lunedì, 20 Gennaio 2025
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Durante l’emergenza la Giunta pensa alla Tangenziale Sud

“In un momento in cui l’obiettivo primario è uscire dalla crisi, sanitaria ed economica, e ripensare il nostro modo di vivere e renderlo più sostenibile, la Giunta regionale si riunisce per approvare l’Accordo di programma sulla Tangenziale Sud di Udine”. Sono sconcertati i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, dopo il voto favorevole dell’esecutivo FVG allo schema di Accordo di programma sull’infrastruttura.

“Si continua a insistere su un’opera di cui si discute da più di 40 anni e che costerà circa 150 milioni, risultando il più grande intervento pubblico interamente pagato dalla Regione – continua Dal Zovo – senza voler mai prendere in considerazione le valide alternative proposte dal territorio in tutti questi anni, che avrebbero già potuto risolvere il problema del traffico pesanti nei centri abitati attraversati dalla statale”.

“La Tangenziale Sud si rifà a un Piano delle infrastrutture approvato nel 2011, che la Giunta si è impegnata di rivedere in quanto basato su dati vecchi di oltre dieci anni: è impensabile procedere a un intervento di questa portata senza un quadro completo e aggiornato della logistica e della mobilità regionale” sostiene il consigliere Sergo

“Senza dimenticare che a protestare non sono solo ambientalisti, ma soprattutto i cittadini che vedranno spostato il traffico da un centro abitato all’altro, e anche gli agricoltori per l’impatto sulla campagna di quell’area, sul torrente Cormor, sulla falda freatica sopra la quale verrà costruita l’opera e sulla qualità dell’aria – conclude Sergo -. È questo lo sviluppo sostenibile di cui abbiamo bisogno? Sono queste le priorità in questa fase di emergenza? È questa l’idea di liquidità che le imprese coinvolte in questa emergenza ci stanno chiedendo?”.

Decreto liquidità, Stato conferma la sua presenza

“Così come ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte in questo particolare momento, anche lo Stato in questa grave ora, forse la più fatidica per molti di noi, conferma la sua presenza con un provvedimento senza pari nella storia recente del nostro paese. Una decisa azione a pieno sostegno delle imprese, di tutti i lavoratori e delle loro famiglie”. È il commento del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella al ‘Decreto liquidità’ varato dal Governo.

“Un supporto concreto – afferma Capozzella – che riserva particolare attenzione a quelle realtà imprenditoriali della piccola e media impresa, che potranno così valersi di un considerevole implemento di risorse al Fondo Centrale di Garanzia, al fine di assicurare il buon esito per le nuove ed indispensabili richieste di finanziamento. Una maggiore liquidità immessa in un sistema di accesso al credito collaudato e migliorato nelle tempistiche degli aspetti procedurali, in modo da rendere fin da subito disponibili quelle risorse utili per incentivare l’impresa al proseguo dell’attività e addirittura all’implemento della stessa”.

“Liquidità ed immediatezza che nello specifico si traducono nella possibilità di poter beneficiare di una garanzia del Fondo Centrale al 100% per prestiti rispettivamente fino a 25.000 euro e a 800.000 euro, con una valutazione del merito creditizio necessaria solo nel secondo caso – ricorda l’esponente M5S -. Oltre ad una garanzia del 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, alla quale è possibile aggregare la controgaranzia dei Confidi per arrivare al 100% della copertura, con la valutazione del solo modulo economico-finanziario. Il tutto a supplemento inoltre dell’abolizione del costo delle spese d’istruttoria a carico del richiedente.

“Un intervento che, oltre ad offrire tangibili benefici per le aziende, si pone a salvaguardia degli stessi soggetti che caratterizzano il processo di accesso al credito, e dell’attività di intermediazione che le banche ed i confidi offrono al tessuto produttivo della comunità. Una manovra quindi – conclude Capozzella – che nella profonda intenzione di rilanciare il Paese con vigore, si traduce al contempo in un concreto atto di fiducia verso il mondo dell’impresa, quale vera e propria locomotiva del nostro paese, dando l’ennesima prova di uno Stato che unisce e aiuta, di uno Stato in prima linea a supporto dei cittadini, e di uno Stato quindi per il quale vale la pena battersi”.

