lunedì, 20 Gennaio 2025
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Non serve la Provincia per l’identità di un territorio

“Non è certo reintroducendo un livello istituzionale che si difende e promuove l’identità di un territorio. Servono piuttosto interventi e azioni culturali, sociali ed economiche”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, commentando la raccolta firme annunciata dall’Associazione ProPordenone per il ripristino della Provincia.

“Per il centrodestra quella del ritorno alla Provincia elettiva è una vera e propria ossessione, e anche il presidente di ProPordenone Giuseppe Pedicini, che proviene da quell’area politica, non si sottrae a questo martellamento continuo” sostiene Capozzella.

“Ma se dobbiamo affidarci a una moltiplicazione di poltrone e di costi per valorizzare l’identità del Pordenonese, come di qualsiasi altra area, siamo davvero messi male – aggiunge il consigliere M5S -. I Comuni hanno tutte le carte in regola per promuovere il territorio: utilizziamo le risorse che alcuni vorrebbero destinare alla riesumazione delle Province per dare ai Municipi gli strumenti per farlo al meglio”.

Manzano, non abbiamo paura a dire no all’inceneritore

‘Io non ho paura’ è il titolo dell’incontro organizzato ieri a Manzano dalla Greenman sulla realizzazione del nuovo inceneritore. “Ma non abbiamo paura neanche noi di esprimere le nostre ragioni per il no al nuovo impianto” sostiene Cristian Sergo, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, presente al confronto di ieri sera. “I motivi che portano i cittadini a non volere l’inceneritore sono molteplici e condivisibili. – ha affermato Sergo nel corso del dibattito – Innanzitutto si tratta di un impianto che, a detta degli stessi progettisti, sorgerebbe a circa 500 metri dalle case, quando il limite cautelativo è di almeno un chilometro”.

“Vengono poi addotti motivi di esportazione di rifiuti dal Friuli Venezia Giulia per giustificare un nuovo inceneritore – ha aggiunto il consigliere M5S -. Peccato però che a Manzano finirebbe materiale in molti casi proveniente originariamente da altre regioni, trattato in FVG e bruciato qui a pochi metri dalle case e le cui polveri andrebbero in discarica. Quindi, se si vuole evitare di esportare rifiuti basterebbe limitarne l’importazione. Greenman, società che di fatto è per l’80% veneta come il suo socio di maggioranza, la Bioman, la smetta di recitare la parte del ‘buon samaritano’ che lavora per il bene del nostro territorio e che vuole risolvere i problemi di gestione dei rifiuti in Friuli Venezia Giulia”.

“Tanto più che, anche ampliando il trattamento dei rifiuti di 14 mila tonnellate, non si risolverebbero gli asseriti problemi della regione che esporta circa 60 mila tonnellate – ha concluso Sergo -. Quei dati sono già vecchi di 6 anni e l’inceneritore aprirebbe fra non meno di due o tre anni, così come vecchi del 2010 sono gli studi epidemiologici su cui si basa la proprietà. Se davvero intende aprire un impianto, si trovi un posto lontano dalle case, che non inquini (anche rispettando i limiti di legge) terreni circostanti, coltivazioni, falde e corsi d’acqua e con una qualità dell’aria che possa sostenere nuovi insediamenti industriali. Nella nostra regione li sfidiamo a trovarlo; altrimenti ossono sempre provare in Veneto”.

Lega vuole vietare volantinaggio non gradito?

“Lascia perplessi che un partito il cui leader nazionale si affida al ‘Sacro Cuore di Maria’ non possa accettare che un gruppo di associazioni e di persone distribuisca degli innocui volantini fuori da una chiesa”. Ad affermarlo è il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo la polemica sollevata dall’esponente della Lega, Simone Polesello, per la distribuzione di volantini della campagna ‘Io Accolgo’ a Pordenone.

“Senza entrare nel merito della campagna, è incredibile che si sollevino polveroni sul nulla – prosegue Capozzella -. La Lega vuole forse vietare il volantinaggio di materiale politicamente non gradito? Lasciamo invece che siano i cittadini, in questo caso chi frequenta la chiesa di Pordenone, accettare o rifiutare ciò che gli viene proposto”.

