sabato, 18 Gennaio 2025
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Lavoro cresce in Italia e nel Nordest ma non in Fvg

“Il Decreto Dignità ha posto le basi per un lavoro più stabile e se in tutto il Nordest solo il Friuli Venezia Giulia ha perso occupati rispetto all’anno scorso, evidentemente il problema non risiede nelle misure nazionali ma in quelle regionali”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, commentando i dati di Ires Fvg sull’occupazione nel primo trimestre del 2019.

“Solo una settimana fa l’assessore Rosolen illustrava i dati della crescita dei contratti a tempo indeterminato prendendosi i meriti – aggiunge Capozzella -. Oggi invece la ricerca dell’Ires pone il Friuli Venezia Giulia come fanalino di coda in tema di occupazione, con oltre duemila lavoratori persi in un anno, puntando il dito contro il Decreto Dignità: è il caso di mettere un po’ di ordine”.

“La crescita del 45,7% in regione dei tempi indeterminati (arrivati a oltre 12mila nuovi contratti) rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso, con addirittura un +95,3% delle stabilizzazioni rappresenta un successo del Decreto Dignità che si pone proprio l’obiettivo di favorire un lavoro di qualità” sottolinea l’esponente M5S.

“Inoltre, i dati della ricerca Ires secondo cui gli occupati crescono a livello nazionale dello 0,6%, e nel Nordest dell’1,6% con un picco del 2,5% in Emilia Romagna, indicano come complessivamente le politiche del lavoro portate avanti dal Governo abbiano ottenuto risultati positivi – conclude Capozzella –. Possibile quindi che il Decreto Dignità non funzioni solo in Friuli Venezia Giulia? O magari è la Giunta regionale che deve porsi qualche domanda sugli strumenti messi in campo?”.

Ospedale Cattinara, tempi non calcolabili per lavori

“Con la scelta di ricorrere a una nuova impresa subentrante per l’esecuzione degli interventi previsti all’ospedale di Cattinara a Trieste, abbiamo un’ipotesi temporale per l’inizio dei lavori ma sappiamo anche che i tempi per l’esecuzione degli stessi non sono calcolabili”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo l’audizione del Commissario unico di AsuiTrieste e Aas 2, Antonio Poggiana, in sede di III Commissione consiliare.

“La situazione che si è venuta a creare conferma la scelleratezza della scelta di ristrutturare il nosocomio con i pazienti all’interno invece di prevedere la costruzione di una nuova struttura – aggiunge Ussai -. È stato un azzardo riuscito male che ha finito per bloccare cinque piani dell’ospedale e per mettere in difficoltà i professionisti nell’erogazione dei servizi ai cittadini”.

“L’auspicio è che i tempi siano i più brevi possibile per ripartire con gli interventi – aggiunge il consigliere M5S – ma, se da una parte sappiamo che i lavori potrebbero partire tra la primavera e la seconda metà del 2020, con l’ospedale operativo non abbiamo certezze sulla conclusione degli stessi, al di là dei sei anni indicati nel progetto. E a pagare le conseguenze è la comunità non solo triestina ma dell’intero Friuli Venezia Giulia essendo Cattinara una struttura di rilevanza regionale”.

“Nel corso dell’audizione abbiamo chiesto chiarimenti anche per quanto riguarda il progetto, annunnciato qualche settimana fa, per migliorare la situazione logistica del Pronto soccorso di Cattinara – conclude Ussai –. A differenza di quanto era stato annunciato, per non incidere sull’operatività, il Commissario ha reso noto che i lavori, i quali non dovrebbero durare più di un mese, partiranno alla fine dell’estate”.

Punto nascita Latisana, centrodestra in difficoltà

“Sulla questione del punto nascita di Latisana il centrodestra è in palese difficoltà, tanto che domani in Commissione non ci sarà la prevista risposta alla mia interpellanza sul tema, facendo carta straccia del regolamento del Consiglio regionale”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai.

