lunedì, 20 Gennaio 2025
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Per mascherine priorità a strutture sanitarie, per anziani e disabili

“Sapere se siano stati elaborati o siano in fase di elaborazioni Protocolli pandemici, Piani di emergenza ospedalieri e indicazioni operative, come ad esempio la priorità nella distribuzione delle mascherine da parte dei Comuni”. Questi i chiarimenti che il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, chiede alla Giunta regionale attraverso un’interrogazione sul tema dell’emergenza coronavirus.

“Come già richiesto dai sindacati – rileva Ussai – riteniamo fondamentale che ci sia omogeneità nelle procedure e nei protocolli adottati nelle Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia, anche per quanto riguarda gli spostamenti del personale tra i vari reparti e strutture, per evitare che siano proprio gli operatori a essere portatori del virus. È fondamentale – ribadisce Ussai – tutelare il personale sanitario e le fasce più deboli della popolazione”.

I dati dell’Istituto Superiore della Sanità, forniti dai laboratori di riferimento regionale, evidenziano un importante numero di infezioni a carico degli operatori sanitari rispetto al totale.. “Secondo il Nursind – aggiunge il consigliere M5S – il dato è in crescita e comporta rischi per tutta la popolazione, come confermano i numerosi casi di contagio all’interno delle case di riposo”.

“Per questo proponiamo alla Regione di non demandare la scelta ai sindaci ma di stabilire una priorità nella distribuzione delle mascherine che verranno date alla popolazione – conclude Ussai – cominciando proprio, dalle residenze per anziani, per disabili e dalle strutture sanitarie”.

Regione sfrutti strumenti Cura Italia per la scuola

“Il Decreto Cura Italia stanzia 85 milioni di euro per il potenziamento della piattaforma per la didattica a distanza. In questo momento di estrema difficoltà su tutti i fronti, pensare alla scuola è prioritario ed è un atto di responsabilità”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella.

“In particolare, il Decreto ha rafforzato il fondo già esistente, stanziando 10 milioni di euro per dotarsi o potenziare le piattaforme digitali, 70 milioni di euro per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti in comodato d’uso i dispositivi digitali nonché per la necessaria connettività di rete ed infine assegnando 5 milioni di euro per formare il personale scolastico e tecnico” ricorda l’esponente M5S.

“Un intervento indispensabile e necessario – conclude Capozzella – che la Regione Friuli Venezia Giulia deve mettere in atto con tutti gli strumenti a sua disposizione, al fine di consentire agli studenti delle nostre scuole di continuare il proprio percorso didattico e di apprendimento in un costante collegamento con il personale docente”.

Sì a chiusure domenicali ma con i tempi giusti

“Siamo da sempre favorevoli alla chiusura domenicale dei negozi ma, in una situazione come quella attuale, forse si poteva evitare di prendere una simile decisione al venerdì per il weekend, senza dare agli operatori e agli utenti la possibilità di organizzarsi per tempo”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo,

“Il giorno prima che il presidente Fedriga emanasse l’ordinanza che impone la chiusura dei supermercati la domenica – ricorda Sergo – abbiamo sostenuto la necessità di implementare il servizio della spesa a domicilio, oggi pressoché assente in Friuli Venezia Giulia salvo rare eccezioni, unica strada percorribile se si vogliono ridurre gli orari e prevedere una giornata di chiusura evitando le resse e accogliendo le richieste dei lavoratori che operano in situazioni di difficoltà”.

“Restiamo dell’idea che supermercati e negozi vadano chiusi la domenica ma, tanto più in questo momento, non lo si può decidere due giorni prima – puntualizza il consigliere M5S -. Il rischio, e lo stiamo vedendo in queste ore, è creare code e resse anche in aree dove deteniamo tutti i record di supermercati insediati. Con i giusti tempi e la dovuta organizzazione, si può arrivare alla chiusura nei festivi non solo in periodo di emergenza: si chiama razionalizzazione non a caso”.

“L’invito rivolto a tutti i cittadini – conclude Sergo – è sempre quello di uscire di casa il meno possibile e quindi di organizzarsi anche per gli acquisti, magari usufruendo dei servizi online e, per chi è meno pratico, dei servizi di spesa a domicilio che molti comuni e la protezione civile stanno implementando”.

Coronavirus, bene prime misure anticrisi regionali anche per partite Iva

“Bene l’estensione ai liberi professionisti dei finanziamenti agevolati e delle garanzie regionali a favore dei soggetti danneggiati dalla crisi economica derivante dall’emergenza coronavirus”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Una previsione che avevamo caldeggiato in occasione dell’approvazione in Consiglio regionale della legge contenente i primi interventi per fare fronte alle difficoltà di carattere economico in Friuli Venezia Giulia” ricorda l’esponente pentastellato.

