Bilancio, Capozzi: Approvata proposta fotovoltaico per imprese
Bilancio, Capozzi: Ok a nostra istanza per Campionati nazionali universitari in Fvg
“Desidero esprimere grande soddisfazione alla luce dell’accoglimento da parte dell’Aula di un nostro emendamento con il quale abbiamo voluto dare attenzione ai giovani atleti iscritti agli atenei della nostra regione, prevedendo la copertura delle spese relative all’elaborazione del dossier di candidatura finalizzato a ospitare una delle prossime edizioni dei Campionati nazionali universitari”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), facendo riferimento al finanziamento richiesto attraverso un emendamento tematico per la realizzazione del documento ufficiale da parte dei centri universitari sportivi di Trieste e Udine.
“I Tricolori universitari – aggiunge l’esponente pentastellata – sono vere e proprie Olimpiadi per studenti, massima espressione del movimento sportivo universitario a livello agonistico e grande momento di incontro fra gli studenti di tutti gli atenei italiani”.
“Parliamo di circa 3mila studenti impegnati nelle rispettive specialità – precisa Capozzi – per un evento capace di dar vita a un circuito di 10mila presenze tra atleti, accompagnatori e componenti delle varie rappresentative. Una kermesse di prestigio, capace di coinvolgere anche svariati azzurri, che andrebbe a costituire un grande ritorno in termini di lustro e di indotto economico per l’intero Friuli Venezia Giulia”.
“L’ultima volta che la nostra regione ha ospitato i Campionati italiani universitari – ricorda infine la rappresentante del M5S – risale ormai al lontano 2009 e, anche in considerazione di una tradizione piuttosto positiva per i portacolori degli atenei locali, ci sembra davvero importante sfruttare l’opportunità di riportarli qui nel 2027”.
Bilancio, Capozzi: Tagliamento, bocciata nostra proposta avvio dibattito pubblico
“La mano destra della Giunta regionale continua a (far finta di) non sapere cosa fa la sinistra. Così, mentre l’assessore Amirante, intervenuta in un’assemblea pubblica organizzata a Varmo, ammette che sul Tagliamento non ci sono progetti ma solo ipotesi, nonché di essere disponibile ad avviare un confronto con tutte le parti interessate per individuare una serie di alternative e soluzioni possibili, il suo collega di Esecutivo, Scoccimarro, si dice pronto a proseguire con l’affidamento degli incarichi per la progettazione, tenendo per buono il documento preliminare alla progettazione approvato con delibera giuntale nel mese di aprile”.
Lo rimarca in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sul delicato tema legato al fiume Tagliamento e alle progettualità per la sua messa in sicurezza, denunciando “la confusione che continua a regnare sovrana tra le fila della Giunta”.
“Quella stessa delibera – aggiunge la Capozzi – non venne peraltro votata dall’assessore Amirante. La confusione ha recentemente colpito anche il presidente Fedriga che, a sua volta, ha parlato di un progetto per una traversa tra Dignano e Spilimbergo che non sarebbe invasiva dal punto di vista paesaggistico”.
“Purtroppo, non è stata accolta la nostra proposta – sottolinea la rappresentante del M5S – di avviare un serio e ufficiale dibattito pubblico su tutta l’asta del fiume e sui possibili interventi non invasivi. Interventi richiesti in questi giorni non solo dai comitati e da 13mila cittadini (che, a differenza delle considerazioni opinabili di Scoccimarro, erano ben consapevoli di cosa stessero chiedendo alla Giunta regionale con la loro petizione), ma anche da più di 400 scienziati delle principali associazioni ambientaliste regionali e nazionali, secondo le quali il Tagliamento non può essere compromesso da progetti che non risolverebbero il problema delle alluvioni per il basso corso ma che, invece, altererebbero irreparabilmente la sua dinamica fluviale”.
Bilancio, Capozzi: Terme Monfalcone, urge investire ma Maggioranza dice no
“Tra i numerosi emendamenti presentati, abbiamo voluto dare un seguito all’impegno portato avanti nel tempo dal Gruppo consiliare del M5S di Monfalcone che, già nel 2018, aveva sollevato la delicata questione con una mozione tematica. Pertanto, anche in sede di Assemblea legislativa regionale siamo intervenuti per quanto ci compete rispetto a un sito importante della nostra regione, le Terme romane di Monfalcone, la cui acqua viene classificata come solfurea-salso-solfato-
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), facendo riferimento all’istanza da lei stessa presentata in aula nel corso dei lavori sulla Manovra 2025 e aggiungendo che “la zona in cui sono localizzate le Terme romane è l’antichissimo sito di Lacus Timavi, sede di rovine e reperti archeologici, di bellezze paesaggistiche e di singolari presenze naturalistiche ad altissima presenza di specie viventi in biodiversità”.
“L’interesse rivestito dalla fonte termale per la collettività monfalconese come fatto storico, sociale ed economico, oltre a risultare documentato – dettaglia l’esponente pentastellata – dagli scritti di scienziati, medici ed eruditi negli ultimi dieci secoli, è preso in considerazione anche dai precursori della promozione della nostra zona industriale di interesse nazionale e regionale. Più specificatamente dal podestà di Monfalcone, Arturo Rebulla, che nel suo volume ‘Per il Risorgimento di Monfalcone’, edito a Trieste nell’agosto del 1918, cita espressamente l’utilizzo delle Terme romane come uno dei pilastri per l’economia del territorio”.
“Ritenevamo perciò corretto – precisa Capozzi – inserire delle risorse specifiche su questa realtà, perché l’area di Lacus Timavi e quella del Lisert via Timavo, sedi di rovine e reperti archeologici, vengano riqualificate a beneficio dello stabilimento termale. A fronte delle ingenti finanze disponibili si è invece ritenuto di bocciare il nostro emendamento, anche da chi in maggioranza è presente sul territorio interessato”.