In Sicilia e Veneto  tutto chiuso a Pasquetta: Fedriga ha perso un’occasione

“Le Regioni Sicilia e Veneto hanno disposto la chiusura domenicale e nei giorni festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati. Vale a dire che i negozi, supermercati compresi, rimarranno chiusi anche lunedì di Pasquetta. Ci chiediamo perché non si faccia altrettanto in Friuli Venezia Giulia”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Il presidente Fedriga è ancora in tempo per imitare i suoi colleghi e dare agli operatori del settore commerciale la possibilità di trascorre anche la giornata del 13 aprile in casa con la propria famiglia – aggiunge Sergo – l’importante sarebbe non deciderlo il Venerdì Santo. In Veneto, dove in un primo momento non c’era il divieto di apertura, Zaia ha rimediato emanando un’ordinanza integrativa accogliendo l’appello dei lavoratori, non ci sono motivi affinché Fedriga non possa accogliere il nostro”.

“I negozi aperti in un giorno di festa avrebbero come unico vantaggio quello di permettere ingiustificati spostamenti, col rischio di vanificare i sacrifici e gli sforzi di tutti i cittadini che scrupolosamente dall’inizio dell’epidemia stanno seguendo regole e restrizioni”.

Buoni spesa, a Udine e in tanti Comuni norme pasticciate

“Molte le incongruenze da parte dei nostri Comuni per l’assegnazione dei buoni acquisto a sostegno del reddito le cui domande potranno essere presentate da lunedì”. Le rileva il consigliere comunale udinese del MoVimento 5 Stelle, Domenico Liano.

“Come accade anche per altri Enti, a Udine di fatto vengono esclusi i cosiddetti ‘working poor’ che percepiscono reddito di cittadinanza e che magari in questo momento non lavorano per la chiusura delle attività – sottolinea il consigliere regionale Cristian Sergo -. In alcuni casi, basta percepire un reddito anche molto basso, un ammortizzatore sociale o vivere con un pensionato che percepisce poche centinaia di euro per rimanere esclusi dal beneficio. Nulla invece si è previsto per valorizzare i prodotti tipici locali”.

“È inoltre curioso che i cittadini di Udine potranno fare la spesa anche in negozi di Pagnacco, e nei centri commerciali di Tavagnacco e Pradamano, in barba alle ordinanze restrittive nazionali e regionali e all’incredibile numero di supermercati nel nostro Comune” rimarcano gli esponenti M5S

“L’assegnazione sottoforma di buono pasto può essere una buona soluzione in quanto elimina l’imbarazzo di esibire la tessera riconducibile a una specifica forma assistenziale – concludono Sergo e Liano – Ma, come temevamo, questo favorisce i grandi supermercati, a discapito dei negozi di vicinato che, non accettando certi buoni a causa dei maggiori costi previsti, non compaiono nella lista degli esercizi disponibili. Ancora una volta si è persa l’occasione di collaborare con le forze politiche che da settimane chiedono un tavolo per collaborare attivamente a questa straordinaria emergenza”.

Cig Althea Italia: adeguati i servizi di manutenzione negli ospedali?

“È del 30 marzo l’accordo sindacale a seguito della richiesta di cassa integrazione ordinaria con causale ‘Emergenza Covid – 19’ della Althea Italia Spa, società che, oltre a fornire i macchinari tramite gara Consip agli ospedali italiani per fronteggiare la situazione critica di questi mesi, garantisce anche i servizi di manutenzione di tutte le strumentazioni e non solo quelle da lei fornite. Avviene così anche nelle nostre Aziende Regionali”. Lo sottolinea il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Dopo l’ormai abituale periodo di ferie forzate e i permessi per i dipendenti, si è giunti all’accordo sindacale per la riduzione degli orari e dei turni da garantire anche negli ospedali del Friuli Venezia Giulia – ricorda Sergo -. In un momento in cui alcuni reparti e attività hanno ridotto i propri interventi (lo abbiamo potuto constatare con il Policlinico di Udine), è altrettanto vero che altri reparti richiedono il massimo impegno e hanno moltiplicato la loro operatività”.

