mercoledì, 22 Gennaio 2025
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Eventi motoristici, ennesimo sfregio ai nostri fiumi

“Abbiamo provato ancora una volta a fermare gli eventi motoristici che si svolgono sulle aree del demanio idrico regionale. Purtroppo, ma non è una sorpresa, la nostra proposta è rimasta inascoltata”. Lo dichiara la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo la bocciatura di un suo apposito emendamento.

“Chiedevamo di abrogare i commi che consentono il rilascio delle autorizzazioni al transito sulle aree interessate dai nostri fiumi di eventi motoristici – spiega Dal Zovo -. Una proposta di buon senso, orientata alla tutela della biodiversità, per quanto riguarda sia la flora che la fauna”.

“Ma la maggioranza, come ha già dimostrato in passato, da questo orecchio non ci sente, nonostante la legge regionale 17/2009, che disciplina le concessioni relative al demanio idrico, abbia tra le sue finalità il rispetto degli interessi pubblici ambientali e paesaggistici. Un obiettivo – conclude l’esponente M5S – che la procedura autorizzativa attuale evidentemente non persegue”.

Turismo lento: serve una legge, non la mancia

“Il tema del turismo lento in Friuli Venezia Giulia meriterebbe un intervento organico e non una mancia all’interno degli strumenti di bilancio”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo l’approvazione dell’emendamento di Forza Italia sulla Rete regionale dei Cammini.

“Abbiamo chiesto in aula al consigliere Franco Mattiussi, primo firmatario dell’emendamento, di ritirarlo per poter discutere di questo importante tema in Commissione, ascoltando i portatori di interesse e affrontando la questione in maniera da costruire un provvedimento che tenesse conto dei diversi aspetti da approfondire” spiega Capozzella.

“Purtroppo la maggioranza, come d’abitudine, ha voluto andare avanti a testa bassa, approvando un testo in fretta e furia per metterci la consueta bandierina – conclude il consigliere M5S -. Un’occasione persa per dare dignità a una forma di turismo che andrebbe valorizzata, e non solo usata per scopi propagandistici”.

Soddisfazione per conferma Zeno D’Agostino

“Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per la conferma di Zeno D’Agostino alla presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia, dopo la notifica del decreto da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.

“Viene confermata al vertice dell’Autorità una figura centrale per lo sviluppo del Porto di Trieste – aggiungono i consiglieri regionali -. Una decisione attesa e di buon senso, che vediamo oggi concretizzarsi”.

“Lo scalo giuliano è atteso da una fase cruciale per il proprio futuro, a partire dall’attuazione del regime di Porto franco internazionale. Percorrere questa strada con un presidente che ha dimostrato negli anni di saper guidare l’Autorità Portuale con capacità e lungimiranza – concludono gli esponenti M5S – non può che rappresentare un elemento di fiducia”.

Bilancio regionale possibile grazie a fondi del Governo

“Lo ha riconfermato anche l’assessore Zilli oggi, nel corso del dibattito: se la Regione riesce a garantire gli stessi stanziamenti dell’anno scorso è grazie alla garanzia del ristoro, da parte del Governo, delle minori entrate dovute all’emergenza Covid”. Lo sottolineano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia.

“Per quanto concerne l’indebitamento, a cui fa ricorso la Giunta in questa manovra, non saremmo contrari se le risorse venissero utilizzate per investimenti che portino a un effettivo rilancio – aggiungono gli esponenti M5S -. Lo sosteniamo da sempre a livello nazionale, e lo stesso vale per la nostra regione”.

“Non ci convince invece né il metodo con cui sono stati presentati gli interventi, con i soliti emendamenti dell’ultima ora che non sono stati illustrati nemmeno al Consiglio della Autonomie Locali lo scorso 10 dicembre, né gli interventi che vengono finanziati con quelle risorse – conclude il Gruppo pentastellato -. Proprio l’assessore Zilli ha parlato nei giorni scorsi di opere cantierabili e caratterizzate da visibilità. Una parola, quest’ultima, molto significativa, soprattutto se consideriamo le imminenti elezioni comunali”.

Le proposte del M5S per il bilancio regionale

Famiglie, attività produttive, sanità, lavoro, ambiente. Sono alcuni dei temi su cui si incentrano le proposte del MoVimento 5 Stelle per il bilancio regionale, la cui discussione in aula è iniziata oggi. “Ci troviamo di fronte a strumenti finanziari che verranno stravolti da un maxiemendamento della Giunta che andrà a sminuire il lavoro svolto nelle scorse settimane nelle Commissioni” hanno spiegato i consiglieri regionali pentastellati nel corso di una diretta Facebook. “Purtroppo siamo abituati a questo modo di operare da parte di chi grida allo scandalo per mancanza di collaborazione a Roma, ma poi qui fa di peggio”.