“Ed è oltrettutto incredibile che l’esponente leghista faccia le pulci alle iniziative che la Caritas debba o meno sostenere – sostiene il consigliere M5S – come se la politica avesse il diritto di intervenire sull’attività delle associazioni. Né la Caritas né alcun altro soggetto deve passare per l’imprimatur dei partiti”.

“Ma ormai la Lega è oltre l’onnipotenza: non solo si arroga il diritto di dire alla Chiesa cosa deve fare e cosa non deve fare, ma addirittura minaccia interrogazioni parlamentari – conclude Capozzella -. D’altra parte, già l’ex ministro Fontana a Pisa ha tenuto, lo scorso anno, una bella lezione di catechismo spiegando ai cristiani che il comandamento ‘Ama il prossimo tuo come te stesso’ significa ‘amare chi è vicino’, e quindi ‘Prima gli Italiani’. Aspettiamo curiosi i prossimi insegnamenti dalla saggezza leghista: siamo sicuri che prima o poi se la prenderanno anche con Mosè e tutti i 10 comandamenti”.

Incongruenza in bilancio Consorzio Cellina Meduna

“C’è una evidente incongruenza sul bilancio consuntivo 2018 del Consorzio di bonifica Cellina Meduna”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle, Mauro Capozzella, che ha interrogato l’assessore regionale Zannier sul tema.

“Al di là del fatto che il bilancio sia stato approvato con grave ritardo e che sia stata necessaria un’integrazione al documento, in quanto non esaustivo – sostiene Capozzella – risulta quantomeno poco convincente il fatto che nel consuntivo 2017 non erano presenti alcuni crediti relativi alle annualità dal 2007 al 2010, e quindi non più accertabili, che poi sono ricomparsi nel bilancio 2018”.

“L’assessore ha giustificato questa situazioni richiamando la revisione organizzativa, amministrativa e contabile che ha interessato il Consorzio dopo la nomina del commissario nel 2014 – conclude il consigliere -. Approfondiremo ulteriormente la questione, anche sulla base di quanto dichiarato da Zannier, fermo restando che la sua risposta non è stata esaustiva. L’assessore non ha fatto alcun cenno alle cartelle Equitalia in prescrizione, senza dimenticare che il vincolo sull’avanzo, passato da oltre 4,5 milioni del 2017 a 226 mila euro del 2018, non era pertinente solo alle opere progettuali ma, ad esempio, anche all’eventuale soccombenza nella vertenza legale del Consorzio con Enel”.

Sghiaiamento Cellina e Meduna, attenzione a effetti su ambiente

“I lavori di sghiaiamento dei fiumi Cellina e Meduna, iniziati in questi giorni, tengono conto dell’impatto sull’ambiente, in particolare nell’area dei Magredi? ”. Lo chiede la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, che ha presentato un’apposita interrogazione a cui è stata data risposta oggi in aula.

“L’intervento consiste nel prelievo di ghiaia per più di 3 milioni di metri cubi lungo il corso dei fiumi – ricorda Dal Zovo -. La compatibilità ambientale del progetto è stata espressa dalla Regione nel 2013 e la proroga, concessa nel 2018, non ha indicato modifiche significative per quanto concerne le condizioni ambientali, come confermato in aula dall’assessore Scoccimarro. Ci lascia perplessi che, a distanza di tanti anni e in un periodo di pesanti cambiamenti climatici, non ci siano stati mutamenti in quell’area”.

“Ci sono giunte segnalazioni da parte di alcuni cittadini, secondo cui le azioni in atto avrebbero già compromesso in modo irreversibile parti di area magredile e avrebbero prosciugato pozze dove alcune specie animali avevano già iniziato la riproduzione – continua la capogruppo -. L’assessore ha assicurato che sono previsti monitoraggi appositi, di cui chiederemo copia per conoscere la situazione. Considerato l’eccezionale ambientale dell’area, è necessario tenere alta l’attenzione: da parte nostra, terremo continuamente gli occhi aperti e valuteremo come muoverci per tutelare flora e fauna ”.

Non sottovalutare episodi accaduti al Pronto Soccorso di Udine

“Garantire la massima tutela ai pazienti che entrano in Pronto Soccorso e agli operatori che devono essere messi nelle condizioni di svolgere le proprie mansioni al meglio. Per questo gli episodi accaduti all’ospedale di Udine non vanno sottovalutati”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo la risposta dell’assessore Riccardi alla sua interrogazione in merito ai casi di due anziani che sarebbero stati lasciati senza coperte al Pronto Soccordo udinese.