“Va innanzitutto garantita la disponibilità d’uso dei macchinari, senza inutili ritardi di riparazione, per i pazienti e gli operatori sanitari. I nostri ospedali – continua il consigliere regionale – devono essere sempre all’altezza, vista la mole di lavoro che sono costretti a sopportare”.

“Considerato che la Regione sta pagando un appalto che prevede l’utilizzo di personale adeguato per rispondere a queste esigenze – conclude Sergo – la Giunta dovrebbe monitorare la situazione, prevenire pericolose criticità e ascoltare quello che è il malcontento di chi è in prima linea e ha bisogno di strumenti efficienti ventiquattro ore al giorno”.

Laboratorio unico Udine conferma qualità SSR

“L’ennesima testimonianza della grande qualità del nostro Sistema sanitario regionale”. Così il Gruppo consiliare del MoVimento Cinque Stelle commenta il metodo ideato dal laboratorio unico dell’Azienda sanitaria universitaria di Udine per sopperire alla carenza di kit e raddoppiare la capacità di analisi dei tamponi per individuare il Covid-19.

“Ancora una volta – sottolineano i consiglieri regionali Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai – emergono la dedizione e la professionalità degli operatori sanitari del Friuli Venezia Giulia, capaci di andare oltre il proprio compito e di trovare soluzioni a beneficio dell’intera comunità”.

Preoccupazione per situazione casa di riposo di Paluzza

“Oltre a unirci al cordoglio dei familiari, riteniamo sia giusto chiedere alla Giunta di mantenere la dovuta attenzione su casi di questo tipo, ma anche di verificare che si adottino e rispettino le procedure più adeguate per evitare la diffusione del virus”. Lo sostiene il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, in merito alla situazione della casa di riposo di Paluzza, dove un centinaio di ospiti ci sono più di 60 casi di coronavirus e tre decessi.

“Da quando l’epidemia ha coinvolto la nostra regione, uno dei primi focolai fu la struttura di Mortegliano – ricorda Sergo -. Da allora avremmo dovuto imparare una dura lezione dopo che almeno 17 ospiti vi hanno perso la vita, ma a quanto pare le criticità rimangono e le preoccupazioni pure”.

“A Paluzza, probabilmente, la causa del contagio è dovuta agli operatori. Purtroppo quando avevamo chiesto di mettere in sicurezza prima queste strutture di altre anche nella fornitura di dispositivi di protezione, accogliendo anche le richieste dei sindacati, non lo facevamo per strumentalizzare una difficoltà, ma con cognizione di causa – sottolinea il consigliere M5S -. Ci è stato risposto che tutte le misure necessarie erano state prese e che non c’erano preoccupazioni di sorta. A Paluzza le visite dei familiari sono sospese da quasi un mese ma è evidente che ciò non è bastato”.

“Ribadiamo pertanto l’invito a tutta la popolazione a continuare a mantenere un comportamento civile e responsabile: non è il momento delle scorciatoie – conclude Sergo – e se vogliamo uscire quanto prima da questa situazione dobbiamo rispettare le norme per non mettere a repentaglio la vita di tante persone, spesso anziane che se ne stanno andando senza nemmeno poter ricevere l’ultimo abbraccio dai propri familiari”.

Evitare strumentalizzazioni su fine anno scolastico

“Peccato perdere l’occasione per evitare futili polemiche invece di dimostrare spirito collaborativo, specie in tempi in cui gli amministratori pubblici dovrebbero collaborare nell’interesse della collettività”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, replicando all’uscita del capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandro Basso, che ha criticato la gestione della fine dell’anno scolastico da parte della ministra Azzolina.

“Mai si è parlato di 6 politico o di abbassare il livello della didattica, anzi, si lavora 24 ore al giorno per cercare di dare a tutti la possibilità di sostenere un serio Esame di Stato, proprio per non togliere a un’ intera classe scolastica un’importante esperienza di vita” aggiunge l’esponente pentastellato.

“Il mondo della scuola e il popolo degli studenti stanno dando in questo periodo un grandissimo esempio di dedizione e serietà, facendo la propria parte e pagando l’alto prezzo della mancanza di contatto tra insegnanti e ragazzi e tra ragazzi stessi – sottolinea Capozzella -. La ministra Azzolina, il Governo, e tutti noi amministratori ci stiamo impegnando per questo. Denigrare il lavoro fatto e insinuare poca serietà non giova a nessuno, specie in momenti in cui è fondamentale, come Istituzioni, dare il buon esempio”.

