mercoledì, 22 Gennaio 2025
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Accolte alcune nostre istanze in mini assestamento

“Alcune nostre istanze sono state accolte, anche se non abbastanza per quanto riguarda ambiente e trasporti”. Lo afferma il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, dopo il voto in aula al “mini assestamento” di bilancio, approvato questa sera.

“Il lavoro in aula è stato tutto sommato positivo, abbiamo visto accogliere da parte della Giunta importanti emendamenti che permettono di scorrere le graduatorie sugli autoveicoli da rottamare e sulle batterie di accumulo. Risorse fresche che possono garantire liquidità alle famiglie, aspetto fondamentale in questo periodo, così come il sostegno alla sanità e ai suoi operatori” rimarcano i consiglieri.

“Anche per quanto concerne il sostegno alle attività produttive è stata portata avanti la linea che avevamo sempre indicato: alla preoccupazione degli imprenditori si poteva rispondere in piazza o in aula con i fatti. Noi – sottolineano gli esponenti M5S – abbiamo preferito la seconda, meno scenica ma sicuramente più efficace. Bene che l’assessore Zilli e la sua maggioranza abbiano trovato le risorse necessarie”.

Fedriga in aula chiede unità, in piazza cavalca il malcontento

“Apprezzabile l’intervento del presidente Fedriga ma non capiamo perché in aula tiene i toni bassi dopo essere sceso in piazza, sparando a zero sul Governo e lanciando segnali ben diversi a chi protesta”. Così il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle dopo le parole del presidente del Friuli Venezia Giulia sulla gestione dell’emergenza Covid-19, che ribadisce “la disponibilità a collaborare per affrontare questo difficile momento”.

“Siamo tutti preoccupati e consapevoli delle difficoltà economiche che molti cittadini e imprenditori sono chiamati ad affrontare, ma i numeri di questi mesi invocavano una consapevolezza che ultimamente è venuta a mancare – continuano i consiglieri Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo, Andrea Ussai e Mauro Capozzella -. La verità va raccontata tutta intera e in tutte le sedi: ci chiediamo se anche agli imprenditori in piazza il presidente ha detto che non esclude misure più forti, se ha descritto la situazione di forte pressione che sta vivendo il Servizio sanitario regionale e se ha fatto presente le previsioni preoccupanti per le prossime settimane. Il richiamo all’unità non può convivere con la tentazione di soffiare sul malcontento generato dalla crisi economica e sociale”.

“Nelle scorse settimane abbiamo provato a sottolineare i problemi legati, ad esempio, ai trasporti, e alcuni sindaci, anche della Lega, hanno bloccato alcune attività, consapevoli dei rischi che i cittadini avrebbero corso – aggiungono i consiglieri del MoVimento -. Concordiamo con Fedriga sulla necessità di una strategia di lungo termine che tenga assieme le esigenze economiche e quelle sanitarie e appoggeremo le ipotesi che ha avanzato di utilizzare il trasporto turistico in area urbana e nel chiudere i centri commerciali nei fine settimana per evitare assembramenti”.

“D’altro canto la collaborazione non l’abbiamo mai negata, anzi è stato proprio il presidente a cancellare un tavolo già fissato con tutte le forze politiche, evidentemente offeso per la proposta di una Commissione d’inchiesta che intendeva fare luce, senza strumentalizzazioni, sulla gestione dell’emergenza. Oggi, su nostra sollecitazione, il presidente Zanin ha annunciato la richiesta dell’assessore Riccardi di convocare i capigruppo per fare il punto sulla situazione sanitaria: un passaggio doveroso e apprezzabile ma che ovviamente non esaurisce la necessità di confronto. Noi rimaniamo comunque a disposizione qualora Fedriga volesse riaprire i ponti della comunicazione – concludono gli esponenti M5S – ma l’unità deve passare per il coinvolgimento e l’informazione”.

Sì a modifiche coordinamento finanza locale, con qualche dubbio

Voto favorevole del MoVimento 5 Stelle al disegno di legge che contiene modifiche alle disposizioni di coordinamento della finanza locale, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. “Un voto fondato sulla convinzione che, attraverso questo provvedimento, ci sarà un risparmio economico per la Regione” afferma il consigliere regionale Mauro Capozzella, relatore di minoranza del ddl.

“Rimangono tuttavia alcuni aspetti che fanno sì che il nostro sia un voto sulla fiducia, pur con qualche perplessità – sottolinea l’esponente M5S -. Innanzitutto, come abbiamo sollevato anche in aula, c’è il timore, basato su sentenze della Consulta, che l’intervento regionale invada la competenza statale in materia di finanza locale”.