“In quella sede – ricorda Sergo – avevamo prediposto un ordine del giorno che prevedeva l’estensione delle misure emergenziali anche ai liberi professionisti titolari di partita Iva del nostro territorio regionale. Davanti all’impegno dell’assessore Barbara Zilli di accogliere questa istanza, avevamo ritirato quell’ordine del giorno. Oggi accogliamo con favore il mantenimento della parola data, nella speranza che queste misure, insieme a quelle importanti varate dal Governo nazionale, possano salvaguardare ancora di più il nostro tessuto produttivo, costituito da imprese, ma anche da professionisti che stanno passando come tutti questo momento di difficoltà”.

Decine di aziende disponibili per produrre mascherine

“Ringraziamo le decine di aziende e tutti coloro che ci hanno contattato per dare la propria disponibilità per la produzione e la commercializzazione di mascherine e di altri dispositivi utili per fronteggiare l’emergenza coronavirus”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle che proprio ieri avevano lanciato un appello in questo senso alle imprese del Friuli Venezia Giulia.
“In questa direzione si è già mosso, a livello nazionale, il Commissario per l’emergenza coronavirus e invitiamo le aziende interessate a segnalare direttamente a questo indirizzo le proprie disponibilità e i propri prodotti, seguendo le apposite istruzioni” sottolineano i consiglieri M5S. La mail in questione – ricordano – è . Le istruzioni per contribuire si trovano all’indirizzo https://www.invitalia.it/chi-siamo/area-media/notizie-e-comunicati-stampa/emergenza-coronavirus-email-invitalia
“Per coordinare il tutto, siamo in contatto anche con la Protezione Civile regionale che ringraziamo per l’immenso lavoro che sta svolgendo – concludono gli esponenti pentastellati -. A breve usciranno indicazioni anche da parte loro per fare sì che si possano produrre in Friuli Venezia Giulia le mascherine che verranno poi distribuite dagli stessi uomini della Protezione Civile”.

Coronavirus, implementare servizio spesa a domicilio

“Implementare il servizio a domicilio per salvaguardare i posti di lavoro e garantire la massima sicurezza di operatori e clienti nel fare la spesa”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, intervenendo in tema di apertura dei supermercati, in particolare quelli della grande distribuzione, durante l’emergenza coronavirus.

“Il dibattito di questi giorni si incentra sulla possibilità di ridurre le ore di apertura durante la settimana e di chiudere i supermercati la domenica – sottolinea Sergo -. Un’ipotesi percorribile purché vengano mantenuti i livelli occupazionali: per farlo diventa necessario, oltre che estremamente utile in questo periodo, dare impulso alla spesa a domicilio”.

“Dedicando una parte del personale a questo servizio – sostiene il consigliere M5S – si potrebbero ridurre i tempi, ad oggi spesso molto lunghi, per effettuare gli ordini, oltre a garantire maggiore capillarità sul territorio. È fondamentale garantire la precedenza per chi non può o non deve uscire di casa, ma più spostamenti evitiamo, meno gente avremo per le strade e più facile sarà limitare il contagio”.

Aziende si rendano disponibili per confezionare mascherine

“Le aziende del Friuli Venezia Giulia accolgano l’appello di chi produce il tessuto per le mascherine in modo da garantire alla nostra regione la fornitura necessaria di questi indispensabili dispositivi di protezione”. Lo chiedono i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai.

“Come apprendiamo da notizie di stampa, la Orsa Group di Varese è in grado di produrre il tessuto utile per realizzare le mascherine necessarie per fronteggiare l’emergenza coronavirus – sottolineano i consiglieri M5S -. L’azienda si è dichiarata disposta anche a donare materiale per 100 mila mascherine ma fatica a trovare chi le possa confezionare”.

“Siamo certi che in Friuli Venezia Giulia non manchino le imprese in grado di realizzare questa operazione fondamentale in questo momento – conclude il Gruppo pentastellato -. Chiediamo quindi alle nostre aziende di cogliere l’opportunità di trasformare o adattare i propri cicli produttivi per aiutare a fare fronte all’emergenza”.

