domenica, 19 Gennaio 2025
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Bene espulsione Morandini da Lega. Ma Tricarico?

“Citiamo il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: ‘L’offesa personale non è mai giustificabile, soprattutto se portata in modo così violento’. Concetto che condividiamo e che sta alla base della giusta espulsione del segretario della Lega di Palmanova, Alberto Morandini. Ma a questo punto ci chiediamo: perchè il consigliere comunale di Turriaco, Marco Tricarico, è ancora al suo posto?”. Ad affermarlo è il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle.

“Morandini si è reso protagonista di un volgare commento sessista a un post della deputata del PD Debora Serracchiani ed è stato giustamente mandato via dal suo partito – ricordano gli esponenti M5S -. Ma Tricarico non è stato da meno, postando una vignetta dai contenuti non meno volgari con protagonista Greta Thunberg”.

“Ma se, come dice lo stesso Fedriga, in veste di presidente della Regione ma anche di segretario della Lega FVG, le offese non sono mai giustificabili, soprattutto se violente – conclude il Gruppo consiliare -, perchè vengono adottati due pesi e due misure nei confronti di chi si è espresso in maniera sessista nei confronti in una caso di una donna, nell’altro addirittura di una minorenne?”.

Semplfica FVG, pronti a dare nostro contributo perché non sia solo finalità ambiziosa

“Per legiferare bene non serve abolire i passaggi nelle Commissioni che, come dimostrato anche nelle ultime sedute d’aula, sono fondamentali e non vanno visti come se fossero un ostacolo, così come non è necessario scrivere una legge regionale che impegna un assessore regionale ad approvare entro un anno una legge regionale”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo l’illustrazione da parte dell’assessore Sebastiano Callari del disegno di legge ‘Semplifica FVG’.
“In questi mesi si è dimostrato come il lavoro delle Commissioni possa portare spunti per migliorare i testi e renderli efficaci per i cittadini – sottolinea Sergo -. Qualche giorno in più per esaminare il ddl sull’antincendio boschivo, ad esempio, è servito a trovare una condivisione su alcune modifiche migliorative, peraltro, reintroducendo proprio un parere in Commissione, a conferma della necessità di questo passaggio. Al contrario, portare in fretta e furia in aula la legge sulla cooperazione internazionale ha costretto il presidente Fedriga in prima persona a intervenire per correggere la norma, bloccando i lavori del Consiglio per alcune ore”.
“Per approvare buone leggi non c’è bisogno di nuove norme, semmai di abrogare quelle che si sono stratificate nel corso degli anni. Basta usare il buon senso e coinvolgere i portatori di interesse nelle audizioni dando loro il tempo necessario per esaminare le proposte – aggiunge il consigliere M5S -. E’ auspicabile che l’amministrazione, gli assessorati e le direzioni dialoghino fra loro e vi sia la volontà politica di fare le cose con i tempi giusti”.

“L’Assessore Callari si vanta che il previsto Comitato per la semplificazione sarà a costo zero? L’importante è che sia efficiente e che la macchina amministrativa e legislativa funzioni nel migliore dei modi e che questo strumento innovativo non vada nella direzione opposta a quella della richiesta semplificazione. Altrimenti – conclude Sergo – a pagare il conto di un modo di lavorare frettoloso e raffazzonato saranno, come sempre, soltanto i cittadini”.

Urgente approfondimento su case di riposo in regione

“L’approfondimento sula verifica degli standard quantitativi e qualitativi delle strutture per anziani non è più rinviabile. Da agosto 2018 chiediamo un’audizione dell’assessore Riccardi e dei portatori di interesse nella Commissione competente, divenuto ancora più urgente alla luce degli ultimi accadimenti”. Lo afferma il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, dopo la notizia dell’operazione della Guardia di Finanza nell’ambito di un procedimento in materia di spesa socio-sanitaria ai danni dei bilanci di diverse Regioni, tra cui il Friuli Venezia Giulia

“Il 6 agosto del 2018 abbiamo avanzato al presidente della III Commissione consiliare, il leghista Ivo Moras, la richiesta di audizione ma ad oggi non abbiamo avuto risposta – ricordano i consiglieri M5S -. Un momento di confronto che consideriamo indispensabile, anche nell’ottica del processo di riclassificazione delle residenze per anziani”.

