giovedì, 13 Marzo 2025
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Piano energetico, Capozzi: Documento scritto in fretta e furia

“Tutti sappiamo che la decarbonizzazione ci impone di raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Europa e recepiti dal Governo nazionale. Il Friuli Venezia Giulia deve raggiunge, quasi, 2 Gw di potenza installata di fonti di energia rinnovabile entro il 2030, ma dal piano è dimostrato che non sono necessarie, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, ulteriori autorizzazioni di parchi fotovoltaici a terra”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) a margine della IV Commissione che ha dato parere positivo al Piano energetico.

“Con i dati messi a disposizione, recentissimi ed aggiornati a marzo 2024 – evidenzia Capozzi -, possiamo dire che solo con il fotovoltaico derivante da impianti già installati, quelli autorizzati e quelli in fase di autorizzazione, abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati, non solo al 2024, ma anche al 2023 per la nostra Regione. Abbiamo evidenziato come il Per tenga conto di soli due impianti di potenza superiore ai 10 Mw (pari a 24 Mw), trascurando la lunga lista, che abbiamo reso nota, di impianti che nella sola provincia di Udine sono una trentina tra parchi foto e agro voltaici di potenza superiore ai 4 Mw”.

“A questi dovrebbero aggiungersi una buona parte degli impianti installati e beneficiari del bonus fotovoltaico regionale (23 mila domande soddisfatte in tutto) e del superbonus – prosegue la consigliera pentastellata-: 13 mila edifici che hanno installato un impianto (tra questi 2617 condomini che da soli avranno attivato impianti per qualche centinaio di Mw). Tutto questo, a dimostrazione che non sono necessari ulteriori parchi a terra per la nostra indipendenza energetica”.

“Da un Piano energetico regionale – incalza l’esponente di Centrosinistra – ci aspettavamo una visione più lungimirante, di scelte politiche consapevoli e non di mera esecuzione amministrativa. Quello che abbiamo trovato è un Piano che doveva esser aggiornato tre anni fa, scritto di fretta, talmente di fretta da evidenziare come nella nostra Regione ci siano ben cinque province”.

“Non abbiamo capito se si tratti di un refuso o di un messaggio di Fedriga per la prossima riforma degli Enti Locali: in ogni caso – conclude Capozzi -, ci fa capire solo che il Piano è stato scritto velocemente e non è nemmeno stato letto da chi l’ha approvato in Giunta”.

Sicurezza, Capozzi: Preoccupano violenza dei giovani e silenzio del centro-destra

“E’ preoccupante leggere delle risse a pagamento e dell’identificazione di 500 ragazzini a seguito delle indagini di polizia e carabinieri tra il capoluogo regionale e il Comune di Muggia, ma ancora più strano è il silenzio di molti politici di Centrodestra, che per molto meno hanno chiesto le dimissioni del sindaco di Udine. Evidentemente per qualcuno la sicurezza dei cittadini serve solo per becere strumentalizzazioni politiche e ideologiche, volte ad acuire le contrapposizioni”. A dirlo, in una nota, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Smettiamola con la campagna elettorale permanente e si incominci a fare sensibilizzazione nelle scuole – conclude la Capozzi – per diffondere una cultura della integrazione demonizzando ogni fenomeno di violenza, cyberbullismo e razzismo, come da noi chiesto attraverso un emendamento presentato in Assestamento di bilancio e bocciato dalla maggioranza giustizialista a convenienza”.

Assestamento, Capozzi: 41mila euro in più a parrucche per malati

“In un Assestamento da 1,358 milioni di euro, ci compiacciamo che sia stato approvato all’unanimità il nostro emendamento per 41mila euro con cui finanziare il contributo per l’acquisto di parrucche per i cittadini della nostra regione affetti da alopecia a seguito di terapia chemioterapica o radioterapia conseguente a patologia tumorale”. A rendere noto l’accoglimento della proposta avanzata durante l’esame dell’Assestamento di bilancio, a cui è stata aggiunta la firma dell’intera Aula, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Alcuni trattamenti tumorali determinano la caduta dei capelli, situazione che genera un disagio psicologico aggiuntivo e l’acquisto di una parrucca – commenta la Capozzi – comporta un costo non sempre sostenibile per la persona malata. Per alcuni il disagio è tale da evitare di uscire di casa e persino guardarsi allo specchio, pertanto riteniamo importante che ognuno sia sostenuto in questo percorso difficile per trovare un equilibrio, il proprio modo personale di far fronte alla malattia”.

