giovedì, 6 Febbraio 2025
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Capozzi: Traversa di Dignano inutile, lo sosteneva anche la Lega di Dreosto

“Cambiare idea in politica è sempre lecito, il tempo passa e con i dovuti approfondimenti è anche possibile che si faccia marcia indietro, magari di fronte ad una spinta popolare capace di mobilitare milioni di persone, ma sulla Traversa di Dignano, Dreosto e la Lega hanno cambiato idea?”. A chiederselo in una nota è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“La rete tiene memoria di tutto, anche delle posizioni espresse nel tempo su opere o decisioni politiche prese. E’ il caso anche della Traversa di Dignano, bocciata 13 anni fa dalla segreteria della Lega Nord di Spilimbergo in una riunione convocata in cui era presente anche l’allora assessore comunale Marco Dreosto, oggi Senatore e Segretario regionale della Lega. Secondo gli esponenti del carroccio si trattava di un’enorme diga di altezza superiore ai 13 metri (più del ponte attuale, precisavano) e di lunghezza pari a oltre 2 chilometri, con setti trasversali gettati in profondità sino a 20-30 metri. All’epoca era vista come un’enorme colata di cemento fuori e sotto l’alveo”.

“Secondo i leghisti la proposta della diga a Spilimbergo era solamente uno stratagemma per ottenere i contributi destinati alla messa in sicurezza del fiume e con quelli costruire un ponte-diga necessario soprattutto alla viabilità. I tempi son cambiati e ora che a proporla è la Giunta Fedriga è cambiata anche la posizione, visto che si parla di alzare le paratie fino a 3,5 metri oltre il piano stradale del ponte esistente. Calcolando che il ponte è alto anche 7 metri ci avviciniamo ai 13 del 2011, ma adesso pare che nessuno si inorridisca”.

Capozzi: Solidarietà agli Agenti di Polizia Penitenziaria doverosa ma non sufficiente

“Ai tre agenti di polizia aggrediti oggi nel carcere di Udine va la nostra vicinanza ed esprimiamo in generale solidarietà  a tutti gli agenti  che ogni giorno lavorano sottorganico esponendosi a situazioni che possono sfociare  in aggressione come è accaduto oggi”. A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Ho aderito con convinzione al digiuno a staffetta lanciato dal Garante dei detenuti di Udine, perché la realtà carceraria merita attenzione e soluzioni. Chi sconta una pena detentiva non può essere considerato un reietto della società, vanno garantiti diritti perché le condizioni in cui versano le nostre carceri fanno venir meno il fine primario che e’ quello rieducativo della pena”.

“Questo clima incide sia sull’incolumità dei carcerati, che sul lavoro effettuato dal personale delle strutture detentive, si deve riflettere sul corretto reinserimento dei detenuti nella società attraverso soluzioni come percorsi di formazione professionale, fondamentali per evitare ulteriori condanne e nuovi periodi di detenzione. Così’ come è auspicabile per alcuni reati rivedere le pene e valutare per quali sia necessario il carcere, pensando a misure detentive alternative o riducendo la detenzione preventiva”.

Capozzi: Grave votare articoli sugli incendi boschivi senza la loro illustrazione

“Oggi la IV commissione presieduta dal Presidente Budai ha votato le parti di competenza degli assessori Scoccimarro, Zannier e Riccardi. Ma quest’ultimo non c’era e non ha previsto nemmeno la presenza della Direzione competente in materia di Protezione Civile. Grave che i consiglieri di maggioranza abbiano accettato una tale mancanza di rispetto approvando lo stesso gli articoli che modificherrano le procedure di intervento in caso di incendio boschivo”. A denunciare quanto accaduto in IV commissione è la Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Le norme non recepiscono norme e procedure nazionali, ma con esse si continua  una serie di misure volte a rendere sempre meno necessario l’intervento dei vigili del fuoco che però negli stessi documenti tecnici citati dalla Giunta risultano ancora essere le forze competenti in caso di incendi e situazioni di pericolo per cose e persone”.