“Abbiamo chiesto all’assessore se la pianta organica fosse rispettata nel momento in cui si sono verificati questi episodi e se sia adeguata alla mole di lavoro del Pronto Soccorso che ha più accessi in tutto il Friuli Venezia Giulia – ha dichiarato Sergo -. Anche perché, a quanto si legge anche in rete, emerge che questi casi non sarebbero così saltuari e il fatto stesso che dalle prime indagini interne sia emerso che nessun operatore riesca a ricordare se ai pazienti fossero state fornite le coperte o i telini isotermici crediamo sia sintomatico di una situazione di difficoltà nell’operare in quel reparto ”.

“Nella sua risposta, Riccardi afferma che per mantenere le dotazioni organiche, già operanti, il personale a tempo determinato attualmente in servizio è stato prorogato ed eventuali uscite saranno sostituite accedendo alla graduatoria regionale ora disponibile – conclude il consigliere M5S -. Accogliamo con favore l’impegno preso dall’assessore per andare a fondo di queste vicende”.

Legge Foibe: occasione mancata per un momento di condivisione

Il MoVimento 5 Stelle non ha partecipato al voto sulla legge di Fratelli d’Italia. “La finalità di diffondere la memoria delle vittime delle Foibe e dell’Esodo è condivisibile – afferma il consigliere regionale Andrea Ussai – ma sarebbe stato più opportuno promuovere anche la conoscenza storica delle complesse vicende del confine orientale, attraverso strumenti che evitino il rischio di subordinare la storia alla politica”.

“Abbiamo infatti chiesto che nella commissione giudicatrice del concorso sul tema promosso dalla Regione non ci fossero, come previsto inizialmente dalla norma, due esponenti del Consiglio regionale. Crediamo che, insieme alle associazioni custodi della memoria, sarebbe stata preferibile la presenza delle istituzioni scientifiche e didattiche esistenti in regione, come i due atenei o altri enti di ricerca di rilevanza nazionale o internazionale”

“Nella norma si pone l’accento soltanto sulla memoria, aspetto importante nel tramandare il ricordo ma pur sempre soggetivo e difficilmente condiviso, soprattutto fra genti di frontiera – sostiene il consigliere M5S -. Solo la storia può portare a una condivisione nel riconoscimento dei fatti e a una riconciliazione”.

“Avere tolto dalla già citata commissione, attraverso un nostro emendamento, i due esponenti del Consiglio regionale è un aspetto positivo ma non basta – conclude Ussai -. Escludere gli storici ha portato al mancato voto nostro e di altre forze di opposizione, perdendo l’occasione di avere un momento di unità, al di là degli schieramenti”.

Approvata all’unanimità mozione M5S su fornitura gas gpl in montagna

Soddisfazione della capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, per il voto unanime dell’aula alla mozione ‘per garantire un servizio equo, di prossimità e di qualità nelle zone montane del territorio del Friuli Venezia Giulia, nel rispetto degli impegni originariamente assunti con i Comuni attraverso la convenzione n.5124 di data 19 marzo 1990’. “La conferma che quella convenzione viene disattesa – commenta Dal Zovo – ci è arrivata dallo stesso assessore, che ha dato mandato ai legali della Regione di verificare quanto non sia messo in atto”.

“Abbiamo voluto portare all’attenzione dell’aula una mozione per arrivare ad una decisione definitiva e ad un impegno preciso sulla questione, portando in aula le istanze di sindaci, cittadini e imprenditori che lottano contro lo spopolamento della montagna – aggiunge la capogruppo -. Abbiamo atteso un anno e mezzo il parere di ARERA, ci auguriamo di non dovere aspettare lo stesso periodo di tempo per vedere la Regione attivare le azioni di sua competenza per garantire il rispetto della convenzione in tutte le sue parti”.

“La mozione approvata oggi parla di temi cari ai cittadini e alle amministrazioni della nostra montagna, ovvero lavoro e servizi – conclude Dal Zovo -. Due temi che rappresentano pietre fondanti per contrastare lo spopolamento di quella che rappresenta la parte geograficamente più vasta della nostra regione”.