“Il meccanismo introdotto dalla legge per delimitare l’indebitamento e la spesa per il personale degli enti locali può comportare anche un minore spazio di manovra per i Comuni, in particolare quelli virtuosi. Per questo – conclude Capozzella – più che parlare, come ha fatto l’assessore Roberti, di libertà di gestione dell’amministrazione locale, è corretto sottolineare la razionalizzazione delle risorse attribuite al territorio”.

Da Mazzolini nessun contributo a legge su idroelettrico

“Siamo contenti di leggere sui giornali che dopo due anni di duro lavoro del consigliere Mazzolini si sia arrivati all’approvazione della legge sull’idroelettrico. Almeno sappiamo finalmente di chi sia la responsabilità se il testo approvato in Giunta ad agosto prevedeva una società dove la maggioranza poteva essere in mano ai privati e non alla Regione, che l’energia prodotta in Carnia e ceduta gratuitamente dai gestori rimanesse solo per una parte in montagna, che parte dei canoni introitati venissero distribuiti altrove e che non ci fossero tutele sufficienti per i lavoratori del settore”. Lo rilevano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Mauro Capozzella.

“Solo grazie al lavoro dell’opposizione – rimarcano gli esponenti M5S – di concerto con gli uffici e con l’assessore Scoccimarro, senza che Mazzolini presentasse nemmeno un emendamento (cosa che altri colleghi di maggioranza hanno fatto, contribuendo a migliorare il testo), ieri sono state accolte le istanze messe nere su bianco dalla nostra proposta di legge, presentata insieme a tutti i Gruppi di minoranza”.

“In questo modo abbiamo ottenuto che il 100% dell’energia ceduta gratis rimanga in montagna, così come il 100% dei canoni introitati, che la società mista pubblico-privata sia almeno al 51% regionale e che i lavoratori vengano tutelati e riassorbiti tutti – ricordano Sergo e Capozzella -. È la sottile differenza tra chi ama parlare e chi pensa a fare. A Mazzolini riconosciamo un unico merito, quello di avere schiacciato il bottone verde una quarantina di volte seguendo i dettami della Giunta, per il resto il suo contributo è stato pari agli interventi in aula. Zero”.

Libertà di pensiero non può sfociare in discriminazione

“Essere LGBT non è una vergogna. Ma l’orientamento leghista, già chiaro dopo la discussione di due settimane fa, oggi si è definitivamente palesato”. Lo afferma la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, dopo la bocciatura della mozione del consigliere di Open – Sinistra FVG, Furio Honsell, sul contrasto alla discriminazione e alla violenza nei confronti di persone LGBTI+.

“Nonostante il consigliere Honsell abbia cercato di venire incontro alle richieste della maggioranza, con un impegno richiesto alla Giunta regionale che limava i termini ma chiedeva con forza che la Regione prendesse le distanze da discriminazioni e violenza verso l’orientamento sessuale o per motivi di genere, il capogruppo leghista, Mauro Bordin, e la maggioranza tutta non hanno voluto sentire ragioni, come se avessero paura di riconoscere apertamente un diritto costituzionalmente garantito” continua l’esponente pentastellata.

“Lo avevamo già detto durante la scorsa seduta d’aula, nella discussione della mozione, e lo ripetiamo oggi che quel documento è stato bocciato – prosegue Dal Zovo -. La libertà di sentirsi sé stessi deve essere di tutti, mentre il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, ha nuovamente dichiarato, come due settimane fa, che vuole sentirsi libero di esprimere il suo pensiero, qualunque esso sia. Un concetto estremamente grave: la libertà di pensiero ed espressione è sacrosanta, ma discriminare una persona sulla base del suo orientamento sessuale non è libertà, ma cattiveria e mancanza di rispetto nei confronti degli altri”.

“Secondo Bordin ‘non esistono bambini con due mamme o due papà’. E invece esistono e sono amati come i bambini che hanno una mamma e un papà – sottolinea la capogruppo M5S -. Rimaniamo basiti dalla posizione della maggioranza rispetto alla mozione che voleva dimostrare vicinanza al mondo LGBTI+, che continua a subire discriminazioni e violenze. Il centrodestra non ha voluto assumersi la responsabilità, perché il loro pensiero è ben noto a tutti: hanno tentato con un emendamento sostitutivo generico di parare il colpo, per poi bocciare la mozione, nonostante il tentativo di mediazione del proponente. L’omofobia esiste e oggi è ancora più chiaro a tutti. Ognuno sia responsabile del proprio voto, che abbiamo chiesto nominale ed è pubblico, proprio perché chiunque possa verificare il credo di coloro che oggi governano questa Regione”.