Dal Governo 4,2 milioni di euro per rinnovo flotta bus a Pordenone

C’è anche Pordenone nell’elenco dei 38 Comuni a cui sono stati assegnati complessivi 398 milioni di euro per il rinnovo del parco autobus, attraverso un decreto interministeriale proposto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Lo rende noto il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella. “Il Comune della Destra Tagliamento riceverà 4.223.931 euro per ammodernare il parco mezzi del trasporto pubblico locale”.

“Il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, nel cui ambito rientrano queste risorse, era stato lanciato ad aprile 2019 con la firma di un Dpcm proposto dall’allora ministro Toninelli – ricorda Capozzella -. Al Piano è stata assegnata una dotazione di 3,7 miliardi di euro totali a copertura di quindici anni, dal 2019 al 2033. L’obiettivo è quello di finanziare l’adozione, da parte dei Comuni, di mezzi di trasporto pubblico locale meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni. Una mossa che mira a promuovere il miglioramento della qualità dell’aria ricorrendo a tecnologie innovative, in linea con le disposizioni dell’Unione Europea e con gli accordi internazionali”.

“Per l’erogazione delle risorse si tiene conto di tre graduatorie differenti, una delle quali riguarda i Comuni capoluogo ad alto inquinamento da PM10 e biossido di azoto. Pordenone, purtroppo, è tra queste, come ben sappiamo seguendo costantemente i rilevamenti delle centraline dell’ARPA regionale. Trasformare la flotta dei bus in mezzi elettrici era peraltro anche la proposta del M5S pordenonese, fatta ancora a fine 2018 con il progetto ‘La città che vogliamo’ – conclude il consigliere regionale -. L’arrivo di questi fondi non può che essere una buona notizia: spettta ora al Comune tradurre le risorse in autobus meno inquinanti”.

Accolto ordine del giorno M5S per favorire accesso al credito

Accolto dalla Giunta regionale l’ordine del giorno del MoVimento 5 Stelle che impegna l’esecutivo ad attivarsi concretamente con l’aiuto del Governo, affinché, al fine di incentivare l’erogazione di nuovi finanziamenti nell’ottica di una mitigazione del rischio del settore bancario, siano immediatamente rese disponibili e sbloccate le risorse in parte già utilizzate del Fondo Centrale di Garanzia.

“L’emergenza che ha colpito la nostra comunità e l’Italia intera – afferma il consigliere regionale Mauro Capozzella, primo firmatario dell’odg – e che racchiude nella sua inimmaginabile drammaticità i caratteri dell’urgenza e dello straordinario, rende per questo necessaria una risposta altrettanto energica ed immediata in una unità d’intenti da raggiungere quanto prima nelle sedi opportune. L’obiettivo deve essere da una parte quello di controbattere nel miglior modo possibile alle difficoltà che l’epidemia sta già provocando, dall’altra garantire la dovuta assistenza a famiglie ed imprese”.

“Diventa prioritario predisporre un aiuto concreto per assicurare la presenza dello Stato e della Regione a sostegno del tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia e delle numerose aziende di cui esso è composto – aggiunge il consigliere M5S -. Per questo motivo la Regione è chiamata a promuovere la creazione e lo sviluppo di nuovi processi di accesso al credito, soprattutto per le piccole e medie imprese, aumentando la disponibilità di risorse e incentivando l’operatività dei soggetti inseriti nel processo di attribuzione del finanziamento e della garanzia. Un supporto tangibile ed immediato in grado di facilitare, se non aumentare, l’immissione di nuova liquidità, a beneficio di chiunque ne faccia richiesta e nei limiti di una corretta valutazione del rischio”.