Inceneritore di Manzano, battaglia a colpi di esposti

Lette le dichiarazioni della Greenman di oggi, siamo rimasti stupiti del fatto che l’azienda non abbia potuto o voluto ricordare che la procedura di AIA sia iniziata il 10 febbraio scorso e che la scadenza per le osservazioni sia fissato per il prossimo 11 marzo.
Già ci sono solamente 30 giorni per la presentazione delle perplessità da parte di cittadini, comitati ed enti preposti, se non si da l’informazione corretta al pubblico, i giorni rischiano di essere molti meno.

Importante sarà la serata dove nemmeno noi avremo paura di dire una volta ancora quelle che sono le nostre perplessità su tutta questa vicenda. La sintesi non tecnica depositata, unico documento al momento leggibile per la nuova procedura AIA, è fin troppo sintetica e francamente basandosi solo su questa è impossibile dare un qualsivoglia giudizio sull’impianto, nuovo che si andrà a creare. Infatti, nella sintesi si continua a giocare con le parole: affermare che “l’intervento consiste nel revamping dell’attuale linea di produzione energia”, quando in realtà sappiamo benissimo che si tratta di un nuovo impianto e che si affiancherà all’esistente (che per ora rimarrà chiuso, poi non si sa).

Noi continueremo ad affiancare le amministrazioni e i cittadini che sostengono il no di un’opera che verrà realizzata a pochi metri dalle abitazioni e che hanno raccolto le firme depositate in consiglio regionale.

Illustrata pdl M5S su contrasto ad analfabetismo emotivo e funzionale

Contrastare i fenomeni di analfabetismo emotivo e funzionale nei giovani del Friuli Venezia Giulia. È l’obiettivo della proposta di legge del MoVimento 5 Stelle, illustrata oggi in sede di VI Commissione consiliare, che mira ad apportare alcune modifiche alle legge 13/2018 in tema di diritto allo studio e potenziamento dell’offerta formativa del sistema scolastico regionale. “Con questa proposta – spiega il consigliere regionale Mauro Capozzella, primo firmatario – puntiamo da una parte ad assegnare contributi agli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado per la realizzazione di progetti mirati a contrastare l’analfabetismo emotivo e funzionale, dall’altra ad aprire nelle stesse scuole sportelli di counseling rivolti a docenti e genitori per sostenere il ruolo all’interno dell’organizzazione scolastica e nella crescita dei ragazzi”.

“L’analfabetismo emotivo è forse il male più evidente degli ultimi vent’anni – sostiene l’esponente M5S -. Le sue caratteristiche sono state sicuramente potenziate, se non create, dai media digitali che rendono i nostri giovani incapaci di rapportarsi in una relazione reale. Il fenomeno è presente già in ragazzi pre-adolescenti e adolescenti ed è alla base di fenomeni quali pensiero polarizzato, repressione, razzismo o sessismo, narcisismo, bisogno ossessivo di avere ragione. Per questo motivo la nostra proposta di legge interviene già a partire dalla scuola secondaria di primo grado”.

“Per analfabetismo funzionale si intende l’incapacità di un individuo di comprendere e valutare testi scritti per intervenire attivamente nella società, raggiungere i propri obiettivi e sviluppare le proprie potenzialità – aggiunge Capozzella – Per combattere questo fenomeno è importante porre al centro dell’azione didattica l’individuo e non il programma; le conoscenze devono essere offerte in modo tale che chi impara possa tramutarle in competenze utili al suo percorso di vita. Inserire questa metodologia all’interno della scuola secondaria di secondo grado ha quindi una duplice funzione: preparare di più e meglio i giovani ad affrontare i risvolti della vita pratica e contrastare l’abbandono scolastico in modo che, prolungando il ciclo di studio, si riesca a formare un individuo più competente e autonomo, non solo a scuola ma nella vita”.

“Ma non possiamo pretendere di cambiare il modello educativo senza tenere conto di chi questo modello se lo accolla ogni giorno, con tutte le difficoltà che conosciamo e su cui non si interviene ancora abbastanza: per questo proponiamo uno sportello di counselling per insegnanti e genitori – afferma il consigliere regionale -. Con questo strumento intendiamo dare un punto di ascolto agli insegnanti per sostenerli nei problemi che affrontano quotidianamente (classi sovraffollate, precariato, strumenti didattici inadatti, edilizia scolastica inadeguata, solo per citarne alcuni) e che creano difficoltà operative e psicologiche nello svolgimento del proprio lavoro”.