“Evidentemente, Monfalcone deve emergere soltanto per la sua vocazione industriale e per la presenza degli immigrati – conclude Capozzi – che, in tempi di campagna elettorale, fanno più presa”.
Bilancio, Capozzi: Maggioranza boccia nostre proposte, ma poi le fa sue
“Come sempre accade, resteremo vigili rispetto ai contenuti di questa manovra che, al momento, non desta particolari entusiasmi. Tuttavia, nonostante tutto, cogliamo con favore quello cui siamo soliti assistere: ossia, proposte del M5S bocciate nelle precedenti manovre che vengono fatte proprie dalla Maggioranza in un momento successivo”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), riprendendo i concetti da poco espressi nell’emiciclo di piazza Oberdan a Trieste nel corso della discussione legata alla manovra di bilancio più attesa dell’anno, la Stabilità.
“Questa volta – aggiunge l’esponente pentastellata – annotiamo, tra le tante, i 5 milioni di euro messi a disposizione delle imprese per l’acquisto di impianti fotovoltaici, benché pochi mesi fa segnalassimo la necessità di incrementare tale fondo di almeno 10 milioni di euro. Infatti, sono complessivamente pervenute 207 domande, con un fabbisogno totale di circa 23,4 milioni. In una manovra che prevede somme fresche manovrabili per circa 6,2 miliardi di euro, secondo l’assessore Bini, la coperta è corta e le nostre imprese dovrebbero aspettare l’erogazione di questi soldi nel mese di agosto”.
“Parimenti segnaliamo anche che l’Amministrazione regionale – precisa Capozzi – ha deciso con tre anni di distanza di prevedere che le imprese che ottengono contributi dalla Regione debbano rendere noto il sostegno finanziario ricevuto, dandone visibilità in modo riconoscibile al pubblico, attraverso l’apposizione del logo istituzionale del Fvg, secondo le modalità stabilite con deliberazione della Giunta. Esattamente quanto richiesto dal MoVimento 5 Stelle con un emendamento alla Legge regionale 3 del 22 febbraio 2021, meglio nota come SviluppoImpresa, ormai datato 4 anni or sono”.
“Vedremo ora quanti anni passeranno, affinché trovino attuazione – si domanda la rappresentante del M5S – le misure proposte in questa manovra. A noi non importa, comunque, la paternità: l’importante è che si diano risposte ai cittadini. Questo modus, infatti, non ci ha scoraggiati dal fare nuove proposte; anzi, il fatto che le nostre vengano accolte a scoppio ritardato, ci spinge a formularne sempre di nuove, perché rimaniamo convinti che, attraverso i nostri emendamenti, si dia attenzione a servizi importanti che possono sollevare le casse della Regione e delle nostre famiglie che possono così provvedere ad altre necessità”.
“Una di queste proposte – sottolinea ancora l’intervento – riguarda l’agevolazione tariffaria delle mense scolastiche, misura importante non solo per venire incontro alle famiglie alle prese con il caro-vita, ma preziosa anche per quei bambini che vedono, nel pasto della mensa, l’unico completo della giornata, proprio per le difficoltà economiche delle famiglie in cui vivono. Nuclei che, spesso, non riescono a pagare le tariffe delle mense che possono arrivare anche a 700 euro l’anno, costringendo a un surplus di lavoro i nostri Comuni per venire incontro ai cittadini che versano in oggettive difficoltà, per evitare che venga negato il pasto ad alcuni bimbi o che gli stessi siano costretti ad aspettare in altre stanze, mentre i loro compagni pranzano altrove. Uno scenario impressionante solo a immaginarlo”.
“Ecco perché, sulla scorta di quanto da noi proposto nel 2017 – garantire agli studenti l’abbonamento gratuito per il Trasporto pubblico locale, poi parzialmente accolto da questa Maggioranza, arrivando al taglio del 50% del titolo di viaggio – oppure di quanto da noi suggerito nel dicembre 2021 – il Tpl gratuito per le persone con più di 65 anni, anche questo parzialmente accolto da questa Maggioranza arrivando, un anno dopo, ad approvare il taglio del 50% del titolo di viaggio – siamo convinti della bontà della nostra proposta e auspichiamo che, prima dell’inizio dell’anno scolastico 2025–2026, si possa approvare una proposta proveniente dal MoVimento 5 Stelle per abbattere le tariffe delle mense scolastiche. Un segnale importante in un periodo in cui tutta la politica mira a venire incontro alle famiglie con figli, si parla di inverno demografico e che ci permetterebbe di essere la prima Regione a intervenire in maniera sostanziale su questo fronte”.
“Con i nostri emendamenti – altro tema toccato da Capozzi – vogliamo anche tendere alla parità di genere che non deve rimanere solo concettuale. Noi cerchiamo invece di renderla effettiva con uno sgravio dell’Irap alle imprese che dimostreranno di averne dato attuazione, possedendo la certificazione prevista, oppure a quelle che prevedono stipendi per i propri lavoratori non inferiori ai 9 euro lordi l’ora. Tutto ciò per combattere il trend per cui si è poveri pur lavorando. Per le stesse finalità prevediamo anche l’inserimento di meccanismi premiali nell’affidamento dei servizi e nell’aggiudicazione delle gare d’appalto per le imprese che si dimostrano essere virtuose in questi due ambiti”.