“Al di là delle vicende emerse oggi – conclude la nota del Gruppo – è fondamentale approfondire una questione che riguarda migliaia di persone e una fascia di popolazione particolarmente fragile. Noi lo chiediamo da tempo ma finora non ci è stata data risposta: auspichiamo che le ultime vicende suggeriscano a chi di dovere la necessità di non rinviare ulteriormente il confronto”.

Emergenza – urgenza, ancora risposte assenti per risolvere criticità

“Dopo un anno e mezzo di amministrazione del centrodestra il sistema dell’emergenza – urgenza regionale continua ad essere allo sbando e non sono ancora state date risposte concrete agli allarmi degli infermieri che, a causa dei turni insostenibili e delle condizioni di lavorare inadeguate, sono allo sfinimento”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo la risposta del vicepresidente della Regione e assessore alla salute, Riccardo Riccardi, alla sua interrogazione sulla situazione della Sala operativa regionale per l’emergenza sanitaria.

“A circa due anni e mezzo dall’attivazione della Centrale unica e del Numero unico per le emergenze, che ha smantellato un sistema che funzionava, permangono invariate le criticità segnalate dalle organizzazioni sindacali, di cui ho invano chiesto un’audizione in Commissione, relative all’insufficienza di personale, carenza tecnologica, cartografie non allineate, sede inadeguata, ecc…” sottolinea il consigliere M5S.

“Riccardi ha manifestato la volontà di rivedere in maniera unitaria il sistema dell’emergenza – urgenza anche per risolvere il problema della carenza degli organici, che per il momento sarà coperto con l’acquisizione di prestazioni aggiuntive dalle diverse Aziende Sanitarie. L’assessore ha inoltre voluto rivelare che qualche mese fa il responsabile dei sistemi informativi ha trasmesso all’autorità competente una lettera per quanto riguarda l’inadeguatezza della tecnologia utilizzata per gestire l’emergenza –urgenza”.

“Si tratta di problemi che abbiamo denunciato a più riprese e per i quali non può pagare il solo direttore Antonaglia – conclude Ussai – e nemmeno gli infermieri della Sores che stanno continuando a tappare i buchi di un sistema che non funziona, rischiando sul piano legale e della propria salute, peraltro senza la certezza di venire retribuiti per tutte le ore di straordinari. Sarebbe il caso, prima di calare dall’alto un ‘dipartimento unico’ che sembra più un pretesto per obbligare la periferia a cedere personale senza una visione e una progettualità comune, di partire da un confronto dal basso serio con tutti gli operatori dell’emergenza – urgenza sulle molte criticità presenti, altrimenti si continuerà ad appaltare il servizio al privato”.

Barriere architettoniche, ultima chiamata per Comuni inadempienti

“Positivo l’impegno dell’assessore Pizzimenti sui contributi ai Comuni per la stesura dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, recependo le nostre istanze, ma auspichiamo che sia l’ultima chiamata per gli inadempienti”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo la risposta dell’esponente della Giunta a un’interrogazione sull’adozione del PEBA da parte degli Enti locali.

“Abbiamo presentato un apposito emendamento dal disegno di legge di assestamento di bilancio per assegnare i 400 mila previsti per i progetti di abbattimento delle barriere architettoniche proprio per la realizzazione dei Piani – ricorda Sergo – tenendo conto che solo pochi Comuni hanno adottato il PEBA (19 secondo i dati forniti dall’assessore) e soltanto 6 hanno chiesto i contributi regionali”.

“Peraltro, come ricordato da Pizzimenti, la stessa Regione è inadempiente in questo senso, ma per la stessa non è previsto il commissario: sarebbe il caso di dare il buon esempio – sottolinea il consigliere M5S -. Per quanto concerne i Comuni, ci auguriamo quindi che il sostegno finanziario alla stesura dei Piani sia l’ultima tappa: si fissi una tempistica per rispettare una legge nazionale di 32 anni fa, superato il quale si provveda alla nomina di un Commissario ad acta per chi non si adegua, come previsto dalla normativa”.

Solidarietà a Serracchiani e a tutte le donne vittime di odio e violenza

“Solidarietà a Debora Serracchiani e a tutte le persone, in particolare le donne, che subiscono quotidianamente attacchi e insulti violenti e sessisti approfittando dell’anonimato e dello ‘schermo’ rappresentato dalla rete e dai social”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai dopo la pubblicazione da parte della deputata PD di un commento vergognoso e volgare a un suo post su Facebook.

