“Non solo abbiamo votato la mozione che impegna la Giunta regionale ad agire sul Governo nazionale per l’adozione urgente dei decreti attuativi del Fondo indennizzo risparmiatori, con riferimento in particolare ai 16 mila cittadini del Friuli Venezia Giulia coinvolti nei fallimenti delle banche venete, ma l’abbiamo anche firmata”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Siamo al fianco dei risparmiatori che si battono per avere giustizia e come Movimento abbiamo chiesto al Ministero dell’economia di agire in questo senso, anche alla luce del recente caso Tercas. – ha dichiarato in aula il consigliere regionale – È giusto che l’Unione Europea svolga i controlli per verificare la presenza di eventuali aiuti di Stato, non che le lungaggini di questi controlli, o peggio le decisioni, creino disagi ai nostri concittadini”. “Siamo favorevoli anche alla previsione di un osservatorio regionale sul risparmio e sul credito – ha concluso Sergo – così come vorremmo che fosse imminente l’avvio di una commissione d’inchiesta parlamentare seria sulle banche per fare luce su quanto avvenuto negli ultimi anni nel nostro Paese”.
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Sergo: “Giustizia per risparmiatori banche venete”
Ussai: “Su Foibe si arrivi a verità condivisa”
Il Movimento 5 Stelle ha votato a favore della mozione che impegna la Giunta regionale a sospendere ogni contributo a chi nega il dramma delle Foibe e dell’Esodo. “Il principio su cui si fonda la mozione è condivisibile e per questo abbiamo deciso di votarla – spiega il capogruppo Andrea Ussai – anche se ci sono alcuni dubbi sull’applicabilità della mozione”.
“Il nostro auspicio – aggiunge Ussai – è che si possa finalmente arrivare a una verità condivisa su questo capitolo drammatico della nostra storia e che dopo troppi anni di colpevole silenzio ci possano essere momenti di confronto per superare ogni divisione”.
Su carburanti si faccia un ragionamento complessivo
“Ben venga un tavolo sul tema dei carburanti in Friuli Venezia Giulia per discutere con i soggetti interessati dei problemi del settore ma anche del futuro della mobilità”. Lo ha dichiarato l’esponente del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, durante la discussione in Consiglio regionale della mozione, presentato da Progetto Fvg ma firmata anche dal gruppo pentastellato, che impegna la Giunta ad avviare un “tavolo urgente di crisi del settore di vendita carburante”.
“Nelle premesse della mozione si dà ampio risalto soprattutto alla questione dei prezzi e della concorrenza dei Paesi confinanti – ha rimarcato Sergo – ma la crisi del settore è generalizzata in tutta l’Italia. In Friuli Venezia Giulia abbiamo anche un altro problema legato alla scontistica regionale visto che, come ricordato nell’audizione da noi richiesta degli assessori competenti in Commissione, c’è anche una concorrenza del vicino Veneto che talvolta presenta prezzi più concorrenziali rispetto a quelli della nostra regione. C’è anche il proliferare di tutta una serie di distributori e anche questo è un tema da attenzionare, così come quello della riconversione. Quindi il problema per i nostri imprenditori c’è ed è necessario intervenire”.
“In questo tavolo si dovrà discutere anche sul futuro della mobilità – ha concluso il consigliere regionale – Se continuiamo a puntare sulla mobilità sostenibile e sull’incentivo alle auto meno inquinanti, ci sarebbero comunque ripercussioni sui distributori di carburanti tradizionali. A livello nazionale negli ultimi anni si sono persi 4 mila distributori (il 21%) e molti stanno vivendo una situazione difficile e di precarietà. Il ragionamento, quindi, dovrà essere complessivo”.
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M5S: chiarito errore materiale su richiesta Corte dei Conti
Un mero errore materiale ha portato la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia a chiedere al Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle “chiarimenti sulle spese per l’acquisto e noleggio di dotazioni informatiche”. Errore peraltro che il Gruppo stesso ha prontamente corretto: la documentazione rivista verrà inviata alla magistratura contabile entro il termine previsto del 2 aprile.