“Per richiedere i contributi, serve un Isee inferiore ai 30mila euro. Con questo nostro intervento – conclude la pentastellata – la Giunta regionale e le Aziende sanitarie, a cui ci si deve rivolgere per ottenere il beneficio, possono sempre pensare di innalzare la soglia per raggiungere una platea ancora più ampia”.

Tagliamento, M5S FVG: Da sempre contrari alle opere di laminazione

“La posizione del MoVimento 5 Stelle rimane quella degli scienziati e degli studiosi di tutto il Mondo che osservano il Fiume Tagliamento, uno dei pochi corsi d’acqua alpini ancora libero da opere di sbarramento. È quindi scontato il nostro sollievo alla notizia del no definitivo alla Traversa di Pinzano, opera indicata fra le altre a valle dei lavori del Laboratorio Tagliamento”. A ribadire la posizione del MoVimento 5 Stelle sono la coordinatrice regionale Elena Danielis, il senatore Stefano Patuanelli, la consigliera regionale Rosaria Capozzi.

“Il Laboratorio Tagliamento, tra il 2010 e il 2012 cercò soluzioni per la messa in sicurezza del medio e basso corso del fiume e si concluse con la proposta di una dozzina di idee progettuali, ormai superate da vari studi. Recentemente vi è stato un congresso di 3 giorni che ha visto riuniti presso l’Università di Udine una settantina di studiosi da tutto il Mondo, tra cui Anna Scaini ricercatrice del dipartimento di Geografia e Fisica dell’Università di Stoccolma, che vede il Tagliamento come un riferimento anche per quei fiumi che hanno subito dei cambiamenti, con dighe o traverse, che adesso si stanno togliendo (Mosa e Reno), questo perché come ricordato dalla ricercatrice sappiamo che si può perseguire la sicurezza senza nuove opere, e se abbiamo bisogno di un modello da seguire questo è il Tagliamento”.

“I lavori del congresso hanno portato alle stesse conclusioni affermate poi dal Parlamento Europeo con la Nature Restoration Law, ovvero l’importanza di ripristinare i fiumi al loro stato più naturale, consentendo così non solo di ristabilire equilibri ecologici essenziali per la biodiversità e per i servizi ecosistemici che i fiumi forniscono ma, proprio attraverso il ripristino degli ecosistemi fluviali, di migliorarne la sicurezza con un approccio integrato alla gestione del rischio idraulico”.

“Il Tagliamento va protetto proprio partendo dalle posizioni tecnico scientifiche oggi più autorevoli ed è quindi evidente l’anacronismo della volontà della Giunta Fedriga e di chi vuol perseguire il progetto di realizzare laminazioni su un corso d’acqua molto dinamico e soggetto a frequenti cambiamenti morfologici. Per noi non ci possono essere aperture su posizioni che vanno contro la scienza”.

Giornalista aggredito, Richetti: Trieste rifiuta la solidarietà ad Andrea Joly

Trieste boccia la richiesta di solidarietà al giornalista Andrea Joly.

Lo ha reso noto la consigliera Alessandra Richetti (M5S) precisando che “in conferenza Capigruppo la richiesta per la drammatica aggressione ad opera di cinque neofascisti del circolo CasaPound di Torino, mentre compiva il suo lavoro di giornalista, è stata bocciata dal Presidente Panteca. Secondo quanto riporta una nota, Panteca la avrebbe ritenuta “‘tecnicamente inammissibile”, perché “non inerente a fatti d’interesse per la città”.