“Non abbiamo certamente trascurato dalle nostre considerazioni i giovani e gli sportivi. Ecco perché abbiamo chiesto l’incremento dei fondi a disposizione per il Servizio Civile Solidale, anche in vista delle iniziative legate all’evento Go2025!. Così come abbiamo posto l’attenzione ai giovani che praticano sport e che, spesso e volentieri, portano in alto il nome del Friuli Venezia Giulia nel mondo. Con un nostro emendamento, inoltre, vogliamo permettere ai Centri sportivi universitari di Udine e Trieste di presentare la candidatura per riportare in regione il campionato nazionale universitario, che si tenne qui nel lontano 2009. Un momento di partecipazione importante con sicure ricadute dal punto di vista sportivo e sociale, ma anche economico, considerato che eventi di questo tipo richiamano migliaia di studenti e addetti ai lavori”.
“Infine, chiediamo alla Regione – conclude Capozzi – che sia istituzionalizzato il dibattito pubblico per gli interventi necessari sul Fiume Tagliamento. Attenzione! Non si tratta di un modo per mandare la palla in tribuna, ma solo per evitare di sprecare ulteriore tempo e ulteriori risorse rincorrendo opere che poi, per la giusta contrapposizione dei territori e dei sindaci stessi amministrati dalla stessa Maggioranza, non vengono mai realizzate. Credevamo che l’esperienza dell’acciaieria sarebbe stata da monito su come ci si debba interfacciare con i territori, quando si vogliono realizzare opere altrimenti percepite come calate dall’alto e non accettate da amministratori e cittadini. Da qui alla fine dei lavori sapremo se le proposte da noi avanzate saranno approvate con la massima convergenza, soprattutto da chi accusa gli altri di porre ‘No!’ ideologici”.
Bilancio, Capozzi: Manovra ricca, ma efficacia dubbia per cittadini e imprese
“Quella che ci apprestiamo a discutere è sicuramente una Manovra ricca, benché ormai siamo abituati ad avere a che fare con queste enormi disponibilità finanziarie. Tuttavia, ci interroghiamo nuovamente sull’efficacia di queste misure e sulla loro capacità di dare risposte effettive a cittadini e imprese, anche alla luce di alcune statistiche che non vengono spesso ricordate in quest’aula, relative al numero delle famiglie in condizioni di povertà assoluta, di quelle in una situazione di povertà energetica, dei lavoratori in cassa integrazione, del record di occupati grazie a contratti precari e dei divari salariali tra uomini e donne, soprattutto nelle posizioni apicali. E potremmo continuare ancora a lungo…”.
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), esprimendosi ai margini dei lavori odierni dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia con i quali ha preso il via la lunga sessione di attività riservate alla manovra di bilancio più attesa dell’anno.
“Senza toccare poi la percezione della sanità regionale – aggiunge l’esponente pentastellata, inserendosi nel dibattito legato all’esame della legge di Stabilità – che hanno i nostri cittadini, nonostante i miliardi che ogni anno vengono messi a disposizione dalla Giunta e dal Consiglio per il nostro sistema regionale”.
“Nell’ambito delle misure proposte – dettaglia Capozzi – ci sono tanti interventi condivisibili, come le risorse previste per la manifattura (settore che presenta alcune criticità, ma che può risultare importante per lo sviluppo e per il lavoro del Fvg), ma anche quelle garantite agli enti locali. Oppure ancora quelle riservate alle Aziende sanitarie le cui problematiche, come abbiamo appena ricordato, sono sotto gli occhi di tutti. L’auspicio è quello che si dia senso a tutte queste risorse e che i cittadini si ritrovino un Servizio sanitario adeguato, senza la necessità di ricorrere a prestazioni in strutture private a causa delle inefficienze con cui devono confrontarsi”.
“Inoltre, a quelle sopra citate, si aggiungono altre misure non condivisibili o, comunque, tali da destare forti contrarietà. Come, per esempio, il rifinanziamento al premio giornalistico dedicato ad Almerigo Grilz – spiega la rappresentante del M5S – per il suo vissuto del tutto discutibile. Come discutibili dal nostro punto di vista rimangono anche alcuni passaggi nel Nadref sulle Province, sulle quali ancora nulla si sa in merito alla loro istituzione e alle funzioni che verranno delegate in questi ambiti”.
“Si sta semplicemente dando seguito – sottolinea ancora la consigliera del MoVimento 5 Stelle – a quello che è stato approvato dal Governo centrale, prevedendo addirittura l’adozione della disciplina, con apposita legge elettorale regionale, dell’elezione degli organi a suffragio universale e diretto. A tale proposito, e volendo sottolineare la totale inutilità di questo nuovo ente, si evidenzia come agli enti di decentramento ai quali son state affidate le ex funzioni provinciali che erano state trasferite alle Uti, siano stati destinati circa 200 milioni di euro nel corso dell’anno 2024 e che queste risorse siano state spese sul territorio, benché nessuna delle Edr preveda l’elezione a suffragio universale e diretto degli organi preposti a impegnare questi fondi. Ci chiediamo, perciò, come abbiano potuto fare un tanto senza il presidente della Provincia, senza gli assessori provinciali e senza i consiglieri provinciali: un vero e proprio mistero che qualcuno, prima o poi, ci vorrà spiegare”.
“Al momento, rimane in noi la convinzione che le nuove province si risolveranno in ulteriori contenitori – conclude Capozzi – che, a nostro modo di vedere, si traducono soltanto in ulteriori poltrone da divedere, senza che prima sia stato specificato quali funzioni esplicheranno. La conseguenza vedrà questo ulteriore contentino, rivolto ad alcune forze politiche, gravare sul bilancio della nostra regione, mentre preziose risorse verranno distratte dai servizi per i cittadini. Questi nuovi contenitori, quindi, rischiano di diventare delle cattedrali nel deserto, prima ancora di essere istituiti. Già adesso abbiamo Comuni in forte affanno a causa della carenza di personale qualificato: ci chiediamo, perciò, come possano essere strutturati questi nuovi enti davanti a tale gap che, al momento, non è stato colmato”.