“Sulla stessa linea si pone l’istituzione di uno sportello di counselling all’interno all’istituto scolastico per i genitori – conclude Capozzella – Non solo per una più proficua e collaborativa relazione scuola-famiglia, passaggio educativamente necessario e indispensabile per sostenere insieme l’interesse dei giovani, ma anche perché i genitori stessi trovino un ascolto e un supporto competente che li aiuti a comprendere il mondo della scuola e quello ancora più complicato che attende i propri figli al di fuori di essa”.

Gas e gpl nelle zone montane, audizione Eni senza risposte

“Doveva essere un momento di confronto e approfondimento un tema importante ma non ci sono state le risposte che tutti, sindaci in testa, si attendevano”. Lo afferma la capogruppo del MoVimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, dopo l’audizione di Eni in Commissione in merito alla fornitura di gas metano e gpl combustibile nelle zone montane del Friuli Venezia Giulia.

“È stata la stessa Eni a richiedere l’audizione, a seguito del deposito di una nostra mozione che sarà discussa in aula la prossima settimana, ma non si capisce perché, visto che non sono stati portati nuovi argomenti rispetto a quanto già si sapesse – sostiene Dal Zovo -. Da che parte sta la Regione? Il silenzio di oggi dell’assessore Scoccimarro e della Direzione, ma anche il fatto che, irritualmente, i rappresentati di Eni fossero fisicamente dalla parte di quelli dell’amministrazione regionale fa sorgere il dubbio”.

“I sindaci presenti e i territori chiedono che venga rispettata la convenzione in atto e quali azioni si vogliano mettere in pratica per tutelare i cittadini della montagna – conclude la capogruppo -. Purtroppo, però, dopo un’audizione che avrebbe dovuto dare qualche certezza in più, rimane il dubbio che la convenzione non venga rispettata in ogni sua parte”.

Incontro sindaci – Poste Italiane indegna passerella politica

“Purtroppo ho dovuto constatare che l’incontro tenutosi oggi nella sede di unindustra a Pordenone tra i vertici di Poste Italiane Spa ed una sessantina di sindaci da tutto il Friuli Venezia Giulia si è rivelato un indegno palcoscenico ad uso e consumo dell’onorevole leghista Vannia Gava”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle,  Mauro Capozzella.

“L’istanza dei sindaci nei confronti di Poste Italiame Spa, società per azioni partecipata al 60% dal Ministero dello Sviluppo economico, è oltremodo corretta e condivisibile: i territori non devono essere abbandonati – aggiunge Capozzella -. È necessario investire affinché la corrispondenza arrivi per tempo e gli uffici postali, importantissimi presidi territoriali, non vengano chiusi”.

“L’intervento dell’onorevole Gava, fatto di slogan e populismo, ha di fatto macchiato irreversibilmente ‘di verde’ la riunione.
Farò in modo che le giuste richieste dei sindaci giungano al Ministero dello Sviluppo economico in modo corretto e non alterate da inutili strumentalizzazioni politiche”.

Sviluppo Impresa con criticità e mancanze

“Il ddl Sviluppo Impresa è una prosecuzione di quanto previsto dal Rilancimpresa nella precedente legislatura. Positivo non volere stravolgere il comparto delle attività produttive, come sottolineato anche dai portatori di interesse, ma ci sono criticità e mancanze che non possono essere trascurate”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Cristian Sergo, dopo le audizioni sul disegno di legge svoltesi oggi in Commissione.

“Innanzitutto bisogna sottolineare che, per quanto concerne turismo e commercio, ci sono poche idee e ben confuse – afferma Sergo -. Gli strumenti contenuti nel ddl non sembrano in grado di dare risposte ai problemi degli operatori di questi due settori. Forse sarebbe stato meglio concentrarsi su industria e artigianato in questa norma, dedicando il dovuto spazio a turismo e commercio in altri interventi normativi”.