“L’ordine del giorno prevede inoltre l’impegno della Giunta a valorizzare il ruolo dei Confidi regionali attraverso l’affidamento e la gestione di fondi pubblici, oltre all’utilizzo di finanziamenti agevolati. Un aiuto fattivo alle PMI del Friuli Venezia Giulia, diretto ad aumentare l’operatività di tutti i soggetti economici coinvolti, anche attraverso un percorso di mutualità e sostegno reciproco. Una sfida – conclude Capozzella – che l’amministrazione regionale, a prescindere dall’appartenenza politica, è chiamata a raccogliere nell’interesse ultimo della collettività, affrontando con nuovi strumenti l’emergere di nuovi scenari economici”.

Respiratori e mascherine, Giunta chiarisca dopo articolo FQ

“Ci aspettiamo che il presidente Fedriga e l’assessore Riccardi facciano al più presto chiarezza rispetto alla segnalazione contenuta nell’articolo de ‘Il Fatto Quotidiano’ relativo a una segnalazione per l’approvvigionamento di respiratori e mascherine dalla Cina che sarebbe caduto nel vuoto”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia.

“Dall’inizio dell’emergenza coronavirus abbiamo sempre tenuto un atteggiamento collaborativo e restiamo convinti che questo sia l’approccio da mantenere in questa situazione – aggiungono gli esponenti pentastellati -. La richiesta di chiarezza nei confronti dei vertici della Giunta regionale non è quindi strumentale, ma riteniamo che le affermazioni contenute nell’articolo siano gravi e non possano cadere nel vuoto”.

“Già nelle settimane scorse ci sono giunte segnalazioni rispetto a lungaggini nelle procedure di acquisizioni dei dispositivi per affrontare l’emergenza – concludono i consiglieri M5S -. Ci rendiamo perfettamente conto che, a tutti i livelli, non manchino le difficoltà in questo senso ma ci auguriamo che il presidente e l’assessore sappiano smentire, o quantomeno giustificare, quanto riportato dall’articolo di stampa”.

Negozi chiusi il lunedì di Pasquetta

“Estendere la chiusura di tutte le attività commerciali, previste per le domeniche, anche al 13 aprile, giorno di Pasquetta”. Lo chiede il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, intervenendo sul tema delle aperture dei negozi in periodo di emergenza.

“Le misure restrittive anti coronavirus e l’ordinanza regionale che prevede ulteriori limitazioni in tema di spostamenti e di chiusure degli esercizi commerciali di Domenica varranno ancora per qualche settimana. Per coerenza – sostiene Sergo – chiediamo al Presidente che si tengano chiusi i negozi anche il Lunedì dell’Angelo e lo si preveda da subito, in modo da consentire a tutti di organizzarsi per tempo in vista degli eventuali due giorni consecutivi di chiusura”.

“Stiamo già vedendo i primi annunci della grande distribuzione sull’apertura dei supermercati il giorno di Pasquetta. Siamo da sempre convinti che, non soltanto durante l’emergenza, si possa arrivare alla chiusura delle attività commerciali nei giorni festivi attraverso una corretta organizzazione – continua il consigliere regionale -. Ma, tanto più in questa fase così particolare, ci sembra doveroso consentire agli operatori del settore di trascorrere in serenità il periodo di Pasqua a casa con i propri cari. Per molti potrebbe essere la prima volta dopo tanti anni”

“Abbiamo accolto con favore la proposta del ministro Dadone di considerare vittime del dovere non solo i medici e gli infermieri ma anche gli addetti dei supermercati e gli operatori del trasporto pubblico che stanno garantendo servizi essenziali per fronteggiare questa emergenza. Ci auguriamo – conclude Sergo – che la stessa attenzione venga riservata loro anche dagli operatori turistici della nostra regione che si stanno organizzando per assicurare sconti speciali alle categorie di lavoratori maggiormente impegnati in queste giornate di emergenza”.

Utilizzare anche Corpo forestali per emergenza

“Sono molte le segnalazioni che ci pervengono di mancato rispetto delle ordinanze e soprattutto di mancati controlli nei nostri boschi e nelle nostre montagne” Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo.

“Eppure abbiamo un Corpo forestale sempre pronto a impegnarsi anche su questo fronte, visto che possono intervenire direttamente in servizi di ordine e sicurezza pubblica. Chiediamo quindi al presidente di dare seguito all’impegno preso e di usufruire ancora di più del CFR in questa battaglia” aggiungono i consiglieri.