“Avremmo voluto chiedere all’assessore Riccardi quale sia la necessità di tali modifiche, se siano stati informati i vigili del fuoco e quale fosse stato il loro parere. L’assenza dell’esponente della Giunta Fedriga in aula – conclude Capozzi – non ci ha permesso di avere i dovuti chiarimenti e pertanto non abbiamo partecipato al voto”.

Fauna, Capozzi (M5S) e Honsell (Open): Interrogazione gestione cinghiali

Questa mattina, i consiglieri regionali Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) hanno dato voce “alle crescenti preoccupazioni riguardo alla gestione dei cinghiali nella nostra regione attraverso il deposito di un’interrogazione”.

Lo fanno sapere i due stessi esponenti delle Opposizioni con una nota in cui spiegano che “la decisione della Giunta regionale di adottare un piano che prevede un prelievo illimitato di capi ha aperto un acceso dibattito tra i cittadini del territorio, le associazioni ambientaliste e le istituzioni. Tale decisione, infatti, solleva interrogativi cruciali riguardo all’etica, all’ambiente e alla sostenibilità delle misure adottate”.

“È evidente che il dibattito va oltre la mera gestione della popolazione dei cinghiali e si estende a questioni più ampie – sottolineano Honsell e Capozzi – riguardanti il benessere animale, la coesistenza con l’ambiente naturale e le politiche di gestione del territorio. Le domande sollevate riflettono la necessità di una riflessione approfondita e di un coinvolgimento attivo delle parti interessate nella definizione delle politiche che riguardano il nostro territorio”.

“In un momento in cui la consapevolezza ambientale e il rispetto per la biodiversità sono al centro dell’agenda politica e sociale – concludono i due consiglieri -, è essenziale affrontare tali questioni con responsabilità e lungimiranza. Continuiamo ad operare con interventi specifici in Consiglio regionale, all’Opposizione, per garantire una gestione equilibrata e sostenibile della fauna selvatica, rispettando al contempo i principi di etica e sostenibilità ambientale”.

Fine vita, Capozzi: Cdx perde occasione per garantire dignità

“In questi anni ci siamo impegnati ad ogni livello istituzionale per arrivare ad una legge che consentisse, a chi è afflitto da sofferenze intollerabili, di porre fine dignitosamente alla propria vita, circondato dall’affetto dei propri cari e assistito dal Servizio sanitario”.

A ribadire la posizione del Movimento 5 Stelle, in una nota, é la consigliera regionale Rosaria Capozzi, intervenuta durante i lavori della III Commissione.

“Anche durante le audizioni – ha specificato Capozzi -, qualcuno ha sostenuto che stiamo esaminando una legge che tutela il diritto alla morte, ma in realtà tutela il diritto all’autodeterminazione, ovvero il diritto di decidere della propria vita e del proprio corpo”.

“Prevedere l’introduzione della morte volontaria medicalmente assistita – spiega la consigliera pentastellata – non significa dire a chi è in determinate condizioni che, da oggi, sarà quella la strada da seguire. Al contrario, il medico che dovrà accogliere la richiesta dovrà comunicare tutte le possibilità di cura e di trattamento a cui la persona può decidere di accedere, comprese le cure palliative. Questa è una proposta di legge di civiltà che mette al primo posto la dignità delle persone. Per queste ragioni, abbiamo già sostenuto convintamente la mozione presentata dal collega Enrico Bullian che ricalca una mozione presentata in Veneto dal M5S e abbiamo collaborato a raccogliere le firme su questo tema”.

“Dobbiamo ascoltare il grido di aiuto e la richiesta avanzata, ormai da decenni, da chi vuole porre fine alle proprie sofferenze, perché non tutti sono in grado di raggiungere la Svizzera. Non immagino – conclude Capozzi – un esito positivo a seguito dei dibattiti che sono succeduti alle audizioni, ma ribadisco che si debbano mettere da parte le ideologie politiche e fare una scelta di umanità di fronte a scelte che interrogano le nostre coscienze”.

