domenica, 19 Gennaio 2025
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Silenzio Cafc su non conformità depuratore Lignano

“Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Noesis e il silenzio di Cafc rappresentano un’ulteriore conferma dei problemi da noi sollevati da tre anni rispetto alla non adeguatezza dell’impianto di depurazione di Lignano Sabbiadoro”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“La società che gestisce il depuratore, nel replicare a quanto affermato dall’a.d. di Noesis, Edoardo Insalaco, si è limitata a spiegare le motivazioni (deboli tra l’altro) del mancato appello alla sentenza dello scorso maggio, ma nulla ha detto rispetto alla conformità dell’impianto – sottolinea Sergo -. Ci saremmo aspettati, da Cafc o dalla Regione, quantomeno la solita difesa d’ufficio sul fatto che il depuratore rispetta”+. le norme, ma evidentemente si è capito che è inutile difendere l’indifendibile”.

“Il ritornello sul rispetto delle norme, infatti, è stato ormai troppe volte smontato, visto che dal 2017 a oggi, su 16 visite ispettive di Arpa FVG, 7 hanno riscontrato valori non conformi ai limiti di legge per escherichia coli e non solo, con conseguenti verbali per illecito amministrativo dovuti all’inquinamento del corpo idrico – ricorda il consigliere M5S – Recentemente abbiamo chiesto un accesso agli atti da cui è confermato che per i mesi di giugno, luglio e agosto l’impianto non ha rispettato i limiti di legge imposti dall’autorizzazione regionale”.

“Evidentemente ormai non ci sono più parole, ma rimangono i tanti dubbi su quanto successo in questi anni – conclude Sergo -. Anche gli ultimi verbali che ci sono pervenuti ci hanno lasciati molto perplessi e per questo abbiamo chiesto i dovuti chiarimenti. Inutile interrogare la Giunta Regionale, tempo da perdere non ne abbiamo più”.

Perplessità su nomina Fattor per Mediocredito

“Così come avevamo fatto con Alfredo Antonini, per il quale eravamo stati gli unici a esprimere un voto contrario, anche questa volta dopo pochi mesi ci siamo trovati a dare un giudizio negativo sulla scelta fatta dalla Giunta regionale per la presidenza di Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo il parere espresso dalla Giunta per le nomine su Edgardo Fattor, individuato dall’esecutivo per il vertice dell’istituto bancario.

“Le maggiori perplessità che hanno portato al voto contrario – spiega Sergo – riguardano l’attuale incarico rivestito da Fattor, che è consigliere e presidente del Comitato esecutivo di CrediFriuli, società che fa parte del gruppo Iccrea e che di fatto è una concorrente di Mediocredito. Una posizione che ha impedito allo stesso Fattor di dichiarare, nell’apposito modulo, l’assenza di conflitto di interessi”.

“Con questa nomina la Giunta regionale, dopo avere ceduto la maggioranza delle quote al gruppo Iccrea, di fatto cede anche la figura che all’interno del cda invece dovrebbe rappresentare la Regione ma che rischia invece di non garantire il giusto equilibrio all’interno dell’istituto – aggiunge il consigliere M5S -. Senza contare che parliamo di una persona in quiescenza, che quindi non garantisce il dovuto ricambio generazionale. A completare il quadro di perplessità c’è stata anche la presentazione di un modulo con un evidente errore materiale, aspetto preoccupante considerato il delicato ruolo che Fattor andrà a ricoprire”.

Garantire ‘fasce’ per lavoratori sanità isontina

“Non possiamo che sostenere la richiesta dei lavoratori dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 2 che chiedono il rispetto degli accordi presi per quanto riguarda le progressioni orizzontali”. Lo afferma la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, in merito al blocco delle cosiddette “fasce” nell’AAS Bassa Friulana – Isontina.

“Ai lavoratori era stato garantito il trattamento in vista dell’istituzione, a partire dal 1° gennaio, dell’Azienda Giuliano – Isontina – ricorda Dal Zovo – attraverso un accordo firmato lo scorso ottobre che però è stato bloccato dal collegio sindacale”.