“Al di là dei sistemi automatici previsti dai social per evitare che vengano pubblicato certi commenti, è necessario che tutti, a partire dalle forze politiche, si adoperino per un cambio culturale condannando anche i propri attivisti e simpatizzanti che si permettono di utilizzare parole ed espressioni impregnate di odio” affermano i consiglieri M5S.

“Da parte nostra la condanna è totale e senza colore politico – concludono gli esponenti pentastellati -. La dialettica di parte può essere anche aspra ma non deve mai sfociare nella violenza e nella discriminazione nei confronti di nessuno. Il fenomeno è stato probabilmente sottovalutato ed ha preso derive indegne di una società civile. Impegnamoci tutti affinché non si degeneri ulteriormente”.

Doppia preferenza di genere, preziosa presenza femminile in politica

“La presenza femminile in politica, così come nel mondo del lavoro, del terzo settore, dei servizi sanitari e della famiglia, è un elemento prezioso che porta nella nostra società punti di vista, sensibilità e intelligenze di cui abbiamo bisogno”. Lo ha affermato il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, intervenendo in aula nel dibattito sulla proposta di legge che intenvedeva introdurre la doppia preferenza di genere nelle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia e a cui il Gruppo M5S ha dato voto favorevole.

“Non è un istituto paragonabile alle quote rosa o alla disciplina sulla presenza delle donne nei consigli di amministrazione, norme forse discutibili sul piano democratico ma che hanno garantito la partecipazione delle donne in un Paese che non dà loro gli adeguati servizi per conciliare la maternità con l’attività lavorativa – ha aggiunto Capozzella -. L’improvvida sindaca di Monfalcone ha dichiarato che si è potuta dedicare all’impegno politico solo nel momento in cui i figli hanno concluso il loro percorso scolastico. Non ci sembra un buon messaggio da veicolare”.

“Dobbiamo invece dare una risposta alle seimila firme, raccolte nella scorsa legislatura, di cittadini favorevoli alla doppia preferenza di genere – ha sottolineato il consigliere M5S -. E, soprattutto, dobbiamo proseguire nel cambiamento culturale che è già in atto, dimostrato dalle capacità delle nostre giovani ministre, dagli interventi governativi su asili nido, flessibilità oraria, equiparazione degli stipendi e home working. Solo così non disperderemo risorse preziose”.

“Per quanto ci riguarda – ha aggiunto la capogruppo Ilaria Dal Zovo – non siamo mai stati contrari alla doppia preferenza di genere anche se non la riteniamo la strada da percorrere: servono invece altre politiche per favorire la partecipazione delle donne. Per quanto riguarda il metodo, dobbiamo ancora una volta rimarcare come le opposizioni siano costrette a forzare l’iter normativo per poter discutere una proposta di legge in aula. Ci appelliamo al presidente del Consiglio e ai presidenti delle Commissioni perché si possano affrontare in maniera più approfondita anche i testi avanzati dalle forze di opposizione e non soltanto quelli di Giunta o di maggioranza”.

Barriere architettoniche, Regione si attivi per Commissario ad hoc nei Comuni

Un’interrogazione per sapere “se l’Amministrazione regionale ritenga di attivarsi, per quanto di sua competenza, per il commissariamento dei Comuni inadempienti che alla data odierna non hanno ancora ottemperato a quanto previsto dalla Legge 41 del 1986”. L’ha presentata il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, riferendosi alla normativa che prevede l’adozione da parte dei Comuni dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche.

“A un anno dall’entrata in vigore della legge – ricorda Sergo – e cioè entro il 1987, i Comuni avrebbero dovuto dotarsi del PEBA ma ad oggi, secondo quanto dichiarato dall’assessore Pizzimenti, solamente 19 Amministrazioni comunali lo hanno adottato e soltanto 6 hanno richiesto contributi, previsti fino a un massimo di 50 mila euro, per l’abbattimento delle barriere architettoniche. In questi casi è la stessa legge nazionale a prevedere che siano le Regioni a nominare un Commissario ad hoc per l’adozione del Piano”.