Famiglia, Capozzi: Aiuti da 3 figli in su, cittadini beffati

“Sulle politiche familiari della Giunta Fedriga, nutriamo grosse perplessità. L’articolo che prevede l’abbattimento del mutuo per un importo massimo di 20.000 euro dal terzo figlio in poi, approvata pochi mesi fa e già oggetto di modifiche, ci appare una presa in giro, vista la difficoltà delle famiglie ad avere anche solo il secondo figlio”.

A chiedere modifiche alle norme della Giunta Fedriga in tema di denatalità, è stata la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, durante l’esame in VI Commissione del disegno di legge 18 contenente disposizioni multisettoriali e di semplificazione.

“Nel corso degli ultimi decenni – riporta la Capozzi – è calato il numero medio dei figli per donna ed è aumentata l’età media per la nascita del primo figlio, con il conseguente fenomeno della contrazione dei secondi figli e una diminuzione drastica dei terzi figli e oltre”.

“Secondo l’ultima rilevazione Istat, le famiglie con 3 figli rappresentano il 10% del totale. Ci chiediamo concretamente chi ne beneficerà e suggeriremo che si riveda tale criterio portandolo al secondo figlio, pur rimanendo convinti – conclude Capozzi – che la denatalità non si contrasti con bonus occasionali ma con servizi deficati, che consentano la conciliazione lavoro- famiglia, aumentando i posti nei nostri asili nido e i salari dei lavoratori”.

Elezioni, Capozzi: Sempre schierati sul rispetto della diversità di genere

“Ho sottoscritto convintamente l’emendamento della collega Massolino che ha posto l’attenzione su un tema che ci è particolarmente caro, il rispetto della diversità di genere”. Questa, come si legge in una nota, la posizione tenuta in aula dal Movimento 5 Stelle sull’emendamento che mirava a cambiare nella legge elettorale la parola ‘candidato’ con le parole ‘persona candidata’”.

“Rispetto a questo tema bisogna fare uno sforzo culturale, un passo avanti rispetto ai tempi che ci impongono una simile modifica. In passato – aggiunge Capozzi – alcune professioni erano un’eccezione per le donne, quindi non era importante declinare i sostantivi, oggi invece è diventata consuetudine, oltre che una necessità”.

“Resto basita che argomenti di questo tipo suscitino ancora polemiche, dovremmo invece abituarci perché la lingua italiana è soggetta a mutamenti proprio come la nostra società. Così come resto basita – conclude Capozzi – nel constatare che una battuta di bassa lega del consigliere Basso (FdI) abbia suscitato ilarità tra i suoi colleghi invece di essere stigmatizzata”.

DDL 16, Capozzi: Le ragioni del nostro no alla legge Amirante

“Abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento collaborativo e costruttivo per far sì che sburocratizzazione, semplificazione e snellimento delle pratiche fossero reali, ma ci siamo opposti nel momento in cui semplificare e snellire significava sottrarre procedure imprescindibili ad una congrua istruttoria e pareri motivati su temi importanti come la tutela del paesaggio, dell’ambiente e della salute dei cittadini. Su questi temi non intendiamo fare alcun passo indietro”.

Così in una nota la consigliera regionale del M5S, Rosaria Capozzi, spiega il voto contrario del Movimento 5 Stelle alle “misure di programmazione strategica per lo sviluppo del sistema territoriale regionale in materia di infrastrutture e territorio”.

“Con i nostri emendamenti – aggiunge Capozzi – siamo riusciti ad evitare una sicura impugnazione da parte del Governo. Abbiamo detto no a un disegno di legge che costituisce un atto di supponenza nei confronti della Soprintendenza dei beni culturali, perché si sarebbe dovuto tendere a un testo quanto più condiviso possibile, cosa che non è stata fatta”.