Tagliamento, Capozzi: Bene petizione, urge dibattito pubblico
“Il nostro sincero ringraziamento va doverosamente rivolto ai circa 14mila cittadini che hanno apposto le rispettive firme per consolidare una delicata istanza, mobilitandosi e impegnandosi per difendere il nostro territorio e la sicurezza della popolazione stessa”.
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) che ha preso la parola sul tema ambientale che nella giornata odierna ha portato alla consegna di una petizione dell’Associazione assieme per il Tagliamento alla presidenza dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, esprimendo contrarietà alla realizzazione di alcune opere e chiedendo, invece, interventi per garantire la sicurezza nelle aree interessate dal corso d’acqua.
“L’agire pasticciato di questa Giunta – prosegue Capozzi che ha personalmente presenziato alla consegna del documento con le sigle dei 13.760 aderenti – ha generato la confusione che regna attualmente, causando contrapposizioni tra cittadini e amministratori. Persino tra quelli del medesimo colore politico dell’Esecutivo stesso. Che l’incolumità delle popolazioni rivierasche vada perseguita è indubbio, ma lo si deve fare salvaguardando l’unico fiume alpino rimasto, anche intervenendo con le opere già previste da quasi un decennio lungo il basso corso”.
“Proprio perché non ci sono ancora progetti definitivi – precisa la pentastellata – nell’ambito di questa manovra finanziaria abbiamo presentato un emendamento per istituire un concreto dibattito pubblico sul Tagliamento. Al tempo stesso, pare doveroso fare la dovuta chiarezza in merito, visti i continui giri di volta degli ultimi 12 mesi, ascoltando e informando cittadini e amministratori interessati rispetto a interventi che possono essere alternativi rispetto a opere che, per forza di cose, impatteranno sui territori di loro competenza”.
“Quello a cui tutti dobbiamo tendere – sottolinea infine la rappresentante del Movimento 5 Stelle – è il pervenire a una soluzione il più condivisa possibile, perché proprio a questo serve il dibattito pubblico. Contemporaneamente, bisogna evitare di continuare a spendere tempo e denaro per generare documenti propedeutici alla progettazione di opere che poi, una volta rese pubbliche, non vengono più realizzate”.
Ecco il video-commento della Consigliera Rosaria Capozzi a margine della consegna della petizione: https://youtube.com/shorts/CijwQ2nBLJw
Pineta Cattinara, Capozzi e Richetti: inutili 10.000 firme, via 400 alberi
“Continua, a Trieste, l’abbattimento degli alberi con la motivazione della ‘continuità amministrativa’! L’assessore regionale Riccardi, infatti, avalla il progetto di trasferimento dell’Irccs Materno Infantile ‘Burlo Garofolo’ e il conseguente abbattimento della pineta di Cattinara che conta, insieme a quelli del parcheggio dipendenti e del piazzale degli autobus, quasi 400 alberi”.
Lo rimarca la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), attraverso una nota stampa congiunta firmata anche dalla collega consigliera comunale Alessandra Richetti, prendendo nuovamente la parola sul delicato tema delle strutture ospedaliere di Trieste e delle zone che le ospitano.
“Proprio qualche giorno fa – aggiunge l’esponente regionale pentastellata – è stata infatti transennata la pineta e predisposta la nuova area di cantiere”.
“A nulla, dunque, sono valse le oltre diecimila firme – precisa Capozzi – raccolte dai cittadini. Così come le nostre sollecitazioni di ridiscussione del progetto di trasferimento del Burlo. La Giunta, per una scelta evidentemente politica, sta andando dritta avanti con il suo progetto”.
“Questo intervento – evidenzia, dal canto suo, la consigliera Richetti – non solo cancella un polmone verde fondamentale per la zona, ma aggrava le preoccupazioni per le conseguenze su tutta l’area circostante. La scuola dell’infanzia, l’asilo e il paese di Cattinara – conclude la rappresentante locale del M5S – si troveranno circondati dal cemento, perdendo una barriera naturale contro l’inquinamento e il caldo estivo. I pazienti del comprensorio ospedaliero, invece, vedranno sparire uno spazio che contribuiva non solo al miglioramento del microclima, ma anche al loro benessere psicofisico”.
Natale, Capozzi: Presepe gradese per Vaticano è orgoglio FVG
“Questo splendido allestimento natalizio, ormai pronto per essere inaugurato proprio in questa location dall’immenso valore religioso, storico e architettonico, costituisce il frutto di un importante percorso che ha visto coinvolta l’intera comunità gradese. Parliamo infatti di ben 40 volontari tra artisti, artigiani e professionisti dalle svariate competenze, che hanno dato vita a un’opera unica e irripetibile”.
Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) che ha assistito, quale componente della delegazione dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, ai preparativi della cerimonia con cui nel tardo pomeriggio di oggi verrà presentato il presepe interamente progettato e realizzato a Grado, che ha richiesto oltre due anni di lavoro da parte dei volontari dell’Isola d’Oro.
“Si tratta di un’opera incentrata sulla nascita di Gesù – afferma la Capozzi, reduce dall’udienza con il Santo Padre negli spazi di Città del Vaticano – ma, allo stesso tempo, intrisa delle tradizioni e della storia di Grado perché la Natività viene posta all’interno di un casone, tipica costruzione di canne e paglia, utilizzata in passato proprio dai pescatori gradesi”.