“Io lo ritengo un gesto inaccettabile, un palese atto di censura su un tema che sembra dar fastidio”, ha replicato la consigliera, prima firmataria della mozione, sottoscritta da tutte le forze di Centro-sinistra. Richetti considera “fondamentale che ogni città, attraverso le Istituzioni ripudi pubblicamente episodi così inauditi. Il testo richiedeva non solo la pubblica condanna, ma anche l’impegno del Consiglio a difendere il diritto e la libertà di informazione”. Richetti conclude sostenendo che “in altre occasioni sono state accolte mozioni urgenti su temi anche internazionali. Qui ci si nasconde dietro un dito per non dover dichiarare pubblicamente in Consiglio l’ignominia e la gravità di violenze che non sono una responsabilità di singoli estremisti neofascisti, ma sembrano il modus operandi di CasaPound”. (ANSA)

Assestamento, Capozzi: Fedriga boccia taglio ad aliquota Irpef

“Non è la prima volta che chiediamo di rimodulare le aliquote Irpef che, di fatto, vedono la flat tax regionale già applicata visto che c’è la stessa aliquota per tutti i redditi superiori ai 15mila euro, senza la progressione fiscale prevista dalla nostra Costituzione, ma anche quest’anno con un Assestamento miliardario non c’è volontà politica di approvare una richiesta di buon senso”. A rendere nota la bocciatura della proposta del Movimento 5 Stelle, è la consigliera regionale pentastellata Rosaria Capozzi.

“Le dichiarazioni del presidente Fedriga in Aula ci sono apparse limitate rispetto alla riduzione dell’Irpef – commenta la Capozzi -. Abbiamo chiesto questa misura per sistemare una stortura costituzionale che non prevede gli stessi scaglioni presenti in tutta Italia”.

“L’abbattimento Irpef che proponiamo mira a sanare questa stortura e porterà nelle tasche dei cittadini 100 euro in più per chi vive da solo, che possono diventare 200 per una coppia o 300 per una famiglia con figlio che lavora. Cifre che non sconvolgono chi guadagna 10mila euro al mese – conclude l’esponente del M5S – ma per chi ha un reddito di 10mila euro l’anno sono un importante risorsa, soprattutto in una regione dove un cittadino su dieci rinuncia a curarsi per le lunghe liste d’attesa o per il basso reddito”.

Università, Sossi e Patuanelli: No al taglio di oltre €173 milioni

“Un taglio di 173 milioni di euro per gli atenei italiani mette a rischio non solo gli stipendi dei ricercatori e dottorati, già ora troppo bassi rispetto al costo della vita, ma anche la sostenibilità degli atenei stessi, che spesso non hanno altre fonti di finanziamento alternative a quella pubblica. C’è il rischio concreto che ci sia un aumento delle tasse per gli studenti”. E’ questo il commento del senatore triestino Stefano Patuanelli sulla bozza del decreto del Miur sul Fondo per il finanziamento ordinario alle università.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle aggiunge che “se l’obiettivo del nostro Paese è formare le nuove generazioni, farle restare in Italia e quindi migliorare in toto la nostra società allora questo decreto va nella direzione opposta”.

Preoccupazione viene espressa anche da Enrico Sossi, referente giovani del gruppo territoriale pentastellato di Trieste. “Bisogna aumentare il finanziamento alle università pubbliche, non tagliarlo rischiando addirittura di ridurre il loro numero. Pare inoltre contraddittoria questa misura austera, considerando la promessa della premier Meloni di aumentare la spesa militare raggiungendo il 2% del PIL e l’intenzione del ministro Crosetto di acquistare 24 nuovi caccia militari al costo esorbitante di 7 miliardi e mezzo di euro. In sostanza un taglio all’istruzione terziaria per finanziare il riarmo”.

Carceri, Capozzi: Non diventino discariche sociali, pronto OdG per maggiori attività ricreative

“La rivolta nella casa circondariale di Gorizia denota quello che ormai da mesi denunciamo. Le nostre carceri hanno numeri che non consentono un percorso dignitoso per chi sconta una pena detentiva. I disordini che vengono a crearsi, che vanno condannati come tutti gli atti di violenza e danneggiamento della cosa pubblica, sono la conseguenza di una situazione al limite che mina la sicurezza dei detenuti, ma anche degli agenti penitenziari. Da mesi cerchiamo di porre all’attenzione della Politica regionale e nazionale questo tema, ma rimaniamo inascoltati”. A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Il sistema carcerario così come è impostato disattende il fine primario della pena che è quello rieducativo, motivo per cui anche in questo Assestamento ho voluto tenere alta l’attenzione sulle nostre carceri attraverso un altro ordine del giorno, sottoscritto dal consigliere Honsell, dopo quello presentato nell’Assestamento dello scorso anno. Con questo atto di indirizzo – prosegue Capozzi – chiediamo che siano presenti nelle nostre carceri maggiori attività culturali e ricreative utili ad allentare la tensione sociale che spesso regna in questi luoghi cupi, indotta dalla detenzione”.