Le proposte illustrate toccano vari argomenti. Per quanto riguarda le attività produttive, ha affermato il capogruppo e relatore di minoranza Cristian Sergo, “chiediamo innanzitutto che la Regione intervenga per sostenere lo sforzo di negozi e artigiani per fare fronte al cashback e alle lotterie degli scontrini, misura proposta dalla Lega e introdotta dal Governo Renzi e portata avanti dalla stessa Lega nel suo anno di Governo, implementando le risorse stanziate dal Governo per fare in modo che l’adeguamento dei registratori di cassa e le commissioni non gravino sui piccoli imprenditori. Con un emendamento, proponiamo inoltre di venire incontro ai proprietari di immobili (in particolare le persone fisiche, non le grandi società finanziarie) per l’abbattimento degli affitti”.

“Sul fronte ambientale, la norma della Giunta che affida a terzi il supporto tecnico per attività istruttorie, di controllo e di verifica dimostra che la Direzione non riesce a fare fronte agli adempimenti che deve garantire. Per questo – continua Sergo – chiediamo, di nuovo, una moratoria sulla costruzione e l’autorizzazione di mini-centraline idroelettriche”. Altre proposte riguardano “una spinta ai Comuni perché attivino i Progetti utili alla collettività legati al Reddito di Cittadinanza” e “interventi per favorire l’istituzione di quelle Fondazioni che possono accedere al Fondo di garanzia statale per combattere le infiltrazioni mafiose, particolarmente pericolose in questo momento di crisi di liquidità”.

“Tra le proposte che avanzeremo in questi giorni – ha aggiunto la consigliera Ilaria Dal Zovo – c’è anche il sostegno ai nuclei familiari con un solo genitore che devono assentarsi dal lavoro per rispettare l’isolamento fiduciario dei figli dai 3 ai 14 anni”. Due ordini del giorno riguarderanno invece il contrasto alla violenza in casa, soprattutto nei confronti delle donne, e il sostegno psicologico a bambini e ragazzi: due aspetti particolarmente delicati in questi mesi. “Proseguiremo inoltre le nostre battaglie per le città verdi, su cui c’è una proposta di legge ancora in attesa di essere discussa, e contro gli eventi motoristici sui letti dei nostri fiumi”.

“In materia di sanità, riproporremo l’aumento delle risorse a favore del personale – ha sottolineato il consigliere Andrea Ussai -. Corriamo seriamente il rischio che i fondi attualmente previsti non bastino nemmeno a coprire le ore di straordinario, o che si vadano ad erodere i fondi legati alla produttività degli operatori. C’era l’impegno dell’assessore a ridiscutere il fabbisogno finanziario con i sindacati entro la fine dell’anno, ma ad oggi non c’è stata una risposta alla richiesta di incontro avanzata dai rappresentanti dei lavoratori”. Un altro emendamento riguarderà l’implementazione delle risorse per il Banco alimentare: “Al momento le risorse sono le stesse dell’anno scorso (150 mila euro), ma bisogna rendersi conto che il mondo nel frattempo è cambiato” rimarca Ussai.

“Il lavoro è un tema centrale e lo sarà ancora di più nel 2021, quando scadrà la moratoria sui licenziamenti – ha concluso il consigliere Mauro Capozzella -. La Regione può e deve fare la sua parte, per questo chiediamo di intervenire con risorse e tempi certi per il potenziamento dei Centri per l’impiego. C’è bisogno sia di più personale che, in alcuni casi, di nuove strutture, se vogliamo aumentare il dato che vede solo sette persone su cento trovare lavoro quando si rivolgono ai CPI”.

Legge di stabilità: la politica prenda atto dei gravi cambiamenti esterni

“Sarà di fondamentale importanza lo scorrimento delle graduatorie per garantire liquidità a famiglie e imprese, ma servirà anche un’azione efficace per evitare il rischio già molto alto di infiltrazioni mafiose in Friuli Venezia Giulia”.

Lo ha affermato il nostro consigliere regionale Cristian Sergo – M5S Friuli Venezia Giulia, relatore di minoranza dei ddl 116-117-118, che, dopo aver fatto più volte riferimento alle discussioni legate al maxi emendamento di proposta giuntale e all’assenza fisica di alcuni assessori regionali, ha evidenziato che “i contenuti delle relazioni erano collegati a un testo che, tuttavia, è stato in parte stravolto”. Inoltre, confermando i suoi timori relativi al fatto che “su queste basi, sarà difficile concludere i lavori nella giornata di giovedì”, ha nuovamente auspicato ulteriori consultazioni per ottenere una visione completa delle modifiche apportate ai documenti.