“Fa specie che nel corso delle audizioni nessun rappresentante di categoria abbia toccato l’argomento dell’eccessiva tassazione, nemmeno per quelle che sono le imposte di competenza regionale – puntualizza l’esponente M5S -. In passato avevamo proposto di istituire un fondo per sostenere gli enti locali nell’abbassare i tributi alle imprese ed è stato strano non sentire dalle associazioni di categoria che questa potrebbe essere una necessità, soprattutto per le nostre Pmi “.

“Nel disegno di legge non mancano interventi per valorizzare le filiere, in particolare quella del legno – conclude Sergo – ma non capiamo perché si continui a evitare un discorso analogo anche per la canapa industriale e i suoi numerosi possibili usi. Ci auguriamo che non sia una mera scelta politica solo per non sostenere una proposta ‘storica del MoVimento Cinque Stelle”.

Ennesimo problema nella Centrale unica per le emergenze

“Da ieri, fino a questa mattina, nella Sala operativa regionale emergenza sanitaria (SORES), le telefonate passate dalla centrale NUE 112 sono rimaste per lo più silenti”. A denunciarlo è il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Andrea Ussai. “Questi disservizi fanno sì che gli infermieri perdano tempo e informazioni preziose e siano costretti a chiudere la telefonata e richiamare l’utente. Tanto che il NUE ha dovuto trasferire le chiamate di soccorso alla centrale di Brescia”.

“Non si capisce da chi dipenda il guasto ma sembra che si tratti dell’ennesimo problema nella gestione delle chiamate introdotto con il centralino del NUE 112 FVG – afferma l’esponente M5S -. Chiediamo ancora una volta all’assessore Riccardi di pensare ai problemi legati al 112/118 per eliminare queste criticità e ridurre i tempi della risposta. Gli ricordiamo inoltre che aveva promesso il nuovo piano per l’emergenza-urgenza entro fine gennaio, non vorremmo che stesse parlando dell’anno prossimo”.

“In queste ore l’attenzione e le risorse sono catalizzate su una questione come il coronavirus: giusta precauzione ma al momento in Friuli Venezia Giulia il virus non sta circolando – rileva Ussai -. E, mentre si potenzia il Nue con un infermiere che dispensa informazioni sul coronavirus, nel contempo di notte presso la SORES soltanto due infermieri rispondono alle chiamate in tutta la regione e la gente deve aspettare al telefono minuti preziosi che potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte”

Consiglieri M5S fuori dall’aula durante commemorazione Craxi

I consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle non hanno presenziato in aula alla commemorazione, voluta dall’assessore Gibelli, di Bettino Craxi per i vent’anni dalla sua scomparsa.

“Non ci è piaciuto il metodo irrituale con cui l’assessore ha aperto i lavori del Consiglio – commentano gli esponenti M5S – e tantomeno la richiesta fatta. Una persona deceduta rappresenta sempre un lutto per una società e una famiglia, ma crediamo che questa commemorazione non doveva trovare spazio all’interno del Consiglio regionale. La condotta in vita di Craxi non è stata per niente integerrima ed ha causato anche danni allo Stato, di immagine ma non solo. Inaccetabile, inoltre, equiparare le vicende di Craxi a quelle di Aldo Moro”.

“La non osservazione di un minuto di raccoglimento – conclude la nota del Gruppo – sottolinea come l’intervento non fosse una richiesta di commemorazione di un defunto ma un messaggio chiaramente politico. Troppo spesso l’attuale maggioranza utilizza l’aula per attività di propaganda”.

Infiltrazioni mafiose in FVG, in tanti si sono ricreduti

“Era il 2016 quando il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Trieste, Dario Grohmann, affermava che non c’era presenza mafiosa in Friuli Venezia Giulia. Oggi ha constatato, per il secondo anno consecutivo, le infiltrazioni sul nostro territorio”. Ad affermarlo è il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“È positivo il fatto che chi ricopre un ruolo così importante all’interno della magistratura nella nostra regione abbia riconosciuto, aprendo l’anno giudiziario, questo aspetto che fino a qualche anno fa era sottovalutato – aggiunge Sergo -. Quando nel 2014 richiamavamo la necessità di un legge regionale antimafia e dell’istituzione di un apposito osservatorio eravamo soli, oggi si sono ricreduti in tanti”.