In sostanza, nel documento riepilogativo del rendiconto delle spese sostenute dal Gruppo da maggio a dicembre 2018, l’importo di 91,50 euro relativo alle spese per stampa, pubblicazioni e comunicazione era stato erroneamente sommato alle spese per l’acquisto e il noleggio di dotazioni informatiche e di ufficio. Da qui la richiesta di chiarimento della Sezione di controllo, a cui il Gruppo ha immediatamente dato seguito, correggendo l’errore.
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Sblocco assunzioni sanità toglie alibi alla Regione
“L’accordo per lo sblocco delle assunzioni in sanità è un grande traguardo raggiunto dal ministro Giulia Grillo e toglie ogni alibi anche alla Regione”. Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Andrea Ussai, commentando l’accordo raggiunto tra Ministeri della salute e dell’economia e le Regioni che elimina il tetto attualmente vigente, prevedendo un aumento della spesa per il personale in sanità.
“Si tratta di un risultato importante per il quale il ministro si è battuto fortemente e che riguarderà tutte le Regioni. – sottolinea Ussai – È un’indispensabile boccata d’ossigeno per gli organici del comparto sanitario che anche in Friuli Venezia Giulia sono in continua sofferenza, tenuto conto che l’accordo prevede anche la possibilità di aumentare ulteriormente il tetto del personale riducendo di pari importo i servizi sanitari esternalizzati”.
“L’assessore Riccardi si è sempre trincerato dietro le normative nazionali per giustificare i paventati tagli alla spesa del personale. – conclude l’esponente del M5S – Ora l’amministrazione regionale non ha più alibi: giusto rivedere la spesa laddove ci fossero fattori di inefficienza ma con la novità annunciata si potrà finalmente procedere a quelle assunzioni indispensabili per coprire le carenze croniche degli organici e far funzionare la nostra sanità”.
Frammentazione nei Parchi tecnologici regionali
Disomogeneità e frammentazione, seppure in un contesto di coordinamento migliore rispetto al passato. Sono questi, secondo i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Ussai e Mauro Capozzella, gli elementi emersi durante l’audizione dei rappresentanti dei Parchi scientifici e tecnologici del Friuli Venezia Giulia, tenutasi oggi in sede di VI Commissione consiliare.
“Innanzitutto c’è da registrare l’assenza di Friuli Innovazione, senza la quale è mancato un quadro davvero completo della situazione. – ha commentato Ussai – Ci auguriamo che questa assenza sia dovuta a cause di forza maggiore e che non sia un segnale di eventuali attriti nei rapporti tra i vari soggetti. Ricordiamo che c’è in piedi il progetto Argo, finanziato con 4 milioni dalla Regione e con altrettanti dal Miur, che vede Area Science Park capofila ma che coinvolge tutti gli enti che si occupano di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico in Friuli Venezia Giulia proprio per creare un sistema omogeneo”.
“Dalle parole dei rappresentanti di Area Science Park, Polo Tecnologico di Pordenone e Conrsozio Innova Fvg – aggiunge il capogruppo M5S – affiorano difficoltà di coordinamento e inefficienze. Sarebbe opportuno capire come la Regione possa intervenire su questi aspetti e sulla possibilità di mettere a sistema i Parchi fra di loro e con altri soggetti come i cluster e i consorzi industriali, rendendo più efficaci le misure di sostegno regionali”.
“Dispiace constatare – conclude Capozzella – come anche in questo settore emergano fattori di frammentazione e campanilismo che finiscono per impedire al sistema della ricerca e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia di esprimere al meglio tutte le grandi potenzialità di cui potrebbe essere capace”.