Nell’interpellanza l’esponente pentastellato chiede alla Giunta se e con quali tempi intende riaprire il Punto nascita e la Pediatria di Latisana e se intende predisporre iniziative con il Veneto per un “Punto nascita del mare” che miri a raccogliere anche l’utenza del portogruarese. Il documento era stato depositato a luglio 2018 e, da regolamento, dopo due mesi, se richiesto, ci dovrebbe essere la risposta in Commissione alla prima seduta utile.

“È quindi evidente che, nonostante le promesse, con tanto di video di Salvini davanti all’ospedale di Latisana, il centrodestra è ancora in fase di stallo e si trova in difficoltà, anche in vista della manifestazione a Palmanova prevista per sabato” continua Ussai.

“Passato un anno di legislatura, è arrivato il momento di mantenere le promesse – conclude l’esponente M5S –. Soprattutto con la stagione balneare già iniziata, c’è l’esigenza di servizi adeguati, non solo per quanto riguarda il Punto nascita ma anche, come indicato nell’interpellanza, per la Pediatria. Mi auguro che una decisione venga presa al più presto e che, quantomeno per correttezza istituzionale, la si comunichi prima con atti istituzionali rispondendo alle nostre richieste che tramite annunci in pompa magna sulla stampa”.

Enti locali, la Giunta aspetta le decisioni romane

“Tra le righe delle leggi omnibus portate avanti dalla Giunta regionale e dalla maggioranza di centrodestra troviamo continue forme di manutenzione delle Uti. Ma non basta: oggi l’assessore Pierpaolo Roberti ha confermato la volontà di attendere le risultanze del tavolo costituito a Roma per l’abrogazione della legge Delrio e il ripristino delle Province a elezione diretta, cosa a cui ci opponiamo da sempre”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo la riunione di oggi della V Commissione consiliare che ha affrontato le parti di competenza del ddl 54.

“Ciò che è emerso dalle parole dell’assessore è l’assenza di un road map regionale in tema di enti locali e nell’individuazione dei soggetti di area vasta – sostiene Capozzella -. Appare incomprensibile questa attesa delle decisioni da Roma da parte della Giunta, avendo la Regione potestà in materia. Sarebbe invece il caso di sfruttare l’autonomia e di avanzare una propria proposta tagliata su misura per il Friuli Venezia Giulia”.

Punto nascita Latisana, è ora di dare risposte, non solo di criticare chi c’era prima

“Non è più tempo di dare la colpa a quelli che c’erano prima per le scelte o le mancate scelte sul Punto nascita di Latisana, ma è ora di dare risposte mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale”. Questo il commento del consigliere regionale del M5S, Andrea Ussai .

“Soprattutto adesso – sottolinea la consigliera comunale del M5S, Loredana Pozzatello – che è iniziata la stagione balneare e continuiamo a trovarci con l’autostrada quotidianamente bloccata e il numero di incidenti, anche mortali, che da inizio anno continuano a salire in maniera drammatica”.

“Abbiamo sollecitato nelle scorse settimane la risposta all’ interrogazione depositata ormai a luglio dell’anno scorso per conoscere le tempistiche della riapertura della Pediatria e del Punto nascita di Latisana, eventualmente anche in sinergia con la regione Veneto – spiegano Ussai e Pozzatello – ma da quanto ci sembra di capire manca la collaborazione e nella vicina regione la politica è molto più attiva che da noi, nonostante il ridottissimo numero di parti che si continuano a registrare presso il Punto Nascita di Portogruaro”

Vicenda Zavattaro è un’incredibile pantomima

“Un’ incredbile pantomima”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai, definisce la vicenda legata alla figura di Francesco Nicola Zavattaro, responsabile dell’Azienda regionale di coordinamento della salute che sembrava destinato al trasferimento in Calabria ma che invece, stando alle ultime notizie, avrebbe scelto di rimanere in Friuli Venezia Giulia.