“Ma soprattutto – conclude la consigliera – abbiamo detto no a un disegno dove per una scelta politica, così come ribadito a più battute dall’assessore Amirante, non si è voluto introdurre il dibattito pubblico. Per noi il coinvolgimento delle comunità locali è importante per assicurare la maggiore rispondenza delle scelte progettuali ai bisogni delle collettività insediate sul territorio, consentendo di evitare situazioni di conflittualità, ma si punta invece invece all’accelerazione delle procedure di approvazione delle opere pubbliche, evitando di sprecare tempo e denaro. Quanto avvenuto nell’Aussa Corno insegna”.

Strada Sappada-Prato Carnico, Capozzi: Sentire prima gli esperti

“Abbiamo sempre nutrito forti perplessità rispetto alla costruzione della strada che collega Prato Carnico a Sappada, e le frane che si sono verificate danno ragione a noi e a chi si spende per la tutela della nostra montagna e dei suoi abitanti”.

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, intervenuta durante la seduta della IV Commissione nella quale si è tenuta l’audizione in merito al progetto per la costruzione della strada camionabile che dovrebbe collegare Sappada e Prato Carnico.

“Parliamo di un tratto stradale – prosegue Capozzi – che presenta una pericolosità intrinseca, a cui è stata aggiunta una rischiosità indotta dalla costruzione stessa. Ci troviamo di fronte l’ennesima opera contestata dalle comunità locali, contestata da esperti, creata quasi per un paradosso in un’area con pericolosità P4 (molto elevata)”.

“Molti gli interrogativi sull’utilità di quest’opera – sottolinea la pentastellata -, il cui progetto a nostro avviso dovrebbe essere abbandonato e che rischia di diventare una voragine mangia-soldi, non solo per la sua costruzione, ma anche per la sua manutenzione”.

“A chi realizza queste opere – incalza la consigliera – piace buttare soldi, in questo caso fondi europei e regionali, che potevano essere risparmiati se solo fossero stati ascoltati i portatori di interesse prima della progettazione”.

“Torniamo a ribadire – conclude Capozzi – che tale risparmio ci sarebbe sicuramente stato se si fosse introdotto il dibattito pubblico da noi già più volte richiesto e che per una scelta politica si disdegna, ribadendo che le amministrazioni ormai sono poco inclini al confronto: questo a volte permette di creare opere inutili e contestate sul nostro territorio”.

3 aprile, Capozzi: Riflettere su tutela del friulano e dell’autonomia

“La Festa della Patria del Friuli rappresenta un momento importante per i friulani, una ricorrenza fortemente identitaria che quest’anno cade in un periodo in cui, più che mai, è necessaria una riflessione rispetto a temi come la salvaguardia della lingua friulana e della nostra autonomia regionale”. A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“In un momento storico in cui il vento del cambiamento soffia sul nostro Paese e che spinge verso l’autonomia differenziata di tutte le Regioni a statuto ordinario, con tutti i rischi e i problemi che questo comporterà anche per il Nord d’Italia – commenta ancora la Capozzi -, il rischio maggiore è quello di far diventare ordinaria anche la nostra Regione”.

“La nostra specialità si fonda non solo su ragioni storiche, geografiche e culturali, ma anche sulla tutela delle minoranze linguistiche e non possiamo accettare – conclude la pentastellata – che un Governo federal-sovranista possa mettere in discussione la nostra autonomia”.

Edilizia, Capozzi e Patuanelli: Con il Superbonus 1700 alloggi Ater riqualificati

“Siamo orgogliosi di sottolineare che grazie a questa misura sono stati riqualificati 1.688 alloggi sugli 8mila in possesso dell’Ater di Udine con lavori per complessivi 75 milioni di euro, alimentando un importante circuito occupazionale nella nostra regione. Il 20% circa delle famiglie che vivono nei fabbricati di edilizia residenziale avrà così un doppio beneficio, sia per la propria salute vivendo in case più sostenibili, sia per le proprie tasche con una riduzione delle bollette da pagare ogni mese”.