Più personale e più controlli per sicurezza sul lavoro
Nasce da una richiesta del Movimento 5 Stelle l’audizione di oggi dell’assessore Alessia Rosolen in tema di sicurezza sul lavoro in sede di II Commisione. “Da tempo seguiamo la problematica degli infortuni e dei decessi sul luogo di lavoro. – spiega il consigliere regionale Cristian Sergo – I dati ci evidenziano una situazione grave cui è doveroso porre rimedio quanto prima per un’auspicata inversione di tendenza. Ci siamo interrogati più volte su quali strumenti si debbano mettere in atto anche dal punto di vista legislativo. Tenuto conto che la competenza primaria in materia è dello Stato, abbiamo sempre ritenuto che una legge regionale possa rappresentare più un mero esercizio di propaganda che non un valido strumento per i soggetti che si occupano di prevenzione e vigilanza sui luoghi di lavoro”. Il vero problema, secondo l’esponente M5S, è che “come al solito in Italia abbiamo tante normative ma poco personale per la loro attuazione e per le verifiche all’interno delle aziende. La manovra del Governo nazionale finalmente prevede un serio piano triennale di assunzioni per il personale del’Ispettorato nazionale del Lavoro e ci auguriamo che questo porti a un incremento dei controlli e delle verifiche anche sul nostro territorio”. Sergo evidenzia i dati che riguardano l’attività di vigilanza congiunta tra gli enti di controllo: “Sono numeri abbastanza eleoquenti se pensiamo che nel 2017 sono state effettuate circa 140 visite di cui 110 riguardano il settore dell’edilizia. Sconfortante il dato dell’Isontino la cui Azienda Sanitaria, a causa della notevole carenza di organico, non può programmare sul territorio alcun intervento poiché le risorse umane sono integralmente impiegate in altre attività. Per quanto riguarda la Bassa friulana, i soli 5 interventi previsti sono relativi a cantieri stradali”. “Apprezziamo l’iniziativa degli assessori Rosolen e Riccardi di firmare un protocollo con le parti sociali e i soggetti coinvolti nella prevenzione al fine di promuovere la cultura della sicurezza e della legalità nei luoghi di lavoro. – aggiunge il consigliere – Le nostre preoccupazioni sollevate nel corso dell’audizione, sono legate al fatto che, oltre al cosiddetto Comitato di pilotaggio istituito dal protocollo, che dovrebbe facilitare le relazioni e la collborazione permanente tra le parti in un’ottica di rete e individuare possibili progetti di intervento, esiste già il Comitato regionale di coordinamento. Lo stesso avrebbe dovuto riunirsi quattro volte l’anno e invece dal 2015 a oggi si è riunito soltanto in quattro occasioni. I nostri lavoratori, più che di comitati, hanno bisogno di corsi di formazione più frequenti, di controlli sulle condizioni in cui si trovano a operare e quindi di maggiori risorse e personale dedicato a questo scopo”. “Quanto accaduto lunedì scorso a Budoia, dove un ragazzo di 25 anni è rimasto vittima di un incidente sul lavoro, ci porta a riflettere. – afferma il consigliere regionale M5S, Mauro Capozzella – Purtroppo la nostra Regione nel 2018 è stata maglia nera per quanto concerne la sicurezza sul posto di lavoro: il numero degli infortuni è aumentato del 3,92% (la media nazionale è stata dello 0,92%). Dai dati Inail risulta che a Udine va il triste primato di ben 17 vittime, sette in più del 2017. Sei le morti in provincia di Pordenone, quattro in quella di Gorizia, due a Trieste. Numeri ancora più gravi riguardano gli infortuni con 17.246 feriti nel 2018 rispetto ai 16.600 dell’anno precedente. Tutto ciò non può che destare grande preoccupazione”. “È auspicabile quindi che, al di là del dovuto cordoglio, si intervenga con decisione su un tema gravissimo, per garantire a tutti i nostri lavoratori di poter adempiere al proprio dovere con la consapevolezza che noi ci occuperemo di assicurare loro il diritto inalienabile della salute. – conclude Capozzella – Il paradosso a cui assistiamo con questa Giunta è lo stanziamento di più di 4 milioni per la pubblica sicurezza, fatta di telecamere, spray urticanti e bastoni estensibili, piuttosto che incrementare le risorse dedicate alla sicurezza sul lavoro”.