“Nel ‘mini-assestamento’ di bilancio approvato in Commissione vengono tagliati 400 mila euro destinati agli Enti locali per l’attività di progettazione e realizzazione di opere volte all’eliminazione di barriere architettoniche, proprio perché questi fondi non sono stati richiesti dai Comuni che si sono già dotati del PEBA – sottolinea il consigliere M5S -. Con un emendamento che presenteremo in aula, chiediamo che queste risorse vengano destinate per incentivare i Comuni a dotarsi del Piano: se nemmeno questo incentivo dovesse risultare efficace, crediamo non rimanga altro strumento che il commissariamento”.

Istituire un Fondo di solidarietà per le vittime del dovere

Istituire un Fondo di solidarietà destinato alle “vittime del dovere”, cioè agli operatori di polizia e altri dipendenti pubblici deceduti o che abbiano subìto un’invalidità permanente in attività di servizio, o nell’espletamento delle loro funzioni. È il contenuto di una proposta del M5S in merito al disegno di legge che assegna un contributo straordinario di solidarietà ai familiari di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, gli agenti di Polizia uccisi lo scorso 4 ottobre a Trieste.

Condividiamo lo spirito di solidarietà nei confronti delle famiglie dei due agenti – spiegano i consiglieri regionali Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai – tanto che il nostro voto in Commissione è stato positivo. Nel contempo chiediamo che un intervento di questo tipo non si fermi a un singolo tragico episodio ma diventi qualcosa di strutturale attraverso l’istituzione di un Fondo. Avevamo pronto un apposito emendamento che poi non abbiamo presentato, confidando nell’impegno da parte di tutte le forze politiche di arrivare in un secondo momento a uno strumento generale. Con l’auspicio, naturalmente, che non ci siano altri eventi così drammatici da renderlo necessario”.

Comune Udine sfugge a richieste chiarimento su Cafc

“Sconcertante la risposta del presidente del Consiglio comunale di Udine, Enrico Berti, all’interrogazione del M5S su Cafc e depuratore di Lignano”. Ad affermarlo sono il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, e il capogruppo pentastellato nell’assemblea udinese, Domenico Liano.

“L’ interrogazione – spiega Liano – intendeva chiedere lumi all’amministrazione comunale riguardo gli sforamenti dovuti agli sversamenti dell’impianto di Lignano, certificati da 6 rapporti su 15 in due anni. Cosa ha fatto il Comune di Udine, in quanto socio di Cafc, per stigmatizzare questa situazione? Quali sono le sanzioni da parte della Regione? C’è consapevolezza sulle ripercussioni economiche per il Comune di Udine e suoi cittadini? Ci sono altri impianti della stessa società che presentano elementi di criticità? Ci sembrava necessario porre queste domande e ancora più doveroso avere delle risposte”.

“Da anni ci occupiamo del depuratore e dello stato di salute delle acque interessate dai suoi scarichi – ricorda Sergo –. Troviamo assurdo che non ci sia alcun controllo sulle partecipate, le loro problematiche, i risvolti economici che ci sono. Rispondendo così il Comune di Udine dimostra che alle assemblee si va solo per alzare a comando una manina”. Il presidente del Consiglio comunale friulano, infatti, ha considerato l’interrogazione M5S non ammissibile in quanto il Comune detiene una quota minima di Cafc e le problematiche relative al depuratore riguardano un territorio diverso da quello udinese.

“Una risposta sconcertante – affermano Sergo e Liano – perchè se è vero che il Comune di Udine detiene il 3,3% di Cafc, va detto che questa quota è comunque maggiore rispetto a quella degli altri soci. Inoltre, qualsiasi investimento ed eventuali sanzioni vanno a incidere sulle casse del Comune e quindi sulle tasche dei cittadini. Sfuggire alle richieste di chiarimento non è certo il modo migliore di controllare le proprie partecipare”.

Moria tartarughe in Fvg correlata a condizioni del mare?

“Esiste una correlazione tra lo stato del nostro mare e i ritrovamenti di tartarughe morte o in fin di vita sul litorale del Friuli Venezia Giulia?”. A chiederlo è la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, che ha presentato un’apposita interrogazione alla Giunta regionale a cui verrà data risposta mercoledì durante il Question Time.