A commentare in una nota i dati forniti dal presidente di Ater Udine, Giorgio Michelutti durante la cerimonia di consegna di 25 nuovi alloggi in via Mantova a Udine, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, intervenuta assieme al capogruppo al Senato M5S Stefano Patuanelli. “A queste importanti risorse vanno aggiunti ulteriori 22 milioni già assegnati all’Agenzia territoriale udinese, grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per interventi analoghi e quindi – spiegano i due rappresentanti M5S – avremo ulteriori alloggi riqualificati in modo da rispondere agli standard europei di economia circolare”.

“Sarà la nostra comunità a beneficiarne per prima grazie all’abbattimento delle emissioni di CO2 e alla diffusione di impianti di energia da fonti rinnovabili, che permetterà al Paese – concludono i pentastellati – di raggiungere quanto prima l’obiettivo di sostituire le fonti fossili e di raggiungere l’indipendenza energetica”.

Province, Capozzi: Vaso di coccio, creerà confusione delle competenze

“Leggere che le nuove Province non avranno una Giunta e non avranno tanti assessori perché gestiranno solo edilizia scolastica superiore e l’ex viabilità provinciale, fa capire che in questi dieci anni al Centrodestra non è interessato stabilire cosa dovessero fare questi nuovi enti, ma solo che ci fossero per assicurare qualche poltrona in più”.

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle a seguito delle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’assessore Fvg alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, sul ritorno delle Province.

“Le Province – prosegue Capozzi – hanno sempre svolto un ruolo fragile assimilabile a un vaso di coccio fra due vasi di ferro quali i Comuni e le Regioni, con competenze troppo indefinite per farle apprezzare dai cittadini. La loro soppressione doveva esser l’occasione per mettere ordine tra le varie competenze che si dividono tra Regione, Comuni e quelle in questo momento assegnate agli enti di decentramento, che rischiano solo di entrare in confusione. Aspettiamo solo il ritorno delle prime nevicate per capire se la decisione di chiudere le scuole spetterà al sindaco, al presidente della Provincia, alla Protezione civile, ovvero alla Regione, o al prefetto”.

“Il risultato che ne viene – incalza l’esponente delle Opposizioni – è un sistema disarticolato dove le varie questioni territoriali finiranno per avere un colore politico. Per noi è sempre stato necessario potenziare i territori e il personale nelle amministrazioni locali, garantendo loro le risorse adeguate per tendere a tali risultati, tagliare gli sprechi e non dare risorse a vecchi centri di potere”.

“Ogni poltronificio per noi deve essere abolito: efficienza e snellimento devono essere i fari di una Giunta regionale, mentre pare evidente – conclude la pentastellata – che ci sia molta nebbia all’orizzonte e poche idee su come risolvere i veri problemi”.

Caccia, Capozzi, Dal Zovo e Danielis: Sancita condanna a morte dei cinghiali in FVG

“La giunta regionale ha sancito, lo scorso 15 marzo, la condanna a morte dei cinghiali del nostro territorio, approvando che il numero di capi prelevabili è illimitato. Nella delibera di Giunta si riportano i dati degli investimenti effettuati per opere alternative all’abbattimento e notiamo che la cifra investita è irrisoria, ma non ci stupisce per niente. Per anni abbiamo chiesto maggiori risorse e auspicato maggiori interventi privati per la prevenzione ma abbiamo capito che costa meno sparare. I dati forniti si riferiscono ancora al 2022, anno in cui sono stati spesi 171.000 euro”. A rendere noti i contenuti della delibera sul Piano di controllo dei Cinghiali sono per il MoVimento 5 Stelle la consigliera regionale Rosaria Capozzi, la coordinatrice regionale Elena Danielis e la coordinatrice provinciale di Gorizia M5S Ilaria Dal Zovo.