“Sono attività da considerarsi come occasione di crescita personale e come esperienza di apprendimento e conoscenza, atte a promuovere il benessere e l’integrità psico-fisica, e a produrre nei detenuti cambiamenti positivi dati dalla condivisione di obiettivi e regole – conclude la consigliera pentastellata -: in mancanza di questi stimoli, purtroppo, la ribellione e il suicidio come espediente estremo, vengono visti come le uniche soluzioni per essere ascoltati”.

Cultura, Capozzi: Con 5 milioni per bandi si soddisfano domande

“Abbiamo già presentato in Commissione un emendamento per capire le intenzioni della Giunta Regionale che approfittando delle ingenti risorse economiche a disposizione in questa seduta di assestamento di bilancio ha aumentato gli stanziamenti inizialmente previsti sui bandi della cultura, ma mancano ancora 5 milioni di euro per completare l’intervento”.

Lo dice, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che chiede maggiori fondi per Comuni e associazioni culturali e che depositerà più di dieci emendamenti per sistemare quella che “appare a tutti gli effetti un’ingiustizia”.

“Quando la Giunta regionale emette i bandi dedicati alla cultura – prosegue Capozzi -, prevede anche dei punteggi minimi da ottenere per l’ammissibilità delle domande. Purtroppo, per carenza di risorse molte domande non possono essere finanziate pur raggiungendo i punteggi minimi previsti, ecco perché è necessario lo scorrimento delle graduatorie. Per farlo abbiamo calcolato che sono necessari meno di 5 milioni di euro e in un assestamento da 1,5 miliardi, con oltre 300 milioni ancora da destinare in attesa degli emendamenti ‘Jolly’ della Giunta, chiediamo sin d’ora che si riconoscano i fondi a tutte le associazioni che ne hanno i requisiti”.

“Comprendiamo il ragionamento dell’assessore Anzil secondo il quale non è sempre giusto erogare i contributi a fronte delle domande pervenute per evitare di finanziare progetti qualitativamente inferiori, ma allora il problema è la stesura dei bandi e dei punteggi minimi da raggiungere che secondo l’assessore avrebbero permesso la concessione dei contributi anche per progetti non di qualità. Pertanto – conclude la pentastellata -, restiamo convinti che all’interno di un percorso che va rivisto anche a seguito delle osservazioni dell’assessore, si possano soddisfare tutte le domande che risultano avere i requisiti previsti, nella consapevolezza che abbiamo un tessuto culturale qualitativo”.

Rifiuti, Capozzi: Dopo cassonetti intelligenti, si attivi la tariffa puntuale

“A Udine arrivano i cassonetti intelligenti chiesti dal M5S nel 2019, ora si attivi la tariffa puntuale”. Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Nel 2019 – ricorda la pentastellata – da consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Udine avevo richiesto all’allora amministrazione Fontanini che venissero utilizzati i cassonetti intelligenti per la raccolta differenziata, per superare le tante criticità segnalate dai cittadini che abitano nei condomini o in determinate vie. Per fortuna, con il cambio di amministrazione registriamo anche il cambio di passo”.

“In questo Assestamento di bilancio abbiamo visto approvare un’altra proposta avanzata dal nostro movimento in Regione, quella di aiutare i gestori nell’adeguare i propri sistemi di raccolta differenziata per premiare i cittadini più virtuosi facendo pagare loro la cosiddetta tariffa puntuale. Con uno stanziamento di 4 milioni di euro – chiosa la Capozzi – speriamo di poter vedere l’attivazione di questa tariffa in tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia”.

Strage Via D’Amelio, Capozzi: Contributi per diffondere legalità

“Nel giorno in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Walter Cosina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, ritorna ancora più attuale il tema della legalità, la cui violazione nella nostra società è in continuo aumento, con l’espansione anche nel Nordest del fenomeno della criminalità organizzata e delle mafie note per la loro efferatezza e crudeltà”.

Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), cogliendo lo spunto dall’anniversario della strage di Via Mariano D’Amelio a Palermo.