“Vogliamo sapere – spiega Dal Zovo – se i ripetuti ultimi ritrovamenti di tartarughe Caretta Caretta senza vita o in condizioni di salute particolarmente gravi sulle nostre coste, ma anche nella vicina Bibione, sono correlati alle condizioni del mare che hano portato l’Azienda per servizi sanitari della Bassa Friulana l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste a sospendere la raccolta di molluschi”.

Nel primo caso sono state chiuse, con ordinanze rispettivamente del 1 e 3 ottobre, le zone di raccolta dei molluschi “Terrazza” e “Grado” per il superamento dei limiti di legge di Escherichia Coli e della tossina algale DSP; nel secondo è stata ordinata la sospensione della raccolta commercializzazione, trasformazione, conservazione e immissione al consumo dei molluschi bivalvi in numerose aree del Golfo di Trieste fino a quando non risultino ripristinate le condizioni di idoneità biologica.

“Riteniamo fondamentale – conclude la capogruppo M5S – conoscere le motivazioni che stanno alla base di questa moria di queste tartarughe, che rappresentano una specie protetta che è a rischio di estinzione nelle nostre acque”.

Taxi per disabili, Giunta promette regolamento la prossima settimana

“Su nostra sollecitazione, l’assessore Pizzimenti, ammettendo di essere in ritardo, ha assicurato che il regolamento che consentirà di garantire l’adeguamento dei taxi per il trasporto delle persone disabili sarà approvato dalla Giunta regionale al più tardi la prossima settimana”. Lo rende noto il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

“In sede di Commissione sul prossimo assestamento di bilancio – ricorda il consigliere – ho sollevato la questione, notando un rinvio del finanziamento di 100 mila euro agli anni successivi, in attesa dell’approvazione del regolamento che non è stato prediposto nei precedenti 10 mesi. Già nella scorsa legislatura ci eravamo interessati al tema attraverso interrogazioni e un emendamento alla legge di bilancio 2018 per garantire le risorse . Ma il passaggio delle competenze in materia dalle Province alle Uti ha finito per trascurare il sistema del trasporto dei disabili”.

“L’esempio di Trieste è emblematico – aggiunge Ussai -. Siamo passati da 16 taxi attrezzati a 7 e questa drastica riduzione ha fatto sì che il servizio non fosse più coperto sulle 24 ore come era in precedenza. Negli scorsi giorni ci sono state segnalati casi in cui non è stato possibile, in orario serale, usufruire di vetture attrezzate per il trasporto di persone con disabilità motoria. Non è quindi più possibile rimandare l’approvazione del regolamento, in modo da ripristinare un servizio indispensabile e molto apprezzato dai cittadini. Fino al 2017 ne usufruivano a Trieste quasi 10 mila utenti all’anno, con un picco durante le festività di 40/50 chiamate giornaliere”.

Barriere architettoniche: ci sono i fondi ma i Comuni non li usano

“Nel ‘mini-assestamento’ di bilancio approvato in Commissione, e in procinto di essere discusso in aula, vengono tagliati 400 mila euro destinati ai nostri Enti locali per l’attività di progettazione e realizzazione di opere volte all’eliminazione di barriere architettoniche. Riteniamo scandaloso che non si siano spesi questi fondi per interventi necessari e molto richiesti dalla popolazione”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Siamo in una situazione in cui alcuni Comuni svolgono le riunioni dei propri Consigli in sale non accessibili a tutti – sottolinea Sergo -. Se ci sono difficoltà nell’applicazione della legge, questa andrebbe modificata anche se alcune amministrazioni sono riuscite a spendere le risorse. In realtà temiamo che non ci sia l’interesse da parte delle amministrazioni comunali a utilizzare questi fondi”.

“Come affermato dall’assessore Pizzimenti – ricorda il consigliere regionale – solo 20 Comuni hanno predisposto i piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, e di questi solo 2 hanno fatto domanda per progettare e realizzare le opere. Spesso si trovano giustificazioni nelle carenze di personale ma in questo caso, essendo finanziata anche la progettazione, la motivazione non regge. Quindi non ci sono scuse: bisogna intervenire per fare in modo che queste risorse vengano utilizzate quanto prima”

Immigrazione, aiutare forze dell’ordine ma no a caccia alle streghe

“Le parole di Fedriga non hanno senso. Quando gli utenti di Facebook gli hanno chiesto dove fosse Salvini mentre era al Governo ha saputo rispondere solo che lui si occupava di chiudere i porti (falso visto che la stragrande maggioranza delle Ong è riuscita a fare sbarcare i profughi in Italia), come se fosse l’unica competenza di un Ministro dell’Interno”. Lo afferma in una nota il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, commentando le dichiarazioni in diretta Facebook del presidente del Friuli Venezia Giulia. “Infatti, tra un mojito e l’altro, una ragazza veniva stuprata a Udine in agosto: basterebbe questo per sottolineare l’insuccesso dell’azione politica salviniana”.