Raccolta molluschi, ancora sospensioni ma nessuna risposta

Sono tre le ordinanze emesse che declassificano le zone di raccolta dei molluschi per l’elevata presenza di escherichia coli nelle vongole riscontrata da Arpa e Istituto Zooprofilattico. Lo rende noto il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “La scorsa settimana, nel silenzio più assoluto, è stata sospesa la raccolta in una zona della Laguna a valle del depuratore di San Giorgio di Nogaro e poi due zone nel mare di Lignano, ovvero Sant’Andrea e Kursal quest’ultima zona con valori sei volte sopra i limiti previsti”.

“Fermo restando che non c’è pericolo per i consumatori, visto che le vongole devono essere depurate prima di essere messe in commercio, non sappiamo se sia più l’attenzione al coronavirus che sta facendo passare tutto questo in secondo piano, o se sia maggiore l’imbarazzo per chi ha sempre sostenuto che tali eventi siano da ricondurre alle abbondanti piogge che porterebbero i batteri in mare dalle campagne e dai fiumi che sversano in Laguna le acque evidentemente comunque poco depurate” afferma Sergo.

“Calcolando che non sono scesi nemmeno 100 mm di pioggia in tre mesi, la situazione rischia di essere allarmante in caso di precipitazioni più abbondanti – puntualizza il consigliere M5S -. A meno che non si stabilisca che la fonte di escherichia coli (così come della salmonella riscontrata in passato) non sia ben altra e che sarebbe il caso di individuarla una volta per tutte senza girarci intorno”.

“Basterebbe verificare le fonti, che sono già state trovate, e capire come queste possano essere la causa dei ritrovamenti di escherichia nei molluschi. Un po’ come fece la Regione vent’anni fa a fronte dei continui ritrovamenti di batteri nei molluschi e che portarono alla conclusione che molto probabilmente gli stessi erano dovuti agli scarichi dei depuratori di Lignano e San Giorgio. Noi stiamo chiedendo un tale studio ormai da tre anni – conclude Sergo – ma finora tale sollecitazione non è stata ancora accolta né dalla Regione, né da Arpa, né dall’Azienda per l’assistenza sanitaria, ma crediamo non si possa continuare a lungo cosi”.

Campo fotovoltaico in Aussa Corno, occasione persa

Si estenderà per ben 52.000 mq e avrà una potenza di 5,5 MW il nuovo campo fotovoltaico per cui è stato avviato in questi giorni il procedimento amministrativo concernente la verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale nella Zona Industriale Aussa Corno a San Giorgio di Nogaro. “Il campo prescelto dai proponenti è vicino alla Cimolai e molto vicino al Fiume Corno – spiega il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo -. Un’area appetibile che storicamente non è stata oggetto delle varie problematiche di inquinamento che invece hanno interessato altri terreni in questa zona”.

“Ovviamente la produzione di energia fotovoltaica è sempre ben vista dal nostro MoVimento e un’iniziativa che mira a produrre energia pulita in regione non può che trovare il nostro sostegno – sottolinea Sergo – ma quello che ci sta facendo allarmare è il destino di una delle aree maggiormente appetibili per chi volesse venire a produrre nella nostra Regione. Ci sono infatti tante contraddizioni in una scelta del genere: perché utilizzare un terreno che, a quanto ci risulta, è anche coltivato per installare pannelli che possono essere collocati sopra qualsiasi tetto dei capannoni industriali presenti? I proponenti sanno benissimo di cosa stiamo parlando considerato che, recentemente, abbiamo avuto il caso della IBlu srl (di proprietà dell’Idealservice) che ha ottenuto lo scorso gennaio un parere favorevole per l’avvio di una nuova attività di trattamento rifiuti speciali proprio nel terreno dove insiste già un campo fotovoltaico a San Giorgio di Nogaro, impianto che verrà riposizionato sul tetto del costruendo capannone industriale”.

“Fra l’altro – continua il consigiere M5S – l’amministratore delegato di Iblu è anche socio della nuova società proponente il campo fotovoltaico. Tutto è ancor più assurdo e paradossale se pensiamo che il 9 marzo è arrivato il parere favorevole per il nuovo impianto della Vetreria Piegarese che, secondo la Regione, non è da assoggettare alla procedura di VIA. Questo nuovo progetto prevede la realizzazione di un capannone industriale, dove verrà insediato il Forno (da 33 mila mq), e di due magazzini (rispettivamente di 29 e 24 mila mq) nell’area ex cogolo per una superficie coperta di quasi 90.000 mq, praticamente il doppio della superficie del campo fotovoltaico. La cosa assurda è che i tetti della nuova vetreria non prevedono l’installazione di pannelli per la produzione di energia su tutta questa superficie”.