Legge concessioni idroelettriche occasione rinascita montagna

“Il Friuli Venezia Giulia raggiunge un traguardo importante con l’approvazione della nuova legge regionale per la disciplina delle procedure di assegnazione delle concessioni idroelettriche”. Ad affermarlo il Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, dopo il voto del provvedimento, di cui ha seguito l’avvio dell’iter in Parlamento lo scorso anno.

“Ora lo sviluppo del territorio montano può ripartire da questa norma, la cui stesura ha visto l’impegno bipartisan delle forze politiche in campo, con un’opposizione che ha saputo dare un considerevole valore aggiunto al testo – aggiunge Patuanelli -. Un plauso quindi agli eletti in Regione per il MoVimento 5 Stelle, Capozzella e Sergo, firmatari di una proposta di legge regionale che è poi confluita, in buona parte, nel disegno di legge votato ieri a Trieste”.

“Si pongono così le basi per un miglior utilizzo di queste risorse, ottimizzato sotto il profilo di una maggiore tutela ambientale e del potenziale espansivo verso le economie locali, i servizi comunali, il turismo – sottolinea il Ministro -. Coroniamo quindi un percorso iniziato a livello parlamentare, con il decreto Semplificazioni che ho seguito nel suo iter di conversione in legge, in Senato, e che ha aperto la strada alla regionalizzazione della proprietà delle opere idroelettriche. Ora andiamo avanti, nell’interesse dei territori e in particolare di quelle aree montane al centro di una partita importante. Il risultato segnerà gli esiti di un’occasione di rinascita, per essi, da non sottovalutare”.

“Siamo soddisfatti di avere permesso il recepimento di quanto previsto dal Parlamento – aggiungono i consiglieri regionali M5S, Cristian Sergo e Mauro Capozzella – e di avere ottenuto il massimo possibile per tutelare il territorio e i lavoratori che in montagna forniscono un servizio importantissimo per tutta la nostra regione”.

Concessioni idroelettriche, nostro contributo determinante

Voto favorevole del MoVimento 5 Stelle al disegno di legge che disciplina le modalità di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico in Friuli Venezia Giulia, approvato oggi all’unanimità dal Consiglio regionale. “Una rivoluzione in una materia importante, frutto di un lavoro proficuo portato avanti in maniera condivisa con la Giunta e la maggioranza, e a cui abbiamo dato un contributo determinante” afferma il relatore di minoranza, Cristian Sergo,

“Questa legge va considerata un punto di partenza, e non di arrivo – aggiunge Sergo -. Rimangono infatti molte cose da chiarire per quanto concerne la gestione delle concessioni, ma il fatto positivo è che adesso la partita sarà giocata dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Nel corso degli anni, non tutto è andato per il verso giusto, tanto che c’è stato spesso il coinvolgimento dei tribunali, ma da oggi non ci sono più alibi per quel che riguarda controlli e verifiche. È arrivato il momento di cambiare rotta”.

“Una legge attesa da anni – aggiunge il consigliere Mauro Capozzella -, resa possibile già a febbraio 2019 dalla conversione in legge del Decreto Semplificazioni. Da parte nostra ci siamo fatti carico di sollecitare la Giunta su questo tema, prima con alcune interrogazioni nei primi mesi di quest’anno e poi con una nostra proposta di legge che aveva l’obiettivo di cogliere un’occasione importante per la nostra regione. L’azione del M5S è stata un pungolo fondamentale che ha portato anche l’esecutivo a presentare un suo disegno di legge. Oggi in aula è stato approvato un testo che recepisce le nostre istanze e di cui siamo soddisfatti”.

Soddisfazione espressa anche dal deputato pentastellato, Luca Sut, che ha seguito l’iter della norma partecipando a numerosi incontri con sindaci e comitati. “Finalmente anche il Friuli Venezia Giulia ha una sua legge per l’assegnazione delle concessioni. Dopo le numerose sollecitazioni alla Giunta, il testo che esce dall’aula contiene buona parte delle istanze che abbiamo portato avanti, presentando con i consiglieri Sergo e Capozzella una nostra proposta di legge. Questo è un ottimo punto di partenza, che finalmente mette al centro il territorio montano, troppo spesso sfruttato. Abbiamo percorso un cammino lungo ma che, con l’aiuto del M5S, ha dato voce e sostegno ai sindaci e ai cittadini di queste zone”.