“Lo stesso Pier Paolo Pasolini – precisa la pentastellata da Roma, dove è stato appositamente creato persino un inedito bacino d’acqua – si era innamorato di un casone della laguna di Grado, ospitato sull’isoletta di Mota Safon. Al punto da girarci alcune scene del film Medea. L’ambientazione è quella della laguna. Tant’è che le statue sembrano intrise del suo fango, mentre gli stessi re Magi arriveranno su due battele, le celeberrime imbarcazioni a fondo piatto utilizzate per spostarsi tra gli isolotti”.
“Il ‘Presepe della Comunità di Grado’ è un’opera importante – dettaglia la consigliera – dalla quale traspaiono l’amore e la ricca tradizione della comunità gradese. Un lavoro che ha richiesto lunghi mesi di sacrifici e creatività, andando a costituire una vetrina per la nostra intera regione”. “Questo presepe, pronto per essere ammirato dagli occhi di persone di ogni angolo del pianeta proprio alla vigilia di un anno che porrà Roma all’attenzione mondiale grazie al Giubileo, offre sguardo minuzioso – conclude la Capozzi – sull’ambiente lagunare, sulla sua peculiare umanità e persino sulla sua popolazione avifaunistica, ponendo l’accento sulla civiltà casonera stratificata in secoli di esperienze e di accumulo di conoscenze”.
Infrastrutture, Capozzi: Gioco delle tre carte su progetti FVG
“Sarà il mio approccio ideologico, così come definito dal ministro Salvini, a rendermi per nulla entusiasta rispetto a quanto rappresentato nel corso del convegno ‘L’Italia del sì’. L’unica parte condivisibile, secondo la sottoscritta, è stata infatti quella relativa al Codice della strada, volta ad aumentare la sicurezza dei cittadini. Per il resto, faccio convintamente parte del ‘popolo del no'”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), a margine dell’evento riservato al tema delle infrastrutture, ‘2023-2032: L’Italia dei sì’, ospitato oggi negli spazi della stazione Marittima di Trieste con la presenza, tra gli altri, del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
“Sono altrettanto convintamente contraria – aggiunge l’esponente pentastellata, facendo riferimento ai progetti e alle cifre oggetto di presentazione – all’abolizione dell’abuso d’ufficio, che si risolve in minori tutele per i cittadini di fronte a situazioni penalmente perseguibili che ora non lo saranno più. Ritengo che, invece, si avvantaggerà chi porta voti, il tutto in nome di una fiducia che viene sconfessata anche da recenti casi di abuso d’ufficio”.
“Siamo senza ombra di dubbio contrari al nucleare – precisa Capozzi – sul quale il popolo italiano si è espresso per ben due volte in maniera negativa. Un nucleare incompatibile con i tempi della transizione ecologica, mentre le più moderne tecnologie, ovvero gli impianti di IV generazione o gli Smr, non sono a tutt’oggi disponibili e non lo saranno ancora per decenni. Inoltre, siamo sempre in attesa di capire dove smaltiremo le scorie vecchie, figuriamoci quelle nuove”.
“Arrivando alle grandi opere della nostra regione, ovvero la velocizzazione della tratta ferroviaria Venezia-Trieste e il nodo di Udine, i fondi portati dal ministro – sottolinea l’esponente del M5S – si risolvono nel gioco delle tre carte: quello che viene messo, infatti, era stato tolto prima da altri capitoli. Nel contratto di programma investimenti di Rfi e Ministero, da quando Salvini è al suo vertice, per queste due opere non è stato invece aggiunto neanche un milione di euro. Sui progetti di potenziamento, infine, la stessa Giunta Fedriga non ha potuto esprimere un parere, tanto risultavano lacunosi. E lo stesso intoppo si verificherà di certo anche per l’ovovia di Trieste che verrà finanziata”.
“Evidentemente, si è portati a nascondere dietro un fantomatico ideologismo – conclude Capozzi – quelle che sono bocciature sonore, non da parte di comitati o di forze politiche di opposizione, ma da parte di enti preposti alla tutela dell’ambiente”.
Bilancio 2025, Capozzi: Manovra ricca, ma sia efficace per i cittadini
“Si tratta di una manovra ricca: dobbiamo, perciò, iniziare a interrogarci sull’efficacia di queste operazioni sostanziose e anche chiederci se stiano dando o se daranno delle concrete risposte ai cittadini. Ma, soprattutto, a quali cittadini”.
Così, attraverso una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), in merito ai contenuti della manovra di bilancio 2025.
“Ci sono tanti interventi condivisibili – aggiunge l’esponente pentastellata – come le risorse alla manifattura, un settore che presenta delle criticità e che deve risultare importante per lo sviluppo e per il lavoro della nostra regione. Senza tralasciare le risorse garantite agli enti locali o, ancora, quelle alla sanità, le cui criticità continuano a essere sotto gli occhi di tutti. L’auspicio è che con queste risorse i cittadini trovino un servizio sanitario efficiente, senza la necessità di ricorrere a prestazioni in strutture private, dover emigrare in altre Regioni o, peggio, rinunciare a curarsi”.
“Pertanto – sottolinea la consigliera di Opposizione – rimaniamo in attesa di vedere come muterà una manovra che non desta particolari entusiasmi, aspettando anche i colpi di scena che di solito questa Maggioranza si riserva per il gran finale di metà dicembre. Per quello che ci riguarda, stiamo lavorando per portare l’attenzione, attraverso le nostre istanze, su servizi importanti che possono aiutare le nostre famiglie, come l’emendamento con cui proponiamo la gratuità delle mense scolastiche”.
“Auspichiamo ovviamente che vengano accolti i nostri emendamenti, anche se spesso – conclude Capozzi – vengono fatti propri dalla Maggioranza in un secondo momento. Tuttavia, ciò che conta per noi è il risultato per i nostri cittadini benché, ogni tanto, andrebbe anche riconosciuta la bontà delle nostre proposte”.