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Fedriga al congresso famiglia da biasimare
“A Verona andrà in scena il congresso dell’ipocrisia e l’annunciata presenza del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è per noi da biasimare”. Lo afferma la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, in merito al World Congress of Families, in programma a Verona dal 29 al 31 marzo prossimi.
“L’ipocrisia sta nel fatto che ci sono famiglie dove i genitori sono assenti o dove le donne vengono maltrattate e bambini subiscono violenze da parte di padri o madri o abbandonati a loro stessi. – aggiunge Dal Zovo – L’amore e il clima sereno che si crea sono i fattori che fanno una famiglia, indipendentemente dall’orientamente sessuale delle persone”.
Secondo la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle “bene ha fatto Luigi Di Maio a dissociarsi da questa iniziativa retrograda, dove il genere femminile viene visto come mero ‘angelo del focolare’ e dove vengono addirittura negati fenomeni gravi e purtroppo attuali come quello della violenza contro le donne. Ci rifletta anche Fedriga”.
Valutare esigenze prima di tagli a personale sanità
“Prima di applicare un taglio lineare dell’1% alla spesa del personale della sanità vanno comprese le reali esigenze all’interno di ogni singola Azienda”. Lo ha affermato il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Andrea Ussai, durante l’audizione in III Commissione del vicepresidente della Regione e assessore alla salute, Riccardo Riccardi, proprio sul tema del costo del personale sanitario. “Ci sono strutture che presentano una cronica carenza di personale – ha aggiunto Ussai – e sarebbe quindi utile valutare il fabbisogno delle diverse Aziende sanitarie e l’esistenza di eventuali sprechi. A Trieste, ad esempio, tra il 2016 e il 2018 c’è già stata una riduzione di un centinaio di unità con un risparmio nel solo 2018 di oltre 1 milione di euro, aumentando nel contempo i servizi e le attività nelle sale operatorie. Il rischio, in questo caso, è che un ulteriore taglio di personale finisca per penalizzare le realtà virtuose e mettere unlteriormente in ginocchio la sanità pubblica”. “Già sul tema delle Risorse aggiuntive regionali, l’assessore Riccardi, dopo il giusto ascolto dei sindacati, ha cambiato direzione rispetto a una paventata riduzione degli stipendi. – ha ricordato l’esponente M5S – L’auspicio è che ci possa essere un approfondimento anche per quanto concerne l’ipotesi di tagli sul personale”. L’ultima valutazione, Ussai la dedica all’ipotesi di ricorso al privato: “È necessario che prima venga stabilito cosa fa il pubblico e come organizzare il servizio per poi eventualmente decidere se e cosa esternalizzare. L’assessore e la maggioranza sembrano invece volere utilizzare questa scorciatoia per ridurre il costo del personale. In questo modo infatti si disincentiva la sanità pubblica e, nel lungo periodo, aumentano i costi con l’affidamento di servizi a chi, oltre alla salute, ha come obiettivo il profitto”.
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Da Friulia ci attendiamo un cambio di passo
“Le strategie che si vogliono mettere in campo per sfruttare le potenzialità di Friulia devono essere calibrate in base ai nuovi strumenti finanziari che si vogliono utilizzare”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, nel corso dell’audizione in I Commissione della presidente della società finanziaria regionale, Federica Seganti.
“Bisogna innanzitutto chiedersi se Friulia si debba focalizzare sulle grandi imprese o su quelle di medie e piccole dimensioni. – ha aggiunto Sergo – Su queste basi si valuterà il ruolo della società per le aziende della nostra regione. Sono anni che sentiamo parlare di operazioni come quella dei minibond che negli ultimi due anni si sono concretizzate solo in un paio di occasioni. Positivo, invece, l’accento posto sulle tecnologie innovative come la blockchain su cui la Giunta regionale si è già impegnata accogliendo un nostro ordine del giorno per favorirne l’introduzione nelle filiere agricole”.
“Nell’intervento in Commissione – ha concluso il consigliere del Movimento 5 Stelle – abbiamo ricordato il tema della logistica, anche alla luce del dibattito di questi giorni che vedrà coinvolta la nostra regione, con importanti aspetti finanziari in cui le nostre società partecipate dovranno ricoprire un ruolo importante”.