Da Governo mai negato confronto con le Regioni

“Il confronto tra Regioni ed il Presidente Conte c’è stato come sempre prima di ogni DPCM, se non sono state accolte alcune richieste delle Regioni, l’unico motivo è che il Governo ha ben presente la situazione del Paese e sa che è chiamato a operare scelte difficili”. Così i parlamentari e i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia replicano al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, che accusa l’esecutivo di essere ‘sordo al confronto’.

“Ad ogni chiusura seguiranno misure immediate di sostegno di tutte le attività produttive che per decreto devono rimanere chiuse: ristori, credito d’imposta per gli affitti, sospensione della seconda rata Imu in scadenza il 16 dicembre, conferma della cassa integrazione, aiuti per il settore dello spettacolo e della filiera agroalimentare ed il rinnovo del Reddito di Emergenza” aggiungono i deputati Sabrina De Carlo e Luca Sut e i consiglieri Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai. “Ci auguriamo – continuano – che se Fedriga e la sua maggioranza sono preoccupati per le nostre imprese predispongano tutti gli aiuti necessari nell’assestamento di bilancio che sarà discusso in Consiglio regionale nei prossimi giorni, come abbiamo già richiesto in settimana nelle commission”.

“Ringraziamo anche il nostro Ministro Patuanelli – concludono gli esponenti pentastellati- che si è messo subito al lavoro con il premier Conte per la definizione di tutti gli aiuti per le attività produttive”.

Mini assestamento, Giunta naviga a vista su ambiente e trasporti

“La situazione continua a essere preoccupante per la nostra comunità regionale e l’apprensione per l’aumento dei casi Covid di certo non aiuta a prendere delle decisioni, ma proprio per questo alcune di quelle approvate in I Commissione sono irricevibili”. Così il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle sul “mini assestamento” di bilancio approvato oggi in Commissione e che verrà discusso in aula la prossima settimana.

“Sostenere la sanità è un aspetto che naturalmente ci vede d’accordo, così come il blocco dell’Irap, purché si dica che si tratta di un rinvio al 2021 e non di un azzeramento – aggiungono i consiglieri M5S -. Ma abbiamo detto no agli articoli relativi ad ambiente e trasporti, in quanto contengono scelte diametralmente opposti alla nostra linea politica”.

“Una mancanza di visione non permette di legiferare in maniera consapevole, ma chi guida la Regione dovrebbe porsi degli obiettivi per fronteggiare le difficoltà delle nostre imprese e dei nostri cittadini, ma soprattutto dovrebbe fare delle scelte. Spesso invece – prosegue la nota – si preferisce rinviare le decisioni e, come è palese, si valutano più le conseguenze sulla perdita di consenso che i reali benefici sull’intera regione. Per questo si rinviano le misure più indigeste al 2023: che sia l’anno delle elezioni regionali è solo un caso, ovviamente”.

“La nostra astensione – conclude il Gruppo pentastellato – vuole essere la conferma della nostra volontà di continuare a fare proposte e di lavorare per il bene della comunità regionale, e apprezziamo quando le stesse vengono fatte proprie dalla Giunta e diventano legge. Ci auguriamo che in aula non arrivino i soliti emendamenti dell’ultima ora, peggiorativi del testo approvato oggi”.

Tolti i soldi per arrivare a società elettrica regionale

“Scelta incomprensibile della Giunta Fedriga che ha deciso di eliminare la previsione di spesa di 200 mila euro per avviare gli studi e le consulenze necessarie ad avviare una società pubblica regionale che si occupi dell’energia del Friuli Venezia Giulia”. Lo rilevano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Mauro Capozzella, in merito all’assestamento di bilancio approvato oggi in Commissione e in aula la prossima settimana.

“Una decisione ingiustificabile, dopo due anni di richieste da parte delle opposizioni, che attesta il fatto di come si siano bloccate per mesi risorse per nulla e di come non ci sia un’indicazione di come spendere questi soldi in futuro” sottolineano gli esponenti pentastellati.

“Eppure da qui a pochi mesi dovremo partire con l’iter per l’assegnazione delle concessioni già scadute. – aggiungono Sergo e Capozzella – È fondamentale iniziare quanto prima tutte le procedure, e la creazione di una società regionale deve essere il primo passo. Le risposte della Giunta alle nostre perplessità rassicurano del fatto che queste risorse verranno impegnate il prossimo anno, ma è quello che ci sentiamo dire dal 2018”.

“Se non si tratta di un passo indietro – concludono i consiglieri M5S – di sicuro si tratta dell’ennesimo rinvio che ci porterà sempre a lavorare in somma urgenza ed emergenza, senza poter ponderare le decisioni con un dibattito serio, costruttivo e partecipato”.