“Le progressioni, che corrispondono ad un migliore trattamento economico e vengono garantite in base alla valutazione dei dipendenti e all’anzianità, non sono omogenee tra le due aree che andranno a comporre la nuova ASUGI – sottolinea la capogruppo M5S -. Ci auguriamo che nell’incontro tra Azienda e sindacati previsto per il 23 dicembre si trovi un nuovo accordo che eviti di penalizzare i lavoratori”.

Interrogazione su selezione posizioni organizzative in AAS n. 2

“Presenteremo un’interrogazione sul Decreto che porterà nei prossimi giorni alle selezioni per l’affidamento di posizioni organizzative nell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria Bassa Friulana – Isontina, su cui già la scorsa settimana abbiamo segnalato alcune criticità”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“Lo scorso 28 novembre, il Commissario straordinario Poggiana ha bandito 106 incarichi di posizioni organizzative del comparto di durata triennale, dopo che già lo scorso anno era stato revocato un analogo provvedimento a seguito di modifiche normative, contrattuali e organizzative – ricorda l’esponente pentastalleto -. Il fatto anomalo è che contestualmente il Commissario non ha attivato una procedura analoga all’Asuits, creando di fatto una disparità fra territori, in vista della nascita dell’Azienda Giuliano – Isontina che vedrà la luce il 1° gennaio prossimo”.

“Perché la procedura di selezione non è stata avviata contemporaneamente anche per l’Asuits, nonostante ripetute sollecitazioni da circa un anno? Perché hanno aspettato la settimana di Natale per questa selezione? Ma, soprattutto, perché il Commissario e aspirante Direttore generale, anche nel suo precedente ruolo di direttore amministrativo dell’AAS n. 2, ha consentiro ad oggi che il 90% degli attuali coordinatori e posizioni organizzative ricoprano questi ruoli con progetti o incarichi di facenti funzione?” si chiede Ussai.

“Sarebbe stato più opportuno sanare questa situazione dopo la partenza della nuova Azienda – conclude il consigliere M5S – e sulla base del relativo nuovo atto aziendale, anche alla luce della protesta formale dei coordinatori che si trovano ad affrontare alla fine dell’anno, con pochissimo preavviso, una selezione per posti che, per la maggior parte dei casi, ricoprono già da anni”.

Resort Lignano, no a consumo di suolo in area naturale

“Nel dibattito su una delle tante leggi omnibus approvate da questa maggioranza ci siamo chiesti quale fosse l’urgenza per la norma che facilità l’installazione di strutture ricettive in aree naturali e a chi fosse indirizzate. Probabilmente ora lo abbiamo capito”. Lo sostiene la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, commentando le notizie sul nuovo resort di Riviera nord a Lignano.
“La pineta da 106 ettari che si estende alla sinistra del fiume Tagliamento è un’area Zona Speciale di Conservazione – ricorda Dal Zovo -. Il sito ha acquisito questa denominazione e protezione proprio per la varietà di habitat che vi si trovano. Si tratta dell’unico lembo di pineta litoranea spontanea del Friuli Venezia Giulia e rappresenta l’ultimo esempio del vasto sistema di dune e di ambienti umidi del delta del Tagliamento. ”.
“Non riusciamo proprio a comprendere come 67.000 metri cubi di capacità edificatoria e 4.000 posti letto possano essere compatibili con la sostenibilità e la tutela dell’ambiente – aggiunge la capogruppo M5S -. Tantomeno riusciamo a capire come si possa pensare di sposare la cementificazione con gli obiettivi di riduzione del consumo di suolo che ci siamo prefissati di raggiungere”
“Ci piacerebbe riscontrare invece la capacità di proteggere un sistema naturale senza addomesticarlo e trasformarlo in un ‘giardino litoraneo’ – conclude Dal Zovo -. Da parte dei proponenti viene propugnata l’idea che il resort sia ‘facilmente reversibile’ ma risulta difficilmente comprensibile come sia possibile modificare ‘facilmente’ la direzione del cambio di un habitat naturale”.

Presentate due petizioni su sconti per trasporto agli studenti

Sono state presentate oggi al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, due petizioni relative allo sconto a favore degli studenti sugli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e al rimborso per chi è rimasto escluso dall’agevolazione nella sua prima fase. Se, infatti, con la legge si stabilità è stato esteso lo sconto del 50% anche agli studenti che usufruiscono del tpl per tratte urbane, in precedenza la misura era rivolta soltanto a coloro che dovevano raggiungere una scuola in un Comune diverso da quello di residenza.