“La sicurezza delle nostre strade – proseguono i consiglieri M5S – passa da tanti fattori, aiutare le forze dell’ordine a dotarsi di mezzi e personale è sicuramente uno di questi. Infatti, grazie a un DPCM del 4 settembre in queste settimane sono state avviate le procedure di selezione per 11.950 forze dell’ordine. Un attenzione particolare che il Presidente Conte ha sempre avuto, anche quando ha dovuto sopperire alle ingiustificate assenze per campagna elettorale dell’inquilino del Viminale”.

“Oggi, una ragazza di 23 anni, è morta dopo giorni di agonia, dopo che il suo compagno, italiano, l’aveva strangolata. È solo un esempio di quanto affermava pochi giorni fa il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, ovvero che la predominanza di reati commessi dagli stranieri è soltanto un luogo comune – aggiungono gli esponenti pentastellati -. La violenza va condannata e combattuta sempre e in ogni modo, non ha colore di pelle, non ha lingua, non ha confini geografici. Supportiamo sì le forze dell’ordine ma non aprendo la caccia alle streghe”.

Massima attenzione per i lavoratori Mercatone di Reana del Rojale

“Dall’assemblea dei commissari di Mercatone Uno è emerso che nel negozio di Reana del Rojale da gennaio è in atto uno sfratto, in quanto la precedente proprietà non pagava l’affitto. Non per questo ci arrendiamo alla pesante eredità di una gestione sconsiderata, mentre al Tavolo di crisi si combatte per salvare situazioni come quella Reana e altri punti vendita in Italia”.

Lo rendono noto il deputato Luca Sut e il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, a commento dell’informazione giunta sul procedimento in essere presso il punto vendita del comune dell’udinese. “Un altro tassello della pessima gestione da parte dell’ex Ministro Calenda – aggiungono i portavoce – nell’individuazione della società che non ha saputo fare fronte nemmeno agli adempimenti più banali”.

“Il M5S – incalzano Sut e Sergo – è in costante contatto con i Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, affinché venga garantita la massima tutela dell’occupazione per tutti i lavoratori di Mercatone Uno e, ovviamente, anche per quelli di Reana” assicurano i pentastellati che, a una settimana dall’ultimo vertice al Mise, concludono: “Stiamo monitorando la situazione con la massima attenzione, perché le conseguenze delle negligenze di pochi non ricadano su tanti”.

Cooperazione internazionale, Fedriga va verso brutta figura

“La manomissione della legge sulla cooperazione internazionale è un’operazione inutile ai fini pratici, funzionale soltanto alla narrazione di un Governo giallo-rosso brutto e cattivo, visto che andrà incontro a una scontata bocciatura per incostituzionalità”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo il voto in Commissione sul disegno di legge.

“Lo avevamo già sottolineato al momento dell’illustrazione del ddl, lo abbiamo ribadito anche oggi durante l’esame in Commissione, presentando proposte di modifica: Fedriga, di fatto il proponente di questo disegno di legge, si espone a una sonora bocciatura visto che già ci sono sentenze della Corte Costituzionale in cui si sottolinea come gli interventi di solidarietà internazionale vadano a incidere sulla politica estera, prerogativa esclusiva dello Stato” ricorda Capozzella.

“Fossimo nel presidente della Regione – conclude l’esponente M5S – ci penseremmo seriamente se sia il caso di andare incontro a un’ulteriore brutta figura legislativa e a una bocciatura della Consulta soltanto per l’ennesima operazione propagandistica che non compoterà alcun riflesso concreto su un tema serio come quello della cooperazione internazionale”.