“Chiediamo pertanto l’intervento della Regione, del Cosef, del Comune di San Giorgio di Nogaro affinché si possa trovare una soluzione che possa garantire sia le giuste pretese imprenditoriali di chi vuole produrre energia pulita, sia lo sviluppo di quella che è sempre stata ritenuta un’area strategica per la nostra Regione – conclude Sergo -. Pensare che ci siano terreni in zone industriali che vengono utilizzati in questo modo e poi vedere società che insediano inceneritori a 500 metri dalle case come a Manzano richiede una profonda riflessione su quello che vuole essere il futuro sostenibile della nostra Regione e lo richiede adesso”.

Fondamentali controlli su personale sanitario

“La positività al coronavirus di otto operatori del reparto di Geriatria a Trieste mette alla luce il tema dei controlli sul personale sanitario”. Lo afferma il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale. “Scoprire tempestivamente il virus su chi lavora in ospedale è fondamentale per ridurre il rischio contagio, soprattutto per soggetti fragili come anziani e persone affette da altre patologie”.

“Appare quindi improcrastinabile effettuare i tamponi a tutto il personale sanitario, in particolare per i casi sintomatici, e dotarlo degli appositi dispositivi di prevenzione – continuano i consiglieri M5S -. Parliamo di persone che devono affrontare l’emergenza in condizioni difficili e con turni massacranti, ma il loro grande impegno rischia di essere un boomerang nel caso contraggano il virus, in quanto sono quotidianamente a contatto con tantissime persone, molte delle quali particolarmente a rischio”.

“Accanto alla questione sanitaria, preponderante in questi frangenti, sono necessarie anche misure di sostegno specifiche per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorino per il Servizio sanitario regionale – aggiunge il Gruppo M5S -. Pensiamo a contributi per le babysitter, che dovrebbero essere previsti già a livello nazionale, o al recupero ore per il personale dirigente, attualmente congelato, per potere accudire i figli”.

Servizi idrici e raccolta rifiuti, Comuni aiutino cittadini e imprese

Stop alle bollette per chi è rimasto coinvolto dalle disposizioni per fronteggiare l’emergenza coronavirus. La richiesta è del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, appellandosi ai sindaci dei Comuni del Friuli Venezia Giulia soci delle aziende che erogano il servizio idrico e la raccolta dei rifiuti.

“Senza attendere sempre il Governo, chiediamo ai nostri sindaci di attivarsi presso le partecipate per venire incontro alle nostre imprese e cittadini in questo momento delicato” afferma l’esponente pentastellato.

“Qualche Comune si è già attivato in questo senso e ci auguriamo che a breve anche altri seguano l’esempio – conclude Sergo -. Ci sono aziende partecipate che hanno chiuso i propri bilanci con milioni di euro di utili negli scorsi anni. È arrivato il momento per tutti di aiutare chi è pesantemente colpito dall’emergenza che stiamo attraversando”.

Accolta con responsabilità legge su emergenza coronavirus

“Abbiamo accolto con responsabilità una legge che vuole dare una prima risposta alle attività produttive della Regione, colpite dall’emergenza coronavirus”. Lo afferma il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle dopo i lavori del Consiglio regionale svoltisi oggi a Udine.

“Non abbiamo presentato emendamenti al disegno di legge proprio perché abbiamo ritenuto necessario muoversi con la massima urgenza per dare una risposta alle imprese e ai professionisti, per garantire la dovuta unanimità che deve avere una norma del genere ma anche perché alcune nostre istanze sono state recepite nel provvedimento – rimarcano i consiglieri pentastellati -. Abbiamo chiesto e ottenuto dalla Giunta che, nell’ambito delle misure i cui criteri per l’accesso ai Fondi di rotazione saranno stabiliti con delibera dell’esecutivo , ci sia un’attenzione particolare nei confronti di tutte le partite Iva”.

“Sappiamo che con questa legge non risolveremo tutti i casi specifici, trattandosi di un primo intervento – conclude il Gruppo M5S -. Il Governo dovrà fare la sua parte, ed è notizia di oggi lo stanziamento di 25 miliardi di euro per fronteggiare l’emergenza, l’Europa dovrà fare la sua parte. Ma è importante richiamare alla responsabilità ogni singolo cittadino: l’obiettivo è rallentare la diffusione del virus e allentare la pressione sulle strutture ospedaliere. Solo in questo modo potremo riprendere prima possibile una vita normale e consentire al commercio, al turismo e all’economia in genere di ripartire”.

