La discussione libera ed aperta praticata nel Movimento 5 Stelle ha come conseguenza che i fatti “interni” sono in piazza e sono visibili a tutti.
Situazione a volte scomoda, perché non siamo perfetti, e alcune vicende sembrano non farci onore. Le lotte e le divisioni quando sono alla luce del sole e son dettate da diversi punti di vista sulle questioni più varie non ci impediscono di riunirci di nuovo, di discutere e di continuare a lottare fino a trovare una soluzione condivisa o – a volte – separarci.
Molti sono i punti di vista, le idee e le proposte ma su una cosa siamo tutti d’accordo e insieme lo ribadiamo: le assemblee degli attivisti sono sovrane. Segretari di partito non ne abbiamo, né li vogliamo e l’organizer – termine mutuato dagli strumenti informatici che utilizziamo per organizzare i gruppi su Internet – è un portavoce, un coordinatore, un aiuto che il gruppo si dà per funzionare meglio.
Ma se succede che un organizer si rifiuti di consegnare le chiavi di accesso informatiche, non può essere costretto ad abbandonarle, nonostante la sfiducia che viene espressa dal gruppo. Questo è quello che è successo a Udine: Michelangelo Giumanini, organizer del primo Meetup di Udine, è stato sfiduciato ripetutamente dalla sua stessa assemblea, ma senza che lui ne traesse le logiche conseguenze, dimettendosi.
Non contento Giumanini si è presentato come leader del Movimento 5 Stelle in televisione e sui giornali e ha calpestato così la volontà ed il rispetto degli attivisti del suo territorio. Il suo comportamento ci costringe a non considerarlo più tra i possibili candidati per le elezioni regionali.
Non ci piace farlo, e non è forse bello da vedere, ma questa è una garanzia per tutti nel Movimento 5 Stelle: chiunque violi il principio fondamentale di democrazia viene allontanato, per salvaguardare con responsabilità le nostre idee, la nostra dignità e non ultima la speranza di un cambiamento nei fatti e non solo nelle parole.
Ribadiamo quindi che Giumanini, libero di esprimersi dove e come meglio crede, non può parlare per conto del Movimento 5 Stelle FVG perché gli unici autorizzati ad usare simbolo e nome del Movimento 5 Stelle FVG, sono attualmente i portavoce eletti dalle assemblee dei promotori della lista certificata da Beppe Grillo stesso.
Marco Zullo, portavoce temporaneo M5S Friuli Venezia Giulia
Walter Rizzetto, portavoce temporaneo M5S Friuli Venezia Giulia – Udine
Aris Prodani, portavoce temporaneo M5S Friuli Venezia Giulia – Trieste
Valeria Moras, portavoce temporaneo M5S Friuli Venezia Giulia – Pordenone
Manuela Botteghi, portavoce temporaneo M5S Friuli Venezia Giulia – Gorizia