“I nostri giovani e i nostri imprenditori – aggiunge Capozzi – devono essere consapevoli dei pericoli legati dalla presenza del fenomeno mafioso e del crimine organizzato in un tessuto economico, sociale e politico sempre fertile, al fine di riconoscerne e contrastarne gli effetti che minacciano il loro futuro”.

“Grazie alla prima legge regionale Antimafia voluta dal MoVimento 5 Stelle, ogni anno – sottolinea la consigliera di opposizione – sono a disposizione di associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontario e associazioni ambientaliste contributi per attività di prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e dei reati di stampo mafioso e per la promozione della cultura della legalità da svolgersi sul territorio regionale, il cui termine ultimo per quest’anno per presentare le domande è fissato al 31 luglio”

Tagliamento, Capozzi: Su traversa di Dignano tante idee e confuse

“A distanza di tre mesi la Giunta regionale cambia idea, prima sostiene la realizzazione di una traversa laminante adiacente al ponte di Dignano, ora si rende conto di aver approvato qualcosa di impresentabile e parla di un ponte traversa”.

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, prima firmataria della mozione con cui è stato richiesto il ritiro della delibera 530 dell’11 aprile 2024, che ricorda agli assessori Scoccimarro e Amirante che “sono stati loro ad approvare le modifiche al Piano di gestione rischio alluvioni per il Tagliamento in cui è prevista un’opera adiacente al ponte di Dignano”.

“Constatiamo con piacere – prosegue Capozzi – che gli assessori Scoccimarro e Amirante ci diano ragione ritenendo che quanto da loro approvato (anzi solo dall’assessore Scoccimarro perché in quella seduta l’assessore Amirante era assente) non è un’opera da realizzarsi. Intanto abbiamo capito che non avremo una traversa adiacente al ponte di Dignano, per cui ribadiamo la richiesta di ritiro dell’atto di Giunta con cui è stata approvata e ribadiamo anche la necessità di una valutazione ambientale strategica del Piano che la prevede”.

“Questo però – conclude la pentastellata – non cambia di molto la situazione perché ora, paradossalmente, i due assessori dovranno convincere la comunità scientifica che sia necessaria una nuova traversa sul Tagliamento, perché finora da professori e studiosi abbiamo sentito solo pareri contrari alle opere di sbarramento per contenere il rischio idraulico, consci che la sicurezza dei cittadini può essere perseguita con interventi ecosostenibili non necessariamente impattanti”.

Salute, Capozzi: Liste di attesa ancora troppo lunghe

“L’abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie deve essere uno degli obiettivi prioritari per erogare servizi in tempi appropriati, coerenti rispetto alla patologia e alle necessità di cura. Ieri il Governo è stato bocciato dalle Regioni, quasi tutte governate dal Centrodestra, sulla norma voluta da Giorgia Meloni in chiave elettorale, presentata dal ministro alla Salute, Orazio Schillaci poco prima delle europee, senza finanziamenti”.

A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, a margine della conferenza stampa organizzata dalla Cgil di Udine sulle liste di attesa nella nostra Regione.

“Nel nostro sistema sanitario, dove vi è una responsabilità gestionale chiarissima soprattutto in una Regione con autonomia speciale – evidenza la consigliera pentastellata -, le criticità sono sotto gli occhi di tutti. Le risorse stanziate a livello locale sono state importanti, ma evidentemente non sono sufficienti per migliorare il servizio sanitario pubblico, dove c’è una risposta inefficace e inadatta, non certo per colpa del personale che con dedizione e sacrifici continua a sostenere il sistema, soprattutto nel periodo estivo”.

“Le criticità evidenziate nel report di Agenas e confermate quest’oggi anche nella conferenza stampa voluta dai sindacati, riguardano la chirurgia oncologica, i reinterventi per cancro alla mammella, ma anche la ‘fuga’ dei pazienti che necessitano di ortopedia e riabilitazione. Di fronte a un fallimento oggettivo e acclarato – conclude Capozzi -, ci aspettiamo un cambio di passo dell’assessore alla Salute, perché la sanità deve essere accessibile a tutti. Nessun cittadino deve scegliere se curarsi, indebitarsi o rinunciare alle cure”.