“La nostra preoccupazione è che a livello politico non ci si renda conto di quanto sia cambiato il mondo lì fuori. Dalla lettura dei testi, infatti, non si comprende quale sia la visione strategica della Regione”.

“Si è riusciti a trovare un accordo con il Governo centrale in base al quale, anche per il 2021, lo Stato si farà carico delle minori entrate che, per effetto della pandemia, la Regione ha subito e subirà. Arriverà un primo acconto di 20,7 milioni di euro sul 2021, insieme all’impegno con l’Esecutivo nazionale di rivedere i patti finanziari entro il 30 marzo 2021. Grazie agli interventi del Governo Conte, quindi, la Regione riesce a rifinanziare tutte le direzioni centrali con gli stessi stanziamenti previsti un anno fa”.

“Nonostante le giustificate preoccupazioni, ci apprestiamo a lavorare per migliorare ulteriormente questa manovra. È evidente che particolare attenzione dovrà essere posta sui settori strategici del lavoro, delle attività produttive e della sanità per inserire strumenti efficaci ai fini della ripartenza. Salvo alcuni articoli, i disegni di legge 116 e 117 risultavano molto snelli, per non dire scarsi di contenuti innovativi e, quindi, ci attendiamo che il lavoro d’Aula tenga conto anche dell’apporto delle Opposizioni”.

“Una preoccupazione del M5S riguarda la povertà alimentare. La piattaforma solidale deve godere di maggiore attenzione al recupero e alla redistribuzione dei prodotti. Inoltre, non bisogna dimenticare il tema dell’utilizzo delle risorse del Recovery Fund: siamo perplessi perché ci troviamo davanti a una mancata progettualità che rischia di penalizzare la Regione quando le risorse verranno distribuite sui territori”.

Cristian Sergo nuovo capogruppo in Consiglio regionale

Cristian Sergo è il nuovo capogruppo del Gruppo Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Al secondo mandato in piazza Oberdan, Sergo è anche vicepresidente della II Commissione consiliare.

Subentra a Ilaria Dal Zovo, che ha ricoperto il ruolo a partire da maggio del 2019. L’avvicendamento rientra nella disciplina interna al M5S che prevede la turnazione di tutti i consiglieri nella posizione di capogruppo.

No a centralina sull’Arzino

“Giù le mani dall’Arzino”. L’appello è del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, viste le notizie di stampa sull’ipotesi di una nuova presa sul torrente a servizio dell’acquedotto Destra Tagliamento, per fare fronte ai disagi di alcuni Comuni della zona. “Prima di prendere in considerazione questa possibilità, chiediamo che venga informato il Consiglio regionale sulla situazione in essere, tutte le possibili alternative, i costi di realizzazione e gestione delle proposte e gli aspetti ambientali”.

“Riteniamo necessario – continua Sergo – ascoltare il gestore, l’Agenzia regionale per l’ambiente, gli enti locali e i comitati locali che da anni tutelano uno dei pochi territori incontaminati, da sempre sotto attacco, vuoi perché la sua acqua preziosa fa gola a chi vorrebbe installare centraline idroelettriche, vuoi perché qualcuno pensa ancora a costruire autostrade asfaltando anche le nostre bellezze naturali”.

L’esponente M5S si rivolge in particolare al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, dopo che nel luglio scorso ha sostenuto una petizione, che ha raccolto quasi ottomila firme, per la tutela dell’integrità ambientale dell’Arzino. La petizione chiede di “negare l’autorizzazione alla costruzione di centraline idroelettriche lungo tutto il corso d’acqua per il pregio ambientale che lo contraddistingue e per il carattere di unicità che riveste a livello regionale” e di “inserire l’Arzino nell’elenco dei siti di riferimento regionali per la sua particolare valenza ambientale”.

“Già in quell’occasione sostenni la necessità di una moratoria in alcuni ambienti, come nel caso dell’Arzino, non ancora toccati dall’idroelettrico – conclude Sergo -. Consentire la realizzazione di una centralina sul torrente arrecherebbe un permanente danno ambientale e paesaggistico, con ricadute negative anche sulla fruizione turistica”.

Recovery Fund, tavolo istituzionale per alzare qualità progetti FVG

“Per fare in modo che il Friuli Venezia Giulia giochi da protagonista la partita del Recovery Fund, è necessario un coinvolgimento fattivo di tutti i rappresentanti regionali nelle istituzioni”. Lo sottolinea il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella.