ILIA, ecco la nostra posizione sulla legge di modifica
Comunicato stampa del 22/10/2024:
“Il disegno di legge che modifica l’imposta locale immobiliare autonoma (Ilia) può trovarci d’accordo laddove si prevede un abbattimento nei casi di morosità legate alla locazione, ma rimaniamo contrari nella parte in cui si abbattono le aliquote per favorire chi ha già la fortuna di possedere una seconda casa”.
Così in una nota la consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi a margine della I commissione consiliare che ha approvato il disegno di legge che prevede modifiche an materia di imposte immobiliari.
“Queste modifiche – prosegue Capozzi – intervengono in un momento storico di grande difficoltà per le famiglie, dato dal caro bollette, dagli stipendi fermi, dove di certo le priorità a nostro avviso sono altre. Questo ddl è la fotografia di quali siano le urgenze e la fascia di popolazione che questa amministrazione vuole avvantaggiare: una scelta politica che non produrrà nessun effetto significativo sul mercato immobiliare, ma solo un piccolo risparmio per una parte delle famiglie che hanno due o più immobili; non sarà questa la misura che li spingerà a comprare una seconda casa nella nostra Regione”.
“Per noi – conclude l’esponente pentastellata – l’aliquota dovrebbe essere abbattuta per quei proprietari di case e negozi che affittano l’immobile con canone concordato o cedolare secca. Solo in questo modo si combatte la tendenza degli immobili sfitti, si crea un circuito nelle zone della nostra regione svantaggiate come la montagna, ma anche i nostri centri storici e si dà una risposta in più a chi una casa non se la può comprare”.
Comunicato stampa del 29/10/2024:
“Il disegno di legge che modifica l’imposta locale immobiliare autonoma (Ilia) può trovarci d’accordo laddove si prevede un abbattimento nei casi di morosità legate alla locazione, ma rimaniamo contrari nella parte in cui si abbattono le aliquote per favorire chi ha già la fortuna di possedere una seconda casa. Il collega Calligaris della Lega parla di ‘una boccata di ossigeno del ceto medio’, ma vogliamo ricordare allo stesso che il ceto disagiato è in apnea e da tempo”. La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, manifesta così la propria contrarietà al disegno di legge 29, che modifica la normativa sull’Ilia.
“Queste modifiche intervengono in un momento storico di grande difficoltà per le famiglie – afferma la Capozzi in una nota -, dato dal caro bollette, dal lavoro povero, non ci sembrava questa la priorità di intervento, per noi le priorità sono altre e dovevano rafforzare l’acquisto della prima casa o intervenire sull’irpef prevedendo scaglioni come abbiamo fatto con i nostri emendamenti sempre bocciati”.
“Il ddl 29 è la fotografia di quelle che sono le urgenze del Centrodestra, una scelta politica che non produrrà nessun effetto significativo sul mercato immobiliare, ma solo un piccolo risparmio per una parte delle famiglie che hanno almeno due immobili, ma non potrà essere questa la misura – prosegue la consigliera – che spingerà qualcuno a comprare una seconda casa nella nostra regione”.
“Per noi l’aliquota dovrebbe essere abbattuta per quei proprietari di case e negozi che affittano l’immobile a canone concordato, solo in questo modo si combatte la tendenza degli immobili sfitti, si crea un circuito nelle zone della nostra regione come la montagna, ma anche nei nostri centri storici dando una risposta in più a chi una casa non se la può proprio comprare, ma non è stata fatta alcuna differenziazione territoriale. Ecco perchè – conclude la pentastellata – i nostri emendamenti hanno il fine di correggere e rendere più equo questo disegno di legge”.
Questo il commento della Consigliera Rosaria Capozzi in Aula:
Bilancio, Capozzi: Mense scolastiche, rendere gratuito servizio essenziale
“Il servizio mensa nelle scuole è essenziale per garantire agli studenti, soprattutto a quelli in condizioni di maggior bisogno, il consumo di almeno un pasto sano ed equilibrato al giorno, come previsto dal Piano di Azione nazionale per l’Attuazione della Garanzia europea per l’Infanzia (Pangi)”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), aggiungendo la convinzione che sia “prioritario riconoscere la mensa come un servizio essenziale anche per contrastare la povertà assoluta, sebbene per lo Stato si tratti di un servizio a domanda individuale e, pertanto, garantito solo a chi paga”.
“Rendere questo servizio gratuito, o quasi, genererebbe benefici sia per gli studenti, sia per le famiglie – aggiunge l’esponente pentastellata – che verrebbero, a loro volta, sollevate delle loro spese da destinare ad altre reali necessità”.
“Nel recente report tematico realizzato da Cittadinanzattiva è stato infatti calcolato che nella nostra regione il costo annuo per studente si aggira intorno ai 700 euro. Un sicuro beneficio – precisa Capozzi – potrebbe derivarne anche per gli uffici comunali che si trovano continuamente ad avere a che fare con gli insoluti di chi si trova, ogni giorno, a scegliere se pagare una bolletta, un servizio per garantire lo studio ai figli, una visita medica, un canone di locazione oppure il mutuo”.
“È questo il motivo principale – sottolinea ancora la rappresentante del M5S – per cui abbiamo presentato due emendamenti che riproporremo anche in aula. Il primo è necessario per garantire la riqualificazione delle mense di cinque Comuni della nostra regione – Arta Terme, Monfalcone, Terzo d’Aquileia, Pasian di Prato e Moggio Udinese – che hanno partecipato ai bandi Pnrr ma che, per assenza di fondi, rischiano di non poter avviare i lavori programmati”.