“La strada è ancora lunga per combattere il fenomeno della criminalità organizzata in Friuli Venezia Giulia e da soli non bastano magistrati, forze dell’ordine o politici ad arginare questi fenomeni – conclude il consigliere M5S -. Servono informazioni e segnalazioni da parte di tutti i cittadini, contattando Procure, forze dell’ordine e lo stesso Osservatorio, consultando il sito, per far emergere ogni caso sospetto”.

Forno crematorio Udine, urgente Piano regionale

“Facciamo chiarezza sul forno crematorio a Udine. A seguito dell’interrogazione e della nota diramata dall’ex sindaco di Udine, Furio Honsell, dobbiamo intervenire per dire che l’autorizzazione del nuovo impianto spetterà comunque alla Regione ma la norma che abbiamo fatto approvare in aula lo scorso 13 dicembre non potrà essere applicata anche all’impianto che si vuole costruire”. Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, interviene sul tema del forno crematorio di Paderno, facendo chiarezza sulle tempistiche dell’autorizzazione.

“La legge di bilancio votata in aula a metà dicembre è stata firmata dal presidente Fedriga e promulgata il 27 dicembre scorso ma la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione è del 3 gennaio 2020– spiega Sergo -. La norma sui forni crematori è quindi in vigore dall’inizio dell’anno, per cui la richiesta di autorizzazione da parte del Comune di Udine per l’impianto, datata 30 dicembre, non è subordinata all’approvazione del Piano come previsto dal nostro emendamento. Infatti, il nostro intervento subordinava l’apertura di di nuovi Forni Crematori all’approvazione dell’apposito Piano regionale previsto dalla Legge Regionale 12/2011, che però non è mai stata applicata.”.

“Questa inerzia dell’amministrazione regionale ha permesso il proliferare di queste strutture, soprattutto nella Provincia di Udine. Basti pensare che nel vicino Veneto è stato stabilito che dovrebbe esserci un impianto ogni 500 mila persone, mentre qui in Friuli Venezia Giulia, regione di 1 milione e 200 mila abitanti, abbiamo già quattro forni crematori e un quinto è in fase di realizzazione a Gorizia – spiega il consigliere regionale Cristian Sergo -. ARPA Veneto ha inoltre stabilito che gli impianti distino almeno 50 km l’uno dall’altro, mentre in Provincia di Udine ne abbiamo già tre in meno di 60 km. Con questi paletti prima di autorizzare i forni di Cervignano e Gemona del Friuli oltre a quello di Udine ci sarebbe stata quanto meno un’attenta analisi.”

“Chiediamo tuttavia alla Regione di porre tutta l’attenzione del caso e di non trincerarsi dietro alle pastoie burocratiche che han portato alla pubblicazione della legge collegata sul Bollettino Ufficiale solo il 3 gennaio scorso e non il giorno dopo la sua promulgazione, come avvenuto per una legge complicatissima come la ‘omnibus’, promulgata il 29 aprile scorso e pubblicata il 30 aprile, che era addirittura un prefestivo a differenza del 27 dicembre – aggiunge il consigliere M5S -. Ma questa è la semplificazione che ancora manca in questo territorio”.

“Rimane comunque la necessità approvare quanto prima il Piano regionale e definire dei criteri che siano validi per tutto il Friuli Venezia Giulia. Sarebbe opportuno – conclude Sergo – che, al di là delle tempistiche per l’autorizzazione e delle procedure burocratiche, anche il nuovo impianto di Udine rispetti i parametri che Arpa FVG vorrà porre nella stesura del Piano e che sicuramente verranno fatti notare dall’Agenzia durante la fase autorizzativa”.

Accolto ordine del giorno M5S per Zone logistiche semplificate

“Avviare o completare il necessario iter con il Governo per l’istituzione, anche nella nostra regione, della ZLS, quale buona pratica ed opportunità di sviluppo economico”. È stato accolto dalla Giunta regionale l’ordine del giorno, collegato alla legge SemplificaFVG, presentato dal MoVimento 5 Stelle per introdurre anche in Friuli Venezia Giulia la cosiddetta Zona logistica semplificata.

Le ZLS sono state introdotte in Italia con la legge di bilancio 2018 con l’obiettivo di aumentare produttività, crescita e occupazione. “Alla base dell’istituzione di un ZLS – spiega Cristian Sergo, primo firmatario dell’odg – c’è uno scalo portuale sul cui retroporto vengono identificate le aree in cui le imprese insediate possano godere di agevolazioni fiscali ed economiche m anche di alleggerimento degli oneri amministrativi e burocratici”.

