«È inaccettabile consentire l’abuso del cabotaggio che ormai da anni sta danneggiando gravemente il settore del trasporto merci in Friuli Venezia Giulia e nelle altre regioni transfrontaliere. Il governo Renzi deve rivolgersi immediatamente alla Commissione Ue per l’adozione della clausola di salvaguardia sul cabotaggio terrestre, sospendendolo per sei mesi in considerazione delle gravi ed evidenti distorsioni di mercato in atto». A chiederlo, con una interrogazione, è il deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani.
«L’esecutivo nazionale, inoltre, deve adottare, e rendere applicabili da subito, misure urgenti per promuovere ed incentivare controlli mirati e azioni coordinate tra forze di Polizia, Prefetture e Motorizzazione per garantire l’efficacia delle stesse verifiche» aggiunge il segretario della Commissione Attività produttive della Camera.
«Il cabotaggio, disciplinato nell’Ue dal Regolamento CE n. 1072/2009, è la pratica legata al trasporto merci su strada che consente a un vettore comunitario di effettuare, in uno Stato membro diverso da quello di residenza, tre trasporti interni dopo aver compiuto quello internazionale – spiega il portavoce M5S -. L’introduzione di questa pratica – attualmente non ammessa per la sola Croazia, entrata a far parte dell’Unione il primo luglio 2013 – ha avuto conseguenze drammatiche per le aziende di trasporto italiane che operano nelle Regioni frontaliere come il Friuli Venezia Giulia dove, secondo le stime di Confartigianato, negli ultimi 7 anni sono state chiuse 500 imprese di trasporto soprattutto a causa della concorrenza di aziende slovene che beneficiano di costi minori di esercizio, circa il 30%».
«Proprio per i danni causati alle imprese del Friuli Venezia Giulia – rivela il consigliere regionale M5S Cristian Sergo – abbiamo firmato una mozione che verrà depositata in questi giorni in Consiglio regionale, a prima firma del consigliere Novelli. Questa mozione, che riprende puntualmente le considerazioni già poste in passato all’attenzione del governo dai nostri parlamentari a Roma, vuole essere una presa di posizione forte anche da parte della nostra Regione su questo problema».
«Si tratta chiaramente di una mozione volta a difendere quel che resta ormai delle nostre aziende di trasporto che si trovano a combattere contro queste pratiche. A causa della nostra posizione geografica i nostri imprenditori sono maggiormente colpiti e riteniamo importante un intervento della giunta Serracchiani in tal senso. Anche questo – conclude Sergo – è un modo perricordarci dei motivi per cui siamo una Regione a statuto speciale».