Coronavirus, kit di prevenzione individuale anche per i farmacisti

“Inserire anche le farmacie nei fabbisogni della Regione di dispositivi di prevenzione individuale (DPI) da distribuire agli operatori sanitari”. Lo chiede il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, che nella precedente seduta di aula aveva interrogato il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, sulla distribuzione dei kit al personale sanitario (medici, infermieri, ecc.) del Servizio Sanitario Regionale.

“Per quanto concerne le Aziende sanitarie, la dotazione dei DPI (mascherine, occhialini, camici monouso, guanti) è in fase di implementazione – sottolinea l’esponente M5S – ma ci chiediamo se non sia il caso di fornire anche i farmacisti di questi kit”.

“Parliamo infatti di una categoria che è a stretto contatto con i pazienti, comprese categorie a rischio come gli anziani – ricorda Ussai – e che, in molti casi, rappresenta un punto di accesso al sistema sanitario al pari dei Pronto Soccorso o dei Medici di Medicina Generale. Inoltre, proprio per la distribuzione capillare sul territorio, svolgendo importanti funzioni come la distribuzione farmaci per conto dell’ospedale e il servizio CUP, la farmacia potrebbe essere potenziale focolaio”.

Prorogare i tempi per osservazioni su inceneritore Manzano

Fra due giorni, il prossimo 11 marzo, scadono i termini per presentare le osservazioni relative alla procedura di autorizzazione dell’inceneritore di Manzano. Lo ricorda il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Chiediamo alla Regione, considerata l’emergenza di queste settimane, di prorogare il termine vista l’impossibilità di organizzare incontri pubblici sul tema negli ultimi giorni – sottolinea Sergo – per tutti quei processi autorizzativi in cui è prevista la partecipazione del pubblico, compreso l’ampliamento dell’inceneritore di Manzano. Senza la necessaria informazione su una questione che preoccupa i cittadini della zona, diventa più complicato per tutti partecipare alla procedura di Autorizzazione integrata ambientale”.

“Basti pensare che lo scorso 30 gennaio è stata depositata in Consiglio Regionale una petizione contenente oltre 1.400 firme e che, di solito, a questo atto segue un’audizione dei proponenti nella commissione competente, nella fattispecie la IV – sottolinea l’esponente pentastellato -. Non potendo riunirsi, al momento, le Commissioni consiliari risulta ovvio che questo passaggio viene a mancare così come la possibilità di convocare serate dedicate al dibattito pubblico”.

“Pertanto chiediamo alla Regione di sanare questo vizio, sebbene per noi la decisione sarebbe abbastanza scontata: non essendoci alcuna valenza pubblica, non ci può essere alcun ampliamento di tale attività a poche centinaia di metri dalle case. Una decisione simile – conclude Sergo – è stata recentemente presa anche in provincia di Livorno dove è stata negata un’autorizzazione anche a causa di una incompatibilità urbanistica che il Comune ha rilevato, proprio in sede di Conferenza dei Servizi, che non permetteva di rinnovare nell’area in oggetto alcuna attività della tipologia di quella richiesta dai proponenti”.

Su coronavirus Roberti fa sciacallaggio politico

“Dovrebbe essere l’assessore alla Sicurezza del Friuli Venezia Giulia ma Pierpaolo Roberti, leghista doc, non perde occasione per attaccare il Governo e soffiare sul fuoco delle polemiche che generano solo confusione e paure, esaltando il suo capitano come fulgido esempio, a suo parere, di rettitudine e capacità”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella.

“Abbandonarsi allo sciacallaggio politico – continua Capozzella – sperando di racimolare consensi in questo momento complesso per un Paese come il nostro, che mai come ora avrebbe invece bisogno di unità, è una peculiarità indiscussa della Lega alla quale, evidentemente, Roberti ha pensato bene di accodarsi, facendo ‘copia e incolla’ dei post del suo capitano o di giornali di comprovata attitudine alle fake news ed alla denigrazione”.

“Prima gli italiani? Ma certo che no, prima il proprio tornaconto elettorale! – ironizza il consigliere M5S – Non importa se si dice tutto e il contrario di tutto, quello che conta è cavalcare il momento, passando sopra ai morti e ai danni che questa pandemia sta procurando, pur di appiattirsi alla volontà e ai dettami del suo capitano”.

“Che senso ha attaccare il Governo sui social, anziché lavorare nelle sedi istituzionali, se non quello di perpetrare lo sciacallaggio? – si chiede Capozzella – In questo momento del tutto unico e particolare per l’Italia che, a sentire i leghisti, sta a loro tanto a cuore, e dove serve l’unione e la solidarietà nazionale di tutti per fronteggiare questa pandemia, Pierpaolo Roberti si contraddistingue soltanto nell’istigare, sobillare e confondere”.