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Mozione M5S per protezione api e riduzione rischi da fitosanitari
ncentivare le buone pratiche nell’apicoltura, favorire la collaborazione fra gli operatori del settore, promuovere momenti di educazione e sensibilizzazione. Sono questi alcuni degli obiettivi che si propone la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, anche alla luce delle recenti inchieste giudiziarie sulla moria di api in Friuli Venezia Giulia. “Partiamo dal presupposto che la protezione della biodiverstà è indispensabile per l’ambiente e per avere agro-ecosistemi resilienti e produttivi, a maggior ragione quando parliamo di api. – sostiene la consigliera regionale Ilaria Dal Zovo, prima firmataria della mozione – Inoltre dalle api domestiche e selvatiche dipende l’impollinazione dell’84% di piante con fiori e i tre quarti circa delle colture importanti per l’alimentazione umana” La riduzione degli insetti impollinatori a livello globale ma anche regionale è causata da una serie di fattori: insorgenza di malattie, diminuzione di piante mellifere e pollinifere, effetto nocivo di prodotti fitosanitari e pratiche agricole non sostenibili. Inoltre, molte delle conseguenze dovute ai cambiamenti climatici in atto potrebbero avere un impatto in questo senso”. “In Friuli Venezia Giulia – aggiunge l’esponente M5S – sono presenti circa 1.200 apicoltori che nel 2017 hanno denunciato il possesso di 27.844 alveari dislocati in circa 1.900 apiari. La produzione annuale di miele varia tra le 470 e le 1.100 tonnellate, a seconda dell’andamento climatico e dell’incidenza delle malattie infettive delle api. Con la nostra mozione proponiamo, fra le altre cose, un’apposita etichetta che dia risalto a un sistema produttivo responsabile”. “Intendiamo inoltre impegnare la Giunta regionale a rafforzare la sinergia tra agricoltura e apicoltura – prosegue Dal Zovo – prevedendo ad esempio la realizzazione di prati con piante mellifere ai margini dei campi o l’individuazione di aree nelle quali vietare l’uso di specifici prodotti fitosanitari, e incoraggiando gli apicoltori ad applicare tecniche per avere colonie d’api sane e resilienti in modo da ottenere prodotti salubri e di qualità e di offrire supporto all’impollinazione delle colture. La collaborazione si deve inoltre estendere anche a scienziati e veterinari per accrescere la conoscenza degli operatori in merito all’applicazione di insetticidi e alla prevenzione e controllo delle malattie degli insetti”. “Riteniamo necessario promuovere iniziative formative e di sensibilizzazione che consentano di comprendere lo stretto legame tra api, ambiente, agricoltura e uomo. – conclude la consigliera regionale – Sono fondamentali momenti di educazione alimentare per accrescere la conoscenza sui prodotti derivanti dall’apicoltura informando i cittadini sugli impatti ambientali e sociali delle loro scelte di consumo, anche attraverso percorsi mirati nelle scuole per incentivare un’alimentazione sana e consapevole”.
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Italia-Cina, Consiglio regionale sia protagonista dopo intesa
“Abbiamo ritenuto responsabilmente di non convocare frettolosamente un’audizione che sarebbe stata tardiva”. È il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo che gli Uffici di presidenza della II e IV Commissione hanno deciso di non accordare l’audizione richiesta dal presidente del Consiglio regionale Zanin con gli attori coinvolti nell’accordo tra Italia e Cina che dovrebbe essere firmato nei prossimi giorni.
“La scelta è dettata dalla necessità di acquisire gli elementi utili all’approfondimento delle ripercussioni per il territorio e l’economia regionale derivato dal previsto Memorandum of understanding tra Italia e Cina. – sottolinea Sergo – Visto il poco tempo tra l’eventuale audizione e la firma del documento prevista per il fine settimana, sarebbe stato inutile parlarne, non avendo a disposizione il testo ma solo indiscrezioni di stampa, secondo cui peraltro i contenuti non entrerebbero nel merito ma indicherebbero soltanto una tempistica di tre mesi per tracciare una road map”.