“Nella delibera però ci sono anche altri dati. Uno si riferisce ai 53 mila cinghiali abbattuti dal 2000 al 2023 (una media di sei al giorno), con l’ultima annata che è stata in linea con quella di dieci anni fa. L’altro – riferisce la consigliera Capozzi – si riferisce agli indennizzi per i danni causati da cinghiali, che negli ultimi due anni sono stati all’incirca 190 mila euro, una cifra di poco superiore a quanto speso per la prevenzione”.

“Lascia alquanto perplessi l’ultimo paragrafo, laddove si ritiene che il disturbo arrecato dal Piano di controllo nei siti della Rete Natura 2000 non rappresenti un fattore di minaccia per le specie oggetto di tutela ‘in particolare’ per quanto riguarda il metodo di cattura con gabbie-trappola, il che significa – ribadisce la coordinatrice provinciale Dal Zovo – che non sia l’unico metodo di prelievo ipotizzato, un altro metodo potrebbe essere l’uso delle armi”.

“Tutto questo, si somma ad una proposta di legge, presentata da un esponente della Lega, che la nostra forza politica sta già combattendo in parlamento. Una proposta di legge pericolosa – conclude la coordinatrice regionale Elena Danielis – presentata dall’onorevole Bruzzone che intende, di fatto, liberalizzare la caccia nel nostro Paese, attraverso l’allungamento della stagione venatoria, zero tutele per gli uccelli utilizzati come richiami vivi, caccia 7 giorni su 7, utilizzo di visori termici e molto altro. Il sogno di ogni cacciatore”.

Lavoro, Capozzi: Stagionali, reddito di cittadinanza funzionava

“All’indomani dei preoccupanti dati dell’Istat sulla povertà assoluta in pericoloso aumento a livello nazionale e in attesa di poter leggere i dati a livello regionale, arriva una seconda importante conferma di quanto una misura come il reddito di cittadinanza fosse fondamentale per milioni di italiani”.

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, che commenta così l’analisi dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro.

“Dai dati emerge con chiarezza – prosegue Capozzi – che mentre il reddito di cittadinanza era vigente le assunzioni sono aumentate rispetto all’anno prima del 25% nel 2021 (nonostante strascichi e preoccupazioni della pandemia Covid), del 16,6% nel 2022 per crollare al 6,6% nel 2023, nonostante l’annata turistica da record con 10 milioni di turisti”.

“Le carenze di personale – conclude la pentastellata – lamentate dagli imprenditori continuano, ma rimaniamo convinti che le motivazioni siano ben altre, a partire dal salario inadeguato, straordinari non pagati, dagli orari che vanno oltre quelli stabiliti e dalla carente formazione del personale”.

[Video] Sosteniamo la battaglia per salvare il Burlo Garofolo e la pineta di Cattinara!

“Abbiamo sostenuto la petizione per difendere sia il Burlo Garofolo sia la Pineta di Cattinara. l’Assessore Riccardi ha sempre detto di essersi trovato un progetto sulla scrivania, a cui evidentemente sta dando seguito; continuiamo a chiederci perché si continuino a investire risorse pubbliche per l’ampliamento del Burlo quando lo si vuole di fatto trasferire altrove”. A dirlo in una nota stampa è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Rimaniamo convinti che si debba potenziare il nostro sistema sanitario, anche con adeguate infrastrutture, ma non possiamo accettare che per farlo si abbattino 400 alberi sani, un polmone verde che contribuisce alla salute dei cittadini”.

“Da parte nostra ci auguriamo che questi cittadini non restino inascoltati, ci auspichiamo che non si tocchino strutture che sono sempre state un fiore all’occhiello della nostra Regione e ci impegnamo – assicura la consigliera 5 Stelle – a portare nelle istituzioni la loro voce, perché restiamo convinti che l’azione politica non possa essere svincolata da quello che vogliono i cittadini e i territori verso cui quegli interventi insisteranno”.

