possibilità a tutti di accedere a risorse importanti come quelle presenti in questo assestamento”.

Sospendere caccia per proteggere fauna sopravvissuta agli incendi

Il Gruppo del MoVimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia chiede la sospensione della stagione di caccia nelle aree pesantemente colpite dagli incendi degli ultimi giorni.

“In questi giorni, abbiamo assistito alla fuga degli animali che sono riusciti a salvarsi dagli incendi e ancora non abbiamo contezza né dei feriti, né dei morti – aggiungono gli esponenti M5S -. La situazione assolutamente anomala ed emergenziale che si è venuta a creare nei boschi del Carso e del Friuli impone in ogni caso una seria riflessione in questo senso”.

“Al di là dei numeri ancora da certificare, le fiamme che hanno così duramente colpito la nostra regione – conclude il Gruppo regionale M5S – hanno causato, tra i tanti danni, anche una grave moria di animali, soprattutto dei piccoli. Va quindi protetta in ogni modo possibile la fauna sopravvissuta”.