“Se quindi, come riferito da più parti, quanto firmato non sarà vincolante, riteniamo che ormai sia troppo tardi per avviare una discussione che semmai avrebbe dovuto interessare l’aula già dal 2017, anno in cui la delegazione guidata dall’allora presidente Serracchiani si è presentata in Cina per sostenere l’idea della ‘Via della Seta’ quale grande opportunità per la nostra regione. – conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle – Nulla è stato detto all’epoca, nulla verrà detto adesso da parte del Consiglio regionale che invece dovrà essere diretto protagonista proprio nella prossima fase di stesura delle linee guida da seguire per lo sviluppo del Porto di Trieste e della nostra Regione, anche alla luce di quanto verrà firmato nei prossimi giorni”.
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Su sicurezza basta propaganda ma servizi in base a esigenze
“L’assessore Roberti e la maggioranza continuano a fare propaganda sul tema della sicurezza, quando invece serve una seria organizzazione del servizio di Polizia Locale basata sulle reali esigenze del territorio”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo il voto negativo in Commissione al parere sul Programma regionale in materia di sicurezza.
“Il centrodestra fa leva sulla percezione, senza invece affrontare le reali necessità sul fronte della sicurezza. – prosegue Capozzella – Ecco quindi che anche il Programma discusso oggi in Commissione prevede finanziamenti a pioggia senza andare ad affrontare la problematica in maniera organica, partendo da un adeguato disegno del territorio per poi organizzare di conseguenza il servizio di Polizia Locale”.
“Pordenone e Cordenons – conclude il consigliere M5S – rappresentano in questo senso un esempio virtuoso. I due Comuni contano complessivamente circa 70 mila abitanti, e su questo dato hanno deciso di unire le forze, senza l’imposizione di una Uti, attraverso una convenzione che prevede un unico corpo di Polizia Locale e assumendo nuovi agenti sulla base delle reali esigenze riscontrate”.
Via della Seta, da operatori risposta chiara contro immobilismo
“Una risposta chiara contro l’immobilismo di una certa parte politica”. Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Andrea Ussai, commenta le reazioni degli operatori portuali triestini, favorevoli all’ ipotesi di accordo tra lo stesso Porto di Trieste e gli investitori cinesi che potrebbe essere siglato questa settimana.
“Da parte dell’imprenditoria triestina – sostiene l’esponente pentastellato – è giunta una risposta forte e chiara a chi oggi cerca di scongiurare l’arrivo di investitori esteri (siano essi cinesi o di qualsiasi provenienza) e ha bloccato in questi anni lo sviluppo del porto franco internazionale di Trieste per meri interessi personali”.
Green City, da scorsa legislatura c’è nostra proposta di legge
“Guardiamo con favore al rinnovo dell’accordo tra la Regione e la Fondazione per lo sviluppo sostenibile per favorire le cosiddette Green City, ma ricordiamo all’assessore Scoccimarro che su questo temo da luglio giace in Consiglio regionale una nostra proposta di legge che peraltro avevamo presentato già nella scorsa legislatura”. Lo afferma la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, prima firmataria della pdl n.7 che reca “Norme per la progettazione di città verdi, sane e resilienti ai cambiamenti climatici”.
“La nostra proposta di legge – spiega Dal Zovo – affronta diverse questioni che coinvolgono la pianificazione, la progettazione e la gestione delle aree verdi urbane, superando la visione che attribuisce ad esse una mera funzione estetica. Parliamo invece di zone che hanno un ruolo importante per il controllo delle acque superficiali, la conservazione delle biodiversità, la regolazione del microclima, la mitigazione del calore e il miglioramento della qualità dell’aria, oltre a creare spazi di aggregazione e rendere più vivibili e gradevoli le città per i suoi abitanti, come testimoniano gli esempi di ‘green cities’ già presenti in Italia e nel mondo”.