No a spostamento fondi da viabilità ospedale

“Errare è umano, perseverare diabolico. Ed è ciò che ha fatto la Giunta comunale di Gorizia, chiedendo all’assessore regionale Pizzimenti di spostare i fondi previsti per la realizzazione della nuova viabilità per l’ospedale San Giovanni di Dio su lavori di manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi e per la realizzazione di interventi di riqualificazione viaria”. Ad annunciarlo, il gruppo locale del MoVimento 5 Stelle di Gorizia assieme ai portavoce comunali Ermanno Macchitella e Giancarlo Maraz e alla capogruppo in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo.

“Era già successo con le Giunte Romoli, come ben ricordato recentemente su ‘Il Piccolo’, nell’articolo che però annunciava la realizzazione delle opere a supporto dell’ospedale dopo ben 14 anni di attesa – spiega Dal Zovo -. Ora il colpo di mano è andato in scena in Consiglio regionale, nella IV Commissione, dove all’interno dell’assestamento di bilancio in discussione, c’è una norma che sposta il contributo di 1,5 milioni, destinato alla viabilità dell’Ospedale, alle opere sopra descritte. L’assessore regionale ha giustificato la variazione di destinazione dei fondi con il fatto che l’opera di viabilità per l’ospedale sarebbe stata già realizzata”.

“Si potrebbe anche sorvolare sul mancato rispetto della programmazione delle opere pubbliche approvata dalla stessa maggioranza, avvenuta senza consultare il Consiglio comunale – affermano Maraz e Macchitella – ma non possiamo non dire che è stata una mancanza di rispetto istituzionale e politico a cui si è abituati da lustri. Ma ciò che invece non si può proprio digerire è la sostanza della cosa. Tutti abbiamo presente che le ambulanze che arrivano da fuori devono fare il giro del mondo prima di arrivare al Pronto Soccorso perdendo minuti preziosi, e ciò rende questa modifica di spostamento di fondi particolarmente odiosa”.

“Tappare i buchi delle strade è opera meritoria certamente, che però dovrebbe essere routine amministrativa e non opera su cui chiedere un milione e mezzo alla Regione. Ma del resto che cosa aspettarsi da maggioranze che hanno buttato milioni e milioni di euro per il famoso e incompiuto ascensore al Castello o che hanno destinato i soldi del ‘tesoretto di Iris’ per la manutenzione stradale, invece di destinare le risorse alla sistemazione del cadente Mercato Coperto?” aggiungono i portavoce comunali.

“Nel suo programma elettorale – ricordano Maraz e Macchitella – l’attuale maggioranza aveva promesso di fare tutto ciò che serviva per aiutare il pronto soccorso riconoscendo che ogni minuto di ritardo fa la differenza tra la vita e la morte A essere maliziosi, verrebbe da pensare che a ogni buco stradale tappato, potrebbe corrispondere un aumento dei consensi elettorali. Ma invece vogliamo essere sicuri che si sia trattato di un malinteso a cui si rimedierà subito e che il sindaco Ziberna in persona vorrà chiedere all’Assessore regionale un ‘contrordine’…”.

“In consiglio regionale,abbiamo votato no – ricorda Dal Zovo -. È vero che la Regione non si mette mai a sindacare sulle scelte dei Comuni, ma qui stiamo parlando di un’opera che doveva servire al sistema sanitario e del soccorso. Non possiamo quindi nascondere che ci saremmo aspettati un diniego dalla Regione e dagli assessorati coinvolti”.

Corte Lussemburgo contro vitalizi, schiaffo a Paniz

“La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea contro il ricorso che si opponeva al taglio dei vitalizi per gli europarlamentari è uno schiaffo alla Casta e al suo strenuo avvocato difensore, Maurizio Paniz”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

“Fin dal momento della sua nomina a presidente di Autovie Venete, abbiamo sottolineato l’inopportunità, anche simbolica, di una scelta che andava a premiare chi negli anni si è sempre battuto per difendere l’odioso privilegio del vitalizio, di cui Paniz è peraltro un beneficiario” aggiungono i consiglieri pentastellati.

“La pronuncia della Corte di Lussemburgo, che conferma la legittimità del taglio del vitalizio – conclude la nota del Gruppo consiliare – da un lato non può che far piacere a chi, come gli esponenti del MoVimento 5 Stelle, hanno combattuto da sempre certi privilegi, dall’altro fa riemerge la perplessità su alcune nomine della Giunta Regionale che sanno più di restaurazione che di cambiamento”.