Depuratore Lignano finanziato senza conoscere progetto

“Lascia basiti il fatto che vengano stanziati in un primo momento fondi regionali destinati con priorità ad agglomerati in infrazione europea, affermando che l’impianto deve adeguarsi alle Direttive Comunitarie e poi si stanzino fondi della Banca europea per gli Investimenti senza aver nemmeno visto un progetto”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo la risposta dell’assessore all’ambiente, Fabio Scoccimarro, sui lavori di adeguamento del Depuratore di Lignano alla Direttiva Comunitaria 91/271.

“Su questo impianto abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto – continua Sergo -. Proprio durante un’audizione in Consiglio regionale abbiamo sentito che il trattamento chimico – fisico (che non si dovrebbe usare dal 2000) non è più utilizzato, salvo poi scoprire che a maggio 2019, quindi due mesi prima di quell’audizione, quel sistema di trattamento è stato attivato a fronte di una portata di soli 1200 metri cubi/ora, inferiore a quella massima autorizzata dalla Regione di 1800 metri cubi/ora. Adesso che è prevista la realizzazione di un nuovo sedimentatore abbiamo chiesto alla Giunta regionale quale sarà l’effettiva capacità di portata dell’impianto che, come recentemente ammesso dallo stesso gestore, sversa in mare lo stesso quantitativo di refluo depurato dell’impianto di depurazione di Grado. Basterebbe pensare alle dimensioni turistiche delle due località per capire che forse qualcosa nei numeri forniti continua a non tornare”.

“Ad aprile 2019 l’Ausir ha approvato interventi con priorità per gli agglomerati soggetti a procedure di infrazione e tra questi c’era il nuovo sedimentatore dell’impianto di Lignano, per un costo di 1,7 milioni, con il fine dichiarato di doversi adeguare alla Direttiva Comunitaria 91/271 – ricorda il consigliere M5S -. A ottobre però la stessa Ausir rimodulava gli interventi finanziati, escludendo il Depuratore i cui lavori di adeguamento, nel frattempo, erano stati finanziati per un costo totale  1,4 milioni (non più 1,7milioni) con i mutui della BEI”.

“La nostra interrogazione ha cercato, una volta per tutte, di evitare confusione e incertezza sia sul rispetto della normativa europea da parte del Depuratore – puntualizza Sergo – ma anche delle norme di attuazione del Piano Regionale Tutela Acque. A nostro avviso l’articolo 19 del PRTA prevede in maniera inequivocabile che l’impianto debba essere dimensionato sulla base di quella che è la portata massima prevedibile nel momento di maggior afflusso turistico. Questo, sempre stando alle dichiarazioni del gestore e del sindaco di Lignano, dovrebbe prevedere che l’impianto sia strutturato per trattare in maniera biologica portate pari a 1.300 mc/h e non 720 mc/h”.

“La nostra preoccupazione per questi numeri continua (è possibile e accettabile che anche durante gli scarichi in Laguna non si trattino in maniera biologica le acque reflue?) quando ci stiamo apprestando ad affrontare un’altra stagione estiva. Il tutto con un impianto che nonostante i lavori da 300 mila euro del 2018 continua a non essere stato collaudato e quindi senza possibilità percepire il precedente contributo regionale da 1,6 milioni che aspetta ancora di esser rendicontato. Nonostante tutto, come ammesso dal Cafc, il depuratore continua a non avere un sedimentatore e continua a necessitare di un revamping dell’esistente, in quanto l’attuale sedimentatore realizzato nel 2015 continua ad avere una capacità di 300 mc/h. Speravamo – conclude l’esponente pentastellato – di avere una spiegazione a questi numeri e invece l’assessore Scoccimarro ci ha risposto che sono state previste risorse Bei per un progetto che ancora non è stato presentato alla Regione”.

Assoluta contrarietà a progetto Riviera Nord a Lignano

“Confermiamo la nostra assoluta contrarietà a un progetto che appare incompatibile con la tutela della naturalità del sito Riviera Nord”. Ad affermarlo è la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, dopo la risposta dell’assessore Stefano Zannier alla sua interrogazione riguardante l’impatto del progetto di resort turistico a Lignano Sabbiadoro.

“Parliamo di una zona con undici habitat di interesse comunitario, di cui sei prioritari – ricorda Dal Zovo – e bisogna tenere conto che un ‘giardino’ come quello previsto dal progetto non può essere equiparato sotto nessun aspetto a un sistema naturale di dune litoranee. Gli interessi economici privati non prevalgano sull’interesse collettivo alla salvaguardia della naturalità del paesaggio”.