“Scoccimarro parla di una prossima Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile che andrebbe a declinare in ambito locale gli obiettivi dell’Ue per il 2020. – sottolinea Dal Zovo – Da parte nostra abbiamo proposto da mesi un testo che dà alle amministrazioni comunali e agli enti territoriali competenti importanti responsabilità in materia di pianificazione e gestione degli spazi verdi, anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini e la formazione di amministratori e tecnici. Ci auguriamo quindi che l’assessore e la maggioranza confermino la loro attenzione su questo tema, non lasciando nel cassetto la nostra proposta di legge ma discutendola e approvandola in tempi brevi”.
Tempi lunghi per nuovi manager sanità
“Ancora mancano i bandi per la nomina dei nuovi direttori generali delle Aziende sanitaria che, secondo indiscrezioni, dovrebbero essere pubblicati il prossimo aprile. Ci auguriamo di avere al più presto i manager che gestiranno la sanità del Friuli Venezia Giulia anche se i tempi sono già troppo lunghi”. Lo sostiene il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Andrea Ussai.
“I Commissari straordinari, in carica dall’inizio del 2019, sono nominati per un anno con eventuale proroga di altri sei mesi, a cui si rischia di dover fare ricorso. In altre regioni si sono mossi in largo anticipo mentre qui siamo ancora in attesa di conoscere chi porterà avanti il Sistema sanitario regionale. – prosegue Ussai – Ci troviamo inoltre con dei Commissari che sono sostanzialmente i direttori nominati nella precedente legislatura e alcuni non si stanno limitando all’ordinaria amministrazione e agli atti di passaggio verso la nuova governance, procedendo anche a nomine che, a nostro parere, rischiano di ingessare l’organizzazione”.
“È fondamentale – conclude il capogruppo M5S – avere al più presto la squadra di manager che guiderà la nostra sanità nei prossimi anni e che dovrà affrontare la rinnovata gestione dei servizi, oltre ad occuparsi dei temi, di cui non si parla più da troppo tempo, sollevato dal tavolo dei saggi, quali informatizzazione, rapporto con le Università, formazione e la centralità dei distretti”.
Regionalizzare scuola può dare nuove prospettive
“Se il percorso di regionalizzazione previsto dall’assessore Rosolen sarà il punto di svolta per mettere ordine e modernizzare una scuola troppo spesso carente, non possiamo che essere favorevoli”. Questa la dichiarazione del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, che più volte negli ultimi mesi ha portato all’attenzione della maggioranza i problemi strutturali della scuola regionale. “Penso alla carenza dei Dsga – afferma Capozzella – con conseguente sovraccarico su professori e insegnanti che si trovano a gestire un doppio incarico, con accumulo di ore e risultati, che sarebbero di gran lunga migliori se la gestione fosse come dovrebbe essere, e conseguente frustrazione di chi ci mette l’anima per far funzionare le cose e troppo spesso non ci riesce”. “Per non parlare della carenza endemica di dirigenti, personale Ata, insegnanti di sostegno, indispensabili alla prevenzione dell’abbandono scolastico degli alunni con difficoltà. – aggiunge l’esponente M5S – Gli obiettivi devono essere la creazione di percorsi personalizzati, la modernizzazione delle strutture, l’adeguamento informatico e il contrasto all’analfabetismo funzionale che si sta rivelando una piaga anche nel mondo giovanile, cosa che non può che preoccupare.” “Tutte queste tematiche, in una regione piccola e virtuosa come il Friuli Venezia Giulia, potrebbero essere risolte in tempi rapidi e con l’efficienza che da sempre ci contraddistingue, se avessimo l’autonomia scolastica, anche a fronte degli investimenti che si stanno operando e che devono avere un tornaconto dallo Stato. I nostri studenti sono ben preparati – conclude Capozzella – e lo dimostrano i test per l’accesso programmato universitario e le prove Invalsi: sono loro il vero patrimonio di questa regione, da sempre precorritrice di innovazione. Regionalizzare la scuola può veramente essere l’inversione di tendenza per darci una nuova prospettiva economica e sociale, senza dimenticare che il passo successivo deve essere l’eccellenza universitaria, altro aspetto cardine su cui dobbiamo lavorare”.