“Zavattaro dovebbe essere il super manager bocconiano che veniva in regione per sistemare la sanitá. Invece assistiamo a questo valzer, oltre al fatto che la cosiddetta ‘Azienda zero’, che dovrebbe coagulare i migliori professionisti per il coordinamento del comparto, sta andando a regime molto lentamente, per usare un eufemismo. Senza contare che non è ancora chiaramente definita la coesistenza tra Arcs e Direzione centrale” aggiunge l’esponente M5S.

“Il centrodestra nella scorsa legislatura lamentava il ricorso ai manager da fuori regione ma non ha fatto altro che ruotarli, chiamandone un altro ‘esterno’ per guidare l’Azienda zero – conclude Ussai – Avevamo salutato con favore la nascita dell’Arcs, che doveva rafforzare il governo e la valutazione del nuovo Sistema sanitario regionale, ma è arrivato il momento di renderla effettivamente operativa invece di dovere discutere della partenza o meno del suo direttore”.

Garantire futuro dei servizi regionali di orientamento

“Apprendiamo con soddisfazione l’intenzione della Giunta di mantenere i servizi regionali di orientamento e di garantire il turnover del personale in vista dei prossimi pensionamenti”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo la risposta dell’assessore Rosolen alla sua interrogazione sul tema.

“Una parte consistente del personale dei servizi regionali di orientamento – ha ricordato Capozzella – ha già maturato, o lo farà a breve, la cosiddetta ‘quota 100’ prevista dalla riforma pensionistica. Quello dell’orientamento è un servizio specialistico formato da psicologi o orientatori esperti che provvedono anche all’erogazione di attività specialistiche agli utenti, siano essi istituzioni pubbliche o private o singoli cittadini”.

“Per questo motivo – ha concluso l’esponente M5S – riteniamo necessario un affiancamento dei sostituti con i colleghi che stanno per andare in pensione per non perdere le competenze tecniche specifiche e le conoscenze nelle reti istituzionali con cui stanno collaborando, composte da istituti scolastici, enti di formazione, servizi sociali e specialistici del territorio”.

L’assessore Riccardi faccia chiarezza su ricoveri in Rsa

“Nessun chiarimento da parte dell’assessore Riccardi per quanto riguarda l’utilizzo dei moduli non aggiornati e le improprie richieste di compartecipazione alle persone ricoverate nelle Rsa di Trieste”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo la risposta in aula dell’esponente della Giunta alla sua interrogazione.

“Riccardi non fa altro che citare l’apposito decreto ministeriale del 2017, sostenendo che viene applicato in toto, quando in realtà le segnalazioni dei cittadini dicono tutt’altro – attacca Ussai -. La stessa Azienda sanitaria ammette l’utilizzo di una modulistica vecchia ma, cosa ancora più grave, pare che in alcuni casi, nonostante l’autorizzazione alla proroga della degenza in base alle condizioni dell’assistito, venga chiesta la compartecipazione alla spesa pari al 50% dell’intero valore della tariffa giornaliera ai pazienti già a partire dal 31° giorno, secondo il vecchio regolamento”.

“Per quanto riguarda la modulistica l’Asuits ha informato che la stessa verrà aggiornata dopo il 12 giugno, ma comunque ad oggi manca assolutamente la volontà politica di fare chiarezza per quanto concerne la richiesta di compartecipazione alla spesa e la differenziazione fra trattamenti estensivi e interventi di sollievo, fatto grave tenuto conto che parliamo della parte più fragile della popolazione. Ma se per Riccardi va tutto bene – conclude Ussai – tanto vale richiamare l’assessore Telesca e l’ex Direttore centrale e generale Marcolongo visto che nel frattempo nulla è cambiato”.

Eventi in luoghi accessibili, segnale di civiltà

“Organizzare o patrocinare eventi in luoghi accessibili è un atto di civiltà”. Lo ha affermato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ha presentato un’interrogazione sul tema a cui è stata data risposta durante la seduta di oggi.