Bilancio, Capozzi: Con nostro emendamento garantite le risorse per la rinaturalizzazione della Punta Sud dell’Aussa Corno

“Nei giorni scorsi presentando l’assestamento di bilancio l’assessore Bini aveva annunciato anche risorse per la rinaturalizzazione di aree prossime al bacino lagunare e ricadenti nella zona industriale Aussa Corno, la famosa Punta Sud per la quale si sono battuti migliaia di cittadini per far sì che quella zona fosse rinaturalizzata e non asfaltata per ospitare un’acciaieria”. A rendere nota l’approvazione di un proprio emendamento durante l’esame dell’assestamento di bilancio è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Il testo presentato però stanziava 20 milioni di euro per un intervento integrato di efficientamento e potenziamento infrastrutturale, che con le opere compensazione non hanno molto a che fare. Per evitare fraintendimenti soprattutto perché i fondi verranno destinati al Consorzio di sviluppo economico del Friuli (COSEF) abbiamo ritenuto di presentare il nostro emendamento”.

“Con questo stanziamento mettiamo definitivamente una pietra sopra alla previsione di avere un qualsiasi impianto industriale in quell’area che attende da decenni di essere rinaturalizzata e valorizzata”.

Capozzi-Castellone, No all’autonomia differenziata, che trasforma il FVG in una Regione ordinaria

“Non accettiamo l’autonomia differenziata di Calderoli e Meloni perché sancirebbe la fine del concetto di solidarietà tra regioni, non preoccupandosi della perequazione per i territori con minore capacità fiscale per abitante e rischia così di acuire il divario tra regioni rispetto a prestazioni relative ai diritti importantissimi dal punto di vista civile e sociale. Ne deriverebbe una frammentazione che espone la legge e le intese che ne deriveranno al rischio di incostituzionalità per contrasto con il principio supremo di unità e indivisibilità della Repubblica”. E’ intervenuta così la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi durante il convegno “Autonomie a confronto: autonomia differenziata e autonomie ordinarie. Confronto tra Regioni” tenutosi presso il Senato della Repubblica nella sala caduti di Nassirya di Palazzo Madama.

“La complessità amministrativa crescerà in maniera esponenziale, rendendo difficile la vita di cittadini e imprese che invocano semplificazione e sburocratizzazione e saranno costrette a misurarsi con regolamentazioni diverse, dovendo confrontarsi con 21 legislazioni differenti. Da qualunque prospettiva là si consideri creerà disagi inevitabili”.

Si finirà per avere la territorializzazione dei diritti, aumentando il gap tra chi risiede in territori con capienza fiscale diversa. Il Friuli Venezia Giulia non sarà immune dagli effetti travolgenti che la legge 89 presuppone, ci preoccupa e non poco immaginare un futuro in cui tutte le regioni a statuto ordinario si trasformeranno in regioni a statuto speciale, con funzioni e risorse differenziate. Tutto questo solo per giochi di equilibrio nel governo Meloni. La nostra autonomia è radicata prima ancora che nella Carta Costituzionale della Repubblica italiana, nella sua Storia, nelle sue diversità linguistiche e culturali, nella sua collocazione geografica che la pone al centro dell’Europa”.

“Oggi in questo confronto in Senato tra esponenti politici e civici provenienti da diverse Regioni italiane, anche a statuto speciale, vedo che le preoccupazioni sono le stesse che denunciamo da un anno a questa parte” Lo ha sostenuto la Vice Presidente del Senato Mariolina Castellone organizzatrice del convegno. “Del resto sono le stesse perplessità emerse dalle oltre 60 audizioni tenute in Senato sulla legge Calderoli. Una legge costruita in questo modo e senza investire un euro non può fare altro che dividere il paese e cristallizzare i divari che già sono i più grandi di sempre se pensiamo che abbiamo oltre 4 milioni di lavoratori poveri, 5.7 milioni di poveri assoluti, spendiamo ogni anno oltre 4 miliardi di euro in migrazione sanitaria con oltre 4 milioni di italiani che hanno rinunciato alle cure”.

“La legge Calderoli è antistorica e non è vero che non verrà attuata perché il Veneto ha già chiesto 9 materie e vuole trattenere oltre il 90% della propria fiscalità. Si andrà a creare una concorrenza di beni e servizi senza precedenti tra le regioni. Questo non possiamo permettercelo e dobbiamo usare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione: dal referendum al ricorso alla consulta, continuando – conclude la senatrice – ad unire le forze per contrastare questo progetto scellerato che sta già dividendo il nostro Paese”.