Le firme per le due petizioni (rispettivamente 200 e 130) sono state raccolte nel territorio di Trieste da Monika Milic e Rossana Venier ma la discriminazione derivante dalla prima applicazione della misura ha interessato tutto il Friuli Venezia Giulia, tanto da portare a una modifica della norma per estendere lo sconto a tutti, lasciando però irrisolta la disparità di trattamento per l’anno scolastico in corso.

“Ringraziamo le presentatrici per l’impegno nel raccogliere le firme – ha commentato il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai -. Già nella scorsa legislatura abbiamo presentato una proposta di legge per la gratuità del trasporto pubblico locale per tutti, partendo proprio dagli studenti. Purtroppo lo sconto come inizialmente previsto ha creato situazioni di disparità anche tra vicini di casa. La nostra idea è quella di arrivare al tpl gratuito per i ragazzi sotto i 14 anni accompagnati ma anche per gli anziani, come avviene già in altre Regioni, in modo da garantire una mobilità sostenibile, per educare i giovani all’uso del trasporto pubblico e aiuti le persone in difficoltà negli spostamenti”.

“Da subito avevamo sottolineato la discriminazione insita nello sconto indirizzato solo per le tratte extraurbane – ha ricordato il consigliere M5S Cristian Sergo -. Ma la norma inserita nella legge di stabilità per sanare la questione rischia di creare un pasticcio, in quanto prevede l’estensione dello sconto del 50% già a partire dall’anno scolastico 2019/2020, anche se tempi e risorse di fatto impediranno di applicare la norma per tutti. Per questo avevamo proposto di garantire per le tratte urbane lo sconto del 100% sulle tratte urbane per il prossimo anno scolastico, per poi uniformare la misura, vista l’intenzione, confermata oggi dal presidente Zanin, di arrivare in futuro alla gratuità per tutti gli studenti”.

Aeroporto di Gorizia, il libro dei sogni irrealizzabili

“Se Comune e Consortile aprono le porte al piano angloamericano, noi invece le chiudiamo e le spranghiamo pure”. Lo afferma la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, in merito agli annunciati progetti per l’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia.

“Abbiamo letto gli interventi proposti da Turin Aviaton per quanto riguarda l’aeroporto di Gorizia e visionato anche al piano industriale che sarebbe alla base del progetto – aggiunge Dal Zovo -. Bene, se l’idea è stravolgere l’aeroporto di Gorizia con pista in cemento armato per voli umanitari, megahangar in stile Art Deco assolutamente avulso dal contesto, senza salvaguardare e riqualificare realmente il polmone verde e gli edifici storici superstiti, allora noi diciamo no”

“Duecento milioni di investimenti sono una cifra sovradimensionata per una struttura come quella goriziana ma, soprattutto, prevedere di cementificare la pista di erba proponendone una in asfalto, per permettere l’atterraggio e il decollo di 737 ci sembra veramente una favola – prosegue la capogruppo M5S -. Come se non ci fosse a pochi chilometri Trieste Airport, dove possono atterrare numerose tipologie di aerei”.

“Per fare ciò che viene paventato nell’immaginifico piano industriale, sempre che si possa definire tale, bisognerebbe cambiare la convenzione ENAC, il piano nazionale dei traporti e chiedere alla Sovrintendenza di rimuovere il vincolo – afferma Dal Zovo -. Prima anche solo di pensare a interventi fantasmagorici del genere, bisognerebbe scendere dalle nuvole e rimanere con i piedi ben piantati a terra. Quel progetto è irrealizzabile, per tutta una serie di motivi, non ultimo la presenza sul nostro territorio della bora che complicherebbe il decollo e atterraggio di ogni tipo di aereo sulla pista che propongono di fare”.

“Mi domando come si possa dare credito a una proposta del genere che non servirà certo a ridare prestigio all’aeroporto di Gorizia – conclude l’esponente pentastellata -. Rimaniamo con i piedi per terra e sosteniamo le iniziative locali, anzichè aprire a società inglesi e americane che probabilmento altro non vogliono che accaparrarsi un altro pezzettino del nostro patrimonio. Sia la politica regionale, insieme agli organi statali preposti, a disciplinare lo sviluppo dell’intero settore nell’interesse delle popolazioni, dei produttori, degli operatori e degli appassionati del volo da diporto e sportivo”.