“Consiglio regionale, parlamentari ed eurodeputati del Friuli Venezia Giulia devono lavorare in un unico tavolo, dove avanzare proposte ma da cui bisogna uscire con idee il più possibile unitarie e senza distinguo di parte” aggiunge Capozzella.

“Lo scorso 15 settembre il Governo ha inviato al Parlamento le linee guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ricorda il consigliere M5S -, spetta anche alle Regioni portare avanti le proprie istanze per utilizzare le risorse che arriveranno dall’Europa in progetti che guardino davvero al futuro”.

“Nei giorni scorsi abbiamo lanciato un allarme rispetto al ritardo del Friuli Venezia Giulia, e alcune indiscrezioni uscite in questi giorni lasciano delle perplessità sull’uso di quei fondi e sulla strategicità dei progetti – conclude Capozzella -. Siamo certi che con un lavoro sinergico, in cui siamo da subito pronti a fare la nostra parte, potremo innalzare la qualità delle idee”.

Covid, implementare risorse aggiuntive regionali a operatori sanitari

“Alle parole seguano i fatti: vengano incrementare le risorse aggiuntive regionali (RAR) per coprire l’accordo già sottoscritto ad agosto e includere tutti gli operatori che contribuiscono ad arginare la pandemia. Sarebbe un segnale importante per chi si trova in prima linea nella lotta contro il Covid”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo la risposta dell’assessore Riccardo Riccardi a una sua apposita interrogazione.

“Gli operatori sanitari sono tra coloro che stanno pagando il prezzo più alto, anche in termini di contagi, tanto che tra il 1 giugno e l’8 dicembre, come indicato dall’assessore, si sono registrati 1.359 nuovi casi di positività, rispetto ai 327 della prima ondata” ricorda Ussai. “Le denunce di trenta medici del Pronto Soccorso di Udine e dei sindacati sui carichi di lavoro e sull’impossibilità di garantire un’adeguata assistenza primaria e la sicurezza testimoniano una situazione drammatica. Come ricordato nella nostra interrogazione, erano 486.832 le ore di straordinario da parte del personale sanitario fino al 31 giugno scorso. Un dato già elevato e che a fine anno sarà verosimilmente più che raddoppiato”.

“Rispondendo alla nostra interrogazione, l’assessore ha parlato di una ‘possibile successiva azione a supporto delle Aziende stesse in base alle necessità’, affermando di non avere avuto richieste formali rispetto agli importi assegnati, pur nella consapevolezza delle difficoltà delle Aziende per la chiusura dei bilanci. Ci chiediamo se le risorse saranno sufficienti anche solo per pagare le ore di straordinario effettuate dagli operatori sanitari. In realtà l’impegno formale preso con i sindacati era quello di verificare l’adeguatezza delle RAR entro la fine dell’anno, ma al momento non ci risulta sia ancora stato mantenuto. Un tema che avevamo sollevato già in Commissione, chiedendo se le risorse fossero sufficienti a coprire il fabbisogno e la situazione dei bilanci delle Aziende  – conclude Ussai –. Ci auguriamo che la questione venga affrontata tempestivamente per garantire al personale del Sistema sanitario quanto previsto dall’accordo”.

Approvata mozione M5S per filiera regionale ristorazione ospedaliera

Approvata all’unanimità la mozione del MoVimento 5 Stelle per ‘promuovere una filiera regionale della ristorazione ospedaliera per garantire la qualità dei pasti per degenti e operatori, sostenere l’economia locale e tutelare i diritti dei lavoratori’. “Un tema particolarmente importante, considerando che una buona alimentazione è parte integrante della terapia, rafforza le difese immunitarie e può ridurre i tempi di degenza, riabilitazione, e il rischio di riospedalizzazione, oltre ad agisce positivamente su autonomia e qualità della vita” rileva il consigliere regionale Andrea Ussai, primo firmatario della mozione.

Il testo, emendato dalla maggioranza, “mantiene invariati gli impegni della nostra mozione – come ha sottolineato lo stesso Ussai – ampliando e specificando i campi di applicazione”. Il documento approvato dall’aula impegna la Giunta ad attivarsi per ‘promuovere una filiera agroalimentare regionale della ristorazione collettiva, compresa quella ospedaliera, che valorizzi l’impiego di prodotti freschi, di stagione, da filiera corta e di prossimità, sostenendo l’economia locale e il contenimento degli impatti ambientali e degli sprechi alimentari’.