L’interrogazione nasce da quanto accaduto in occasione di “Parkfest 2019”, organizzato dal Comune di Venzone con il patrocinio della Regione. “Un evento in cui veniva evidenziata l’attenzione alla mobilità sostenibile – ha ricordato Sergo – ma che, nella serata di sabato 25 maggio ha avuto come location la Sala consiliare del Municipio di Venzone, luogo assolutamente inaccessibile per chi abbia una capacità motoria ridotta o impedita”.

“Dalla risposta dell’assessore Barbara Zilli – ha aggiunto il consigliere M5S – apprendiamo con stupore che per la Regione la non accessibilità di una sala non è un motivo valido per negare il patrocinio. Condividendo che comunque lo stesso vada conferito per il merito, nulla vieta di prestare la giusta attenzione e chiedere che una manifestazione venga organizzata in una località facilmente accessibile a tutti”.

“Il nostro motto ‘Nessuno deve rimanere indietro’ è ancora più valido in queste circostanze – ha concluso Sergo – Già il fatto che una sala dove si svolgono i Consigli comunali non sia accessibile a tutti è qualcosa che non dovrebbe accadere. All’amministrazione regionale chiediamo, come già avevamo fatto sollevando la questione nella scorsa legislatura, di dare un segnale di attenzione e civiltà”.

Vitalizi, da M5S la prima proposta di legge

“Già a dicembre dello scorso anno abbiamo presentato una proposta di legge che conteneva disposizioni in materia di vitalizi degli ex consiglieri e assessori nonché per il trattamento da oggi in poi”. A ricordarlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, durante la discussione della pdl in materia di vitalizi.

“La nostra proposta era ambiziosa e lungimirante, in quanto prevedeva il metodo contributivo per la determinazione del trattamento previdenziale nell’ottica di un contenimento della spesa pubblica e di una maggiore equità della misura – ha aggiunto Capozzella -. Successivamente la legge di bilancio nazionale ha posto in capo alle Regioni la disciplina in materia, previa intesa con lo Stato raggiunta in aprile. In base a queste premesse abbiamo apposto la firma sulla proposta di legge approvata oggi”.

Porto Nogaro, no a scavi fini a sé stessi

“Non si facciano opere tanto per farle ma si lavori perché le navi possano effettivamente entrare a Porto Nogaro”. Lo ha affermato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ha presentato un’interrogazione sul tema dei dragaggi del fiume Corno a cui ha dato risposta oggi in aula l’assessore alle infrastrutture, Graziano Pizzimenti.

“Nell’area limitrofa in cui si è incagliata una nave lo scorso febbraio – ha ricordato Sergo – Arpa già un anno prima aveva individuato, a seguito di precedenti mareggiate, circa 4mila metri cubi di sedimenti spostati all’interno del canale navigabile ma nessun intervento è stato effettuato per ripristinare la navigabilità”.

“Oggi, secondo quanto riferito dall’assessore, si interviene con un nuovo progetto ma di fatto verranno spostati i sedimenti ai lati del canale, con il rischio che una prossima mareggiata finisca per bloccare nuovamente il canale – ha dichiarato il consigliere M5S – L’aupiscio è che non si scavi tanto per tornare a scavare, ma che ci sia la dovuta attenzione sull’accesso a Porto Nogaro attraverso una manutenzione, continua che fino a oggi non c’è stata”.

“Faremo i dovuti approfondimenti anche sul perché nel giro di un mese l’amministrazione regionale abbia cambiato idea presentando il 1 marzo 2019 un progetto per ‘la movimentazione di sedimenti portuali in aree contigue’ seguendo le procedure previste dal D.M. 173/2016 per poi appaltare un lavoro al massimo ribasso – conclude Sergo -. Ci chiediamo perché si siano dovuti aspettare quasi due anni per potere movimentare sedimenti che, secondo Arpa, nell’ottobre 2017 avevano parzialmente interrato il tratto a mare franando dalle sponde del canale stesso a seguito di una mareggiata. Purtroppo su questo non abbiamo ricevuto le dovute risposte”.