“Lo scorso 31 gennaio la società Pineta Mare Lignano Spa ha chiesto al sindaco di Lignano la riattivazione della conferenza di servizi preliminare per la conclusione del procedimento di esame dello studio di fattibilità del progetto. I proponenti continuano a magnificare il progetto parlando di aree protette e giardini litoranei” sottolinea la capogruppo M5S.

“Noi continuiamo a opporci al progetto perché il nostro obiettivo è che quelle siano aree lasciate alla loro naturalità – conclude Dal Zovo – Il sistema di Riviera Nord è, infatti, l’ultimo esempio del vasto sistema di dune e di ambienti umidi del delta del Tagliamento”.

Coronavirus, emergenza si somma a sistema sanitario in difficoltà

“Un ringraziamento agli operatori della sanità e della Protezione civile e un messaggio di vicinanza alle persone in isolamento, alle famiglie e a un comparto economico fortemente provato” è stato espresso dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo l’informativa del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e del vicepresidente e assessore alla salute, Riccardo Riccardo, sull’emergenza legata al coronavirus.

“Apprezziamo il lavoro svolto e il profilo istituzionale tenuto in questi giorni dall’amministrazione regionale” ha aggiunto Ussai, che ha presentato un’interrogazione sulla questione, in particolare sulla distribuzione dei kit di prevenzione (mascherine, occhialini, camici monouso, guanti) agli operatori sanitari e la dotazione di personale per fronteggiare la situazione”.

“L’emergenza attuale si somma a una difficoltà complessiva per il Sistema sanitario regionale, soprattutto per quanto concerne la carenza di personale e di posti letto. Ci auguriamo – ha concluso il consigliere M5S – che, al di là dell’emergenza da affrontare, ci sia un ragionamento da fare tutti insieme sulla messa in sicurezza della sanità pubblica regionale che, solo attraverso l’impegno di instancabili medici, infermieri, tecnici sanitari, ecc. garantisce la tenuta del sistema e il diritto alla salute dei cittadini”.

Concessioni idroelettriche, da Giunta balletto di date

“Assistiamo a una continua invenzione di date su una questione fondamentale per le nostre imprese come quella dell’approvvigionamento energetico”. Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, ha presentato una’interrogazione, a cui è stata data risposta oggi, all’assessore Scoccimarro sul tema delle grandi concessioni idroelettriche.

“Sulla base del Decreto Semplificazione, le Regioni devono definire entro 31 marzo 2020, con legge, le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni relative alle derivazioni d’acqua – ricorda Capozzella -. Avevamo già interrogato sul tema l’assessore a gennaio e ci era stata indicata una proroga al 31 dicembre che in realtà, per ammissione dello stesso Scoccimarro, non era mai stata concessa”.

“L’assessore oggi indica nel 2023 l’anno chiave, in quanto è quella la scadenza per la chiude dell’iter per le concessioni: un balletto di date che cerca di nascondere l’inerzia della Regione su un tema importante – aggiunge il consigliere -. Il partito da cui proviene Scoccimarro ha tenuto il Consiglio regionale impegnato per giorni su temi importanti ma che guardano a tragedie del passato, senza dedicare invece neanche un minuto a una questione fondamentale per il futuro del Friuli Venezia Giulia”.

Proposte M5S FVG per legge Sviluppo Impresa

Il Gruppo del MoVimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha presentato oggi, in una conferenza stampa, le sue proposte relative al ddl 80 Sviluppo Impresa, che verrà discusso nei prossimi giorni in aula. “Siamo in un momento particolare e, innanzitutto, ci sembra doveroso esprimere solidarietà alle persone colpite dal coronavirus e agli operatori che stanno fronteggiando l’emergenza, invitando tutta la popolazione a seguire le regole dettate dal sistema sanitario. Non abbiamo fatto polemiche in questi giorni, né è nostra intenzione farne – sostengono i consiglieri pentastellati -. Come sempre lavoriamo per il bene dei cittadini e delle nostre imprese, portando avanti un’opposizione responsabile che alle urla e alle strumentalizzazioni risponde con risposte concrete e proposte attuabili”.