Per quanto riguarda, nello specifico, la preparazione del cibo negli ospedali, si punta a ‘mantenere il sistema di produzione espresso o fresco-caldo ove già in dotazione’ e di utilizzarlo come ‘tipologia preferenziale’ nelle altre strutture, ‘con conseguente produzione di pasti in modalità espressa in sede ospedaliera oppure pasti preparati lo stesso giorno vicino alle sedi ospedaliere e sanitarie, garantendo tempi di consegna in grado di preservare le qualità organolettiche e nutrizionali’. Dove non sia possibile adottare questi modelli, si impegna la Giunta a valutare di mantenere la somministrazione di pasti ‘prodotti presso un centro di produzione ubicato in una sede ospedaliera regionale’, conservati per un massimo di cinque giorni. “Un bel passo in avanti rispetto alla situazione attuale negli ospedali di Trieste, Udine e Cividale – commenta il consigliere M5S – dove il cibo proviene da fuori regione e viene consumato anche dopo più di venti giorni di conservazione”.

“Una relazione dell’Università di Trieste, effettuata nel 2018 sugli alimenti serviti nell’ospedale di Cattinara – spiega l’esponente pentastellato –, ha portato alla luce una situazione particolarmente critica. I cibi sono caratterizzati da perdita delle proprietà nutritive, sviluppo di composti ossidati e, in alcuni prodotti, da odori sgradevoli. A questo si aggiungono numerose segnalazioni sullo scarso gradimento dei pasti da parte dei pazienti”.

“La questione riveste una grande importanza per le persone ricoverate, ma rappresenta anche una straordinaria occasione per la filiera agroalimentare del Friuli Venezia Giulia. I dati del 2017, che riguardano la procedura di gara poi ritirata, parlano di un importo di oltre 243 milioni di euro in sette anni per la ristorazione degli enti del Servizio sanitario regionale – conclude Ussai -. Un’opportunità anche economica, quindi, oltre a una necessità per la salute e per un sistema alimentare sostenibile sul piano ambientale e sociale”.

Friulia investe in Bioman, la Regione non risponde sui rischi di conflitto di interessi

“Condividiamo con chi solleva i dubbi circa il rischio di conflitto di interessi, ma su questo la giunta non ha dato spiegazioni”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ha presentato un’interrogazione sulla partecipazione di Friulia all’aumento di capitale di Bioman, a cui è stata data, o meglio, non è stata data risposta oggi in aula.

“La Regione è socia di maggioranza di Friulia e ci troviamo quindi, di fatto, con un socio di Bioman che, a sua volta, ha per socio chi dovrà fornire le autorizzazioni ed effettuare i controlli sugli impianti della stessa società. E parliamo – sottolinea Sergo – anche degli investimenti effettuati da società in cui Bioman è a sua volta socia, come Manzano con il nuovo inceneritore, o a Fusina in provincia di Venezia con il nuovo inceneritore tanto per fare degli esempi. Di fatto la Regione andrebbe non solo ad autorizzare ma poi anche a finanziare impianti che secondo l’Europa non dovrebbero più ricevere fondi pubblici”.

“Sorprendono anche alcune preoccupazioni del sindaco di Maniago sul progetto di teleriscaldamento per le non risposte ricevute dall’azienda: oltre a ricordargli che nel 2020 le rinnovabili permettono anche altre forme di riscaldamento, con relativo abbattimento di anidride carbonica – aggiunge l’esponente M5S – ciò che cambia d’ora in poi per il Comune è che finora i 300 mila euro annui per le compensazioni ambientali li pagava un privato, da domani parte di questa quota la metterà la Regione tramite Friulia, anche con i soldi dei maniaghesi. Su questo è strano che non abbia nulla da dire”.

“Condividiamo invece con il sindaco Carli le già citate perplessità su controllore e controllato, ma fa specie che a sollevare il problema sia chi finora abbia difeso a spada tratta l’azienda e i dati rassicuranti sulle emissioni in atmosfera e gli odori – conclude Sergo – Ora che la Regione ne diventa socia il sindaco non si fida più? Anche questo risulta piuttosto strano e meriterebbe una giusta riflessione sulla vicenda”.

Sfitti oltre 3.500 alloggi Ater

“Oltre 3.500 degli alloggi Ater risulta attualmente sfitto e quindi non utilizzabile in quanto oggetto di interventi di diversa natura”. Lo sottolinea la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo la risposta dell’assessore Graziano Pizzimenti su un’apposita interrogazione presentata in Consiglio regionale.