Rinnovata solidarietà al presidente Zanin

Il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia rinnova “la solidarietà nei confronti del presidente dell’assemblea, Piero Mauro Zanin, nuovamente bersaglio di scritte vergognose” apparse ancora una volta a Udine.

“L’inquietante ripetersi di questi episodi violenti e intimidatori – aggiungono i consiglieri Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai – devono portare la politica a tenere alta la guardia”.

Interrogazione su casi Covid in Pronto Soccorso a Palmanova

Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, presenterà un’interrogazione alla Giunta regionale per fare luce su quanto accaduto a Palmanova dove due operatori del Pronto Soccorso sono risultati positivi al Covid, come confermato anche dal direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Massimo Braganti.

“In particolare – sottolinea Ussai – riteniamo necessario sapere se i due operatori siano risultati positivi durante i controlli di routine o se abbiano manifestato sintomi evidenti tali da far sospettare il contagio dopo essersi presentati al lavoro. Inoltre, chiederemo se siano stati seguiti i protocolli nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, soprattutto durante la visita di pazienti sospetti in zona filtro dell’ospedale”.

Nell’interrogazione, aggiunge il consigliere M5S, “chiederemo inoltre se i casi di positività abbiano portato alla chiusura di aree dell’ospedale, come ad esempio quella di emergenza dove vengono ricoverati i pazienti acuti che passano per il Pronto Soccorso di Palmanova, e se si siano verificate positività anche in altri operatori e pazienti venuti a contatto con queste due persone”.

“Consideriamo fondamentale fare chiarezza su quanto accaduto – aggiunge il consigliere regionale Cristian Sergo – così come manteniamo alta l’attenzione sulle promesse fatte in questi anni e sulle preoccupazioni manifestate circa il futuro dell’ospedale”.

Depuratore Lignano, altri sforamenti. Arpa ‘non responsabile’ dei suoi stessi dati

“Un perfetto esempio di cortocircuito all’italiana arriva dall’Agenzia Regionale per l’Ambiente Fvg. Tutto messo nero su bianco in un rapporto di prova delle acque di scarico urbane e domestiche in acque marine provenienti dal Depuratore di Lignano Sabbiadoro, prodotto dalla stessa Arpa Fvg a settembre 2020”. La segnalazione arriva dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che da anni si batte per avere informazioni precise riguardo al depuratore della località turistica, da sempre attenzionato per il suo funzionamento nella stagione estiva, quando i residenti passano da meno di 7 mila residenti a oltre 200 mila turisti.

Lo stesso Sergo riferisce come “Arpa lo scorso 30 agosto abbia accertato uno sforamento di 80 mila Ufc (Unità formanti colonia) del batterio escherichia coli, sforando di 16 volte i limiti previsti dall’autorizzazione regionale. Autorizzazione secondo la quale da un anno e mezzo dovevano partire i lavori di potenziamento del depuratore, ma nulla ancora è stato fatto. Secondo quanto appreso dalla Giunta regionale, quello di agosto sarebbe il quarto sforamento negli ultimi undici campioni eseguiti”.

“In passato per questi motivi Arpa ha emesso verbali per illecito amministrativo e inquinamento idrico, ma per il gestore l’impianto funziona correttamente e siamo tutti rassicurati” aggiunge il consigliere M5S che però, per la prima volta da quando si fa consegnare i rapporti di prova, ha letto una frase inedita: ‘I dati riguardanti l’anagrafica del campione sono stati forniti dal cliente. Il laboratorio non è responsabile della veridicità dei dati indicati’. “Tutto corretto – commenta Sergo – se non fosse che ‘il cliente’ in questione che ha fornito i dati al Laboratorio dell’Agenzia è Arpa stessa, che esegue i campioni sull’impianto, e non il gestore”.

“Va ricordato che finora, per dimostrare che l’impianto funziona correttamente, il gestore ha sbandierato gli esiti degli autocontrolli forniti alla Regione ed eseguiti, ogni due mercoledì con cadenza regolare, da una società di cui detiene l’81% delle quote – conclude l’esponente pentastellato -. È proprio il caso di chiedersi: chi controlla il controllato e il controllore?”.

Covid, oltre cinque giorni per esito tamponi in ASUGI

“Il sistema di tracciamento dei contagi da Covid-19 in ASUGI è in affanno e rischia di saltare”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Se fino a qualche settimana fa l’esito del tampone veniva comunicato nel giro di 24 ore (e in mancanza di indicazioni, il diretto interessato poteva considerarsi negativo), oggi i tempi si sono allungati: ci sono arrivate segnalazioni secondo cui passerebbero anche più di cinque giorni tra l’effettuazione del tampone e la comunicazione dell’esito”.