“Non possiamo permetterci gli errori del passato – sostengono Dal Zovo e Sergo – sarà quindi necessario che i cittadini rispettino ancora le prescrizioni e che vengano impegnate tutte le forze a disposizione nei controlli e interventi per farle rispettare”.

“Dieci giorni fa – concludono gli esponenti M5S – avevamo chiesto per le vie informali al presidente Fedriga di impegnare maggiormente il Corpo forestale regionale che conta centinaia di uomini per affiancare le Forze dell’ordine e la Protezione Civile nell’emergenza coronavirus, ma nonostante l’apprezzamento per la proposta non abbiamo notato alcun cambiamento”.

Passeggiate solo per bambini piccoli e gravi disabili intellettivi

“Le misure contro la diffusione del coronavirus hanno funzionato e non è ancora il momento di mollare la presa. Tuttavia ci sono alcune specifiche categorie per le quali uscire di casa per brevi periodi può essere molto importante”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai.

“Per tutti rimanere a casa è un grande sacrificio ma è una necessità contingente; per qualcuno, però, non potere mai prendere una boccata d’aria può rappresentare un vero e proprio danno per la salute – affermano i consiglieri pentastellati -. Per questo chiediamo al presidente della Regione di valutare di concedere a queste persone di poter uscire, naturalmente per brevi periodi e nelle vicinanze della propria abitazione, mantenendo le distanze previste dai Decreti governativi ed evitando gli assembramenti”.

“La possibilità di far uscire i bambini insieme a un genitore è una necessità reale e ci riferiamo soltanto ai più piccoli – concludono gli esponenti M5S -. Senza dimenticare i disabili, in particolare quelli intellettivi gravi, su cui presenteremo un’apposita mozione: è necessario, in questi casi, prevenire e gestire le crisi comportamentali”.

Bene 1,5 milioni a scuole della regione per didattica a distanza

“Lo stanziamento di 1,5 milioni a favore del Friuli Venezia Giulia per il potenziamento della didattica a distanza confermano l’attenzione che il Governo sta ponendo alle diverse esigenze relative all’emergenza coronavirus”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, a seguito del Decreto del Miur che assegna 85 milioni alle scuole italiane in attuazione di quanto previsto dal “Cura Italia” in materia di didattica online.

“La maggior parte delle risorse – spiegano i consiglieri M5S – verranno utilizzate per mettere a disposizione degli studienti meno abbienti i dispositivi digitali per studiare da casa in comodato gratuito. Con questi fondi, inoltre, le scuole potranno dotarsi di strumentazioni ad hoc o potenziare quelle esistenti e formare il proprio personale”.

“L’emergenza che stiamo affrontando in questo periodo – concludono gli esponenti del MoVimento – ha indubbiamente nell’aspetto sanitario la priorità ma ci sono una serie di questioni che non vanno trascurate. Una di queste è proprio la scuola, considerato che ormai da fine febbraio i ragazzi non possono accedere agli edifici scolastici. Doveroso quindi essere al fianco di professori e dirigenti che si stanno adoperando per mandare avanti l’attività nonostante le difficoltà del momento”.

Buoni spesa, privilegiare negozi di vicinato e prodotti locali

“Privilegiare i piccoli negozi di vicinato e i prodotti locali nell’acquisto di generi alimentari a favore delle fasce più deboli, destinatarie delle risorse stanziate dal Governo”. Lo propone il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“I Comuni possono spendere le risorse a disposizione attraverso buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari nei negozi da loro scelti o comprando direttamente i prodotti da distribuire ai beneficiari – ricorda il consigliere M5S -. Chiediamo ai sindaci di dare la precedenza ai negozi di vicinato e alle produzioni tipiche locali, nel solco della campagna ‘Io compro FVG’ avviata nei giorni scorsi”.

A chi parla di “briciole”, riferendosi ai 6,6 milioni previsti in Friuli Venezia Giulia da questa misura, Sergo ricorda come “mensilmente per il Reddito di cittadinanza vengono stanziati per la nostra regione meno di 4 milioni, con i quali i beneficiari devono fare fronte a tutte le spese e non soltanto a quelle per i generi alimentari. Eppure fino a pochi giorni fa c’era chi si lamentava che quanto erogato con la misura del MoVimento 5 Stelle fosse eccessivo”.