“Secondo i dati forniti dall’assessore, su 29.697 alloggi gestiti dalle Aziende territoriali, 3.558 risultano sfitti e non locabili, pari all’11% del totale – rimarca Dal Zovo -. Un dato considerevole che fa sì che oltre tremila famiglie che potrebbero avere un appartamento, non possono usufruirne in quanto l’alloggio ha bisogno di interventi di manutenzione per ottenere l’idoneità alla locazione”.

“Garantire una casa alle famiglie in stato di debolezza sociale o agli anziani che hanno bisogno di una casa – conclude l’esponente M5S – è ancora più fondamentale in un contesto, come quello attuale, in cui l’indigenza dei cittadini della nostra regione si è acuita a causa delle conseguenze economiche derivanti dalla pandemia”.

Camera di Commercio unica, da Bini scaricabarile su azionisti

“La costituzione di una Camera di Commercio unica in Friuli Venezia Giulia è uno strumento importante, se non indispensabile, per affrontare le sfide che ci attendono nel prossimo futuro, in particolare dopo la pandemia”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo la risposta dell’assessore Sergio Bini all’interrogazione in materia.

“Spiace quindi che l’assessore, al di là di una generica disponibilità a collaborare per arrivare a questo risultato, abbia di fatto scaricato il barile sugli azionisti, parlando di una mancanza di volontà delle imprese” sottolinea Capozzella.

“Comprendiamo le difficoltà del momento che portano a procrastinare ogni ragionamento in questo senso – aggiunge il consigliere M5S -. Ed è vero che la competenza in materia è del Ministero per lo Sviluppo Economico per il quale, tuttavia, non ci sono contrarietà rispetto alle decisioni che si vorranno prendere a livello regionale”.

“Ma le frizioni tra gli azionisti rimarcate dall’assessore non possono essere un paravento per evitare di favorire un percorso che, secondo le indicazioni della stessa Regione, avrebbe dovuto muovere i primi passi a gennaio 2021. Considerato che lo stesso Bini aveva auspicato di portare in capo alla Regione la competenza sull’organizzazione delle Camere di Commercio – conclude Capozzella – ci auguriamo che l’amministrazione regionale non si limiti a osservare queste frizioni, ma sia parte attiva in un processo che riteniamo fondamentale”.

Lotteria scontrini, Bordin sostenga nostro emendamento ristoro spese

“Il MoVimento 5 Stelle è da sempre al fianco degli imprenditori e soprattutto ai piccoli negozi di vicinato. È per questo che stiamo depositando un emendamento alla Legge di Stabilità regionale in cui si preveda il ristoro delle spese sostenute da commercianti e artigiani per adeguarsi alla normativa nazionale per quanto riguarda il cash-back e la lotteria degli scontrini”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle

“Bordin dovrebbe ricordarsi che la Lega ha avuto la brillante idea della lotteria degli scontrini grazie al deputato Bitonci, che ha depositato una proposta di legge per istituirla nel lontano 2011 – ricorda Sergo – e che nell’anno e mezzo in cui è stato sottosegretario nel Governo Conte 1, non solo non ha modificato la norma inserita nella Legge di Stabilità 2017 dal Governo Renzi, ma ha avviato anche i tavoli con le categorie, che oggi protestano, per far sì che la norma entrasse in vigore”.

“Proprio chi è causa del suo mal dovrebbe rimediare a sé stesso e con l’approvazione del nostro emendamento che prevede il ristoro di quanto speso anche grazie al credito d’imposta – conclude l’esponente del MoVimento – . La Lega e il capogruppo Bordin hanno questa possibilità. Ora o mai più”.

“Riteniamo ridicolo infine paragonare la dipendenza causata dalle slot machine con la lotteria degli scontrini, che invece incentiva il pagamento elettronico e pone un freno all’evasione fiscale- aggiunge il consigliere M5S Andrea Ussai -. In questo caso la Lega regionale non solo predica male, ma razzola anche peggio, avendo concesso pochi mesi fa all’utilizzo delle slot – quelle vere, che creano dipendenza – vergognose proroghe che rendono inefficace la legge regionale di contrasto dell’azzardo”.

RdC, per ANPAL quasi 4000 contratti in FVG ma Regione non ne sa nulla

Quasi quattromila contratti di lavoro a percettori del Reddito di Cittadinanza. Secondo i dati forniti dall’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro (ANPAL) al 31 ottobre 2020 in Friuli Venezia Giulia sono stati sottoscritti 3949 contratti, di cui 1622 a Udine, 965 a Trieste, 771 a Pordenone e 591 a Gorizia.