Piano lupo, contrari a previsione di prelievi

“L’assessore Zannier punta in prospettiva alla gestione di possibili prelievi di lupi, impostazione che non condividiamo e che va contro la filosofia del Piano nazionale elaborato dal ministro Costa, in collaborazione con Ispra, portatori di interesse, Regioni e Province Autonome. Se il tavolo per la redazione del piano ha elaborato questa proposta, significa che la coesistenza senza abbattimento è possibile”. Ad affermalo è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, che ha interpellato l’esponente della Giunta in merito alla posizione che intende sostenere in sede di Conferenza Stato – Regioni sul ‘Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia’, presentato dal Ministero.

“Il Piano è stato elaborato proprio per favorire la coesistenza tra uomo e lupo e il suo aspetto virtuoso sta proprio nell’assenza di previsione di prelievi – commenta Dal Zovo –. Lo stesso assessore ha ricordato come in Friuli Venezia Giulia la presenza del lupo non sia tale da creare problemi di gestione”.

“La nostra posizione rimane quella di una conservazione delle popolazione vitali di lupo che sono parte integrante dell’ecosistema e non rappresentano un pericolo per l’essere umano – conclude la consigliera M5S -. Per questo ci opponiamo all’ipotesi di un Piano che punti l’attenzione sull’abbattimento e non sulla coesistenza”.

Discutere al più presto in Commissione su pianificazione trasporti

È stata ritirata la mozione del Movimento 5 Stelle sulla necessità di rivedere il Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica. Il ritiro è avvenuto sulla base dell’impegno preso dalla Giunta regionale di discutere in sede di Commissione sulla revisione del Piano e degli altri strumenti di pianificazione relativi alle infrastrutture.

“La richiesta di aggiornamento del Piano, approvato nel 2011, l’abbiamo avanzato nel corso dell’iter partecipativo per l’approvazione della Tangenziale Udine Sud – ricorda Sergo -. In quell’occasione è stata la stessa amministrazione regionale a risponderci che c’era condivisione sull’opportunità di revisione ma che non era quella la sede per farlo. Oggi l’assessore Pizzimenti ci dice che invece preferisce affrontare un dibattito più ampio sulla pianificazione nel settore dei trasporti”.

“A noi va bene portare il dibattito in Commissione e ampliare la discussione al tema del governo del territorio – conclude l’esponente M5S -. Mi auguro che il tema venga calendarizzato al più presto perché le condizioni dei trasporti sono evidentemente cambiate rispetto a quanto indicato nel Piano attualmente in vigore. E non lo diciamo per opporci alle opere ma per realizzare quelle davvero utili sulla base di un quadro della situazione aggiornato”.

 

Giunta e maggioranza bocciano mozione su organico Questura Pordenone

“Il Movimento 5 Stelle si è attivato già da mesi perché il Governo si attivi per ovviare alla carenza di organico che attanaglia la Questura di Pordenone. Giunta e maggioranza invece hanno preferito voltarsi dall’altra”. Così il consigliere regionale M5S, Mauro Capozzella, tra i firmatari della mozione, bocciata oggi in aula, che avrebbe impegnato la Giunta a “rappresentare puntualmente al Governo nazionale le esigenze in termini di organici di tutte le Questure del territorio regionale a partire da quella pordenonese”.

“Gli operatori del settore, in particolare il vicesegretario nazionale Fsp, Raffaele Padrone, hanno lanciato l’allarme già da tempo e noi lo abbiamo raccolto immediatamente – afferma Capozzella -. Spiace invece che la Giunta regionale e la maggioranza abbiano invece preferito bocciare la mozione nonostante a Pordenone il sottodimensionamento sia ormai un dato storico e che nella Destra Tagliamento si registri, in controtendenza con il resto della regione, un aumento dei reati”.