“Bene l’aumento dei posti letto nelle terapie intensive ma questa è una battaglia che si vince sul territorio – sottolinea l’esponente pentastellato -. La nostra regione ormai da anni non è tra le più virtuose nella garanzia dei Livelli essenziali di assistenza legati alla prevenzione. Una situazione a cui si può fare fronte soprattutto attraverso nuovo personale a rinforzo dei Dipartimenti di prevenzione. A questo proposito, si rende sempre più necessario il sostegno, da parte della Regione, per l’attivazione di un corso di laurea per assistenti sanitari”.

“A fronte di una necessità, dichiarata a luglio dalla presidente regionale dell’Associazione assistenti sanitari Daniela Bais, di circa trecento nuove figure di questo tipo – sottolinea il consigliere – nei giorni scorsi l’assessore Riccardi lamentava la difficoltà nel reperire personale e annunciava l’assunzione di dieci unità presso ASUFC a supporto degli operatori impegnati nell’effettuazione dei tamponi. Si tratta – rimarca Ussai – perlopiù di persone che arrivano da fuori regione, con il rischio quindi di dovere fare fronte al turnover nel caso frequente di richiesta di avvicinamento al proprio territorio di provenienza”.

Disagi per pazienti terapia del dolore in ASUFC

Un “ennesimo disservizio in ASUFC” viene denunciato dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “A farne le spese questa volta sono i pazienti che hanno programmato gli interventi per la terapia del dolore. Molti di coloro che avevano fissato l’appuntamento per le 14.30 del pomeriggio hanno ricevuto una chiamata nella mattinata dal dipartimento che si interessava delle loro condizioni fisiche; agli stessi venivano chieste informazioni anche sugli spostamenti.

“Purtroppo – spiega Sergo – abbiamo saputo che chi in buona fede ha ammesso di avere superato i confini del nostro Paese, anche per poche ore e per motivi di lavoro indifferibili, ma soprattutto anche in Paesi come l’Austria che non sono tra quelli indicati come Paesi a rischio, si è visto annullare l’appuntamento pomeridiano”.

“Capiamo benissimo tutte le precauzioni del caso per limitare la diffusione del contagio, ma queste non possono stravolgere terapie di lungo corso, causando disagi ai pazienti che potrebbero essere risolti semplicemente con un tampone rapido visto che non stiamo parlando di migliaia di persone – aggiunge l’esponente M5S -. Il tutto viene aggravato se pensiamo alla tempistica della comunicazione ricevuta (soltanto tre ore prima dell’appuntamento) che dimostra come su questi temi si stia navigando a vista”.

“Già in passato abbiamo segnalato problematiche e disservizi anche ai vertici della sanità regionale, ma crediamo che su questi disagi si debba agire già nelle prossime ore per permettere almeno le cure essenziali ai nostri cittadini, soprattutto quelli che non hanno avuto contatti particolari o corso rischi di contagi negli scorsi giorni. Chiediamo che il buon senso prevalga – conclude Sergo – e si possa ripristinare quanto prima i percorsi della terapia del dolore ma anche le altre situazioni simili, perché rinviarli non è di certo la soluzione al problema ma solo il suo accantonamento”.

Agricoltura, Regione acceleri pagamento fondi PSR

“Il Friuli Venezia Giulia dovrebbe dotarsi di un organismo pagatore, come ha fatto il Veneto, in modo da garantire l’anticipo delle risorse del Piano di sviluppo rurale (PSR) agli agricoltori”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo la risposta dell’assessore Zannier alla sua interrogazione sui ritardi nei pagamenti per i bandi 2014-2020.

“All’inizio di quest’anno, la percentuale dei pagamenti effettuati era del 43,2% (126,3 milioni), con un ritardo nella nuova programmazione che già nei primi mesi del 2020, senza quindi i rallentamenti dovuti al Covid-19, era di un anno rispetto alle programmazioni degli altri fondi strutturali a livello europeo” ricorda Capozzella.

“Parliamo di contributi indispensabili per sostenere gli investimenti e la redditività delle attività agricole della nostra regione e per dare sollievo a questo settore duramente messo alla prova dalla pandemia in corso – aggiunge il consigliere M5S -. è fondamentale quindi accelerare i pagamenti e indicarne una tempistica congrua e certa: le aziende devono poter programmare l’attività facendo affidamento sull’erogazione dei contributi secondo istruttorie veloci e tempistiche certe”.