Risorse per la famiglia sbloccate da Reddito di cittadinanza

Trasporti, famiglia, ambiente. Sono questi i temi principali della manovra regionale approvata oggi in Consiglio regionale, secondo il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Abbiamo espresso un voto contrario a un bilancio a cui abbiamo cercato, come sempre, di fornire il nostro contributo con proposte realizzabili e talvolta anche a costo zero, ma spesso non accolte”.

“A maggio avevamo chiesto la revisione del Piano regionale dei trasporti e ci era stato detto che non era possibile – ricorda Sergo -. Oggi che questa proposta arriva da un partito di maggioranza come Forza Italia, ecco che improvvisamente si può rivedere il Piano”.

“Ci sarebbe piaciuto che il presidente Fedriga, nel sostenere le misure sulla famiglia, avesse raccontato tutta la verità – continua il consigliere M5S -. Se abbiamo 30 milioni in più per la famiglia, e alcuni interventi li abbiamo pure votati, è perché si sono potute utilizzare le risorse che prima erano destinate alla Misura di inclusione attiva, grazie all’introduzione a livello nazionale del Reddito di cittadinanza”.

“Sul plastic free, infine, un bilancio da 4,5 miliardi stanzia un milione di euro – conclude Sergo -. Abbiamo proposto di vietare l’uso di plastica nelle manifestazioni promosse o finanziate dalla Regione ma ci è stato risposto che non ci devono essere divieti ma informazione. Questa maggioranza è bravissima ad arrampicarsi sugli specchi”.

Ok emendamento M5S per videosorveglianza nei punti di accesso agli ospedali

Il Consiglio regionale ha approvato a larga maggioranza un emendamento del MoVimento 5 Stelle alla legge di stabilità che prevede anche l’installazione di sistemi di videosorveglianza presso i punti di accesso alle strutture ospedaliere tra le finalità per l’assegnazione di risorse sulla sicurezza a favore dei Comuni.

“La nostra proposta – spiega il consigliere regionale Andrea Ussai, primo firmatario dell’emendamento – è nata dopo le frequenti notizie di furti che hanno colpito diversi ospedali in Friuli Venezia Giulia, in particolare Trieste, Tolmezzo, Pordenone e Sacile”.

“Ma abbiamo pensato anche alla sicurezza dei pazienti e degli operatori – sottolinea Ussai -. Questi ultimi, in particolare coloro che lavorano nei Pronto Soccorso, sono purtroppo spesso vittime di espisodi di violenza”.

Stop bando posizioni organizzative in AAS Bassa Friulana-Isontina

“Chiediamo l’immediato revoca del Decreto che porterà nei prossimi giorni alle selezioni per l’affidamento di posizioni organizzative nell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria Bassa Friulana – Isontina e di posticipare ogni decisione in questo senso al 2020, quando sarà operativo il nuovo assetto della governance in sanità”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“Lo scorso 28 novembre, il Commissario straordinario Poggiana ha bandito 106 incarichi di posizioni organizzative del comparto di durata triennale, dopo che già lo scorso anno era stato revocato un analogo provvedimento a seguito di modifiche normative, contrattuali e organizzative – ricorda Ussai -. Il fatto anomalo è che contestualmente il Commissario non ha attivato una procedura analoga all’Asuits, creando di fatto una disparità fra Gorizia e Trieste, in vista della nascita dell’Azienda Giuliano – Isontina che vedrà la luce il 1° gennaio prossimo”.

“Perché questa fretta? – si chiede il consigliere regionale – Si sarebbe potuto agire dopo la partenza della nuova Azienda e sulla base del relativo nuovo atto aziendale, anche alla luce della protesta formale dei coordinatori che si trovano ad affrontare alla fine dell’anno, con pochissimo preavviso, una selezione per posti che, per la maggior parte dei casi, ricoprono già da anni. Invece si è voluto agire in maniera discriminatoria e non neutrale. Chissà cosa ne pensa il presidente Fedriga di questa svendita della sanità triestina…”.