M5S Fvg: “Elezioni europee per noi negative ma da qui ripartiamo”

“Il risultato delle elezioni europee è negativo, non possiamo nasconderlo. Ma da qui dobbiamo ripartire per portare avanti le nostre battaglie che non vengono accantonate”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai, a commento del voto per il Parlamento europeo.

“Come ha dichiarato Luigi Di Maio, anche in Friuli Venezia Giulia ringraziamo chi ci ha votato ma anche chi non lo ha fatto, perché da questo risultato dobbiamo imparare – affermano i componenti del Gruppo consiliare M5S – Ora bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare. Lo stesso Di Maio si è posto l’obiettivo di una riorganizzazione del MoVimento partendo dal territorio: noi siamo a disposizione per portare avanti questo lavoro nella nostra regione”.

“Facciamo infine i migliori auguri di buon lavoro a Marco Zullo, che ha ottenuto la riconferma come parlamentare europeo, e la capolista della circoscrizione Nord-Est, Sabrina Pignedoli, se confermata – concludono i consiglieri regionali M5S – perché sappiano rappresentare al meglio le istanze di quest’area del Paese e in particolare del Friuli Venezia Giulia a livello comunitario”.

Rammarico per vicenda Mercatone Uno, ora priorità ai lavoratori

“Ho seguito la vicenda del Mercatone Uno dal 2015. Pochi giorni fa ho sentito il sindaco di Reana del Rojale per capire come mai ci fossero dei movimenti nei pressi del negozio. Purtroppo solo stanotte abbiamo capito quel che succedeva”. È il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, alla notizia del fallimento di Shernon S.p.A., proprietaria, fra gli altri, del punto vendita Mercatone Uno friulano.

“Sapere del fallimento che porta ad un futuro ancora più incerto per i lavoratori provoca tanto rammarico e rabbia per come è stata gestita negli anni tutta questa vicenda – aggiunge Sergo -. L’epilogo con la comunicazione ai dipendenti via social la dice lunga. L’unica speranza rimane che i nuovi negozi, che sicuramente apriranno in quei locali, diano la priorità all’assunzione del personale rimasto per strada, a cui da anni viene promessa una riapertura che non ci sarà più”.

“Nella passata legislatura, grazie al Movimento 5 Stelle – conclude il consigliere regionale – è stata approvata una norma che prevede un meccanismo del genere in caso di aperture di centri commerciali. Quindi si può fare.

Vajont, bene ricordo ma si pensi a iniziative per rilancio area

“La proposta di legge per l’istituzione della ‘Giornata in ricordo della tragedia del Vajont’ è indubbiamente un’iniziativa pregevole su cui, peraltro, abbiamo apposto la firma come Gruppo consiliare. Ma non fermiamoci al ricordo”. Lo ha affermato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, nella seduta della VI Commissione in cui è stata illustrata la pdl.

“Sarebbe opportuno sfruttare l’occasione per interventi più ambiziosi rispetto all’obiettivo, comunque condivisibile, di un incremento dei flussi turistici nella zona del Vajont legato alla memoria. – ha aggiunto Capozzella – La politica raccolga la sfida di far rivivere le vallate attraverso servizi e iniziative più ad ampio respiro”.

M5S: Ilaria Dal Zovo nuovo capogruppo in Consiglio regionale

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Ilaria Dal Zovo è la nuova capogruppo del Gruppo Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Al secondo mandato in piazza Oberdan, Dal Zovo è stata presidente del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione nella legislatura precedente.

Subentra ad Andrea Ussai, che ha ricoperto il ruolo nella prima parte della XII legislatura. L’avvicendamento rientra nella disciplina interna al M5S che prevede la turnazione di tutti i consiglieri nella posizione di capogruppo.