La stessa Giunta regionale, nel marzo del 2018, ha condiviso “la valenza strategica del nuovo istituto, quale opportunità di ulteriore potenziamento della rete logistica e infrastrutturale legata al sistema portuale regionale”, impegnandosi ad avviare l’istruttoria finalizzata a una formale iniziativa nei confronti del Governo. All’epoca assessore al bilancio era Francesco Peroni, oggi presidente della Commissione paritetica Stato – Regione.

“Già nel 2017 – ricorda il consigliere regionale Andrea Ussai – avevamo chiesto alla Regione di attivarsi, d’intesa con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, per riaprire il tavolo negoziale con il Governo sull’individuazione delle Zone economiche speciali anche negli scali portuali del Nord Italia, ma la Giunta Serracchiani bocciò il nostro ordine del giorno. L’obiettivo è la piena attuazione del porto franco di Trieste ma anche la ZLS potrà essere utile, in particolare per gli altri porti della regione”.

“Riteniamo necessario – commentano i consiglieri M5S – introdurre nuovi strumenti per sostenere la crescita economica e occupazionale delle nostre zone portuali, anche attraverso l’individuazione di misure incentivanti per i giovani imprenditori, e la sburocratizzazione. Questa è vera semplificazione: non serve una legge per raggiungerla ma la capacità di fare ciò che serve alle nostre imprese e ai nostri cittadini”.

SemplificaFVG, obiettivo giusto ma strada sbagliata

“Una legge dirigistica, che non va nella strada della semplificazione e che esautora il Consiglio regionale dalla sua potestà legislativa”. È la valutazione che il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle fa di “Semplifica FVG”, approvata oggi dall’aula di piazza Oberdan. Il Gruppo M5S non ha partecipato alla votazione finale del provvedimento.

“La norma di fatto non fa altro che creare un Comitato a cui viene conferito l’importante compito di individuare materie e criteri oggetto di semplificazione – afferma il consigliere Mauro Capozzella -. Siamo quindi al paradosso che un organo privo di legittimazione democratica e rappresentativa si trova coordinare la redazione di un disegno di legge a cadenza annuale”.

“L’impulso alla semplificazione viene affidato a un Comitato di tecnici quando invece dovrebbero essere imprese e cittadini a segnalare le criticità – aggiunge il consigliere regionale Cristian Sergo -. Fa sorridere poi che questa Giunta parli di semplificazione dopo avere portato in aula una serie di leggi omnibus che di certo non hanno semplificato la vita a cittadini e imprese. La dimostrazione delle contraddizioni all’interno della Giunta su questo tema sta nel fatto che ieri è stato presentato il ddl SviluppaImpresa, evidentemente redatto senza il Comitato per la semplificazione”.

“Invece di presentare un disegno di legge, sarebbe stato sufficiente aumentare le funzioni di un organo consiliare come il Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione che ha tutti gli strumenti per eliminare doppioni e leggi inefficaci – conclude la capogruppo Ilaria Dal Zovo -. Invece si esautora il Consiglio regionale dal suo potere legislativo attraverso una norma presentata dalla Giunta che persegue il giusto obiettivo della semplificazione ma nella maniera sbagliata”.

Accanto a 1.400 firmatari contro inceneritore Manzano

“Siamo accanto agli oltre 1.400 cittadini che hanno firmato la petizione per dire no all’ampliamento dell’inceneritore di Manzano”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo la presentazione della petizione avvenuta questa mattina.

“L’assessore Scoccimarro continua ad affermare che anche una vecchia ‘500’ può circolare finché rispetta la legge – sottolinea il consigliere -. Ma l’esponente della Giunta dimentica che ci sono anche le ordinanze per chiudere il traffico dei nostri centri abitati. Basterebbe questo per dire che non si dovrebbe consentire a Manzano la realizzazione di un impianto a meno di 500 metri dalle abitazioni, la tutela della salute non dovrebbe permettere alcuna deroga. La qualità dell’aria della nostra Regione è all’attenzione di tutti e nuove emissioni non possono di certo migliorare la situazione”.