Ok a emendamento M5S: nuovi forni crematori solo dopo Piano regionale

Una norma per subordinare l’apertura di nuovi forni crematori all’adozione dell’apposito Piano regionale di coordinamento è stata approvato oggi, all’interno della manovra di bilancio, grazie a un emendamento del MoVimento 5 Stelle.

“Nel vicino Veneto è stato stabilito che dovrebbe esserci un impianto ogni 500 mila persone mentre qui in Friuli Venezia Giulia, regione a 1 milione e 200 mila abitanti, abbiamo già quattro forni crematori e un quinto è in fase di realizzazione a Gorizia – spiega il consigliere regionale Cristian Sergo, primo firmatario dell’emendamento -. ARPA Veneto ha inoltre stabilito che gli impianti distino almeno 50 km l’uno dall’altro, mentre in Provincia di Udine ne abbiamo già tre in meno di 60 km”.

“Appare quindi necessario stabilire, attraverso l’apposito Piano di coordinamento già previsto dalla legge ma mai redatto, quanti forni crematori siano sostenibili nella nostra regione – sostiene Sergo -. Per questo abbiamo proposto questa modifica alla legge: d’ora in poi quindi, fatti salvi i procedimenti autorizzativi in corso, si dovrà pianificare prima di realizzare nuovi impianti”.

Approvato emendamento M5S contro spreco di alimenti e farmaci

È stato approvato all’unanimità l’emendamento del MoVimento 5 Stelle alla legge di stabilità che prevede misure di sostegno agli enti donatori che operano nel campo del recupero e redistribuzione di eccedenze alimentari e prodotti farmaceutici. “Si tratta di un provvedimento che unisce il rispetto per l’ambiente e la solidarietà” spiega il consigliere regionale Andrea Ussai, primo firmatario dell’emendamento

“Già nella scorsa legislatura – aggiunge il consigliere – avevamo presentato una proposta di legge sul tema che si fermò in Commissione e che fu recepita soltanto in parte nell’ambito della norma su gestione dei rifiuti ed economia circolare”.

“Con il testo votato oggi – conclude Ussai – prevediamo che nel regolamento, che attende da due anni di essere redatto, ci sia un sostegno economico agli enti donatori che evitano gli sprechi, recuperando gli alimenti e i farmaci che altrimenti verrebbero gettati, e aiutano le persone in difficoltà distribuendo il materiale raccolto”.

Referendum elettorale, aula bloccata per iniziativa di parte

“Ancora una volta il Consiglio regionale deve occuparsi di questioni che, di fatto, sono un favore a specifiche forze politiche”. Lo dichiara la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, in merito alla deliberazione relativa al referendum elettorale proposto dalla Lega votata oggi in aula.

“Un tema che abbiamo affrontato più volte, prima per promuovere il referendum stesso, poi per apportare le correzioni sulla base delle osservazioni della Corte di Cassazione – ricorda Dal Zovo -. Parliamo sempre di iniziative volute dalla Lega ma oggi abbiamo davvero toccato il fondo: si sono bloccati i lavori sul bilancio regionale non solo per promuovere un’iniziativa di parte ma anche per indirizzare la Corte Costituzionale verso una strada favorevole ai promotori del quesito”.

“Consideriamo scorretto utlizzare l’assemblea per i propri scopi e deliberare a nome dell’intero Consiglio – continua la capogruppo – considerato che questa volta non si tratta di una richiesta che arriva dalla Corte ma è una precisa scelta della maggioranza di questa Regione”.

“In aula così come in V Commissione – aggiunge il consigliere regionale Mauro Capozzella – ci troviamo a trattare e approfondire argomenti alti ma anche, come in questo caso, momenti di bassa politica”.

Safilo, solidarietà a lavoratori

“Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori della Safilo e l’auspicio che Governo e Regione possano fare la propria parte per potere risolvere la crisi o quantomeno la situazione delle famiglie coinvolte”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, in merito all’annuncio dell’azienda degli occhiali che chiuderà, tra gli altri, lo stabilimento di Martignacco con 250 esuberi.

“Parliamo di un settore particolare, in cui buona parte della produzione viene fatta all’estero per poi essere portata in Italia giusto per ottenere il marchio ‘made in Italy’. Una situazione – ha aggiunto Sergo – nota da anni e per la quale la politica, a livello nazionale ed europeo, ha chiare responsabilità. Un paradosso se pensiamo che gli occhiali made in Italy sono i più ricercati dai cinesi stessi”.

