Voto contrario del Movimento 5 Stelle alla proposta di legge n. 26, approvata la scorsa notte dal Consiglio regionale. “Avremmo voluto parlare di competitività, come indicato dal titolo della pdl, e invece ci siamo trovati di fronte a norme ed emendamenti sui temi più disparati: dalla caccia ai loculi, dall’aviazione a contributi più o meno puntuali” commenta il consigliere regionale Cristian Sergo. “Abbiamo sentito parlare, dai banchi del centrodestra, di stop al consumo di suolo, salvo poi vedere approvate norme che invece favoriscono nuove costruzioni – attacca Sergo –. La ciliegina sulla torta è stata l’emendamento che ha esteso l’assegnazione dei contributi sulla prima casa anche a chi ne costruisce. Se proprio non si voleva mantenere la misura solo a chi ristruttura, si sarebbe potuto quantomeno allargare la platea soltanto a chi acquista un’abitazione già esistente. Siamo di fronte a un corto circuito evidente”. “Ma la confusione che regna nella maggioranza e nella Giunta si evince anche da altri interventi – aggiunge il consigliere M5S – e penso ad esempio alla norma che, per l’esercizio di attività ricettive, elimina i requisiti di carattere professionale ed esperienziale. Anche in questo caso, si dice una cosa e se fa un’altra: si parla di formazione e professionalità dell’accoglienza ma si agisce in direzione opposta”. “Come se non bastasse – conclude Sergo – il presidente Fedriga ha già annunciato che a breve ci sarà un’altra legge omnibus di iniziativa giuntale. E allora che senso aveva presentare centinaia di emendamenti quando si poteva aspettare quel provvedimento, magari approfondendo meglio alcuni argomenti? Se questo è il modo di legiferare e di occuparsi dello sviluppo del Friuli Venezia Giulia, c’è poco da stare allegri”.
|
|