Proposta modifica legge caccia assurda e pericolosa

“Proposta di modifica nazionale assurda che consente ai cacciatori di sparare anche al di fuori dei periodi e degli orari previsti dalla stessa norma, anche in zone vietate alla caccia”. È il commento della capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, dopo il voto in Commissione sul pdln di Forza Italia in tema di fauna selvatica, su cui il M5S ha espresso contrarietà. “La norma prevede che siano in via prioritaria i cacciatori ad effettuare questi prelievi, cosa che la norma attuale attribuisce alle guardie venatorie pubbliche”.

“A nulla sono valse le nostre sollecitazioni – spiega Dal Zovo -. Se il problema c’è, bisogna agire in quei luoghi attuando metodi ecologici: dissuasori acustici, sensori luminosi, sottopassi o sovrapassi per la fauna, recinti elettrificati installati in maniera seria e funzionale; questi sono i metodi che devono essere attuati nelle zone, dove il problema sussiste. Non è certo spararndo ed aumentando il potere che già hanno i cacciatori, che risolveranno il problema”.

“È dimostrato che le specie, se la pressione venatoria viene aumentata, non fanno altro che aumentare la proprio proliferazione – prosegue la capogruppo -. E non lo diciamo noi, ma lo dicono studi effettuati a livello nazionale o europei. Questa modifica, votata dalla maggioranza e da alcuni esponenti del PD, e sulla quale solo noi e il consigliere Honsell abbiamo votato a sfavore, non farà altro che aumentare il problema. Non si vuole proprio capire che non è così che va affrontato il tema: deve essere fatto un serio censimento e mappare le zone dove il problema esiste e concentrarsi su quei luoghi. Aprire tale forma di controllo, su tutto il territorio nazionale, con deroghe su orari, luoghi e periodi, creerà il far west”.

“Ci auguriamo che questa proposta di modifica non trovi la maggioranza in Parlamento e rimanga solo l’ennesima, brutta norma, votata dal consiglio regionale – conclude Dal Zovo -. Ma non in nome nostro: e non è questione di essere contrari o favorevoli alla caccia, qui si tratta di favorire una lobby a discapito della tranquillità degli animali e della popolazione. Inviterei i componenti del Consiglio, a chiedere al popolo (visto che si sentono i loro unici rappresentanti) se sono d’accordo a questa modifica normativa, assurda e pericolosa”.

Da centrodestra moltiplicazione delle poltrone

“Fratelli d’Italia da Pordenone richiama il centrodestra, chiedendo alla Giunta regionale di assegnare risorse e personale alle ri-nasciture Province, ma tralascia di ricordare che la riforma degli Enti locali sarà soprattutto un’operazione per aumentare i posti da spartire”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento Cinque, Mauro Capozzella.

“Che il centrodestra in Friuli Venezia Giulia abbia voglia di moltiplicare le poltrone da assegnare agli amici lo si è già visto in più di un’occasione durante questo anno e mezzo di governo regionale” sottolinea Capozzella.

“Sbagliano gli esponenti di FDI a scaricare su di noi le responsabilità di una riforma delle Uti che mai abbiamo neanche lontanamente sostenuto – aggiunge il consigliere M5S -. Mettere mano all’architettura istituzionale del Fvg è un obiettivo che condividiamo, farlo reintroducendo le Province, magari con un nome diverso per confondere le idee, è profondamente sbagliato”.

Depuratore di Lignano: Cafc non ha più specchi su cui arrampicarsi

“Rimaniamo alquanto perplessi di fronte all’ennesima difesa d’ufficio del Cafc: i documenti parlano chiaro”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, relativamente alle dichiarazione della società che gestisce il depuratore di Lignano sul presunto corretto funzionamento dell’impianto. “In questi due anni, per avvalorare questa tesi, prima si è detto che i campionamenti di Arpa FVG non sono rappresentativi, poi che gli sforamenti sono stati solo occasionali. Ora che invece la non conformità degli sversamenti è certificata in 6 rilevamenti su 15 in due anni (e 2 su 3 nel 2019) si sostiene che il problema riguarda solo alcuni parametri: prima o poi gli specchi su cui arrampicarsi finiranno”.

“In quale modo tali affermazioni da parte del Cafc si conciliano con altre evidenze? – si chiede Sergo – Mi riferisco in particolare a quanto accertato dal quinto rapporto di prova, sui 14 emessi da Arpa FVG dal 2017 al Giugno 2019, che stabilisce la non conformità dei reflui che vengono scaricati in mare, proprio dall’impianto di Lignano. Stiamo parlando del 36% dei campioni prelevati. Ma non è ancora tutto: un ulteriore prelievo che ha portato la statistica dei rapporti non conformi al 40% nel biennio”.