“I Comuni – conclude l’esponente pentastellato – hanno inoltre a disposizione il Fondo regionale per gli assistenti sociali, per il quale in legge di stabilità sono stati inseriti 78 milioni, di cui solo 49 milioni effettivamente già nelle casse delle amministrazioni locali. Per tutti gli enti che ritenessero insufficienti le risorse stanziate dal Governo, è anche consentito attivare appositi conti correnti per raccogliere donazioni. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, a partire da sindaci, assessori e consiglieri regionali”.

“Per la città di Udine – aggiunge il consigliere comunale M5S del capoluogo friulano, Domenico Liano – ci sono risorse importante. Da parte nostra c’è l’impegno di verificare la massima trasparenza e correttezza della applicazione, che dovrà essere equa e calibrata come richiesto dalla delibera”.

Accolto ordine del giorno M5S sull’azzardo

“Adottare nel più breve tempo possibile il regolamento volto a stabilire i criteri, le condizioni e le modalità di presentazione delle domande e di concessione dei contributi finalizzati alla copertura delle spese di riconversione delle sale ospitanti slot machine in favore degli esercizi pubblici, commerciali, dei circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che scelgono di disinstallarle”. È uno degli impegni nell’ordine del giorno presentato dal MoVimento 5 Stelle, collegato al ddl sull’emergenza coronavirus approvato ieri in Consiglio regionale e accolto dalla Giunta.

“Il regolamento – spiega il consigliere Andrea Ussai, primo firmatario dell’ordine del giorno – non è stato ancora adottato e per questo gli esercenti che avrebbero potuto chiedere il contributo per la riconversione non hanno potuto farlo. Si parla di un intervento fino al 90% della spesa ammissibile e fino a un massimo di 5.000 euro”.

“Il prossimo 3 agosto – ricorda l’esponente M5S – entra in vigore dopo tre anni l’obbligo di adeguarsi alla distanza dai luoghi sensibili (quali, ad esempio, scuole, centri giovanili, luoghi di culto) per le attività che avevano al loro interno le slot al momento dell’entrata in vigore della legge regionale sul contrasto gioco d’azzardo. Riteniamo che la chiusura forzata dovuta all’emergenza coronavirus, nella sua gravità, possa quantomeno rappresentare un’occasione per la riconversione prevista dalla norma, sperando che le condizioni sanitarie consentano alle imprese di riprendere quanto prima a lavorare”.

“La legge prevedeva, a decorrere dal 1 gennaio 2018, anche una maggiorazione dell’Irap dello 0,92% per i locali in cui sono presenti le slot e un riduzione della stessa quota per chi abbia provveduto alla loro disinstallazione – conclude Ussai -. Grazie all’ordine del giorno la Giunta presenterà alla Commissione consiliare competente gli esisti di questi interventi fiscali e dello studio realizzato grazie alla convenzione con l’Università, la cui conclusione era prevista per la fine del 2018”.

Su ddl Covid-19 voto favorevole responsabile

Voto favorevole del MoVimento 5 Stelle alla legge approvata all’unanimità oggi dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, riunitosi in videoconferenza, che prevede ulteriori misure urgenti per fronteggiare la crisi derivante dall’epidemia Covid-19. “Un voto responsabile a un disegno di legge emergenziale” sostengono i consiglieri regionali pentastellati.

“Siamo d’accordo con il presidente Fedriga quando, a inizio seduta, ha affermato che oggi la priorità rimane l’emergenza sanitaria – aggiungono gli esponenti M5S – ma c’è in noi la consapevolezza che la Regione deve fin da subito creare strumenti nuovi per affrontare uno scenario economico che sarà inevitabilmente mutato rispetto al passato”.

“Già in occasione del dibattito sul ddl Sviluppo Impresa, poi interrotto proprio per lo svilupparsi dell’epidemia, avevamo fatto un appello perché si prevedesse una revisione della legge di stabilità 2020 – è la posizione del Gruppo -. Rispetto agli stanziamenti previsti a dicembre, è cambiato il mondo e naturalmente sono mutate le esigenze di cittadini e imprese.