“Per noi – conclude Capozzi – resta un punto fermo quello di ridiscutere il progetto di trasferimento del Burlo Garofolo insieme a tutti i portatori di interesse, inclusi sanitari, residenti e associazioni ambientaliste.

Julian Assange, Capozzi: Alta Corte di Londra più solidale con Assange della maggioranza Fedriga

“Ci compiacciamo per la sentenza dell’Alta Corte di Londra che consentirà a Julian Assange di presentare ricorso avverso l’estradizione e che esclude che gli Stati Uniti possano applicare nei suoi confronti la pena di morte. La vicenda di Julian Assange dovrebbe farci riflettere tutti, perché interviene in un periodo in cui la libertà di stampa è messa a dura prova”. A commentare la sentenza dell’Alta Corte inglese è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che ha portato in aula il caso di Julian Assange.

“Il mese scorso avevamo proposto che il Consiglio Regionale esprimesse solidarietà a Julian Assange, ancora agli arresti per aver fatto informazione. Quello, al giornalista di Wikileaks, rappresenta un attacco alla libertà di stampa e d’informazione riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti umani e dalla nostra Costituzione, ma nonostante questo il centrodestra ha preferito bocciare la nostra mozione”.

“Dobbiamo sempre difendere da ogni possibile rischio il nostro diritto di conoscere, in quanto cittadini, cosa fanno i Governi che ci rappresentano, soprattutto quando ci sono in gioco gravi violazioni di diritti umani, indipendentemente da chi le compie, come quelli emersi dalle inchieste di Assange”.

Sanità, Capozzi: 15 mila firme per riaprire il Punto Nascita di San Vito al Tagliamento

“Abbiamo sostenuto la petizione presentata al Presidente del Consiglio Regionale per riaprire il punto nascita di San Vito al Tagliamento e ribadiamo quanto sia contraddittorio che la Giunta in teoria voglia contrastare il calo demografico e in pratica tagli servizi proprio alle mamme e alle famiglie”. A dirlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

“Auspichiamo pertanto che il Presidente Bordin si faccia da tramite perché la contrarietà espressa da 15.800 cittadini non rimanga inascoltata, soprattutto tenendo conto delle rassicurazioni fatte dal presidente Fedriga prima delle elezioni e abbondantemente disattese”.

“Difenderemo il sistema sanitario regionale e i servizi più vicini alle famiglie, l’abbiamo fatto in passato per il punto nascita di Latisana e continueremo a farlo, perché la sanità pubblica non può essere ridotta a risorsa residuale a beneficio del privato convenzionato”.

Basaglia, Capozzi: Giusto ricordarlo in Consiglio regionale

“Nell’anno in cui ricorre il centenario dalla nascita di Franco Basaglia, abbiamo ritenuto doveroso che anche il Consiglio regionale dedicasse un momento commemorativo del più influente psichiatra del XX secolo, che ha dato lustro alla nostra Regione con le sue attività e un tanto abbiamo proposto all’associazione Copersamm-Conferenza per la salute mentale nel mondo – Franco Basaglia”. Così in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.

“Un uomo che con il suo intuito ha ridato diritti e dignità a migliaia di donne, uomini, ragazzi, reclusi se non costretti nelle camicie di forza, sottoposti a pratiche aberranti come bagni ghiacciati e letti di contenzione, oltre che a un uso scellerato di psicofarmaci. Solo grazie alle teorie di Basaglia e all’esperienza che mise in atto nei manicomi di Gorizia e Trieste – aggiunge in chiusura la Capozzi -, queste persone hanno potuto riprendersi la vita, riconoscendogli il diritto di cure in un momento storico in cui i malati non erano considerati persone in difficoltà e da aiutare, bensì soggetti da controllare, reprimere, sedare e nascondere”.