“Nel corso dell’audizione in Commissione dello scorso 17 luglio, oltre alle parole rassicuranti dell’assessore regionale Scoccimarro e del sindaco Fanotto, dall’esposizione dei certivi del Cafc è anche emerso che l’impianto, il cui progetto del 2008 prevedeva entro il 2016 la realizzazione di 4 lotti di cui sono stati realizzati soli i primi due lotti del 2015, non è ancora mai stato collaudato – aggiunge l’esponente M5S -. Nel frattempo il depuratore ha passato l’ennesima estate con le sue solite problematiche, evidentemente ancora irrisolte nonostante i lavori del 2015 e del 2018, e contemporaneamente gli sforamenti dei vari valori prescritti non hanno interessato solo il parametro dell’escherichia coli ma anche dell’azoto nitroso, mettendo in discussione non solo la disinfezione dei reflui, ma l’intero processo del loro trattamento biologico”.

“Sempre in quell’audizione abbiamo ricordato che dopo aver visto alcuni rapporti di prova del 2017 che attestavano sversamenti di escherichia coli in quantità pari anche a 630 volte i limiti di legge autorizzati, ci siamo anche preoccupati di capire cosa questo potesse comportare per il Mare Adriatico – ricorda Sergo -. Ci è stato ribattuto che in provincia di Udine non c’è solo il depuratore di Lignano che sversa in Laguna e in mare, così come ci è stato detto che gli sforamenti non sono un fatto eccezionale per di depuratori. Pertanto abbiamo chiesto ad Arpa FVG di rendere pubblico quali altri impianti siano stati sanzionati dall’Agenzia negli ultimi anni. Con nostro stupore è emerso tuttavia che l’unico impianto oggetto di verbali e sanzioni per illecito amministrativo e inquinamento di corpo idrico in tutta la provincia di Udine è stato il depuratore di Lignano Sabbiadoro”.

“Concludiamo dicendo che queste sanzioni vengono pagate due volte dagli utenti e possono arrivare ad una cifra che ormai si aggirerebbe intorno ai 200 mila euro – conclude Sergo -. In tutta questa vicenda la buona notizia è che il depuratore di Lignano, pur essendo l’unico della provincia ad essere stato sanzionato negli ultimi anni, non è mai stato tra i depuratori oggetto di procedura di infrazione comunitaria, altrimenti ci sarebbe costato ancora di più”.

Cooperazione, ddl a rischio incostituzionalità

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“La Giunta regionale cerca di far rientrare dalla finestra ciò che è già stato buttato fuori dalla porta”. I consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella e Andrea Ussai, avvertono sul rischio illeggittimità del ddl di modifiche della legge sulla cooperazione allo sviluppo. “In particolare richiamare in maniera maldestra tra le finalità anche il ritorno volontario assistito, oltre a snaturare la norma sulla cooperazione, rischia portare all’ennesima impugnazione”

“La recente impugnazione della norma sui rimpatri volontari è solo l’ultimo caso di una materia su cui la Corte Costituzionale si è già espressa in altre occasioni, sancendo la competenza esclusiva dello Stato – ricorda Capozzella -. Laddove nel testo proposto si ravvisino gli estremi di un coinvolgimento nella politica estera da parte della Regione, è molto probabile che ci si imbatta in un vizio di legittimità costituzionale”.

“Consigliamo alla Giunta di non procedere per spot – aggiunge Ussai -. Abbiamo già visto l’efficacia delle dichiarazioni della campagna elettorale di Salvini che aveva promesso 600mila rimpatri quando oggi ci troviamo all’anno zero, tanto che nelle scorse settimane si è reso necessario un ‘Decreto rimpatri’ per velocizzare le esame della richiesta di asilo e rendere più efficaci le procedure per i rientri”.

“Sarebbe meglio – conclude il consigliere M5S – concentrarsi su una manutenzione della legge regionale che promuova l’uso efficace delle risorse e delle competenze, per accrescere l’impatto delle iniziative, e migliori il coinvolgimento della società civile, dell’imprenditoria, del mondo accademico, della ricerca e di tutte le istituzioni nel sistema regionale della cooperazione”.