“Siamo in una situazione surreale, tuttora non conosciamo cosa andremo a votare in questi giorni in aula – sostiene il consigliere regionale Cristian Sergo – Di certo sappiamo che le risorse messe a disposizione da Sviluppo Impresa sono poche. Nel disegno di legge si prevedono stanziamenti pari a 3,4 milioni di euro per il 2020 in oltre 30 articoli che assegnano fondi per una molteplicità di interventi e misure. Una ventina di questi articoli vedranno stanziamenti per un massimo di 50 mila euro. Rischiamo di scrivere belle norme ma senza reali ricadute sul tessuto produttivo. Non dimentichiamoci l’anno scorso sono stati stipulati dei mutui con Cassa Deposito e Prestiti (194 milioni) e Banca Europea degli Investimenti (125 milioni), ci sono oltre 30 milioni complessivi stanziati in alcune misure per 2020 ma non ancora impegnati. Inoltre, ci sono capitoli del bilancio che ancora non sono stati toccati, come ad esempio 10 milioni per la sicurezza dei Comuni (noi riteniamo sia meglio avere centri storici con negozi e imprese) o i 17 milioni per spese imprevisti, più imprevista di questa situazione non crediamo ci possa essere”.

“Le nostre proposte all’interno del disegno di legge vanno in diverse direzioni – prosegue l’esponente M5S, che sarà relatore di minoranza -. Innanzitutto vediamo con favore l’istituzione di misure compensative per i Comuni che intendano ridurre le tasse locali alle imprese commerciali, misura da noi già proposta durante la discussione della Legge di Stabilità 2019. Noi ribadiamo che si possa estendere all’insediamento anche di nuove attività artigianali e che la riduzione possa riguardare non solo l’IMU ma tutti i tributi locali. Un altro aspetto è l’attenzione posta per le start-up e gli interventi di microcredito: come sapete sul Fondo Sviluppo delle PMI il nostro Gruppo Consiliare ha versato € 1.045.211,70 di extra stipendi”.

“La nostra attenzione sarà rivolta anche ai lavoratori colpiti dalle crisi aziendali e al mantenimento dei livelli occupazionali – continua Sergo – Prevediamo un fondo compensativo per i Comuni che vogliano applicare la riduzione delle imposte locali non solo per le imprese ma anche per i nuclei familiari con lavoratori coinvolti nelle crisi aziendali; ma non solo, le imprese beneficiarie del credito di imposta già attivato dalla Regione dovranno impegnarsi a mantenere o aumentare i livelli occupazionali che avevano al momento della domanda, altrimenti scatta la decadenza di quanto percepito con obbligo di restituzione”.

“Bene il supporto all’economia del legno regionale ma noi continueremo la nostra battaglia per il sostegno alla filiera della canapa industriale, coltura che era già presente in Friuli Venezia Giulia– afferma la capogruppo Ilaria Dal Zovo -. Insisteremo anche sulle città verdi e resilienti, per le quali abbiamo presentato una proposta di legge che ancora non è stata discussa. Crediamo nella necessità di riprogettare le nostre città in un’ottica più ‘green’, tanto più in questo momento di cambiamenti climatici”.

“Il nostro approccio è sempre stato propositivo – sottolinea il consigliere Andrea Ussai – come abbiamo dimostrato fin dalla scorsa legislatura quando abbiamo chiesto di vincolare le risorse per la siderurgia alla chiusura e riconversione dell’area a caldo della Ferriera di Servola. Oggi stiamo lavorando con il Mise per l’extradoganalità del Porto Franco di Trieste, convinti che lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia sia legato alla piattaforma logistica e al lavoro congiunto di porti e interporti. La vicinanza alle Pmi, inoltre, si fonda su atti concreti che in molti casi ancora attendiamo: penso ad esempio al regolamento attuativo che ancora manca per quanto riguarda gli incentivi per la riconversione delle sale ospitanti apparecchi per il gioco d’azzardo lecito”.

Nella seduta di aula dei prossimi giorni si parlerà anche di concessioni idroelettriche, su cui il consigliere regionale Mauro Capozzella presenterà un’interrogazione: “Già a fine gennaio abbiamo affrontato il tema e l’assessore Scoccimarro ci disse che il termine per legiferare e sfruttare l’opportunità, data dal Decreto Semplificazione, di regionalizzare l’approvvigionamento energetico attraverso una società partecipata era stato posticipato dal 31 marzo al 31 dicembre di quest’anno. Una proroga smentita dal sottosegretario agli Affari regionali, Stefano Buffagni, in una risposta a un’interrogazione del deputato M5S, Luca Sut. Al di là della ‘svista’ di Scoccimarro – conclude Capozzella – siamo in grave ritardo in una partita importante per le nostre imprese, ma che la Regione non sta nemmeno giocando”.