Salute, Capozzi: Nostra proposta accolta dalla Giunta stanziati 1,5 milioni di euro per screening neonatali

“In questo Assestamento si punta anche alla prevenzione e non possiamo che compiacerci del fatto che con una norma è stato dato seguito a un nostro ordine del giorno con cui chiedevamo che il test del dna fetale per le donne in gravidanza fosse sostenuto dal servizio sanitario regionale”. Ad annunciare l’importante stanziamento di risorse regionale per le campagne di screening neonatali é la Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Si tratta di una norma di giustizia sociale, perché introducendo lo screening prenatale non invasivo garantiremo la possibilità a tutte le donne che ne abbiano bisogno di non sottoporsi a esami più invasivi e rischiosi come villocentesi e amniocentesi”.

“Non è giusto che chi non possa permettersi, in caso di rischio, i costi elevati di un test del dna fetale, debba sottoporsi ad esami con pericoli per la donna e per il nascituro, come l’amniocentesi. Non è ammissibile al giorno d’oggi, con un numero crescente di coppie che arrivano all’esperienza della gravidanza in età più avanzata,  ci si debba trovare davanti al bivio che obbliga a scegliere tra la salute e la disponibilità economica. Per questo – conclude Capozzi –  riteniamo doveroso sottolineare l’importante stanziamento di 1,5 milioni di euro già per l’anno 2024 contenuto all’interno del miliardario assestamento di bilancio di Luglio”.

Spiagge, Capozzi (M5S) e Moretti (PD): Più sicurezza a Marina Nova

“Le preoccupazioni sulla sicurezza dei bagnanti a Marina Nova, denunciati già da tempo, non potevano che venire al pettine. La situazione va chiarita e soprattutto va garantita la sicurezza di chi frequenta il litorale”.

Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Diego Moretti (Pd) e Rosaria Capozzi (M5S), a margine dell’incidente avvenuto domenica a Marina Nova, nel tratto in concessione a Marina Monfalcone srl, dove un giovane ha rischiato di annegare.

“Con amarezza – proseguono Capozzi e Moretti – dobbiamo dire che avevamo ragione a porre il problema relativo alla sicurezza dei bagnanti a Marina Nova, rispetto a quanto accaduto lo scorso anno quando la società fu diffidata proprio per mancanze legate alla sicurezza. L’episodio di domenica scorsa, che poteva trasformarsi in una tragedia con il rischio di annegamento di un ragazzo, soccorso e riportato a riva da un cittadino (a cui va il nostro ringraziamento) pone non pochi interrogativi, visto che è stato preso in carico soltanto in un secondo momento dagli addetti al salvamento”.

Secondo i due consiglieri regionali di Opposizione, “questo dovrebbe far pensare quanti, Comune e Capitaneria di porto, sono deputati al controllo della sicurezza negli spazi in concessione. Ecco perché abbiamo chiesto un accesso agli atti per chiedere quante siano – dall’inizio della stagione estiva – le torrette di sicurezza e gli addetti al salvamento nei più di 300 metri di litorale in concessione”.

Per Moretti e Capozzi “sono diverse le domande in sospeso: quante sono le torrette di salvataggio posizionate nei più di 300 metri di concessione? Sono due come quelle che abbiamo rilevato a giugno in un sopralluogo, oppure tre come previsto dalla legge e come rilevato lo scorso anno dalla stessa Capitaneria? E se sono tre, come faceva il ragazzo a farsi il bagno a novanta metri dall’ultima torretta? Gli enti deputati al controllo non hanno nulla da dire?”

“La sicurezza dei bagnanti – concludono i due esponenti di Centrosinistra – non può attendere e riguarda davvero tutti concessionari, piccoli o grandi che siano”.