Corte Costituzionale boccia norma su impianti distribuzione carburanti

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illeggittimità dell’articolo 14 della legge regionale 3/2018 (Norme urgenti in materia di ambiente, di energia, di infrastrutture e di contabilità). La norma in questione, approvata a gennaio 2018 durante la scorsa legislatura, riguarda la rete degli impianti di distribuzione di carburante in Friuli Venezia Giulia.

“Fin da subito avevamo sollevato la questione – ricorda il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo – in quanto l’articolo prevedeva di fatto un’ulteriore proroga all’applicazione della legge regionale che indicava le condizioni di incompatibilità territoriale o di inidoneità tecnica degli impianti. Tutto questo dopo che erano stati dati praticamente quattro anni di tempo sia ai Comuni che alle aziende per verificare se gli impianti di distribuzione di benzina fossero compatibili o meno con il nostro territorio e con il nostro ambiente”.

La pronuncia della Corte Costituzionale, giunta lo scorso 16 maggio, ricorda come la disciplina statale prevedeva l’obbligo di iscrizione all’anagrafe degli impianti di distribuzione di carburanti entro agosto 2018, con la possibilità di adeguare le strutture incompatibili entro febbraio 2019 o, in caso contrario, di cessare l’attività entro novembre 2018.

“La norma regionale stabilisce invece che il il programma di adeguamento (non l’adeguamento) possa essere presentato entro due anni dall’entrata in vigore della stessa legge regionale” è scritto nella pronuncia che stabilisce “il chiaro contrasto” con la legge statale, con la conseguente illegittimità della norma regionale, in quanto la disciplina statale è riconducibile alle materie di competenza esclusiva dello Stato in fatto d sicurezza.

Programma immigrazione non trascuri integrazione stranieri regolari

L’attenzione alle situazioni più critiche (richiedenti asilo e minori non accompagnati) non monopolizzi le politiche regionali sull’immigrazione. Lo hanno affermato i consiglieri regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai e Mauro Capozzella, nel corso della seduta della VI Commissione che ha dato il suo parere al Programma immigrazione 2019, sul quale il Gruppo pentastellato si è astenuto.

“Valutiamo favorevolmente il recepimento di alcune nostre istanze, in particolare il supporto ai Comuni e l’introduzione di requisiti per le strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, su cui avevamo presentato una mozione approvata dall’aula – ricordano i consiglieri M5S –. Ma si tratta di una questione, così come quella relativa ai richiedenti asilo, che rappresenta pur sempre una parte minoritaria del grande tema dell’immigrazione ma che di fatto monopolizza il Programma, che invece prevede soltanto azioni marginali per risolvere i problemi legati all’integrazione nei confronti degli oltre 106 mila stranieri regolarmente presenti in Friuli Venezia Giulia”.

“Nel documento, infatti, non si parla di educazione civica, parità di genere, promozione della legalità e demanda l’insegnamento della lingua italiana nei confronti di queste persone a iniziative ministeriali, senza valorizzare progetti in essere rivolti all’inclusione come ad esempio quello sull’integrazione delle donne straniere “stabili” e regolari che ridurrebbero i costi per sanità e mediazione culturale” sostengono Ussai e Capozzella.

“Manca inoltre totalmente, come invece era contenuto nei precedenti Programmi, un consuntivo dell’attività per valutare l’efficacia delle misure messe in campo e dell’utilizzo delle risorse, anche per questo abbiamo chiesto di conoscere nel dettaglio i dati relativi al fenomeno immigrazione (rimpatri volontari, riammissioni in Slovenia, proseguo amministrativo dei neo maggiorenni, numero aggiornato delle presenze di richiedenti asilo, ecc.) – concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle -. Dati che sarebbero stati utili per affrontare il dibattito in maniera meno ideologica ma che non sono stati presentati, facendo sì che la discussione di oggi fosse eccessivamente condizionata dal clima di campagna elettorale”.