“In legge di Stabilità – conclude il consigliere M5S – abbiamo avanzato la proposta di vincolare le risorse che diamo alle nostre aziende che investono in ricerca e sviluppo al mantenimento dei livelli occupazionali. I nostri cittadini oltre il danno non devono subire pure la beffa”.

Ambiente nota dolente della manovra regionale

“Nonostante il recepimento di alcuni interventi per i quali ci battiamo da anni, la manovra regionale presenta note dolenti, soprattutto in tema ambientale”. Lo ha affermato il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, nella sua relazione ai documenti di bilancio la cui discussione è iniziata in aula. “Il primo dato che risalta è lo stanziamento dell’1,8% dell’ammontare complessivo, una goccia nel mare rispetto alle reali necessità”.

“Nell’anno del Friday for future e dell’emergenza climatica che interessa anche il Friuli Venezia Giulia, l’impegno in questo settore richiede molto di più di qualche azione che, senza adeguate risorse, rischia di essere di mera facciata – sottolinea Sergo -. Ci sarebbe piaciuto che alcuni degli interventi previsti per incentivare le pratiche ‘plastic free’, ad esempio, nei locali pubblici e nelle attività commerciali riguardassero la Regione in primis. E invece, nonostante l’approvazione di un’apposita mozione, poco o nulla è cambiato all’interno del Consiglio Regionale dove l’acqua durante le commissioni e le sedute d’aula viene fornita in bottiglie di plastica e non c’è traccia della raccolta differenziata: e potremmo andare avanti con un lungo elenco di esempi negativi”.

“Purtroppo altre problematiche e i casi di bonifica su cui più volte abbiamo chiesto l’attenzione della Giunta e del Consiglio rimangono ancora lì in cerca di una soluzione – continua Sergo -. Non sono neppure bastati oltre 300 milioni di euro di debiti per prevedere forme di intervento per risolvere annosi problemi come gli idrocarburi depositati nelle nostre grotte del carso, la rimozione dell’amianto dal Fiume Cellina, la salmonella che continua a fare capolino nella nostra Laguna. Continuiamo a incentivare le fonti fossili mente i distributori di carburante chiudono. Il trasporto ferroviario è in difficoltà: sono 6 anni che il MoVimento 5 Stelle ha chiesto di intervenire sui colli di bottiglia prima di pensare a opere faraoniche. Il potenziamento della linea Venezia – Trieste continua a rimanere sulla carta e nella bocca di chi preferisce facili annunci, gli studi di fattibilità non si vedono ancora”.

“Il tema più eclatante riguarda la riforma della Valutazione di Impatto Ambientale proposta dall’Assessore Scoccimarro, il quale disinteressandosi del fatto che questa sia una regione autonoma ha deciso di proporre al Consiglio una norma degna del ‘Così Fan Tutte’, uniformandosi a quanto già prevedono le altre Regioni in Italia – aggiunge il consigliere M5S -. Continueremo fino alla fine a chiedere di stralciare questi commi e di iniziare un processo condiviso di revisione della legge per una riforma organica”.

“Guardiamo con favore a interventi che chiediamo da tempo: l’incentivazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche è un impegno preso con l’accoglimento di un ordine del giorno da noi presentato nell’assestamento autunnale. L’implementazione del Fondo di ristoro per i soci e gli azionisti delle Cooperative regionali fallite nel 2014 di un ulteriore milione di euro è stato chiesto dal MoVimento 5 Stelle cinque anni fa. Gli incentivi per l’installazione di erogatori di acqua nei luoghi pubblici seguono una nostra proposta della passata legislatura – conclude Sergo -. Un segnale importante riguarda lo stanziamento per l’edilizia scolastica di 20 milioni per il prossimo triennio che accoglie quanto da noi richiesto nel corso del dibattito in Commissione. Positiva è l’estensione dello sconto abbonati agli studenti che utilizzano le tratte urbane del trasporto pubblico locale come previsto da un ordine del giorno del M5S accolto nel recente mini-assestamento; infine, le misure per abbattere i costi del trasporto di biciclette rispondono, in parte, ad un nostro ordine del giorno”.