Risorse ai Comuni, Favot non menta ai cittadini

“Favot non menta ai cittadini. Il presidente di Anci FVG, nonché sindaco di Prata di Pordenone, non può permettersi in questa fase di dolorosa emergenza per il paese di veicolare fake news”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, replicando alle dichiarazioni di Dorino Favot sulle risorse destinate ai Comuni dal Governo.

“Parlare di 7 milioni al Friuli Venezia Giulia in termini di ‘6 euro a persona’ significa non raccontare la verità e ci lascia esterrefatti – sostiene Capozzella -. I 400 milioni stanziati dal Governo, accanto all’anticipo di 4,3 miliardi sul Fondo di solidarietà, sono risorse per consentire ai sindaci di acquisire generi alimentari, prodotti di prima necessità o buoni per impedire che qualche cittadino o nucleo familiare si trovi nelle condizioni di non potere fare la spesa”.

“Favot comprende  bene i testi e sa usare la calcolatrice, quindi sa perfettamente che quei fondi andranno a qualche centinaio di famiglie e non ai 1,2 milioni di cittadini del Friuli Venezia Giulia – aggiunge il consigliere M5S – così come sa perfettamente che quegli aiuti si sommeranno agli altri già presenti e a quelli che si stanno varando in questi giorni. Ma evidentemente ha un così basso rispetto per l’intelligenza dei suoi elettori da pensare che può permettersi di mentire così sfacciatamente”.

“A chi è presidente regionale di Anci e anche sindaco di una splendida comunità chiedo di fare attenzione, perché così si mira a sfruttare la disperazione di quei cittadini che oggi hanno esaurito le risorse per fare la spesa – conclude Capozzella -. Per chi oggi non ha i soldi per far mangiare i priori figli, sentirsi dire che avrà solo 7 euro potrebbe causare reazioni che non conosciamo e per le quali è chiaro di chi sarebbe la responsabilità”.

No a sciacallaggio politico su emergenza

“Finiamola con gli scaricabarile e lo sciacallaggio mediatico sull’emergenza coronavirus, tanto più se a cercare l’inutile scontro politico è il Presidente della Commissione Sanità che non viene convocata da novembre”. Lo afferma il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia, replicando al leghista Ivo Moras, che imputa al Governo le carenze di dispositivi di protezione.

“È paradossale che Moras imputi ad altri un approccio conflittuale e irresponsabile, salvo poi abbandonarsi a polemiche che non servono a nulla in questa situazione, raccontando una parte del problema – aggiungono i consiglieri M5S -. Anche i professionisti del settore, come testimonia l’intervista di oggi a un primario sulla stampa, chiedono a gran voce di non fare gli sciacalli, ma di mettersi a cercare il materiale carente, che purtroppo ancora oggi viene perlopiù prodotto all’estero”.

“Moras se la prende con la centralizzazione dell’acquisto dei DPI, che però è datata 26 febbraio – continua la nota -. Fino a quel momento la fornitura di dispositivi agli operatori spettava alla Regione, che in ogni caso può sempre provvedere autonomamente come sta in effetti facendo. Ma, come la Regione ha incontrato e incontra delle difficoltà nel reperire tutti gli elementi necessari, altrettanto è successo al Governo, che si è mosso ottenendo anche gli aiuti che stanno arrivando da tutto il mondo, pertanto non ci sembra il caso di montare polemiche e sollevare polveroni politici in un momento in cui tutti, senza distinzioni, stanno facendo il possibile”.

“Un’interrogazione del consigliere regionale Andrea Ussai ricorda come ‘ il 23 febbraio il Coordinamento Continuità Assistenziale SNAMI FVG segnalava che molti presidi non disponessero di DPI adeguati e/o in numero sufficiente, richiedendo che questi venissero forniti con urgenza in tutte le sedi per operare in sicurezza’. Sarebbe per noi facile chiedere a Moras a chi spettasse questo compito, visto che l’accentramento della Protezione Civile è avvenuto solamente tre giorni dopo: lo faremo nella Commissione competente, inattiva dal 26 novembre 2019, che dovrebbe occuparsi anche di questa emergenza e che, gli ricordiamo, può essere convocata anche in videoconferenza”.