Giustizia, Capozzi: Governo Meloni non si occupa del sovraffollamento delle carceri, anzi l’aumenta

“Ho aderito con convinzione alla staffetta di digiuno lanciato dal garante dei detenuti di Udine, perché la realtà carceraria merita attenzione e soluzioni e oggi partecipo alla Maratona oratoria per fermare i suicidi in carcere. Chi sconta una pena detentiva non può essere considerato un reietto della società, vanno garantiti diritti perché le condizioni in cui versano le nostre carceri fanno venir meno il fine primario che è quello rieducativo della pena. Basti pensare al carcere di Udine che ospita 149 persone a fronte di 89 posti disponibili, con un tasso di sovraffollamento che ha raggiunto il 179%, tematica su cui l’Italia è stata recentemente ripresa anche dal Consiglio d’Europa”. A dirlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che ha partecipato a Udine alla Maratona Oratoria dell’Unione Camere Penali Italiane.

“Il disagio psichico e l’uso di psicofarmaci portano a molti suicidi che avvengono poco dopo l’ingresso negli istituti di pena, a causa dell’impatto con situazioni spaventose, oppure poco prima della scarcerazione. Questo ci dice molto circa l’assenza di prospettive delle persone in procinto di riacquistare la libertà, perché versano in solitudine, senza lavoro, talvolta senza nemmeno una casa dove andare. Lo spavento per quello che li aspetta fuori dal carcere può spingere al suicidio, perché il carcere non ha assolto al suo compito”.

“Al contrario di quanto non faccia il DDL Sicurezza del Governo Meloni, Vi è la necessità di approvare, nell’immediato, provvedimenti utili per ridurre notevolmente la popolazione carceraria e non per aumentarla ulteriormente. A questi si devono aggiungere riforme che passino per una maggiore attenzione sul tema della salute mentale, concedere misure alternative alla detenzione, si deve riflettere sul loro corretto reinserimento nella società attraverso soluzioni come percorsi di formazione professionale”.

“La funzione rieducativa non può essere ridotta a una mera enunciazione, riprendendo le parole del Magistrato Alessandro Margara autore della riforma dell’ordinamento penitenziario tra le più avanzate d’Europa, il carcere – conclude Capozzi – crea innocenza, trasformando anche il colpevole in vittima: e lo fa con la sua sordità alla storia delle persone, ai loro bisogni, alle loro situazioni personali e familiari”.

Capozzi: Certificato flop di Scoccimarro sui Pozzi Artesiani

“Abbiamo richiesto alla Direzione Ambiente i dati inerenti il bando per la concessione dei contributi finalizzati all’acquisto e all’installazione di dispositivi di regolazione del flusso per i pozzi artesiani,e il dato è a dire poco imbarazzante”. A denunciare l’esito del bando con cui si sarebbero dovute soddisfare almeno 12 mila proprietari di pozzi artesiani è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Il bando partito il 1 settembre doveva concludersi il 15 novembre scorso, tuttavia considerato il consistente numero di istanze ancora in “elaborazione” sul portale istanze on line dedicato alla linea contributiva, era stata concessa una proroga. Oggi veniamo a sapere che al giorno della proroga erano pervenute solamente 14 domande”.

“Le consistenti istanze pervenute da novembre al 30 aprile sono state 48, per un totale di 62 domande, di queste ne sono state finanziate 52, dieci sono ancora in fase di definizione. Le somme complessivamente erogate ai cittadini sono state pari a 11.723,85 euro. Questi numeri fanno riflettere sulla credibilità che l’intera amministrazione regionale ha sul tema dei pozzi artesiani. Avevamo avvisato l’Assessore che i 3,5 milioni di euro stanziati erano eccessivi e che avrebbero bloccato risorse che potevano essere utilizzate per altre problematiche. Purtroppo, i problemi restano e le acque delle falde artesiane continuano a esser pompate forzatamente per usi industriali, ittiogenici, balneari”.

Capozzi: Soddisfazione per liberazione di Assange

“La liberazione di Assange costituisce la vittoria dell’intera comunità globale che si è spesa per chiederne la liberazione e per difendere la libertà di stampa, una componente fondamentale della democrazia”. Così in una nota la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Qualche mese il Consiglio regionale ha bocciato la nostra mozione volta a esprimere solidarietà a Julian Assange, allora ancora agli arresti per aver fatto informazione. Un’occasione persa per esprimersi su un tema fondamentale ovvero la libertà di stampa”.

“Avere una stampa libera è il presupposto fondamentale per reperire informazioni rispondenti al vero nella società in cui viviamo e su cui poi poterne discutere liberamente”.