Ascoltare sindacati prima di approvare Piano emergenza – urgenza

“La legge approvata la scorsa settimana ci preoccupa in quanto mostra la voglia di esternalizzare interi pezzi di sanità ai privati”. Lo ha affermato il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, parlando ai sindacati che hanno protestato sotto il palazzo di piazza Oberdan questa mattina per manifestare il proprio dissenso sulla riforma sanitaria.

“Prima di valutare il ricorso al privato, sarebbe invece necessario adottare soluzioni interne al sistema sanitario pubblico – ha aggiunto Ussai -. In particolare, come sottolineato anche dai rappresentanti sindacali, bisogna implementare gli organici, senza trincerarsi dietro a una norma nazionale sbagliata e discriminatoria introdotta dalla Lega in Commissione e che l’attuale Governo intende eliminare, consentendo anche alle Regioni a Statuto speciale di superare il tetto della spesa per il personale”.

“Per quanto concerne il sistema dell’emergenza – urgenza – ha concluso Ussai – ho chiesto all’assessore Riccardi e al presidente Zanin di prendersi l’impegno di sentire i sindacati prima dell’approvazione dell’apposito Piano, annunciato entro la fine di gennaio. Già all’inizio dell’anno avevamo avanzato la richiesta di ascoltare le organizzazioni rappresentative del personale medico – infermieristico dell’emergenza – urgenza e degli autisti soccorritori sul funzionamento del 112, della Centrale unica e dell’Elisoccorso, ma purtroppo ci è stata negata”.

Centrodestra porterà a smantellamento sanità pubblica

“L’apertura al privato voluta dal centrodestra porterà a lungo termine allo smantellamento della sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, commentando la riforma della sanità approvata nella notte dall’aula con il voto contrario del gruppo pentastellato.

“Mi sarebbe piacere votare una riforma quadro – ha affermato Ussai – ma questa è a malapene una legge cornice, peraltro abbastanza vuota nonostante sia stata riempita durante la giornata di ieri anche con alcune nostre proposte che sono state accettate. Mi riferisco in particolare alla valorizzazione delle professioni sanitarie che aiuterà la presa in carico delle persone più fragili e con cronicità, a cui un lavoro di equipe, e quindi il ruolo del fisioterapista e dell’infermiere di comunità e di famiglia, potrà dare un apporto fondamentale”.

“Il nostro atteggiamento non è stato mai strumentale e abbiamo valutato ogni proposta nel merito, trovando però alcune scelte che non potevano che portarci a un voto negativo – ha spiegato il consigliere M5S -. La prima riguarda i Dipartimenti per le dipendenze, dimenticati in un primo momento e poi accorpati a quelli per la salute mentale. Una soluzione che non crea alcun vantaggio ma solo confusione”.

“Un’altra forte criticità riguarda il sistema dell’emergenza – urgenza, su cui neanche in maggioranza erano tutti d’accordo – sottolinea Ussai -. In una legge che posticipa moltissime scelte a successive delibere di Giunta, non si capisce perché non rimandare anche questa per consentire di chiarire il modello da proporre, considerato che quello che si è voluto mantenere è profondamente diverso da quanto promesso dal centrodestra in campagna elettorale”.

“E, naturalmente, c’è la questione legata al privato. Se sull’organizzazione del distretto fortunatamente si è fatto un passo indietro, l’emendamento che porta al 6% la possibilità di ricorso al privato ha svelato le carte. Siamo quindi di fronte a una riforma ‘Serracchiani 2.0’ che lascia sostanzialmente invariata l’impostazione voluta dalla precedente Giunta, compresi i tagli portati alla rete ospedaliera, e che rischia di smantellare la sanità pubblica e di renderne insostenibili i costi”.

Pensare a servizi e bisogni di salute, non solo a riorganizzazione

“La riforma della sanità si conferma una ‘Serracchiani 2.0’, anche per quanto riguarda l’aumento del ricorso al privato già cresciuto con la precedente Giunta. Sarebbe invece il caso di concentrarsi sull’offerta dei servizi e sui bisogni di salute invece di occuparsi soltanto di riorganizzazione”. È il commento del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, relatore di minoranza del disegno di legge in fase di approvazione in aula.