“Nel corso della Commissione, chiamata oggi a esprimere un parere sul Programma generale in materia di politica del lavoro, abbiamo chiesto all’assessore Rosolen se fosse a conoscenza di questi dati ed eventualmente di conoscere la natura di questi contratti” rendono noto i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Mauro Capozzella.

“Non abbiamo però avuto risposte: né dall’assessore, che ha numerose competenze e che vorrebbe anche regionalizzare l’INPS ma evidentemente non conosce i dati sul Reddito di Cittadinanza, né dagli uffici della Direzione. Ci è stato infatti detto che non hanno contezza dei dati pubblicati da ANPAL ma che, se quei numeri fossero confermati, sancirebbero il successo del Reddito di Cittadinanza – aggiungono gli esponenti M5S -. Non solo: si è dato atto della bontà delle azioni per valorizzare i Centri per l’Impiego, a conferma che l’operato del Governo in tema di lavoro procede nella giusta direzione”.

Ospedali al collasso, dopo i posti letti mancato anche l’ossigeno?

“Nell’organizzazione improvvisata di questa seconda ondata è vero che a pagarne le spese sono state le RSA e i loro ospiti, esattamente come la scorsa primavera, ma il carico maggiore questo autunno lo stanno vivendo gli operatori sanitari degli ospedali e quelli dell’emergenza urgenza”. Lo rileva il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“È notizia di oggi che per un paio d’ore sarebbe venuta a mancare la dotazione d’ossigeno all’ospedale di San Daniele per i malati Covid, fortunatamente ripresa nel primo pomeriggio – rimarca l’esponente M5S -. Contemporaneamente a Udine le ambulanze tornano ad aspettare anche un paio d’ore per trovare una sistemazione ai pazienti, se a tutto questo ci aggiungiamo che Monfalcone è satura e che a Gorizia parte del personale viene trasferito a Trieste il quadro della nostra regione supera di gran lunga la preoccupazione”.

“Il maltempo di certo non ha agevolato la situazione, ma è evidente che il sistema sanitario regionale stia soffrendo proprio in queste ore il suo momento peggiore dall’inizio della pandemia – continua Sergo -. Nonostante si facciano meno della metà dei tamponi di una settimana fa, la percentuale dei contagiati non è sensibilmente calata e questo comporta che i nostri ospedali rimangano sotto pressione atteso che il territorio non riesce a fare il giusto filtro per evitare gli assembramenti nei pronto soccorso. Assembramenti e code di ambulanze che non permettono tempestivi interventi laddove necessari. Molte sono ancora le segnalazioni che ci pervengono di persone in quarantena, volontaria e non, che non ricevono chiamate per verificarne la salute, ma nemmeno per i tamponi di controllo”

“Come richiesto da tempo – aggiunge il consigliere regionale pentastellato Andrea Ussai -, servono procedure emergenziali per recuperare tutto il personale possibile, dentro e fuori del sistema, per fronteggiare questa situazione di emergenza”.

Preoccupa la chiusura della terapia intensiva a Gorizia

“Ci giunge notizia che domani, mercoledì 9 dicembre, verrà decisa la chiusura della terapia intensiva di Gorizia. Con una nostra interrogazione avevamo chiesto rassicurazioni in merito all’assessore Riccardi ma la risposta era stata tutt’altro che tranquillizzante. E ora, purtroppo, ne potremmo avere la conferma”. Lo dichiara la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo.

“Le notizie che ci arrivano sono che a Gorizia attualmente ci sono 50 persone in reparto Covid di cui molti con ventilazione CPAP, casco o altre forme di ventilazione, oltre a 7 pazienti non Covid in terapia intensiva. Chiudere la terapia intensiva per spostare il personale a Trieste, lasciando il territorio dell’Alto Isontino scoperto per questo servizio, sarebbe molto preoccupante – afferma Dal Zovo -. E la situazione nel Pronto soccorso non è migliore: dalle segnalazioni che riceviamo, il personale è allo stremo, cosa comune in quasi tutto il territorio regionale”.

“Ciò che avevamo prospettato, purtroppo, sembra diventare realtà. L’ospedale goriziano ha già fornito sei infermieri a Trieste, costringendo anestesisti e personale della terapia intensiva a gestire le emergenze respiratorie, sia in medicina Covid che in Pronto soccorso, portando poi nel capoluogo regionale i pazienti Covid stabilizzati e trattando invece direttamente i non Covid e chi, arrivando proprio da Trieste, ne è uscito ma ha ancora bisogno di cure intensive – sottolinea la capogruppo M5S -. Capiamo che ASUGI abbia bisogno di personale a Trieste per sopperire alla saturazione dei posti letto a Udine, ma non si può lasciare l’Alto Isontino senza un reparto essenziale”.