Elezioni, Capozzi: Ok firme digitali per candidature elettorali

“L’auspicio è che già dal 2025 i cittadini che vorranno sostenere la candidatura dei propri rappresentanti nei Comuni e nel 2028 in Regione, lo possano fare sia fisicamente nei municipi o nei banchetti organizzati dalle liste che concorrono, sia digitalmente. Questa è una delle tante proposte avanzate nel disegno di legge elettorale approvato dall’Aula e che è stato accolto dalla Giunta Fedriga”.

Ad affermarlo, in una nota, è la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) che annuncia l’accoglimento in Aula di un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle per l’uso delle firme digitali per sostenere le candidatura alle elezioni comunali e regionali.

“Purtroppo – prosegue Capozzi – la Giunta non ha voluto assumersi l’impegno di rendere effettivo il meccanismo nei prossimi sei mesi, ritenuti insufficienti per stabilire le modalità di raccolta di queste firme. Il che è strano, se consideriamo i princìpi dei prossimi disegni di legge che prevedono di snellire tutti i processi burocratici dando a cittadini e Comuni meno di trenta giorni per esprimersi, quando alla Giunta non ne bastano centottanta. Siamo comunque soddisfatti di aver portato all’attenzione dell’Aula un tema così importante”.

“Abbiamo potuto constatare tutti che la raccolta delle firme digitali ha avuto un effetto incredibile per la sottoscrizione dei referendum su eutanasia, cannabis e abolizione della caccia – evidenzia la consigliera di Opposizione -. Gli strumenti tecnologici sono già disponibili e bastano pochi accorgimenti per prevedere un sistema sicuro che dia ogni garanzia a cittadini e amministrazioni anche in questo campo”.

“In tal senso va anche la recente raccomandazione della Commissione europea, secondo la quale – conclude Capozzi – per favorire un’affluenza elevata tutti gli Stati membri dovrebbero adottare le misure necessarie per agevolare l’iscrizione al voto di elettori e candidati, con il ricorso a strumenti quali l’iscrizione online o la raccolta elettronica di firme a sostegno dei candidati”.

Fotovoltaico, Capozzi: Confermate nostre preoccupazioni su fondi

“Rispondendo ad una nostra interrogazione in aula, l’assessore Amirante ha confermato le nostre preoccupazioni: la dotazione finanziaria stanziata fino ad oggi, di 150 milioni di euro, non è più sufficiente per le domande pervenute fino ad oggi”.

A rendere noti i dati sul bando per ottenere i contributi per l’installazione di impianti fotovoltaici è in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che, a fine febbraio, ha interrogato la Giunta per rassicurare famiglie e imprese sulla dotazione finanziaria del fondo fotovoltaico.

“La nostra interrogazione, presentata alla fine di febbraio – si legge ancora nel comunicato – voleva dare risposta ad alcune famiglie e imprese che, calcolando la dotazione finanziaria residua e le domande ancora da soddisfare pervenute in quel periodo, avevano già intuito che le risorse non sarebbero state sufficienti. Ad oggi mancano infatti circa 9 milioni di euro. Ecco perché era necessario l’annuncio dell’incremento di risorse”.

“Se in un anno dall’inizio del bando sono state soddisfatte 17mila domande – continua la consigliera – è lecito presumere che da qui alla fine del 2024 si debbano soddisfare sicuramente più di diecimila domande e quindi sarà necessaria un’importante dotazione finanziaria. Purtroppo continuiamo a lamentare che finora questa Giunta, per non accogliere le proposte del Movimento 5 Stelle, sta erogando questi contributi solo a famiglie che hanno la possibilità di affrontare una considerevole spesa, mentre nulla si continua a fare per dotare di impianti fotovoltaici le famiglie meno abbienti”.

“Alla fine dell’anno la povertà energetica continuerà ad interessare più di 30 mila famiglie – conclude Capozzi – e viste le risorse messe in campo constatiamo che avremmo potuto dare una risposta ad ognuna di queste, ma per mera scelta politica non si è voluto perseguire questo importante obiettivo”.