Nella legge, il cui voto finale è previsto durante la notte, rimangono ancora alcuni nodi che determineranno il voto del gruppo pentastellato: “Per quanto concerne le risorse da destinare all’acquisto di prestazioni dal privato accreditato, chiederemo lo stralcio e un approfondimento in Commissione, tanto più che i numeri che fornisce la Giunta non ci convincono” dichiara Ussai.

“Sul tema dell’emergenza – urgenza, assistiamo a una divisione interna alla maggioranza – spiega il consigliere M5S -. Noi chiediamo di demandare la definizione del sistema a una delibera di Giunta in modo da non fissare la situazione attuale. Se non passeranno le nostre richieste su questo aspetto e sul ricorso al privato, il nostro voto sarà negativo”.

“Nel frattempo possiamo esprimere soddisfazione per l’approvazione del nostro emendamento che valorizza, nell’ambito dei percorsi di assistenza a domicilio, il ruolo delle professioni sanitarie, in particolare dell’infermiere e del fisioterapista di famiglia e di comunità. Nello stesso emendamento – conclude Ussai – vengono garantiti la formazione e il sostegno organizzativo dei familiari e la condivisione delle informazioni attraverso la gestione informatizzata dei percorsi di presa in carico”.

Forza Italia ha bloccato Porto di Trieste e ora fa dietrofront

“Siamo passati da una mozione che invitava a non aderire alla Via della Seta a una in cui si parla di opportunità e reali prospettive di sviluppo. Fa piacere che il tanto tempo trascorso abbia permesso a Forza Italia di approfondire la questione”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo il dibattito in aula sulle mozioni relativi agli accordi commerciali tra Italia e Cina.

“Il dibattito ha messo a nudo la divisione interna alla maggioranza di centrodestra che per mesi ha cercato la quadratura del cerchio – aggiunge l’esponente pentastellato -. Si continua a fare riferimento alle differenze valoriali con la Cina ma appare più un contentino concesso ai forzisti, costretti a un clamoroso dietrofront rispetto alla loro posizione di partenza”.

“Il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Nicoli, ha accusato il MoVimento 5 Stelle di non essersi attivato sulla questione Via della Seta. Evidentemente ignora il ruolo che ha avuto l’allora capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli, nell’inserire negli accordi il Porto di Trieste – conclude Ussai -. Per quanto ci riguarda, abbiamo sempre lavorato e approfondito il tema, cercando di contrastare chi appende manifesti contro il memorandum Italia – Cina dopo avere bloccato lo sviluppo del Porto per oltre 20 anni. Per fortuna quella stagione è alle spalle e ai vertici dello scalo ci sono persone competenti che stanno ottenendo risultati impensabili fino a pochi anni fa”.

Emergenza – urgenza, centrodestra tradisce promesse elettorali

“Più passa il tempo e più il centrodestra si dimostra ‘Capitano’ di incoerenza e complice dei disservizi di un sistema dell’emergenza – urgenza che non funziona”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, che ha presentato un’interrogazione sul tema a cui è stata data risposta oggi in aula da parte del vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi.

“L’interrogazione – spiega Ussai – muove i passi da un guasto agli impianti telefonici della centrale di Palmanova avvenuto lo scorso 16 novembre, durante un’ondata di maltempo. Bene che sia stata trasferita la chiamata su una seconda linea, limitando il ritardo nella presa in carico, ma non è la prima volta che si riscontrano problemi con le linee telefoniche e, come confermato dallo stesso assessore, siamo ancora allo studio di una soluzione definitiva delle criticità segnalate”.

“Poco più di un anno fa, durante una diretta Facebook, il presidente Fedriga e l’assessore Riccardi sostenevano l’urgenza di risolvere il problema della doppia chiamata legata al Numero Unico per l’Emergenza 112 e degli errori di geolocalizzazione – ricorda il consigliere M5S -. In campagna elettorale, inoltre, il centrodestra si era impegnato a ripristinare il collegamento diretto tramite 118 alla Centrale operativa sanitaria. In realtà il sistema attuale non viene toccato neanche nella riforma che andremo a discutere nei prossimi giorni. Fedriga recentemente ha accusato il MoVimento 5 Stelle di incoerenza ma chi tradisce le promesse elettorali non siamo certo noi”.