“Con il secondo emendamento – conclude Capozzi – abbiamo invece chiesto di abbattere le tariffe per il servizio di refezione scolastica rivolto agli studenti di asili nido, scuole primarie e secondarie. Una cifra persino irrisoria a fronte dei miliardi a disposizione di questa manovra, ma comunque preziosa per rendere il Friuli Venezia Giulia ancora più attrattivo per chi volesse trasferirsi da noi e ancor più vicino a chi vive momenti di concreta difficoltà”.
Tagliamento, Capozzi: Mozione Maurmair imbarazzante
“Proprio nel giorno in cui il Consiglio regionale a larga maggioranza, ma con il nostro voto contrario, approva la mozione del collega Maurmair che impegna la Giunta a far comprendere meglio ai sindaci dei Comuni che si affacciano sul Tagliamento, la bontà dell’unica opera prevista nel Piano di gestione del rischio alluvioni tra Spilimbergo e Dignano (ovvero, la traversa adiacente al ponte di Dignano), l’assessore, a stretto giro di ruota, dà vita a una contraddizione pazzesca. Infatti, lo stesso esponente dell’Esecutivo, poco dopo, afferma invece che, nelle prossime settimane, avvierà l’affidamento dell’incarico per redigere un nuovo studio di fattibilità e un nuovo documento di indirizzo per realizzare un ponte-traversa tra i due Comuni”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), rendendo note le intenzioni della Giunta regionale, esplicitate durante i lavori dell’Assemblea legislativa dall’assessore Fabio Scoccimarro.
“Questa Giunta regionale – aggiunge l’esponente pentastellata – pare aver dimenticato che, meno di sette mesi fa, approvava un documento preliminare all’avvio della progettazione per costruire una traversa laminante con luci mobili a paratoie piane, adiacente al ponte di Dignano”.
“Qualcuno, tuttavia, dovrebbe almeno dirci – auspica Capozzi – dov’è il documento preliminare all’avvio della progettazione per costruire il ponte traversa, o almeno spiegarci perché abbiamo speso più di 90mila euro per quello precedente, ormai da buttare”.
“È incredibile, poi, che tutta l’Aula abbia bocciato la nostra proposta di attuare quanto prima le opere di messa in sicurezza del Comune di Latisana – conclude, infine, la rappresentante del M5S- stabilite nel 2016 e finanziate nel 2018. Evidentemente, la sicurezza dei cittadini di Latisana è solo concettuale”.
Elezioni USA, Capozzi: Trump bis, avversario troppo distante da ceti deboli – 06/11/2024
06/11/2024
“La vittoria netta di Trump evidenzia quello che appare ormai chiaro: ossia, che le posizioni indefinite non pagano mai. Se non ci si schiera in maniera netta in difesa dei ceti popolari, dei più poveri e delle masse dei lavoratori che non arrivano alla fine del mese, infatti, difficilmente le Destre perderanno il consenso del voto popolare. Gli elettori vogliono rispecchiarsi in posizioni precise che non devono lasciare spazio a interpretazioni di sorta”.
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoV
“Questo risultato fa riflettere soprattutto riguardo le possibili evoluzioni della politica estera – aggiunge l’esponente pentastellata, facendo riferimento agli scenari internazionali –con particolare attenzione sui conflitti in corso in Medio Oriente e in Ucraina, dei quali ci aspettiamo e ci auguriamo la conclusione”.
“Tuttavia, un occhio di riguardo – sottolinea la rappresentante d
Pari opportunità, Capozzi: Aggiornamento Crpo, atto trasversale doveroso
“La Commissione regionale Pari opportunità, organismo di consultazione istituito con legge regionale 23 del 1990, necessitava dopo quasi 35 anni di una doverosa rivisitazione e la proposta di legge approvata in Commissione costituisce concretamente il punto di arrivo di tale rivisitazione. Si è trattato di un lavoro trasversale, perché ha coinvolto ogni forza politica presente in questo consesso: questo perché le politiche di promozione delle pari opportunità non hanno alcun colore politico”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), esprimendosi in merito al tema della Commissione regionale per le Pari opportunità tra Uomo e Donna (Crpo Fvg), oggetto quest’oggi delle attività in seno al Consiglio regionale per quanto concerne la sua nuova norma istitutiva.
“La Commissione svolge un importante ruolo per l’elaborazione di proposte di interventi e politiche – aggiunge l’esponente pentastellata – atte a rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale, culturale e istituzionale, intervenendo sui modelli culturali e sociali di genere. I tempi sono ormai cambiati, ma tante cose risentono ancora di retaggi di cui non ci siamo liberate. Come nel caso in cui si vuole negare esplicitamente l’esistenza stessa del patriarcato: sono infatti proprio di questi giorni le dichiarazioni inopportune del ministro Valditara, secondo il quale il patriarcato è solo ideologia”.
“I numeri, tuttavia, parlano chiaro. Riprendendo un rapporto della Camera di commercio di Pordenone-Udine, per esempio, il tasso di occupazione maschile nella nostra regione – precisa Capozzi – è pari al 74,4%. Quello femminile si ferma invece al 60,2%, evidenziando un divario di genere del 14,2%. Ovviamente, a sfavore delle donne”.
“Le donne occupate, tuttavia, possono vantare mediamente – sottolinea la rappresentante del M5S – un titolo di studio più elevato rispetto gli uomini. Infatti, quasi una su due è diplomata (47,6%) e quasi una su tre è laureata (30,9%). Gli uomini, invece, fanno registrare una media decisamente inferiore. Nonostante i maggiori livelli di istruzione delle donne, inoltre, le differenze contrattuali rispetto agli uomini sono comunque rilevanti: una su tre (33,9%) lavora a part-time, a fronte dell’8,2% degli uomini, mentre nelle posizioni dirigenziali le donne sono solo il 14,9% del totale e poco più di una donna su quattro è un ‘quadro’ (27,5%). Le retribuzioni degli uomini, calcolate sull’imponibile previdenziale medio annuo, superano quelle femminili del 35,3%.”.