“Occorre quindi continuare la sfida per la semplificazione, l’accelerazione della spesa e la piena efficienza del sistema di erogazione degli aiuti – conclude Capozzella -, nella speranza che tutti i cavilli burocratici che ostacolano il buon funzionamento dei pagamenti del comparto vengano rimossi quanto prima”.

Affollamento bus, rassicurazioni Pizzimenti non convincono

“Le parole rassicuranti dell’assessore Pizzimenti sull’affollamento dei mezzi pubblici lasciano qualche perplessità. Le segnalazioni che ci arrivano vanno in tutt’altra direzione”. Lo afferma la capogruppo in Consiglio regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, che ha presentato un’interrogazione sul tema.

“Il Governo ha destinato alle Regioni 300 milioni, di cui una parte ancora da ripartire, per il potenziamento del tpl, eppure le criticità rimangono, in particolare per quanto riguarda gli orari di punta di uscita ed entrata nelle scuole. – rimarca dal zovo -. Le segnalazioni che arrivano ci raccontano di mezzi pieni, mascherine abbassate e distanza di un metro non rispettata”.

“Secondo Pizzimenti ‘i ritorni informativi da parte delle Aziende di trasporto non testimoniano di situazioni di diffuse criticità’, ma in realtà il sovraffollamento dei mezzi è un problema per i ragazzi ma anche per gli anziani e le persone considerate maggiormente a rischio in caso di contagio da Covid-19 – conclude l’esponente M5S -. Occorre quindi fare di più anche per quanto riguarda l’assembramento alle fermate, indicato dall’assessore come uno dei principali problemi. I fondi ci sono e, anche in attesa del riparto, si possono sempre investire risorse regionali per la risoluzione di questo problema”.

Rimborsi TPL, le aziende non rispettano le linee guida della Regione

“Le affermazioni dell’assessore Pizzimenti in aula confermano quanto abbiamo sollevato, ovvero che il rimborso per i titoli di viaggio non utilizzati durante il lockdown non riguarda solo lavoratori e studenti ma anche altre categorie, pensionati compresi. Peccato che le aziende continuino a sostenere il contrario”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ha presentato un’apposita interrogazione a cui è stata data risposta oggi.

“Nella sua risposta, Pizzimenti ha assicurato che ‘gli uffici regionali hanno chiarito tempestivamente alle Aziende TPL che la norma statale non differenzia il rimborso legandolo allo status dell’abbonato, lavoratore pensionato o studente che sia, ma prevede genericamente il rimborso dei titoli di viaggio’ – sottolinea Sergo –. L’assessore ha ribadito come sia stato ‘chiesto ripetutamente alla Aziende di TPL che abbiano eventualmente negato l’accesso alle procedure di rimborso da parte di abbonati non studenti o lavoratori di provvedere con urgenza ad assicurare il pieno rispetto della norma statale’”.

“Ma, nonostante questi solleciti – puntualizza l’esponente M5S -, una settimana fa Trieste Trasporti continuava a negare il rimborso, affermando in risposta a chi lo richiedeva, che ‘ mentre gli studenti e i lavoratori utilizzano l’abbonamento per andare a scuola o a lavorare (e non l’hanno effettivamente potuto fare), per i pensionati questo discorso non vale: i supermercati erano aperti, le edicole erano aperte, il servizio di trasporto pubblico non ha mai smesso di funzionare. L’esclusione dei pensionati viene addirittura esplicitata sul sito web delle aziende (e della nuova azienda TPL FVG)”.

“Pare ci si sia già dimenticati che alle categorie di utenti più deboli veniva richiesto a reti unificate di stare a casa – prosegue il consigliere – così come dei servizi garantiti dalle forze dell’ordine nella consegna a domicilio della pensione o dei volontari che consegnavano la spesa ai nostri anziani. Molteplici sono anche le categorie di utenti che si son viste chiudere i servizi e gli svaghi causa Covid e che quindi non usufruivano degli abbonamenti lautamente pagati per raggiungere le sedi dove gli stessi si svolgevano”.

“Chiediamo quindi alla Giunta di sollecitare nuovamente le Aziende di trasporto a garantire il rimborso a tutti coloro che motivatamente lo richiedono – conclude Sergo -. Da parte nostra, continueremo a seguire la vicenda, considerato che c’è tempo fino alla fine di novembre per richiedere quanto spetta a chi non ha potuto usufruire del tpl, invitiamo pertanto tutti i cittadini a richiedere quanto a loro spettante”.