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Pd ha cambiato idea su Cpr Gradisca
“Ricordiamo bene cosa è successo nella scorsa legislatura e ricordiamo soprattutto che la mozione, votata all’unanimità, che chiedeva di opporsi alla riapertura del Cie era portava anche la nostra firma”. La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, replica alle dichiarazioni di stampa del segretario Pd di Gradisca, Marco Zanolla. “Quando sottolineiamo le mancanze del Partito Democratico negli anni passati, non ci riferiamo alla sindaca Tomasinsig – afferma Dal Zovo – ma al livello regionale. Zanolla non dica a noi che abbiamo cambiato idea perché non è vero: lo dica invece al suo partito che aveva garantito la chiusura del Cara, che invece è ancora lì dopo 5 anni di amministrazione Pd in Friuli Venezia Giulia, peraltro con un Governo amico a Roma”. “Ricordo inoltre a Zanolla che l’introduzione dei Cpr sono un provvedimento di Marco Minniti, che era un ministro del suo partito. – aggiunge la consigliera del M5S – Quella volta noi avevamo chiesto alla presidente Serracchiani di opporsi all’apertura del Cpr nella nostra regione, proprio mantenendo fede a quella mozione votata dal Consiglio regionale. Lei non ci ascoltò e barattò l’apertura della struttura con la chiusura del Cara e le chiavi al sindaco di Gradisca. Cosa che puntualmente non è avvenuta” Dal Zovo puntualizza infine come “con il Decreto sicurezza i progetti Sprar rimangano attivi. E coloro che hanno già lo status di protezione umanitaria e si trovano giá nello Sprar potranno rimanervi fino alla fine del progetto di integrazione a cui già partecipa”.
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Scelte coraggiose contro effetti cambiamento climatico
Lavorare sul piano politico e informare i cittadini sui corretti stili di vita. Su questi temi sono intervenuti i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai e Cristian Sergo, nel corso dell’illustrazione dello “Studio conoscitivo dei cambiamenti climatici e di alcuni loro impatti in Friuli Venezia Giulia” realizzato da Arpa Fvg.
“Avere un quadro della situazione è senza dubbio importante – ha affermato Sergo – ma ora è necessario cercare di prevenire le conseguenze dei cambiamenti climatici. Inquieta in particolare il fenomeno dell’innalzamento del mare, previsto dallo studio di Arpa a conferma di quanto indicato anche da una ricerca Enea a livello nazionale, e gli effetti che potrebbe avere sulla costa e sulla bassa pianura friulana”.
“Bisognerebbe inoltre conoscere quali siano gli intendimenti che l’amministrazione intende adottare relativamente al consumo di suolo. – ha aggiunto il consigliere – Sono in previsione decine di opere che riguardano nuove strade, autostrade e tangenziali e sorge il dubbio di come questi interventi si possano conciliare con una strategia volta a combattere le conseguenze negative del cambiamento climatico”.
“Servono scelte politiche coraggiose per ridurre le emissioni e proporre un modello di sviluppo diverso” ha dichiarato Ussai, ricordando che il M5S ha organizzato una conferenza con il prof Filippo Giorgi nei primi giorni dell’anno e che un’altra iniziativa analoga si terrà prossimamente. “E non va sottovalutata l’importanza di un’adeguata informazione nei confronti dei cittadini per promuovere comportamenti e stili di vita a basso impatto ambientale”.
“L’obiettivo degli Stati generali euroregionali sul tema, annunciato dall’assessore Scoccimarro – ha concluso il capogruppo – è indubbiamente condivisibile per coinvolgere anche i Paesi e le regioni confinanti in una strategia comune. È fondamentale che si intervenga con un’ottica multidisciplinare in quanto gli effetti del cambiamento climatico non riguardano soltanto l’ambiente ma toccano molti settori, dall’agricoltura fino al turismo”.