“Inoltre, la presenza delle donne è ancora troppo esigua – dettaglia Capozzi – persino tra le Istituzioni: nell’ambito dell’attuale legislatura regionale, infatti, siamo solo in nove a rivestire le cariche di consigliere, dopo le sette di quella precedente. Se guardiamo, poi, la piaga della violenza sulle donne proprio nel mese in cui se ne promuove il contrasto le cose non vanno certamente meglio perché, alla fine dell’anno 2022, i casi di violenza contro le donne riguardavano oltre 1.200 soggetti femminili. Sono state altresì più di duemila le vittime femminili che, nell’arco di un solo anno, hanno chiesto aiuto ai centri antiviolenza del Friuli Venezia Giulia: un’inquietante media di oltre cinque segnalazioni al giorno”.
“Numeri preoccupanti che devono far riflettere ulteriormente e che impongono di lavorare per promuoverne il contrasto. Tutte queste cifre – conclude Capozzi – ci dicono una cosa sola: ossia, che il lavoro da fare è ancora immane! Proprio in questo senso, però, il ruolo della Crpo Fvg appare prezioso e più che mai indispensabile”.
Lavoro, Capozzi: Massima attenzione su diritti disabili, sicurezza e salario minimo
“Come MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre posto la nostra massima attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’inserimento nel mercato del lavoro, attraverso il potenziamento dei Centri per l’impiego, l’inserimento mirato delle persone con disabilità e il salario minimo da garantire almeno a chi opera negli appalti della Regione”.
Lo ricorda in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), prendendo la parola dopo la discussione della Legge di Stabilità, avvenuta nel corso dei lavori della II Commissione.
“Alcuni capitoli – aggiunge l’esponente pentastellata, facendo riferimento ai contenuti della manovra di bilancio che, attraverso i quattro documenti che la compongono, ha iniziato il suo iter davanti alle Commissioni consiliari di competenza – vengono azzerati nel corso del 2025, perché si stanno rivedendo tutte le misure, modificando anche i canali di finanziamento su questi temi. Bene, quindi, le rassicurazioni dell’assessore Rosolen anche in merito a un intervento con tanto di emendamenti da presentare nel periodo che andrà da qui all’Aula”.
“In una regione che gode di un alto livello di occupazione – precisa Capozzi – è dunque tanto giusto quanto doveroso mantenere alta l’attenzione, puntando a un miglioramento qualitativo e non solo quantitativo del nostro mercato”.
“Anche per quanto riguarda il salario minimo legale – sottolinea la rappresentante del M5S – nel corso degli ultimi anni abbiamo spesso presentato emendamenti tematici che, purtroppo, sono stati bocciati dalla Maggioranza. Questo fatto costituisce per noi un forte rammarico – conclude Capozzi – perché, se fossero state recepite le nostre istanze, avremmo potuto essere la prima Regione a stabilirlo per legge, creando un beneficio a vantaggio dei nostri lavoratori”.
Nautica, Capozzi: Soddisfatta nostra istanza per unire esigenze ambiente ed economia
“Abbiamo votato a favore di questo disegno di legge, perché riesce a coniugare l’aspetto economico con quello ambientale. E anche il nostro emendamento tematico, a sua volta già approvato precedentemente, si sviluppa proprio in questa direzione, giacché volto a introdurre dragaggi fatti con apparecchiature sofisticate (i cosiddetti eco-dragaggi), che consentono di eseguire le escavazioni dei fondali marino-costieri, portuali, fluviali e dei bacini idrici in modo sostenibile”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sull’argomento della nautica alla luce dei lavori che, anche quest’oggi, hanno impegnato in aula l’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia.
“Ovviamente, tutto deve essere valutato parallelamente al sostegno nei confronti dei nostri fondali marini e lagunari – aggiunge l’esponente pentastellata, facendo riferimento al ddl ‘Sviluppo, promozione e primo supporto finanziario del settore nautico regionale’ – e abbiamo ritenuto positivo che si intervenisse con una norma dedicata al settore nautico, tenendo comunque conto anche delle esigenze ambientali”.
“L’attenzione nei confronti del nostro ambiente, della sua tutela e dello sviluppo della biodiversità – rimarca Capozzi – deve infatti rimanere altissima. Nonostante l’importanza del comparto e l’introduzione di alcuni accorgimenti, l’attività nautica deve coniugare i vari interessi in gioco, tenendo conto di un territorio già fortemente antropizzato. Quelli finanziari, dunque, non posso far trascurare quelli parimenti importanti legati alla salvaguarda ecosistemica nell’ambito di aree dove, in caso di degrado, nessuno vorrebbe navigare o trascorrere le vacanze”.
“Certo, non siamo molto lontani da numerosi contenuti della precedente legge 10 del 2023 – sottolinea la rappresentante del M5S – mentre ribadiamo nuovamente la necessità di promuovere iniziative di prevenzione e divulgazione delle norme di sicurezza, da svolgersi non solo durante il conseguimento delle patenti nautiche, ma a vari livelli, coinvolgendo sia chi deve pilotare le imbarcazioni, sia gli altri utenti del mare e della laguna”.
“Argomento a noi caro, e già recepito in sede di Commissione attraverso l’istanza presentata, riguarda la necessaria attenzione da rivolgere al trattamento delle acque, considerando anche il loro recupero e il loro riutilizzo. Canali contributivi specifici dedicati alle attività del settore nautico – conclude Capozzi – possono e devono regalare ulteriori evoluzioni a questo settore fondamentale per il Friuli Venezia Giulia”.