Nessun miracolo in Laguna, sospese tre aree di raccolta di molluschi

“Nemmeno il tempo di diramare un comunicato stampa lo scorso 23 novembre, in cui ne annunciavamo la scomparsa, che due giorni dopo sono ricomparse le ordinanze di divieto di immissione al consumo umano diretto dei molluschi estratti nella nostra Laguna”. Lo rende noto il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Il 25 novembre, l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale è dovuta intervenire a seguito delle analisi effettuate dalla cooperativa BioRes, e non da Arpa FVG, una settimana prima, che hanno riscontrato 9200 mpn/100g di escherichia coli nei molluschi e sospendendo pertanto il consumo umano diretto degli stessi – spiega Sergo -. Per poterli mangiare direttamente nelle zone migliori i molluschi non possono superare i 230 mpn”.

“È significativo che i prelievi siano stati effettuati dalla BioRes – aggiunge il consigliere M5S -, in quanto il suo biologo Claudio Franci in passato aveva sostenuto che, ‘contrariamente a quanto si è portati a pensare, l’inquinamento microbiologico delle acque costiere è legato non tanto ai depuratori presenti nelle località balneari, che negli anni si sono dotati di sistemi avanzati di disinfezione, quanto a un inquinamento diffuso, denominato NPS (Non Point Source), che comprende composti e agenti inquinanti generati dalle diverse attività antropiche che, attraverso lo scarico nei corsi d’acqua o per dilavamento da piogge, giungono nei bacini fluviali o lagunari e, da qui, alle acque marine costiere, si tratta di fenomeni particolarmente significativi in occasione di forti piogge e difficili da contrastare’”.

“La teoria avrà sicuramente un suo fondamento ma, come abbiamo più volte sostenuto, la stessa non riesce a fornire adeguate risposte laddove il ritrovamento consistente di escherichia coli avviene, come in questo caso, nella zona prospiciente gli sfioratori dell’impianto di depurazione di Lignano Sabbiadoro, in una situazione di assenza totale di precipitazioni. Se l’inquinamento diffuso provenisse da altri scarichi questo dovrebbe riguardare le zone vicine agli stessi, non certo le più lontane, non certo quelle costiere come avvenuto in passato e non certo in situazioni di tempo secco. Purtroppo – conclude Sergo – per avere risposte anche a queste domande è stato istituito un focus group dall’Assessore Scoccimarro due anni fa, ma lo stesso non è mai stato convocato nella IV Commissione consiliare”.

Piano per il Recovery Fund, Regione FVG in grave ritardo

“Altre Regioni hanno già predisposto i Piani regionali per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund, il Friuli Venezia Giulia invece latita”. Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, che sottolinea la mancanza di un programma dell’amministrazione regionale con i progetti a cui destinare i fondi europei che arriveranno a partire dal 2021.

“Siamo in fase di discussione del bilancio regionale, che comprende anche il Documento di programmazione economica e finanziaria 2021-2023, ma tra le spese e gli investimenti per il futuro della nostra regione non c’è traccia della progettualità da portare avanti anche con le risorse comunitarie” rimarca Capozzella.

“Un passaggio che invece è fondamentale nella costruzione di quello che sarà il cosiddetto Piano nazionale di ripresa e resilienza che il Parlamento dovrà proporre al Governo – aggiunge il portavoce M5S -. Ma, quando abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore Zilli, ci è stato risposto che non interessano i libri dei sogni e che si attendono maggiori informazioni da Roma. Ma, al contrario del FVG, il Veneto non ha dovuto attendere molto per stabilire quali siano i progetti utili alla regione”.

“In questo caso si parla di progetti concreti e soldi veri: questa mancanza di progettualità rischia di penalizzare il Friuli Venezia Giulia nel momento in cui queste risorse verranno distribuite sui territori – continua Capozzella -. Continueremo a incalzare la Giunta per capire il perché di questo ritardo e, soprattutto, per accelerare i tempi e non perdere un’occasione così importante”.

“Le mozioni che chiedono un coinvolgimento del Consiglio Regionale su questa partita attendono di essere discusse da settembre – conclude il consigliere Cristian Sergo -, alcuni esponenti dell’esecutivo Fedriga si sono lasciati scappare che alcune importanti opere autostradali saranno finanziate con questi fondi, non vorremmo trovarci anche noi una delibera di Giunta che approvi questi piani senza essere nemmeno coinvolti”.